ITMI20112094A1 - Cartucce per caffe' - Google Patents

Cartucce per caffe' Download PDF

Info

Publication number
ITMI20112094A1
ITMI20112094A1 IT002094A ITMI20112094A ITMI20112094A1 IT MI20112094 A1 ITMI20112094 A1 IT MI20112094A1 IT 002094 A IT002094 A IT 002094A IT MI20112094 A ITMI20112094 A IT MI20112094A IT MI20112094 A1 ITMI20112094 A1 IT MI20112094A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
coffee
lower portion
cartridge
capsule
upper portion
Prior art date
Application number
IT002094A
Other languages
English (en)
Inventor
Roberto Santi
Original Assignee
Roberto Santi
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Roberto Santi filed Critical Roberto Santi
Priority to IT002094A priority Critical patent/ITMI20112094A1/it
Publication of ITMI20112094A1 publication Critical patent/ITMI20112094A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D85/00Containers, packaging elements or packages, specially adapted for particular articles or materials
    • B65D85/70Containers, packaging elements or packages, specially adapted for particular articles or materials for materials not otherwise provided for
    • B65D85/804Disposable containers or packages with contents which are mixed, infused or dissolved in situ, i.e. without having been previously removed from the package
    • B65D85/8043Packages adapted to allow liquid to pass through the contents

Description

CARTUCCE PER CAFFÈ
DESCRIZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa a cartucce per la produzione di bevande dall’estrazione di sostanze in particolato contenute in esse. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa a capsule e cialde utilizzate per la produzione di caffà ̈, tà ̈ e bevande simili, mediante l’utilizzo di dispositivi per la produzione di acqua in pressione e/o a temperatura prestabilita.
Con il termine cartuccia si intende, nella presente invenzione, il mezzo di contenimento per sostanze in particolato o in foglie per l’estrazione di bevande mediante acqua in pressione e/o in temperatura.
Con il termine capsula si intende, nella presente invenzione, un piccolo contenitore per caffà ̈, o sostanze in particolato in genere, avente almeno una delle pareti rigide, per utilizzo in dispositivi dedicati per l’estrazione della bevanda mediante il passaggio di acqua in pressione e in temperatura.
Con il termine cialda si intende, nella presente invenzione, un filtro di carta (o materiale morbido) preconfezionato contenente caffà ̈, o sostanze in particolato in genere, per utilizzo in dispositivi dedicati per l’estrazione della bevanda mediante il passaggio di acqua in pressione e in temperatura.
È noto l’utilizzo di dispositivi per l’estrazione di bevande, usualmente calde, da sostanze in particolato. Tipico risulta l’utilizzo di caffà ̈ in polvere e di tà ̈ in polvere, o in foglie, per l’estrazione, rispettivamente, di caffà ̈ e tà ̈ in bevanda. Tali dispositivi utilizzano cartucce, quali capsule o cialde, contenenti le sostanze in particolato da sottoporre all’azione del liquido per ottenere la bevanda desiderata. In particolare, i dispositivi noti usualmente provvedono all’erogazione di acqua calda e in pressione entro la camera contenente la sostanza in particolato, producendo la bevanda entro una camera di estrazione (che può o meno coincidere con la camera contenente la sostanza in particolato), erogando la stessa entro un apposito contenitore.
La varietà di bevande estraibili à ̈ strettamente correlata con le tipologie di sostanze in particolato utilizzabili e con i parametri di estrazione delle stesse. In particolare, la produzione delle diverse tipologie di caffà ̈ (quali caffà ̈ espresso, caffà ̈ creme, caffà ̈ americano, ecc..), così come delle diverse tipologie di tà ̈ o di ulteriori bevande aromatizzate, dipendono dalla tipologia di sostanza in particolato da utilizzare, dalla quantità della stessa, da temperatura e pressione del liquido con cui questa viene in contatto e da ulteriori parametri di estrazione correlati alle dimensione del relativo contenitore in estrazione. Importante risulta il valore del rapporto tra il diametro e l’altezza del contenitore, capsula o cialda, in relazione alla quantità di sostanza in particolato da contenere, determinando di conseguenza un ottimale rapporto di compressione della stessa.
