ITMI20150044U1 - Macchina inseritrice modulare per l'inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento - Google Patents

Macchina inseritrice modulare per l'inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento

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ITMI20150044U1
ITMI20150044U1 ITMI2015U000044U ITMI20150044U ITMI20150044U1 IT MI20150044 U1 ITMI20150044 U1 IT MI20150044U1 IT MI2015U000044 U ITMI2015U000044 U IT MI2015U000044U IT MI20150044 U ITMI20150044 U IT MI20150044U IT MI20150044 U1 ITMI20150044 U1 IT MI20150044U1
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Description

Descrizione del modello industriale di utilità
La presente invenzione si riferisce a una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento.
Nel settore editoriale è noto avvolgere prodotti in sovra-prodotti di contenimento. Tali prodotti editoriali, generalmente, hanno o sono delimitati da una forma complessivamente e sostanzialmente a parallelepipedo rettangolo. Tali prodotti possono essere a loro volta costituiti da un singolo prodotto o da una pluralità di prodotti, anche di natura e/o di formato diversi, raccolti e fra loro sovrapposti a formare una risma o pila. Per esempio, tali prodotti possono essere costituiti da un unico libro o da una raccolta di una pluralità di fogli e/o di una pluralità di prodotti in foglio - quali libri, volantini, depliant, brochure, giornali, riviste, opuscoli, cataloghi, cartoline, biglietti, buste e simili, fra loro sovrapposti.
Si pensi, a solo titolo esemplificativo, a prodotti di cosiddetta “pubblicità non indirizzata” i quali sono costituiti da una raccolta di depliant, cataloghi, brochure, volantini, giornali e simili di varia natura e anche di diverso formato e che, generalmente, sono distribuiti a zone e sono diversi da zona a zona.
Nella presente descrizione con l’espressione “prodotto editoriale” si intende indicare un prodotto del tipo di quelli sopra esemplificati, siano essi singoli (i.e. un libro) o multipli (i.e. raccolte di prodotti editoriali anche di diversa natura e/o di diverso formato).
Sono note macchine inseritrici per l’inserimento automatico e in continuo di tali prodotti editoriali in un rispettivo sovra-prodotto di contenimento.
Le macchine inseritrici note, tuttavia, sono univocamente destinate all’inserimento dei prodotti editoriali in una unica tipologia di sovra-prodotto di contenimento. Esistono cioè:
- macchine inseritrici dedicate all’inserimento dei prodotti editoriali in una copertina alimentata in forma distesa, ove la copertina o “jacket” può essere costituita da un foglio o da uno dei prodotti a foglio che formano il prodotto editoriale stesso, e che viene piegata su ciascun prodotto editoriale,
- macchine inseritrici dedicate all’inserimento dei prodotti editoriali in una copertina che è alimentata in forma già piegata a tasca asimmetrica, in cui cioè una delle due “pagine” che la formano ha una larghezza maggiore dell’altra così da formare una porzione laterale di presa che, nel gergo del settore, è detta “unghia”,
- macchine inseritrici dedicate all’inserimento dei prodotti editoriali in fasce di contenimento che sono avvolte ad anello attorno a essi e che sono alimentate distese in lunghezza su un piano di alimentazione parallelo al piano di avanzamento e al di sotto dei prodotti editoriali e le cui estremità opposte sono avvolte e chiuse su essi da rispettivi dispositivi di guida e piegatura laterali.
Spesso, tuttavia, uno stesso produttore ha l’esigenza di confezionare prodotti editoriali in diversi sovra-prodotti di contenimento e, a tutt’oggi, esso si deve dotare di due o più macchine inseritrici/confezionatrici dedicate alle diverse tipologie di inserimento/confezionamento, con conseguenti costi di investimento, installazione e gestione.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota.
Nell’ambito di questo scopo generale, uno scopo particolare del presente trovato è quello di fornire una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti editoriali in sovra-prodotti di contenimento di diverse tipologie.
Altro scopo del presente trovato è quello di fornire una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento che permetta di gestire in modo semplice e rapido cambi di tipologia e/o di formato dei prodotti editoriali da inserire/confezionare e/o dei sovra-prodotti in cui inserirli/confezionarli.
Altro scopo del presente trovato è quello di fornire una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento che sia di funzionamento versatile, di elevata produttività e facilmente gestibile.
Un altro scopo del presente trovato è quello di fornire una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento particolarmente semplice e funzionale, con costi contenuti.
Questi scopi secondo il presente trovato sono raggiunti realizzando una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi di una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti, in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti di contenimento secondo il presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista schematica in alzato laterale di una prima forma di realizzazione di una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti editoriali in sovra-prodotti di contenimento secondo il presente trovato;
la figura 2 è una vista schematica in alzato laterale di una seconda forma di realizzazione di una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti editoriali in sovra-prodotti di contenimento secondo il presente trovato;
la figura 3 è una vista schematica in alzato laterale di una terza forma di realizzazione di una macchina inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti editoriali in sovra-prodotti di contenimento secondo il presente trovato;
la figura 4 è una vista su scala ingrandita di un particolare della macchina inseritrice modulare delle figure 1, 2 e 3 e costituito dal primo modulo di inserimento di prodotti editoriali in sovra-prodotti costituiti da copertine o fasce alimentate in forma distesa;
la figura 5 è una vista su scala ingrandita di un particolare della macchina inseritrice modulare delle figure 1, 2 e 3 costituito dal secondo modulo di inserimento di prodotti editoriali in sovra-prodotti costituiti da copertine alimentate in forma piegata; la figura 6 è una vista su scala ingrandita di un particolare della macchina inseritrice modulare delle figure 2 e 3 e costituito dal dispositivo di piegatura per l’avvolgimento e la chiusura delle fasce di contenimento attorno a ciascun prodotto editoriale;
le figure 7A, 7B e 7c mostrano schematicamente un prodotto editoriale inserito e confezionato in un sovra-prodotto di contenimento rispettivamente costituito da una copertina di una prima tipologia, da una copertina di una seconda tipologia e da una fascia di contenimento avvolta e chiusa ad anello attorno a esso;
le figure da 8A a 8F mostrano schematicamente prodotti editoriali di diversa tipologia inseriti in sovra-prodotti di contenimento a fascia o a copertina di diversa tipologia.
Con particolare riferimento alle allegate figure si è complessivamente indicato con 10 una macchina inseritrice modulare secondo il presente trovato.
La macchina inseritrice 10 è atta all’inserimento di prodotti P editoriale in un rispettivo sovraprodotto C1, C2 e C3 di contenimento.
Nella presente descrizione, per prodotto P e, in particolare, per prodotto P di tipo editoriale, si intende indicare un prodotto, singolo o multiplo, costituito, per esempio, da un libro, un plico di fogli e/o di prodotti in foglio anche fra loro diversi per tipologia e/o formato fra loro sovrapposti in una risma o raccolta. A titolo esemplificativo, per prodotto P di tipo editoriale si intende indicare anche solo un libro (si veda la figura 7C o 8C) o una pluralità di fogli e/o di prodotti in foglio (si vedano le figure 7A, 7B, 8A, 8B e da 8D a 8F) del tipo di volantini, depliant, brochure, giornali, riviste, opuscoli, cataloghi, cartoline, biglietti, buste e simili, fra loro sovrapposti a formare una raccolta, come per esempio, raccolte di informazione pubblicitaria non indirizzata.
