ITMI20131912A1 - Dispositivo e sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta e sistema elettronico di bicicletta impiegante gli stessi - Google Patents

Dispositivo e sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta e sistema elettronico di bicicletta impiegante gli stessi

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ITMI20131912A1
ITMI20131912A1 IT001912A ITMI20131912A ITMI20131912A1 IT MI20131912 A1 ITMI20131912 A1 IT MI20131912A1 IT 001912 A IT001912 A IT 001912A IT MI20131912 A ITMI20131912 A IT MI20131912A IT MI20131912 A1 ITMI20131912 A1 IT MI20131912A1
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IT
Italy
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electronic
bicycle
control device
manual
actuation
Prior art date
Application number
IT001912A
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English (en)
Inventor
Davide Bernardele
Flavio Cracco
Original Assignee
Campagnolo Srl
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    • GPHYSICS
    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05GCONTROL DEVICES OR SYSTEMS INSOFAR AS CHARACTERISED BY MECHANICAL FEATURES ONLY
    • G05G1/00Controlling members, e.g. knobs or handles; Assemblies or arrangements thereof; Indicating position of controlling members
    • G05G1/04Controlling members for hand actuation by pivoting movement, e.g. levers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K23/00Rider-operated controls specially adapted for cycles, i.e. means for initiating control operations, e.g. levers, grips
    • B62K23/02Rider-operated controls specially adapted for cycles, i.e. means for initiating control operations, e.g. levers, grips hand actuated
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62MRIDER PROPULSION OF WHEELED VEHICLES OR SLEDGES; POWERED PROPULSION OF SLEDGES OR SINGLE-TRACK CYCLES; TRANSMISSIONS SPECIALLY ADAPTED FOR SUCH VEHICLES
    • B62M25/00Actuators for gearing speed-change mechanisms specially adapted for cycles
    • B62M25/02Actuators for gearing speed-change mechanisms specially adapted for cycles with mechanical transmitting systems, e.g. cables, levers
    • B62M25/04Actuators for gearing speed-change mechanisms specially adapted for cycles with mechanical transmitting systems, e.g. cables, levers hand actuated
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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    • B62M25/00Actuators for gearing speed-change mechanisms specially adapted for cycles
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Description

Dispositivo e sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta e sistema elettronico di bicicletta impiegante gli stessi
La presente invenzione si riferisce a un dispositivo e a un sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta nonché a un sistema elettronico di bicicletta impiegante gli stessi, in particolare un cambio elettronico di bicicletta.
Un sistema di trasmissione del moto in una bicicletta comprende una catena estesa tra ruote dentate associate all’assale delle pedivelle e al mozzo della ruota posteriore. Quando in corrispondenza di almeno uno tra l’assale delle pedivelle e il mozzo della ruota posteriore è presente più di una ruota dentata, e il sistema di trasmissione del moto è dunque dotato di cambio, è previsto un deragliatore anteriore e/o un deragliatore posteriore. Nel caso di un cambio servo-assistito elettronicamente, ogni deragliatore comprende un elemento di guida catena, detto anche gabbietta, mobile per spostare la catena tra le ruote dentate al fine di variare il rapporto di trasmissione e un attuatore elettromeccanico per muovere l’elemento di guida catena. L’attuatore a sua volta comprende tipicamente un motore, tipicamente un motore elettrico, accoppiato all’elemento di guida catena mediante un cinematismo quale un parallelogramma articolato, un sistema a cremagliera o un sistema a vite senza fine, nonché un sensore di posizione, velocità e/o accelerazione del rotore o di una qualsiasi parte mobile a valle del rotore, fino all’elemento di guida catena stesso. Vale la pena di sottolineare che sono in uso anche nomenclature leggermente diverse da quella utilizzata in questo contesto.
Una elettronica di controllo varia il rapporto di trasmissione in maniera automatica, per esempio sulla base di una o più variabili rilevate quali la velocità di marcia, la cadenza di rotazione delle pedivelle, la coppia applicata alle pedivelle, la pendenza del terreno di marcia, la frequenza cardiaca del ciclista e simili, e/o, di particolare interesse per la presente invenzione, il rapporto di trasmissione viene variato sulla base di comandi immessi manualmente dal ciclista attraverso appositi dispositivi di comando, per esempio leve e/o pulsanti.
Un dispositivo di comando del deragliatore anteriore e un dispositivo di comando del deragliatore posteriore –o uno solo dei due nel caso di cambi più semplici – sono montati in modo da essere facilmente manovrabili dal ciclista, normalmente sul manubrio, in prossimità delle impugnature dello stesso laddove è anche presente la leva del freno per il comando del freno della ruota anteriore e rispettivamente posteriore. Dispositivi di comando che consentono il pilotaggio sia di un deragliatore nelle due direzioni sia di un freno sono comunemente detti comandi integrati.
Per una consuetudine, nei pressi dell'impugnatura sinistra del manubrio si trovano il dispositivo di comando del deragliatore anteriore e la leva del freno della ruota anteriore, e viceversa nei pressi dell'impugnatura destra si trovano il dispositivo di comando del deragliatore posteriore e la leva del freno della ruota posteriore.
È ben noto che nelle biciclette, in particolare se destinate alle competizioni, esiste una costante ricerca di soluzioni per migliorarne le prestazioni. In particolare, un obiettivo dei progettisti di biciclette è quello di migliorare costantemente la facilità di accesso ai dispositivi di comando, affinché il ciclista sia messo in condizioni di potersi concentrare sullo sforzo fisico senza doversi preoccupare dell’azionamento dei comandi. Questa esigenza è chiaramente tanto più sentita quanto più la bicicletta è destinata a essere usata in competizioni ciclistiche ad alto livello.
A tal fine, è ad esempio noto dotare le biciclette di uno o più dispositivi di comando ridondanti anche noti come dispositivi di comando remotati o addizionali.
Tali dispositivi di comando ridondanti sono dislocati sul manubrio e/o sul telaio nelle posizioni più comodamente raggiungibili a seconda delle particolari posture assunte dal ciclista nelle diverse fasi di una corsa.
I dispositivi di comando ridondanti più largamente diffusi comprendono in genere almeno una coppia di pulsanti e/o leve sporgenti da un involucro di contenimento e mezzi per impartire un segnale elettrico di comando, tipicamente comprendenti una coppia di interruttori azionati dai pulsanti.