Le capsule note presentano una superficie superiore perforabile, per l’iniezione dell’acqua da utilizzare in estrazione, ed una superficie inferiore, provvista di mezzi per la fuoriuscita della bevanda estratta. Ulteriormente, alcune capsule note presentano anche, o in alternativa, la superficie inferiore perforabile.
Le cialde note sono realizzate mediante la sovrapposizione di due filtri di carta uniti alle estremità che definiscono al loro interno un volume per il riempimento con la sostanza in particolato.
Tanto le capsule quanto le cialde, dunque, presentano, in funzione del rapporto tra altezza e diametro del contenitore e in funzione della quantità di sostanza in particolato da contenere, dimensioni e geometria differenti. Tali differenze emergono sia tra produttori diversi che, per il medesimo produttore, nella preparazione di differenti tipologie di bevanda da estrarre.
Le dimensioni non eterogenee di capsule e cialde da utilizzare per l’estrazione delle bevande costituisce un notevole svantaggio in quanto impedisce di uniformare le cartucce utilizzate, impedendo di standardizzare le stesse per il medesimo dispositivo di estrazione.
L’eterogeneità delle cartucce produce, ulteriormente, svantaggi anche sui dispositivi da utilizzare per l’estrazione delle bevande. Risulta evidente, infatti, che à ̈ necessario utilizzare differenti gruppi erogatori per l’utilizzo di differenti capsule aventi contenuti diversi per quantità e volume di prodotto. Inoltre, nel caso di utilizzo di un singolo dispositivo, à ̈ necessario che il gruppo erogatore presenti numerosi componenti per processi di estrazione differenti, aumentandone la complessità ed il costo di produzione.
In relazione all’utilizzo di cialde, quelle note presentano numerosi svantaggi. In particolare, queste presentano frequentemente deformazioni dovute alla difficoltà di dosare e centrare correttamente le sostanze in particolato durante il confezionamento e assemblaggio delle stesse. Ulteriormente, risulta spesso difficile veicolare nella posizione corretta le cialde, realizzate in materiale morbido e facilmente deformabile, all’interno del gruppo erogatore del dispositivo. Ciò comporta di frequente una perforazione laterale o una compressione anomala della cialda che ne compromettono l’erogazione e quindi la qualità in tazza.
Sarebbe pertanto desiderabile disporre di una cartuccia per il contenimento di sostanze in particolato da estrazione in grado di variare il volume interno in relazione alle sostanze da contenere pur mantenendo un’elevata standardizzazione.
Sarebbe inoltre desiderabile che tale cartuccia presentasse geometria esterna invariante in relazione alla variabilità del volume interno. In particolare, sarebbe desiderabile che detta cartuccia presentasse almeno una misura tra il diametro e l’altezza invariante.
Sarebbe anche desiderabile che tale cartuccia fosse utilizzabile quale sostituto sia di cialde che di capsule.
Sarebbe ancora desiderabile che detta cartuccia fosse realizzabile in materiale biodegradabile o di semplice smaltimento.
Infine, sarebbe desiderabile che tale cartuccia presentasse costi di produzione e di assemblaggio ridotti.
Nell’ambito del compito suddetto, uno scopo della presente invenzione à ̈ di fornire una cartuccia in grado di modificare il volume interno in relazione alla tipologia e/o quantità di sostanza in particolato da contenere o ancora in relazione alla tipologia di bevanda che si vuole ottenere.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ di fornire una cartuccia in grado di minimizzare i costi ed i tempi di produzione e di assemblaggio, minimizzando gli elementi costituenti la stessa.
Ancora uno scopo, rientrante nel compito suddetto, à ̈ quello di fornire una cartuccia in grado di richiedere una sola tipologia di gruppo erogatore, pur essendo in grado di contenere sostanze in particolato differenti e di produrre bevande differenti. In particolare uno scopo della presente invenzione à ̈ di fornire una cartuccia in grado di minimizzare, al limite eliminare, eventuali difformità geometriche esterne tra cartucce utilizzabili per bevande differenti, invariando almeno una dimensione tra l’altezza e il diametro della capsula stessa. Gli scopi sopra menzionati sono raggiunti da una cartuccia per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato contenute al suo interno, comprendente almeno:
· una porzione superiore, per la chiusura della cartuccia dopo l’inserimento delle sostanze in particolato;
· una porzione inferiore, per la fuoriuscita della bevanda;
· una porzione centrale interposta tra e/o contenente la porzione superiore e la porzione inferiore, per il contenimento delle sostanze in particolato;
il distanziamento tra la porzione superiore e la porzione inferiore definendo il volume di contenimento per le sostanze in particolato; la cartuccia essendo caratterizzata dal fatto che il distanziamento e/o il posizionamento della porzione inferiore e/o della porzione superiore rispetto alla porzione centrale à ̈ variabile in relazione alla tipologia e/o alla quantità della sostanza in particolato da contenere.
