ITMI20140049U1 - Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni - Google Patents

Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni

Info

Publication number
ITMI20140049U1
ITMI20140049U1 ITMI2014U000049U ITMI20140049U ITMI20140049U1 IT MI20140049 U1 ITMI20140049 U1 IT MI20140049U1 IT MI2014U000049 U ITMI2014U000049 U IT MI2014U000049U IT MI20140049 U ITMI20140049 U IT MI20140049U IT MI20140049 U1 ITMI20140049 U1 IT MI20140049U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
laser
skin
laser beam
head
product
Prior art date
Application number
ITMI2014U000049U
Other languages
English (en)
Original Assignee
Laserthru S Rl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Laserthru S Rl filed Critical Laserthru S Rl
Priority to ITMI2014U000049U priority Critical patent/ITMI20140049U1/it
Publication of ITMI20140049U1 publication Critical patent/ITMI20140049U1/it

Links

Description

“APPARATO PER LA SOMMINISTRAZIONE TRANSDERMICA DI PRODOTTI CON TESTINA AD ULTRASUONI”
RIASSUNTO
Apparato per la somministrazione transdermica di un prodotto allo stato fluido comprendente un manipolo dotato di una struttura di supporto internamente alla quale è posizionata una sorgente laser e una cartuccia contenente detto prodotto allo stato fluido, preferibilmente in forma di gel, fissata al manipolo tramite mezzi di fissaggio amovibile in modo che detto fascio laser attraversi assialmente la cartuccia investendo il prodotto distribuito sulla cute, una testina ad ultrasuoni e ulteriori mezzi di generazione di ulteriore fascio laser accoppiato mezzi di movimentazione del fascio laser all’interno in un’area di trattamento impostabile; la testina ad ultrasuoni presenta mezzi atti a eccitarla con una frequenza centrata su quella di risonanza della testina e variabile tra il ± 5% di detta frequenza di risonanza.
Descrizione di un modello di utilità a nome:
ALGOSFREE KFT – TATABANYA 2800 - UNGHERIA
* ;;DESCRIZIONE ;Il presente trovato si riferisce a un apparato per la somministrazione trans-dermica di prodotti, ad esempio di prodotti fitoterapici o simili. ;E’ noto un dispositivo come quello descritto nella domanda di brevetto EP 1752190. Tale macchina medicale è utilizzata per uno scopo simile a quello dell’apparato in oggetto (ma limitato a farmaci), e presenta delle caratteristiche svantaggiose rispetto al presente trovato. Essa infatti prevede l’utilizzo di un dispenser congelato che viene appoggiato alla cute durante il trattamento, creando una sensazione sgradevole e dolorosa al paziente. Questo notevole disagio si traduce in potenziali problematiche per lesioni cutanee da ischemia fredda prolungata, soprattutto in pazienti anziani, pediatrici, portatori di patologie cutanee o con esistente intolleranza cutanea al freddo. ;Inoltre è ovviamente necessario avere sempre a disposizione un freezer per mantenere i prodotti, preparati necessariamente in anticipo rispetto al trattamento da eseguire, in uno stato di congelamento costante. ;Ciò comporta in primis un aggravio di operazioni tecniche e in secondo luogo, in caso di mancanza di energia elettrica improvvisa, il decongelamento dei prodotti che devono essere opportunamente smaltiti in quanto non più utilizzabili. ;Non ultimo l’apparecchiatura nota oltre a non permettere conoscere la quantità di radiazioni laser fornite al paziente durante un trattamento, presenta una non omogeneità nell’applicazione del laser sulla cute, rendendo così la terapia non ripetibile o programmabile. ;Inoltre l’azione della testa ultrasonica è poco efficace dato che essa non trasmette una potenza sufficiente alla cute e al prodotto per agevolare la penetrazione di quest’ultimo nella cute. ;Scopo del presente trovato è, pertanto, quello di realizzare un apparato innovativo, scevro da problematiche di disagio, tecnicamente molto avanzato e che presenti caratteristiche uniche. ;Questo ed altri scopi vengono raggiunti da un apparato realizzato secondo gli insegnamenti tecnici delle annesse rivendicazioni. ;Una delle caratteristiche che rende il presente trovato completamente