In particolare, agendo su un primo pulsante, in genere denominato UP, il ciclista comanda tipicamente una cambiata in alto ed agendo su un secondo pulsante, solitamente noto come DOWN, si comanda tipicamente una cambiata in basso. In funzione dei segnali di comando di cambiata in alto e in basso impartiti attraverso gli interruttori dei dispositivi di comando, viene azionato un rispettivo deragliatore associato alla ruota posteriore e/o all’assale delle pedivelle in modo da spostare la catena tra le diverse ruote dentate associate rispettivamente alle ruote posteriore e/o all’assale delle pedivelle, così da effettuare la cambiata e instaurare il rapporto di trasmissione selezionato dal ciclista.
I segnali di comando vengono tipicamente trasmessi al deragliatore attraverso un’unità intermedia. E’ anche noto dalla domanda di brevetto italiano n.
MI2013A000895 ancora segreta alla data di priorità/deposito della presente domanda prevedere un collegamento diretto tra ogni dispositivo di comando presente sulla bicicletta e i rispettivi deragliatori.
Il dispositivo di comando può comprendere altri interruttori, tra cui ad esempio un interruttore di comando denominato MODE per la selezione di una modalità operativa e/o un interruttore di comando denominato SET per l’impostazione di vari parametri del sistema.
La Richiedente si è resa conto che nei sistemi elettronici di bicicletta noti, provvisti di uno o più dispositivi di comando ridondanti, il collegamento elettrico tra i dispositivi di comando e il resto del sistema elettronico, in particolare i deragliatori, porta con sé non pochi inconvenienti.
La Richiedente ha riscontrato che tale tipologia di collegamento richiede l’impiego di un’elevata quantità di conduttori posti in corrispondenza o in prossimità del manubrio, rendendo tale zona accessibile solo con estrema cautela atta a non urtare e/o tirare i molteplici cavi.
E’ altresì noto prevedere un sistema elettronico di bicicletta in cui il dispositivo di comando principale è provvisto di un connettore di entrata e di un connettore di uscita, potendo dunque essere interconnesso tra l’unità intermedia e il dispositivo di comando ridondante.
La Richiedente ha tuttavia notato che tale soluzione, pur riducendo la quantità complessiva di cavi che risulta necessario disporre in corrispondenza o prossimità del manubrio per il collegamento del sistema di comando, risulta poco affidabile. Infatti, il collegamento in serie tra i due dispositivi di comando porta a che un eventuale malfunzionamento del dispositivo di comando principale renda inutilizzabile anche il dispositivo di comando ridondante.
La Richiedente ha inoltre riscontrato che un tale sistema elettronico di bicicletta necessita di un dispositivo di comando principale appositamente ideato, che differisce dal dispositivo di comando ridondante almeno per la quantità di connettori di cui è provvisto. Non risulta pertanto possibile sfruttare effetti di larga scala, almeno per la produzione del dispositivo di comando ridondante in genere utilizzato solo in biciclette destinate a corse di altissimo livello.
Inoltre, i dispositivi di comando di un sistema elettronico di bicicletta oggigiorno impiegati prevedono per lo più che la coppia di pulsanti UP e DOWN sia disposta su una stessa faccia dell’involucro di contenimento dei componenti elettronici del dispositivo di comando.
La Richiedente ha notato che, a seconda del montaggio del dispositivo di comando sul manubrio o sul telaio della bicicletta, l’azionamento di pulsanti disposti su una stessa faccia richiede necessariamente, in una prima ipotesi, che il dito pollice debba continuamente spostarsi tra un pulsante e l’altro a seconda del comando che deve essere impartito, oppure, in una seconda ipotesi, che i comandi siano impartiti mediante l’ausilio di due delle rimanenti dita della mano. La Richiedente ha riscontrato inconvenienti associati a entrambe tali ipotesi: in caso l’azionamento avvenga per mezzo del solo dito pollice, risulta necessario continuamente riposizionare il dito, affinché si trovi di volta in volta ad azionare il pulsante corretto, introducendo in tal modo ritardi e imprecisioni di azionamento; nell’ipotesi in cui l’azionamento avvenga attraverso le rimanenti dita della mano, si va al contrario a perdere l’efficacia di azionamento notoriamente associata al dito pollice.
Altre realizzazioni dei dispositivi di comando di sistemi elettronici di bicicletta prevedono pulsanti disposti su facce contrapposte, dunque azionabili mediante l’impiego del dito indice e del dito pollice.
Tuttavia, i pulsanti di tali dispositivi si trovano in genere in una stessa posizione nella rispettiva faccia dell’involucro, dunque di fatto disposti l’uno in posizione corrispondente all’altro.
La Richiedente ha notato che l’azionamento di pulsanti così disposti risulta tuttavia poco comodo, in particolare per la spiccata differenza in lunghezza delle dita impiegate per l’azionamento che non rende agevole operare in punti contrapposti e tra loro corrispondenti.
Ancora, nei dispositivi di comando di bicicletta oggigiorno impiegati, l’asse di azionamento manuale del pulsante coincide con l’asse di azionamento dell’interruttore elettronico attuato dal pulsante.
La Richiedente ha riscontrato che soddisfare questo requisito strutturale introduce vincoli progettuali particolarmente stringenti che non permettono un’ottimizzazione di layout, richiedendo complessivamente ingombri maggiori.
Non ultimo, nei dispositivi di comando di un sistema elettronico di bicicletta noti, i pulsanti sono in genere vincolati all’involucro mediante l’impiego di perni passanti in asole, che consentono al pulsante di spostarsi ruotando limitatamente tra la propria posizione a riposo e la posizione di attuazione dell’interruttore.
La Richiedente ha notato che tale soluzione di vincolo tra i pulsanti e l’involucro richiede tempi di montaggio elevati, allungando complessivamente i tempi necessari per la realizzazione e produzione dei dispositivi di comando.
Il problema alla base dell’invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati, in particolare mettendo a disposizione un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta che non richieda l’impiego di una molteplicità di cavi di collegamento da posizionare in corrispondenza del manubrio e garantisca al contempo un’elevata affidabilità di funzionamento.
Pertanto, la presente invenzione riguarda un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 1; caratteristiche preferite del dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Più in particolare, l’invenzione prevede un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta comprendente un involucro di contenimento, contenente al suo interno almeno un interruttore, e almeno un organo di azionamento manuale affacciato dall’involucro di contenimento e attivo su un rispettivo interruttore dell’almeno un interruttore per impartire almeno un comando manuale al sistema elettronico di bicicletta. L’involucro di contenimento è provvisto di una sede di alloggiamento atta a ricevere almeno un moltiplicatore di ingressi collegabile all’almeno un interruttore per ricevere il comando manuale quando almeno uno dell’almeno un organo di azionamento manuale attiva il rispettivo interruttore.
