ITMI20121853A1 - "tastiera universale configurabile" - Google Patents

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ITMI20121853A1
ITMI20121853A1 IT001853A ITMI20121853A ITMI20121853A1 IT MI20121853 A1 ITMI20121853 A1 IT MI20121853A1 IT 001853 A IT001853 A IT 001853A IT MI20121853 A ITMI20121853 A IT MI20121853A IT MI20121853 A1 ITMI20121853 A1 IT MI20121853A1
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Gianluigi Ugo
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Gianluigi Ugo
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    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
    • G06FELECTRIC DIGITAL DATA PROCESSING
    • G06F3/00Input arrangements for transferring data to be processed into a form capable of being handled by the computer; Output arrangements for transferring data from processing unit to output unit, e.g. interface arrangements
    • G06F3/01Input arrangements or combined input and output arrangements for interaction between user and computer
    • G06F3/02Input arrangements using manually operated switches, e.g. using keyboards or dials
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Description

Campo della tecnica
L’invenzione riguarda una tastiera universale configurabile, alfanumerica, adatta a produrre testi nelle lingue che usano un medesimo alfabeto (latino, cirillico, od altro) mediante la predisposizione di alcuni suoi tasti alla produzione dei caratteri tipici di un determinato idioma o di semplici segni diacritici da apporre a determinate lettere.
Stato dell’arte
Lo stato dell’arte comprende tastiere diversificate per lingua, nonché per paese, nell’ambito di una medesima comunità linguistica. Oltre al posizionamento dei tasti relativi a segni e caratteri propri di una determinata lingua, tale diversificazione non di rado si estende all’ubicazione, sulla tastiera, di punteggiature e simboli di uso comune a tutte le lingue. La domanda di brevetto N° MI2012A000565 a nome Ugo Gianluigi, la più vicina alla presente domanda, riguarda una tastiera alfanumerica multilingue in cui un software controlla due gruppi di tasti, un primo gruppo in cui ciascun tasto, digitato una o più volte, abilita un prescelto tasto del secondo gruppo, digitato successivamente al primo tasto, a generare un desiderato carattere munito di segno diacritico.
Svantaggi dello stato dell’arte
Le diversificazioni riportate qui sopra a proposito dello stato dell’arte costituiscono un fattore notevolmente penalizzante per l’operatore, specie quando si ha un freqquente passaggio tra lingue diverse con conseguente richiamo sistematico delle relative mappe di tastiera. Ne deriva che, in detta situazione, qualora non si disponga delle relative tastiere fisiche, il dover operare su un'unica tastiera farà sì che i caratteri serigrafati soprattutto sui tasti non strettamente alfabetici potranno divenire di volta in volta non corrispondenti a quelli di fatto visualizzati al momento della digitazione, inducendo in evidente confusione chi vi opera. La tastiera di cui alla suddetta domanda di brevetto presenta qualche limitazione soprattutto per chi abbisogna di operare in lingue dove ricorrano caratteri tipici di particolare frequenza e dei quali risulterebbe opportuna la presenza diretta sulla tastiera.
Scopo dell’ invenzione
Scopo principale dell’invenzione è superare le mappe di tastiera differenziate per lingua note attualmente e di porre ordine secondo un criterio di universalità nella collocazione di lettere e segni costantemente ricorrenti tra le lingue che utilizzano un medesimo alfabeto (da cui la definizione di “universale”), lasciando nel contempo all’utente la possibilità di attribuire ad un prescelto e ristretto gruppo di tasti segni diacritici da associare a determinate lettere indicate su altri tasti nonché a lettere prettamente caratteristiche di determinate lingue (da cui la definizione di “configurabile”). Detta attribuzione può esssere fatta manualmente o in modo automatico. Dunque, l’invenzione risolve il problema di fornire ad una convenzionale tastiera per PC od altro elaboratore di testi i mezzi necessari per generare in modo facilmente preordinabile lettere con segno diacritico non comprese in una tastiera predisposta per comporre testi in una qualsiasi lingua tra quelle che usano un comune alfabeto, ad esempio in lingua italiana o in lingua ceca che sono lingue che usano caratteri latini, oppure in lingua russa o ucraina che sono lingue che usano caratteri cirillici, i suddetti mezzi essendo due specifici gruppi di tasti collocati in una prescelta area della tastiera connessi con un software e portanti in vista segni adatti a guidare l’utente.
