ITMI20120017U1 - Macchina per il confezionamento a vuoto da esterno - Google Patents

Macchina per il confezionamento a vuoto da esterno

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ITMI20120017U1
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Tarcisio Re
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Tarcisio Re
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Description

“MACCHINA PER IL CONFEZIONAMENTO A VUOTO DA ESTERNO”.
Descrizione
La presente innovazione si riferisce ad una macchina da vuoto da esterno per formare il vuoto all’interno di un involucro e sigillare termicamente l’involucro dopo aver formato il vuoto.
E’ ben nota la tecnica di formare il vuoto all’interno di un involucro e successivamente sigillare l’involucro per confezionare al suo interno un prodotto. Tale tecnica è generalmente nota come confezionamento sotto-vuoto o “vacuum packaging”.
Tale tecnica consiste nel rimuovere l’aria dall’involucro prima di sigillarlo e di conseguenza rimuovere l’ossigeno dall’involucro per prolungare la durata di conservazione del prodotto contenuto all’interno, spesso di tipo alimentare.
Riducendo l’ossigeno atmosferico all’interno dell’involucro, viene ridotta la possibilità di formazione o riproduzione di batteri aerobici o funghi ed inoltre si previene l’evaporazione di componenti volatili.
In tal modo possono essere conservati cibi secchi per lunghi periodi, o cibi freschi per periodi più brevi.
Nel caso di involucro morbido, tale tecnica può essere utilizzata anche o in alternativa per ridurre il volume occupato da un prodotto conservato all’interno, ad esempio per ridurre il volume occupato da indumenti o biancheria.
Sono note macchine da vuoto per formare il vuoto all’interno di un involucro o di un contenitore e per sigillare tale involucro dopo aver formato il vuoto.
Tra tali macchine note generalmente si distinguono due tipologie: macchine a campana e macchine da esterno.
Le macchine a campana, dette anche macchine a camera chiusa, richiedono che l’intero involucro o contenitore contenente il prodotto sia posizionato all’interno della macchina. Spesso, ma non solo, tali macchine utilizzano contenitori formati da una vaschetta inferiore in film polimerico ed un coperchio in film polimerico più sottile. Una volta che il prodotto disposto nel contenitore, viene posizionato nella macchina ed un coperchio a forma sostanzialmente a campana della macchina viene chiuso sul prodotto formando una camera, viene rimossa l’aria all’interno della camera stessa. Dopo la rimozione dell’aria il contenitore viene sigillato e, soltanto dopo, le condizioni della camera tornano a quelle atmosferiche ed il coperchio viene riaperto.
Le macchine a campana o a camera chiusa sono adatte per l’uso industriale e permettono di ottenere una elevata cadenza di produzione di prodotto sigillato, ma presentano lo svantaggio di risultare sconvenienti per piccole produzioni, per il fatto di essere costruttivamente complesse e di richiedere la fornitura di aria compressa o di vuoto, oltre che eventualmente di gas di conservazione, da una rete di distribuzione esterna. Tali macchine, pur permettendo di utilizzare buste di diverso tipo, ad esempio sia lisce che goffrate, poiché richiedono di essere collegate ad un impianto industriale, presentano lo svantaggio di non poter essere utilizzate per piccole produzioni o per l’uso domestico
Al contrario, le macchine da esterno richiedono di disporre un involucro, in particolare una busta di plastica, esternamente alla macchina e di disporre una imboccatura aperta della busta all’interno della macchina tra una parte inferiore della macchina ed una coperchio chiudibile della macchina, quindi interponendo i lembi aperti della busta tra la parte inferiore ed il coperchio, il quale viene operativamente pressato sulla parte inferiore durante le operazioni di aspirazione e di sigillatura. Una tale macchina, poi, rimuove l’aria e sigilla la busta tenendo la busta esternamente alla macchina.
Una tale macchina presenta dimensioni ridotte e risulta facilmente trasportabile ed è adatta per piccole produzioni ad esempio nel caso di una macelleria in cui si intende confezionare pochi pezzi di prodotto preparati in loco.
Un esempio di macchina nota da esterno comprende una porzione apribile comprendente una sede inferiore ed una sede superiore rettangolari contornate con una rispettiva guarnizione in grado formare una camera a tenuta quando sono sovrapposte. Questa camera è collegata con una pompa a vuoto atta ad aspirare dalla camera. Comprende inoltre una barra saldante fissa alla sede inferiore, comprendente una resistenza elettrica. La busta, di solo tipo goffrato, viene introdotta per una estremità aperta tra le sedi e poi la sede superiore viene premuta su quella inferiore. Quando la sede superiore viene premuta sulla sede inferiore , le guarnizioni premono sui lati della busta e la barra saldante va a contatto con un lato della busta. Quando viene azionata la pompa a vuoto , l’aria viene aspirata attraverso i canali della goffratura verso la camera chiusa. Dopo l’aspirazione, viene alimentata la resistenza ed effettua la saldatura.
E’ da tenere presente che durante l’aspirazione tra i due lembi della busta deve rimanere uno spazio in modo da permettere il flusso dell’aria verso la camera, in quanto se la busta fosse liscia e i due lembi fossero lisci, essi aderirebbero tra loro e non sarebbe possibile un ulteriore deflusso di aria verso l’esterno della busta.
Tale macchina nota da esterno permette quindi solo l’uso di buste di tipo “goffrato”, che presentano quindi una particolare lavorazione che produce passaggi per l’aria attraverso i lembi della busta anche quando tali lembi sono pressati tra loro. Si tratta di un particolare e specifico tipo di busta avente una pluralità di canali a rilievo lungo almeno un intero lato della busta per permettere il deflusso dell’aria verso la cavità della macchina anche quando la busta viene pressata dalle guarnizioni delle semisede. In altre parole, almeno un lato della busta presenta un intreccio di piegature permanenti a rilievo che formano canali all’interno della busta per impedire che i due lati della busta aderiscano completamente tra loro anche se pressati dall’esterno ma lascino una pluralità di passaggi per l’aria all’interno della busta in modo da poterla estrarre completamente.