differente da qualunque altro sistema o macchinario è il fatto che il prodotto da veicolare attraverso la cute è racchiuso in un gel acquoso semi-liquido ed applicato tramite un applicatore innovativo assimilabile ad un dispenser tipo roll-on. ;I vantaggi del trovato risultano evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell’apparato, illustrata a titolo esemplificativo e quindi non limitativo nei disegni allegati, in cui: ;la figura 1 è una vista prospettica semplificata dell’apparato secondo la presente innovazione; ;la figura 2 è una vista prospettica di un manipolo dell’apparato di figura 1; ;la figura 3 è una vista in spaccato semplificata del manipolo di figura 2; e ;la figura 4 è una vista prospettica semplificata e schematica di un particolare dell’apparato di figura 1. ;Con riferimento alle figure citate, viene mostrato un apparato per la somministrazione transdermica di prodotti indicato complessivamente con il numero di riferimento 1. ;L’apparato 1 comprende un’unità di controllo 2 costituita da uno chassis metallico dotata di un pannello frontale con uno schermo LCD 3 a colori con touchscreen da 10” che funge da interfaccia utente. ;Per facilitarne la successiva certificazione medicale (come apparecchio in “bassa tensione”), l’unità di controllo é alimentata con un alimentatore esterno del tipo da PC portatile. Ciò garantisce l’universabilitá della sorgente di alimentazione (90-260V) e un elevato grado di sicurezza elettrica, sebbene le caratteristiche di isolamento richieste siano meno stringenti di, ad esempio, un elettrocardiografo od elettromiografo che deve essere di classe “BF” in quanto ha collegamenti elettrici verso il paziente. ;All’interno dello chassis é sistemato un vero e proprio computer di tipologia industriale; esso è in grado di sopportare sollecitazioni meccaniche e termiche superiori a quelle a cui verrà effettivamente sottoposto. Vantaggiosamente esso è sprovvisto di ventola di raffreddamento e quindi completamente silenzioso, oltre che pulito perché non aspira ed accumula polvere. La memoria di massa é preferibilmente un disco allo stato solido, che rende l’apparecchio completamente insensibile alle vibrazioni ed adatto anche ad un uso mobile/trasportabile. ;Inoltre, lo chassis comprende anche le schede elettroniche progettate e realizzate appositamente per il controllo di un manipolo 4 e di uno scanner 5 che verranno descritti in seguito. ;L’utilizzo di una vera architettura PC (industriale) implica numerosi vantaggi tra i quali, ad esempio, la disponibilitá di porte di espansione standard, per l’interfacciamento a future periferiche esterne (ad es. stampante) o l’inserimento in una rete (ad es. una rete LAN di dispositivi con un database centralizzato); le porte di espansione (USB, Ethernet, uscita video) sono già disponibili sulla scheda ed accessibili tramite una baia di espansione/manutenzione normalmente chiusa. Vi è inoltre la possibilità di espansione mediante l’installazione di periferiche standard quali una scheda di rete WiFi o un transponder RFID. Quest’ultimo é un modulo, il cui spazio é già predisposto dietro il pannello frontale, che può leggere e riconoscere delle smartcard contactless (identiche alle moderne chiavi di albergo) usate come identificativo unico del paziente od operatore. Queste schede possono essere utilizzate per l’identificazione e logging delle sessioni effettuate da ciascun operatore, per l’impostazione automatica dei parametri della terapia in funzione del paziente riconosciuto, ecc. ;Due identici connettori C sono installati sulla parte superiore dell’apparecchiatura. Ad essi vengono collegati il manipolo 4 e la testa orientabile dello scanner 5. Le connessioni elettriche sono preferibilmente realizzate in modo da permettere l’uso indifferente dell’una o dell’altra. ;L’apparecchiatura comprende inoltre un supporto a leggio da tavolo a 45 ̊. L’attacco per il leggio ha standard VESA (lo stesso del retro dei televisori) permettendo, se desiderato, l’installazione a parete della console usando degli economici e standard