Perciò, considerate le limitazioni dello stato dell’arte, il progetto iniziale di tastiera “multilingue” si è evoluto in quello più progredito di tastiera “universale configurabile” che consente di predisporre un ridotto numero di tasti secondo le esigenze particolari di una lingua senza con ciò compromettere la fondamentale universalità nella collocazione di lettere e segni comuni a tutte le lingue facenti riferimento ad un medesimo alfabeto.
Base dell’ invenzione
L’idea di soluzione del problema esposto si trova in una convenzionale tastiera alfanumerica dotata di un firmware o un driver addizionali all’ interno del proprio sistema di procedure adatti a controllare due gruppi di tasti ubicati nella sua parte alfanumerica caratterizzata da ciò che comprende:
a) un primo gruppo di tasti che mostra e fa generare le lettere comuni a tutte le lingue che usano un comune alfabeto nonché i segni di uso più frequente (come punteggiature, ecc),
b) un secondo gruppo di tasti, comprendente da cinque a otto tasti collocati in una prescelta posizione sulla tastiera dove:
- un primo sottogruppo di tasti, ciascuno digitato una o più volte, seguito dalla digitazione di una lettera del primo gruppo, genera quest’ ultima lettera munita del segno diacritico desiderato, mentre
- un secondo sottogruppo di tasti genera lettere e segni tipici di una determinata lingua in uso con la tastiera e non presenti nelle altre lingue che utilizzano lo stesso comune alfabeto,
la collocazione sulla tastiera del suddetto secondo gruppo di tasti essendo preferibilmente prescelta fra quelle ottimali ai fini della battitura di tali tasti combinata con la battitura dei tasti del suddetto primo gruppo.
Nel seguito di questa descrizione i tasti del primo gruppo saranno chiamati “principali” e i tasti del secondo gruppo saranno chiamati “programmabili” in quanto un’apposita funzione del firmware o driver consente a detti tasti programmabili di personalizzare la tastiera, cioè di poter assegnare il segno diacritico da far visualizzare.
Alternativamente, la tastiera inventata comprende addizionali processori di testo, moduli, plug-in, capaci di svolgere le procedure adatte a controllare i due gruppi di tasti ubicati preferibilmente nella parte alfanumerica della tastiera.
La conversione della tastiera dall’uso previsto per la tastiera convenzionale ad un uso conforme all’ invenzione può avvenire in modi diversi, ad esempio, aggiungendo nella casella “menu” la voce “avvia tast. coni.” e cliccando sulla voce stessa. Un modo analogo può essere predisposto per riconvertire la tastiera all’uso convenzionale.
Vantaggì dell ’ invenzione
Da quanto sinora enunciato, appare chiaro il vantaggio di offrire una mappa di tastiera fondamentalmente universale in cui la parte resasi necessariamente variabile è facilmente gestibile dall’utente il quale può, entro certi limiti, personalizzare l’attribuzione dei tasti che gli consentiranno di operare nelle diverse lingue mediante l’utilizzo, secondo un ordine di priorità da egli stesso stabilito, di tutti i segni diacritici in uso tra le lingue facenti capo ad un determinato alfabeto.
Descrizione dettagliata dell’ invenzione
L’invenzione sarà ora illustrata qui di seguito con un esempio di realizzazione e l’ausilio del disegno in cui:
la Fig. 1 è la vista in pianta di una prima tastiera e
la Fig. 2 è la vista in pianta di una seconda tastiera.
Con riferimento alla Fig. 1, si riportano esempi di tasti programmabili con la loro collocazione e le loro funzioni.
Tasti Di e D2 (appartenenti al primo sottogruppo di tasti del secondo gruppo): sono in seconda fila, tra i tasti “P” e “Enter” (Invio);
Tasto D3 (appartenente al primo sottogruppo di tasti del secondo gruppo ): è in terza fila adiacente al tasto “Enter”.