E’ quindi un importante svantaggio della presente macchina nota, l’impossibilità di utilizzare buste lisce, le quali sono molto più economiche delle buste goffrate.
Questo svantaggio è amplificato dal fatto che le buste goffrate sono spesso inestetiche, presentando i canali della goffratura a vista, e quindi presentando una qualità visiva meno naturale ed attraente rispetto ad una busta liscia che, invece, dopo l’aspirazione e la sigillatura si presenta perfettamente aderente al prodotto contenuto nella busta, seguendo naturalmente la sua forma esterna.
Quindi un altro svantaggio della tecnica nota è che fornisce un prodotto sigillato che risulta visivamente inestetico a causa della presenza superficiale della goffratura.
Inoltre, in alcuni casi può essere opportuno utilizzare buste in film termo-restringente. In tal caso dopo l’operazione di aspirazione dell’aria e dopo la sigillatura per termosaldatura, il prodotto confezionato viene sottoposto ad una ulteriore fase termica di riscaldamento che induce un ritiro ulteriore della busta aderendo maggiormente al prodotto contenuto e comprimendolo ulteriormente, producendo l’effetto positivo di ridurre ulteriormente l’ingombro del prodotto ed un effetto estetico ancor più attraente e naturale al prodotto confezionato. Tali buste termorestringenti, prima dell’utilizzo non presentano alcuna goffratura ma sono lisce.
E’, quindi, un ulteriore svantaggio delle macchine da esterno note l’impossibilità di lavorare buste in materiale termoritraibile, in quanto tali buste sono lisce e non permettono il deflusso dell’aria dall’interno della busta verso l’esterno quando i lembi della busta sono pressati dalle guarnizioni della macchina per formare una cavità chiusa.
E’, quindi, scopo della presente innovazione fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno in grado di estrarre l’aria da un involucro o da una busta e sigillarlo termicamente, in cui tale involucro sia in film polimerico liscio e privo di goffratura.
Un altro scopo della presente innovazione è fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno che risulti leggera, compatta e portatile.
Un altro scopo della presente innovazione è fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno, in grado di estrarre l’aria da un involucro o da una busta e sigillarlo termicamente, in cui tale involucro sia in film polimerico termoretraibile liscio.
E’ ancora scopo della presente innovazione fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno, in grado di utilizzare una busta liscia e priva di goffratura e che eviti di richiedere di essere connessa ad una rete di distribuzione esterna di aria compressa o ad una rete esterna di aspirazione.
Un altro scopo della presente innovazione è fornire una macchina portatile, compatta e che non richieda una fonte esterna di aria compressa, o di una fonte esterna di gas di conservazione.
Un ulteriore scopo della presente innovazione è fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno che risulti leggera, compatta e portatile, e che consenta, dopo l’estrazione dell’aria, l’introduzione all’interno dell’involucro o della busta, di un gas di conservazione ad atmosfera modificata.
Il problema indirizzato dalla presente innovazione è di mettere a disposizione una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno che permetta il superamento degli svantaggi sopra esposti.
Tale problema è risolto da una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno come delineato nelle annesse rivendicazioni, le cui definizioni formano parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente innovazione risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcuni esempi di realizzazione, fatta qui di seguito a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle seguenti figure:
la figura 1 rappresenta una vista in sezione con un piano verticale I-I di una macchina secondo la presente innovazione;
la figura 2 mostra una vista schematica in pianta di tale macchina;
la figura 3 mostra un dettaglio della macchina mostrata in figura 1;
la figura 4 mostra una vista in sezione con un piano verticale di un ugello utilizzato nella suddetta macchina;
la figura 5 mostra una vista in sezione dell’ugello secondo un piano verticale ortogonale al piano di sezione di figura 4;
- la figura 6 mostra una vista dall’alto dell’ugello;
- la figura 7 mostra una vista frontale dell’ugello; - la figura 8 mostra un terzo lamierino dell’ugello; - la figura 9 mostra un primo lamierino centrale dell’ugello;
- la figura 10 mostra un secondo lamierino dell’ugello;
- la figura 11 mostra una vista in sezione con un piano verticale passante attraverso la barra saldante.
Nella presente descrizione, si intende con “involucro” un qualsiasi contenitore in materiale polimerico termosaldabile formato da almeno un film flessibile, ad esempio una busta, o un sacchetto, o una tasca in film comprendente almeno due facce maggiori sovrapposte e unite su tre lati, in particolare presaldate, avente un quarto lato aperto e formato da due lembi, che tramite la macchina secondo l’invenzione, possono essere termosaldati dopo aver effettuato il vuoto all’interno e preferibilmente, ma non necessariamente, aver introdotto all’interno gas di conservazione. Un tale involucro può comprendere ad esempio un numero di lati presaldati diverso da tre, rettilinei o curvi.
In alternativa, il suddetto “involucro” comprende almeno una porzione di apertura in film polimerico termosaldabile formato da due lembi termosaldabili come sopra descritti, ed avente una porzione restante rigida o semirigida.
Con riferimento alle figure, con il numero 1 è globalmente indicata una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno secondo l’innovazione. Tale macchina 1 è atta a formare una depressione all’interno di un involucro 10 in film termosaldabile, ad esempio in materiale polimerico, avente un’apertura 11 definita da lembi affacciati 12, 13, e a sigillare tali lembi lungo una linea di saldatura 14.
In una forma generale di realizzazione, la macchina 1 comprende una prima semisede 2 ed una seconda semisede 3 mobilmente connesse tra loro tra loro in modo da poter essere movimentate tra una posizione chiusa ed una posizione aperta.