bracci orientabili per TV. ;Il software di interfaccia uomo-macchina permette il controllo completo della macchina attraverso il touchscreen; rispetto all’uso di tasti ciò garantisce una maggiore facilità di pulizia. ;I comandi sono rapidi ed intuitivi, con un’interfaccia il più semplice e lineare possibile e a “dimensione di dito” per essere controllabili con facilità: essi sono tutti posizionati su un’unica schermata principale in modo da essere immediatamente accessibili senza dover cambiare pagina. ;Il software é multilingua, e tra le diverse lingue sono presenti: inglese, italiano, spagnolo, francese e svedese. ;Il manipolo 4 é l’unità impugnabile per l’applicazione del gel, collegata alla console mediante un cavo sganciabile. ;Il manipolo 4 usa delle cartucce a pistone a cui é stato applicata una testa roll-on sul tappo. ;In sostanza il manipolo comprende una struttura 10 di supporto preferibilmente metallica e esternamente zigrinata per un’impugnatura sicura. ;;Ad un’estremità della struttura metallica è fissato, come si vede dalla sezione di figura 3, un connettore 11 dotato di terminali elettrici 12 a cui sono collegati dei cavi (non mostrati) connessi a una sorgente laser fissata ad un supporto 14 fissato all’estremità opposta della struttura 10. ;La sorgente laser è posizionata in modo da emettere un fascio laser che fuoriesce da un’estremità della struttura 10. ;La struttura 10 presenta un diametro esterno tale da permetterne l’accoppiamento amovibile con una cartuccia 15 in cui è contenuto il prodotto da distribuire sulla pelle del paziente. ;In sostanza la superficie esterna del manipolo costituisce un mezzo di fissaggio amovibile dello stesso alla cartuccia 15. ;Il prodotto può essere ad esempio un principio attivo medicale di qualunque tipologia, un farmaco tradizionale, un prodotto fitoterapico o un integratore naturale, un prodotto a base di collagene o acido ialuronico, un chemioterapico o un prodotto cosmetico, o qualunque altro composto che possa essere introdotto attraverso la cute. ;La cartuccia 15 presenta un involucro 16 esterno di conformazione tubolare. Tale involucro presenta un foro 18 sul fondo che permette all’involucro stesso di calzare con leggero attrito sulla struttura 10 del manipolo. Il supporto 14 presenta poi una protuberanza che si inserisce, anch’essa con leggero attrito, in un’apposita sede 17A ricavata in un pistone 17 scorrevole preferibilmente a tenuta all’interno dell’involucro 16. ;Tale involucro dalla parte opposta al foro 18 presenta una filettatura (o altro mezzo idoneo) per l’accoppiamento di un tappo-dispenser 19. Il tappo è dotato di una porzione sagomata atta a trattenere rotabilmente una sferetta 20 roll-on una parte interna della quale, durante l’uso, risulta in contatto con il prodotto interno all’involucro 16. ;La sferetta 20 come anche il pistone 17 sono realizzati in un materiale trasparente o semitrasparente (traslucido) permettendo così alla luce laser di attraversare entrambi i componenti per agire sul prodotto applicato sulla pelle del paziente. ;A differenza dei manipoli tradizionali in cui il prodotto destinato all’applicazione doveva essere congelato per rimanere in posizione, tramite una testina a sferetta è consentito l’utilizzo di un prodotto semi-liquido o gel, con un’applicazione molto comoda e rapida, senza sprechi e senza sporcare. ;Il manipolo monta una sorgente o modulo laser 13 la cui potenza é regolabile, se desiderato, “parzializzandone” la potenza massima da un comando del software, fra lo 0% ed il 100%. Ciò é gestito dalla scheda di controllo progettata appositamente, che pilota il laser in PWM (Pulse Width Modulation), ovvero con un segnale on-off che dà e toglie alimentazione centinaia di volte al secondo variando la durata della fase di attivazione. ;La potenza massima del laser é vantaggiosamente di 5mW. ;Lo scanner 5 é la parte dell’apparecchiatura che illumina la cute con la radiazione laser dopo la fase di applicazione. É composto da una testa 20 compatta e leggera montata su un sostegno 21 snodato