ITMI20130808A1 - Dispositivo igienico per apparecchi sanitari - Google Patents

Dispositivo igienico per apparecchi sanitari

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ITMI20130808A1
ITMI20130808A1 IT000808A ITMI20130808A ITMI20130808A1 IT MI20130808 A1 ITMI20130808 A1 IT MI20130808A1 IT 000808 A IT000808 A IT 000808A IT MI20130808 A ITMI20130808 A IT MI20130808A IT MI20130808 A1 ITMI20130808 A1 IT MI20130808A1
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solid
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Gianni Alderuccio
Pellegrini Federico De
Massimiliano Pimazzoni
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Bolton Manitoba S P A
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03DWATER-CLOSETS OR URINALS WITH FLUSHING DEVICES; FLUSHING VALVES THEREFOR
    • E03D9/00Sanitary or other accessories for lavatories ; Devices for cleaning or disinfecting the toilet room or the toilet bowl; Devices for eliminating smells
    • E03D9/02Devices adding a disinfecting, deodorising, or cleaning agent to the water while flushing
    • E03D9/03Devices adding a disinfecting, deodorising, or cleaning agent to the water while flushing consisting of a separate container with an outlet through which the agent is introduced into the flushing water, e.g. by suction ; Devices for agents in direct contact with flushing water
    • E03D9/032Devices connected to or dispensing into the bowl
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03DWATER-CLOSETS OR URINALS WITH FLUSHING DEVICES; FLUSHING VALVES THEREFOR
    • E03D9/00Sanitary or other accessories for lavatories ; Devices for cleaning or disinfecting the toilet room or the toilet bowl; Devices for eliminating smells
    • E03D9/02Devices adding a disinfecting, deodorising, or cleaning agent to the water while flushing
    • E03D2009/024Devices adding a disinfecting, deodorising, or cleaning agent to the water while flushing using a solid substance

Description

DISPOSITIVO IGIENICO PER APPARECCHI SANITARI
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo igienico per apparecchi sanitari.
E’ noto utilizzare dispositivi igienici per apparecchi sanitari, quali ad esempio un WC, da appendere all’interno dell’apparecchio sanitario mediante un opportuno gancio che si impegna sul bordo perimetrale dello stesso.
I dispositivi igienici noti si possono suddividere nelle cosiddette “tavolette solide†, comprendenti un mezzo detergente e/o deodorante allo stato solido, e nelle cosiddette “tavolette liquide†, comprendenti un mezzo detergente e/o deodorante per WC allo stato liquido erogato attraverso un flacone.
In particolare, la prima tipologia di dispositivi igienici per WC comprende, in genere, un elemento dispensatore traforato, detto “gabbietta†, provvisto di un gancio per l’impegno al bordo del WC, e contenente al suo interno il mezzo detergente e/o deodorante in forma di blocco solido, anche detto “saponcino†.
Il mezzo detergente e/o deodorante allo stato solido viene attualmente fabbricato in genere tramite processo di estrusione.
Ad ogni flusso di acqua di scarico, l’acqua che investe direttamente l’elemento dispensatore a gabbietta dissolve e dilava una piccola quantità del prodotto detergente e/o deodorante dal blocco solido contenuto all’interno della gabbietta.
Un inconveniente di tali dispositivi a gabbietta consiste nell’elevato impatto ambientale degli stessi. Infatti, terminato il loro uso, quando il mezzo detergente e/o profumante à ̈ consumato, l’intero elemento dispensatore, comprendente il gancio e la gabbietta, viene buttato.
Inoltre, i dispositivi a gabbietta, quando applicati all’interno del WC, sono ingombranti e con un aspetto estetico che può essere ritenuto poco gradevole.
Sono stati anche sviluppati altri dispositivi igienici per WC in cui il mezzo detergente e/o profumante solido à ̈ sospeso al bordo perimetrale attraverso una struttura meno ingombrante della gabbietta. Ad esempio, la domanda WO 2007/107750 A1 mostra un mezzo detergente solido all’interno del quale à ̈ direttamente annegata una piastra posta all’estremità del gancio per la sospensione al bordo perimetrale del WC. Il mezzo detergente solido presenta sostanzialmente l’intera superficie esterna esposta all’acqua di scarico, essendo la piastra interna al blocco solido stesso.
