ITMI20140141U1 - Dispositivo per erogare una miscela di fluidi contenuti in rispettivi contenitori tipo aerosol - Google Patents

Dispositivo per erogare una miscela di fluidi contenuti in rispettivi contenitori tipo aerosol

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ITMI20140141U1
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DESCRIZIONE
La presente innovazione riguarda un dispositivo che permette di erogare una miscela di due o più fluidi contenuti in rispettivi contenitori tipo aerosol.
A scanso di equivoci, si precisa che col termine fluido s'intende qui indicare una sostanza liquida che può essere più o meno densa, o anche un gel e con la dizione contenitore tipo aerosol s'intende indicare un contenitore metallico che sia in pressione o no.
E' già noto utilizzare dispositivi per erogare in particolare resine e colle ottenute miscelando due componenti fluidi più o meno densi, quali in particolare i due componenti di colle epossidiche, contenuti ciascuno in una relativa siringa, con le due siringhe disposte parallele e solidali tra loro, come pure sono resi solidali tra loro i relativi stantuffi mediante un elemento di collegamento che solidarizza le estremità esterne di questi ultimi.
Pertanto, se si esercita con le mani una pressione sul suddetto elemento di collegamento in modo da far avanzare i due stantuffi nella relativa siringa, dalla parte opposta di ciascuna siringa si può far fuoriuscire una determinata quantità del relativo fluido. Tali due quantità devono poi essere mescolate tra loro prima dell'utilizzo mediante un apposito attrezzo e relativa vaschetta che sono normalmente forniti assieme alla doppia siringa.
E' pure noto utilizzare gomme siliconiche, in particolare per isolare collegamenti elettrici. Anche in questo caso si ha a che fare con due componenti allo stato fluido e in particolare una gomma siliconica e il relativo catalizzatore, entrambi posti in un proprio recipiente non in pressione e prelevati da esso in modo proporzionale. Anche in questo caso le due quantità, raccolte in un adatto recipiente o vaschetta, devono poi essere mescolate mediante adatto attrezzo, così da ottenere il composto risultante pronto per l'impiego. La vaschetta e l'attrezzo possono essere riutilizzati se accuratamente puliti mediante un apposito detergente.
La presente innovazione si propone realizzare un dispositivo che possa semplificare e facilitare l'operazione sopra descritta, eliminando l'operazione di mescolamento manuale e la necessità di disporre della vaschetta e dell'attrezzo di cui sopra.
Tale scopo viene raggiunto e il relativo problema tecnico risolto grazie al dispositivo secondo la presente innovazione, le cui caratteristiche essenziali sono precisate nell'allegata rivendicazione 1. Altre caratteristiche dell'innovazione sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti.
L'innovazione risulterà più facilmente comprensibile dalla seguente descrizione di alcune sue forme di realizzazione esemplificative. In tale descrizione si farà riferimento ai disegni allegati, in cui:
la fig. 1 è una vista prospettica in cui si vede una prima, molto semplice, forma di realizzazione dell'innovazione, che utilizza un elemento di raccordo ad Y;
la fig. 2 è una vista in pianta dall'alto di una porzione di una variante dell'innovazione, la variante consistendo in sostanza nell'utilizzare come elemento di raccordo un rubinetto a più vie; la fig. 3 è una sezione verticale eseguita secondo la traccia 3-3 di fig. 2;
la fig. 4 è una sezione orizzontale del solo rubinetto eseguita secondo la traccia 4-4 di fig.
3;
la fig. 5 è una sezione orizzontale del solo rubinetto eseguita secondo la traccia 5-5 di fig.
3ma con l'otturatore del rubinetto in una diversa posizione;
la fig. 6 è una vista prospettica di un'altra variante, più elaborata, della presente innovazione;
la fig. 7 è analoga alla fig. 6, ma senza i contenitori con i fluidi;
la fig. 8 è una vista in pianta dall'alto dell'assieme di fig. 6;
la fig. 9 è una sezione verticale corrispondente alla traccia 9-9 di fig. 8, ma in cui la struttura è un poco diversa da quella visibile in fig. 8.
La forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente innovazione, mostrata in fig.
1, è di un'estrema semplicità, comprendendo in pratica un elemento di raccordo 10 ad Y, dotato di due aperture di entrata 11 e 12 e di un'apertura di uscita 13. Quest'ultima è collegata ad un'apertura di entrata 14 prevista ad un'estremità di un miscelatore statico 15 (cioè un miscelatore che non ha parti in movimento), che permette di ottenere la miscelazione grazie alla forma della sua superficie laterale interna (che per esempio presenta una nervatura conformata a ad elica, estendentesi longitudinalmente). L'altra estremità del miscelatore 15 è conformata ad ugello 16, da cui fuoriesce la miscela voluta.
Come si vede ancora dalla fig. 1, il dispositivo comprende anche mezzi di collegamento, rispettivamente 17 e 18 (nel caso specifico due tubetti flessibili di un adatta materia plastica) che permettono di collegare ciascuna delle due aperture di entrata 11 e 12 dell'elemento di raccordo 10 con l'ugello di erogazione, rispettivamente 19 e 20, del dispositivo di erogazione, rispettivamente 21 e 22, di corrispondenti contenitori 23 e 24 in ciascuno dei quali vi è un diverso fluido (per esempio, come già accennato, una gomma siliconica liquida nel contenitore 23 e nel 24 un relativo catalizzatore fluido che ne provoca l'indurimento).
Si precisa a scanso di equivoci che i contenitori 23 e 24 non fanno parte della presente innovazione e sono del tipo per aerosol.
L'utilizzo e il funzionamento del dispositivo sopra descritto è già evidente da quanto precede. Tuttavia, per maggior chiarezza, ne daremo di seguito una breve descrizione.
Una volta collegate le aperture di entrata 11 e 12 dell'elemento di raccordo 10, mediante i due tubetti flessibili 17 e 18, al relativo ugello di erogazione 19 e 20 dei rispettivi contenitori 23 e 24, basterà premere contemporaneamente (il che si può anche fare con una sola mano) i due tasti di erogazione 25 e 26 dei relativi dispositivi di erogazione 21 e 22 perché dall'ugello di erogazione 19 e 20 di ciascun contenitore 23 e 24 venga emesso un flusso del fluido contenuto nello stesso, flusso che percorre rispettivamente i tubetti 17 e 18 e entra nell'elemento di raccordo 10. In quest'ultimo avviene in effetti già una prima parziale miscelazione dei due flussi, miscelazione che viene completata nel miscelatore statico 15, la miscela così ottenuta fuoriuscendo dal suo ugello 16, pronta poter essere utilizzata.
Una volta che sia stata erogata tutta la quantità di miscela voluta e si voglia riutilizzare senza problemi il dispositivo di cui sopra, converrà procurasi un detergente fluido di tipo adatto, reperibile sul mercato in analoghi contenitori dotati di dispositivo erogatore azionabile mediante tasto, premendo il quale il detergente fuoriesce da un ugello erogatore. Collegando gli ugelli erogatori di due di tali contenitori rispettivamente con l'estremità distale dei tubicini 17 e 18 e premendo contemporaneamente i due relativi tasti di erogazione, si ottiene che il detergente scorre nei due tubetti 17 e 18, come pure lungo l'elemento di raccordo 10 e il miscelatore 15, così da pulire tutte queste parti, che sono così riutilizzabili.
Come elemento di raccordo può essere convenientemente utilizzato un rubinetto come quello indicato con 10.1 nelle figg. 2 e 3, nelle quali esso è mostrato già collegato al relativo miscelatore 15, mentre nelle figg. 4 e 5 il rubinetto 10.1 è mostrato a sé stante.
Nel caso specifico illustrato, il rubinetto 10.1 ha due aperture o boccagli di entrata 26 e 27. Il boccaglio 26 può essere collegato, mediante un tubicino flessibile come quello indicato con 17 in fig. 1, con un contenitore per aerosol come il 23 della stessa figura (per esempio contenente gomma siliconica liquida), mentre il boccaglio 27 può essere collegato mediante un tubicino flessibile come quello indicato con 18 in fig. 1, con un contenitore per aerosol come il 24.