orientabile a piacere (collo d’oca). Esso è preferibilmente fissato e sorretto su di un mobile 30 dotato di ruote 31 per un rapido spostamento. Il mobile 30 comprende inoltre un piano di lavoro 32 a cui è fissato anche il leggio. ;Dalla base del sostegno 21 si diparte un cavo elettrico collegato allo scanner e che termina in un connettore accoppiabile proprio con un connettore C dell’unità di controllo 2. ;La testa dello scanner contiene una struttura meccanica 40, ben visibile in figura 4, che regge un emettitore laser 41, anch’esso preferibilmente di potenza 5mW; il raggio 42 é indirizzato verso la superficie di un dispositivo MEMS che lo deflette nella direzione desiderata. Il MEMS é un cosiddetto dispositivo micro-elettromeccanico (Micro Electro-Mechanical System), ed é composto da un piccolissimo attuatore comandato elettricamente e comprendente uno specchio di circa 1mm di diametro montato su cerniere che gli permettono di ruotare indipendentemente su due assi (A e B). Il primo asse è responsabile della scansione orizzontale del raggio laser, il secondo asse è responsabile della scansione laterale. ;Comandando opportunamente il dispositivo, lo specchio deflette il raggio laser in qualsiasi direzione desiderata (ovviamente all’interno dei limiti operativi delle cerniere). ;Durante il funzionamento, i due assi dello specchio oscillano continuamente con due frequenze diverse; l’asse cosiddetto “veloce” con una frequenza di circa 21 kHz (21.000 volte/s) e l’altro (“asse lento”) di 1500 Hz. Il risultato é che il punto laser percorre delle traiettorie approssimativamente sinusoidali, spostandosi leggermente ad ogni ciclo. ;Mentre l’asse lento B genera un’oscillazione lungo un’asse (quello orizzontale), quello veloce A esegue diverse oscillazioni lungo l’altro asse (quello laterale). Siccome le due frequenze di oscillazione non sono multiple esatte, alla successiva oscillazione il punto di partenza é leggermente diverso. Il risultato é che la continua oscillazione dei due assi copre interamente la superficie di un rettangolo. Variando l’ampiezza dell’oscillazione sui due assi si regolano le dimensioni dei lati del rettangolo. ;La velocità di deflessione é così elevata che l’occhio non percepisce il punto laser e le sue traiettorie sinusoidali, ma vede l’area del rettangolo illuminata approssimativamente in modo uniforme. ;I vantaggi nell’uso di questa soluzione sono l’assoluta silenziosità del dispositivo, l’affidabilità (i MEMS non sono soggetti ad usura), la semplicità meccanica, a vantaggio della manutenzione ed affidabilità, ingombri e peso limitati, uniformità di illuminazione e ridotti sprechi di potenza, poiché tutta l’energia viene emessa entro l’area delimitata, maggiore versatilità e campo di regolazione, anche creando forme non rettangolari modulando l’ampiezza dell’oscillazione lungo gli assi. ;Come già detto la scansione orizzontale (asse lento B) del fascio laser è ottenuta elettromeccanicamente, pilotando un servomeccanismo su cui è montato lo specchio. ;Utilizzando una velocità angolare di rotazione costante per l’asse lento, consegue che, mentre il fascio passa sotto la verticale della testa dello scanner, la velocità lineare del fascio è minore, mentre aumenta man mano che ci si avvicina ai bordi. Quando la velocità di rotazione è costante (varia linearmente), la velocità lineare sulla cute (ovvero sull’area del rettangolo) sarà tanto più alta quanto più ci si discosta dalla verticale. Ne consegue che l’esposizione al laser sarà ampiamente disuniforme e le zone periferiche saranno meno esposte, specie per ampie zone trattate (area del rettangolo molto estesa come quando deve essere trattata la schiena di un paziente o nel caso in cui la testa dello scanner sia relativamente vicina alla cute). ;Vantaggiosamente oltre a questo tipo di scansione, è disponibile un secondo tipo di scansione “compensata”, in cui la velocità di rotazione lungo l’asse lento B (o orizzontale) viene fatta variare in modo proporzionale all’arcotangente dell’angolo del raggio rispetto alla verticale, ovvero più