I fogli (i.e. volantini, cartoline, biglietti e simili) o i prodotti in foglio (i.e. giornali, riviste, depliant, cataloghi, buste e simili) che formano ciascun prodotto P in forma di risma o raccolta possono essere di diversa natura e di diverso formato. Complessivamente, quindi, ciascun prodotto P ha forma sostanzialmente a parallelepipedo retto, come per esempio nel caso di un libro, o è delimitato da una forma sostanzialmente a parallelepipedo retto, come per esempio nel caso di una raccolta anche di prodotti diversi fra loro.
I sovra-prodotti C1, C2 e C3 possono essere di varia tipologia; in particolare essi possono essere costituiti da:
- una copertina C1 che è alimentata alla macchina 10 in forma distesa per essere poi piegata attorno a un rispettivo prodotto P a formare una tasca di contenimento, le copertine C1, C1’, C1’’ possono coprire in tutto o in parte il rispettivo prodotto P nella sua larghezza e/o nella sua altezza (si vedano le figure da 8D a 8F);
- una copertina C2 che è alimentata alla macchina 10 già in forma piegata a formare una “tasca” o comunque un semi-involto a U asimmetrico, in cui, cioè, una delle due “pagine” che lo formano ha una larghezza maggiore dell’altra così da sporgere rispetto a esso con una porzione laterale che, nel gergo del settore, è nota come “unghia”,
- una fascia C3 che è alimentata alla macchina 10 in forma distesa e che è poi avvolta e chiusa ad anello attorno a un rispettivo prodotto P, le fasce C3 e C3’ possono ricoprire in tutto o in parte il rispettivo prodotto P (si vedano le figure 8A, 8B e 8C).
Nel seguito della descrizione, le due copertine C1 e C2, rispettivamente alimentate in forma distesa o in forma già piegata a copertina, verranno indicate rispettivamente come “prima copertina C1” e “seconda copertina C2” a solo scopo di chiarezza di esposizione.
In generale, ciascuna tipologia di sovra-prodotto può essere realizzata in carta, film plastico o simili.
Ciascun sovra-prodotto del tipo di una prima copertina C1 o di una seconda copertina C2 a sua volta può essere costituito da un unico foglio o da un prodotto a fogli sovrapposti, quali per esempio, un depliant, una brochure, un giornale o simili che integra il prodotto P stesso; le pagine di una copertina, quindi, possono essere costituite o da un singolo foglio o da una pluralità di fogli sovrapposti.
La macchina 10 comprende una struttura di supporto 11 che definisce un piano di avanzamento 12 al quale è associata una linea di avanzamento 13 di una pluralità di prodotti P l’uno dopo l’altro e l’uno a distanza dall’altro lungo una direzione di avanzamento schematicamente indicata dalla traccia D.
Come verrà più avanti descritto, la linea di avanzamento 13 è costituita da una pluralità di trasportatori continui, siano essi a facchini o spintori o a nastro, i quali sono fra loro sostanzialmente allineati lungo la direzione di avanzamento D. Con riferimento alle allegate figure, i prodotti P avanzano da sinistra verso destra nel verso di avanzamento indicato dalle frecce B.
Nel seguito della descrizione, quindi, espressioni “a monte, “a valle”, “anteriore” o “posteriore”, “ingresso” o “uscita” sono riferiti al verso di avanzamento B.
Secondo un primo aspetto del presente trovato, lungo la linea di avanzamento 13 sono disposti, uno in successione all’altro, almeno un primo modulo di inserimento 14 per l’inserimento dei prodotti P in un sovra-prodotto costituito da una prima copertina C1 o da una fascia C3 che è alimentata in forma distesa e un secondo modulo di inserimento 15 per l’inserimento dei prodotti P in un sovra-prodotto costituito da una seconda copertina C2, cioè una copertina che è alimentata in forma già piegata in due a formare una “tasca” a U asimmetrica, in cui la macchina 10 comprende una unità 16 di controllo e comando atta ad attivare selettivamente il primo modulo di inserimento 14 o il secondo modulo di inserimento 15. Quando cioè il primo modulo di inserimento 14 è attivo, il secondo modulo di inserimento 15 è interdetto e viceversa.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, la macchina 10 comprende un dispositivo di piegatura e chiusura 17 che è disposto a valle del secondo modulo di inserimento 15 e che è atto a piegare il lembo sporgente di ciascuna fascia C3 attorno al rispettivo prodotto P in esso inserita dal primo modulo di inserimento 14, in cui l’unità 16 è atta ad attivare il dispositivo di piegatura e chiusura 17 solo quando il primo modulo di inserimento 14 è attivo per l’inserimento dei prodotti P in un sovra-prodotto del tipo di una fascia C3 e a interdire il funzionamento del dispositivo di piegatura e chiusura 17 quando il primo modulo di inserimento 14 è attivo per l’inserimento dei prodotti P in rispettive prime copertine C1 o quando il secondo modulo di inserimento 15 è attivo per l’inserimento dei prodotti P in rispettive seconde copertine C2.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, la linea di avanzamento 13, nel tratto compreso fra il primo modulo di inserimento 14 e il secondo modulo di inserimento 15, comprende un trasportatore di trasferimento 18 nel quale sono integrati mezzi di inserimento 19 dei prodotti P nelle rispettive seconde copertine C2, in cui l’unità 16 è atta ad attivare i mezzi di inserimento 19 solo quando il secondo modulo di inserimento 15 è attivo e a interdirli quando il primo modulo di inserimento 14 è attivo per l’inserimento dei prodotti P in rispettive prime copertine C1 o fasce C3.
La macchina 10 secondo il presente trovato, inoltre, comprende uno o più dispositivi di erogazione 20a, 20b per l’erogazione di sovra-prodotti del tipo di prime copertine C1 o di fasce C3 disposti a monte del primo modulo di inserimento 14, in cui l’unità 16 è atta ad attivare selettivamente i dispositivi di erogazione 20a, 20b per l’alimentazione di sovraprodotti costituiti da prime copertine C1 o da fasce C3.
Con particolare riferimento alle forme di realizzazione rappresentate nelle allegate figure verranno ora descritti in maggior dettaglio i componenti della macchina 10.
La linea di avanzamento 13 comprende un primo trasportatore 21 del tipo a facchini o spintori sul quale sono raccolti e alimentati i singoli prodotti P.
I singoli fogli o prodotti a foglio che formano ciascun prodotto P sono alimentati e impilati l’uno sull’altro da dispositivi di alimentazione di tipo noto e non raffigurati nelle allegate figure.
La linea di avanzamento 13 comprende, poi, un secondo trasportatore 22 disposto a valle del primo trasportatore 21 e sostanzialmente allineato a esso.
