ITMI20131350A1 - Cerniera per mobili con elemento ammortizzante autonomo - Google Patents

Cerniera per mobili con elemento ammortizzante autonomo

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ITMI20131350A1
ITMI20131350A1 IT001350A ITMI20131350A ITMI20131350A1 IT MI20131350 A1 ITMI20131350 A1 IT MI20131350A1 IT 001350 A IT001350 A IT 001350A IT MI20131350 A ITMI20131350 A IT MI20131350A IT MI20131350 A1 ITMI20131350 A1 IT MI20131350A1
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hinge
shock
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articulated
door
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IT001350A
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Roberto Corbetta
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Danco S P A
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F5/00Braking devices, e.g. checks; Stops; Buffers
    • E05F5/006Braking devices, e.g. checks; Stops; Buffers for hinges having a cup-shaped fixing part, e.g. for attachment to cabinets or furniture
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
    • E05Y2900/00Application of doors, windows, wings or fittings thereof
    • E05Y2900/20Application of doors, windows, wings or fittings thereof for furniture, e.g. cabinets

Landscapes

  • Closing And Opening Devices For Wings, And Checks For Wings (AREA)

Description

Descrizione di un brevetto di invenzione
DESCRIZIONE
Forma oggetto del presente trovato una cerniera per mobili secondo il preambolo della rivendicazione principale.
Sono note da tempo le cerniere per mobili provviste di elemento ammortizzante atto a fermare la chiusura della porta o anta del mobile sulla struttura di quest’ultimo. Tali cerniere tuttavia comprendono un tale elemento che è parte integrante della cerniera: ad esempio tale elemento ammortizzante è fissato longitudinalmente ad un organo articolato della cerniera ed è atto a cooperare, in chiusura della porta o anta con una prima parte di cerniera connessa a quest’ultimo. In tal modo la chiusura viene fermata o ammortizzata, evitando che tale anta o porta urti con violenza sulla struttura sopra citata. In un'altra soluzione, l'elemento ammortizzante è fissato ad una parte della cerniera vincolata alla struttura del mobile (o "basetta") ed agisce direttamente sull'organo articolato quando la porta o anta è in fase di chiusura.
Le soluzioni note, tuttavia, sono di difficile e costosa realizzazione in quanto sono realizzate già in fase di produzione con l’elemento ammortizzante associato ad esso. Inoltre esse presentano dimensioni o ingombri non trascurabili a causa del posizionamento dell’elemento ammortizzante sull’organo articolato; ciò incide anche sull’estetica del mobile.
Infine, le soluzioni note hanno un utilizzo univoco in quanto le cerniere ammortizzate “nascono” con l’elemento ammortizzante fissato all’organo articolato o ad altra parte della cerniera. Non è quindi possibile separare i componenti (elemento ammortizzante e organo articolato o altra parte di cerniera, ad esempio la basetta che fissa quest'ultima al mobile) l’uno dall’altro. Conseguentemente, il produttore di mobili deve dotarsi di cerniere ammortizzate e di cerniera sprovvista di elemento ammortizzante anche se la cerniera nel suo insieme (organo articolato e basetta) è fondamentalmente la stessa (ad esempio dal punto di vista della struttura articolata, definita da bracci disposti usualmente a parallelogrammo articolato). Ne consegue un maggior investimento in componentistica e necessità di avere spazio dove immagazzinare tale componentistica.
Scopo del presente trovato è quello di offrire una cerniera ammortizzata ovvero provvista di elemento ammortizzante che superi gli inconvenienti delle soluzioni note.
In particolare, scopo del trovato è quello di offrire una cerniera del tipo citato che sia di semplice realizzazione e montaggio e che possa essere provvista dell’elemento ammortizzante solo quando voluto ed è necessario.
Un altro scopo è quello di offrire una cerniera del tipo sopra citato che possa essere in ogni movimento trasformata in cerniera sprovvista di elemento ammortizzante.
Un ulteriore scopo è quello di offrire una cerniera del tipo sopra citato che abbia costi contenuti e che comprenda componenti applicabili e cerniere non ammortizzate al fine di renderle tali.
Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all’esperto del ramo vengono raggiunti da una cerniera secondo le unite rivendicazioni.
Per una miglior comprensione del presente trovato si allegano a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, i seguenti disegni in cui:
la fig. 1 mostra una vista prospettica, parziale, con alcune parti omesse per maggior chiarezza, di una cerniera ammortizzata secondo il trovato;
la fig. 2 mostra una vista prospettica, parzialmente in esploso della cerniera di fig. 1; la fig. 3 mostra una vista prospettica in esploso di una parte della cerniera di fig. 1;
la fig. 4 mostra una vista dall’alto della parte di fig. 3 con una sua porzione di copertura omessa e in una sua prima posizione di lavoro;
la fig. 5 mostra una vista analoga a quella di fig. 4, ma con la cerniera in una sua seconda posizione di lavoro;
la fig. 6 mostra una vista analoga a quella di fig. 4, ma con la cerniera in una ulteriore posizione di lavoro;
la fig. 7 mostra una vista analoga a quella di fig. 4, ma con la cerniera in un’altra posizione di lavoro;
la fig. 8 mostra una vista dall’alto, parziale, della cerniera di fig. 1;
la fig. 9 mostra una vista in sezione secondo la linea 9-9 di fig. 8;
la fig. 10 mostra una vista in sezione secondo la linea 10-10 di fig. 1; e
la fig. 11 mostra una vista in sezione secondo la linea 11-11 di fig. 1.
Con riferimento alle citate figure, una cerniera ammortizzata è indicata genericamente con 1 ed è atta a connettere, permettendone il movimento, una porta o anta di un mobile ad una struttura di quest’ultimo (entrambe non mostrate). Tale cerniera comprende una prima porzione (o basetta) 2 atta ad essere associata alla struttura del mobile, un organo articolato 3 connesso a tale prima porzione ed una seconda porzione (non mostrata) a cui è connesso l’organo articolato 3 ed atta ad essere collegata alla porta o anta. Ovviamente, la prima porzione 2 può essere associata a quest’ultima e la seconda porzione a detta struttura del mobile. L’organo articolato comprende biellismi e/o articolazioni a quadrilatero articolato in sé noto e non ulteriormente descritto.
Almeno la seconda porzione di cerniera e l’organo articolato 3 possono essere di realizzazione in sé nota, la prima porzione potendo essere in sé nota o adattata alla presente invenzione.
Secondo l’invenzione, la cerniera 1 comprende un elemento ammortizzatore o ammortizzante 7 ad esempio definito da un ammortizzatore ad olio o a gas, a molla o ad aria disposto con asse longitudinale W ortogonale all’asse longitudinale dell’organo articolato 3; ovviamente, l'elemento 7 può anche essere realizzato in modo differente ad esempio tramite "rallentatori" a ruota dentata, operanti in modo unidirezionale come quelli tipicamente utilizzati sulle autovetture. Tale elemento ammortizzante è indirettamente cooperante con detto organo 3 quando la cerniera 1 si richiude ovvero quando si chiude l’anta o porta sulla struttura del mobile.
Più in particolare, l’elemento ammortizzante 7 è associato ad un corpo dell’ammortizzatore 10 atto ad essere amovibilmente accoppiato, per esempio, mediante interferenza o accoppiamento a scatto alla prima porzione 2 della cerniera 1 e/o atto a sovrapporsi a quest’ultima al fine di consentire la cooperazione dell’elemento 7 con l’organo 3. Il corpo dell’ammortizzatore 10 comprende una porzione di base 11, cava, atta ad essere richiusa da una copertura 12. Preferibilmente la porzione di base 11 è in materiale plastico, mentre la copertura è in metallo, quest’ultima essendo accoppiata alla porzione 11 in modo noto qualsiasi (ad esempio, a scatto, mediante viti, per deformazione meccanica o altro come sarà poi descritto) così da richiudere la cavità 15 della porzione di base 11. Tale porzione e la copertura 12 presentano una giacitura ortogonale rispetto all’asse K dell’organo articolato 3 e comprendono un incavo laterale (rispettivamente 11A e 12A), atto a definire un passaggio 16 in cui si muove l’organo (3) passando da una posizione chiusa ad una aperta.