velocemente in corrispondenza della verticale, e più lentamente ai bordi. Questa compensazione fa sì che la velocità lineare di scansione sia costante, e che tutta l’area del rettangolo, (e quindi della cute trattata) ricevano la stessa dose di radiazione laser. ;Nella forma di realizzazione prevista il dispositivo prevede anche un generatore di ultrasuoni 50 che comprende una testa ultrasonica 51. ;Come noto ogni testina ad ultrasuoni ha una curva di risonanza caratteristica a “campana”. Tale curva rappresenta la potenza del segnale ultrasonico in funzione della frequenza di eccitazione. ;Normalmente la curva è molto stretta ed ha un massimo in corrispondenza della frequenza di risonanza nominale. Spostandosi anche di pochi Hz in più o in meno rispetto alla frequenza di risonanza nominale, la potenza di uscita (e quindi l’”efficacia” della vibrazione ultrasonica) cala drasticamente; ne consegue che la testina debba essere pilotata ad una frequenza il più possibile identica a quella di risonanza nominale. ;Se, per effetto della pressione della testina ultrasonica sulla cute, le caratteristiche meccaniche variano anche di poco, la curva di risonanza può essere alterata e la frequenza di risonanza spostarsi rispetto a quella nominale. Continuando quindi a pilotare a tale frequenza fissa, la potenza di uscita ne risulta ampiamente ridotta. ;Non solo, a causa delle inevitabili tolleranze di fabbricazione, in fase di produzione della macchina si renderebbe necessario tarare l’esatta frequenza di oscillazione per ciascuna testina, ed eventualmente dover provvedere ad una periodica ricalibrazione con costi di assistenza non indifferenti. ;Per questo motivo, nel dispositivo secondo la presente invenzione la testina è pilotata con uno “sweep” di frequenza, ovvero la frequenza di oscillazione è continuamente variata fra un range di valori prossimo a quella di risonanza nominale. In questo modo, ci sarà sempre un momento in cui la frequenza di pilotaggio è identica a quella effettiva di risonanza, e l’emittività è dunque massima, anche a seguito di alterazioni della curva caratteristica per effetto dell’invecchiamento, della pressione della testina sulla cute, o altri fattori incontrollabili. ;Ciò evita inoltre i costi di una calibrazione periodica della macchina. ;Chiaramente lo svantaggio di questa tecnica è che esiste un tempo in cui la testina è pilotata ad una potenza sub-massimale, e quindi la potenza media durante uno sweep sarà inferiore alla potenza di picco; ciò è facilmente compensabile aumentando al potenza di pilotaggio o scegliendo una testina con potenza superiore. Contrariamente, ad un pilotaggio a frequenza fissa, la potenza di uscita sarebbe meno controllata perché potrebbe costantemente essere vicina a quella di picco (se la frequenza di pilotaggio è molto simile a quella di risonanza), o essere costantemente differente. ;Lo sweep di frequenza è vantaggiosamente eseguito con un tempo di scansione di circa 3-4s, in un range di frequenze ampio circa il 5% rispetto alla frequenza di risonanza nominale (intorno ai 40 kHz) e centrato intorno ad essa; tale ampiezza é ragionevolmente superiore alle tolleranze di fabbricazione (2-3%) ed alle alterazioni della frequenza nominale che ci si aspetta, di modo che anche il tempo in cui la testina è pilotata a potenza sub-massimale è limitato. ;Il funzionamento del trovato appare evidente per il tecnico del ramo da quanto è stato descritto e in particolare è il seguente. ;L’apparato prevede l'utilizzo di una testina ad ultrasuoni 51 in aggiunta ai due laser 4 e 5. In sostanza la cute di un paziente viene trattata prima con ultrasuoni a mezzo della testina 51; successivamente viene utilizzato il manipolo 4 che irradia la cute con un raggio laser e contemporaneamente distribuisce sulla stessa il prodotto contenuto nell’involucro 16, proprio tramite la sferetta 20. L’utilizzo di tale manipolo rende l’applicazione rapida, precisa senza sprechi e senza disagi per il paziente. ;Infine la cute sulla quale è stato applicato il prodotto viene ulteriormente