Il secondo trasportatore 22 è costituto da una coppia di trasportatori a nastro 22a, 22b fra loro sovrapposti, controrotanti e disposti a una distanza registrabile l’uno rispetto all’altro in funzione dell’altezza dei prodotti P in lavorazione. Il secondo trasportatore 22 e in particolare il nastro inferiore 22b di esso potrebbe essere integrato nel primo trasportatore,
Il trasportatore di trasferimento 18 è disposto a valle del secondo trasportatore 22 e da esso distanziato così da definire una tasca o uno spazio in corrispondenza del quale sono singolarmente alimentati i sovra-prodotti del tipo di prime copertine C1 o fasce C3.
Il trasportatore di trasferimento 18 è anch’esso costituito da una coppia di trasportatori a nastro 18a,18b fra loro sovrapposti, controrotanti e disposti a una distanza registrabile l’uno rispetto all’altro in funzione dell’altezza dei prodotti P in lavorazione.
Quando il primo modulo di inserimento 14 è attivo, l’estremità di ingresso del trasportatore di trasferimento 18 coopera nel piegare un sovra-prodotto del tipo di una prima copertina C1 o di una fascia C3 sul rispettivo prodotto P così da formare una “tasca” a U che lo contiene e che è chiusa in corrispondenza dell’estremità anteriore e aperta in corrispondenza dell’estremità posteriore e dei lati paralleli alla direzione di avanzamento D.
L’estremità di uscita del trasportatore di trasferimento 18, invece, integra i mezzi di inserimento 19. Tali mezzi di inserimento 19, come verrà più avanti dettagliato, sono costituiti da pulegge 23a, 23b attorno alle quali è avvolto un rispettivo nastro 18a, 18b e che sono montate su un rispettivo carrello, non raffigurato in dettaglio, alternativamente mobile in traslazione lungo la direzione di avanzamento D a formare cosiddette “penne” che fanno avanzare ciascun prodotto P all’interno del rispettivo sovra-prodotto costituito da una seconda copertina C2. Il trasportatore di trasferimento 18 è poi dotato di pulegge di recupero 24a, 24b per il recupero della lunghezza del rispettivo nastro 18a, 18b durante il moto alternato delle pulegge 23a, 23b. I mezzi di inserimento 19 sono attivi solo quando il secondo modulo di inserimento 15 è attivo e sono interdetti quando il primo modulo di inserimento 14 è attivo.
Un terzo trasportatore 25 a nastro è disposto a valle del trasportatore di trasferimento 18 e in corrispondenza del secondo modulo di inserimento 15 per ricevere e supportare un singolo sovra-prodotto del tipo di una seconda copertina C2 durante l’inserimento in essa del rispettivo prodotto P e convogliarlo poi verso un quarto trasportatore 26. Ovviamente, quanto il secondo modulo di inserimento 15 è interdetto, il terzo trasportatore 25 funge unicamente da elemento di trasporto.
Vantaggiosamente, anche il quarto trasportatore 26 è costituito da una coppia di trasportatori a nastro 26a,26b fra loro sovrapposti, controrotanti e disposti a una distanza registrabile l’uno rispetto all’altro in funzione dell’altezza dei prodotti P in lavorazione.
Nella forma di realizzazione della macchina 10 rappresentata nelle figure 2 e 3, è presente un dispositivo di piegatura e chiusura 17 disposto a valle del quarto trasportatore 26.
Il primo modulo di inserimento 14 comprende un dispositivo di alimentazione 27 per l’alimentazione di una pluralità di sovra-prodotti costituiti da prime copertine C1 o da fasce C3 distesi in lunghezza l’uno dopo l’altro e l’uno distanziato dall’altro lungo un piano di alimentazione sostanzialmente trasversale o ortogonale alla direzione di avanzamento D e lungo una direzione di alimentazione (indicata dalla traccia A) sostanzialmente trasversale o ortogonale al piano di avanzamento 12 dei prodotti P. In condizioni di impiego, il dispositivo di alimentazione 27 alimenta i sovra-prodotti lungo un piano di alimentazione sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento D dei prodotti P e, quindi, con riferimento alle allegate figure, sostanzialmente verticale; parimenti, la direzione di alimentazione A dei sovraprodotti è sostanzialmente ortogonale al piano di avanzamento 12 dei prodotti P e, quindi, con riferimento alle allegate figure, sostanzialmente verticale. Si precisa che il piano di alimentazione e la direzione di alimentazione potrebbero non essere perfettamente ortogonali al piano e alla direzione di avanzamento dei prodotti P, ma essere inclinati rispetto a essi di qualche grado.
Il piano di alimentazione dei sovra-prodotti (i.e. prime copertine C1 o fasce C3) è definito a valle del secondo trasportatore 22.
Il dispositivo di alimentazione 27 alimenta i rispettivi sovra-prodotti distesi.
Il dispositivo di alimentazione 27 è alternativamente e selettivamente utilizzato per alimentare prime copertine C1 o fasce C3 in funzione delle esigenze di produzione.
Qualora i sovra-prodotti siano costituiti da fasce C3, il dispositivo di alimentazione 27 alimenta tali fasce C3 distese nella loro lunghezza in modo tale che quest’ultima si estenda parallelamente alla direzione di alimentazione A. Ciascuna fascia C3 ha, parallelamente alla direzione di alimentazione A, una lunghezza che è superiore alla dimensione che il rispettivo prodotto P ha parallelamente alla direzione di avanzamento D. Ciascuna fascia C3 ha, poi, una altezza (i.e. dimensione minore e ortogonale alla rispettiva lunghezza) generalmente inferiore o sostanzialmente pari alla dimensione dei prodotti P che si estende parallelamente al piano di avanzamento 11 e ortogonalmente alla direzione di avanzamento D.
Come verrà più avanti descritto nel dettaglio, ciascun sovra-prodotto (sia esso costituito da una prima copertina C1 o da una fascia C3) in avanzamento lungo la direzione di alimentazione A è intercettato da un rispettivo prodotto P in avanzamento lungo la direzione di avanzamento D e da questo piegato in due a formare un semi-involto o una tasca a U contenente il prodotto P stesso man mano che quest’ultimo, con il rispettivo sovra-prodotto, avanza lungo la direzione di avanzamento D trascinato e serrato dal trasportatore di trasferimento 18.
La tasca a U in cui è inserito un rispettivo prodotto P ha una porzione inferiore, che si appoggia sul trasportatore di trasferimento 18 e sulla quale si appoggia il rispettivo prodotto P, e una porzione superiore, che si appoggia sul rispettivo prodotto P ed è aperta lungo i lati opposti paralleli alla direzione di avanzamento D
Qualora i sovra-prodotti alimentati al primo modulo di inserimento 14 siano costituiti da fasce C3, la porzione inferiore di ciascuna fascia C3 piegata a U e contenente un rispettivo prodotto P ha un lembo che si estende oltre il rispettivo prodotto P e posteriormente a esso. Tale lembo è poi ripiegato sulla porzione superiore della rispettiva fascia C3 dal dispositivo di piegatura e chiusura 17 (figure 2 e 3). Si precisa che il gruppo comprendente il primo modulo di inserimento 14 utilizzato per inserire ciascun prodotto P in una rispettiva fascia C3 e dal dispositivo di piegatura e chiusura 17 formano oggetto di una contestuale domanda di brevetto.
