ITMI20120728A1 - Caraffa per la miscela di liquidi in proporzioni predefinite - Google Patents

Caraffa per la miscela di liquidi in proporzioni predefinite Download PDF

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ITMI20120728A1
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IT
Italy
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chamber
outflow
carafe
liquids
volume
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IT000728A
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Inventor
Giacomo Stefanelli
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Davide Campari Milano S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47GHOUSEHOLD OR TABLE EQUIPMENT
    • A47G19/00Table service
    • A47G19/12Vessels or pots for table use
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D1/00Containers having bodies formed in one piece, e.g. by casting metallic material, by moulding plastics, by blowing vitreous material, by throwing ceramic material, by moulding pulped fibrous material, by deep-drawing operations performed on sheet material
    • B65D1/02Bottles or similar containers with necks or like restricted apertures, designed for pouring contents
    • B65D1/04Multi-cavity bottles
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01FMEASURING VOLUME, VOLUME FLOW, MASS FLOW OR LIQUID LEVEL; METERING BY VOLUME
    • G01F19/00Calibrated capacity measures for fluids or fluent solid material, e.g. measuring cups
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47GHOUSEHOLD OR TABLE EQUIPMENT
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    • A47G19/12Vessels or pots for table use
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Description

CARAFFA PER LA MISCELA DI LIQUIDI IN PROPORZIONI PREDEFINITE
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce a una caraffa per miscelare i liquidi contenuti al suo interno in fase di efflusso degli stessi
STATO DELLA TECNICA
Sono note diverse caraffe e contenitori per sostanze liquide.
Più in dettaglio, si possono trovare caraffe e contenitori per uso alimentare di diverse configurazioni e realizzate mediante diversi materiali. I materiali con cui tali contenitori vengono realizzati possono essere piuttosto differenti, e in generale vengono scelti per permettere una buona conservazione delle sostanze al loro interno. Per quanto riguarda le configurazioni disponibili, possono essere svariate e in generale riflettono la funzione che il contenitore stesso svolge. Ad esempio, le borracce da ciclismo avranno una configurazione tale da favorirne la maneggevolezza e l’usabilità; mentre i termos per escursionismo saranno particolarmente robusti per resistere a urti e impatti accidentali. Sempre neN’ambito dei contenitori per uso alimentare, inoltre sono noti contenitori comprendenti porzioni distinte all’interno delle quali sono contenuti liquidi differenti. Durante la fase di utilizzo è previsto che i liquidi all’interno di queste porzioni vengano fatti effluire esercitando pressioni in momenti diversi sulle porzioni distinte.
Inoltre esistono contenitori realizzati mediante un unico elemento comprendente al suo interno regioni distinte. All’interno di queste regioni distinte vengono inseriti prodotti differenti, che in fase di utilizzo verranno consumati in successione.
Invece, nell'ambito dei contenitori ad uso differente da quello alimentare, sono note diverse soluzioni per contenere sostanze diverse in un unico dispositivo. In questo senso sono note diverse tipologie di taniche, ad esempio per conservare benzina e olio. Queste taniche sono provviste di due porzioni distinte dotate di due corrispondenti aperture in cui inserire rispettivamente benzina e olio. Tali soluzioni prevedono, in fase di utilizzo, di versare mediante le due rispettive aperture il contenuto delle due porzioni in successione, creando così una miscela di olio e benzina all'interno del recipiente in cui vengono versate. E’ importante notare che per ottenere la miscela nelle corrette proporzioni è necessario versare completamente i contenuti delle due porzioni.
SOMMARIO
La Richiedente si è resa conto che le tecniche note accennate sopra non permettono di ottenere una miscela di liquidi presenti in un contenitore o una caraffa in fase di efflusso in maniera semplice e adeguatamente precisa.
Inoltre i dispositivi conosciuti non permettono di ottenere miscele in fase di efflusso con rapporto predeterminato dei liquidi contenuti.
Scopo generale della presente invenzione è quello di migliorare la tecnica nota. Un primo scopo più specifico è quello di fornire una caraffa che sia in grado di ottenere una miscela dei liquidi contenuti al suo interno nelle giuste proporzioni. Un secondo scopo più specifico è quello di fornire una caraffa che permetta di dispensare i liquidi contenuti al suo interno, ottenendo una loro miscela, in maniera semplice e veloce.
