ITMI940401A1 - Padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive di lavoro e simili - Google Patents

Padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive di lavoro e simili Download PDF

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Abstract

Nel padiglione modulare descritto è previsto che ad una pluralità di piantane primarie venga superiormente associata un'intelaiatura aerea composta da longheroni, interconnessi alla sommità delle piantane stesse, ai quali vengono impegnati pannelli di chiusura atti a definire le pareti perimetrali del padiglione. I pannelli, intercalati a corrispettive piantane ausiliarie estendentisi verticalmente fra il pavimento e l'intelaiatura aerea, presentano ciascuno un bordo superiore inserito in una sede longitudinale predisposta nel rispettivo longherone, nonché bordi laterali inseriti in corrispettive scanalature di impegno definite lungo le piantane ausiliarie. Viene anche descritto un procedimento per l'assemblaggio del padiglione modulare.

Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
"PADIGLIONE MODULARE PER LA DELIMITAZIONE DI AREE ESPOSITIVE , DI LAVORO E SIMILI E RELATIVO PROCEDIMENTO DI ASSEMBLAGGIO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive, di lavoro e simili, comprendente una pluralità di piantane primarie innalzantisi verticalmente dal pavimento in corrispondenza di rispettivi angoli definiti lungo lo sviluppo perimetrale di detto padiglione; una pluralità di pannelli consecu tivamen te intercorinessi per definire pareti di chiusura estendentisi ciascuna fra due di dette piantane primarie.
Forma oggetto dell'invenzione anche un nuovo procedimento per l'assemblaggio di detto padiglione modulare. 1
Come è noto, nelle esposizioni fieristiche e similari mànifestazioni commerciali le aree di esposizione rispettivamente assegnate ai vari espositori sono generalmente delimitate in rispettivi padiglioni, o stands, realizzati mediante assemblaggio di pannelli ed altri elementi modulari prefabbricati.
In particolare, l'allestimento degli attuali padiglioni prevede generalmente la predisposizione di una piantana primaria estendentesi verticalmente dal suolo in un punto coincidente con uno degli angoli dello sviluppo perimetrale del padiglione che dovrà essere realizzato. A tale piantana vengono collegati, esecutivamente in successione, una serie di pannelli connessi ad incastro l'uno di seguito all'altro in corrispondenza dei corrispettivi bordi laterali, in modo da definire una parete di desiderata estensione longitudinale. Al termine di tale parete viene disposta un'altra piantana primaria, consecutivamente alla quale verrà connessa una nuova serie di pannelli, per definire una seconda parete. Le operazioni di assemblaggio procedono in tal modo fino ad ultimare lo sviluppo perimetrale del padiglione.
Nonostante il loro impiego sia pressoché universalmente diffuso, i padiglioni del tipo sopra descritto presentano diversi limiti ed inconvenienti .
In primo luogo, va infatti rilevato che la modalità di assemblaggio dei pannelli, consecutivamente connessi l'uno di seguito all'altro, è tale da non permettere di conseguire un'affidabile stabilità strutturale fino a quando l'intero sviluppo perimetrale del padiglione non è stato ultimato, in quanto il sostegno di ciascuno dei pannelli è sostanzialmente affidato ai pannelli e/o alle piantane angolari ad esso consecutivi.
In questa circostanza, è necessaria la cooperazione di un certo numero di operatori, nonché l'adozione di particolari accorgimenti, per sostenere adeguatamente le pareti prima che il padiglione risulti completato nel suo sviluppo perimetrale.
Va altresì rilevato che il corretto allineamento e posizionamento reciproco dei pannelli è fortemente influenzato dalle inevitabili imperfezioni, anche se di lieve entità, presenti sul pavimento su cui i pannelli stessi vengono appoggiati. Si rileva pertanto sempre necessario perfezionare l'allineamento dei pannelli, specie con riferimento ai loro bordi verticali, mediante realizzazione ed inserimento di idonei spessori al di sotto dei loro bordi inferiori, al fine di compensare le imperfezioni di planarità del pavimento.