Nella posizione chiusa le semisedi 2 e 3 sono sovrapposte e formano una cavità 4 tra di esse.
Le semisedi 2 e 3, quando sono in posizione aperta, permetto di disporre un involucro 10 in modo da posizionare lembi 12 e 13 all’interno di dette semisedi, tenendo la parte restante dell’involucro all’esterno delle semisedi 2 e 3 in modo che l’apertura 11 definita dai lembi rimanga rivolta all’interno delle semisedi 2 e 3.
Successivamente le semisedi 2 e 3 sono portate alla posizione chiusa in cui esse premono lateralmente ed esternamente l’involucro 10 trattenendo tra di esse e all’interno della cavità, i lembi 12 e 13 dell’involucro Almeno una guarnizione 5, 6 realizzata a forma di anello chiuso, ad esempio in gomma o in materiale spugnoso, è disposta attorno ad almeno una tra la prima semisede 2 e la seconda semisede 3 per formare una tenuta attorno alla cavità 4 quando le semisedi 3 e 4 sono in posizione chiusa.
La macchina 1 comprende, inoltre, una pompa da vuoto 20 fluidicamente collegabile alla cavità 4 per formare una depressione in tale cavità.
Una barra saldante 40 è disposta in prossimità di una porzione periferica della prima semisede 2 o della seconda semisede 3, atta a sigillare termicamente i lembi 2, 3 dell’involucro 10 dopo la formazione della depressione.
E’, vantaggiosamente, previsto un ugello 50 collegabile alla pompa da vuoto 20, interposto tra la prima semisede 2 e la seconda semisede 3, a cavallo della almeno una guarnizione 5, 6 ed avente un tratto 51 esternamente sporgente dalla cavità 4 quando le semisedi sono in posizione chiusa.
Il suddetto ugello 50 è configurato in modo da rimanere operativamente parzialmente introdotto all’interno dell’involucro 10 attraverso detta apertura 11 ed interposto tra i lembi 12 e 13, in modo che la almeno una guarnizione 5, 6 aderisca esternamente all’involucro premendo i lembi tra di loro e contro l’ugello 50 formando una tenuta attorno all’ugello ed ai lembi.
In altre parole, quando le semisedi 3 e 4 sono in posizione chiusa, sono premute tra di loro in chiusura e la almeno una guarnizione 5, 6, essendo anch’essa premuta tra le due sedi, forma una cavità a tenuta.
La previsione che l’ugello 50 rimanga parzialmente interposto tra i lembi 12 e 13 attraverso l’apertura 11 dell’involucro 10 quando le semisedi sono in posizione chiusa, comporta il vantaggio che detto ugello 50 forma una passaggio di comunicazione tra la cavità 4, o la pompa a vuoto 20, e l’interno dell’involucro o sacchetto, anche quando le semisedi in posizione chiusa, ed in particolare l’almeno una guarnizione, premono da parti opposta tali lembi.
La presenza dell’ugello 50, formante il suddetto passaggio di comunicazione, permette vantaggiosamente di utilizzare anche involucri o buste di tipo liscio e quindi privi di goffratura, infatti, poiché l’ugello rimane interposto tra i lembi 12 e 13, non è necessaria la presenza di canali a rilievo nelle pareti dell’involucro e formanti la suddetta goffratura che permettano il deflusso dell’aria verso l’esterno dell’involucro 10, infatti l’aria può fuoriuscire dal sacchetto attraverso l’ugello anche quando i lembi 12 e 13, per la loro parte restante, aderiscono per effetto della forza di chiusura tra le semisedi 2 e 3.
Secondo una realizzazione è presente una prima guarnizione 5 disposta attorno alla prima semisede 2 e ed una seconda guarnizione 6 disposta attorno alla seconda semisede 3.
In una realizzazione, la suddetta macchina comprende un primo condotto di aspirazione 21 che collega detta pompa a vuoto 20 con almeno una tra dette prima semisede 2 e detta seconda semisede 3. In tal modo, azionando la pompa a vuoto 20 quando la prima semisede 2 e la seconda semisede 3 sono in posizione chiusa formando la cavità 4, viene creata una depressione all’interno della cavità 4, atta a tenere le semisedi premute tra loro per effetto della pressione atmosferica esterna. Inoltre, nel caso in cui i lembi 12 e 13 non aderiscono perfettamente, o nel caso di uso di buste goffrate, la depressione all’interno della cavità 4 contribuisce ad aspirare aria dall’interno dell’involucro 10 attraverso eventuali zone di non perfetta aderenza tra i lembi.
Secondo una realizzazione, il primo condotto di aspirazione 21 comprende una prima valvola 24, ad esempio una elettrovalvola, atta a chiudere o aprire operativamente il primo condotto di aspirazione 21.
Secondo una realizzazione, la macchina 1 comprende un secondo condotto di aspirazione 22 che collega operativamente la pompa a vuoto 20 con l’ugello 50, in modo da aspirare l’aria dall’involucro attraverso l’ugello 50.
In una realizzazione, il secondo condotto di aspirazione 22 comprende un tratto 22’ passante all’interno della porzione di base 83 ed un tratto di collegamento 22’’ che collega tale tratto 22’ con la parte restante del condotto 22.
Secondo una realizzazione, il primo condotto di aspirazione 21 e/o il secondo condotto di aspirazione 22 comprende un manometro 26 atto a misurare il grado di vuoto e/o la pressione di gas di conservazione introdotto nell’involucro.
In una realizzazione, il secondo condotto di aspirazione 22 comprende una seconda valvola 23, ad esempio una elettrovalvola, atta chiudere o aprire operativamente il secondo condotto di aspirazione 22Secondo una realizzazione, la barra termosaldante 40 è disposta esternamente a dette semisedi 2, 3 e ad una distanza maggiore di detto tratto esternamente sporgente 51 dell’ugello. Questa previsione permette di far avanzare la barra saldante 40 verso e dall’involucro 10, senza interferire fisicamente con l’ugello 50.