Risulta così possibile ottimizzare i collegamenti tra le singole parti del sistema elettronico, evitando di moltiplicare il cablaggio in prossimità o corrispondenza del manubrio della bicicletta.
Inoltre, non risulta necessario ideare e realizzare un’elettronica di comando dedicata che prevede più connettori per realizzare un collegamento in serie di un dispositivo di comando principale e uno ridondante. Al contrario, vengono evitati gli inconvenienti caratteristici dei collegamenti in serie.
In questo modo risulta altresì possibile realizzare sistemi elettronici di biciclette particolarmente versatili, in grado di integrare un moltiplicatore di ingressi senza la necessità di apportare modifiche all’architettura di sistema o di creare appositi alloggiamenti sulla bicicletta per installare un elemento aggiuntivo.
Questa forma costruttiva del dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta può venire ulteriormente migliorata attraverso le seguenti caratteristiche aggiuntive combinabili tra loro a piacere.
Preferibilmente, la sede di alloggiamento è atta a ricevere l’almeno un moltiplicatore di ingressi in maniera amovibile.
Grazie alla sede di alloggiamento amovibile, uno stesso dispositivo di comando risulta impiegabile sia come dispositivo principale, eventualmente privo di moltiplicatore di ingressi, sia come dispositivo ridondante, eventualmente provvisto di un moltiplicatore di ingressi, permettendo in tal modo di sfruttare effetti di larga scala di produzione.
Più preferibilmente, il dispositivo di comando comprende almeno un moltiplicatore di ingressi alloggiato nella sede dell’involucro di contenimento e collegato all’almeno un interruttore.
Preferibilmente, l’almeno un organo di azionamento manuale ha asse di azionamento parallelo a e non coincidente con un asse di azionamento del rispettivo interruttore.
Questo rappresenta un aspetto inventivo di per sé anche indipendentemente dalle caratteristiche indicate sopra e nel seguito.
Tale disposizione relativa tra l’organo di azionamento manuale e l’interruttore permette di ottimizzare il layout del dispositivo, in particolare potendo integrare un numero elevato di organi di azionamento e mantenendo al contempo sostanzialmente l’elettronica di comando e gli ingombri attuali.
Preferibilmente, l’almeno un organo di azionamento manuale comprende un braccio a leva vincolato a una prima estremità a un elemento di perno e, a una seconda estremità, a un corpo ad azionamento manuale affacciato dall’involucro di contenimento, laddove il braccio a leva comprende un elemento di attuazione rivolto verso il rispettivo interruttore.
Più preferibilmente, l’elemento di attuazione è interposto tra l’elemento di perno e il corpo ad azionamento manuale.
In questo modo, è possibile realizzare un organo di azionamento manuale che possa agire anche su un interruttore non propriamente posto in corrispondenza dell’asse di azionamento dell’organo, raggiungendo un’ottimizzazione di layout e di ingombri.
Ancor più preferibilmente, l’elemento di attuazione è una sporgenza a cupola realizzata di pezzo con il braccio a leva.
Di ancor maggiore preferenza, la sporgenza a cupola presenta conformazione semisferica.
La realizzazione dell’elemento di attuazione a guisa di sporgenza realizzata di pezzo con il braccio a leva permette di ottenere benefici in termini di produzione del dispositivo di comando per il quale non risulta dunque necessario ottenere e montare un elemento di attuazione a sé stante. Inoltre, si è visto che la particolare conformazione a cupola semisferica permette di ottenere una buona sensazione di azionamento dell’interruttore.
Preferibilmente, la disposizione reciproca tra il corpo ad azionamento manuale, l’elemento di attuazione e l’elemento di perno è tale per cui la congiungente l’asse di azionamento del rispettivo organo ad azionamento manuale e l’asse di azionamento dell’elemento di attuazione, coincidente con l’asse del rispettivo interruttore, proiettata nel piano ortogonale a tali assi e comprendente l’asse dell’elemento di perno, interseca tale asse dell’elemento di perno secondo un’inclinazione diversa da quella ortogonale.
In altre parole, l’organo di azionamento manuale presenta uno sviluppo non rettilineo che consente di ottenere una disposizione reciproca ottimizzata in termini di ingombri tra il corpo d azionamento manuale, l’elemento di attuazione e l’elemento di perno.
Preferibilmente, l’elemento di perno è vincolato in maniera libera di ruotare a un organo di ritenuta rilasciabile comprendente almeno una sede elasticamente deformabile atta a ritenere l’elemento di perno per accoppiamento di forma e/o di forza.
Ciò rende ancor più semplice e rapido l’assemblaggio del dispositivo di comando per il quale non risulta più necessario accoppiare gli organi di azionamento manuale all’involucro di contenimento attraverso il montaggio di perni inseriti in asole.
Più preferibilmente, l’organo di ritenuta comprende un corpo centrale dal quale si estendono una pluralità di sporgenze conformate a “C” destinate ad abbracciare l’elemento di perno dell’almeno un organo di azionamento manuale, realizzando in tal modo la sede di ritenuta elasticamente deformabile.
La particolare conformazione delle sedi di ritenuta rende particolarmente semplice il fissaggio dell’organo di azionamento manuale all’organo di ritenuta rilasciabile, richiedendo infatti unicamente che gli elementi di perno siano inseriti a scatto nelle sedi conformate a “C”.
In particolare, un primo gruppo di sporgenze conformate a “C” è destinato ad accogliere un elemento di perno di un primo organo di azionamento manuale e un secondo gruppo di sporgenze conformate a “C” è destinato ad accogliere un elemento di perno di un secondo organo di azionamento manuale.
Preferibilmente, il primo gruppo di sporgenze conformate a “C” si estende dal corpo centrale in direzione contrapposta rispetto al secondo gruppo.
Ancor più preferibilmente, le sporgenze conformate a “C” sono disposte con l’apertura della “C” rivolta verso la parete interna dell’involucro di contenimento. In questo modo, una volta che gli elementi di perno sono inseriti nelle sedi di ritenuta e l’assieme montato nell’involucro di contenimento, tali sedi risultano chiuse su tutti i lati, assicurando dunque gli elementi di perno contro una fuoriuscita accidentale.
Preferibilmente, l’involucro di contenimento comprende, in corrispondenza della parete interna, almeno una nervatura atta a cooperare con l’organo di ritenuta rilasciabile per trattenere l’elemento di perno una volta inserito nella sede.