Un’apposita voce di menù (non indicata) consente ai tasti DI, D2 e D3 di essere personalizzati cioè fornisce a ciascuno di essi (nella digitazione senza tasto di maiuscolo) il segno diacritico da far visualizzare (senza avanzamento del cursore) in prima battuta e in quelle successive in modalità sequenziale.
Ecco la funzione di detti tasti programmabili nell’esempio di realizzazione.
Il tasto DI genera i segni: Acuto, Doppio Acuto, Punto, ecc.
Il tasto D2 genera i segni: Grave, Doppio Grave, circolo, ecc.
Il tasto D3 genera i segni : Tilde, Circonflesso, Dieresi, ecc.
Visualizzato il segno prescelto, è sufficiente digitare la lettera che ne dovrà apparire provvista. La semplice pressione sulla barra spaziatrice dopo quella del segno diacritico produrrà la visualizzazione senza abbinamento ad alcun carattere, mentre un’ulteriore pressione sulla barra spaziatrice provocherà l’aggiunta di uno spazio.
I due tasti programmabili CI e C2 sono collocati nella terza fila fra il tasto L e il tasto D3.
Il produttore della tastiera, il distributore o l’utente informato (nel seguito tutti indicati come “utente”) assegnano al tasto CI la funzione di generare, di volta in volta (sia con tasto di maiuscole che senza), quelle lettere strettamente caratteristiche di una determinata lingua quali, per esempio, il segno “T<»>”/”]D” (“Thorn”, usato nella lingua islandese), senza dover intervenire su tutto il resto della tastiera, così da non influire sull’operatività di chi non abbia ad imbattersi espressamente in una delle lingue per le quali la tastiera è stata predisposta e potrà quindi operare avvalendosi delle ordinarie lettere ed eventualmente delle sempre presenti funzioni previste per l’uso dei segni diacritici.
L’utente assegna al tasto C2 la funzione di generare, di volta in volta (qui unicamente senza tasto di maiuscole) lettere strettamente caratteristiche di una determinata lingua ma che non hanno forma maiuscola, quali, per esempio, lo “Scharfes S” - S doppia tedesca (segno “B”), le quali appunto non hanno forma maiuscola o, alternativamente, un altro segno (anche diacritico), qualora l’operatore ne trovi la convenienza nella propria lingua/profes sione .
La Fig. 2 mostra una tastiera creata per un caso in cui sia prevista la necessità di disporre di un numero di tasti programmabili maggiore dei cinque illustrati qui sopra. Per la collocazione fisica di detti tasti addizionali il produttore della tastiera utilizza collocazioni in corrispondenza di parte degli spazi normalmente occupati da tasti quali il tasto di ritorno (BS), il tasto “Enter”, il tasto “Shift”, prevedendo per questi ultimi una minore estensione fisica (senza comprometterne l’immediata individuabilità), oppure tasti non usati comunemente come il tasto “Fn”, a destra del tasto “Shift” destro, per introdurre nella tastiera addizionali tasti programmabili D4, D5 e C3, dove D4, D5, ciascuno digitato, senza avanzamento del cursore, una o più volte, seguito dalla digitazione di una lettera del primo gruppo, mostra e genera quest’ ultima lettera munita del segno diacritico desiderato, come già specificato più sopra per le funzioni dei tasti DI, D2, D3 e dove C3 mostra e genera lettere e segni tipici di una determinata lingua in uso con la tastiera e non presenti nelle altre lingue che utilizzano lo stesso comune alfabeto, come già specificato più sopra per le funzioni dei tasti Cl, C2.
La Fig. 2 mostra che il tasto addizionale D4 è collocato sulla prima linea, dopo il tasto “i”, sulla parte sinistra del tasto di ritorno “BS” che quindi risulta avere lunghezza ridotta; il tasto addizionale D5 è collocato sulla quarta linea, sulla parte sinistra del tasto “Shift” che quindi risulta avere lunghezza ridotta; il tasto addizionale C3 é collocato in terza linea, dopo i tasti Cl, C2, prima del tasto “Enter”, mentre il tasto D3 è ora collocato nella seconda linea dove occupa parte del tasto “Enter” che quindi risulta assottigliato nella parte superiore.
