ITMI940496A1

ITMI940496A1 - Protesi femorale particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici che hanno avuto esito negativo

Info

Publication number: ITMI940496A1
Application number: IT000496A
Authority: IT
Inventors: Patrizio Cremascoli
Original assignee: Cremascoli Srl G
Priority date: 1994-03-17
Filing date: 1994-03-17
Publication date: 1995-09-17
Also published as: ES2143609T3; ITMI940496A0; EP0677281A3; EP0677281A2; IT1271759B; DE69515072D1; EP0677281B1; DE69515072T2

Description

DESCRIZIONE del Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:

"PROTESI FEMORALE PARTICOLARMENTE STUDIATA PER LA RE-VISIONE DI IMPIANTI PROTESICI CHE HANNO AVUTO ESITO NEGATIVO

D E S C R I Z IO N E

Il presente trovato ha come oggetto una protesi femorale, particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici, che hanno avuto esito negativo.

Come è noto, le protesi femorali, che vengono attualmente utilizzate, risultano realizzate in corpo unico.

Questa monoliticità dell’insieme non consente al chirurgo di eseguire un corretto adattamento della protesi sul paziente, soprattutto nei casi in cui è necessario revisionare degli impianti protesici, che hanno avuto esito negativo.

Il compito che si propone il trovato è quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando una protesi femorale ad elementi modulari, che dia la possibilità di adattarsi correttamente alle diverse morfologie del paziente, soprattutto nei casi in cui è necessario sostituire protesi esistenti, le quali hanno avuto un esito negativo.

Nell’ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare una protesi femorale, che dia la possibilità di ancorarsi saldamente nell’osso, evitando eventuali rotazioni ed aumentando l’ancoraggio primario.

La presente protesi femorale, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, è in grado di offrire le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurezza nell’uso.

La presente protesi femorale è predisposta in modo da consentire una rapida e salda connessione agli strumenti, che vengono utilizzati durante le fasi di inserimento e di estrazione della protesi.

Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri, che meglio appariranno evidenziati in seguito, vengono raggiunti da una protesi femorale, particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici che hanno avuto esito negativo, secondo il trovato, caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo prossimale, amovibilmente accoppiabile ad un corpo distale o stelo, detto corpo prossimale presentando, all’estremità prossimale, una sezione sostanzialmente ellissoidale che si riduce ad una conformazione sostanzialmente circolare verso l’apice distale, ove è definita una sede conica di accoppiamento con il codolo conico dello stelo, detto stelo, in sezione trasversale, presentando una conformazione a stella con punte uniformemente distribuite.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una protesi femorale, particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici che hanno avuto esito negativo, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, con l’ausilio dei disegni allegati, in cui:

la figura 1 rappresenta la protesi femorale, vista assemblata ed in alzato frontale;

la figura 2 rappresenta la protesi femorale, in vista prospettica esplosa;

la figura 3 rappresenta il corpo prossimale, in alzato frontale;

la figura 4 rappresenta il corpo prossimale, in alzato laterale;

la figura 5 rappresenta il corpo prossimale, visto in pianta da sopra;

la figura 6 rappresenta una sezione lungo la linea VI-VI di figura 5;

la figura 7 rappresenta una sezione lungo la linea VII-VII di figura 6;

le figure 8, 9 e 10 rappresentano il corpo distale o stelo in tre diverse lunghezze;

la figura 11 rappresenta una sezione lungo la linea XI-XI di figura 10;

la figura 12 rappresenta la protesi femorale, vista in esploso ed in sezione;

la figura 13 rappresenta la protesi montata con il corpo prossimale, visto in sezione.

Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, la presente protesi femorale, particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici che hanno avuto esito negativo, secondo il trovato, la quale viene indicata nella sua globalità con il numero di riferimento 1, risulta costituita da un corpo prossimale 2 e da uno stelo 3, amovibilmente accoppiabile al corpo prossimale.

Il corpo prossimale 2 presenta, in corrispondenza della sua estremità prossimale, una conformazione sostanzialmente ellissoidale, che si riduce verso l'apice distale, indicato con 4, ove presenta una conformazione sostanzialmente circolare.

In corrispondenza dell’apice 4, risulta definita una sede conica 5, in cui è accoppiabile il codolo conico 6 del corpo distale o stelo 3.

Il corpo 2 presenta, in corrispondenza della sua parte prossimale, e nella zona laterale, un’aletta 10, a sezione pressoché triangolare, la cui funzione è quella di impedire la rotazione ed aumentare l’ancoraggio primario.

Inoltre, in corrispondenza dell’aletta 10, è ricavato un foro passante 11, che consente il fissaggio dei fasci muscolari.