La nervatura presente nella parete interna dell’involucro di contenimento assicura ancor di più gli elementi di perno contro una fuoriuscita accidentale anche in occasione di forti urti, ad esempio in seguito a una caduta in velocità della bicicletta.
Preferibilmente, il dispositivo di comando comprende almeno due organi di azionamento manuale affacciati da facce contrapposte dell’involucro di contenimento.
Più preferibilmente, gli almeno due organi di azionamento manuale hanno assi di azionamento reciprocamente paralleli e non coincidenti. Questo rappresenta un aspetto inventivo di per sé anche indipendentemente dalle caratteristiche indicate sopra e nel seguito.
Tale disposizione ad assi di azionamento paralleli ma non coincidenti permette di offrire al ciclista condizioni di ergonomia ottimale, realizzando gli organi di azionamento manuale nelle posizioni più idonee all’azionamento da parte delle dita, in particolare indice e pollice, tenuto conto delle differenti conformazioni degli stessi.
Inoltre, tale caratteristica permette di ottimizzare la produzione dei dispositivi di comando in quanto gli organi di azionamento manuale possono presentare stessa conformazione, potendo dunque essere ottenuti attraverso un unico stampo pur non avendo sviluppo rettilineo.
In particolare, due organi di azionamento manuale a sviluppo non rettilineo e identici possono essere montati sulle due facce opposte, ottenendo un dispositivo di comando particolarmente ergonomico ed efficiente.
Preferibilmente, almeno un organo di azionamento manuale degli almeno due organi di azionamento manuale hanno asse di azionamento passante esternamente rispetto alle facce contrapposte dell’involucro di contenimento.
Tale particolare disposizione permette di ottenere maggiore spazio nel dispositivo di comando per la collocazione di eventuali ulteriori organi di azionamento manuale.
Più preferibilmente, i gruppi di sporgenze dell’organo di ritenuta rilasciabile associati agli elementi di perno di organi di azionamento manuale differenti si estendono dal corpo centrale in direzioni contrapposte e sono realizzate a posizioni differenti lungo una direzione di sviluppo delle facce dell’involucro di contenimento.
In questo modo è possibile ottenere un dispositivo di comando provvisto di un organo di azionamento manuale con asse di azionamento passante esternamente all’involucro di contenimento, impiegando tuttavia organi di azionamento manuali identici, in particolare aventi uguale lunghezza, e pertanto ottenibili attraverso un unico stampo.
Preferibilmente, il dispositivo di comando comprende un terzo organo di azionamento manuale attivo su un rispettivo terzo interruttore.
Vantaggiosamente, un dispositivo di comando provvisto di un terzo organo di azionamento manuale è in grado di impartire anche comandi aggiuntivi, quali ad esempio l’impostazione di una modalità di cambiata o il settaggio di vari ulteriori parametri.
Ancor più preferibilmente, il terzo organo di azionamento manuale ha asse di azionamento parallelo a e non coincidente con l’asse di azionamento del rispettivo interruttore.
In questo modo è possibile collocare il terzo organo di azionamento manuale in stretta prossimità di uno dei due organi di azionamento, ottimizzando gli ingombri complessivi del dispositivo di comando.
Preferibilmente, il terzo organo di azionamento manuale comprende un corpo cilindrico che si affaccia, a una sua prima estremità, da una faccia dell’involucro di contenimento, il corpo cilindrico comprendendo, a una sua seconda estremità, un elemento di attuazione rivolto verso il rispettivo interruttore.
Più preferibilmente, l’elemento di attuazione è realizzato a guisa di sporgenza a cupola. Tale conformazione si è rivelata ottenere un’elevata sensazione di azionamento dell’interruttore.
Alternativamente, il terzo organo di azionamento manuale comprende un corpo conformato a fungo provvisto di una parte allargata che si affaccia da una faccia dell’involucro di contenimento e funge da corpo ad azionamento manuale, e di uno stelo centrale che si sviluppa verso l’interno dell’involucro di contenimento ed è rivolto verso il rispettivo interruttore, fungendo da elemento di attuazione.
Preferibilmente, l’elemento di attuazione del terzo organo di azionamento manuale è disposto eccentrico rispetto all’asse di azionamento di tale terzo organo di azionamento manuale.
Si ottiene così una disposizione ottimizzata dei tre organi di azionamento manuale i quali risultano sufficientemente distanziati l’uno dall’altro, rendendo particolarmente agevole l’accesso agli stessi e facilitando dunque l’azionamento da parte del ciclista.
Preferibilmente, le sporgenze conformate a “C” dell’organo di ritenuta rilasciabile sono disposte in parte con l’apertura della “C” rivolta verso lo stelo centrale del terzo organo di azionamento manuale conformato a fungo.
In tal modo, una volta che gli elementi di perno sono inseriti nelle sedi di ritenuta e l’assieme montato nell’involucro di contenimento, le sedi di ritenuta dell’elemento di perno risultano chiuse su tutti i lati, assicurando dunque gli elementi di perno contro una fuoriuscita accidentale.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione è previsto un sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta comprendente almeno una coppia di dispositivi di comando per impartire almeno un comando manuale al sistema elettronico. E’ compreso almeno un moltiplicatore di ingressi atto a ricevere almeno un comando manuale immesso da almeno un dispositivo di comando dell’almeno una coppia di dispositivi di comando e instradarlo nel sistema elettronico di bicicletta.
Tale sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta risulta particolarmente vantaggioso in quanto presenta collegamenti ottimizzati tra le singole componenti, evitando di moltiplicare il cablaggio in prossimità o corrispondenza del manubrio della bicicletta e comunque senza soffrire degli inconvenienti caratteristici dei collegamenti in serie.
Inoltre, non risulta necessario studiare e realizzare dispositivi di comando dedicati, provvisti di più connettori per realizzare un collegamento in serie.
In particolare, almeno un primo dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta dell’almeno una coppia di dispositivi di comando è realizzato secondo quanto esposto sopra.
In questo modo, il sistema di comando risulta essere particolarmente versatile, potendo facilmente integrare un moltiplicatore di ingressi senza la necessità di apportare modifiche all’architettura di sistema o di creare appositi alloggiamenti sulla bicicletta per installare un elemento aggiuntivo.
Preferibilmente, l’almeno un moltiplicatore di ingressi è disposto internamente al primo dispositivo di comando del sistema elettronico di bicicletta.
In questo modo non risulta necessario alloggiare un componente aggiuntivo sulla bicicletta, ma al contrario l’impiego di un tale componente aggiuntivo risulta del tutto trasparente al ciclista.