L’inconveniente principale di tale dispositivo consiste nel consumo molto irregolare del mezzo detergente e/o profumante, che assume un aspetto estetico poco gradevole già dopo un numero relativamente basso di flussi di acqua di scarico. Un ulteriore inconveniente riguarda il processo di produzione che richiede la previsione di una apposita fase di formazione di un intaglio all’interno del blocco solido per consentire l’inserimento della piastra.
Un altro esempio di dispositivo igienico per WC comprendente un mezzo detergente e/o profumante solido à ̈ dato dalla domanda EP 2270286 A1, che insegna a dotare centralmente il blocco solido con un foro passante in cui à ̈ inserita una traversa provvista ad una estremità del gancio di sospensione al bordo perimetrale del WC.
Anche in questa tipologia di dispositivi la dimensione della struttura à ̈ più ridotta rispetto ai dispositivi a gabbietta, ma comunque non a vantaggio dell’aspetto estetico del blocco solido, che deve accogliere il foro passante. Infatti, in questo caso tuttavia rimane sempre visibile la struttura di supporto e di fatto gli inestetismi della tradizionale gabbietta vengono mantenuti, almeno in parte.
Un ulteriore esempio à ̈ costituito dal dispositivo igienico mostrato nella domanda internazionale WO 2011/141720 A1, in cui il blocco solido à ̈ infilzato su uno o più pioli sporgenti da una porzione terminale del gancio per la sospensione al bordo perimetrale del WC.
Un primo inconveniente riguarda l’accresciuto rischio che il blocco solido detergente e/o deodorante possa frammentarsi durante il suo consumo.
Inoltre, nel caso in cui la porzione terminale del gancio à ̈ rivolta verso l’esterno del dispositivo, vale a dire esposta alla vista dell’utilizzatore, una parte rilevante della struttura di supporto del dispositivo igienico risulta esposta alla vista. Questo aspetto à ̈ percepito ancor più sgradevole quando il blocco solido, iniziando a consumarsi, non à ̈ più aderente alla stessa.
Nel caso in cui la porzione terminale del gancio à ̈ invece rivolta verso la parete del WC, i pioli devono avere una lunghezza rilevante, per evitare che durante il consumo non siano più in presa nel blocco solido determinando la caduta dello stesso. In questo modo i pioli potranno tuttavia, durante il consumo del blocco, risultare visibili frontalmente, circostanza non gradita.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo igienico per apparecchi sanitari che risolva gli inconvenienti sopra citati dell’arte nota.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo igienico per apparecchi sanitari che si consumi in modo regolare e che si mantenga appeso al gancio per un tempo di consumo più lungo possibile.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo igienico per apparecchi sanitari particolarmente semplice e funzionale, con costi contenuti.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un dispositivo igienico per apparecchi sanitari come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un dispositivo igienico per apparecchi sanitari secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 à ̈ una vista prospettica di un dispositivo igienico per apparecchi sanitari secondo l’invenzione;
la figura 2 Ã ̈ una vista in alzata laterale del dispositivo di figura 1;
la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica del lato posteriore del blocco solido detergente del dispositivo di figura 1;
la figura 4 Ã ̈ una vista prospettica dei mezzi di aggancio del dispositivo di figura 1;
la figura 5 mostra schematicamente in vista esplosa l’interposizione di materiale collante tra il blocco solido e i mezzi di aggancio del dispositivo di figura 1.
Con riferimento alle figure, viene mostrato un dispositivo igienico per apparecchi sanitari, complessivamente indicato con 10, comprendente un mezzo detergente e/o deodorante sotto forma di blocco solido 20 e mezzi di aggancio 30 ad un bordo perimetrale di un WC.