In particolare, in tale passaggio 16 si muove una porzione estremale 18, in sé nota, di detto organo 3, incernierata alla prima porzione 2 della cerniera. Tale porzione 2, nell’esempio delle figure, è definita da una base o scatole presentante un corpo 20 avente una base 21 dal cui perimetro si eleva un bordo perimetrale 22 della porzione (o scatola) 2. Ad una parte 22A di tale bordo è incernierata la porzione estremale 18 dell’organo articolato 3 che, a cerniera richiusa, alloggia entro l’incavo 24 della base delimitato da tale bordo perimetrale 22, dalla base 21 e aperto superiormente.
La porzione di base 11 del corpo dell’ammortizzatore 10 presenta alette o denti di aggancio 26 atti ad accoppiarsi a scatto entro fori 27 previsti nel bordo perimetrale 22 della prima porzione 2 della cerniera 1. Altri fori 28 di tale bordo 22 accolgono denti 30 della copertura 12 del corpo 10 così da accoppiare quest’ultimo a tale porzione 2 della cerniera 1.
Nella cavità 15 del corpo dell’ammortizzatore 10 sono presenti elementi di interconnessione 33 atti a consentire l’accoppiamento funzionale tra l’organo articolato 3 con l’elemento ammortizzante 7. Da notare che con i termini “accoppiamento funzionale” si indica un accoppiamento indiretto tra tale organo 3 e detto elemento 7 ottenuto tramite gli elementi di interconnessione 33 sopra citati. Questi ultimi consentono di trasferire, quando desiderato (come sarà descritto), il movimento dell’organo articolato 3 all’elemento ammortizzante 7 senza che vi sia alcun contatto diretto tra questi ultimi.
Più in particolare, secondo la forma di esecuzione delle figure, nella cavità 15 sono previste, in posizione diametralmente contrapposte, sedi 36 atte a contenere, scorrevolmente, spintori 38 presentanti una sostanziale conformazione ad L e, quindi, aventi due parti 38A e 38B tra loro angolate, una prima parte 38A fuoriuscendo dalla rispettiva sede 36 e dall’incavo 15 ed essendo ripiegata verso la base 21 della prima porzione o scatola 2 della cerniera 1; la seconda parte 38B giacendo nella sede 36 corrispondente e potendo traslare in essa.
La prima parte 38A presenta una superficie 40 a piano inclinato (o supporta una nervatura o risalto così conformato, come nelle figure) atta a cooperare con la porzione estremale 18 dell’organo articolato 3 (o meglio con un suo bordo laterale 18A contrapposto a tale prima parte 38A). Quando la cerniera si chiude, la porzione estremale 18 agisce su entrambe la parti 38A degli spintori 38 disposti (contrapposti, sui lati di tale parte 18) nelle sedi 36. Tale azione porta alla scorrimento in ognuna di quest’ultime della seconda parte 38B del corrispondente spintore 38.
Ogni spintore comprende, in detta seconda parte 38B, un incavo laterale 43 contenente un primo braccio 44 aggettantesi radialmente da un corpo 45 (ognuno definente con gli spintori 38 gli elementi 33) imperniato su un perno 46 solidale alla porzione di base 11 del corpo dell’ammortizzatore 10. Tale perno 46 è cavo in 47 ed è atto ad accogliere un alberino 48 solidale alla copertura 12 di tale corpo 10, alberino che viene quindi ribattuto nella sua parte estremale 48A così da fissare secondo la forma di realizzazione delle figure, tale copertura 12 a detta porzione 11.
Il corpo 45 (posto entro una sua sede 100 nel corpo 10) presenta, oltre al (primo) braccio 44, un secondo braccio 50, sempre aggettantisi radialmente da tale corpo. Questo secondo braccio è atto a cooperare con l’elemento ammortizzatore 7 così da comprimerlo quando la cerniera viene richiusa e consentire che tale chiusura (e quindi quella dell’anta) sia ammortizzata.
