ITFI20120028U1 - Dispositivo miscelatore e dosatore per barman - Google Patents

Dispositivo miscelatore e dosatore per barman

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ITFI20120028U1
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IT
Italy
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containers
component
liquids
shaker
funnel
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Francesco Capoverde
Original Assignee
Francesco Capoverde
Pinelli Stefano
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J43/00Implements for preparing or holding food, not provided for in other groups of this subclass
    • A47J43/27Implements for preparing or holding food, not provided for in other groups of this subclass for mixing drinks; Hand-held shakers

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Mixers Of The Rotary Stirring Type (AREA)
  • Food-Manufacturing Devices (AREA)

Description

DISPOSITIVO MISCELATORE E DOSATORE PER BARMAN
DESCRIZIONE
La presente innovazione si riferisce al settore degli strumenti per baristi e barman ed in particolare riguarda un dispositivo per la realizzazione di miscele di liquidi, quali bevande e/o cocktail, con funzione di miscelatore e dosatore di tali liquidi.
Come noto per la realizzazione di cocktail e altre analoghe bevande è necessario miscelare, solitamente con l’aiuto di uno shaker, una pluralità di liquidi in dosi definite. Per il dosaggio dei liquidi e la valutazione delle esatte quantità da utilizzare il barman ha a disposizione un doppio misurino comunemente chiamato “jigger".
Tale misurino è costituito da due porzioni troncoconiche di differenti capacità, reciprocamente sovrapposte a definire una tipica forma a clessidra; tale forma consente la comoda presa del barman che impugna il misurino in corrispondenza della sezione stretta, versando il liquido di volta in volta in quella delle due porzioni che più si adatta al dosaggio richiesto.
L’operazione sopra descritta può rivelarsi fastidiosa per il barman, soprattutto se si considera che un singolo cocktail può contenere numerosi ingredienti e che tale operazione di misura deve essere ripetuta una pluralità di volte per ciascun cocktail realizzato.
Per ovviare almeno in parte a tale inconveniente sono stati realizzati misurini con almeno una delle due porzioni suddivisa in settori a volume graduato. Tale soluzione consente di effettuare contemporaneamente una serie di misurazioni multiple; tuttavia non risolve completamente il problema soprattutto perché ciascuno dei settori non è spesso sufficiente a contenere la dose esatta che deve essere impiegata; inoltre ciascun cocktail può contenere più ingredienti nella stessa quantità quindi il barman è costretto a ripetere l’operazione di misura più volte, essendo a disposizione un solo settore per ogni dose.
Ancora, sono noti sistemi di miscelazione automatica di bevande in cui una serie di serbatoi sono associati a mezzi automatici di aspirazione e prelievo dei diversi liquidi che vengono convogliati in un unico recipiente. Tuttavia tali macchinari sono complessi e costosi nonché ingombranti pertanto non sono adatti ad essere installati nella maggior parte dei locali quali bar, pub, ristoranti, ecc. che hanno spazi limitati e necessitano di soluzioni maggiormente economiche.
Scopo della presente innovazione è pertanto fornire un dispositivo per la realizzazione di miscele di liquidi adatto ad essere impiegato in particolare da baristi e barman che risolva le problematiche sopra esposte e che realizzi, a fronte di una soluzione economica e semplice da utilizzare, un risultato inedito e sorprendente in termini di risparmio di tempo e fatica per la realizzazione di tali miscele quali in particolare bevande e cocktail.
Questi e ulteriori scopi sono raggiunti da un dispositivo avente le caratteristiche essenziali di cui alla prima delle rivendicazioni annesse. Ulteriori importanti caratteristiche sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
L'innovazione verrà adesso illustrata con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
la figura 1 mostra una vista in sezione diametrale del dispositivo secondo l'innovazione in cui sono visibili un componente superiore dosatore ed un componente inferiore miscelatore reciprocamente accoppiati, al componente inferiore essendo associato un tappo atto a chiudere a tenuta un foro di scarico del componente inferiore stesso;
la figura 2a è una vista dall’alto del solo componente superiore dosatore del dispositivo di figura 1 ;
la figura 2b è una vista in sezione lungo la linea ll-ll del componente dosatore di figura 2a;
la figura 3a mostra dall’alto il componente inferiore miscelatore del dispositivo di figura 1;
- la figura 3b mostra una vista in sezione del componente miscelatore lungo la linea lll-lll di figura 3a;
la figura 4 mostra il dispositivo secondo l'innovazione (raffigurato in sezione diametrale) associato ad uno shaker di tipo noto (mostrato non sezionato).
