ITMI20130015U1 - Tegola - Google Patents

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Massimo Gianfranco Donini
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Description

TEGOLA
La presente divulgazione riguarda in generale il settore dell’edilizia e delle costruzioni ed in particolare una tegola per la realizzazione di coperture di tetti.
Nel settore dell’edilizia e delle costruzioni è noto realizzare edifici con tetti cosiddetti “a falde”, ovvero con coperture comprendenti una o più facce piane inclinate, utilizzando strutture di rivestimento di tipo “discontinuo” comprendenti una pluralità di tegole in laterizio posate su apposite strutture di sostegno. Le strutture di sostegno sono tipicamente costituite da travi fissate ad una struttura portante del tetto, ad esempio un’orditura in legno strutturale oppure un solaio in cemento armato.
Tutte le superfici di un edificio interagiscono termicamente con l’ambiente circostante, ma è soprattutto il tetto ad incidere sugli scambi termici complessivi della costruzione. Per minimizzare gli scambi termici attraverso il tetto sono noti sistemi di isolamento che vengono applicati al di sotto della sua struttura portante, soluzione utilizzata per l’isolamento di tetti preesistenti, oppure sopra di essa, soluzione utilizzata in edifici di nuova costruzione.
L’uso di sistemi di isolamento termico è molto vantaggioso in quanto consente di conseguire notevoli risparmi energetici, facendo rientrare l’edificio in una classe energetica superiore, ma essi sono generalmente piuttosto costosi, soprattutto quando realizzati su edifici esistenti, per cui occorre sempre fare un’attenta valutazione del rapporto tra costi e benefici e dei tempi di ammortamento dei costi di installazione.
Sono inoltre note coperture di tipo più economico realizzate con pannelli coibentati. Tali coperture sono dette “continue” in quanto, diversamente dalle tegole, sfruttano elementi di superficie molto più ampia, ed in particolare di lunghezza pari alla distanza tra la sommità del tetto e la linea di gronda, congiunti insieme durante la posa in opera in modo da assicurare la tenuta per qualsiasi pendenza.
I pannelli coibentati hanno generalmente una struttura a sandwich nella quale un elemento di materiale isolante, tipicamente poliuretano espanso, è racchiuso tra due elementi in lamiera. Per ragioni estetiche e di resistenza strutturale l’elemento esterno di un pannello coibentato, cioè quello destinato ad essere rivolto verso l’ambiente esterno, presenta generalmente un profilo ondulato, a creste o grecato, mentre l’elemento interno, cioè quello destinato ad essere rivolto nella direzione opposta, ad esempio un ambiente interno, è generalmente liscio o provvisto di un profilo grecato ricavato in basso rilievo che agevola l’appoggio e l’ancoraggio del pannello coibentato sulla struttura di sostegno della copertura.
Sono inoltre noti pannelli coibentati per edilizia nei quali l’elemento esterno ha la forma ed il colore di una tegola tradizionale. Tali pannelli, pur mantenendo la caratteristica della lunghezza pari alla distanza tra la sommità del tetto e la linea di gronda, costituiscono attualmente la soluzione più economica per la realizzazione di coperture isolanti a basso costo in edifici civili.
Le coperture realizzate con pannelli coibentati presentano tuttavia l’inconveniente di una durata molto minore nel tempo rispetto a quelle comprendenti tegole, principalmente dovuto ad una minore resistenza agli agenti atmosferici dei materiali che costituiscono gli strati esterni.
Inoltre, installazione dei pannelli coibentati non è sempre agevole a causa della varietà dei tetti, in particolare delle loro forme e dimensioni, risultando in accoppiamenti tra i pannelli che spesso richiedono agli installatori di effettuare tagli in sbieco che possono determinare uno scadente risultato da un punto di vista estetico.
Ancora, a causa delle loro dimensioni il montaggio dei pannelli coibentati richiede la presenza di almeno due installatori.
Esiste dunque l’esigenza di trovare soluzioni tecniche che consentano di realizzare a costi competitivi coperture con capacità di isolamento termico, ma che garantiscano nel contempo una durata nel tempo maggiore di quella consentita dai pannelli coibentati, il che costituisce uno scopo del presente trovato.
Un’idea di soluzione alla base del presente trovato è quella di combinare tegole tradizionali in materiale laterizio o conglomerati cementizi con strati di materiale isolante, così consentendo di realizzare coperture intrinsecamente isolanti aventi le stesse caratteristiche di durata delle coperture tradizionali. In altri termini, l’idea di soluzione alla base del trovato è di realizzare tegole “coibentate” con le quali realizzare coperture isolanti di tipo discontinuo senza necessariamente ricorrere all’uso di travi fissate alla struttura portante del tetto. Conseguentemente, la realizzazione della copertura è molto più veloce, semplice ed economica rispetto alla realizzazione di una copertura discontinua di tipo tradizionale.
Una copertura realizzata con le tegole secondo il presente trovato è inoltre assai più leggera di una copertura discontinua tradizionale.