Analogamente, sono resi personalizzabili alcuni dei tasti preceduti da “AltGr.” e da “Shift+AltGr”, destinati a produrre simboli scientifico-matematici, tecnici ecc., per i quali risulta complesso immaginare a priori una collocazione ottimale nella tastiera e si rende preferibile lasciare all’utente la collocazione ritenuta personalmente più opportuna.
Tutte le configurazioni di cui sopra possono essere salvate e richiamate di volta in volta dall’utente e, per utilità pratica, alcune di esse possono essere già presenti e richiamabili nel pacchetto venduto con la tastiera al momento dell’acquisto, almeno per le lingue più note.
Inoltre, la combinazione “DI/” consente di produrre caratteri con legature e simboli composti (questi ultimi in particolare nel formato "a frazione" con barra obliqua ascendente"); es.: Dl/14=1⁄4, Dl/56=3⁄4, Dl/co=%, Dl/cu=%.
Inoltre ancora, questa tastiera consente di assegnare automaticamente a un prescelto tasto della prima fila (ad esempio quello contrassegnato con il segno “0”) il simbolo della valuta dell’area operativa dell’utente con la possibilità, se unito alla pressione del tasto “Shift”, di visualizzare comunque mediante pressioni successive del tasto ed in modo ciclico i simboli di altre valute e di programmarne in termini di priorità la visualizzazione. Per le configurazioni relative agli Stati Uniti d’America, il simbolo del “cent”, “0”, dovrà sostituire su detto tasto quello del dollaro, “$”, già di per sé presente con propria tradizionale collocazione in quanto utilizzato anche in sede di programmazione.
Si comprende che la collocazione qui illustrata e indicata nelle figure potrà essere variata per renderla conforme alle preferenze o esigenze di specifici gruppi di utenti.
Uno schema preferito dell’invenzione comprendente l’elencazione dei simboli non alfabetici è parzialmente riportato qui di seguito, mentre appare nella sua completezza in una delle rivendicazioni.
Premesso che la prima fila della tastiera è predisposta per comprendere i tasti:
@ 1 23 45 67 8 90 - /
• premuto il tasto Shift e premuto ciascun tasto della prima fila, uno dopo l’altro, si generano rispettivamente: °<A>“ # $ % & [ ] ( ) *
• premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno preceduto da DI si generano rispettivamente:■<SM>™ ® ø | 3 '<TEL>■ ■
• premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno preceduto da DI unito alla pressione del tasto “Shift”, si generano rispettivamente: f ® © N° Π %0%oo ‘ ’ “ ” « »
• premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno preceduto da D2 si generano rispettivamente: Ό Ω K □ μ □ ' "<0>■
· premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila, ciascuno unito alla pressione di “Alt Gr”, si generano rispettivamente: - W V\ \ ■ ■ ■ ■ ■_ - ÷
• premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila, ciascuno unito alla pressione di “Shift Alt Gr”, si generano rispettivamente: ~ · · · / · · · · · ± x
Fatta salva la sua impostazione fondamentale, come illustrata qui sopra e nella relativa rivendicazione, ulteriori aggiornamenti alla presente tastiera potranno aversi mediante l’assegnazione di nuovi caratteri e/o simboli che l’uso ed il mercato renderà via via opportuni.
Con la tastiera qui concepita, qualsiasi sia la base linguistica sulla quale usualmente si operi, si é in grado di accedere agevolmente ed intuitivamente, sebbene con vari (predefinibili) gradi di priorità, all’intera gamma di caratteri disponibili nell’ambito di un medesimo alfabeto senza dover cambiare l’intera mappa di tastiera, foss’ anche per un solo carattere mancante, pena il doverne cercare il codice nei meandri di una manualistica non sempre di facile ed immediata fruibilità per l’utente comune.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1. Tastiera universale configurabile, alfanumerica, (1) dotata di un firmware o un driver addizionali all’ interno del proprio sistema di procedure adatti a controllare due gruppi di tasti ubicati nella sua parte alfanumerica caratterizzata da ciò che comprende: a) un primo gruppo di tasti principali che mostra e fa generare le lettere comuni a tutte le lingue che usano un comune alfabeto nonché i segni di uso più frequente nelle lingue che utilizzano un medesimo alfabeto, b) un secondo gruppo di tasti programmabili comprendente da cinque a otto tasti collocati in una prescelta posizione, dove: - un primo sottogruppo di tasti (DI, D2, D3) comprende tasti che, ciascuno digitato, senza avanzamento del cursore, una o più volte, seguito dalla digitazione di una lettera del primo gruppo, genera quest’ ultima lettera munita del segno diacritico desiderato, mentre - un secondo sottogruppo di tasti comprendente tasti (Cl, C2) che portano e generano lettere e segni tipici di una determinata lingua in uso con la tastiera e non presenti nelle altre lingue che utilizzano lo stesso comune alfabeto.