Con riferimento alle summenzionate figure, è descritto un dispositivo per il dosaggio e la miscelazione di liquidi in particolare per la preparazione di bevande e cocktail.
Il dispositivo comprende due componenti atti ad essere reciprocamente connessi/disconnessi e che, a dispositivo assemblato, risultano associati in modo sovrapposto l’uno all’altro secondo una ipotetica direzione di versatura di un liquido, come si capirà meglio nel seguire della descrizione.
II dispositivo comprende quindi un componente superiore 1 destinato, come si capirà meglio in seguito, al dosaggio dei liquidi ed uno inferiore 2 destinato alla miscelazione dei liquidi una volta dosati ed al convogliamento di essi entro un recipiente opportuno, quale un bicchiere o uno shaker (non mostrato).
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 2b, il componente superiore è formato da una pluralità di recipienti tubolari 10 che si elevano da una base piana 11 di forma ad esempio sostanzialmente quadrata. I recipienti 10 sono inferiormente aperti ma, a dispositivo assemblato, saranno impegnati con mezzi di chiusura (associati al componente inferiore) atti ad intercettarne a tenuta un’estremità inferiore 10a per consentire il contenimento di liquido internamente al recipiente stesso. L’estremità opposta 10b risulta invece aperta per consentire la versatura del liquido internamente al recipiente.
I recipienti 10 sono preferibilmente disposti in schiere parallele, ciascuna formata da recipienti di uguale capacità, progressivamente crescente tra una schiera e quella successiva. La singola capacità corrisponde evidentemente ad una determinata dose di liquido.
Secondo una soluzione preferita i recipienti hanno volume tale da contenere, al netto del volume occupato dai mezzi di chiusura, al massimo un’oncia, corrispondente ad una dose base di liquido (recipienti di massima altezza della schiera di estrema destra nella vista di figura 2b). I recipienti di dimensioni minori conterranno quindi sottomultipli di tale dose base (ovvero 1⁄2, 1⁄4 di oncia ecc.). Nell’esempio rappresentato nelle figure i recipienti sono disposti su quattro file per un totale di sedici recipienti, che hanno dimensioni variabili in modo regolare da una ad un quarto di oncia. Questa configurazione permette di avere un significativo numero di recipienti, tale da poter permettere il dosaggio contemporaneo di più liquidi.
Ovviamente, variando il volume dei recipienti, potranno essere previste anche altre misure a seconda delle esigenze. In particolare i recipienti potranno contenere al minimo un’oncia e multipli interi di essa (due, tre o quattro once).
Ancora, i recipienti hanno tutti medesima base e la variazione di volume corrisponde ad una diversa altezza dei recipienti stessi. Tuttavia potranno anche essere previste soluzioni in cui i recipienti hanno medesima altezza e la variazione di volume è data da una variazione della superficie di base.
Vantaggiosamente, sulla base piana 11 sarà riportata (per incisione, stampa o altro) l'indicazione della misura dei vari recipienti per permettere aN’utilizzatore di individuare facilmente il recipiente della dose desiderata. A tale scopo i recipienti sono disposti sulla base in modo da lasciare almeno una porzione 11 a di essa libera e sufficientemente ampia da consentire l'apposizione delle summenzionate indicazioni.
Con particolare riferimento adesso alle figure 3a e 3b, il componente inferiore miscelatore 2 comprende una porzione concava 20 definente una classica forma ad imbuto. Tale porzione ad imbuto è superiormente, cioè in corrispondenza della bocca maggiore, intercettata da un piano a griglia 21, in questo caso anch’esso sostanzialmente quadrato, atto a fungere da appoggio per il componente dosatore 1. A dispositivo assemblato infatti la base piana 11 si dispone parallela e lievemente distanziata dal piano 21.
Dalla griglia 21 aggettano superiormente e solidalmente i summenzionati mezzi di chiusura quali tappi 22 di dimensioni e forma tali da penetrare e chiudere a tenuta i recipienti 10. I tappi 22 sono dunque disposti a schiere regolarmente distanziate e parallele in modo tale da corrispondere ciascuno con un rispettivo recipiente 10 durante l’accoppiamento dei due componenti superiore 1 ed inferiore 2.
Per favorire lo stabile (ma reversibile) accoppiamento tra ciascun recipiente ed il rispettivo tappo è inoltre prevista sulla superficie esterna di quest’ultimo una nervatura sporgente 22a che funge da elemento di tenuta tra la superficie interna del recipiente ed il tappo stesso.
Secondo l’esempio realizzativo illustrato in figura 3b ciascun tappo è connesso alla griglia per incastro; dalle barrette che formano la griglia 21 aggettano infatti, ad esempio in corrispondenza degli incroci, perni 21a atti ad essere inseriti in una sede 22b realizzata sulla base del tappo 22. Tuttavia, possono essere previste altre soluzioni di connessione del tappo alla superficie a griglia, quale ad esempio incollaggio, mezzi filettati ecc.