La tegola secondo il presente trovato può inoltre vantaggiosamente comprendere uno strato con funzione barriera disposto sulla superficie dello strato isolante destinata ad essere rivolta verso la struttura portante del tetto ed idoneo ad impedire la condensazione del vapore all’interno di esso proteggendolo dall’umidità.
Secondo una forma realizzativa del trovato, la tegola comprende almeno un canale passante adatto a consentire la circolazione di un flusso d’aria attraverso di essa. Questa caratteristica consente di realizzare coperture ventilate che offrono il vantaggio una maggiore capacità di smaltimento dell’energia termica irraggiata, soprattutto durante la stagione estiva, a beneficio delle proprietà di isolamento termico.
La previsione di uno o più canali passanti consente inoltre di evitare eccessivi riscaldamenti del materiale laterizio o conglomerato cementizio di cui sono fatte le tegole a beneficio della loro maggiore durata nel tempo.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche del multistrato secondo il presente trovato risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente descrizione dettagliata e non limitativa di sue forme realizzative con riferimento agli annessi disegni in cui:
la figura 1 è una vista laterale che mostra schematicamente una tegola secondo il presente trovato;
la figura 2 è una vista laterale che mostra schematicamente una forma realizzativa alternativa della tegola secondo il presente trovato; e
la figura 3 è una vista laterale che mostra schematicamente una terza forma realizzativa della tegola secondo il presente trovato.
Lacendo riferimento alle figure, la tegola secondo il presente trovato è indicata generalmente con il numero di riferimento 10.
La tegola 10 comprende un elemento di rivestimento 11 fatto di materiale laterizio o conglomerato cementizio ed un elemento coibentante 12 fatto di un materiale isolante come, ad esempio, poliuretano, polistirene, polistirolo e lana minerale. L’elemento di rivestimento Il e l’elemento coibentante 12 sono disposti uno sull’altro e fissati uno all’altro ad esempio mediante incollaggio.
La tegola 10 comprende inoltre preferibilmente un elemento di base 13 fissato all’elemento coibentante 12 sulla superficie opposta a quella fissata all’elemento di rivestimento 11. Analogamente all’elemento di rivestimento 11, anche l’elemento di base 13 può essere fissato all’elemento coibentante 12 mediante incollaggio. L’elemento di base 13 può essere fatto di materiali come legno, cartongesso, materiali plastici e simili e svolge una funzione di appoggio ad una struttura destinata a supportare una copertura comprendente una pluralità di tegole 10. L’elemento di base 13 può inoltre svolgere una funzione estetica qualora una copertura comprendente una pluralità di tegole 10 sia visibile dall’interno dell’edificio.
L’elemento di base 13 è disallineato rispetto all’elemento coibentante 12 e sporge rispetto ad esso da un lato o da due lati adiacenti consentendo di ottenere porzioni a gradino che creano una parziale sovrapposizione tra tegole 10 disposte contigue durante la realizzazione di una copertura. Questa caratteristica è estremamente importante per prevenire la formazione di ponti termici tra l’esterno e l’interno dell’edificio. In corrispondenza delle giunzioni tra tegole adiacenti sono infatti sempre presenti microfessure attraverso le quali possono passare flussi d’aria.
La tegola 10 può inoltre vantaggiosamente comprendere un elemento barriera 14 fissato direttamente all’elemento coibentante 12 oppure all’elemento di base 13, se presente, e adatto ad impedire la condensazione del vapore sull’elemento coibentante 12. Materiali idonei alla realizzazione dell’elemento barriera 14 sono ad esempio alluminio, vetroresina e membrane di bitume polimero.
Come mostrato nelle figure, analogamente all’elemento di base 13, l’elemento barriera 14 è disallineato rispetto all’elemento coibentante 12 e sporge rispetto ad esso e, quando presente, rispetto all’elemento di base 13 da un lato o da due lati adiacenti consentendo di ottenere ulteriori porzioni a gradino che aumentano la percentuale di parziale sovrapposizione tra tegole 10 disposte contigue durante la realizzazione di una copertura collaborando a prevenire la formazione di ponti termici.
La tegola 10 secondo il presente trovato può inoltre vantaggiosamente comprendere una guarnizione perimetrale 15 disposta su uno o più lati dell’elemento coibentante 12 e adatta ad impedire il contatto tra quest’ultimo e acqua, vapore e polvere provenienti dall’ambiente esterno per preservarne le caratteristiche di isolamento termico. La guarnizione 15 svolge inoltre un’importante ruolo di barriera rispetto ai ponti termici che possono formarsi tra tegole adiacenti durante la realizzazione di una copertura.
Si comprenderà dunque che l’uso combinato dell’elemento di base 13, dell’elemento barriera 14 e della guarnizione 15 consente praticamente di evitare la formazione di ponti termici durante la posa delle tegole 10 durante la realizzazione di una copertura.