Secondo una realizzazione, la barra termosaldante 40 comprende una resistenza elettrica 44 affacciata esternamente operativamente verso l’involucro 10.
In una realizzazione, la macchina 1 comprendente mezzi di movimentazione 42 della barra termosaldante 40 atti a far traslare e premere operativamente detta barra termosaldante 40 lateralmente contro l’involucro 10 ed a contrasto con una barra di contrasto 41 disposta da parte opposta dell’involucro 10.
In una realizzazione, i suddetti mezzi di movimentazione 42 comprendono un tubo gonfiabile 43, estendibile radialmente, interposto tra la barra saldante 40 ed una porzione di supporto solidale con detta prima semisede 3 o con detta seconda semisede 4, ed un compressore 30 atto a gonfiare il tubo gonfiabile 43.
In una forma di realizzazione, i suddetti mezzi di movimentazione 42 comprendono un terzo condotto 45 di adduzione, che collega il compressore 30 con il tubo gonfiabile 43.
In una realizzazione, il terzo condotto 45 di adduzione comprende una terza valvola 46, ad esempio una elettrovalvola, atta a chiudere o aprire operativamente il terzo condotto 45.
In una realizzazione, il terzo condotto 45 comprende regolatore di pressione e/o di portata 28.
Secondo una realizzazione, sia la barra saldante 40 che la barra di contrasto 41 sono di forma rettilinea.
In una realizzazione, la barra di contrasto 41 comprende mezzi di supporto elastici 78, ad esempio molle, atti a contrastare i mezzi di traslazione 42 della barra saldante 40, da parte opposta dell’involucro 10.
In una forma di realizzazione, il compressore 30 coincide con la pompa a vuoto 20 comprendente mezzi di inversione del flusso fluido.
In una realizzazione, la barra termosaldante 40 comprende una barra di supporto 47 interposta tra la resistenza 44 ed il tubo gonfiabile 43. Ad esempio, tale barra di supporto 47 è in materiale isolante termicamente per impedire la trasmissione del calore tra la barra saldante 40 ed il tubo gonfiabile 43.
In una realizzazione, sono previsti ulteriori elementi di isolamento termico 48 attorno al tubo gonfiabile 43 .
In una forma di realizzazione, sono previste guide di scorrimento 49 per guidare la traslazione della barra termosaldante 40.
In una realizzazione, le guide di scorrimento comprendono molle di ritorno 39 atte a facilitare il ritiro della barra saldante 40 in allontanamento dall’involucro 10, dopo aver effettuato la saldatura dei lembi.
Secondo una realizzazione, la macchina 1 comprende una bombola 70 di gas di conservazione in pressione operativamente connessa con detto ugello 50 in modo da insufflare una quantità di gas di conservazione all’interno dell’involucro 10 prima di sigillare detti lembi 12, 13.
Secondo una realizzazione alternativa, la macchina 1 comprende un ingresso per gas di conservazione in pressione, atto a ricevere detto gas da una bombola esterna o da un recipiente in pressione esterno.
Secondo una realizzazione, è previsto un quarto condotto 71 di fornitura di gas di conservazione che collega operativamente la bombola 70 con l’ugello 50.
In una realizzazione, il quarto condotto 71 di fornitura di gas comprende una quarta valvola 25, ad esempio una elettrovalvola, atta a chiudere o aprire operativamente il quarto condotto 71 di alimentazione del gas.
Secondo una realizzazione, la quarta valvola 25 è disposta lungo il quarto condotto 71 di fornitura del gas 71, tra la seconda valvola 23 e la bombola 70 di gas di conservazione.
Secondo una realizzazione, la seconda valvola 23 è una valvola a tre vie in modo da poter commutare il flusso tra ugello 50 e pompa a vuoto 20 oppure tra bombola 70 ed ugello 50.
Secondo una realizzazione la seconda valvola 23 e la quarta valvola 25 sono interconnesse in modo che quando una di esse è aperta l’altra è chiusa e viceversa, in modo che la fase di aspirazione dell’aria dall’interno dell’involucro 10 per formare una depressione, sia alternativa alla fase di introduzione di gas di conservazione nell’involucro 10.
Secondo una realizzazione, parte del primo condotto 21 coincide con parte del secondo condotto 22.
Secondo una realizzazione, parte del secondo condotto 22 coincide con parte del quarto condotto 71.
In una realizzazione, l’ugello 50 ha almeno un condotto di flusso 55 che collega almeno una prima apertura di estremità 52 con almeno una seconda apertura di estremità 53 da parte opposta a detta almeno prima apertura 52, in cui la almeno una seconda apertura 53 di estremità ha ampiezza maggiore in una direzione 19 sostanzialmente ortogonale ad una direzione di movimento relativo 9 tra le semisedi 2, 3 tra la posizione aperta e la posizione chiusa, in cui la almeno una seconda apertura 53 risulta schiacciata lungo tale direzione di movimento ed allungata in tale direzione 19 sostanzialmente ortogonale
Secondo una realizzazione l’ugello 50 si estende sostanzialmente su un piano di apertura passante per la direzione 19 ed ortogonale alla direzione 9 di movimento relativo tra dette semisedi 2, 3, presentando forma allungata lungo detto piano.
Secondo una realizzazione, l’ugello 50 presenta sezione trasversale formata da un tratto centrale 56 avente almeno in un punto spessore massimo misurato nella direzione 9 di movimento relativo delle semisedi 2 e 3, e due tratti laterali 57 di spessore sostanzialmente decrescente fino ad annullarsi in corrispondenza delle estremità 58.
Secondo una realizzazione l’ugello 50 è delimitato superiormente ed inferiormente rispetto alla suddetta direzione 9 di movimento, da una superficie superiore 111 ed una superficie inferiore 112, dette superfici 111 e 112 congiungendosi lungo le estremità 58.