Non ultimo scopo è quello di garantire la medesima affidabilità delle soluzioni già consolidate, nonché una semplice fabbricazione e industrializzazione, a costi competitivi.
Questi e altri scopi vengono raggiunti mediante una caraffa avente le caratteristiche tecniche esposte nelle rivendicazioni qui annesse che formano parte integrante della presente invenzione.
In generale una caraffa per la miscelazione di liquidi in proporzioni predefinite secondo la presente invenzione comprende, comprendente un corpo cavo definente un volume con base di fondo e un’apertura definita in corrispondenza di una parte superiore di detto corpo cavo opposta a detta base di fondo in cui tale corpo comprende almeno una prima camera ed almeno una seconda camera definite all'interno del corpo cavo e atte a contenere liquidi, in cui la prima camera e la seconda camera risultano tra loro distinte e non comunicanti, primi mezzi di efflusso associati alla prima camera con una prima luce di efflusso predeterminata, secondi mezzi di efflusso associati alla seconda camera con una seconda luce di efflusso predeterminata in cui il rapporto tra il volume della prima camera ed il volume della seconda camera, è predeterminato ed uguale al rapporto tra la prima luce di efflusso e la seconda luce di efflusso.
ELENCO DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi saranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di forme di realizzazione di una caraffa secondo la presente invenzione illustrate a titolo esemplificativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:
Fig. 1 mostra una prospettiva frontale della caraffa secondo la presente invenzione
Fig. 2 mostra una prospettiva dall’alto della caraffa secondo la presente invenzione
Fig. 3 mostra una prospettiva laterale della caraffa secondo la presente invenzione Fig. 4 mostra un’ulteriore prospettiva laterale della caraffa secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Sia tale descrizione che tali disegni sono da considerare solo ai fini illustrativi e quindi non limitativi; pertanto la presente invenzione potrà essere implementata secondo altre e diverse forme di realizzazione, tutte rientranti nell’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni; inoltre si deve tenere presente che tali figure sono schematiche e semplificate.
Figura 1 è una vista prospettica di una forma di realizzazione di una caraffa 1 secondo la presente invenzione. La caraffa 1 comprende un corpo 10 cavo definente un volume totale V. Nella forma di realizzazione di figura 1 tale corpo 10 ha sostanzialmente la forma determinata dalla parziale compenetrazione di due cilindri a base circolare. Non sono però da escludere altre possibili forme, ad esempio cilindriche o a parallelepipedo, con cui realizzare il corpo 10. Il corpo 10 della caraffa 1 presenta una base di fondo 15. La superficie inferiore (quindi esterna al volume V) di detta base di fondo 15, può essere profilata in modo opportuno e/o presentare mezzi di appoggio, come ad esempio piedini di gomma, per aumentarne l’attrito con il piano sulla quale viene poggiata. Si eviteranno così vantaggiosamente spostamenti e cadute accidentali.
In corrispondenza della parte superiore del corpo 10 opposta alla base di fondo 15 viene definita un’apertura 25. L’apertura 25 può essere chiusa mediante un tappo 27 con profilo sagomato in modo da poter essere parzialmente inserito in detta apertura 25 del corpo 10, presentando al contempo una superficie in corrispondenza del perimetro opportunamente sagomata per aderire al meglio alla superficie interna del corpo 10, al fine di evitare rilasci accidentali del tappo 27, con conseguenti fuoriuscite del contenuto del corpo 10.
Secondo la presente invenzione il corpo 10 comprende una prima porzione e una seconda porzione definite all'interno del volume V. Secondo la forma di realizzazione di figura 1 queste due porzioni definiscono rispettivamente una prima camera R1 ed una seconda camera R2, tra loro adiacenti e separate da un elemento di separazione 40 posto all’interno del volume V. Tale elemento 40 costituisce una parete divisoria mediante la quale vengono definite le due regioni all’interno del volume V che costituiscono le due camere R1 e R2. Pertanto le due camere R1 e R2 risultano di fatto distinte e separate. Sono possibili altre forme di realizzazione della prima e della seconda porzione, maggiormente chiare nel proseguimento della descrizione.
Ad ogni modo, le due camere R1 e R2, aventi due corrispondenti volumi V1 e V2, sono atte a contenere liquidi al loro interno. Tipicamente, il liquido contenuto all'interno della camera R1 sarà differente dal liquido contenuto all’interno della camera R2. Vantaggiosamente, essendo le due camere R1 e R2 distinte e non comunicanti i due rispettivi liquidi non entreranno in contatto se non in una fase successiva, ad esempio di efflusso degli stessi in un altro contenitore (tipicamente un bicchiere); come risulterà dal resto della descrizione.