Un trasportatore di ricevimento 28 del tipo continuo e a nastro è disposto al di sopra del primo traportatore 21 a facchini o spintori e parallelamente alla direzione di avanzamento D.
Almeno un dispositivo di erogazione 20a, 20b dei sovra-prodotti è disposto in corrispondenza del trasportatore di ricevimento 28 per erogare su esso i singoli sovra-prodotti (prime copertine C1 o fasce C3) in forma distesa o aperta.
Nelle forme di realizzazione rappresentate nelle allegate figure, ciascun dispositivo di erogazione 20a, 20b comprende un raccoglitore 29 contenente una pila di sovra-prodotti già preformati e che sono singolarmente alimentati sul trasportatore di trasferimento 28 per il tramite di un meccanismo a dischi 30 come per esempio descritto nel brevetto EP526946 e/o EP738682; il dispositivo di erogazione 20a, 20b non è ulteriormente descritto essendo di tipo noto al tecnico del ramo. Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione dei dispositivi di erogazione.
Per esempio, in una possibile alternativa forma di realizzazione, non rappresentata nelle allegate figure, uno o più dei dispositivi di erogazione 20a, 20b potrebbe essere tale da formare i singoli sovraprodotti in forma di prime copertine C1 a singolo foglio o in forma di fasce C3 per taglio di spezzoni di un foglio continuo svolto da una bobina. Questa alternativa forma di realizzazione permette di adeguare la lunghezza delle fasce C3 e delle prime copertine C1 in funzione del formato di ciascun singolo prodotto P da confezionare.
Vantaggiosamente, al di sopra del trasportatore di trasferimento 28 può essere collocato un dispositivo di stampa 31 (figura 2) per stampare informazioni sui singoli sovra-prodotti.
Il dispositivo di alimentazione 27 comprende una coppia di trasportatori continui a nastro 32a, 32b i quali sono disposti l’uno al di sopra dell’altro a una distanza registrabile e sostanzialmente pari allo spessore dei sovra-prodotti e che sono trascinati in rotazione in versi opposti. Questa coppia di trasportatori continui a nastro 32a, 32b è disposta a valle del trasportatore di ricevimento 28 e sopra alla linea di avanzamento 13 e forma una rampa di salita seguita da un’ansa sostanzialmente a U rivolta verso la linea di avanzamento 13. Un ramo di tale ansa ad U è sostanzialmente ortogonale al piano di avanzamento 12 dei prodotti P e definisce il piano di alimentazione delle prime copertine C1 o delle fasce C3.
Il primo modulo di inserimento 14, inoltre, comprende una coppia di rulli di trascinamento 33a, 33b disposti al di sopra del piano di avanzamento 12 e da parti opposte rispetto al piano di alimentazione dei sovra-prodotti. I due rulli di trascinamento 33a, 33b hanno i rispettivi assi paralleli al piano di avanzamento 12 e ortogonali alla direzione di avanzamento D. I due rulli di trascinamento 33a, 33b sono controrotanti e definiscono un passaggio a calandra che accompagna ciascun sovra-prodotto lungo la direzione di alimentazione A. Anche tale coppia di rulli di trascinamento 33a e 33b può essere associata alla struttura di supporto 11 in modo registrabile in quota.
In una preferita forma di realizzazione, il primo modulo di inserimento 14 comprende, inoltre, un dispositivo di cordonatura 34 per cordonare su ciascun sovra-prodotto, sia esso costituito da una prima copertina C1 o da una fascia C3, una o più linee di invito alla piegatura (ciascuna sostanzialmente in corrispondenza di uno spigolo del prodotto P) che si estendono in direzione sostanzialmente parallela al piano di avanzamento 12 e sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento D.
Vantaggiosamente, il dispositivo di cordonatura 34 comprende una coppia di rulli di cordonatura 35a, 35b controrotanti, i quali sono disposti da parti opposte rispetto al piano lungo il quale sono alimentati i sovra-prodotti così da formare un passaggio a calandra e che si estendono con i loro assi parallelamente al piano di avanzamento 12 dei prodotti P e ortogonalmente alla direzione di avanzamento D. Di essi, il rullo di cordonatura 35a è provvisto di almeno una sporgenza longitudinale e radiale e l’altro rullo di cordonatura 35b è provvisto di almeno una corrispondente cavità longitudinale e radiale nella quale si impegna la sporgenza.
Vantaggiosamente, il dispositivo di cordonatura 34 è associato alla struttura di supporto 11 in modo registrabile in quota rispetto al piano di avanzamento 12 così da poter variare la posizione della o delle linee di invito alla piegatura lungo lo sviluppo in lunghezza di ciascun sovra-prodotto.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle allegate figure, il dispositivo di cordonatura 34 è disposto al di sopra della coppia di rulli di trascinamento 33a, 33b.
Si nota che fra il secondo trasportatore 22 e il trasportatore di trasferimento 18 è definita una tasca o uno spazio 36 che si estende al di sotto del piano di avanzamento 12 e in corrispondenza del quale sono singolarmente alimentati i sovra-prodotti del tipo di prime copertine C1 o fasce C3.
Qualora il primo modulo di inserimento 14 sia utilizzato per inserire ciascun prodotto P in una rispettiva fascia C3, come già sopra indicato, la macchina 10 comprende un dispositivo di piegatura e chiusura 17 del lembo posteriore di ciascuna fascia C3 piegata a tasca nella quale è inserito un rispettivo prodotto P (cfr. figure 2, 3 e 6).
Il dispositivo di piegatura e chiusura 17 è disposto a valle del quarto trasportatore 26 e comprende un quinto trasportatore 37 che è allineato e concorde al quarto trasportatore 26 per ricevere i prodotti P inseriti nella rispettiva fascia C3 piegata a U.
Il quinto trasportatore 37 è anch’esso del tipo a nastro e ha almeno una porzione distanziata dal quarto trasportatore 26 così da definire fra essi un varco (figura 6).
Il quinto trasportatore 37 ha una estremità di ingresso dei singoli prodotti P, ciascuno dei quali è inserito in una rispettiva fascia C3 piegata a U a formare una specie di tasca, e una estremità di uscita dei singoli prodotti P, ciascuno dei quali è avvolto nella rispettiva fascia C3 completamente avvolta e chiusa su esso. L’estremità di ingresso del quinto trasportatore 37 è collocata in corrispondenza del citato varco.
Al di sopra del quinto trasportatore 37 e in prossimità della sua estremità di uscita è collocato una contro-nastro 38 di trattenimento che accompagna i singoli prodotti P avvolti nella rispettiva fascia C3 verso una successiva stazione. Anche il contro-nastro 38 è associato alla struttura di supporto 11 in modo registrabile in quota in funzione delle dimensioni dei singoli prodotti P in lavorazione.