Come facilmente deducibile da quanto sopra descritto, attraverso la disconnessione dei componenti dosatore e miscelatore, ovvero a seguito della rimozione dei mezzi di chiusura dai vari recipienti 10, i liquidi contenuti in quest’ultimi vengono quindi scaricati sul piano a griglia ma più precisamente filtrano attraverso di esso entro una bocca superiore 20a della porzione ad imbuto 20; tale caduta contemporanea determina una prima miscelazione dei liquidi.
La fuoriuscita della miscela ottenuta avverrà da un foro di scarico 23 realizzato sulla bocca inferiore (quella più stretta) della porzione a imbuto,
Dal piano a griglia 21 si estendono inferiormente pareti laterali 25 di altezza tale da consentire l'appoggio del dispositivo con il foro 23 sollevato rispetto ad un piano di appoggio (quale ad esempio un tavolo o un bancone da bar). In tale condizione il dispositivo può quindi essere utilizzato per miscelare liquidi in un bicchiere.
Eventualmente, il foro 23 può essere intercettato a chiusura da un tappo 23a, così come mostrato nelle figure. Quando il dispositivo è associato ad un contenitore, ad esempio uno shaker S, il tappo 23a è rimosso per consentire la diretta fuoriuscita del liquido entro il contenitore stesso. Al contrario, quando il dispositivo è appoggiato sul piano di lavoro, il tappo è inserito nel foro 23 per contenere il liquido all’interno della porzione ad imbuto. In tal modo il liquido può essere miscelato e contenuto nel dispositivo e solo successivamente versato in un recipiente opportuno.
Il dispositivo è associato allo shaker per semplice sovrapposizione ed in particolare la porzione concava 20 penetra almeno parzialmente una bocca S1 dello shaker S (come mostrato in figura 4) e si appoggia su un suo bordo S2. Tale appoggio è reso stabile dallo stesso liquido versato nei recipienti, il cui peso favorisce lo stabile posizionamento del dispositivo sullo shaker. Tuttavia, per stabilizzare ulteriormente tale posizionamento, ai lati del foro 23, sono previste zampe di sostegno 24 che si estendono inferiormente dalla porzione ad imbuto. Quando il componente inferiore (o più in generale il dispositivo) è connesso allo shaker le zampe di sostegno 24 si dispongono affacciate sulla superficie esterna S3 dello shaker stesso; nel caso in cui il dispositivo tenda a ribaltarsi, le zampe battono a riscontro su tale superficie esterna S3 impedendo l’ulteriore movimento di rovesciamento del dispositivo. La distanza tra le zampe è pertanto tale da adattarsi al diametro degli shaker in commercio.
Infine, per impedire la fuoriuscita accidentale di liquido durante la fase di disconnessione tra componente dosatore e componente miscelatore, il piano a griglia 21 è perimetralmente delimitato da un bordo rialzato 21 b che si eleva dal piano e costituisce un prolungamento delle pareti laterali 25.
Il dispositivo secondo l’innovazione presenta numerosi vantaggi.
Il dispositivo risulta estremamente semplice da utilizzare, inoltre permette il dosaggio di più liquidi contemporaneamente, riducendo i tempi di preparazione del cocktail e le operazioni richieste all’utilizzatore.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso della presente innovazione, essendo molteplice sia il numero di recipienti della stessa misura sia quello di misure diverse, sarà possibile per l’utilizzatore dosare contemporaneamente un numero significativo di liquidi, numero sufficiente, nella maggior parte dei casi, a realizzare un cocktail.
II dispositivo consente inoltre una prima miscelazione dei liquidi che sono convogliati nel recipiente ultimo (bicchiere o shaker S che sia) riducendo il tempo complessivo di preparazione del cocktail.
Ancora, l’utilizzatore può decidere di appoggiare il dispositivo assemblato su di un tavolo per versare i liquidi miscelati in un bicchiere oppure può associare il dispositivo allo shaker.
Eventualmente, regolando le dimensioni del foro e della griglia, il dispositivo secondo l’innovazione può essere utilizzato per il dosaggio e la miscelazione anche di ingredienti non liquidi come ghiaccio, polpa di frutta, zucchero, lime, ecc.
Ancora, il piano a griglia può essere non previsto, nel caso che i mezzi di chiusura si elevino ad esempio direttamente dal fondo della porzione ad imbuto.