Alla prima camera R1 sono associati primi mezzi di efflusso 30a e alla seconda camera R2 sono associati secondi mezzi di efflusso 30b. Detti mezzi di efflusso sono disposti in corrispondenza della superficie del corpo 10, in corrispondenza della prima camera R1 e della seconda camera R2 rispettivamente. I mezzi di efflusso sono caratterizzati da una luce di efflusso, 301 a, 301 b. La luce di efflusso rappresenta lo spazio dal quale i liquidi contenuti nelle rispettive camere fuoriescono. Tali mezzi di efflusso possono essere realizzati mediante beccucci o altri mezzi equivalenti.
Ai fini della presente invenzione, ci si propone di ottenere una miscela dei liquidi contenuti all’interno delle camere R1 , R2, in cui il rapporto tra i volumi dei liquidi della miscela è predeterminato. Per fornire un esempio, se si vuole ottenere una miscela di succo di arancia e gin in cui, per ciascuna dose di miscela, il succo di arancia sia in quantità doppia rispetto al gin, i volumi delle camere R1 ed R2 saranno in un rapporto tra loro uguale al rapporto tra le luci di efflusso 301 a, 301 b dei rispettivi mezzi di efflusso 30a, 30b associati alle camere R1 e R2. Questo permette vantaggiosamente di ottenere una miscela in fase di efflusso dei liquidi nelle corrette proporzioni mentre l’utente osserva che il livello dei liquidi contenuti nelle due camere R1 ed R2 è sempre alla stessa quota.
Facendo riferimento all’esempio precedentemente accennato, volendo ottenere un "cocktail” di succo di arancia e gin in cui, per dose, il succo di arancia è in quantità doppia rispetto al gin, il volume della camera R1 (contenente succo di arancia) sarà doppio rispetto al volume della camera R2 (contenente gin), e la luce di efflusso 301 a del primo beccuccio 30a, associato alla camera R1 , sarà doppia rispetto alla luce di efflusso 301 b del secondo beccuccio 30b, associato alla camera R2.
In fase di preparazione del “cocktail” sarà pertanto sufficiente conoscere soltanto i due componenti che compongono il drink stesso, e versarli nelle rispettive camere avendo cura di riempire i contenitori allo stesso livello . Nel fare ciò, l’utente può vantaggiosamente essere aiutato dalla presenza di una opportuna scala graduata riportata in corrispondenza della superficie esterna di ciascuna camera R1 ed R2, tale scala graduata indicando il numero di dosi di miscela ottenibili riempiendo le camere al livello indicato. Grazie ai volumi differenti e proporzionati in modo opportuno e predeterminato, le due quantità di liquido saranno corrette per ottenere il “cocktail” desiderato. Inoltre le differenti luci di efflusso dei due beccucci proporzionate nello stesso modo opportuno delle due camere, permetteranno di far fuoriuscire le corrette (e differenti) quantità dei due liquidi del cocktail nell’intervallo di tempo in cui la caraffa viene inclinata per dispensarne il contenuto.
Va inoltre detto che i due mezzi di efflusso 30a e 30b sono distinti e, nella forma di realizzazione preferita mostrata a titolo esemplificativo nelle allegate figure, sono disposti in modo adiacente tra loro. Questo permette ai due liquidi contenuti all'interno delle rispettive camere di miscelarsi già all’inizio della fase di efflusso, cioè non appena fuoriescono dalle luci di efflusso 301 a, 301 b. Mediante i mezzi di efflusso così disposti è possibile dispensare i liquidi contenuti all’interno delle rispettive camere R1 e R2 in qualsiasi altro recipiente, indipendentemente dalle sue dimensioni, siano esse piccole (ad esempio per un bicchiere) o grandi (ad esempio un'altra caraffa o una brocca)
Le proporzioni indicate non sono da considerare come le uniche possibili. Come risulta chiaro a un esperto del ramo, le proporzioni delle due camere e le rispettive luci di efflusso possono essere adattate per ottenere miscele con rapporto dei liquidi corrispondenti qualsiasi.