All’interno del corpo 2, in asse con la sede conica 5, è previsto un canale passante 12 che, verso l’estremità distale, è delimitato da un riscontro 13, mentre superiormente risulta prevista una sede filettata 14.

Nella sede filettata 14 è inseribile un tappo 15, che ha il compito di impedire l’ingresso di eventuali liquidi fisiologici, mentre il fissaggio con lo stelo 2 viene eseguito mediante una vite 16, che si inserisce nel canale 12, ed ha la sua testa che si impegna contro il riscontro 13,

Nella zona prossimale mediale, è prevista una sede ovale 18, in cui risulta accoppiabile il collo 19, al quale è collegabile una testa 20.

Il corpo prossimale 2 è previsto in più taglie. Il corpo distale o stelo viene vantaggiosamente previsto in tre diverse lunghezze, come è evidenziato nelle figure da 8 a 10, e precisamente nelle lunghezze "corto", "medio" e "lungo".

Ogni lunghezza è inoltre disponibile in taglie diverse.

Un’importante peculiarità del trovato è costituita dal fatto che lo stelo presenta, in sezione trasversale, una conformazione a stella, con punte che sono in numero variabile, in funzione della taglia dello stelo.

Nell’apice prossimale è previsto il codolo conico 6, il quale presenta un foro filettato 6a, in cui si impegna la vite 16.

Sulla superficie superiore del codolo conico, è, inoltre, prevista una scanalatura trasversale 21, che consente, mediante un opportuno strumento, il corretto posizionamento dello stelo all’interno del canale femorale.

Steli "corto" "medio" e "lungo" vengono realizzati predisponendo una porzione distale conica, indicata con 3a, che, a parità di taglia, è uguale per tutte le lunghezze, ed una porzione prossimale 3b, che, sempre a parità di taglia, è anch’essa uguale per tutte le lunghezze.

Negli steli "medio'' e "lungo'' viene prevista una porzione centrale cilindrica 3c, di differente lunghezza .

Inoltre lo stelo "lungo" ha una curvatura che consente un buon adattamento alla curvatura della diafisi femorale.

Con la struttura descritta, si ha quindi una protesi femorale che viene ottenuta con elementi modulari tra loro, facilmente assemblabili ed in grado di consentire al chirurgo di realizzare i dimensionamenti ottimali, in funzione delle varie morfologie del paziente.

Inoltre, l’aver previsto elementi modulari, tra loro rapidamente assemblabili, consente di ottenere una notevole versatilità, al momento dell’installazione .

Il trovato, così concepito, è suscettibile di subire numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.

Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi, tecnicamente equivalenti. In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Protesi femorale (1), particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici che hanno avuto esito negativo, caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo prossimale (2) amovibilmente accoppiabile ad un corpo distale o stelo (3), detto corpo prossimale (2) presentando, all’estremità prossimale, una sezione sostanzialmente ellissoidale, che si riduce ad una conformazione sostanzialmente circolare verso l'apice distale (4), ove è definita una sede conica (5) per l’accoppiamento con il codolo conico (6) dello stelo, detto stelo, in sezione trasversale, presentando una conformazione a stella, con punte uniformemente distribuite.
2. Protesi femorale, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il suddetto corpo prossimale presenta, in corrispondenza della zona prossimale-laterale, un’aletta (10) di sezione pressoché triangolare, che si sviluppa per un tratto longitudinale.
3. Protesi femorale, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la suddetta aletta (10) presenta un foro passante (11).
4. Protesi femorale, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere, nel corpo prossimale (2), sul proseguimento della suddetta sede conica (5), un canale passante (12), per l’inserimento della vite (16) di accoppiamento con il codolo (6).
5. Protesi femorale, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il suddetto canale passante (12), in corrispondenza dell’estremità prossimale, presenta una sede filettata (14), per l’impegno con il tappo (15).
6. Protesi femorale, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il suddetto corpo prossimale (2) prevede nella zona mediale-prossimale, una sede ovale (18) per la connessione con un collo (19) a sua volta accoppiantesi con una testa (20).
7. Protesi femorale, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il suddetto corpo distale o stelo (3) presenta una por— zione distale (3a), rastremamentesi verso l’apice distale ed uguale a parità di taglia per tutte le lunghezze di detto stelo.
8. Protesi femorale, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il suddetto stelo (3) presenta una porzione prossimale (3b) uguale,a parità di taglia, per tutte le lunghezze dello stelo e che, in funzione di dette lunghezze, sono eventualmente previste porzioni centrali cilindriche (3c) di diversa lunghezza.
9. Protesi femorale particolarmente studiata per la revisione di impianti protesici che hanno avuto esito negativo, secondo una o più rivendicazioni precedenti, il tutto come più ampiamente descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.