ITMI20130716A1 - Sedia con braccioli mobili - Google Patents

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ITMI20130716A1
ITMI20130716A1 IT000716A ITMI20130716A ITMI20130716A1 IT MI20130716 A1 ITMI20130716 A1 IT MI20130716A1 IT 000716 A IT000716 A IT 000716A IT MI20130716 A ITMI20130716 A IT MI20130716A IT MI20130716 A1 ITMI20130716 A1 IT MI20130716A1
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IT
Italy
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armrest
chair
seat
backrest
support
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IT000716A
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Antonio Masserini
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Antonio Masserini
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47CCHAIRS; SOFAS; BEDS
    • A47C7/00Parts, details, or accessories of chairs or stools
    • A47C7/54Supports for the arms
    • A47C7/543Supports for the arms movable to inoperative position

Landscapes

  • Special Chairs (AREA)

Description

SEDIA CON BRACCIOLI MOBILI
La presente invenzione riguarda una sedia e più in particolare una sedia con braccioli mobili ed eventualmente anche il sedile mobile.
Esiste una grande varietà di sedie, alcune sono dotate di ruote, altre hanno sedile e/o schienale e/o braccioli regolabili in altezza e/o in inclinazione e/o girevoli, eccetera.
Per persone con mobilità ridotta è in molti casi di grande comodità potersi sedere ed alzare dal lato della sedia, piuttosto che dalla parte frontale. Queste situazioni sono tipiche ad esempio quando persone anziane, malate, con gesso, amputate, ecc. sono sedute e di fronte alla sedia è presente ad esempio un tavolo o un altro ostacolo. Quando tali utenti sono seduti, i braccioli svolgono una doppia funzione: garantiscono la comodità di poter appoggiare le braccia e la sicurezza di essere protetti da eventuali cadute laterali. D’altra parte, se detti braccioli non possono essere spostati adeguatamente, precludono alla persona la possibilità di alzarsi e sedersi dal lato della sedia con facilità e comodità.
Il brevetto US 4270798 divulga un sedile fisso dotato di braccioli che possono ruotare secondo due piani. Il primo piano di rotazione è un piano verticale perpendicolare al piano dello schienale e al piano del sedile, cosicché il bracciolo può essere sollevato fino ad affiancare lo schienale per non ostacolare l’ingresso e l’uscita laterale da parte dell’utente. Il secondo piano di rotazione è un piano perpendicolare al piano dello schienale e parallelo al piano del sedile, cosicché il bracciolo può essere spostato lateralmente a spinta per consentire una rapida evacuazione laterale di emergenza da parte dell’occupante.
Il brevetto US 6257668 divulga una sedia con braccioli che possono ruotare in un piano verticale perpendicolare al piano dello schienale e al piano del sedile, i braccioli potendo ruotare di 360° attorno al punto in cui sono imperniati sul fianco del sedile. In questo modo possono essere regolati secondo l’inclinazione desiderata arrivando fino a scendere al di sotto del piano del sedile.
In ogni caso, una volta che i braccioli vengono spostati dalla classica posizione che assumono quando la persona è seduta, non sono più ergonomici per un utente che intende utilizzarli per appoggiarsi quando si sta alzando.
Un primo problema è legato al fatto che braccioli che si aprono lateralmente rispetto al sedile non possono essere usati come appoggio altrimenti si provocherebbe il ribaltamento laterale della sedia poiché la spinta che l’utente esercita, appoggiandosi su braccioli aperti lateralmente per aiutarsi ad uscire, è esterna all’area di appoggio della sedia.