Più preferibilmente, l’almeno una coppia di dispositivi di comando del sistema elettronico di bicicletta comprende almeno un dispositivo principale di comando e almeno un dispositivo ridondante di comando, l’almeno un moltiplicatore di ingressi essendo disposto all’interno dell’almeno un dispositivo ridondante di comando.
Si ottiene in tal modo un’ottimizzazione dal punto di vista logistico, essendo opportuno e conveniente impiegare un moltiplicatore di ingressi in biciclette provviste di almeno un dispositivo ridondante. Tale componente potrebbe al contrario essere omessa in biciclette provviste unicamente di dispositivi di comando principali.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione è previsto un sistema elettronico di bicicletta comprendente almeno un’unità elettronica/elettromeccanica atta a ricevere comandi manuali e un sistema di comando secondo l’invenzione, l’almeno un moltiplicatore di ingressi del sistema di comando instradando l’almeno un comando manuale ricevuto verso l’unità elettronica/elettromeccanica.
L’unità elettronica/elettromeccanica atta a ricevere comandi manuali può essere un’unità di controllo elettronico per la gestione di almeno un deragliatore anteriore e/o posteriore e/o altri componenti oppure direttamente un deragliatore anteriore e/o posteriore.
In tale configurazione il sistema elettronico di bicicletta è vantaggiosamente un cambio elettronico di bicicletta.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati. Le differenti caratteristiche nelle singole configurazioni possono venire combinate tra loro a piacere secondo la descrizione precedente, qualora ci si dovesse avvalere dei vantaggi risultanti in modo specifico da una particolare combinazione.
In tali disegni,
- la figura 1 è una vista schematica di una prima forma di realizzazione di un sistema di comando e di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista schematica di una seconda forma di realizzazione di un sistema di comando e di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione;
- la figura 3 è una rappresentazione assonometrica di una prima forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione, parzialmente rimossa;
- la figura 4 è una vista in alzata laterale delle componenti interne del dispositivo di comando di figura 3;
- la figura 5 è una vista assonometrica delle componenti interne del dispositivo di comando di figura 3;
- la figura 6 è una vista assonometrica di alcuni particolari del dispositivo di comando di figura 3;
- la figura 7 è una vista in sezione del dispositivo di comando di figura 3;
- la figura 8 è una vista in sezione di una seconda forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione;
- la figura 9 è una vista in alzata laterale e parzialmente in trasparenza del dispositivo di comando di figura 8 in configurazione assemblata;
- la figura 10 è una vista assonometrica di una terza forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione;
- la figura 11 è una vista in sezione del dispositivo di comando di figura 10; - la figura 12 è una vista in alzata laterale delle componenti interne di una quarta forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione;
- la figura 13 è una vista assonometrica e parzialmente in trasparenza di una quinta forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione;
- la figura 14 è una vista assonometrica e parzialmente in trasparenza di una sesta forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione; e
- la figura 15 è una vista assonometrica delle componenti interne di una settima forma di esecuzione di un dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta secondo la presente invenzione.
Nella seguente descrizione, per l'illustrazione delle figure si ricorre a numeri di riferimento identici per indicare elementi costruttivi con la stessa funzione. Per chiarezza di illustrazione, alcuni riferimenti numerici non sono ripetuti in tutte le figure.
Con riferimento alle figure 1 e 2, vengono mostrati un sistema di comando di un sistema elettronico di bicicletta, complessivamente indicato con 10 e un sistema elettronico di bicicletta, complessivamente indicato con 100.
Il sistema elettronico di bicicletta 100 illustrato nelle figure 1 e 2 comprende almeno un’unità elettronica/elettromeccanica 14 atta a ricevere segnali di comandi impartiti manualmente - di seguito indicati con comandi manuali - e un sistema di comando 10 atto a immettere tali comandi manuali nell’unità elettronica/elettromeccanica 14.
L’unità elettronica/elettromeccanica 14 comprende tipicamente almeno un deragliatore 14 anteriore e/o posteriore (non illustrato), nonché eventuali ulteriori unità elettroniche (non illustrate) atte a pilotare direttamente o indirettamente l’almeno un deragliatore.
Il sistema di comando 10 comprende almeno una coppia di dispositivi di comando 11, 12 per impartire comandi manuali a un sistema elettronico di bicicletta 100. Diverse realizzazioni di dispositivi di comando 11,12 sono illustrate alle figure 3-15. Un dispositivo di comando 11,12 del sistema elettronico di bicicletta 100 comprende, in termini generali, un involucro di contenimento 18, contenente al suo interno almeno un interruttore 19,20,22, e almeno un organo di azionamento manuale 16,17,21 affacciato dall’involucro di contenimento 18 e attivo su un rispettivo interruttore 19,20,22 dell’almeno un interruttore 19,20,22 per comandare una cambiata, rispettivamente in alto e/o in basso, e/o impostare parametri di cambiata o più in generale per impartire comandi manuali al sistema elettronico di bicicletta 100.
Vantaggiosamente, il sistema di comando 10 del sistema elettronico di bicicletta 100 secondo la presente invenzione comprende in aggiunta almeno un moltiplicatore 15 di ingressi interconnesso tra la coppia di dispositivi di comando 11,12 e l’unità elettronica/elettromeccanica 14 atta a ricevere comandi manuali. Nelle forme di realizzazione illustrate nelle figure 1 e 2, la coppia di dispositivi di comando 11,12 comprende almeno un dispositivo principale 11 di comando e almeno un dispositivo ridondante 12 di comando.
Per ogni dispositivo principale 11 di comando possono essere previsti più dispositivi ridondanti 12 di comando dislocati sul manubrio e/o lungo il telaio della bicicletta, nelle posizioni più agevolmente raggiungibili a seconda delle particolari posture che il ciclista assume durante le varie fasi di una corsa.
Preferibilmente, sono previsti due dispositivi principali 11 di comando, rispettivamente associati al deragliatore posteriore e al deragliatore anteriore, e almeno un dispositivo di comando ridondante 12 per ogni dispositivo di comando principale 11.
Nella forma di realizzazione illustrata in figura 2, il moltiplicatore di ingressi 15 è alloggiato internamente al dispositivo di comando ridondante 12.
A tal fine, il dispositivo di comando ridondante 12 comprende un involucro di contenimento 18 provvisto di una sede di alloggiamento 18a atta a ricevere, preferibilmente in maniera amovibile, il moltiplicatore di ingressi 15.
Preferibilmente, l’involucro di contenimento 18 è costituito da due semigusci 18’,18’’ (cfr. fig. 7-11, 13 e 14), laddove la sede di alloggiamento 18a è preferibilmente realizzata interamente in un solo semiguscio 18’’.