Inoltre per consentire l'accesso all'interno del padiglione è spesso necessario predisporre una o più porte, del tipo tradizionalmente incernierato su un lato oppure del tipo a soffietto, la cui installazione richiede sempre l'intervento di operatori specializzati.
Si è anche riscontarto che la concezione realizzativa degli attuali padiglioni non consente, o rende comunque molto problematico, conferire alle pareti uno sviluppo tale da definire, come sovente richiesto, nicchie o rientranze atte ad accogliere mensole, piani di esposizione, o altro.
Gli aspetti sopra esposti contrastano nettamente con la necessità di poter allestire i padiglioni in modo estremamente semplice e rapido con l'intervento del minor numero possibile di persone.
Le pareti realizzate secondo la tecnica nota non presentano inoltre adeguati vani sfruttabili per il passaggio di fili di collegamento elettrico atti, ad esempio, a portare l'alimentazione elettrica a lampade superiormente disposte e/o ad interruttori e prese montati sulla parete stessa. Tali collegamenti elettrici devono perciò essere effettuati con l'ausilio di canaline a vista per il passaggio dei fili, che oltre ad essere antiestetiche, risultano poco pratiche da installare.
Scopo della presente invenzione è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota, mediante un padiglione modulare che risulti assemblabile in modo estremamente pratico e veloce, ed offra la possibilità di ricavare agevolmente nicchie o rientranze nel profilo delle pareti, nonché di installare altrettanto agevolmente porte scorrevoli ed ulteriori componenti per l'illuminazione e/o l'adattamento estetico/funzionale del padiglione stesso in funzione delle esigenze che si vengono di volta in volta a presentare.
Questo scopo ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive, di lavoro e simili, comprendente: una pluralità di piantane primarie innalzantisi verticalmente dal pavimento in corrispondenza di rispettivi angoli definiti lungo lo sviluppo perimetrale di detto padiglione; una pluralità di pannelli consecutivamente interconnessi per definire pareti di chiusura estendentisi ciascuna fra due di dette piantane primarie.
Sempre in accordo con la presente invenzione, il suddetto padiglione modulare viene allestito in accordo con un procedimento di assemblaggio comprendente le fasi di: formare una struttura portante comprendente un'intelaiatura aerea composta da longheroni consecutivamente interconnessi a definire lo sviluppo perimetrale di detto padiglione, e piantane primarie estendentisi perpendicolarmente da detti longheroni ed agenti in appoggio sul pavimento per sostenere detta intelaiatura aerea ad una predeterminata altezza; associare a detta struttura portante una pluralità di pannelli di chiusura alternativamente intercalati a rispettive piantane ausiliarie ciascuna delle quali si estende verticalmente fra il pavimento ed i uno di detti longheroni, l'associazione di ogni pannello alla struttura portante comportando l'inserimento di un lato superiore del pannello in una sede longitudinale di riscontro predisposta inferiormente nel rispettivo longherone, nonché l'inserimento di bordi laterali del pannello stesso in corrispettive scanalature di impegno definite lungo dette piantane ausiliarie.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive, di lavoro e simili, e del relativo procedimento di assemblaggio, secondo la presente invenzione. Tale descrizione verrà fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra, schematicamente in vista prospettica parzialmente interrotta, il padiglione modulare in oggetto parzialmente assemblato;
- la figura 2 evidenzia un particolare costruttivo concernente la connessione di una porta scorrevole ad uno dei longheroni dell'intelaiatura di supporto; - la figura 3 mostra, sempre in prospettiva, un longherone a cui è associata un'unità di illuminazione ausiliaria;
- la figura 4 è una sezione trasversale evidenziante la connessione dei pannelli ad uno dei longheroni, in accordo con una possibile variante realizzativa;
la figura 5 è una vista prospettica interrotta evidenziante la connessione fra l'estremità superiore di una delle piantane ausiliarie ed un piattello di appoggio al pavimento.