I mezzi di aggancio 30 comprendono una prima porzione di impegno 31 al WC ed una seconda porzione di impegno 32 con il blocco solido 20.
La prima porzione di impegno 31 al WC à ̈ costituita da un gancio flessibile atto all’impegno attorno al bordo del WC. Tale elemento può avere forme e dimensioni variabili.
La seconda porzione di impegno 32 con il blocco solido 20 comprende una superficie piana 33 rivolta frontalmente, vale a dire verso l’interno del WC, ed un collare di centraggio 34 posto in posizione intermedia tra la seconda porzione di impegno 32 con il blocco solido 20 e il gancio flessibile 31.
Il blocco solido 20 può essere realizzato mediante una qualsiasi delle tecnologie note, ad esempio tramite estrusione o coestrusione e successivo stampaggio oppure tramite colatura.
Il blocco solido 20 comprende almeno una superficie piana posteriore 21 per l’impegno in battuta con la superficie piana 33 dei mezzi di aggancio 30.
La superficie piana posteriore 21 per l’impegno con i mezzi di aggancio 30, secondo una realizzazione preferita, ha dimensione piana minore rispetto alla superficie esterna posteriore 23 del blocco solido 20.
Secondo una realizzazione preferita, la superficie piana posteriore 21 del blocco solido 20 si colloca in posizione affondata nello spessore X del blocco solido 20, vale a dire costituisce il fondo di un incavo 22 realizzato rispetto ad una superficie esterna posteriore 23 del blocco solido 20. Nell’esempio mostrato, la profondità dell’incavo 22 à ̈ circa pari a metà dello spessore X.
Nell’esempio raffigurato, la superficie piana posteriore 21 del blocco solido comprende una parte circolare disposta sostanzialmente centrata rispetto al blocco solido 20 e un tratto di collegamento con il perimetro esterno.
La superficie piana 32 dei mezzi di aggancio 30 ha forma complementare rispetto alla superficie piana posteriore 21 del blocco solido 20, comprendendo anch’essa una parte circolare e un tratto di collegamento, in modo che la seconda porzione di impegno 32 con il blocco solido 20 dei mezzi di aggancio 30 sia accolta all’interno dell’incavo 22.
Preferibilmente, la superficie piana posteriore 21 sarà pari al 30-70% della superficie esterna posteriore 23 del blocco solido 20, preferibilmente tra il 40% e il 50%.
Secondo realizzazioni alternative, non mostrate, l’incavo 22 può avere una profondità X minore e sostanzialmente pari allo spessore della seconda porzione di impegno 32 con il blocco solido 20, in modo che la stessa risulti a filo con la superficie esterna posteriore 23 del blocco solido, ma non sporgente da essa, quando il dispositivo 10 à ̈ assemblato da nuovo.
In alternativa, in assenza di incavo, la superficie piana posteriore 21 di accoppiamento con la seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30 potrebbe essere parte della superficie posteriore 23 del blocco solido 20, in questo caso realizzata piana. La seconda porzione di impegno 32 con il blocco solido 20 dei mezzi di aggancio 30 si trova in questo caso collocata in posizione sporgente rispetto allo spessore X del blocco solido 20.
In generale la superficie piana posteriore 21 potrà essere ridotta al minimo al 5% della superficie esterna posteriore 23 del blocco solido 20.
Nel caso in cui non à ̈ presente l’incavo la superficie piana posteriore 21 potrebbe anche essere pari al 100% della superficie esterna posteriore 23 del blocco solido 20. In tal caso la superficie piana 33 della seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30 potrebbe al limite addirittura sporgere rispetto al blocco solido.
In fase di assemblaggio del dispositivo igienico 10 secondo l’invenzione del materiale collante 40 à ̈ disposto all’interfaccia tra la superficie piana posteriore 21 del blocco solido 20 e la superficie piana 33 della seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30, come mostrato schematicamente in figura Ai fini della presente invenzione, il materiale collante utilizzato ha una composizione chimica compatibile con l’esposizione della tavoletta ai flussi di acqua di scarico, ossia la composizione chimica à ̈ tale da mantenere unite la superficie piana posteriore 21 del blocco solido 20 e la superficie piana 33 della seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30 durante l’utilizzo del dispositivo. Preferibilmente, il suddetto materiale collante à ̈ in grado di mantenere unite le suddette superfici per almeno 150 flussi di acqua di scarico.
