ITMI20121977A1 - Elemento di radiatore da riscaldamento a doppia camera realizzato in alluminio pressofuso e relativo metodo di fabbricazione - Google Patents

Elemento di radiatore da riscaldamento a doppia camera realizzato in alluminio pressofuso e relativo metodo di fabbricazione Download PDF

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ITMI20121977A1
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Description

DESCRIZIONE
“ELEMENTO DI RADIATORE DA RISCALDAMENTO A DOPPIA CAMERA REALIZZATO IN ALLUMINIO PRESSOFUSO E RELATIVO METODO DI FABBRICAZIONEâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un elemento di radiatore da riscaldamento a doppia camera realizzato in alluminio pressofuso.
Come noto, un radiatore in alluminio pressofuso à ̈ normalmente formato da una batteria di elementi accoppiati uno all’altro a formare un radiatore delle dimensioni opportune; ogni elemento ha un corpo in alluminio che si estende genericamente lungo un asse (verticale in uso) e al cui interno sono ricavati, per la circolazione di acqua di riscaldamento, una camera d’acqua longitudinale e una coppia di condotti di raccordo trasversali, collocati a rispettive estremità assiali opposte del corpo.
Sono noti anche elementi di radiatore a doppia camera, aventi cioà ̈ due camere longitudinali affiancate.
Negli elementi in alluminio pressofuso, le due camere sono genericamente parallele e vicine una all’altra e convergono e confluiscono direttamente in uno dei condotti di raccordo, di solito quello collocato all’estremità superiore dell’elemento. All’estremità opposta (normalmente, quella inferiore), le due camere sono unite in un’unica apertura di fondo, che deve poi essere chiusa da un apposito elemento terminale.
Questa conformazione, determinata anche da esigenze costruttive, non à ̈ però pienamente soddisfacente dal punto di vista dell’efficienza termica.
È uno scopo della presente invenzione quello di fornire un elemento di radiatore da riscaldamento a doppia camera, in particolare un elemento di radiatore da riscaldamento a doppia camera realizzato in alluminio pressofuso, che abbia una elevata efficienza di scambio termico e possa essere al contempo realizzato in maniera relativamente semplice.
La presente invenzione à ̈ dunque relativa ad un elemento di radiatore da riscaldamento a doppia camera realizzato in alluminio pressofuso come essenzialmente definito nell’annessa rivendicazione 1 e, per i suoi aspetti preferiti, nelle rivendicazioni dipendenti.
L’invenzione à ̈ poi relativa al metodo di fabbricazione di tale elemento di radiatore, come definito nella rivendicazione 11.
Come sarà meglio chiaro in seguito, l’elemento di radiatore dell’invenzione, realizzato tramite tecnica di pressofusione in maniera relativamente semplice, ha una elevata efficienza di scambio termico.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
– la figura 1 à ̈ una vista in elevazione laterale di un elemento di radiatore da riscaldamento in accordo ad una prima forma di attuazione del trovato;
– la figura 2 à ̈ una vista posteriore dell’elemento di radiatore di figura 1;
– la figura 3 à ̈ una vista in sezione longitudinale (secondo il piano di traccia III-III di figura 2) e con parti rimosse per chiarezza dell’elemento di radiatore di figura 1;
– la figura 4 à ̈ una vista inferiore dell’elemento di radiatore di figura 1;
– le figure 5 e 6 sono rispettivamente una vista in elevazione laterale e una vista posteriore di un elemento di radiatore da riscaldamento in accordo ad una seconda forma di attuazione del trovato;
– la figura 7 à ̈ una vista in sezione longitudinale (secondo il piano di traccia VII-VII di figura 6) e con parti rimosse per chiarezza dell’elemento di radiatore delle figure 5 e 6.
Con riferimento alle figure da 1 a 3, un elemento di radiatore 1 da riscaldamento a doppia camera in alluminio pressofuso comprende un corpo 2, preferibilmente monolitico, che à ̈ realizzato in alluminio pressofuso e si estende tra due estremità 3, 4 longitudinali opposte che sono, in uso, rispettivamente una estremità 3 superiore e una estremità 4 inferiore.