Un secondo problema è legato al fatto che braccioli che possono ruotare intorno ad un unico perno sono poco ergonomici. Infatti, in primo luogo, sono poco comodi da utilizzare per alzarsi poiché hanno un profilo sagomato per svolgere un’altra funzione. In secondo luogo, ogni volta che si desidera entrare o uscire dalla sedia è necessario che si sblocchi il bracciolo, si cerchi la posizione desiderata, si tenga fermo il bracciolo in tale posizione e lo si blocchi. Tutte queste operazioni possono risultare macchinose e scomode per una persona ad esempio ingessata. Infine, quando la persona si appoggia al bracciolo per alzarsi, il perno di collegamento viene caricato molto e, conseguentemente, c’è il pericolo che il meccanismo di bloccaggio non resti completamente fermo, rendendo instabile l’uscita della persona e rischiando causarne la caduta. Alternativamente, se si decidesse di utilizzare un sistema di bloccaggio che garantisca una tenuta maggiore, questo risulterebbe scomodo da bloccare e sbloccare per una persona con difficoltà di movimento. Infatti, nel caso di sistema di bloccaggio a vite sarebbe necessaria una coppia di avvitamento particolarmente elevata, nel caso di bloccaggio a molla sarebbe necessaria una forza assiale molto grande per comprimere la molla. Si può quindi concludere che avere un solo punto di collegamento per il bracciolo è scomodo o poco sicuro.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire una sedia esente dagli inconvenienti sopra descritti. Detto scopo viene conseguito tramite una sedia le cui caratteristiche sono specificate nella rivendicazione 1 mentre ulteriori caratteristiche sono specificate nelle rivendicazioni dipendenti.
Un’idea alla base della presente invenzione è quella di fornire una sedia in cui almeno un bracciolo, mobile tra una prima posizione di seduta ed una seconda posizione di uscita, è collegato alla sedia, quando si trova nella posizione di uscita, tramite due punti e non uno solo.
Un’ulteriore idea alla base della presente invenzione è quella di fornire una sedia in cui i braccioli mobili abbiano due diversi profili da utilizzare nella posizione di seduta o nella posizione di uscita, sagomati uno per essere comodo da utilizzare nella prima posizione e l’altro per essere comodo nella seconda posizione. Infine, la sedia secondo la presente invenzione è configurata in modo tale che la spinta che la persona esercita appoggiandosi sul bracciolo in posizione di uscita sia interna all’area di appoggio della sedia.
È così possibile ottenere una sedia ergonomica, comoda e sicura. Infatti, il bracciolo mobile con due diversi profili rispettivamente sagomati per essere utilizzati tra due posizioni ben definite e collegato alla sedia, in posizione di uscita, tramite due punti di collegamento è facile e veloce da regolare, comodo ed anche sicuro. Infine, permettendo di dividere su due punti di collegamento il carico derivante da una persona che si appoggia al bracciolo mentre si sta alzando o sedendo, è possibile garantire una maggiore robustezza del sistema.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche della sedia secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente descrizione dettagliata e non limitativa di alcune sue forme realizzative con riferimento agli annessi disegni in cui: - la figura 1 mostra una vista laterale di una prima forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione, in cui il bracciolo è nella posizione di seduta; - la figura 2 mostra una vista laterale della sedia di Fig.1 in cui il bracciolo è nella posizione di uscita;
- la figura 3 mostra uno schema di forze nel caso di un utente che utilizza il bracciolo come aiuto per alzarsi da una sedia le cui gambe non sono inclinate; - la figura 4 mostra uno schema di forze nel caso di un utente che utilizza il bracciolo come aiuto per alzarsi da una sedia le cui gambe sono inclinate verso l’esterno in modo da allargare l’area di appoggio;
- la figura 5 mostra una vista laterale di una seconda forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione in cui il bracciolo è nella posizione di seduta; - la figura 6 mostra una vista laterale della sedia di Fig.5 in cui il bracciolo è nella posizione di uscita;