irradiata con un laser tramite la testa a scansione 5. ;Ampia letteratura dimostra che le onde sonore emesse da un pretrattamento della cute con ultrasound favoriscono il passaggio transdermico di composti aprendo dei canali intercellulari. ;Vantaggiosamente associato al laser a scansione 5 è presente un rilevatore di energia emessa sulla cute che assicura sempre un controllo costante della zona che viene trattata durante la sessione di cura. Tale rilevatore è ad esempio un contatore che in base all’area spazzolata dal raggio, al tempo di esposizione e alla distanza della sorgente dalla pelle, determina la quantità teorica assorbita dalla pelle. Tale funzione è implementata dall’unità di controllo e il risultato di tale calcolo è visualizzato sullo schermo 3. ;Tale rilevatore o contatore di energia emessa è particolarmente utile in accoppiamento con opportuni mezzi per poter variare la potenza emessa dai laser, tramite il comando sulla consolle. ;Il rilevatore può anche essere un sensore fisico poggiato sulla una porzione di cute trattata durante il trattamento, che rileva la quantità di laser incidente per unità di superficie. ;In sostanza si è descritto un apparato per la somministrazione transdermica di un prodotto allo stato fluido comprendente un manipolo dotato di una struttura di supporto internamente alla quale è posizionata una sorgente laser in modo che il fascio laser emesso da detta sorgente laser fuoriesca da una prima estremità di detta struttura di supporto. Il manipolo comprende una cartuccia posizionata in prossimità di detta prima estremità e contenente detto prodotto allo stato fluido, che è preferibilmente in forma di gel. La cartuccia è preferibilmente fissata a detta struttura di supporto tramite mezzi di fissaggio amovibile in modo che il fascio laser attraversi assialmente la cartuccia. In tal caso essa presenta un involucro esterno tubolare forato sul suo fondo, e un pistone scorrevole a tenuta in detto involucro tubolare, l’involucro, dalla parte opposta di detto fondo, presentando un applicatore a sfera per distribuire il contenuto de detta cartuccia. Vantaggiosamente la sfera e il pistone sono realizzati in un materiale trasparente o semitrasparente atto a permettere alla luce di detto laser di attraversarli, illuminando così anche il prodotto distribuito sulla cute. ;L’apparato comprendere poi una testina ad ultrasuoni e un ulteriore generatore di ulteriore fascio laser accoppiato mezzi di movimentazione di quest’ultimo all’interno in un’area di trattamento impostabile. ;Preferibilmente la testina ad ultrasuoni presenta mezzi atti a eccitarla con una frequenza centrata su quella di risonanza della testina e variabile tra il ± 5% di detta frequenza di risonanza. Ad esempio i detti mezzi atti a eccitare la testina con una frequenza variabile variano ciclicamente la frequenza in un tempo compreso tra 3 e 4 secondi. ;In una configurazione preferenziale i detti ulteriori mezzi di generazione dell’ulteriore fascio comprendono un emettitore laser che proietta il suo fascio verso la superficie di uno specchio montato su cerniere che gli permettono di ruotare attorno ad almeno due assi, la rotazione dello specchio attorno ai due assi essendo comandata da attuatori. ;I mezzi indirizzano l’ulteriore fascio laser in modo da irradiare ogni parte dell’area trattata con una stessa dose di radiazione laser. ;L’attuatore atto a ruotare lo specchio intorno a uno di detti due assi che genera una scansione orizzontale del fascio, oscilla con una velocità variabile con l’arcotangente dell’angolo. ;Preferibilmente sono presenti mezzi di misura della quantità di radiazione fornita alla cute dall’ulteriore fascio laser. ;In una forma di realizzazione preferita i mezzi di misura determinano la quantità di radiazione sulla base della potenza del laser, della distanza dalla cute, dall’area spazzolata e del tempo di esposizione. ;In sostanza si è descritto un metodo di somministrazione transdermica di un prodotto comprendente le fasi di: trattare la parte di cute destinata a ricevere il prodotto