Con riferimento alle figure citate, con 1 è stato complessivamente indicato un padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive, di lavoro e simili, secondo la presente invenzione.
Il padiglione modulare 1 comprende in modo di per sè noto, una pluralità di piantane primarie 2 innalzantisi verticalmente dal pavimento ”P" in corrispondenza di rispettivi angoli definiti lungo lo sviluppo perimetrale del padiglione stesso. Fra le piantane primarie 2 sono definite, mediante una pluralità di pannelli 3 consecutivamente interconnessi, corrispettive pareti di chiusura 4 che delimitano lo sviluppo perimetrale del padiglione 1.
In accordo con la presente invenzione, l'allestimento del padiglione 1 prevede innanzitutto l'assemblaggio di una struttura portante, complessivamente indicata con 5 in figura 1 comprendente essenzialmente un'intelaiatura aerea 6 sorretta dalle piantane primarie 2 ed essenzialmente composta da una pluralità di longheroni 7 consecutivamente disposti secondo lo sviluppo perimetrale del padiglione 1 e terminalmente interconnessi alla sommità delle piantane primarie stesse, per esempio tramite elementi filettati.
La formazione della struttura portante 5 può essere vantaggiosamente effettuata assemblando dapprima ad una delle piantane primarie 2 i longheroni 7 relativi a due delle pareti di chiusura 4 contigue, per sollevare successivamente la piantana primaria in senso verticale ed impegnare ai longheroni 7 altre due piantane primarie 2, terminalmente da parte opposta alla piantana già fissata.
La parte di struttura portante in tal modo ottenuta presenta già di per sè un posizionamento stabile e l'assemblaggio della struttura portante 5 può essere agevolmente ultimato fissando i longheroni 7 mancanti per il completamento dell'intelaiatura 6, e fissando l'ultima delle piantane primarie 2 in corrispondenza dell'intersezione di tali longheroni. In alternativa, con l'ausilio di trabattelli o similari mezzi di sostegno, i longheroni 7 possono essere orizzontalmente predisposti in posizione sopraelevata a definire lo sviluppo perimetrale del padiglione 1, e successivamente interconnessi alle piantane primarie 2.
Alla struttura portante 5 cosi realizzata possono essere agevolmente associati i pannelli 3 destinati a formare le pareti di chiusura 4. A tal fine, è previsto che ciascuno dei longheroni 7 presenti inferiormente almeno una sede longitudinale 8 di riscontro per un bordo orizzontale superiore 3a presentato da ciascuno dei pannelli 3.
In una soluzione preferenziale, in ciascun longherone sono predisposte due di dette sedi longitudinali di riscontro 8, disposte in posizioni lateralmente contrapposte per consentire l'impegno di due di detti pannelli 3, rispettivamente accostati in modo da definire un'intercapedine 4a nello spessore della corrispettiva parete 4 .
Più precisamente, ciascuna delle suddette sedi longitudinali di riscontro 8 è essenzialmente definita da almeno un'ala di copertura 8a che sporge inferiormente dal longherone 7 e sormonta lateralmente il bordo orizzontale superiore 3a del corrispettivo pannello 3.
Un'eventuale ala di copertura ausiliaria 8b collocata in posizione contrapposta alla suddetta ala di copertura 8a può prestarsi all'impegno di viti di bloccaggio 9 o mezzi similari predisposti ad agire sul bordo superiore 3a del pannello 3 per assicurarne il contatto contro la sede longitudinale di riscontro 8 definita dall'ala di copertura 8a, indipendentemente dallo spessore presentato dal pannello stesso.