- la figura 7 mostra una vista laterale analoga alla figura 6 di una terza forma realizzativa in cui il bracciolo è sagomato per essere di più comodo utilizzo nella posizione di uscita;
- la figura 8 mostra una vista laterale di una quarta forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione in cui viene indicato con una freccia il movimento fatto dal bracciolo per passare dalla posizione di seduta alla posizione di uscita; - la figura 9 mostra una vista laterale di una quinta forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione in cui il bracciolo è nella posizione di seduta; - la figura 10 mostra una vista in pianta dall’alto di una sedia secondo la presente invenzione in una possibile variante di una delle forme realizzative dalla seconda alla quarta;
- la figura 11 mostra una vista laterale di una sesta forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione in cui sui braccioli è presente una protezione per le dita;
- la figura 12 mostra una vista in pianta dal basso di una settima forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione, in cui è previsto un sedile mobile; - la figura 13 mostra una vista laterale di una sedia ottenuta dalla combinazione della prima e della settima forma realizzativa;
- la figura 14 mostra una vista laterale di un’ottava forma realizzativa di una sedia secondo la presente invenzione in cui viene indicato con una freccia il movimento fatto dal bracciolo per passare dalla posizione di seduta alla posizione di uscita. Con riferimento alla forma realizzativa mostrata nelle figure 1 e 2, il numero di riferimento 1 indica globalmente la sedia secondo la presente invenzione comprendente un sedile 2, uno schienale 3, uno o più sostegni, costituiti ad esempio da una pluralità di gambe 4, ed almeno un bracciolo 50. Il bracciolo 50 si estende sostanzialmente dalla zona posteriore della sedia 1, ovvero la zona in cui è presente lo schienale 3, fino alla zona anteriore della sedia 1, definendo una direzione longitudinale.
Secondo la prima forma realizzativa della presente invenzione, i braccioli 50 sono collegati alla sedia 1 in due punti di collegamento A e B rispettivamente situati in corrispondenza della zona posteriore ed anteriore della sedia 1. Nella forma realizzativa mostrata, i punti di collegamento A e B sono perni, rispettivamente situati all’incirca in corrispondenza di metà altezza dello schienale 3 e dell’angolo anteriore del sedile 2, che consentono al bracciolo 50 di ruotare attorno all’asse AB in direzione laterale e verso l’esterno della sedia 1 fino ad andare in battuta sul fianco del sedile 2.
Il bracciolo 50, quando è nella posizione mostrata dalla figura 1, si trova in posizione di seduta. In tale posizione il bracciolo 50 è completamente contenuto all’interno dello spazio di seduta V, ovvero lo spazio delimitato dal piano P del sedile 2 e dal piano Q dello schienale 3.
Il bracciolo 50, quando è nella posizione mostrata dalla figura 2, si trova in posizione di uscita. In tale posizione il bracciolo 50 è solo parzialmente contenuto all’interno dello spazio di seduta V e, più precisamente, è contenuto nella porzione di spazio di appoggio V1 in corrispondenza della zona posteriore della sedia mentre lascia completamente libera la porzione di uscita V2 in corrispondenza della zona anteriore della sedia.
Grazie alla rotazione di cui il bracciolo 50 è capace, nella posizione di seduta l’utente ha a disposizione un profilo superiore 51 di forma ergonomica per appoggiare le braccia, mentre nella posizione di uscita l’utente ha a disposizione un profilo inferiore di appoggio 52 di forma ergonomica per aiutarsi nell’alzata. Tra quest’ultimo ed il perno anteriore B il bracciolo 50 è sagomato secondo un profilo inferiore a scomparsa 53 tale per cui il bracciolo 50 in posizione di uscita lasci libera la porzione di uscita V2.
Secondo questa forma realizzativa preferita, se la porzione inferiore di appoggio 52 è sostanzialmente rettilinea e, in posizione di seduta, l’angolo α formato tra detta porzione inferiore di appoggio 52 e l’asse di rotazione AB è uguale all’angolo β formato tra il sedile 2 e l’asse di rotazione AB, allora, quando il bracciolo 50 è in posizione di uscita, la porzione inferiore di appoggio 52 si trova posizionata parallela al sedile 2, cioè praticamente orizzontale, come mostrato nella figura 2.