Con le caratteristiche sopra descritte, la cartuccia secondo l’invenzione provvede al contenimento di sostanze in particolato differenti, comprimendo in misura maggiore o minore dette sostanze in particolato a seconda della bevanda desiderata, definendo il volume interno della cartuccia in fase di assemblaggio.
Preferibilmente la porzione superiore o la porzione inferiore à ̈ fissa.
In tal modo il volume di contenimento à ̈ facilmente definibile mediante il distanziamento di una sola delle due porzioni.
Preferibilmente la porzione centrale e una tra la porzione superiore e la porzione inferiore sono realizzate in un unico elemento.
In tal modo economizzando e semplificando la produzione della cartuccia.
Preferibilmente la porzione centrale à ̈ provvista di almeno una sede per l’alloggiamento della porzione superiore e/o della porzione inferiore.
In tal modo garantendo un assemblaggio corretto e rapido delle porzioni nelle relative sedi in relazione alla tipologia di bevanda e/o delle sostanze in particolato.
Preferibilmente la cartuccia comprende mezzi di filtraggio in prossimità della porzione inferiore. In alternativa, la porzione inferiore comprende detti mezzi di filtraggio.
In tal modo la cartuccia risulta già provvista dei mezzi di filtraggio, quando necessari, e non richiedono, dunque, l’utilizzo di appositi mezzi di filtraggio nel dispositivo che le utilizza. Preferibilmente la cartuccia comprende almeno un foglio alimentare e/o un foglio in alluminio e/o un foglio in materiale biodegradabile posto in corrispondenza della porzione superiore e/o della porzione inferiore.
In tal modo realizzando i mezzi di filtraggio mediante l’utilizzo di semplici fogli.
Preferibilmente la porzione superiore e/o la porzione inferiore sono realizzate mediante e/o comprendono il foglio alimentare e/o il foglio in alluminio e/o il foglio in materiale biodegradabile.
In tal modo la cartuccia à ̈ realizzata mediante le dimensioni standard delle tradizionali cialde ma incorporando gli effetti tecnici della presente invenzione.
Ulteriormente, gli scopi sopra menzionati sono raggiunti anche da un metodo per la produzione di cartucce per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato contenute entro le cartucce, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno i seguenti passi:
· determinare il volume delle cartucce in relazione alla tipologia e/o alla quantità delle sostanze in particolato e/o alle caratteristiche della bevanda da estrarre;
· posizionare e/o distanziare una porzione superiore e/o una porzione inferiore delle cartucce entro e/o a contatto con una porzione centrale delle cartucce;
il posizionamento e/o il distanziamento della porzione superiore e/o della porzione inferiore definendo il volume delle cartucce entro la porzione centrale.