Il padiglione 1 Comprende inoltre una pluralità di piantane ausiliarie 10 ciascuna delle quali risulta interposta fra due dei pannelli 3 rispettivamente consecutivi e si estende verticalmente fra il pavimento "P" ed uno dei longheroni 7. Ciascuna delle piantane ausiliarie 10, sagomata essenzialmente secondo un profilo in sezione "a doppio T" presenta da parti rispettivamente contrapposte una coppia di scanalature longitudinali 11 predisposte ad alloggiare ciascuna un bordo laterale 3b di uno dei suddetti pannelli 3.
Vantaggiosamente, in ciascuna delle piantane ausiliarie 10 è definito almeno un vano longitudinale 11a per l'alloggiamento di conduttori di collegamento elettrico 12 predisposti a distribuire la corrente ad unità di illuminazione 12 collocate, per esempio, superiormente ai longheroni 7 o comunque nella parte superiore del padiglione 1, nonché a prese e/o interruttori, non illustrati in quanto di per sè noti, montati sulle pareti 4 definite dai pannelli 3.
Preferibilmente, in ogni piantana ausiliaria 10 sono predisposti due di detti vani longitudinali 11a, definiti ciascuno internamente ad una delle scanalature longitudinali 11, fra il bordo laterale 3b del corrispettivo pannello 3 ed una parete di fondo 11b della scanalatura stessa.
A tale proposito, è previsto che le piantane ausiliarie 10 siano posizionate in modo tale che la distanza fra le pareti di fondo 11b delle corrispettive scanalature longitudinali 11 sia adeguatamente maggiore della larghezza complessiva dei pannelli 3, misurata fra i bordi laterali 3b. Più precisamente, la differenza fra la distanza intercorrente fra le suddette pareti di fondo 11b e la larghezza del pannello 3 è preferibilmente maggiore della profondità complessiva di ogni scanalatura longitudinale 11. In questo modo, ciascun pannello può essere facilmente impegnato fra due piantane ausiliarie 10, o fra una piantana ausiliaria 10 ed una delle piantane primarie 4 , previo inserimento del suo bordo superiore 3a nella sede di riscontro 8 predisposta nel longherone 7, e successivo inserimento di uno dei bordi laterali 3b nella corrispettiva scanalatura longitudinale 11, fino ad agire in battuta sulla parete di fondo llb. Successivamente, l'altro bordo laterale 3b può essere portato in allineamento con la corrispettiva scanalatura longitudinale 11 e parzialmente inserito in quest’ultima mediante un lieve spostamento del pannello 3 nel suo piano di giacitura.
Per semplificare ulteriormente le operazioni di montaggio dei pannelli 3, può anche essere previsto che ciascuno di essi venga impegnato col suo bordo superiore 3a al corrispettivo longherone 7, e con un primo bordo laterale 3b ad una delle piantane primarie 2 o ausiliarie 10 previamente fissate alla struttura 5. Successivamente a tale operazione, verrà associata alla struttura portante 5 un'altra piantana ausiliaria 10, con la corrispettiva scanalatura longitudinale 11 in relazione di impegno sul secondo bordo laterale 3b del pannello predisposto sulla struttura portante stessa.
In ogni caso, al termine dell'assemblaggio di ogni parete 4 i pannelli di chiusura 3 risulteranno intercalati alle piantane ausiliarie 10, con i corrispettivi bordi superiori inseriti nelle sedi longitudinali 8 del longheroni 7, e di bord i laterali 3b inseriti nelle scanalature di impegno 11 definite nelle piantane ausil iarie stesse, o in analoghe scanalature predisposte nelle piantane primarie 4.
In accordo con un'ulteriore caratteristica della presente invenzione, l'impegno di ogni piantana ausiliaria 10 con il corrispettivo longherone 7 avviene con l'ausilio di mezzi di innesto 14 predisposti a trattenere , secondo un posizionamento prefissato, l'estremità superiore 10a della piantana 10 nella sede longitudinale di riscontro 8, e mezzi di bloccaggio 15 operativamente associati ai mezzi di innesto 14 per determinare lo stabile fissaggio dell'estremità superiore della piantana stessa.