  2. 2. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata da ciò che due tasti (DI, D2) del primo sottogruppo sono collocati fra i tasti P e Enter della seconda linea di tasti e due tasti (Cl, C2) del secondo sottogruppo e un terzo tasto (D3) del primo sottogruppo sono collocati fra i tasti L e Enter della terza linea di tasti.
  3. 3. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata da ciò che detto primo sottogruppo di tasti comprende due tasti programmabili (DI, D2) e detto secondo sottogruppo di tasti comprende un tasto programmabile (D3).
  4. 4. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata da ciò che detto primo sottogruppo di tasti comprende addizionali tasti programmabili (D4, D5) che, ciascuno digitato una o più volte, senza avanzamento del cursore, seguito dalla digitazione di una lettera del primo gruppo, genera quest’ ultima lettera munita del segno diacritico desiderato e che detto secondo sottogruppo di tasti comprende un addizionale tasto programmabile (C3) che genera lettere e segni tipici di una determinata lingua in uso con la tastiera e non presenti nelle altre lingue che utilizzano lo stesso comune alfabeto.
  5. 5. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 4 caratterizzata da ciò che il tasto addizionale D4 è collocato sulla parte sinistra del tasto di ritorno “BS” adiacente al tasto “ì”; il tasto addizionale D5 è collocato sulla parte sinistra del tasto “Shift”; il tasto addizionale C3 é collocato fra il tasto “Enter” e il tasto C2.
  6. 6. Tastiera (1) secondo le rivendicazioni 1-5 caratterizzata da ciò che una prescelta voce di menù fornisce ai tasti del primo sottogruppo di tasti programmabili, digitati senza tasto di maiuscolo, la capacità di generare un segno diacritico da far visualizzare in prima battuta e in quelle successive in modalità sequenziale: - un primo tasto genera con battute successive i segni: Acuto, Doppio Acuto, Punto, ecc. - un secondo tasto genera i segni: Grave, Doppio Grave, circolo, ecc. - un terzo tasto genera con battute successive i segni : Tilde, Circonflesso, Dieresi, ecc., così che, visualizzato il segno prescelto sulla tastiera, la lettera che ne dovrà apparire provvista è digitata, la pressione sulla barra spaziatrice dopo quella del segno diacritico produce la visualizzazione di quest’ultimo senza abbinamento ad alcun carattere, mentre un’ulteriore pressione sulla barra spaziatrice rende visualizzabile lo spazio fra le lettere o segni.
  7. 7. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata da ciò che un primo tasto (Cl) di detto secondo sottogruppo è abititato dall’utente ad assegnare di volta in volta quelle lettere strettamente caratteristiche di una determinata lingua, usandole sia con tasto di maiuscolo che senza.
  8. 8. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata da ciò che un secondo tasto (C2) di detto secondo sottogruppo è abilitato dall’utente, soltanto con la digitazione senza il tasto di maiuscole, ad assegnano caratteri che non hanno forma maiuscola o, alternativamente, un ulteriore segno diacritico.
  9. 9. Tastiera (1) secondo le rivendicazioni 1 caratterizzata da ciò che prescelti tasti preceduti da “AltGr” e da “Shift+AltGr” sono personalizzabili.