La Figura 2 è una vista prospettica laterale della stessa forma di realizzazione della caraffa di figura 1. Secondo quanto illustrato in figura 2 è possibile notare una prima scala graduata 20a posta in corrispondenza della prima camera R1 e una seconda scala graduata, non mostrata in figura, posta in corrispondenza della seconda camera R2.
Le due scale graduate possono essere realizzate secondo diverse modalità e forme.
In generale, il valore di divisione è definito uguale per entrambe le scale e corrisponde a una dose della miscela dei liquidi contenuti nelle rispettive camere. In sostanza, la presenza delle scale graduate 20a e 20b permette di avere un riferimento visivo e di veloce lettura sulla quantità di liquidi della miscela predisporre, e in seguito versare, per ottenere un corrispondente numero di dosi. Come rappresentato in figura 2 e facendo riferimento all’esempio precedentemente descritto, la scala graduata 20a, e la scala graduata (non mostrata in questa figura ma visibile in figura 4) 20b, hanno valore di divisione definito uguale e corrispondente a un “cocktail”, cioè una dose, di succo di arancia e gin.
Ponendo di voler preparare quattro “cocktail”, si verseranno quantitativi di succo di arancia e gin nelle rispettive camere fino al valore indicato nella scala graduata con la tacca “4”. E’ bene notare come il quantitativo di succo di arancia sarà maggiore rispetto a quello di gin, ma l'indicazione del numero di “cocktail” sarà allo stesso livello (in questo caso specifico “4”) per entrambi. Questo grazie
ai volumi differenti delle due camere R1 ed R2 che, come già detto, sono in un rapporto tale da garantire la giusta quantità di succo di arancia e la giusta quantità di gin per ciascuna miscela corretta di "cocktail”.
Volendo versare parte del quantitativo dei due liquidi contenuti, ad esempio un solo “cocktail”, sarà sufficiente inclinare la caraffa 1 e versare i due liquidi fino a che entrambi raggiungeranno il livello “3”. Si saprà così di aver versato le giuste quantità di succo d’arancia e gin che compongono un “cocktail” miscelato nelle corrette proporzioni.
La caraffa così concepita, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Caraffa per la miscelazione di liquidi in proporzioni predefinite, comprendente un corpo (10) cavo definente un volume (V) e avente una base (15) di fondo e un’apertura (25) definita in corrispondenza di una parte superiore di detto corpo cavo (10) opposta a detta base di fondo caratterizzata dal fatto che detto corpo (10) comprende - almeno una prima camera (R1) ed almeno una seconda camera (R2) definite all'interno di detto corpo cavo (10) e atte a contenere liquidi, in cui detta prima camera (R1) e detta seconda camera (R2) risultano tra loro distinte e non comunicanti, - primi mezzi (30a) di efflusso associati a detta prima camera (R1) e aventi una prima luce di efflusso (301 a) predeterminata, - secondi mezzi (30b) di efflusso associati a detta seconda camera (R2) e aventi una seconda luce di efflusso (301 b) predeterminata in cui il rapporto tra il volume (V1) di detta prima camera (R1) ed il volume (V2) di detta seconda camera (R2), è predeterminato ed uguale al rapporto tra detta prima luce di efflusso (301 a) e detta seconda luce di efflusso (301 b).
  2. 2. Caraffa secondo la rivendicazione 1 in cui a detta prima camera (R1) è associata una prima scala (20a) graduata e a detta seconda camera (R2) è associata una seconda scala graduata (20b) in cui il valore di divisione di detta prima e seconda (20a, 20b) scala graduata è definito uguale e corrispondente ad una quantità di detti liquidi adatta a realizzare la miscela desiderata, nelle proporzioni predeterminate.
  3. 3. Caraffa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta prima camera (R1 ) ha volume doppio rispetto a detta seconda camera (R2).
  4. 4. Caraffa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi di efflusso comprendono un primo beccuccio (30a) e un secondo beccuccio (30b) in cui la luce (301 a) di efflusso di detto primo beccuccio (30a) è doppia rispetto alla luce (301 b) di efflusso di detto secondo beccuccio (30b).
  5. 5. Caraffa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta prima porzione (V1) e detta seconda porzione (V2) sono ottenute mediante un elemento (40) di separazione posto all’interno del volume (V) di detto corpo cavo.
  6. 6. Caraffa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta prima camera (R1 ) e detta seconda camera (R2) comprendono rispettivamente un primo cilindro e un secondo cilindro parzialmente compenetrati.
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