I mezzi di innesto 14 prevedono la presenza di una coppia di perni di centraggio 17 che sporgono dall'estremità superiore 10a della piantana ausiliaria 10 e si impegnano in rispettive aperture di innesto (non visibili nelle allegate figure) ricavate nel longherone 7 in una posizione predeterminata. I mezzi di bloccaggio 15, a loro volta, comprendono almeno un elemento filettato di riscontro 18 parallelamente interposto fra i suddetti perni di centraggio 17 ed avvitantesi attraverso il longherone 7 per agire in relazione di spinta, con una sua posizione terminale, sull'estremità superiore 10a della piantana ausiliaria stessa. Tale elemento filettato di riscontro 18 coopera con una coppia di dadi di chiusura 17a avvitantisi sui perni di centraggio 17 per determinare lo stabile bloccaggio dell'estremità superiore 10a della piantana 10 al longherone 7.
Pertanto, la connessione di ogni piantana ausiliaria 10 al corrispettivo longherone 7 prevede dapprima l'impegno dell'estremità superiore 10a nella sede longitudinale di riscontro 8 mediante inserimento dei perni di centraggio 17 nelle suddette aperture di innesto. In concomitanza con questa operazione di inserimento la piantana 10 viene disposta verticalmente con una sua estremità inferiore 10b in relazione di appoggio sul pavimento "P". A questo punto, l'elemento filettato di riscontro 18 viene avvitato attraverso il longherone 5 per far sì che la sua porzione terminale vada ad agire in relazione di spinta contro l'estremità superiore 10a della piantana, dopodiché, a seguito dell'impegno e del serraggio dei dadi di chiusura 17a sui perni 17, si determina lo stabile fissaggio della piantana stessa .
Può essere inoltre previsto che fra l'estremità inferiore 10b di ogni piantana ausiliaria 10 ed il pavimento "P" sia operativamente interposto almeno un piattello d'appoggio 19, portante un aggetto di attacco 20 predisposto ad essere rigidamente impegnato con detta estremità inferiore 10b. A tal fine, l'aggetto di attacco 20 si alloggia in una delle suddette scanalatura longitudinali 11, in relazione di battuta contro la parete di fondo llb della medesima, e viene a quest 'ultima fissato mediante almeno un organo filettato di bloccaggio 20a operante attraverso la parete di fondo stessa. Il piattello di appoggio 19 è eventualmente fissabile al pavimento con l'ausilio di tasselli o simili, prima del montaggio della piantana 10, per agevolare il successivo posizionamento di quest 'ultima secondo la direzione verticale.
In accordo con un'ulteriore caratteristica della presente invenzione, in ciascuno dei longheroni 7 è longitudinalmente definito, in una posizione centrata fra le sedi di riscontro 8, almeno un recesso centrale 21, preferibilmente collocato in posizione sopraelevata rispetto alle sedi di riscontro stesse, per consentire l'alloggiamento di eventuali dispositivi accessori.
Come meglio evidenziato in figura 2, i dispositivi accessori possono vantaggiosamente comprendere almeno una guida di scorrimento 22 associata ad una delle pareti 4 in cui, fra almeno due delle piantane ausiliarie 10 consecutive, non vengono montati i pannelli 3 per poter impegnare una porta scorrevole 23. Vantaggiosamente, tale porta scorrevole 23 può essere costituita da uno dei pannelli 3, lungo il cui bordo superiore' vengono predisposti idonei rullini di guida 2A, di tipo noto e convenzionale. Va osservato che il posizionamento sopraelevato del recesso centrale 21 permette di compensare l'ingombro in altezza della guida di scorrimento 22 e dei rullini 24 senza dover effettuare alcun adattamento in altezza del pannello utilizzato per realizzare la porta 23, scorrevole a scomparsa nell'intercapedine 9 definita fra gli adiacenti pannelli 3.