Il dispositivo di piegatura e chiusura 17 comprende, poi, almeno un elemento di contatto 39 atto a contattare il lembo della fascia C3, piegata a “tasca” a U e nella quale è inserita un rispettivo prodotto P, quando quest’ultimo prodotto P si trova in appoggio sul quinto trasportatore 37 con il lembo che sporge parzialmente o totalmente dall’estremità di ingresso del quinto trasportatore 37 stesso in corrispondenza del citato varco.
L’elemento di contatto 39 è associato alla struttura di supporto 11 in modo alternativamente mobile attraverso tale varco fra una prima posizione, in cui è disposto a una quota inferiore a quella del piano di avanzamento definito dal quinto trasportatore 37 (e coincidente con il piano di avanzamento 12), e una seconda posizione, in cui è disposto sopra il prodotto P e in appoggio sulla rispettiva fascia C3 e, più precisamente, sulla porzione superiore di essa che già ricopre almeno parzialmente la faccia superiore del prodotto P. Entrambe le posizioni sono mostrate in figura 6.
L’elemento di contatto 39, durante il moto dalla sua prima posizione alla sua seconda posizione, contatta il lembo della fascia C3 per ripiegarlo e distenderlo sulla porzione superiore di essa che già ricopre almeno parzialmente la faccia superiore del prodotto P che si trova in appoggio sul quinto trasportatore 37, così da chiudere la fascia C3 ad anello attorno a esso.
Vantaggiosamente, in prossimità del dispositivo di piegatura e chiusura 17 è collocato un dispositivo di applicazione 40 che applica adesivo o colla sul lembo di ciascuna fascia C3 o sulla porzione superiore di essa prima che il lembo sia ripiegato.
In una preferita forma di realizzazione, mentre l’elemento di contatto 39 si muove dalla sua prima posizione alla sua seconda posizione, il prodotto P inserito nella tasca a U formata dalla fascia C3 e in appoggio sul quinto trasportatore 37 è fermo; il quinto trasportatore 37, cioè, è temporaneamente arrestato durante la ripiegatura del lembo. Il primo trasportatore a facchini 21, il dispositivo di alimentazione 27, il trasportatore di trasferimento 18, il terzo e il quarto trasportatore 25 e 26 sono comunque attivi; come immediatamente comprensibile per il tecnico del ramo è, infatti, sufficiente regolare e coordinare le velocità di ciascuno di essi. In tal senso, quindi, la macchina secondo il presente trovato opera sostanzialmente in continuo, cioè in continuo a meno dell’arresto del quinto trasportatore 37 a ogni intervento del dispositivo di piegatura e chiusura 17.
In maggior dettaglio, l’elemento di contatto 39 è associato alla struttura di supporto 11 in modo mobile fra la sua prima posizione e la sua seconda posizione con un moto combinato di rotazione e traslazione.
Il moto di rotazione avviene rispetto a un asse di rotazione R che è sostanzialmente parallelo al piano di avanzamento definito dal quinto trasportatore 37 (piano che coincide con il piano di avanzamento 12) e che è sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento D.
Il moto di traslazione ha almeno una componente parallela alla direzione di avanzamento D.
Vantaggiosamente, l’asse di rotazione R, o meglio l’albero che lo definisce, è associato alla struttura di supporto 11 in modo registrabile in quota rispetto al piano di avanzamento definito dal quinto trasportatore 37 in particolare in funzione della altezza (spessore) dei prodotti P.
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione rappresentata nelle allegate figure, l’elemento di contatto 39 è costituito da una barra cilindrica; esso, tuttavia, potrebbe essere costituito da uno o più rulli o rotelle con asse parallelo al piano di avanzamento 12 e ortogonale alla direzione di avanzamento D.
L’elemento di contatto 39 è montato all’estremità di un braccio 41 il quale è associato alla struttura di supporto 11 in modo girevole attorno all’asse di rotazione R. L’asse di rotazione R è definito da un albero che è supportato in modo girevole da una slitta mobile lungo guide rettilinee (non raffigurate) ortogonali al piano di avanzamento 12, così da poter registrare la quota dell’elemento di contatto 39.
Il braccio 41 è formato da una coppia di leve a compasso, rispettivamente una prima leva 42 e una seconda leva 43, che sono fra loro articolate attorno a un asse di articolazione R’ parallelo all’asse di rotazione R. La prima leva 42 è associata alla struttura di supporto 12 in modo girevole attorno all’asse di rotazione R. La seconda leva 43 ha un’estremità articolata alla prima leva 42 attorno all’asse di articolazione R’ e l’estremità opposta libera che supporta l’elemento di contatto 39.
Si precisa che il braccio 41 e le due leve 42 e 43 che lo formano sono costituiti ciascuno da una coppia di fiancate fra loro parallele e collegate rigidamente da traverse.
Fra la prima leva 42 e la seconda leva 43 sono interposti mezzi elastici 44 di trazione.
Il braccio 41 e, in particolare, la prima leva 42 di esso è conformata sostanzialmente a L, a C, a U o simili.
Non si escludono tuttavia alternative forme di realizzazione in cui l’elemento di contatto 39 può essere azionato da meccanismi diversi, per esempio a camma.
In una possibile forma di realizzazione non rappresentata nelle allegate figure, il braccio 41, ovvero la slitta, montata sulle rispettive guide e che supporta l’albero che definisce l’asse di rotazione R, è montata su un carrello che è associato alla struttura di supporto 11 in modo mobile di moto rettilineo alternato parallelamente alla direzione di avanzamento D.
Il secondo modulo di inserimento 15 (figura 5) comprende, in modo noto, un contenitore 45 disposto al di sopra della linea di avanzamento 13 e in corrispondenza del terzo trasportatore 25. Nel contenitore 45 sono impilati una pluralità di sovraprodotti costituiti da seconde copertine C2, cioè da copertine già piegate e dotate di un lembo o “unghia” sporgente e che hanno il dorso chiuso rivolto verso l’estremità di ingresso della linea di avanzamento 13.
Il fondo del contenitore 45 ha una apertura attraverso la quale una singola seconda copertina C2 alla volta è sfilata a opera di elementi di prelievo a ventosa 46 che le posizionano sulla superficie laterale di uno o più tamburi 47. Gli elementi di prelievo a ventosa 26 sono mobili e cooperano con un elemento di trattenimento 48 anch’esso mobile e che interviene per trattenere il fondo della pila all’interno del contenitore 45 quanto gli elementi di prelievo a ventosa 26 si muovono per posizione una seconda copertina C2 sul tamburo 47. Il tamburo 47 è supportato in modo girevole attorno al proprio asse disposto al di sopra del terzo trasportatore 25 e che si estende ortogonalmente alla direzione di avanzamento D.
Il tamburo 47 è dotato di elementi di afferraggio del tipo a pinza che ricevono una singola seconda copertina C2 dagli elementi di prelievo a ventosa 46 per trattenerla sulla superfice del tamburo 47 quando questo ruota per posizionarla sul terzo trasportatore 25.