L’alloggiamento del moltiplicatore di ingressi 15 all’interno dell’involucro di contenimento 18 del dispositivo di comando ridondante 12 è tale da consentire il collegamento in ingresso al moltiplicatore 15 degli interruttori 19,20,22 di tale dispositivo di comando ridondante 12 nonché del dispositivo di comando principale 11. E’ dunque prevista almeno un’apertura 18e (cfr. fig. 6 e 10) nell’involucro di contenimento 18 per il passaggio del rispettivo cavo di collegamento 24 verso l’esterno.
Il collegamento al dispositivo di comando ridondante 12 è realizzato mediante cablaggio interno che dal moltiplicatore di ingressi 15 va all’elettronica 19,20,22 ,26,26a del dispositivo di comando ridondante 12.
Da tale apertura 18e si affaccia inoltre un connettore 25 per il collegamento a valle del moltiplicatore di ingressi 15 all’unità elettronica/elettromeccanica 14 o altra unità atta a ricevere un segnale di comando manuale.
In alternativa, il moltiplicatore di ingressi 15 può essere alloggiato internamente al dispositivo di comando principale 11 il quale, in tale ipotesi, comprenderà un’idonea sede di alloggiamento 18a internamente al proprio involucro di contenimento 18. Analogamente, i collegamenti interno ed esterno tra il moltiplicatore di ingressi 15 e i dispositivi di comando principale 11 e ridondante 12 saranno invertiti.
Il moltiplicatore di ingressi 15 riceve in ingresso i segnali di comando del sistema elettronico di bicicletta provenienti dal comando principale 11 e/o da quello ridondante 12, quando uno o più interruttori 19,20,22 sono attivati attraverso un azionamento manuale del rispettivo organo di azionamento manuale 16,17,21. Gli interruttori 19,20,22 di un dispositivo di comando 11,12 sono preferibilmente integrati su uno stesso circuito stampato 26, che è preferibilmente opportunamente isolato dall’accesso di polveri e liquidi mediante un’apposita resina o altro materiale equivalente.
Il circuito stampato 26 comprende inoltre un connettore 26a per il collegamento tra gli interruttori 19,20,22 e il moltiplicatore di ingressi 15.
Le forme di realizzazione dei dispositivi di comando 11,12 illustrate nelle figure 3-12 comprendono un primo e un secondo organo di azionamento manuale 16,17 che si affacciano da facce contrapposte 18b,18c dell’involucro di contenimento 18. In altre forme di realizzazione dei dispositivi di comando 11,12, i due organi di azionamento manuale 16,17 si affacciano da una stessa faccia 18b dell’involucro di contenimento 18 (figure 13-14) oppure da facce dell’involucro di contenimento 18 attigue e tra loro sostanzialmente ortogonali (figura 15).
Sono inoltre possibili ulteriori forme realizzative non illustrate, provviste di due organi di azionamento manuale aventi asse di azionamento reciprocamente inclinato di 120° o altra idonea angolazione.
Le forme di realizzazione dei dispositivi di comando 11,12 illustrate nelle figure 4, 5, 7, 8, 10 e 11 presentano, in aggiunta, un terzo organo di azionamento manuale 21.
Non ultimo sono anche possibili forme di implementazione non illustrate provviste di un unico organo di azionamento manuale basculante tra due posizioni operative o un organo di azionamento manuale a cursore traslabile tra due posizioni operative per azionare due interruttori.
Preferibilmente, nelle forme di realizzazione delle figure 3-12, ognuno tra il primo e il secondo organo di azionamento manuale 16,17 ha asse di azionamento B’,B’’ parallelo a e non coincidente con l’asse di azionamento A’,A’’ del rispettivo interruttore 19,20.
A tal fine, il primo e il secondo organo di azionamento manuale 16,17 comprendono un braccio a leva 16b,17b vincolato, a una prima estremità 16c,17c, a un elemento di perno 16d,17d e, a una seconda estremità 16e,17e, a un corpo ad azionamento manuale 16a,17a.
In configurazione assemblata, il corpo ad azionamento manuale 16a,17a risulta sporgere dall’involucro di contenimento 18.
In forme di realizzazione alternative non illustrate, il corpo ad azionamento manuale 16a,17a, una volta in configurazione assemblata, si affaccia a filo da una faccia dell’involucro di contenimento 18.
Il braccio a leva 16b,17b comprende inoltre un elemento di attuazione 16f,17f rivolto verso il rispettivo interruttore 19,20 in modo tale da poter agire sullo stesso. L’elemento di attuazione 16f,17f è preferibilmente interposto tra l’elemento di perno 16d,17d e il corpo ad azionamento manuale 16a,17a.
Preferibilmente, come mostrato in figura 3, la disposizione reciproca tra il corpo ad azionamento manuale 16a,17a, l’elemento di attuazione 16f,17f e l’elemento di perno 16d,17d è tale per cui la congiungente D l’asse di azionamento B’,B’’ del rispettivo organo ad azionamento manuale 16,17 e l’asse di azionamento A’,A’’ dell’elemento di attuazione 16f,17f (coincidente con l’asse del rispettivo interruttore 19,20), proiettata nel piano ortogonale a tali assi A’,A’’,B’,B’’ e comprendente l’asse C dell’elemento di perno 16d,17d, interseca tale asse C dell’elemento di perno 16d,17d secondo un’inclinazione α diversa da quella ortogonale.
Preferibilmente, gli interruttori 19,20 sono del tipo a membrana elastica e l’elemento di attuazione 16f,17f è una sporgenza a cupola realizzata di pezzo con il braccio a leva 16b,17b come illustrato nelle figure 4, 7, 11 e 12.
La sporgenza a cupola è preferibilmente conformata a semisfera.
Con interruttori a membrana elastica sono intesi, in termini generali, interruttori provvisti di un diaframma a deformazione sostanzialmente improvvisa che costituisce il primo contatto dell’interruttore. Tale contatto assume, a riposo, una prima configurazione a cupola in cui è elettricamente isolato dal secondo contatto dell’interruttore. In seguito a una forza di pressione esercitata lungo l’asse A’,A’’ di azionamento dell’interruttore 19,20, il diaframma si deforma andando in contatto fisico con il secondo contatto e chiudendo in tal modo l’interruttore 19,20.
Nelle forme di realizzazione illustrate, il secondo contatto è realizzato sul circuito stampato 26.