Come evidenzia maggiormente la figura 3, il recesso centrale 21 può essere anche sfruttato per alloggiare, quale dispositivo accessorio, un'unità di illuminazione ausiliaria 25. Tale soluzione si rivela particolarmente adatta nel caso in cui si vogliano ricavare, nello sviluppo di una o più delle pareti 4, eventuali nicchie o rientranze 26, adibite ad esempio all'allestimento di vetrinette o mensole per l'esposizione di articoli.
Vantaggiosamente, per ottenere ciascuna delle nicchie o rientranze 26 è sufficiente che nel tratto di parete 4 delimitato fra due delle piantane ausiliarie 10 non venga impegnato, fra le piantane stesse, il pannello 3 rivolto internamente allo sviluppo perimetrale del padiglione 1.
Sempre in accordo con la presente invenzione, è previsto che ogni longherone 7 presenti inoltre una coppia di ali di copertura 27 ciascuna delle quali si innalza da un bordo laterale inferiore 27a del longherone stesso e presenta un bordo terminale superiore 27b disposto in posizione sopraelevata rispetto al recesso centrale 21.
Le ali di copertura 27, oltre a nascondere alla vista gli eventuali conduttori 12, nonché gli elementi filettati impegnati superiormente ai longheroni 7, si prestano vantaggiosamente ad impegnare eventuali elementi sagomati di modanatura 28, estendentisi lungo i corrispettivi longheroni 7, orizzontalmente al di sopra del bordo superiore 3a dei pannelli 3. Tali elementi di modanatura 28, diversamente sagomati a seconda delle esigenze, possono essere sfruttati, con l'eventuale apposizione di decorazioni e/o scritte pubblicitarie, per la personalizzazione del padiglione 1 e, qualora realizzati in materiale traslucido, possono vantaggiosamente alloggiare ulteriori lampade 28a per l'illuminazione.
Va anche rilevato che il bordo terminale superiore 27b di ogni ala di copertura 27 si presta a definire una sede di aggancio per impegnare, in aggiunta o in sostituzione ai suddetti elementi di modanatura 28, eventuali elementi di controsoffittatura 29 (uno solo dei quali illustrato nelle figure 1 e 4) estendentisi orizzontalmente ciascuno fra i bordi superiori di due pareti 4 rispettivamente contrapposte per definire, nell'insieme, il soffitto del padiglione.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti. Infatti, la concezione strutturale del padiglione in oggetto rende possibile conferire al medesimo una struttura meccanicamente stabile fin dalle prime fasi del suo assemblaggio. E' evidente che questa prerogativa semplifica in modo determinante le operazioni di montaggio, con conseguente riduzione dei tempi e della manodopera necessaria per l'allestimento del padiglione. Il montaggio dei pannelli è vieppiù semplificato dal fatto che gli eventuali avvallamenti e/o imperfezioni di planarità presenti sul pavimento, compensati per ognuna delle piantane 10 mediante i mezzi di innesto 14 e bloccaggio 15, non comportano alcuna operazione aggiuntiva di inserimento di spessori al di sotto dei pannelli 3 in quanto, essendo i bordi superiori e laterali di questi ultimi completamente nascosti all'interno delle scanalature 11 e nelle sedi di riscontro 8, gli eventuali disallineamenti dei pannelli contigui risulteranno completamente invisibili.
Risulta inoltre estremamente semplificata, nei confronti della tecnica nota, la realizzazione di nicchie o rientranze nello sviluppo perimetrale interno del padiglione, nonché l'installazione di porte scorrevoli che, come chiaramente descritto in precedenza, possono essere realizzate sfruttando uno dei pannelli impiegabili per la realizzazione delle pareti perimetrali.
Grazie alla predisposizione dei vani per l'alloggiamento di conduttori 12, inoltre, l'invenzione elimina i problemi derivanti dalla necessità di installare canaline a vista o similari dispositivi, come richiesto dalla tecnica nota.