L'otturatore 30 del rubinetto 10.1 può assumere una prima posizione angolare, di apertura (figg. 3 e 4), nella quale entrambi i boccagli di entrata 26 e 27 comunicano, attraverso i canali 31 e 32 ricavati nell'otturatore 30, con la sua apertura di uscita 29, e una seconda posizione angolare, di chiusura (non mostrata per semplicità), in cui tale comunicazione è interrotta.
Nel caso specifico illustrato il rubinetto 10.1 è del tipo dotato anche una terza apertura o boccaglio di entrata 28 collegabile, mediante un tubicino flessibile (non mostrato, ma simile ai tubicini 17 e 18), con l'ugello erogatore di un contenitore contenente un adatto detergente fluido.
L'otturatore 30 del rubinetto 10.1 può pure assumere una terza posizione angolare (quella della fig. 5) in cui il boccaglio di entrata 28 comunica con l'apertura di uscita 29 del rubinetto 10.1 attraverso il canale semicircolare 33, essendo comunque esclusa la comunicazione con l'uscita 29 dei boccagli di entrata 26 e 27. In questa terza posizione è pertanto possibile far fluire il detergente contenuto nel relativo contenitore attraverso il rubinetto 10.1 e il miscelatore 15 (cioè le parti interessate dalla miscela) per la loro pulizia, permettendo così il loro riutilizzo futuro.
Come già accennato, una variante più perfezionata del dispositivo secondo la presente innovazione è rappresentata nelle figg. 6-9. In questo caso il dispositivo secondo l'innovazione comprende oltre al rubinetto 10.1 e relativo miscelatore statico 15 e ai tubicini flessibili 17 e 18 (questi ultimi mostrati solo in fig. 8 per semplicità), anche una struttura di contenimento 34 atta ad accogliere, oltre alle parti appena citate, anche i contenitori 23 e 24, come pure il contenitore 35 del detergente e il relativo tubicino flessibile 36 che collega l'ugello erogatore del contenitore 35 con il boccaglio d'entrata 28 del rubinetto 10.1. Grazie alla struttura di contenimento 34 si ha un unico assieme facilmente maneggiabile, anche per il fatto che la struttura 34 è dotato di un'impugnatura 37.
Come meglio si vede dalla fig. 7, la struttura 34 comprende una piastra inferiore 38 in cui sono ricavate le sedi 39, 40 e 41 per accogliere le basi dei rispettivi contenitori i pressione 23, 24 e 35, come pure una piastra superiore 42 con le sedi 43, 44 e 45 per accogliere la parte superiore degli stessi contenitori 23, 24 e 35, ed è dotata di convenzionali mezzi per fissare ad essa il rubinetto 10.1 con il relativo miscelatore 15.
Le due piastre 38 e 42 sono collegate tra loro mediante colonnine 46 smontabili, che devono avere un'altezza adeguata a quella dei contenitori tipo aerosol utilizzati.
Alla piastra superiore 42 è incernierata una leva 50 dotata di due sporgenze simmetriche 47 che permettono, azionando la leva 50 verso il basso, di premere contemporaneamente i pulsanti d'erogazione 25 e 26 dei due contenitori 23 e 24. La leva 50 ha pure una sporgenza 48 rivolta verso il basso che funge da fine corsa quando viene a contatto con la piastra superiore 42. Va precisato che la leva 50 non serve ad azionare il tasto di erogazione 49 del contenitore 35 contenente i detergente, questo tasto dovendo essere azionato direttamente dall'utilizzatore.
E' evidente da quanto precede che nelle figg.
6-9 il rubinetto 10.1 potrebbe essere sostituito da un raccordo ad Y come quello visibile nella fig. 1.