  10. 10. Tastiera (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata da ciò che: - premesso che la prima fila della tastiera è predisposta per comprendere i tasti: @ 1 23 45 67 8 90 - / premuto il tasto Shift e premuto ciascun tasto della prima fila, uno dopo l’altro, si generano rispettivamente: °<A>“ # $ % & [ ] ( ) * premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno preceduto da DI si generano rispettivamente:■<SM>™ ® ø | 3 '<TEL>■ ■ premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno preceduto da DI ed unito alla pressione del tasto “Shift”, si generano rispettivamente: f ® © N° Π %0%oo ‘ ’ « » premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno preceduto da D2 si generano rispettivamente: Ό Ω K □ μ □ ' "<0>■ premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno unito alla pressione di “Alt Gr”, si generano rispettivamente: ~ W V\ \ ■ ■ ■ ■ ■_ - ÷ premuto uno dopo l’altro i tasti della prima fila ciascuno unito alla pressione di “Shift Alt Gr”, si generano rispettivamente: ~ B B B / B B B B B ± x premesso che la seconda fila della tastiera è predisposta per comprendere i tasti: q w e r t y u i o p Dl D2 premuto il tasto Shift e premuto ciascun tasto della seconda fila, uno dopo l’altro, si generano rispettivamente: Q W E RT Y U I O P { } premuti uno dopo l’altro i tasti Di e D2, ciascuno preceduto dal tasto DI, quindi unito alla pressione del tasto “Shift”, si genera < > premuti itasti della seconda fila uno dopo l’altro, ciascuno preceduto dalla pressione del tasto “Alt Gr” Sigenerano rispettivamente: lettere greche minuscole (fino al tasto “p” ) premuti i tasti della seconda fila uno dopo l’altro, ciascuno preceduto dalla pressione dei tasti “Shift+Alt Gr” si generano rispettivamente: lettere greche maiuscole (fino al tasto “P”) A V premesso che la terza fila della tastiera è predisposta per comprendere i tasti: a s d f g h j k 1 CI C2 D3 premuto il tasto Shift e premuto ciascun tasto della terza fila, uno dopo l’altro, si generano rispettivamente: A S D F G H J K L C1 ■ ! premuti i tasti Cl, C2, D3 uno dopo l’altro, ciascuno preceduto dal tasto DI, si generano rispettivamente: . „ § ■ premuti i tasti Cl, C2, D3 uno dopo l’altro, ciascuno preceduto dal tasto DI, quindi ciascuno unito alla pressione del tasto “Shift”, si generano rispettivamente: " ■j premuto ciascun tasto della terza fila, uno dopo l’altro, ciascuno unito alla pressione del tasto “Alt Gr”, si generano rispettivamente: lettere greche minuscole (fino al tasto “1”) @ \ premuto ciascun tasto della terza fila, uno dopo l’altro, ciascuno unito alla pressione dei tasti “Shift Alt Gr”, si generano rispettivamente: lettere greche maiuscole (fino al tasto “1” ) I ^ I premesso che la quarta fila della tastiera è predisposta per comprendere i tasti: _ z x c v b n m , . ‘ premuto il tasto Shift e premuto ciascun tasto della quarta fila, uno dopo l’altro, si generano rispettivamente:<a>ZXCVBNM;:? premuto il primo tasto a sinistra, quindi gli ultimi tre tasti a destra della quarta fila, uno dopo l’altro, preceduti ciascuno da DI, si generano rispettivamente: † . ‘ · ■ premuto il primo tasto a sinistra, quindi gli ultimi tre tasti a destra della quarta fila, uno dopo l’altro, preceduti ciascuno da DI, quindi uniti alla pressione del tasto “Shift”, si generano rispettivamente: $ . ' ... i premuto ciascun tasto della quarta fila, uno dopo Γ altro, ciascuno unito alla pressione del tasto “Alt Gr”, si generano rispettivamente: ■ lettere greche minuscole (fino a tasto “m”) < = > premuto il tasto Shift Alt Gr e premuto ciascun tasto della quarta fila, uno dopo l’altro, si generano rispettivamente: ■ lettere greche maiuscole (fino al tasto “M”) ■ ■ ■ premuto il tasto D2/[l 234567890ano- ()] : si visualizzano i caratteri della serie come apici premuto il tasto D3/[l 234567890- ( )]:si visualizzano i caratteri della serie come pedici, dove il segno “·” indica: “nessun carattere preattribuito”, in attesa di successiva implementazione od eventuale personalizzazione da parte dell’utente.
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