Naturalmente all'invenzione cosi concepita possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Padiglione modulare per la delimitazione di aree espositive, di lavoro e simili, comprendente : una pluralità di piantane primarie innalzantisi verticalmente dal pavimento in corrispondenza di rispettivi angoli definiti lungo lo sviluppo perimetrale di detto padiglione; una pluralità di pannelli consecutivamente interconnessi per definire pareti di chiusura estendentisi ciascuna fra due di dette piantane primarie ; caratterizzato dal fatto che comprende inoltre : un'intelaiatura aerea avente una pluralità di longheroni terminalmente interconnessi alla sommità di dette piantane primarie e consecutivamente disposti secondo lo sviluppo perimetrale del padiglione, ciascun longherone presentando inferiormente almeno una sede longitudinale di riscontro per un bordo orizzontale superiore di almeno uno di detti pannelli; - una pluralità di piantane ausiliarie ciascuna delle quali si estende verticalmente fra il pavimento ed uno di detti longheroni e presenta, da parti rispettivamente contrapposte, una coppia di scanalature longitudinali predisposte ad alloggiare ciascuna un bordo laterale di uno di detti pannelli.
  2. 2. Padiglione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre; - mezzi di innesto operanti fra ciascuna delle piantane ausiliarie ed il corrispettivo longherone per trattenere l'estremità superiore della piantana stessa in detta sede longitudinale di riscontro; mezzi di bloccaggio operativamente associati a detti mezzi di innesto per bloccare rigidamente l'estremità superiore della corrispettiva piantana ausiliaria rispetto al longherone.
  3. 3. Padiglione secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i mezzi di innesto comprendono una coppia di perni di centraggio sporgenti dall'estremità superiore della piantana ausiliaria ed impegnantisi in rispettive aperture di innesto ricavate nel longherone, detti mezzi di bloccaggio comprendendo una coppia di dadi di chiusura avvitantisi su detti perni di centraggio ed almeno un elemento filettato di riscontro parallelamente interposto fra detti perni di centraggio ed avvitantesi attraverso il longherone per agire in relazione di spinta con una sua porzione terminale sull'estremità superiore della piantana ausiliaria stessa.
  4. 4. Padiglione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun longherone presenta due di dette sedi longitudinali di riscontro disposte in posizioni lateralmente contrapposte per l'impegno di almeno due di detti pannelli rispettivamente accostati.
  5. 5. Padiglione secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi di riscontro comprende almeno un'ala di copertura sporgente inferiormente dal longherone e sormontante lateralmente il bordo orizzontale superiore del corrispettivo pannello.
  6. 6. Padiglione secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ogni sede di riscontro comprende inoltre almeno un'ala di copertura ausiliaria collocata in posizione contrapposta a detta ala di copertura ed impegnante viti di bloccaggio predisposte ad agire sul bordo superiore del pannello per assicurarne il contatto contro detta ala di copertura.
  7. 7. Padiglione secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che in ciascuno di detti longheroni è definito, longitudinalmente fra dette sedi di riscontro, almeno un recesso centrale per l'alloggiamento di dispositivi accessori.
  8. 8. Padiglione secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto recesso centrale è collocato in posizione sopraelevata rispetto a dette sedi di riscontro.
  9. 9. Padiglione secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi accessori comprendono almeno una guida di scorrimento per una porta scorrevole.
  10. 10. Padiglione secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta porta scorrevole comprende essenzialmente almeno uno di detti pannelli scorrevolmente impegnato a detta guida di scorrimento .
  11. 11. Padiglione secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi accessori comprendono almeno un'unità di illuminazione.
  12. 12. Padiglione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in ciascuna di dette piantane ausiliarie è definito almeno un vano longitudinale per l'alloggiamento di conduttori di collegamento elettrico.