Per mantenere il bracciolo 50 in corrispondenza delle due posizioni di seduta e di uscita può essere utilizzato un sistema di bloccaggio/sbloccaggio, ad esempio comprendente un pulsante collegato ad una catena cinematica contenuta all’interno dello stesso bracciolo 50 che agisce sui punti di collegamento A e B, o altre soluzioni equivalenti ben note agli esperti del ramo.
In questa forma realizzativa preferita, il bracciolo 50 è configurato così che in posizione di uscita:
- fornisca un appoggio sostanzialmente orizzontale e situato ad un’altezza compresa ad esempio tra 3 e 20 cm rispetto al piano P, preferibilmente tra 5 e 10 cm;
- fornisca detto appoggio per una lunghezza che si estende secondo la direzione longitudinale dalla zona posteriore del sedile 2 verso la zona anteriore del sedile 2 per un massimo di 20 cm, preferibilmente tra i 5 e i 15 cm;
- l’estensione longitudinale della porzione di uscita V2 sia pari ad almeno il 50% della lunghezza totale del sedile 2 che normalmente varia tra 40 e 50 cm.
Come mostrato in Fig.3, se la spinta S esercitata da un utente che si appoggia al bracciolo 50 per alzarsi ha un braccio b rispetto ai punti di appoggio O delle gambe 4 relative al lato della sedia 1 su cui viene esercitata la spinta S, si genera una coppia di ribaltamento C contenuta in un piano sostanzialmente perpendicolare al piano P e sostanzialmente parallelo al piano Q. Nella figura 3 è mostrata la poco desiderabile situazione in cui la spinta S, essendo esterna all’area di appoggio della sedia 1, genera una coppia di ribaltamento C che, non essendo contrastata, tende a ribaltare la sedia 1 lateralmente.
Nella figura 4 è mostrata una sedia con gambe 4 inclinate lateralmente verso l’esterno della sedia 1 in modo tale che la coppia di ribaltamento C sia contrastata dalle coppie conseguenti alle reazioni R in corrispondenza dei punti di appoggio delle gambe 4 relative al lato della sedia 1 opposto rispetto al lato su cui viene esercitata la spinta S. Ovviamente è possibile ottenere lo stesso effetto con altre varianti costruttive, come ad esempio una sedia con un unico sostegno centrale collegato al terreno tramite una base i cui punti di appoggio con il terreno descrivono un’area all’interno della quale è contenuta la spinta S.
In una seconda forma realizzativa quando il bracciolo 50 è in posizione di seduta, come mostrato nella figura 5, è collegato alla sedia 1 tramite il solo punto di collegamento A mentre quando è nella posizione di uscita, come mostrato nella figura 6, è collegato alla sedia 1 tramite entrambi i punti di collegamento A e B. Il punto di collegamento A è costituito da un perno orizzontale, ad esempio situato nell’angolo tra il sedile 2 e lo schienale 3, mentre il punto di collegamento B è costituito da un appoggio ricavato sul lato del sedile 2 in una posizione atta ad ottenere un’adeguata porzione di uscita.
Nella figura 7 è mostrata una terza forma realizzativa analoga a quella mostrata nelle figure 5 e 6 ma in una variante progettuale che prevede di sagomare il bracciolo 50 secondo tre diverse porzioni: una porzione di collegamento 55, una porzione di appoggio 54 e una porzione a scomparsa 56. La porzione di appoggio 54 è sagomata in modo tale che, quando il bracciolo 50 è in posizione di uscita, sia offerto un appoggio sostanzialmente rettilineo e orizzontale all’utente.
Nella figura 8 è mostrata una quarta forma realizzativa analoga alla seconda forma realizzativa ma nella quale il punto di collegamento A è costituito da un perno orizzontale situato a circa 2/3 dell’altezza dello schienale 3 ed il bracciolo 50 ha una semplice forma rettilinea.
In ciascuna delle forme realizzative illustrate nelle figure da 5 a 8 la porzione a scomparsa del bracciolo 50 ed il punto di collegamento B sono progettati in modo tale che, quando il bracciolo 50 è in posizione di uscita, venga completamente liberata una porzione di uscita avente un’estensione longitudinale superiore al 50% della lunghezza totale del sedile 2.