Da notare che ogni spintore 38 coopera con un corrispondente corpo 45 (che definiremo corpo attuatore dell’elemento ammortizzante 7). Un primo corpo attuatore agisce su uno stelo 52 dell’elemento 7 fuoriuscente da un cilindro 53 di quest’ultimo con cui coopera il secondo corpo attuatore 45. Tali cooperazioni avvengono tramite i secondi bracci 50 di detti corpi.
L’elemento ammortizzante è posto in una sede 56 prevista nella cavità 15 del corpo dell’ammortizzatore 10 che, come detto, deve avere giacitura spaziale ortogonale all’asse K dell’organo articolato 3 (al fine di avere la perpendicolarità tra l’asse W dell’elemento 7 e quella K suddetta).
Pertanto, chiudendo la cerniera 1, la porzione 18 dell’organo articolato 3 agisce indirettamente (tramite gli spintori 38 ed i corpi attuatori 45) sull’elemento 7 che ne ammortizza il movimento. Da notare che tale effetto ammortizzante esiste comunque anche in fase di apertura della cerniera (e dell’anta) in quanto la sua porzione 18 è sempre e comunque “racchiusa” dagli spintori 38 su cui agisce, tramite i corpi attuatori 41, l’elemento ammortizzante 7.
Poiché la cerniera 1 è di tipologia in sé nota, è possibile associare ad essa il corpo dell’ammortizzatore 10 al fine di renderla una cerniera ammortizzata oppure di non associare ad essa tale corpo 10, così da consentire alla cerniera un funzionamento non vincolato e libero (non ammortizzato).
Ciò consente una notevole flessibilità di uso del trovato (con il corpo dell’ammortizzatore 10 amovibilmente vincolato e vincolabile alla cerniera 1), di ridurre i costi per i produttori di mobili, di rendere più flessibili l’uso dell’ammortizzamento nella chiusura di porte e ante dei mobili e di ridurre le giacenze e i costi di magazzino.
Da notare che, secondo il trovato, il funzionamento dell’elemento ammortizzante 7 a corpo 10 associato alla cerniera 1 può essere parzialmente o totalmente escluso.
A tal fine, nel corpo 10 sono presenti cursori 60 (fungenti da mezzi di esclusione di tale funzionamento), atti a cooperare con un corrispondente corpo attuatore 45 per escluderne o permetterne l’azione sull’elemento 7. Ogni cursore è scorrevolmente associato ad una sua sede 62 e comprende una estremità 63 atta a cooperare col corpo attuatore 45 corrispondente, per bloccarne la rotazione attorno al corrispondente perno 46, quando tale estremità è estratta dalla sede 62 ed è così atta a cooperare con un nasello o aggetto 65 del corpo 45 per impedirne la rotazione suddetta (vedi fig. 6 e fig. 7). Il movimento del cursore è ottenuto agendo su un risalto 66 sporgente entro una finestra 68 realizzata nella copertura 12 del corpo dell’ammortizzatore 10.
Come mostrato nelle figure 6 e 7, uno o entrambi i cursori possono essere messi nelle loro sedi 62 e portati con le loro estremità 63 in posizione tale da contattare l’aggetto 65 bloccando la rotazione del corpo attuatore 45 corrispondente. Tale azione su ogni cursore deve essere eseguita ad anta o porta aperta in modo tale che la successiva chiusura porti ad un azionamento dell’elemento 7 che tuttavia rimane poi compresso perché i corpi attuatori 45 non possono più ruotare a causa della posizione dei cursori 60 che contrastano contro i risalti 66.
L’anta o porta si apre così senza alcuna resistenza (e si richiude senza alcuna ammortizzazione).
Grazie al trovato si ottiene una cerniera ammortizzata di facile realizzazione (il corpo 10 viene preassemblato prima dell’accoppiamento con la prima parte 2 della cerniera), in cui la funzione ammortizzante può essere inclusa o esclusa o parzialmente esclusa. La cerniera secondo il trovato quindi offre una notevole flessibilità d’uso e di realizzazione potendo essere il corpo 10 associato ad una prima porzione di cerniera oppure essere posto su di essa e fissata al mobile o all’anta direttamente.