Si fa ancora notare che nella fig. 9 la struttura è in effetti un poco diversa da quella delle figg. 6-8, per cui è stata indicata con 34.1. Infatti la struttura 34 è formata da due parti collegabili tra loro e precisamente una parte inferiore 34I e una parte superiore 34S. La parte inferiore 34I comprende anche una porzione di maniglia 37I che assieme alla porzione 37S facente parte della parte superiore 34S consente di avere una maniglia che ha un'altezza pari a quella della struttura.
Si ritiene importante far notare che per quanto negli esempi sopra descritti del dispositivo secondo l'innovazione i contenitori 23 e 24 dei componenti da miscelare siano due (il terzo, indicato con 35 nelle figg. 6-9, è il contenitore del detergente), è tuttavia evidente che il dispositivo secondo l'innovazione può anche prevedere che siano tre i componenti liquidi da miscelare, contenuti in relativi contenitori, ed eventualmente anche più di tre, dovendosi comunque aggiungere il contenitore per il detergente. Nel caso, invece del raccordo ad Y si dovrà prevedere un tipo di raccordo con più di due aperture d'entrata, una per ogni componente la miscela. Analogamente, se si utilizza come raccordo un rubinetto, esso dovrà avere tanti boccagli d'entrata quanti sono i componenti. L'otturatore del rubinetto avrà ancora una prima posizione angolare in cui tutti i boccagli d'entrata per i componenti sono in comunicazione con la sua uscita, una seconda posizione angolare in cui non vi è tale collegamento e una terza posizione angolare in cui vi è comunicazione tra il boccaglio per il detergente e l'uscita del rubinetto.
Da quanto precede si comprende come il dispositivo erogatore secondo la presente innovazione, renda più semplice e comoda l'erogazione di miscele formate da due o più componenti fluidi, come pure la pulizia di quelle parti del dispositivo che vengono in contatto con la miscela.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per erogare una miscela di due o più fluidi a loro volta erogati da rispettivi contenitori (23, 24) tipo aerosol, dotati di un dispositivo erogatore (21, 22), e comprendente: - un elemento di raccordo (10; 10.1) dotato di un'apertura di entrata (11, 12; 26, 27) per ciascuno dei fluidi da miscelare e di un'apertura di uscita (13; 29); - mezzi di collegamento (17, 18) che permettono di collegare ciascuna delle aperture di entrata (11, 12; 26, 27) dell'elemento di raccordo (10; 10.1) con il dispositivo erogatore (21, 22) di uno dei contenitori (23, 24) contenente il relativo fluido. - un miscelatore statico (15) avente un'apertura di entrata (14) collegabile con l'apertura di uscita (13; 29) dell'elemento di raccordo (10; 10.1), e un ugello di uscita (16) per la miscela.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l'elemento di raccordo è un rubinetto (10.1) avente tante entrate (26, 27) quanti sono i fluidi da mescolare, il rubinetto (10.1) avendo una prima posizione, di apertura, nella quale le sue aperture di entrata (26, 27) comunicano tutte con la sua apertura di uscita (29) e una seconda posizione, di chiusura, in cui la comunicazione è interrotta.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il rubinetto (10.1) ha inoltre un'apertura di entrata (28) per un fluido detergente, il rubinetto (10.1) avendo anche una terza posizione in cui solo l'apertura di entrata (28) per il fluido detergente comunica con l'apertura di uscita (29), i mezzi di collegamento comprendendo anche un collegamento aggiuntivo (36) che permette di collegare la suddetta apertura di entrata (28) per il fluido detergente al dispositivo di erogazione (49) di un contenitore (35) contenente il fluido detergente.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre una struttura di contenimento (34) atta ad accogliere l'elemento di raccordo (10; 10.1) con il relativo miscelatore statico (15), e tutti i contenitori (23, 24, 35) con i relativi mezzi di collegamento (17, 18, 36), per formare un unico assieme.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui la struttura (34) è dotata di un mezzo (50) per azionare contemporaneamente i dispositivi erogatori (21, 22) dei contenitori (23, 24) dei fluidi che si vogliono miscelare.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui mezzo per azionare contemporaneamente i dispositivi erogatori (21, 22) è una leva (50) incernierata alla struttura (34).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui la struttura (34) è dotata di un'impugnatura (37).
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