Il corpo 2 comprende due camere 5, 6 d’acqua interne per il passaggio d’acqua, un condotto ausiliario 7 che collega le camere 5, 6 ad una delle estremità 3, 4, e due condotti di raccordo 8, 9 trasversali, collocati a rispettive estremità 3, 4 del corpo 2 e che si estendono tra due fianchi 10 laterali opposti del corpo 2.
Il corpo 2 comprende anche una piastra 11 frontale e una piastra 12 posteriore, disposte lungo il corpo 2 tra le estremità 3, 4 e per esempio sostanzialmente parallele una all’altra e alle camere 5, 6 e una pluralità di alette 13 di scambio termico variamente disposte sul corpo 2.
Opzionalmente, una o entrambe le piastre 11, 12 sono formate da sezioni di piastra 14 longitudinalmente spaziate una dall’altra e separate una dall’altra da feritoie 15 (nell’esempio non limitativo illustrato, la piastra 11 frontale à ̈ continua, mentre la piastra 12 posteriore à ̈ formata da sezioni di piastra 14).
Le camere 5, 6 sono sostanzialmente parallele una all’altra e si estendono lungo rispettivi assi A, B paralleli (verticali in uso); le camere 5, 6 sono parallele e separate una dall’altra per l’intera lunghezza assiale delle camere 5, 6; le camere 5, 6 sono disposte una dietro l’altra tra la piastra 11 frontale e la piastra 12 posteriore e sono sostanzialmente allineate lungo un piano P di mezzeria del corpo 2 e dell’elemento di radiatore 1; il piano P contiene gli assi A, B (i quali giacciono sul piano P) ed à ̈ sostanzialmente perpendicolare alle piastre 11, 12.
Le camere 5, 6 sono delimitate radialmente da rispettive pareti laterali 16 disposte attorno agli assi A, B.
Le camere 5, 6 sono rastremate verso una delle estremità 3, 4 e precisamente verso l’estremità 3 che à ̈ dotata del condotto ausiliario 7 e cioà ̈, nella fattispecie illustrata, verso l’estremità 3 superiore. In particolare, le camere 5, 6 hanno una sezione trasversale interna progressivamente decrescente dall’estremità 4 verso l’estremità 3.
Ciascuna camera 5, 6 comprende una porzione 17 principale, che si estende per la maggior parte del corpo 2 ed à ̈ leggermente rastremata verso l’estremità 3, e una porzione 18 terminale, disposta all’estremità 3 e che ha una rastremazione più accentuata della porzione 17 principale. Le porzioni 18 terminali sono allineate alle rispettive porzioni 17 principali lungo i rispettivi assi A, B.
Opzionalmente, ciascuna camera 5, 6 comprende anche una porzione 19 iniziale, disposta all’estremità 4 e rastremata verso l’estremità 3, con una rastremazione più accentuata della porzione 17 principale.
Le camere 5, 6 sono unite al condotto ausiliario 7 che, nell’esempio illustrato nelle figure 1-3, à ̈ disposto all’estremità 3 superiore del corpo 2; in particolare, le porzioni 18 terminali delle camere 5, 6 comunicano con il condotto ausiliario 7 tramite rispettive aperture 20 spaziate lungo il condotto ausiliario 7.
Le camere 5, 6 comunicano quindi una con l’altra tramite il condotto ausiliario 7.
Il condotto ausiliario 7 si estende sostanzialmente perpendicolare alle camere 5, 6 e lungo un asse Z sostanzialmente perpendicolare agli assi A, B delle camere 5, 6.
Preferibilmente, il condotto ausiliario 7 à ̈ un condotto cieco, essendo formato nel corpo 2 tra una apertura 21 frontale e una parete posteriore 22 costituita da una porzione del corpo 2; l’apertura 21 à ̈ chiusa, in uso, da un tappo 23.