Gli elementi a pinza comprendono una coppia di pinze: una pinza anteriore 49a che afferra l’estremità chiusa della rispettiva seconda copertina C2 e una pinza posteriore 49b che afferra “l’unghia” di tale seconda copertina C2.
La pinza anteriore 49a si apre per prima rilasciando l’estremità chiusa della rispettiva seconda copertina C2 sulla linea di avanzamento 13, mentre “l’unghia” è trattenuta dalla pinza posteriore 49b. In questo modo, la seconda copertina C2 inizia ad aprirsi.
Gli elementi a pinza 49a, 49b cooperano con un elemento di sollevamento 50 alternativamente mobile fra una posizione avanzata e una posizione ritratta e sul quale si appoggia la “pagina” superiore della seconda copertina C2, cioè quella dotata di “unghia”, mentre la “pagina” inferiore della seconda copertina C2 è adagiata sul terzo trasportatore 25. In questo modo, la singola seconda copertina C2 è aperta e trattenuta aperta per l’inserimento in essa di un rispettivo prodotto P. Si precisa che per “pagina” si intende indicare uno dei due lembi sovrapposti della seconda copertina C2, ciascuno dei quali può essere costituito da una pluralità di fogli come, per esempio, nel caso in cui la seconda copertina C2 sia del tipo di un giornale.
Possono essere anche presenti elementi a soffio di aria, non raffigurati, che cooperano con l’elemento di sollevamento 50 per mantenere le seconde copertine C2 aperte.
Un nastro 51 coopera nel trattenere ciascuna seconda copertina C2 afferrata da una coppia di elementi a pinza 49a, 49b aderente al tamburo 47 durante la sua rotazione.
Vantaggiosamente, inoltre, il terzo trasportatore 25 è del tipo a nastro forato ed è collegato a un dispositivo di aspirazione che viene attivato in particolare quando il secondo modulo di inserimento 15 è attivo per trattenere le seconde copertine C2, o meglio la “pagina” inferiore di esse, ferma e aderente durante l’inserimento del rispettivo prodotto P.
Come facilmente comprensibile per il tecnico del ramo, inoltre, gli elementi a pinza 49a, 49b sono registrabili in funzione del formato delle seconde copertine C2.
I mezzi di inserimento 19, come già sopra indicato, sono integrati nel trasportatore di trasferimento 18 e cono costituiti da pulegge 23a, 23b attorno alle quali è avvolto un rispettivo nastro 18a, 18b e che sono montate su un rispettivo carrello, non raffigurato in dettaglio, alternativamente mobile in traslazione lungo la direzione di avanzamento D a formare cosiddette “penne” che fanno avanzare ciascun prodotto P all’interno della rispettiva seconda copertina C2 trattenuta aperta sul terzo trasportatore 25. Le pulegge di recupero 24a, 24b accompagnano il moto delle “penne” per il recupero della lunghezza del rispettivo nastro 18a, 18b durante il moto alternato delle pulegge 23a, 23b.
La macchina 10 è poi corredata di dispositivi di motorizzazione, dispositivi di controllo e dispositivi di regolazione che sono asserviti alla unità 16 di controllo e comando e che non sono descritti nel dettaglio essendo di tipo immediatamente comprensibile per il tecnico del ramo.
In particolare, la macchina 10 comprende una pluralità di dispositivi di motorizzazione o attuazione dei singoli dispositivi o componenti mobili e/o registrabili fra loro indipendenti e asserviti all’unità di controllo e di comando 16 in funzione dei segnali emessi da una pluralità di rilevatori 52a-52e della presenza e delle dimensioni di ciascun prodotto P, così da poter modificare in tempo reale le condizioni operative in funzione del formato dei singoli prodotti P e della tipologia e/o del formato del rispettivo sovra-prodotto di contenimento. In tal modo è per esempio possibile modificare il formato delle fasce C3 o delle prime copertine C1, in particolare qualora formate per taglio da bobina o alimentate già preformate in diversi formati da rispettivi dispositivi di erogazione, e/o la formazione di una o più linee di invito alla piegatura su ciascuna fascia C3 o prima copertina C1 e/o la quota del dispositivo di piegatura e chiusura 17 in funzione del formato di ciascun singolo prodotto P. E’ così possibile lavorare, anche l’uno in successione all’altro, prodotti di diverso formato. I dispositivi di motorizzazione o di attuazione non sono mostrati nel dettaglio essendo di tipo noto al tecnico del ramo.
In particolare, sono dotati di dispositivi di motorizzazione o attuazione indipendenti il primo trasportatore a facchini 21, il secondo trasportatore 22, il trasportatore di trasferimento 18 e i mezzi di inserimento 19 in esso integrati, il terzo trasportatore 25, il quarto trasportatore 26 e il quinto trasportatore 37, i dispositivi di erogazione 20, i dispositivi di regolazione della quota dei vari contro-nastri 22a, 18a, 26a e 38, del dispositivo di cordonatura 34 e del dispositivo di piegatura e chiusura 17.
Si precisa, infine, che l’uso nella precedente descrizione di aggettivi quali “primo”, “secondo”, “terzo” e simili è fatto a solo scopo di chiarezza espositiva e non deve essere inteso in alcun modo in senso limitativo.
Il tecnico del ramo non ha difficoltà alcuna a comprendere il funzionamento della macchina 10 secondo il presente trovato alla luce della descrizione sopra fatta e delle figure allegate.
In breve, in funzione del tipo di prodotto che si vuole confezionare, l’unità 16 attiva selettivamente il primo modulo di inserimento 14 o il secondo modulo di inserimento 15, e, qualora il primo modulo di inserimento 14 sia attivato, uno dei dispositivi di erogazione 20a, 20b preposto all’alimentazione di sovra-prodotti in formato di prime copertine C1 o di fasce C3, e, qualora sia attivato il primo modulo di inserimento 14 al fine di inserire ciascun prodotto P in una rispettiva fascia C3, il dispositivo di piegatura e chiusura 17.
Quando, per esempio, si vogliono ottenere prodotti P inseriti in un sovra-prodotto del tipo di una prima copertina C1 (figura 7A, 8D-8F), l’unità 16 interdice il funzionamento del secondo modulo di inserimento 15 e del dispositivo di piegatura e chiusura 17 e attiva il primo modulo di inserimento 14 e il dispositivo di erogazione 20a preposto all’erogazione di prime copertine C1 (cioè di copertine alimentate in formato disteso) già preformate o, qualora costituite da un singolo foglio, formate in linea per taglio di un foglio continuo.