E’ stata descritta una forma preferita del trovato. Altre sono tuttavia possibili alla luce della descrizione che precede e sono da ritenere ricadere nell’ambito delle rivendicazioni che seguono.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera (1) per mobili comprende una prima porzione estremale (2) atta ad essere accoppiata ad una porta o anta mobile rispetto a tale struttura, un organo articolato (3), collegato a tale prima porzione di cerniera (2) ed atto ad essere connesso ad una seconda porzione di cerniera accoppiata all’altra tra detta struttura e detta porta o anta, essendo previsto un elemento ammortizzante (7) atto a frenare il movimento in chiusura della cerniera (1) col quale la porta o anta viene richiusa sulla struttura del mobile, tale elemento ammortizzante (7) essendo associato alla prima porzione estremale (2) della cerniera caratterizzata dal fatto che coopera indirettamente con l'organo articolato (3) quando tale anta o porta è in fase di chiusura.
  2. 2. Cerniera di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'elemento ammortizzante (7) è posto con asse (W) ortogonale all'asse (K) dell'organo articolato (3).
  3. 3. Cerniera di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’elemento ammortizzante (7) è inserito in un corpo dell’ammortizzatore (10) atto ad essere associato alla prima porzione estremale (2) della cerniera, detto vincolo essendo alternativamente diretto o indiretto a quest’ultima.
  4. 4. Cerniera di cui alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che la seconda porzione della cerniera (2) si accoppia a scatto con il corpo dell’ammortizzatore (10) così da essere direttamente vincolato a quest’ultimo.
  5. 5. Cerniera di cui alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il corpo dell’ammortizzatore (10) è fissato all’anta o porta del mobile e giace al di sopra della seconda porzione della cerniera (2) così da essere indirettamente accoppiata a quest’ultima e cooperare indirettamente con l’organo articolato (3).
  6. 6. Cerniera di cui alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che sono previsti elementi di interconnessione (33) associati al corpo dell’ammortizzatore (10) atti a cooperare direttamente con una porzione estremale (18) dell’organo articolato (3) associato alla seconda porzione della cerniera (2) e con l’elemento ammortizzante (7) così da consentire a quest’ultimo di interferire nel movimento di tale organo (3), ammortizzandolo.
  7. 7. Cerniera di cui alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti elementi di interconnessione comprendono almeno una spintore (38) cooperante con la porzione estremale (18) di tale organo (3) ed un corrispondente corpo attuatore (45) atto ad agire su detto elemento ammortizzante (7), detto spintore (38) essendo collegato a tale corpo attuatore (45) per trasferire a quest’ultimo il moto di detta porzione estremale (18).
  8. 8. Cerniera di cui alla rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che si prevede uno spintore (38) ed un corrispondente corpo attuatore (45) su ciascun lato della porzione estremale (18) dell’organo articolato (3).
  9. 9. Cerniera di cui alla rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che ogni spintore (38) ed ogni corpo attuatore (45) è alloggiato in una propria sede (36, 100) del corpo dell’ammortizzatore (10), detto spintore avendo una prima parte (38A) esterna a tale sede (36) ed atto a cooperare con la porzione estremale (18) dell’organo articolato (3) ed una seconda parte (38B) scorrevole in tale sede e seguito dal movimento della suddetta porzione estremale (18), la seconda parte cooperando con un primo braccio (44) di detto corpo attuatore (45) sporgente radialmente da quest’ultimo, un secondo braccio (50) di tale corpo (45) cooperando con l’elemento ammortizzante, detto corpo (45) essendo incernierato su un perno (46) solidale al corpo dell’ammortizzatore (10) e ruotando attorno ad esso.
  10. 10. Cerniera di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato da fatto che sono previsti mezzi di esclusione (60) dell’azione dell’elemento ammortizzante (7) sull’organo articolato (3).
  11. 11. Cerniera di cui alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di esclusione sono un cursore (60) atto ad intervenire su detto corpo attuatore (45) al fine di impedirne la rotazione attorno al corrispondente perno (46) e quindi la cooperazione con detto elemento ammortizzante, con conseguente impedimento a quest’ultimo di cooperare con l’organo articolato (3) della cerniera.
  12. 12. Cerniera di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento ammortizzante è scelto tra un pistone a gas, un pistone idraulico, una molla, un pistone a molla, un rallentatore o similari.
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