Le camere 5, 6, il condotto ausiliario 7 e i condotti di raccordo 8, 9 definiscono un circuito idraulico all’interno dell’elemento di radiatore 1, per la circolazione di un flusso d’acqua nell’elemento di radiatore 1; in particolare, le camere 5, 6 e il condotto ausiliario 7 definiscono una struttura ad anello tra i condotti di raccordo 8, 9.
I condotti di raccordo 8, 9 sono disposti a rispettive estremità 3, 4 del corpo 2 e sono sostanzialmente paralleli uno all’altro e perpendicolari alle camere 5, 6 (e quindi agli assi A, B) e al condotto ausiliario 7. In particolare, i condotti di raccordo 8, 9 si estendono lungo rispettivi assi X paralleli uno all’altro e sostanzialmente perpendicolari agli assi A, B delle camere 5, 6 e all’asse Z del condotto ausiliario 7; ciascun condotto di raccordo 8, 9 si estende tra una coppia di aperture 24 laterali opposte, delimitate da rispettivi collari 25 posti su lati opposti del corpo 2 e che servono per collegare l’elemento di radiatore 1 ad altri elementi simili e/o ad un impianto idraulico esterno, oppure sono chiuse da tappi (non illustrati).
Il condotto di raccordo 8 disposto all’estremità 3 del corpo 2 dotata del condotto ausiliario 7 (nell’esempio illustrato, l’estremità 3 superiore) interseca il condotto ausiliario 7, per esempio comunicando con il condotto ausiliario 7 tramite una intersezione a crociera 26.
L’altro condotto di raccordo 9, collocato all’estremità 4 inferiore (cioà ̈ all’estremità opposta a quella dotata del condotto ausiliario 7), collega direttamente le camere 5, 6 e precisamente le porzioni 19 iniziali delle camere 5, 6; le porzioni 19 iniziali sono disposte su lati opposti del condotto di raccordo 9, che à ̈ sostanzialmente perpendicolare alle camere 5, 6, e comunicano con il condotto di raccordo 9 tramite rispettivi passaggi 27 formati nelle pareti laterali 16 delle camere 5, 6.
Le camere 5, 6 e precisamente le porzioni 19 iniziali presentano, all’estremità 4 del corpo 2, rispettive aperture 28 di fondo, distinte e spaziate una dall’altra e che sono chiuse, in uso, da rispettivi tappi 29 (mostrati nella figura 4).
Le camere 5, 6 sono disposte, nel rispetto delle dimensioni standard dell’elemento di radiatore 1, in stretta prossimità di rispettive piastre 11, 12; ciascuna piastra 11, 12 si protende direttamente dalla parete laterale 16 di una camera 5, 6, o à ̈ collegata alla parete laterale 16 tramite un cordolo 31 che serve essenzialmente a compensare la rastremazione delle camere 5, 6.
Ciascun cordolo 31 ha quindi una profondità (misurata tra una camera 5, 6 e la rispettiva piastra 11, 12) di pochi millimetri; indicativamente, ciascun cordolo 31 ha una profondità media (valore medio sull’intera lunghezza del cordolo) inferiore a 10 mm e preferibilmente inferiore a circa 5 mm.
La posizione delle camere 5, 6 rispetto alle piastre 11, 12 migliora l’efficienza di scambio termico dell’elemento di radiatore 1, in quanto le piastre 11, 12 sono direttamente a contatto, o comunque in stretta prossimità, delle camere 5, 6 in cui circola l’acqua calda.
Inoltre, la conformazione delle camere 5, 6, che restano separate e affiancate per l’intera loro lunghezza e quindi anche, in particolare, alle estremità 3, 4 dell’elemento di radiatore 1, permette di sfruttare anche pienamente lo scambio termico ad entrambe le estremità 3, 4, migliorando ulteriormente le prestazioni termiche dell’elemento di radiatore 1.
Le camere 5, 6 sono collegate meccanicamente da un setto 32 centrale, sostanzialmente disposto lungo il piano P di mezzeria e perpendicolare alle piastre 11, 12; il setto 32, come le piastre 11, 12 e le alette 13, Ã ̈ un elemento pieno (in cui non circola acqua).