In una realizzazione detta superficie superiore 111 e detta superficie inferiore 112 sono superfici curve, in particolare, ma non necessariamente, presentanti un massimo centrale e due flessi, ciascuno interposto da parti opposte tra il massimo e le estremità 58. In tal modo la superficie curva superiore 111 e la superficie inferiore 112 curve cono conformate in modo da permettere all’almeno una guarnizione 5, 6 di aderire su dette superfici quando vengono tra loro premute.
Secondo una realizzazione, dette superfici 111 e 112 sono simmetriche rispetto ad un piano di apertura ortogonale alla direzione di movimento 9.
Secondo una realizzazione, dette superfici 111 e 112 sono simmetriche rispetto ad un piano longitudinale passante per la direzione di movimento 9 ed ortogonale al piano di apertura.
Secondo una realizzazione, detto almeno un condotto di flusso 55 comprende almeno un tubo di collegamento 59 che termina con una rispettiva seconda apertura 53, ed una porzione di distribuzione 54 interposta tra detta almeno una prima apertura 52 ed almeno un tubo di collegamento 59.
Secondo una realizzazione, l’ugello 50 comprende fori 54’, atti a collegare la porzione di distribuzione 54 con l’almeno un tubo di collegamento 59.
Secondo una realizzazione, l’almeno un tubo di collegamento 59 ha un’estremità collegata alla porzione di distribuzione 54, avente area di sezione trasversale di valore minore del valore di area sezione trasversale in corrispondenza della seconda apertura 53.
In accordo con una forma di realizzazione, l’ugello 50 ha tre seconde aperture di estremità 53 affiancate lungo la direzione 19 sostanzialmente ortogonale alla direzione di movimento 9, e tre corrispondenti condotti di flusso 55.
Secondo una realizzazione, l’ugello 50 ha una sola prima apertura di estremità 52.
Secondo una realizzazione la almeno una prima apertura 52 comunica direttamente con la cavità 4, comprendendo almeno un foro passante tra detto ugello 50 e detta cavità. In tal modo il flusso di aspirazione dell’aria dall’interno dell’involucro 10 passa attraverso l’ugello 50, poi attraverso la cavità 4 e poi attraverso il condotto 21, evitando di richiedere la presenza del secondo condotto 22.
Secondo una realizzazione, l’ugello 50 comprende un primo lamierino piano centrale 60 avente una prima faccia 63 ed una seconda faccia 64 opposta disposto parallelamente a detto piano ortogonale, detto lamierino avendo almeno una scanalatura longitudinale 65 passante che si estende rispettivamente tra detta porzione di distribuzione 54 e detta almeno una seconda apertura 53, detta scanalatura 65 essendo destinata a formare detto almeno un condotto di flusso 55, un secondo lamierino piano 62 fissato a pacchetto su detta prima faccia 63, un terzo lamierino piano 61 fissato a pacchetto su detta seconda faccia 64.
In accordo ad una realizzazione, il terzo lamierino 61 comprende almeno un foro passante 113, ciascun foro passante essendo realizzato in corrispondenza di detta porzione di distribuzione 54 atto a porre in comunicazione detta porzione di distribuzione 54 con una estremità interna 114 di detta almeno una scanalatura 65 del primo lamierino 60.
Secondo una realizzazione, il primo lamierino 60, il secondo lamierino 62 ed il terzo lamierino 61 comprendono almeno un rispettivo foro passante di fissaggio 115, 116, 117 detto almeno un foro essendo allineato su ciascun lamierino, detto foro 115, 116, 117 essendo atta a ricevere una vite di fissaggio dell’ugello alla seconda sede 3.
Secondo una forma di realizzazione il secondo lamierino 62 e detto terzo lamierino 61 comprendono una porzione ripiegata verso l’esterno 66, 67 in corrispondenza di ciascuna detta seconda apertura di estremità 53.
In accordo con una forma di realizzazione, la macchina 1 comprende un contenitore esterno 80 avente una porzione frontale 82 comprendente una porzione di base 83 fissa comprendente detta prima semisede 3, ed una porzione di chiusura 84 comprendente detta seconda semisede 2 mobile tra detta posizione aperta e detta posizione chiusa ed una porzione posteriore 85 comprendente al suo interno detta pompa da vuoto 20.
Secondo una realizzazione, la porzione posteriore 85 del contenitore 80 comprende al suo interno il compressore 30.
Secondo una realizzazione, la porzione posteriore 85 del contenitore 80 comprende al suo interno la bombola (70) di gas di conservazione.
Secondo una realizzazione, la porzione di chiusura 84 è girevolmente connessa alla porzione di base 83 tramite una cerniera 90.
Secondo una realizzazione, la barra saldante 40 è montata sulla porzione di base 83 e la barra di contrasto 41 è montata su detta porzione di chiusura 84.
Secondo una realizzazione, la porzione di chiusura 84 comprende da parte opposta rispetto alla cerniera 90, un braccio 91 avente un’estremità libera vincolata elasticamente al contenitore esterno 80 tramite una molla 92, in modo da facilitare l’apertura ed il sollevamento della porzione di chiusura 84 rispetto alla porzione di base 83. Più in dettaglio, in figura 1 la porzione di chiusura 84 e in posizione chiusa, ma rappresentata anche in posizione aperta col riferimento 84’. Allo stesso modo, sempre in figura 1, il braccio 91 è indicato col riferimento 91’ in corrispondenza della posizione aperta. Ugualmente, la molla 92 è indicata col riferimento in corrispondenza della posizione aperta.
Secondo una realizzazione, la macchina 1 comprende un pulsante 93 fissato al contenitore 80, azionabile per contatto dal braccio 91 quando le semisedi sono in posizione chiusa.