Nella figura 9 viene mostrata una sedia 1 secondo una quinta forma realizzativa della presente invenzione in cui il bracciolo 50, diviso in due porzioni 57 e 58 collegate tra loro nel punto D attraverso una cerniera, è collegato alla sedia 1 mediante due carrelli in grado di scorrere all’interno di due guide 6 ricavate rispettivamente sul fianco del sedile 2 e dello schienale 3. In questo modo, detto bracciolo 50 può rototraslare in un piano sostanzialmente perpendicolare ai piani P e Q dalla posizione di seduta illustrata in Fig.9 ad una posizione di uscita nella quale viene bloccato mediante opportuni mezzi di bloccaggio, preferibilmente disposti in corrispondenza del punto di collegamento B. In tale posizione il punto di collegamento A è più in alto lungo lo schienale 3 ed il punto di collegamento B è più indietro lungo il sedile 2, così da variare la porzione di uscita nella parte anteriore del sedile 2. È anche possibile prevedere che il bracciolo 50 non abbia la cerniera nel punto D, ma abbia le due porzioni 57 e 58 collegate rigidamente tra loro.
Con riferimento alla figura 10, è inoltre possibile prevedere in una qualsiasi delle forme realizzative illustrate nelle figure da 5 a 8 delle rientranze 7 ricavate nei lati del sedile 2 per prevenire lo schiacciamento delle dita della persona che abbassa il bracciolo 50 dalla posizione di seduta alla posizione di uscita. Come ulteriore aiuto, è possibile realizzare delle sagome in un’opportuna porzione del bracciolo 50 che indicano la migliore posizione di afferraggio di detto bracciolo 50 al fine di sfruttare le rientranze 7 per evitare lo schiacciamento delle dita.
Come mostrato nella sesta forma realizzativa di figura 11, un modo alternativo di ottenere la protezione delle dita dell’utente è ottenuto tramite un bracciolo 50 comprendente, nella sua parte terminale, una sagoma 59 con la forma di una U giacente in un piano sostanzialmente perpendicolare ai piani Q e P, il cui asse è parallelo alla direzione di estensione longitudinale del bracciolo 50, con la concavità rivolta verso la zona posteriore della sedia ed i due bracci della U coincidenti rispettivamente con la parte terminale del bracciolo 50 e la porzione di bracciolo 50 che ad esempio va in battuta contro l’appoggio B. In tale modo la mano dell’utente non scende mai al di sotto del piano del sedile 2 ottenendo la protezione desiderata.
Infine, per facilitare l’entrata e l’uscita della persona, può essere vantaggioso pensare ad una sedia 1 il cui sedile 2 sia girevole. A tale fine, nella figura 12 è mostrata una vista dal basso di una sedia 1 secondo una settima forma realizzativa della presente invenzione in cui il sedile 2 è in grado di ruotare attorno ad un asse passante per il centro di un sostegno centrale 8. Se si volesse evitare che il sedile 2 ruoti quando la persona è in posizione di seduta, è possibile prevedere opportuni mezzi di bloccaggio ad esempio nella forma di una guida 9 nella zona posteriore del sedile 2 provvista di due fermi 11 e 12, rispettivamente collegati al bracciolo 50 situato sul relativo lato e posizionati agli estremi di detta guida 9.
Tali fermi possono essere configurati in modo tale che quando tutti e due i braccioli 50 sono in posizione di seduta il sedile non è in grado di ruotare; quando invece almeno un bracciolo 50 passa dalla posizione di seduta alla posizione di uscita anche, e solo, il rispettivo fermo 11 o 12 si disimpegna dalla guida 9 permettendo la rotazione del sedile 2 nella direzione verso l’altro fermo. Ad esempio, se nella figura 12 viene sganciato il bracciolo 50 sul lato corrispondente al fermo 11, detto fermo 11 si disimpegna dalla guida 9 permettendo al sedile 2 di ruotare nel senso indicato dalla freccia. Regolando la lunghezza della guida 9 è possibile decidere l’angolo massimo di rotazione del sedile 2, detto angolo essendo ad esempio minore o uguale a 90°, preferibilmente minore di 45°.