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure 5-7, per il resto del tutto analoga alla forma di attuazione già descritta, il setto 32 à ̈ provvisto di finestre 33 passanti, ricavate attraverso il setto 32 e spaziate longitudinalmente (cioà ̈ in direzione parallela alle camere 5, 6 e agli assi A, B) e che suddividono il setto 32 in porzioni di setto 34.
Le porzioni di setto 34, fungendo anch’esse da alette di scambio termico, hanno una elevata efficienza perché sono direttamente servite da entrambe le camere 5, 6 in cui circola acqua calda.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’elemento di radiatore 1 à ̈ realizzato per pressofusione.
Il metodo di fabbricazione dell’elemento di radiatore 1 comprende essenzialmente le fasi di:
- predisporre uno stampo comprendente: una sede avente forma corrispondente alla forma del corpo 2, e una pluralità di inserti mobili, che sono mobili nella sede e definiscono rispettive parti cave del corpo 2, in particolare le camere 5, 6, il condotto ausiliario 7 e i condotti di raccordo 8, 9;
- inserire gli inserti che definiscono le parti cave del corpo 2 nella sede dello stampo;
- accoppiare nella sede dello stampo gli inserti che definiscono le camere 5, 6 con l’inserto che definisce il condotto ausiliario 7, in modo che tali inserti siano in contatto;
- realizzare nello stampo, tramite pressofusione in alluminio, il corpo 2;
- rimuovere gli inserti ed estrarre il corpo 2 dallo stampo.
Si chiudono poi le aperture 28 di fondo delle camere 5, 6 con i tappi 29, e l’apertura frontale 21 del condotto ausiliario 7 con il tappo 23.
Resta infine inteso che all’elemento di radiatore qui descritto ed illustrato possono essere apportate ulteriori modifiche e varianti che non escono dall’ambito delle annesse rivendicazioni.
Per esempio, il condotto ausiliario 7 può essere disposto anche all’estremità 4 inferiore del corpo 2; in una variante non illustrata, l’elemento di radiatore 1 à ̈ provvisto di due condotti ausiliari 7 disposti a rispettive estremità 3, 4 longitudinali opposte del corpo 2. In questa variante, sebbene entrambi i condotti ausiliari 7 possano essere realizzati come descritto in precedenza, può risultare più conveniente realizzare per pressofusione il corpo 2 dotato di un solo condotto ausiliario 7 (come descritto in precedenza), e poi ricavare il secondo condotto ausiliario 7 per lavorazione meccanica, perforando il corpo 2 e rimuovendo l’eccesso di materiale.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di radiatore (1) da riscaldamento a doppia camera in alluminio pressofuso, avente un corpo (2) realizzato in alluminio pressofuso che comprende due camere (5, 6) d’acqua interne per il passaggio d’acqua, sostanzialmente parallele una all’altra; e un primo e un secondo condotto di raccordo (8, 9), rispettivamente collocati ad una prima e ad una seconda estremità (3, 4) del corpo (2) tra due fianchi (10) laterali opposti del corpo (2) e sostanzialmente paralleli uno all’altro e perpendicolari alle camere (5, 6); l’elemento di radiatore (1) essendo caratterizzato dal fatto che il corpo (2) comprende un condotto ausiliario (7), che à ̈ disposto alla prima estremità (3) del corpo (2) ed à ̈ sostanzialmente perpendicolare alle camere (5, 6) e ai condotti di raccordo (8, 9), e collega le camere (5, 6) una all’altra e al primo condotto di raccordo (8) disposto alla medesima prima estremità (3) del corpo (2).
  2. 2. Elemento di radiatore secondo la rivendicazione 1, in cui il primo condotto di raccordo (8), disposto a detta prima estremità (3) del corpo (2) dotata del condotto ausiliario (7), comunica con il condotto ausiliario (7) tramite una intersezione a crociera (26).