Esempi di materiali collanti utilizzabili sono le colle a base di composti cianoacrilati (colle cianoacriliche). Le colle cianoacriliche sono adesivi reattivi monocomponente che comprendono almeno un polimero comprendente unità ripetitive scelte, ad esempio, fra gli esteri alchilici o alcossialchilici dell’acido α-cianoacrilico dove:
- il gruppo alchilico à ̈ un gruppo comprendente da 1 a 8 atomi di carbonio, preferibilmente da 1 a 4 atomi di carbonio, ed eventualmente almeno un’insaturazione etilenica;
- il gruppo alcossilico à ̈ un gruppo comprendente da 1 a 8 atomi di carbonio, preferibilmente da 1 a 4 atomi di carbonio, ed eventualmente almeno un’insaturazione etilenica.
Esempi dei suddetti gruppi alchilici o alcossialchilici sono: metile, etile, n-butile, allile e metossietile.
Le colle cianoacriliche induriscono molto rapidamente, a temperatura ambiente, a seguito della reazione di polimerizzazione dei suddetti monomeri, che può essere innescata dall’umidità presente nell’ambiente e/o sulla superficie della tavoletta.
Altri possibili materiali collanti impiegabili ai fini della presente invenzione sono le colle termofusibili (in inglese, hot melt). Queste colle comprendono polimeri in forma solida a temperature generalmente inferiori a 80°C. I polimeri, ad esempio, possono essere in forma di blocchi, barrette o granulati. Per l’applicazione, il polimero solido à ̈ riscaldato, ad esempio tramite una pistola a caldo (hot-gun), ad una temperatura superiore alla sua temperatura di fusione (generalmente compresa fra 120 – 220°C) e quindi applicato allo stato fluido alle superfici da accoppiare. Una volta raffreddatosi, si ha la formazione del giunto collante fra le superfici accoppiate.
Le colle termofusibili possono comprendere polimeri di diversa natura. Ad esempio, le colle termofusibili possono comprendere almeno un polimero poliolefinico amorfo scelto fra: polipropilene atattico, copolimero propilene-etilene, copolimero propilene-butene e copolimero propilene-esene.
Le colle termofusibili possono anche comprendere almeno un polimero scelto fra: copolimeri etileneacetato di vinile (EVA), eventualmente additivato con elastomeri, poliammidi, poliesteri e poliuretani.
Il materiale collante da utilizzare à ̈ scelto anche in funzione della composizione chimica della tavoletta detergente. La tipologia dei componenti presenti nella tavoletta (ad esempio, il tipo di tensioattivo o di filler utilizzato), infatti, può influire sulla forza di adesione del giunto collante.
I suddetti materiali collanti possono essere applicati ad una o entrambe le superfici del dispositivo da fare aderire utilizzando dispositivi noti nell’arte.
Dopo aver eseguito l’accoppiamento tra il blocco solido 20 e i mezzi di aggancio 30 in modo da avere il blocco solido 20 attestato contro il collare di centraggio 34, il blocco solido 20 à ̈ quindi stabilmente trattenuto sulla seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30.
Nel funzionamento in opera sul bordo perimetrale di un WC, ad ogni flusso di acqua di scarico l’acqua investe il dispositivo igienico a consumo migliorato per apparecchi sanitari 10 in modo differente in base al modello di WC. Ai due estremi opposti di funzionamento vi à ̈ un moto turbolento oppure una discesa a pioggia in modo aderente alla superficie del WC. In entrambi i casi estremi, il flusso di acqua colpisce il blocco solido 20 prevalentemente nella parte posteriore, vale a dire il lato affacciato alla superficie del WC, dilavando una certa quantità di sostanza detergente e/o profumante, in particolare nella porzione non coperta dalla seconda porzione di impegno 32 al blocco solido 20.