Se un ostacolo è presente davanti alla sedia, per evitare che il bracciolo 50 opposto rispetto al fermo 11 o 12 che viene sganciato interferisca con detto ostacolo è possibile abbassare anch’esso prima di iniziare la rotazione. Se durante la rotazione del sedile 2 si volesse tenere sollevato detto bracciolo 50 opposto rispetto al fermo 11 o 12 che viene sganciato, e senza che ci sia interferenza con un ostacolo posto di fronte alla sedia 1, è anche possibile prevedere di collegare detto bracciolo 50 tramite punti di collegamento A e B entrambi non appartenenti al sedile 2 cosicché detto bracciolo 50 resti fermo durante la rotazione del sedile 2.
Realizzando i fermi 11 e 12 con un materiale deformabile che viene leggermente compresso quando detti fermi 11 e 12 sono in battuta contro le estremità della guida 9, è inoltre possibile evitare la presenza di un gioco che faccia compiere piccole e fastidiose oscillazioni al sedile 2 quando è bloccato in posizione di seduta.
È possibile realizzare un sistema di rotazione del sedile 2 equivalente a quello appena descritto, ad esempio, prevedendo dei rilievi (invece che la guida 9) su cui i fermi 11 e 12 vadano ad impegnarsi per ottenere gli stessi risultati.
Con riferimento alla figura 13, si vede che se si vuole stabilizzare il sedile 2 in corrispondenza della posizione di massima rotazione è possibile prevedere ad esempio dei rilievi 13 ricavati sulla faccia inferiore del sedile 2 che in posizione di sedile ruotato si accoppino con corrispondenti sagome 14 solidali ad un elemento che resti fisso durante la rotazione del sedile 2, come ad esempio il sostegno centrale 8 o un telaio. Se le sagome 14 sono rivestite con materiali, come ad esempio il feltro, che offrono una certa resistenza allo scorrimento relativo è possibile stabilizzare il sedile 2 in posizione completamente ruotata senza tuttavia bloccarlo.
La figura 14 mostra infine un’ottava forma realizzativa analoga a quella mostrata in figura 8, ma con entrambi i punti di collegamento A e B appartenenti allo schienale 3 ed il bracciolo 50 dotato di un’appendice inferiore 60 dimensionata ed orientata in modo da andare in battuta sull’appoggio B cosicché il bracciolo 50 in posizione di uscita assuma sostanzialmente la stessa posizione illustrata in Fig.8.
È chiaro che le forme realizzative della sedia secondo l'invenzione sopra descritte ed illustrate costituiscono solo esempi suscettibili di numerose variazioni. In particolare, i mezzi di collegamento e/o di bloccaggio del bracciolo nelle posizioni di seduta e di uscita possono essere sostituiti da altri meccanicamente equivalenti. Pertanto eventuali ulteriori varianti e/o aggiunte possono essere apportate dagli esperti del ramo pur restando nell’ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sedia (1) comprendente un sedile (2), uno schienale (3) ed almeno un bracciolo (50) mobile rispetto a detto sedile (2) e detto schienale (3) tra una prima posizione di seduta ed una seconda posizione di uscita nella quale detto almeno un bracciolo (50) lascia libera una porzione di uscita (V2) in corrispondenza della zona anteriore della sedia (1) che sia pari ad almeno il 50% della lunghezza totale del sedile (2), caratterizzata dal fatto che in detta seconda posizione di uscita l’almeno un bracciolo (50) è collegato con la sedia (1) in due punti di collegamento (A, B) rispettivamente posizionati lungo i fianchi dello schienale (3) e/o del sedile (2).