La forma dell’elemento di rivestimento 11 è preferibilmente ma non esclusivamente quella di una tegola tradizionale, ad esempio comprendente una porzione ad onda, come quella mostrata nelle figure 1 e 2, oppure a coppo, come quella mostrata in figura 3.
Lo spessore dell’elemento di rivestimento 11 è preferibilmente inferiore a quello di una tegola tradizionale, perché la combinazione con l’elemento coibentante 12 ed eventualmente anche l’elemento di base 13 conferiscono alla tegola 10 secondo il presente trovato caratteristiche di rigidità idonee a soddisfare i requisiti delle norme vigenti in termini di capacità di carico di una copertura. È così possibile realizzare tegole “alleggerite” che agevolano la posa in opera di una copertura. Lo spessore dell’elemento di rivestimento 11 in laterizio o conglomerato cementizio può essere ad esempio compreso tra 4 e 5 mm, cioè sostanzialmente un terzo dello spessore di una tegola tradizionale in materiale laterizio.
Secondo una forma realizzativa del trovato, la tegola 10 comprende inoltre almeno un canale passante 16 che si estende tra sue estremità opposte per consentire la circolazione di un flusso d’aria attraverso di essa, consentendo di ottenere una maggiore capacità di smaltimento dell’energia termica.
Nella forma realizzativa mostrata in figura 2, la tegola 10 comprende ad esempio cinque canali passanti 16, tre dei quali sono disposti uno sopra l’altro in corrispondenza di una porzione ad onda Ila dell’elemento di rivestimento 11 ed i restanti due sono disposti uno di fianco all’altro in corrispondenza di una porzione piana llb dell’elemento di rivestimento 11.
Nella forma realizzativa mostrata in figura 3, la tegola 10 comprende invece due elementi di rivestimento Il a forma di coppo disposti parallelamente uno all’altro e quatro canali passanti 16 disposti a coppie in corrispondenza di ciascun coppo.
Come mostrato nelle figure 2 e 3, i canali passanti 16 sono preferibilmente ricavati integralmente nell’elemento di rivestimento 11 in laterizio o conglomerato cementizio, senza sacrificare la continuità della superficie di unione con l’elemento coibentante 12.
In alternativa, i canali passanti 16 potrebbero essere ricavati nell’elemento coibentante 12 in corrispondenza della superficie di unione con l’elemento di rivestimento 11, lo svantaggio di una minore superficie di unione essendo compensato dal vantaggio di una costruzione assai più economica dell’elemento di rivestimento 11.
Ancora in alternativa, i canali passanti 16 potrebbero essere ricavati parzialmente nell’elemento di rivestimento 11 e parzialmente nell’elemento coibentante 12 in corrispondenza della loro superficie di unione.
Il trovato è stato fin qui descritto con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono alla medesima idea di soluzione, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tegola (10) comprendente un elemento di rivestimento (11) fatto di materiale laterizio o conglomerato cementizio ed un elemento coibentante (12) fatto di un materiale isolante, detti elementi di rivestimento (11) e coibentante (12) essendo disposti e fissati uno sul altro.
  2. 2. Tegola (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre un elemento di base (13), detto elemento di base (13) essendo fissato al elemento coibentante (12) sulla superficie opposta a quella fissata al elemento di rivestimento (11).
  3. 3. Tegola (10) secondo la rivendicazione 2, in cui elemento di base (13) è disallineato rispetto alTelemento coibentante (12) e sporge rispetto ad esso da un lato o da due lati adiacenti.
  4. 4. Tegola (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente inoltre un elemento barriera (14), detto elemento barriera (14) essendo adatto ad impedire la condensazione del vapore sul elemento coibentante (12).
  5. 5. Tegola (10) secondo la rivendicazione 4, in cui detto elemento barriera (14) è fissato direttamente sulla superficie dell’ elemento coibentante (12) opposta a quella fissata alTelemento di rivestimento (11), oppure al elemento di base (13), quando presente.
  6. 6. Tegola (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente inoltre una guarnizione perimetrale (15), detta guarnizione perimetrale (15) essendo disposta su uno o più lati dell’elemento coibentante (12).
  7. 7. Tegola (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, comprendente inoltre almeno un canale passante (16) che si estende tra sue estremità opposte.
  8. 8. Tegola (10) secondo la rivendicazione 7, in cui detto almeno un canale passante (16), detto almeno un canale passante essendo ricavato integralmente nell’elemento di rivestimento (11).
  9. 9. Tegola (10) secondo la rivendicazione 7, in cui detto almeno un canale passante (16) è ricavato nell’elemento coibentante (12) in corrispondenza della superficie di unione con elemento di rivestimento (11).
  10. 10. Tegola (10) secondo la rivendicazione 7, in cui i canali passanti (16) sono ricavati parzialmente nel elemento di rivestimento (11) e parzialmente nel elemento coibentante (12) in corrispondenza della loro superficie di unione.
  11. 11. Copertura per tetti di edifici, comprendente una pluralità di tegole (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10.
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