  3. 3. Elemento di radiatore secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui le camere (5, 6) e il condotto ausiliario (7) definiscono una struttura ad anello per la circolazione di un flusso d’acqua nell’elemento di radiatore (1) tra i condotti di raccordo (8, 9).
  4. 4. Elemento di radiatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il condotto ausiliario (7) à ̈ un condotto cieco, essendo formato nel corpo (2) tra una apertura (21) frontale, che à ̈ chiusa, in uso, da un tappo (23), e una parete posteriore (22) costituita da una porzione del corpo (2).
  5. 5. Elemento di radiatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui le camere (5, 6) sono sostanzialmente parallele una all’altra per l’intera lunghezza assiale delle camere (5, 6).
  6. 6. Elemento di radiatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui le camere (5, 6) sono rastremate verso la prima estremità (3) dotata del condotto ausiliario (7).
  7. 7. Elemento di radiatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna camera (5, 6) comprende una porzione (17) principale, che si estende per la maggior parte del corpo (2) ed à ̈ leggermente rastremata verso la prima estremità (3), e una porzione (18) terminale, disposta alla prima estremità (3) e allineata alla porzione (17) principale lungo un asse (A, B) e che ha una rastremazione più accentuata della porzione (17) principale.
  8. 8. Elemento di radiatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo condotto di raccordo (9), collocato alla seconda estremità (4) del corpo (2), collega direttamente rispettive porzioni (19) iniziali delle camere (5, 6); le porzioni (19) iniziali essendo disposte su lati opposti del secondo condotto di raccordo (9), e comunicando con il secondo condotto (9) di raccordo tramite rispettivi passaggi (27) formati in rispettive pareti laterali (16) delle camere (5, 6).
  9. 9. Elemento di radiatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo (2) comprende anche una piastra (11) frontale e una piastra (12) posteriore, disposte lungo il corpo (2) tra le estremità (3, 4); e in cui le camere (5, 6) sono disposte una dietro l’altra tra la piastra (11) frontale e la piastra (12) posteriore e sono sostanzialmente allineate lungo un piano (P) di mezzeria del corpo (2) e sono disposte in stretta prossimità di rispettive piastre (11, 12).
  10. 10. Elemento di radiatore secondo la rivendicazione 9, in cui le camere (5, 6) sono collegate meccanicamente da un setto (32) centrale, sostanzialmente disposto lungo il piano (P) di mezzeria del corpo (2) e perpendicolare alle piastre (11, 12); il setto (32) essendo provvisto di finestre (33) passanti, ricavate attraverso il setto (32) e spaziate longitudinalmente e che suddividono il setto (32) in porzioni di setto (32).
  11. 11. Metodo di fabbricazione dell’elemento di radiatore (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente le fasi di: - predisporre uno stampo comprendente: una sede avente forma corrispondente alla forma del corpo (2), e una pluralità di inserti mobili, che sono mobili nella sede e definiscono rispettive parti cave del corpo (2), in particolare le camere (5, 6), il condotto ausiliario (7) e i condotti di raccordo (8, 9); - inserire gli inserti che definiscono le parti cave del corpo (2) nella sede; - accoppiare nella sede dello stampo gli inserti che definiscono le camere (5, 6) con l’inserto che definisce il condotto ausiliario (7), in modo che gli inserti che definiscono le camere (5, 6) siano in contatto con l’inserto che definisce il condotto ausiliario (7); - realizzare nello stampo, tramite pressofusione in alluminio, il corpo (2); - rimuovere gli inserti ed estrarre il corpo (2) dallo stampo.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui gli inserti che definiscono rispettivamente le camere (5, 6) e il condotto ausiliario (7) sono estratti attraverso rispettive aperture (28) di fondo delle camere (5, 6) e una apertura (21) frontale del condotto ausiliario (7); e il metodo comprende la fase di chiudere le aperture (28) di fondo delle camere (5, 6) e l’apertura frontale (21) del condotto ausiliario (7) con rispettivi tappi (29, 23).
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