Il dispositivo è realizzato preferibilmente in materiale plastico, anche se possono essere utilizzati anche altri materiali quali metallo, ecc. I tappi sono realizzati in gomma o altro materiale impermeabile e in grado di offrire una opportuna tenuta al liquido entro il recipiente.
I recipienti 10 possono avere una forma tubolare cilindrica quale quella precedentemente descritta o eventualmente avere sezione trasversale diversa come rettangolare, parallelepipeda, eco. Analogamente i tappi avranno forma conseguente quella dei recipienti per potervi essere inseriti a tenuta.
Analogamente il dispositivo potrà avere una forma in pianta sostanzialmente quadrata, come illustrato nelle figure, oppure tondeggiante. In generale, ma in particolare nel caso in cui il dispositivo abbia forma tondeggiante, le zampe 24 e le pareti laterali 25 potranno essere definite da un’unica parete continua.
L’innovazione non è in generale limitata alla forma realizzativa sopra descritta ed illustrata, ma ne comprende qualsiasi ulteriore variante di esecuzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo per la realizzazione di miscele di liquidi quali bevande e cocktail comprendente un componente superiore dosatore (1) ed un componente inferiore miscelatore (2) atti ad essere reciprocamente connessi in modo reversibile, detto componente superiore dosatore comprendendo una pluralità di recipienti (10) con almeno due capacità di contenimento differenti, detti recipienti (10) presentando ciascuno un’estremità superiore libera (10b) per la versatura di un rispettivo liquido internamente ad esso ed un’estremità inferiore (10a) atta ad essere intercettata reversibilmente a tenuta da una distribuzione di rispettivi mezzi di chiusura (22) associati a detto componente inferiore miscelatore (2) per impedire la fuoriuscita dei liquidi da detti recipienti (10) quando detti componenti (1, 2) sono mutamente connessi, e consentendo al contrario la caduta dei liquidi quando il componente superiore (1) viene sollevato e disconnesso dal componente inferiore (2); detto componente inferiore miscelatore comprendendo inoltre una porzione ad imbuto (20) solidale a detti mezzi di chiusura (22) e posta al di sotto di essi, detta porzione ad imbuto (20) prevedendo una bocca di ingresso superiore (20a) atta ad accogliere i liquidi in uscita da detti recipienti (10) all’atto del sollevamento di detto componente dosatore (1) ed una bocca di uscita inferiore (23) per lo scarico di detti liquidi almeno parzialmente miscelati in un contenitore sottostante quale uno shaker (S).
  2. 2. Il dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti recipienti (10) sono disposti in schiere parallele, ciascuna formata da recipienti di uguale capacità, progressivamente crescente tra una schiera e quella successiva, la singola capacità corrispondendo ad una determinata dose di liquido.
  3. 3. Il dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui almeno uno di detti recipienti (10) ha capacità tale da contenere, al netto del volume occupato dai rispettivi mezzi di chiusura (22), un’oncia.
  4. 4. Il dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di chiusura sono tappi (22) aggettanti da un piano a griglia (21) di detto componente miscelatore (2) intercettante superiormente detta porzione ad imbuto (20), detti tappi (22) avendo dimensioni e forma tali da penetrare e chiudere a tenuta detti recipienti (10).
  5. 5. Il dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui su una superficie esterna di ciascuno di detti tappi (22) è prevista una nervatura sporgente (22a) che funge da elemento di tenuta tra una superficie interna di detto rispettivo recipiente (10) e detto tappo stesso.
  6. 6. Il dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui ciascuno di detti tappi (22) è connesso a detto piano a griglia (21) per incastro, da quest’ultimo aggettando perni (21 a) atti ad essere inseriti in una sede (22b) realizzata sulla base di detto tappo (22).
  7. 7. Il dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui detto piano a griglia (21) è delimitato perimetralmente da un bordo rialzato (21 b) per evitare la fuoriuscita accidentale del liquido contenuto internamente a detti recipienti (10) quando detti tappi (22) sono rimossi.
  8. 8. Il dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui da detto piano a griglia (21) si estendono inferiormente pareti laterali (25) di altezza tale da consentire l’appoggio del dispositivo con il foro (23) sollevato rispetto a un piano di appoggio.
  9. 9. Il dispositivo per barman secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 8, in cui zampe di sostegno (24) si estendono inferiormente da detta porzione ad imbuto ai lati di detto foro (23), dette zampe di sostegno (24) essendo tali da affacciarsi su una superficie periferica (S3) di uno shaker (S) quando detto dispositivo è associato a quest’ultimo in modo tale che detto foro (23) sia in corrispondenza di una bocca (S1) di detto shaker stesso.
  10. 10. Il dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti recipienti (10) hanno forma tubolare cilindrica.
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