Secondo una realizzazione, la macchina 1 comprende una unità di controllo 27 atta ad azionare elettricamente la pompa a vuoto 20 e/o il compressore 30, secondo una prefissata procedura di comando.
In una realizzazione, l’unità di controllo 27 è atta ad azionare elettricamente la valvola 24 e/o la valvola 23 e/o la valvola 25 e/o la valvola 46 secondo detta prefissata procedura di comando.
Secondo una realizzazione, la macchina 1 comprende un trasformatore di energia elettrica 99 atto a trasformare le caratteristiche di energia elettrica in ingresso alla macchina nelle caratteristiche di energia elettrica atte ad alimentare la pompa a vuoto e/o il compressore e/o gli altri componenti elettrici contenuti nella macchina.
Secondo una realizzazione, la macchina 1 comprende mezzi di ingresso di un comando e mezzi di visualizzazione di uno stato.
Ad esempio detti mezzi di ingresso possono comprendere almeno un pulsante e o una manopola e detti mezzi di visualizzazione possono comprendere almeno una spia luminosa e/o almeno un display.
Secondo una realizzazione, detti mezzi di ingresso e detti mezzi di visualizzazione possono essere integrati su uno schermo sensibile al tocco.
Secondo una realizzazione, il contenitore esterno 80 è delimitato da una faccia inferiore di appoggio 81, da una faccia posteriore 95 preferibilmente sostanzialmente verticale, due facce laterali 96 e 97 preferibilmente sostanzialmente verticali ed una faccia superiore 98 preferibilmente sostanzialmente parallela alla faccia inferiore di appoggio 81.
Secondo una realizzazione, la faccia superiore 98 comprende una porzione 100 inclinata frontalmente e affacciata verso la porzione frontale 82, in modo da essere operativamente rivolta ad un operatore.
Secondo una realizzazione, detti mezzi di comando e/o detti mezzi sensibili al tocco sono disposti su detta porzione inclinata 100.
Secondo una realizzazione, il contenitore esterno 80 è realizzato in lamierino metallico.
Secondo una realizzazione, il contenitore esterno 80 è realizzato in foglio polimerico.
Il fatto che il contenitore esterno 80 preveda di contenere al suo interno la pompa a vuoto 20 e, preferibilmente, ma non necessariamente, il compressore 30 e, preferibilmente, ma non necessariamente, la bombola di gas di conservazione 70, comporta il vantaggio di fornire una macchina di confezionamento 1 che risulti autonoma da fornitura esterna di aria compressa e/o di gas di conservazione, in altre parole, tale caratteristica conferisce alla macchina 1 il particolare vantaggio di poter essere facilmente spostata ed utilizzata anche in luoghi non provvisti di un impianto di distribuzione di aria compressa o di distribuzione di gas di conservazione, ad esempio in una macelleria, in una rosticceria, ma anche semplicemente in casa o anche in qualsiasi altro luogo.
Inoltre, il fatto che la macchina 1 sia delimitata da un contenitore 80 comprendente una porzione frontale 82 comprendente la porzione di base 83 e la porzione di chiusura 84 e, una porzione posteriore 80 comprendente la pompa da vuoto 20 e/o il compressore 30 e/o la bombola di gas di conservazione 70, in aggiunta al fatto che il contenitore esterno 80 è delimitato da una faccia inferiore di appoggio 81, faccia posteriore 95, due facce laterali 96 e 97 ed una faccia superiore 98, comporta l’ulteriore vantaggio di fornire una macchina 1 che risulta di forma compatta e portatile.
Secondo un altro aspetto della presente innovazione, i suddetti scopi sono soddisfatti da un metodo di confezionamento a vuoto tramite una macchina 1 per confezionamento a vuoto da esterno, comprendente le fasi di:
- disporre un involucro 10, contenente un prodotto da confezionare, con i lembi 12 e 13 al di sopra della seconda sede 3 appartenente alla porzione di base 83;
- chiudere la porzione di chiusura 84 sulla porzione di base 83, premendo detta porzione di chiusura 84 sulla porzione di base 83;
- avviare la pompa da vuoto 20 ed aprire il flusso di aspirazione tra la cavità 4 e la pompa da vuoto 20 attraverso il primo condotto 21;
- aprire il flusso tra involucro 10 e la pompa da vuoto 20 attraverso l’ugello 50;
- al raggiungimento di un valore prefissato di vuoto nell’involucro 10, chiudere il flusso tra involucro 10 e la pompa a vuoto 20;
- azionare la barra termosaldante 40, facendola traslare verso l’involucro 10,
- azionare la resistenza elettrica 44 della barra termosaldante 40 per effettuare la termosaldatura;
- far traslare la barra termosaldante 40 in allontanamento dall’involucro 10;
- disattivare la pompa a vuoto 20 per rilasciare in apertura la porzione di chiusura 84;
- estrarre l’involucro 10.
Secondo una realizzazione, il suddetto metodo comprende l’ulteriore fase di insufflare gas di conservazione nell’involucro 10 prima di azionare la barra termosaldante 40.Il funzionamento della macchina di confezionamento a vuoto da esterno secondo l’invenzione è il seguente.
Inizialmente, quando la porzione di chiusura 84 è in posizione aperta grazie alla forza elastica esercitata dalla molla 92, viene disposto manualmente una involucro 10, contenente un prodotto da confezionare, tra la porzione di base 83 e la porzione di chiusura 84 in modo che i lembi 12 e 13 che definiscono l’apertura 11, siano disposti al di sopra ed all’interno della semisede 3 della porzione di base 83, e facendo attenzione a disporre tali lembi attorno all’ugello 50 in modo che l’ugello 50 rimanga parzialmente introdotto nell’involucro attraverso l’apertura 11.
Occorre, inoltre, fare in modo che la porzione restante dell’involucro 10, contenente il prodotto da confezionare, rimanga all’esterno della macchina 1 frontalmente.