Secondo la realizzazione preferita, in cui la seconda pozione di impegno 32 al blocco solido 20 dei mezzi di aggancio 30 à ̈ contenuta nell’incavo 22, si avrà un maggiore spessore di materiale destinato a consumarsi prima che si avvii il consumo del blocco solido 20 anche nella parte coperta dai mezzi di aggancio. Con il progressivo consumo del blocco solido 20, infatti si riscontra progressivamente infiltrazione dell’acqua all’interfaccia tra il blocco solido 20 e la seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30. Questo fenomeno provoca una erosione della superficie piana 21 del blocco solido 20 e quindi una riduzione della superficie di adesione con la superficie piana 33 della seconda porzione di impegno 32 dei mezzi di aggancio 30. Vantaggiosamente quando si ha la riduzione della superficie di adesione, il blocco solido 20 ha un peso ormai ridotto, che può comunque essere sostenuto, allungando la vita utile del prodotto.
Il dispositivo igienico per apparecchi sanitari oggetto della presente invenzione ha il vantaggio di mantenere il più possibile l’integrità del blocco solido per evitare la frammentazione dello stesso.
Ulteriore vantaggio consiste nella semplicità di produzione.
Altro vantaggio à ̈ dato dal fatto che la seconda porzione di impegno con il blocco solido à ̈ mantenuta nascosta durante l’intera vita utile del prodotto.
Il dispositivo igienico per apparecchi sanitari così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo igienico per apparecchi sanitari (10) comprendente un mezzo detergente e/o deodorante sotto forma di blocco solido (20) e mezzi di aggancio (30) ad un bordo perimetrale di un WC, in cui detti mezzi di aggancio (30) comprendono una prima porzione di impegno al WC (31) ed una seconda porzione di impegno (32) con detto blocco solido (20) ed in cui detto blocco solido (20) comprende almeno una superficie piana posteriore (21) per l’impegno con detti mezzi di aggancio (30), caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione di impegno (32) con il blocco solido (20) comprende una superficie piana (33) rivolta frontalmente, di forma e dimensioni complementari con detta almeno una superficie piana posteriore (21) del blocco solido, dette superfici piane (21, 33) essendo poste in battuta tra loro, in cui materiale collante (40) à ̈ disposto all’interfaccia tra detta superficie piana posteriore (21) del blocco solido (20) e detta superficie piana (33) della seconda porzione di impegno (32) dei mezzi di aggancio (30).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (30) comprendono un collare di centraggio (34) posto in posizione intermedia tra detta seconda porzione di impegno (32) con il blocco solido (20) e detta prima porzione di impegno (31) con il WC, detto blocco solido (20) essendo disposto attestato contro detto collare di centraggio(34).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta superficie piana posteriore (21) del blocco solido (20) ha dimensioni piane minori rispetto ad una superficie esterna posteriore (23) del blocco solido (20).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta superficie piana posteriore (21) Ã ̈ pari al 30-70% della superficie esterna posteriore (23) del blocco solido (20), preferibilmente pari al 40-50%.
  5. 5) Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni 3 o 4, caratterizzato dal fatto detta superficie piana posteriore (21) del blocco solido (20) si colloca in posizione affondata nello spessore (X) del blocco solido (20), definendo il fondo di un incavo (22).
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto incavo (22) ha profondità pari a circa la metà dello spessore (X) di detto blocco solido (20).
  7. 7) Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detta superficie piana posteriore (21) del blocco solido (20) comprende una parte circolare disposta sostanzialmente centrata rispetto a detto blocco solido (20) e un tratto di collegamento con il perimetro esterno.
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta superficie piana posteriore (21) del blocco solido (20) à ̈ estesa all’intera superficie esterna posteriore (23) del blocco solido (20), detta superficie piana (33) della seconda porzione di impegno (32) dei mezzi di aggancio (30) avendo dimensioni piane minori, uguali o maggiori di detta superficie piana posteriore (21) del blocco solido (20).
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