  2. 2. Sedia (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che uno o entrambi i punti di collegamento (A, B) di detto almeno un bracciolo (50) con il sedile (2) o lo schienale (3) sono costituiti da un collegamento a cerniera o carrello.
  3. 3. Sedia (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che uno dei punti di collegamento (A, B) di detto almeno un bracciolo (50) con lo schienale (3) è costituito da una cerniera e l’altro dei punti di collegamento (A, B), in posizione di uscita, è costituito da un appoggio e detta cerniera permette al bracciolo (50) di ruotare in un piano sostanzialmente perpendicolare al piano (Q) dello schienale (3) ed al piano (P) del sedile (2).
  4. 4. Sedia (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che entrambi i punti di collegamento (A, B) di detto almeno un bracciolo (50), sia in posizione di seduta che in posizione di uscita, sono costituiti da cerniere disposte rispettivamente sullo schienale (3) e sul sedile (2), dette cerniere permettendo al bracciolo (50) di ruotare attorno all’asse (AB) congiungente i due punti di collegamento (A, B) verso l’esterno del lato del sedile (2).
  5. 5. Sedia (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto almeno un bracciolo (50) è diviso in due porzioni (57, 58), preferibilmente collegate tra loro tramite una cerniera (D), ed entrambi i punti di collegamento (A, B) di detto almeno un bracciolo (50), sia in posizione di seduta che in posizione di uscita, sono costituiti da carrelli scorrevoli in guide (6) ricavate rispettivamente sui fianchi dello schienale (3) e del sedile (2), dette guide (6) permettendo al bracciolo (50) di rototraslare in un piano sostanzialmente perpendicolare al piano (Q) dello schienale (3) ed al piano (P) del sedile (2).
  6. 6. Sedia (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un bracciolo (50), in posizione di uscita, offre un appoggio tale per cui la componente verticale della spinta (S) esercitata da un utente che si appoggia al bracciolo (50) è contenuta all’interno dell’area di appoggio a terra della sedia (1).
  7. 7. Sedia (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un bracciolo (50) ha un profilo superiore (51) atto ad offrire un supporto sostanzialmente orizzontale nella prima posizione di seduta e un profilo inferiore di appoggio (52) atto ad offrire un supporto sostanzialmente orizzontale nella seconda posizione di uscita.
  8. 8. Sedia (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto almeno un bracciolo (50) comprende, nella sua parte terminale, una sagoma (59) con la forma di una U il cui asse è parallelo alla direzione di estensione longitudinale del bracciolo (50) con uno dei due bracci della U che, in posizione di uscita, va in battuta contro il punto di collegamento (B) costituito dall’appoggio.
  9. 9. Sedia (1) secondo la rivendicazione 3 o 8, caratterizzata dal fatto che detto almeno un bracciolo (50) comprende un’appendice inferiore (60) dimensionata ed orientata in modo da andare in battuta contro il punto di collegamento (B) costituito dall’appoggio, detto punto di collegamento essendo situato sullo schienale (3).
  10. 10. Sedia (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere uno o più sistemi di bloccaggio/sbloccaggio per mantenere stabilmente il bracciolo (50) nelle due posizioni di seduta e di uscita.
  11. 11. Sedia (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nei fianchi del sedile (2) sono ricavate delle rientranze (7) di grandezza sufficiente per evitare lo schiacciamento delle dita quando detto almeno un bracciolo (50) viene abbassato dalla prima posizione di seduta alla seconda posizione di uscita.
  12. 12. Sedia (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il sedile (2) è in grado di ruotare e la rotazione è vincolata tramite due fermi (11, 12) sbloccabili.
  13. 13. Sedia (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che almeno uno dei fermi (11, 12) è sbloccabile tramite l’almeno un bracciolo (50) mobile sul lato corrispondente.
  14. 14. Sedia (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzata dal fatto di comprendere dei rilievi (13) solidali al sedile (2) che, quando il sedile (2) è ruotato, si bloccano accoppiandosi con delle sagome (14) fisse.
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