Successivamente, la porzione di chiusura 84 viene chiusa manualmente premendola contro la porzione di base.
A questo punto il braccio 91 aziona il pulsante 93 che attiva sia la pompa a vuoto 20 che la valvola 24 in modo che risulti aperta. In tal modo la pompa a vuoto aspira l’aria contenuta nella camera 4 attraverso il primo condotto 21, formando una depressione e trattenendo la porzione di chiusura 84 in posizione chiusa. La guarnizione 5 e /o 6 viene così premuta formando una tenuta attorno all’involucro 10 in corrispondenza di una porzione di contatto tra di essi.
Contemporaneamente o successivamente viene azionata la seconda valvola 23 in modo da permettere il flusso tra ugello 50 e pompa a vuoto 20, mentre la quarta valvola 25 è chiusa. In tal modo, la pompa a vuoto 20 aspira l’aria contenuta nell’involucro 10 attraverso il secondo condotto 22 e l’ugello 50.
Nel caso in cui, sia compresa una bombola di gas di conservazione 70, al raggiungimento di un prefissato livello di vuoto nell’involucro 10, la seconda valvola 23 commuta il flusso, chiudendo il flusso tra ugello 50 e pompa a vuoto ed aprendo il flusso tra bombola 70 ed ugello 50. Allo stesso tempo viene aperta la quarta valvola 25, in modo che il gas di conservazione contenuto nella bombola 70 possa fluire all’interno dell’involucro 10. Durante questa fase la pompa a vuoto 20 continua a ad aspirare l’aria dalla cavità 4 per continuare a trattenere la porzione di chiusura 84 premuta contro la porzione di base 83.
Al raggiungimento di un prefissato valore di pressione del gas di conservazione all’interno dell’involucro 10, la quarta valvola 25 viene chiusa, mentre la pompa a vuoto 20 continua ad aspirare aria dalla cavità 4.
Successivamente, viene azionato il compressore 30 per gonfiare il tubo gonfiabile 43 per far traslare la barra termosaldante 40 verso un lato dell’involucro 10, a contrasto con la opposta barra di contrasto 41.
Quando la barra termosaldante 40 preme contro un lato dell’involucro 10, viene azionata la resistenza elettrica 44 per effettuare la termosaldatura e quindi sigillare l’involucro 10.
Dopo aver disattivato il compressore 30 e la resistenza 44, viene disattivata anche la pompa a vuoto 20 e la pressione nella cavità torna a quella atmosferica rilasciando la porzione di chiusura permettendo l’estrazione dell’involucro.
I vantaggi di questa soluzione sono vari.
Innanzitutto, la macchina per il confezionamento a vuoto da esterno descritta permette di estrarre l’aria da un involucro o da una busta liscia e priva di goffratura e di sigillarla.
Un altro vantaggio è quello di fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno che risulti leggera, compatta e portatile.
Un ulteriore vantaggio è quello di fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno, in grado di estrarre l’aria da un involucro o da una busta e sigillarlo termicamente, in cui tale involucro sia in film polimerico termoretraibile liscio.
Un altro vantaggio è dato dal fatto di fornire una macchina per il confezionamento a vuoto da esterno, in grado di utilizzare una busta liscia e priva di goffratura e che eviti di richiedere di essere connessa ad una rete di distribuzione esterna di aria compressa o ad una rete esterna di aspirazione.
E’ ancora un altro vantaggio quello di fornire una macchina portatile, compatta e che non richieda una fonte esterna di aria compressa, o di una fonte esterna di gas di conservazione.
Un altro vantaggio è quello di consentire, dopo l’estrazione dell’aria, l’introduzione all’interno dell’involucro o della busta, di un gas di conservazione ad atmosfera modificata.
La previsione che l’ugello 50 rimanga parzialmente interposto tra i lembi 12 e 13 attraverso l’apertura 11 dell’involucro 10 quando le semisedi sono in posizione chiusa, comporta il vantaggio che detto ugello 50 forma una passaggio di comunicazione tra la pompa a vuoto 20 e l’interno dell’involucro o sacchetto, anche quando le semisedi in posizione chiusa premono da parti opposta tali lembi.
La presenza dell’ugello 50, formante il suddetto passaggio di comunicazione, permette vantaggiosamente di utilizzare anche involucri o buste di tipo liscio e quindi privi di goffratura, infatti, poiché l’ugello rimane interposto tra i lembi 12 e 13, non è necessaria la presenza di canali a rilievo nelle pareti dell’involucro e formanti la suddetta goffratura che permettano il deflusso dell’aria verso l’esterno dell’involucro 10, infatti l’aria può fuoriuscire dal sacchetto attraverso l’ugello anche quando i lembi 12 e 13, per la loro parte restante, aderiscono per effetto della forza di chiusura tra le semisedi 2 e 3.
Il fatto che la macchina 1 sia delimitata da un contenitore 80 comprendente una porzione frontale 82 comprendente la porzione di base 83 e la porzione di chiusura 84 e, una porzione posteriore 80 comprendente la pompa da vuoto 20 e/o il compressore 30 e/o la bombola di gas di conservazione 70, in aggiunta al fatto che il contenitore esterno 80 è delimitato da una faccia inferiore di appoggio 81, faccia posteriore 95, due facce laterali 96 e 97 ed una faccia superiore 98, comporta l’ulteriore vantaggio di fornire una macchina 1 che risulta di forma compatta e portatile.