I prodotti P sono fatti avanzare l’uno dopo l’altro e l’uno a distanza dall’altro dal primo trasportatore a facchini 21 e da questo convogliati sul secondo trasportatore 22. Contemporaneamente, le prime copertine C1 sono alimentate sul trasportatore di alimentazione 28 una dopo l’altra e una in successione all’altra in forma distesa. Esse, poi, vengono singolarmente alimentate lungo la direzione di alimentazione A fino a inserirsi, almeno parzialmente, nella tasca 36 per essere intercettate da un rispettivo prodotto P in avanzamento lungo la direzione di avanzamento D. La prima copertina C1 è così piegata sul rispettivo prodotto P a formare una specie di “tasca” a U in cui il prodotto P è inserito e che viene trasportata verso l’uscita della macchina 10 dal trasportatore di trasferimento 18 e dai successivi trasportatori comunque attivi al solo scopo di far avanzare i prodotti così confezionati.
Qualora, invece, i prodotti P debbano essere singolarmente avvolti in una rispettiva fascia C3, l’unità 16 interdice il funzionamento del secondo modulo di inserimento 15 e attiva il primo modulo di inserimento 14, il dispositivo di erogazione 20b preposto all’erogazione delle fasce C3 (cioè fasce alimentate distese in lunghezza) e il dispositivo di piegatura e chiusura 17.
I prodotti P sono fatti avanzare l’uno dopo l’altro e l’uno a distanza dall’altro dal primo trasportatore a facchini 21 e da questo convogliati sul secondo trasportatore 22. Contemporaneamente le fasce C3 sono alimentate sul trasportatore di alimentazione 28 una dopo l’altra (o, in alternativa direttamente tagliate da un foglio continuo) e una in successione all’altra in forma distesa in lunghezza. Esse, poi, vengono singolarmente alimentate lungo la direzione di alimentazione A fino a inserirsi, almeno parzialmente, nella tasca 36 per essere intercettate da un rispettivo prodotto P in avanzamento lungo la direzione di avanzamento D. Ciascuna fascia C3 è così piegata sul rispettivo prodotto P a formare una tasca in cui il prodotto P è inserito e che viene trasportata verso dal trasportatore di trasferimento 18 e dai successivi trasportatori comunque attivi verso il dispositivo di piegatura 17. Quest’ultimo provvede a piegare e stendere il lembo della fascia C3 che sporge posteriormente a ciascun prodotto P sulla porzione della fascia che già ricopre la faccia superiore del prodotto P. L’adesivo applicato dal dispositivo di applicazione 40 trattiene la fascia C3 chiusa ad anello attorno al rispettivo prodotto P.
Quando, infine, i prodotti P debbano essere confezionati in seconde copertine C2, cioè in copertine che sono già formate a formare una tasca di contenimento, l’unità 16 interdice il funzionamento del primo modulo di inserimento 14, dei dispositivi di erogazione 20a, 20b e del dispositivo di piegatura e chiusura 17 e attiva il secondo modulo di inserimento 15.
I prodotti P sono fatti avanzare l’uno dopo l’altro e l’uno a distanza dall’altro dal primo trasportatore a facchini 21 e da questo convogliati sul secondo trasportatore 22 e sul trasportatore di trasferimento 18. Contemporaneamente, le seconde copertine C2 sono alimentate, una alla volta, sul terzo trasportatore 25 e, con l’ausilio degli elementi a pinza 49a, 49b, dell’elemento di sollevamento 50, degli eventuali soffi di aria e dell’aspirazione applicata al terzo trasportatore 25 ciascuna seconda copertina C2 è trattenuta aperta verso l’estremità di ingresso della linea di avanzamento 13 così da poter ricevere un rispettivo prodotto P. Quest’ultimo è “lanciato” all’interno della rispettiva seconda copertina C2 dai mezzi di inserimento 19. Il prodotto P così inserito nella rispettiva copertina è allontanato dalla macchina 10 dai trasportatori successivi.
I rilevatori 52a÷52e permettono di rilevare in tempo reale la presenza e le dimensioni di ciascun prodotto P localmente presente in corrispondenza di ciascuna zona operativa della macchina 10. In base ai segnali ricevuti dai singoli rilevatori 52a÷52e, l’unità di controllo e di comando 16 comanda i singoli meccanismi di motorizzazione o attuazione dei vari componenti così da adattarli in posizione e velocità al formato del prodotto P corrente.
La macchina inseritrice modulare secondo il presente trovato permette di inserire i prodotti editoriali in diverse tipologie di sovra-prodotto e di gestire, in modo semplice e rapido, cambi di produzione.
La presenza di più dispositivi di erogazione permette di gestire i cambi di produzione in modo semplice e rapido anche durante il funzionamento della macchina stessa.
La formazione in linea e in tempo reale di ciascuna fascia o prima copertina di contenimento permette di adeguarne le dimensioni in funzione del formato di ciascun singolo prodotto in lavorazione.
La macchina secondo il presente trovato ha una struttura relativamente semplice e compatta.
È chiaro, infine, che la macchina inseritrice modulare così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del trovato; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina (10) inseritrice modulare per l’inserimento di prodotti (P), in particolare prodotti editoriali, in sovra-prodotti (C1, C2, C3) di contenimento, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una struttura di supporto (11) che definisce un piano di avanzamento (12) al quale è associata una linea di avanzamento (13) di una pluralità di prodotti (P) l’uno dopo l’altro e l’uno a distanza dall’altro lungo una direzione di avanzamento (D), in cui ciascun prodotto editoriale (P) comprende un libro e/o plico di fogli fra loro sovrapposti e/o di prodotti in foglio fra loro sovrapposti, - almeno un primo modulo di inserimento (14) per l’inserimento di ciascun prodotto (P) in un rispettivo sovra-prodotto costituito da una prima copertina (C1) o da una fascia (C3), in cui detti sovra-prodotti sono alimentati l’uno dopo l’altro e l’uno in successione all’altro in forma distesa, - almeno un secondo modulo di inserimento (15) per l’inserimento di ciascun prodotto (P) in un rispettivo sovra-prodotto costituito da una seconda copertina (C2) che è alimentata in forma già piegata in due a formare una tasca a U per il contenimento di un rispettivo prodotto (P), - in cui detto primo modulo di inserimento (14) e detto secondo modulo di inserimento (15) sono disposti in sequenza lungo detta linea di avanzamento (13) e in cui detta macchina (10) comprende una unità (16) di controllo e comando atta ad attivare selettivamente detto primo modulo di inserimento (14) o detto secondo modulo di inserimento (15).
  2. 2) Macchina (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende un dispositivo di piegatura e chiusura (17) che è disposto lungo detta linea di avanzamento (13) a valle di detto secondo modulo di inserimento (15), in cui detta unità (16) di controllo e di comando è atta ad attivare detto dispositivo di piegatura e chiusura (17) unitamente a detto primo modulo di inserimento (14), quando quest’ultimo è alimentato con sovra-prodotti costituiti da dette fasce (C3), per la piegatura del lembo posteriore di ciascuna detta fascia (C3) attorno al rispettivo prodotto (P) in esso inserita da detto primo modulo di inserimento (14).
  3. 3) Macchina (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta linea di avanzamento (13), nel tratto compreso fra detto primo modulo di inserimento (14) e detto secondo modulo di inserimento (15), comprende un trasportatore di trasferimento (18) nel quale sono integrati mezzi di inserimento (19) di detti prodotti (P) in rispettive dette seconde copertine (C2), in cui detta unità (16) di controllo e di comando è atta ad attivare detti mezzi di inserimento (19) solo quando detto secondo modulo di inserimento (15) è attivo e a interdirli quando detto primo modulo di inserimento (14) è attivo.