con una testina ad ultrasuoni, successivamente al trattamento con ultrasuoni applicare il prodotto sulla cute irradiando contemporaneamente sia il prodotto che la cute con un fascio laser, e dopo aver applicato il prodotto sulla cute irradiare l’area trattata con il prodotto con un ulteriore fascio laser. ;Preferibilmente la cute viene trattata con una testina ad ultrasuoni eccitata con una frequenza variabile centrata su quella di risonanza della testina stessa e variando tra il ± 5% di detta frequenza di risonanza, in un tempo compreso tra 3 e 4 secondi. ;Il prodotto viene preferenzialmente applicato tramite un manipolo dotato di una struttura di supporto internamente alla quale è posizionata una sorgente laser in modo che il fascio laser emesso da detta sorgente laser fuoriesca da una prima estremità di detta struttura di supporto, il manipolo comprendendo inoltre una cartuccia posizionata in prossimità di detta prima estremità e contenente detto prodotto allo stato fluido, preferibilmente in forma di gel, fissata amovibilmente a detta struttura di supporto tramite mezzi di fissaggio amovibili in modo che detto fascio laser attraversi assialmente la cartuccia, la cartuccia presentando un involucro esterno tubolare aperto su un suo fondo e un fondello scorrevole a tenuta in detto involucro tubolare, l’involucro, dalla parte opposta di detto fondo, presentando un applicatore a sfera per distribuire il contenuto de detta cartuccia, detta sfera e detto fondello essendo realizzati in un materiale trasparente o semitrasparente atto a permettere alla luce di detto laser di attraversarli. ;Una variante prevede che il fascio sia generato tramite un emettitore laser che proietta il suo fascio verso la superficie di uno specchio montato su cerniere che gli permettono di ruotare attorno ad almeno due assi, la rotazione dello specchio attorno ai due assi essendo comandata da attuatori. ;Vantaggiosamente l’ulteriore fascio laser è movimentato in modo da irradiare ogni parte dell’area trattata con una stessa dose di radiazione laser. La movimentazione del fascio avviene tramite la contestuale movimentazione dello specchio. ;Secondo una forma di realizzazione preferita la velocità di rotazione dello specchio intorno a uno di detti due assi che genera una scansione orizzontale del fascio, viene fatta variare secondo l’arcotangente dell’angolo. ;Vantaggiosamente poi si misura la quantità di radiazione fornita alla cute dall’ulteriore fascio laser, preferibilmente tramite un contatore che ne determina la quantità teorica basandosi sulla potenza del laser, della distanza dalla cute, dall’area spazzolata e dal tempo di esposizione. *

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per la somministrazione transdermica di un prodotto allo stato fluido comprendente un manipolo dotato di una struttura di supporto internamente alla quale è posizionata una sorgente laser in modo che il fascio laser emesso da detta sorgente laser fuoriesca da una prima estremità di detta struttura di supporto, il manipolo comprendendo inoltre una cartuccia posizionata in prossimità di detta prima estremità e contenente detto prodotto allo stato fluido, preferibilmente in forma di gel, fissata a detta struttura di supporto tramite mezzi di fissaggio amovibile in modo che detto fascio laser attraversi assialmente la cartuccia cosicché il fascio laser del manipolo investa il prodotto distribuito sulla cute, una testina ad ultrasuoni e ulteriori mezzi di generazione di ulteriore fascio laser accoppiato mezzi di movimentazione del fascio laser all’interno in un’area di trattamento impostabile, caratterizzato dal fatto che la testina ad ultrasuoni presenta mezzi atti a eccitarla con una frequenza centrata su quella di risonanza della testina e variabile durante un’applicazione tra il ± 5% di detta frequenza di risonanza.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione precedente in cui detti mezzi atti a eccitare la testina con una frequenza variabile variano ciclicamente la frequenza in un tempo compreso tra 3 e 4 secondi.