E’ evidente che sono state descritte solo alcune forme particolari di realizzazione della presente invenzione, cui l’esperto dell’arte sarà in grado di apportare tutte quelle modifiche necessarie per il suo adattamento a particolari applicazioni, senza peraltro discostarsi dall’ambito di protezione della presente invenzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI l. Macchina di confezionamento a vuoto da esterno (1) atta a formare una depressione all’interno di un involucro (10) in film termosaldabile avente un’apertura (11) definita da lembi reciprocamente affacciati (12, 13), e a sigillare detti lembi lungo una linea di saldatura (14), comprendente: - una prima semisede (2) ed una seconda semisede (3) mobilmente connesse tra loro in modo da definire una posizione chiusa in cui sono sovrapposte formando una cavità (4) e trattenendo tra di esse, e all’interno della cavità, i lembi (12, 13) dell’involucro durante la formazione della depressione e la sigillatura dei lembi (12, 13), ed una posizione aperta in cui permettono l’introduzione e l’estrazione dei lembi (12, 13) dell’involucro (10); - una guarnizione (5, 6) ad anello chiuso attorno ad almeno una tra detta prima semisede (2) e detta seconda semisede (3) per chiudere a tenuta attorno a detta cavità(4); - una pompa da vuoto (20) fluidicamente collegabile a detta cavità (4) per formare una depressione in detta cavità; - una barra termosaldante (40), atta a sigillare termicamente i lembi (2, 3) dell’involucro dopo la formazione della depressione, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un ugello (50) comunicante con detta pompa da vuoto (20) interposto tra detta prima semisede (2) e detta seconda semisede (3) a cavallo di detta guarnizione (5, 6) ed avente un tratto esternamente sporgente (51) dalla cavità (4) in detta posizione chiusa e configurato in modo da rimanere parzialmente introdotto all’interno dell’involucro (10) attraverso detta apertura (11) ed interposto tra i lembi (12, 13), in modo che detta guarnizione (5, 6) aderisca esternamente a detto involucro premendo detti lembi tra di loro e contro detto ugello in modo da formare una tenuta attorno a detto ugello e a detti lembi.
  2. 2. Macchina, secondo la rivendicazione 1, in cui detta barra saldante (40) è disposta esternamente a dette semisedi (2, 3) e ad una distanza da dette sedi maggiore di detto tratto esternamente sporgente (51) dell’ugello.
  3. 3. Macchina, secondo la rivendicazione 2, in cui detta barra termosaldante è mobile tra una posizione a riposo lontana da detto involucro (10) ed una posizione di saldatura a contatto con detto involucro (10), e/o in cui detta barra termosaldante (40) comprendente mezzi di movimentazione (42) di detta barra termosaldante (40) atti a far traslare e premere detta barra termosaldante (40) lateralmente contro detto involucro (10) ed a contrasto con una barra di contrasto (41) disposta da parte opposta dell’involucro (10).
  4. 4. Macchina, secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di movimentazione (42) comprendono: - un tubo gonfiabile (43) estendibile radialmente, interposto tra detta barra saldante (40) ed una porzione di supporto solidale con detta prima semisede (3) o con detta seconda semisede (4); - un compressore (30) atto a gonfiare detto tubo gonfiabile (43).
  5. 5. Macchina, secondo almeno una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto ugello (50) un condotto di flusso (55) che collega almeno una prima apertura di estremità (52) con almeno una seconda apertura di estremità (53) da parte opposta a detta almeno prima apertura (52), in cui detta almeno una seconda apertura (53) di estremità ha estensione maggiore in una direzione (19) sostanzialmente ortogonale ad una direzione di movimento relativo (9) tra dette semisedi (2, 3) tra la posizione aperta e la posizione chiusa, detta almeno una seconda apertura (53) risultando schiacciata lungo tale direzione di movimento.
  6. 6. Macchina, secondo la rivendicazione 5, in cui detto almeno un condotto di flusso (55) comprende almeno un tubo di collegamento (59) che termina con una rispettiva seconda apertura (53), ed una porzione di distribuzione (54) interposta tra detta almeno una prima apertura (52) ed almeno un tubo di collegamento (59), e/o in cui detto ugello (50) ha tre seconde aperture di estremità (53) affiancate lungo detta direzione (19) sostanzialmente ortogonale a detta direzione di movimento (9), e/o in cui detto ugello (50) ha una sola prima apertura di estremità (52).
  7. 7. Macchina, secondo la rivendicazione 6, in cui detto ugello (50) si estende sostanzialmente su un piano ortogonale alla direzione (9) di movimento relativo tra dette semisedi (2, 3), e comprende: - un primo lamierino piano centrale (60) avente una prima faccia (63) ed una seconda faccia (64) opposta disposto parallelamente a detto piano ortogonale, detto lamierino avendo almeno una scanalatura longitudinale (65) passante che si estende rispettivamente tra detta porzione di distribuzione e detta almeno una seconda apertura, detta scanalatura (65) essendo destinata a formare detto almeno un tubo di collegamento (59); - un secondo lamierino piano (62) fissato a pacchetto su detta prima faccia (63), - un terzo lamierino piano (61) fissato a pacchetto su detta seconda faccia (64).
  8. 8. Macchina, secondo la rivendicazione 7, in cui detto secondo lamierino (62) e detto terzo lamierino (61) comprendono una porzione ripiegata verso l’esterno (66, 67) in corrispondenza di ciascuna detta seconda apertura di estremità (53).
  9. 9. Macchina, secondo almeno una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una bombola (70) di gas di conservazione in pressione operativamente connesso con detto ugello (50) in modo da insufflare una quantità di gas di conservazione all’interno dell’involucro (10) prima di sigillare detti lembi (12, 13).
  10. 10. Macchina, secondo almeno una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, delimitata da un contenitore esterno (80) avente: - una porzione frontale (82) comprendente una porzione di base (83) fissa comprendente detta prima semisede (3), ed una porzione di chiusura (84) comprendente detta seconda semisede (2) mobile tra detta posizione aperta e detta posizione chiusa; - una porzione posteriore (85) comprendente al suo interno detta pompa da vuoto (20), e/o in cui: - detta porzione posteriore (85) comprende al suo interno detto compressore (30); e/o in cui: - detta porzione posteriore (85) comprende al suo interno detta bombola (70) di gas di conservazione.
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