Nella forma di realizzazione delle figure 4, 7 e 11, il primo e il secondo organo di azionamento manuale 16,17 sono riportati nella propria posizione di riposo attraverso la sola azione di ritorno elastico esercitata dal rispettivo interruttore a membrana 19,20. In tal modo si ottiene già una buona sensazione di azionamento - il cosiddetto click feeling - dell’organo di azionamento manuale 16,17 senza la necessità di impiego di ulteriori elementi.
In forme di realizzazione alternative, in aggiunta all’elemento di attuazione 16f,17f a cupola è prevista una molla di ritorno 27 ad esempio del tipo elicoidale (figura 12).
Alternativamente, l’elemento di attuazione 16f,17f è un chiodino di attuazione che si estende internamente alla molla di ritorno 27 (figura 8).
La molla di ritorno 27 funge da elemento di richiamo per sollecitare ulteriormente il ritorno alla posizione di riposo del primo e del secondo organo di azionamento manuale 16,17. In tal modo il click feeling di tali organi di azionamento manuale 16,17 è incrementato.
Il primo e il secondo organo di azionamento manuale 16,17 sono vincolati in maniera libera di ruotare in corrispondenza del proprio elemento di perno 16d,17d a un organo di ritenuta rilasciabile 23 comprendente prime sedi di ritenuta 23a elasticamente deformabili atte a ritenere gli elementi di perno 16d,17d per accoppiamento di forma e/o di forza.
L’organo di ritenuta rilasciabile 23 comprende inoltre un corpo centrale 23b cavo che definisce una seconda sede atta ad abbracciare il circuito stampato 26 per il fissaggio in posizione dell’organo di ritenuta 23 a tale circuito stampato 26.
Da tale corpo centrale 23b si estende una pluralità di sporgenze 23c conformate a “C” destinate ad abbracciare gli elementi di perno 16d,17d del primo e del secondo organo di azionamento manuale 16,17, realizzando dunque le prime sedi di ritenuta 23a.
Un primo gruppo di sporgenze 23c conformate a “C” è destinato ad accogliere un elemento di perno 16d di un primo organo di azionamento manuale 16 e un secondo gruppo di sporgenze 23c conformate a “C”, che si estende dal corpo centrale 23b in direzione contrapposta al primo gruppo, è destinato ad accogliere un elemento di perno 17d di un secondo organo di azionamento manuale 17.
Preferibilmente, le sporgenze conformate a “C” sono disposte con l’apertura della “C” rivolta verso la parete interna dell’involucro di contenimento 18 in modo tale per cui le prime sedi 23a di ritenuta dell’elemento di perno 16d,17d sono definite da tali sporgenze 23c e, in aggiunta, dalla parete interna dell’involucro di contenimento 18 come mostrato nelle figure 3-8 e 11.
Preferibilmente, in corrispondenza delle sporgenze 23c dell’organo di ritenuta rilasciabile 23, l’involucro di contenimento 18 comprende almeno una nervatura 18d (cfr. fig.3, 7, 8 e 11) atta a cooperare con tali sporgenze 23c per trattenere gli elementi di perno 16d,17d una volta inseriti nelle rispettive sedi di ritenuta 23a.
In maniera alternativa, le sporgenze conformate a “C” sono disposte con l’apertura della “C” rivolta verso l’interno dell’involucro di contenimento 18, come mostrato in figura 12.
Il primo e il secondo organo di azionamento manuale 16,17 sono disposti rispetto all’involucro di contenimento 18 in modo tale da avere assi di azionamento B’,B’’ reciprocamente paralleli e non coincidenti, come illustrato in maniera evidente in figura 9.
In particolare, secondo le forme di realizzazione delle figure da 3 a 12, i corpi ad azionamento manuale 16a,17a del primo e del secondo organo di azionamento manuale 16,17 sono disposti, rispetto a una prima X delle due direzioni di sviluppo delle due facce contrapposte 18b,18c dell’involucro di contenimento 18, in posizioni differenti l’uno rispetto all’altro, non risultando dunque sovrapporsi o al più sovrapporsi solo in parte.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 10 e 11, un primo organo di azionamento manuale 16 ha, in aggiunta, asse di azionamento B’ passante esternamente rispetto alle facce contrapposte 18b,18c dell’involucro di contenimento 18, risultando dunque un disallineamento rispetto al secondo organo di azionamento manuale 17 anche lungo la seconda direzione di sviluppo Y delle due facce contrapposte 18b,18c dell’involucro di contenimento 18.
A tal fine, i gruppi di sporgenze 23c dell’organo di ritenuta rilasciabile 23 che si estendono dal corpo centrale 23b in direzioni contrapposte, sono realizzati in posizioni differenti lungo la seconda direzione di sviluppo Y delle facce 18b,18c dell’involucro di contenimento 18.
In tal modo vengono a formarsi sedi di ritenuta 23a degli elementi di perno 16d,17d dei bracci di leva 16b,17b reciprocamente distanziate lungo tale seconda direzione di sviluppo Y, permettendo di ottenere che gli assi di azionamento B’,B’’ degli organi di azionamento manuale 16,17 siano tra loro parimenti distanziati lungo tale seconda direzione di sviluppo Y.
Preferibilmente, i dispositivi di comando 11,12 secondo le realizzazioni illustrate nelle figure 4, 5, 7, 8, 10 e 11 comprendono, in aggiunta, un terzo organo di azionamento manuale 21 attivo su un rispettivo terzo interruttore 22. Anche il terzo interruttore 22 è preferibilmente del tipo a membrana elastica.
Nella forma di realizzazione delle figure 4 e 5, il terzo organo di azionamento manuale 21 comprende un corpo cilindrico 21a che si affaccia a filo, a una sua prima estremità 21b, da una faccia 18b,18c dell’involucro di contenimento 18 ed è provvisto, a una sua seconda estremità 21c, di un elemento di attuazione 21d realizzato a guisa di sporgenza a cupola.
La sporgenza a cupola 21d è eccentrica rispetto all’asse del corpo cilindrico 21a, cosicché anche il terzo organo di azionamento manuale 21 presenta asse di azionamento B’’’ parallelo a e non coincidente con l’asse di azionamento A’’’ del rispettivo terzo interruttore 22 come mostrato in figura 5.
Nella forma di realizzazione delle figure 10 e 11, il terzo organo di azionamento manuale 21 comprende un corpo conformato a fungo provvisto di una parte allargata 21e che, affacciandosi a filo da una faccia 18b dell’involucro di contenimento 18, funge da interfaccia di azionamento manuale, e di uno stelo 21f centrale che si sviluppa verso l’interno dell’involucro di contenimento 18, terminando sostanzialmente in corrispondenza del terzo interruttore 22. In tale forma di realizzazione, il terzo organo di azionamento manuale 21 presenta asse di azionamento B’’’ parallelo e coincidente con l’asse di azionamento A’’’ del rispettivo terzo interruttore 22 come mostrato in figura 11.