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di movimentazione indirizzano l’ulteriore fascio laser in modo da irradiare ogni parte dell’area trattata con una stessa dose di radiazione laser.
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione precedente in cui i detti ulteriori mezzi di generazione dell’ulteriore fascio comprendono un emettitore laser che proietta il suo fascio verso la superficie di uno specchio montato su cerniere che gli permettono di ruotare attorno ad almeno due assi, la rotazione dello specchio attorno ai due assi essendo comandata da attuatori.
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui detto attuatore atto a ruotare lo specchio intorno a uno di detti due assi che genera una scansione orizzontale del fascio, oscilla con una velocità variabile con l’arcotangente dell’angolo formato tra la direzione del fascio e la verticale passante per lo specchio.
  6. 6. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui la cartuccia presenta un involucro esterno tubolare forato sul suo fondo, e un pistone scorrevole a tenuta in detto involucro tubolare, dalla parte opposta di detto fondo, presentando un applicatore a sfera per distribuire il contenuto de detta cartuccia, detta sfera e detto pistone essendo realizzati in un materiale trasparente o semitrasparente atto a permettere alla luce di detto laser di attraversarli, illuminando così anche il prodotto distribuito sulla cute.
  7. 7. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui sono presenti mezzi di misura della quantità di radiazione fornita alla cute dall’ulteriore fascio laser.
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione precedente in cui detti mezzi di misura determinano la quantità di radiazione sulla base della potenza del laser, della distanza dalla cute, dall’area spazzolata e del tempo di esposizione. RIFERIMENTO ARCHIVIO DEL MANDATARIO Z3758
ITMI2014U000049U 2014-02-06 2014-02-06 Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni ITMI20140049U1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI2014U000049U ITMI20140049U1 (it) 2014-02-06 2014-02-06 Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI2014U000049U ITMI20140049U1 (it) 2014-02-06 2014-02-06 Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20140049U1 true ITMI20140049U1 (it) 2015-08-06

Family

ID=65408228

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITMI2014U000049U ITMI20140049U1 (it) 2014-02-06 2014-02-06 Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITMI20140049U1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
AU2015215678B2 (en) Apparatus for the transdermal administration of products, for example of phytotherapy products or the like
KR102173357B1 (ko) 교환가능하고 구별가능한 마사지 헤드가 설치된 마사지 기기
KR20110009428A (ko) 피부 시술 장치
RU2547180C2 (ru) Система и способ для косметической обработки и визуализации
EP2398564B1 (en) A method for body toning and an integrated data management system for the same
US20150305974A1 (en) Methods and devices for treating hypertension
KR101571527B1 (ko) 도전성 매체를 위한 캐비티를 구비한 초음파 장치
CN104918594A (zh) 用于心肺按摩和/或复苏的器具
KR101142770B1 (ko) 탈모 치료기용 핸드피스 장치
EP3320948A1 (en) Composite device of ultrasound and microcurrent for skin care
KR101472983B1 (ko) 고주파 온열 치료 장치
CN105664301A (zh) 一种自动注射器
KR20190134375A (ko) 피부 관리 장치에 장착되는 니들 팁 및 피부 관리 장치
JP2018069073A (ja) 音波振動を利用したマイクロニードル美容装置
WO2013065779A1 (ja) ガスミスト圧浴方法及びガスミスト圧浴システム
CN200970270Y (zh) 激光治疗仪
ITMI20140049U1 (it) Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con testina ad ultrasuoni
ITMI20140048U1 (it) Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con laser a scansione omogenea
ITMI20140051U1 (it) Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti con rilevatore di radiazione
ITMI20140050U1 (it) Apparato per la somministrazione transdermica di prodotti
KR101412497B1 (ko) 복합 피부 마사지 장치
TW201304761A (zh) 用於皮膚按摩的振動模組
JP2021074533A (ja) 回転式マッサージ美容器
BR112021008415A2 (pt) Dispositivo de tatuagem
KR101676829B1 (ko) 고주파 치료 장치