  13. 13. Padiglione secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ogni piantana ausiliaria presenta due di detti vani longitudinali, definiti ciascuno internamente ad una di dette scanalature longitudinali, fra il bordo laterale del corrispettivo pannello ed una parete di fondo della scanalatura stessa.
  14. 14. Padiglione secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre piattelli di appoggio collocati sul pavimento a predeterminata distanza l'uno dall'altro e portanti ciascuno un aggetto di attacco predisposto ad impegnare rigidamente l'estremità inferiore di una di dette piantane ausiliarie.
  15. 15. Padiglione secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che ciascun aggetto di attacco si alloggia in una di dette scanalature longitudinali, in relazione da battuta contro una parete di fondo di quest'ultima , organi filettati di bloccaggio operando attraverso detta parete di fondo per fissare l'estremità inferiore delle piantane all'aggetto di attacco.
  16. 16. Padiglione secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che ogni longherone presenta inoltre una coppia di ali di copertura ciascuna delle quali si innalza da un bordo laterale inferiore del longherone stesso e presenta un bordo terminale superiore disposto in posizione sopraelevata rispetto a detto recesso centrale.
  17. 17. Padiglione secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che ogni ala di copertura si presta ad impegnare elementi sagomati di modanatura estendentisi lungo detto longherone orizzontalmente al di sopra del bordo superiore dei pannelli.
  18. 18. Padiglione secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detto bordo terminale superiore di ogni ala di copertura definisce una sede di aggancio per elementi di controsoffittatura estendentisi orizzontalmente ciascuno fra i bordi superiori di due pareti contrapposte.
  19. 19. Procedimento di assemblaggio per l'allestimento di padiglioni modulari per la delimitazione di aree espositive, di lavoro e simili, caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi: formare una struttura portante comprendente un'intelaiatura aerea composta da longheroni consecutivamente interconnessi a definire lo sviluppo perimetrale di detto padiglione, e piantane primarie estendentisi perpendicolarmente da detti longheroni ed agenti in appoggio sul pavimento per sostenere detta intelaiatura aerea ad una predeterminata altezza; - associare a detta struttura portante una pluralità di pannelli di chiusura alternativamente intercalati a rispettive piantane ausiliarie ciascuna delle quali si estende verticalmente fra il pavimento ed uno di detti longheroni l'associazione di ogni pannello alla struttura portante comportando l'inserimento di un lato superiore del pannello in una sede longitudinale predisposta inferiormente nel rispettivo longherone, nonché l'inserimento di bordi laterali del pannello stesso in corrispettive scanalature di impegno definite lungo dette piantane ausiliarie.
  20. 20. Procedimento secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che la formazione della struttura portante viene effettuata tramite l'interconnessione di un'estremità superiore di ogni piantana primaria alle corrispettive estremità di detti longheroni.
  21. 21. Procedimento secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che l'impegno di ogni , piantana ausiliaria al corrispettivo longherone comprende le fasi di: - impegnare l'estremità superiore della piantana ausiliaria in una sede longitudinale di riscontro presentata inferiormente dal longherone, mediante inserimento di perni di centraggio sporgenti dall'estremità della piantana stessa in corrispettive aperture di innesto predisposte nel longherone ; - disporre verticalmente la piantana ausiliaria, con una sua estremità inferiore in relazione di appoggio sul pavimento ; avvitare un elemento filettato di riscontro impegnato attraverso detto longherone per disporlo con una sua porzione terminale in relazione di spinta sull'estremità superiore della piantana; - bloccare stabilmente la piantana tramite serraggio di una coppia di dadi di chiusura avvitantisi su detti perni di centraggio.
  22. 22. Procedimento secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che la connessione di ogni piantana ausiliaria al rispettivo longherone prevede inoltre l'interposizione di almeno un piattello di appoggio fra l'estremità inferiore della piantana ausiliaria stessa ed il pavimento.
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