In forme di realizzazione alternative non illustrate, il terzo organo di azionamento manuale 21 si affaccia da una faccia 18b,18c dell’involucro di contenimento 18 sporgendo dalla stessa.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 10 e 11, alcune delle sporgenze 23c conformate a “C” dell’organo di ritenuta rilasciabile 23 sono disposte con l’apertura della “C” rivolta verso lo stelo 21f centrale del terzo organo di azionamento manuale 21 conformato a fungo.
In tal modo, le sedi di ritenuta 23a dell’elemento di perno 16d sono definite da tali sporgenze 23c e, in aggiunta, dalla parete dello stelo 21f come mostrato in figura 11.
Dalla descrizione effettuata sono chiare le caratteristiche del dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta nonché del sistema elettronico di bicicletta impiegante lo stesso oggetto della presente invenzione, così come sono chiari i relativi vantaggi.
Dalle forme di realizzazione sopra descritte sono possibili ulteriori varianti, senza allontanarsi dall'insegnamento dell'invenzione.
È chiaro, infine, che il dispositivo di comando di un sistema elettronico di bicicletta e il relativo sistema elettronico di bicicletta così concepiti sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico (100) di bicicletta comprendente un involucro di contenimento (18), contenente al suo interno almeno un interruttore (19,20,22), e almeno un organo di azionamento manuale (16,17,21) affacciato da detto involucro di contenimento (18) e attivo su un rispettivo interruttore (19,20,22) di detto almeno un interruttore (19,20,22) per impartire almeno un comando manuale a detto sistema elettronico (100) di bicicletta, caratterizzato dal fatto che detto involucro di contenimento (18) è provvisto di una sede di alloggiamento (18a) atta a ricevere almeno un moltiplicatore di ingressi (15) collegabile a detto almeno un interruttore (19,20,22) per ricevere detto comando manuale quando detto almeno un organo di azionamento manuale (16,17,21) attiva detto rispettivo interruttore (19,20,22).
  2. 2. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 1, in cui detta sede di alloggiamento (18a) è atta a ricevere detto almeno un moltiplicatore di ingressi (15) in maniera amovibile.
  3. 3. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente almeno un moltiplicatore di ingressi (15) alloggiato in detta sede (18a) di detto involucro di contenimento (18) e collegato a detto almeno un interruttore (19,20,22).
  4. 4. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un organo di azionamento manuale (16,17) ha asse di azionamento parallelo a e non coincidente con un asse di azionamento di detto rispettivo interruttore (19,20).
  5. 5. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un organo di azionamento manuale (16,17) comprende un braccio a leva (16b,17b) vincolato a una prima estremità (16c,17c) a un elemento di perno (16d,17d) e a una seconda estremità (16e,17e) a un corpo ad azionamento manuale (16a,17a) affacciato da detto involucro di contenimento (18), detto braccio a leva (16b,17b) comprendendo un elemento di attuazione (16f,17f) rivolto verso detto rispettivo interruttore (19,20).
  6. 6. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 5, in cui detto elemento di perno (16d,17d) è vincolato in maniera libera di ruotare a un organo di ritenuta rilasciabile (23) comprendente almeno una sede (23a) elasticamente deformabile atta a ritenere detto elemento di perno (16d,17d) per accoppiamento di forma e/o di forza.
  7. 7. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 6, in cui detto organo di ritenuta (23) comprende un corpo centrale (23b) dal quale si estendono una pluralità di sporgenze (23c) conformate a “C” destinate ad abbracciare detto elemento di perno (16d,17d), realizzando detta sede (23a) di ritenuta.
  8. 8. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 7, in cui dette sporgenze (23c) conformate a “C” sono disposte con l’apertura della “C” rivolta verso una parete interna di detto involucro di contenimento (18).
  9. 9. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 8, in cui in corrispondenza di detta parete interna, detto involucro di contenimento (18) comprende almeno una nervatura (18d) atta a cooperare con detto organo di ritenuta rilasciabile (23) per trattenere detto elemento di perno (16d,17d) una volta inserito in detta sede (23a).
  10. 10. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno due organi di azionamento manuale (16,17) affacciati da facce contrapposte (18b,18c) di detto involucro di contenimento (18), detti almeno due organi di azionamento manuale (16,17) avendo assi di azionamento reciprocamente paralleli e non coincidenti.
  11. 11. Dispositivo di comando (11,12) di un sistema elettronico di bicicletta secondo la rivendicazione 10, in cui almeno un organo di azionamento manuale (16) di detti almeno due organi di azionamento manuale (16,17) ha asse di azionamento passante esternamente rispetto a dette facce contrapposte (18b,18c) di detto involucro di contenimento (18).
  12. 12. Sistema di comando (10) di un sistema elettronico (100) di bicicletta comprendente almeno una coppia di dispositivi di comando (11,12) per impartire almeno un comando manuale a detto sistema elettronico (100) di bicicletta, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un moltiplicatore (15) di ingressi atto a ricevere almeno un comando manuale immesso da almeno un dispositivo di comando (11,12) di detta almeno una coppia di dispositivi di comando (11,12) e instradarlo in detto sistema elettronico (100) di bicicletta.
  13. 13. Sistema di comando (10) di un sistema elettronico (100) di bicicletta secondo la rivendicazione 12, in cui almeno un primo dispositivo (11,12) di comando di detta almeno una coppia di dispositivi di comando di bicicletta (11,12) è realizzato secondo qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11.
  14. 14. Sistema di comando (10) di un sistema elettronico (100) di bicicletta secondo la rivendicazione 13, in cui detto almeno un moltiplicatore di ingressi (15) è disposto internamente a detto primo dispositivo (11,12) di comando di un sistema elettronico di bicicletta.
  15. 15. Sistema elettronico (100) di bicicletta comprendente almeno un’unità elettronica/elettromeccanica (14) atta a ricevere comandi manuali e un sistema di comando (10) secondo qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 14, detto almeno un moltiplicatore (15) di ingressi instradando detto almeno un comando manuale ricevuto verso detta unità elettronica/elettromeccanica (14).
  16. 16. Sistema elettronico (100) di bicicletta secondo la rivendicazione 15, in cui detta unità elettronica/elettromeccanica (14) comprende almeno un deragliatore anteriore e/o posteriore.
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