  4. 4) Macchina (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende uno o più dispositivi di erogazione (20a, 20b) per l’erogazione di sovra-prodotti del tipo di dette prime copertine (C1) o di dette fasce (C3) i quali sono associati a detta struttura di supporto (11) e disposti a monte di detto primo modulo di inserimento (14), in cui detta unità (16) di controllo e di comando è atta ad attivare selettivamente detti dispositivi di erogazione (20a, 20b) per l’alimentazione selettiva di sovra-prodotti costituiti da dette prime copertine (C1) o da dette fasce (C3).
  5. 5) Macchina (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo modulo di inserimento (14) comprende un dispositivo di alimentazione (27) per l’alimentazione di una pluralità di detti sovra-prodotti in forma di dette prime copertine (C1) o di dette fasce (C3) distesi in lunghezza l’uno dopo l’altro e l’uno distanziato dall’altro lungo un piano sostanzialmente trasversale o ortogonale a detta direzione di avanzamento (D) e lungo una direzione di alimentazione (A) sostanzialmente trasversale o ortogonale a detto piano di avanzamento (12), in cui ciascuno di detti sovra-prodotti in forma di dette prime copertine (C1) o di dette fasce (C3) è intercettato da un rispettivo prodotto (P) in avanzamento lungo detta direzione di avanzamento (D) e da questo piegato in due su detto trasportatore di trasferimento (18) a formare una tasca a U in cui è inserito detto rispettivo prodotto (P) e che ha una porzione inferiore, che si appoggia su detto trasportatore di trasferimento (18) e sulla quale si appoggia detto rispettivo prodotto (P), e una porzione superiore, che si appoggia su detto rispettivo prodotto (P).
  6. 6) Macchina (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto primo modulo di inserimento (14) comprende un dispositivo di cordonatura (34) di detti sovra-prodotti in forma di detta prima copertina (C1) o di detta fascia (C3) per cordonare su ciascuno di essi almeno una linea di invito alla piegatura che si estende in direzione sostanzialmente parallela a detto piano di avanzamento (12) e sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento (D).
  7. 7) Macchina (10) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di cordonatura (34) comprende una coppia di rulli di cordonatura (35a, 35b) controrotanti disposti da parti opposte rispetto a detto piano lungo il quale sono alimentati detti sovra-prodotti in forma di dette prime copertina (C1) o di dette fasce (C3) a formare un passaggio a calandra e dei quali uno è provvisto di almeno una sporgenza longitudinale e radiale e l’altro di almeno una corrispondente cavità longitudinale e radiale nella quale si impegna detta sporgenza.
  8. 8) Macchina (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di cordonatura (34) è associato a detta struttura di supporto (11) in modo registrabile in quota rispetto a detto piano di avanzamento (12).
  9. 9) Macchina (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo modulo di inserimento (15) comprende almeno un contenitore (45) disposto al di sopra di detta linea di avanzamento (13) e contenente una pila formata da una pluralità di sovra-prodotti costituiti da dette seconde copertine (C2), elementi di prelievo (26) per lo sfilamento di ciascun detto sovra-prodotto dal fondo di detto contenitore (45) e il posizionamento di esso su almeno un tamburo (47) supportato in modo girevole da detta struttura di supporto (11) al di sopra di detta linea di avanzamento (13), in cui detto tamburo (47) è dotato di elementi di afferraggio a pinza di ciascun detto sovra-prodotto sfilato da detto contenitore (45) e in cui detti elementi di afferraggio a pinza comprendono una pinza anteriore (49a) e una pinza posteriore (49b) per l’afferraggio delle estremità opposte di ciascuno di detti sovra-prodotti in forma di dette seconde copertine (C2).
  10. 10) Macchina (10) secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 9, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di piegatura e chiusura (17) comprende almeno un elemento di contatto (39) per contattare il lembo di detti sovra-prodotti in forma di fascia (C3) nei quali è inserito un rispettivo detto prodotto (P), il quale lembo sporge posteriormente a detto rispettivo prodotto (P), in cui detto elemento di contatto (39) è disposto in corrispondenza di un varco definito in detta linea di avanzamento (13) a valle di detto secondo modulo di inserimento (15) ed è associato a detta struttura di supporto (11) in modo alternativamente mobile attraverso detto varco fra una prima posizione, in cui è disposto a una quota inferiore o superiore a quella di detto piano di avanzamento (12), e una seconda posizione, in cui è disposto sopra o sotto detto prodotto (P) e in appoggio sul rispettivo detto sovra-prodotto in forma di fascia (C3), in cui detto almeno un elemento di contatto (39) nel suo moto fra detta prima posizione e detta seconda posizione contatta detto lembo per ripiegarlo e distenderlo sulla porzione superiore o inferiore di detto sovra-prodotto in forma di fascia (C3) già piegato sul rispettivo prodotto (P).
  11. 11) Macchina (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di contatto (39) è associato a detta struttura di supporto (11) in modo mobile fra detta prima posizione e detta seconda posizione con un moto combinato di rotazione e traslazione, in cui detto moto di rotazione avviene rispetto a un asse di rotazione (R) sostanzialmente parallelo a detto piano di avanzamento (12) e sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento (D) e in cui detto moto di traslazione ha almeno una componente parallela a detta direzione di avanzamento (D).
  12. 12) Macchina (10) secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di contatto (39) è registrabile in quota rispetto a detto piano di avanzamento (12).
  13. 13) Macchina (10) secondo una o più delle rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di contatto (39) è montato all’estremità di un braccio (41) che è associato a detta struttura di supporto (11) in modo girevole attorno a detto asse di rotazione (R).
  14. 14) Macchina (10) secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto braccio (41) comprende una coppia di leve a compasso che sono fra loro articolate attorno a un asse di articolazione (R’) parallelo a detto asse di rotazione (R) e delle quali una prima leva (42) che è associata a detta struttura di supporto (11) in modo girevole attorno a detto asse di rotazione (R) e una seconda leva (43) la cui estremità libera supporta detto almeno un elemento di contatto (39), in cui fra detta prima leva (42) e detta seconda leva (43) sono interposti mezzi elastici (44) i trazione.
  15. 15) Macchina (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detto primo modulo di inserimento (14), di detto secondo modulo di inserimento (15) e di detto dispositivo di piegatura e chiusura (17), detti dispositivi di erogazione comprende propri dispositivi di motorizzazione e regolazione indipendenti, e dal fatto che detta macchina (10) comprende una pluralità di rilevatori (52a-52g) della presenza e delle dimensioni dei prodotti (P) in lavorazione, in cui detta unità di controllo e di comando (16) è atta a comandare selettivamente e indipendentemente ciascuno di detti dispositivi di motorizzazione e regolazione in funzione dei segnali rilevati da detti rilevatori (52a-52e).
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