Con caratteristiche della bevanda da estrarre si intende, nella presente invenzione, la tipologia della bevanda stessa, nonché la quantità e le caratteristiche organolettiche dipendenti dal profilo di estrazione. Ancora, gli scopi sopra menzionati sono raggiunti anche da un dispositivo per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato mediante l’utilizzo di cartucce secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che il dispositivo comprende mezzi per la misura del distanziamento della porzione superiore dalla porzione inferiore e/o del posizionamento della porzione inferiore e della porzione superiore rispetto alla porzione centrale; la misurazione determinando almeno i paramenti di pressione e/o temperatura del liquido da utilizzare per l’estrazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione di forme di realizzazione preferite, illustrate a titolo esemplificativo e non limitativo nelle allegate figure, in cui:
- la Figura 1 Ã ̈ una rappresentazione schematica in esploso della forma di realizzazione preferita della cartuccia quando utilizzata come cialda, secondo la presente invenzione;
- la Figura 2 Ã ̈ una rappresentazione schematica in sezione delle cialde di Figura 1, quando queste contengono le sostanze in particolato al loro interno;
- la Figura 3 Ã ̈ una rappresentazione schematica in sezione di una seconda forma di realizzazione della cartuccia secondo la presente invenzione, quando questa utilizzata come capsula;
- la Figura 4 Ã ̈ una rappresentazione schematica in esploso delle capsule di Figura 3; - la Figura 5 Ã ̈ una rappresentazione schematica in esploso di una particolare forma di realizzazione della cartuccia secondo la presente invenzione, quando utilizzata come capsula;
- la Figura 6 Ã ̈ una rappresentazione schematica in esploso di una terza forma di realizzazione della cartuccia quando utilizzata come capsula, secondo la presente invenzione;
- la Figura 7 Ã ̈ una rappresentazione schematica in sezione delle capsule di Figura 6, quando queste contengono le sostanze in particolato al loro interno;
- la Figura 8 à ̈ una rappresentazione schematica in esploso di una particolare forma di realizzazione della cartuccia secondo la presente invenzione, quando in prossimità di mezzi di perforazione.
Con riferimento alle Figure 1 e 2, una prima forma di realizzazione delle cartucce 11, 21, 31 secondo la presente invenzione à ̈ nel seguito descritta. In particolare, tali cartucce 11, 21, 31 realizzano dei contenitori di tipo cialda per caffà ̈ o per tà ̈.
Tali cialde 11, 21, 31 comprendono una porzione superiore 111, 121, 131, per la chiusura della stessa dopo l’inserimento della sostanza in particolato, quale caffà ̈ in polvere o tà ̈ in polvere o in foglia. Ulteriormente, queste comprendono una porzione inferiore 211, 221, 231, per la fuoriuscita della bevanda da estrarre. Infine, tali cialde 11, 21, 31 comprendono una porzione centrale 311, 321, 331 interposta tra e la porzione superiore 111, 121, 131 e la porzione inferiore 211, 221, 231, per il contenimento delle sostanze in particolato. Tali porzioni centrali 311, 321, 331 sono realizzate mediante un cilindro cavo sufficientemente rigido.
Il distanziamento tra le porzioni superiori 111, 121, 131 e le porzioni inferiori 211, 221, 231 definisce il volume di contenimento delle camere di contenimento 311’, 321’, 331’ per le sostanze in particolato da cui estrarre la bevanda. In particolare, il distanziamento delle porzioni inferiori 211, 221, 231 e delle porzioni superiori 111, 121, 131 rispetto alle porzioni centrali 311, 321, 331 à ̈ variabile in relazione alla tipologia e/o alla quantità della sostanza in particolato da contenere.
In una delle tante possibili varianti realizzative le cialde 11, 21, 31 presentano particolari caratteristiche che tengono conto della tipologia di bevanda da erogare, della quantità di sostanza in particolato da utilizzare e dal grado di macinatura di questa. Tali caratteristiche sono nel seguito descritte per alcune tipologie di bevande da erogare.
La produzione di caffà ̈ espresso singolo richiede un’erogazione di 25cc di bevanda e la cialda deve poter contenere circa 7gr. di caffà ̈ macinato fine. Dunque, la cialda 11 presenta un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 311’ di circa 2,76. Tale cialda 11 suddetta può essere ugualmente utilizzata per l’erogazione di ulteriori bevande aromatizzate (quale caffà ̈ al ginseng).
La produzione di caffà ̈ crà ̈me richiede un’erogazione da 150cc a 250 cc di bevanda e la cialda deve poter contenere, in funzione dei diversi gradi di macinatura delle sostanze in particolato, circa 10gr. di caffà ̈ macinato per caffà ̈ crà ̈me. Dunque, la cialda 21 presenta un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 321’ di circa 1,8.
Lo stesso rapporto à ̈ richiesto per la produzione di caffà ̈ americano per l’erogazione di circa 300cc (equivalenti a 10oz) di bevanda e la cialda deve poter contenere circa 9gr. di caffà ̈ macinato per caffà ̈ americano.
La produzione di caffà ̈ americano per l’erogazione di circa 350cc (equivalenti a 12oz) di bevanda richiede una cialda atta a contenere circa 10,8-11gr. di caffà ̈ macinato per caffà ̈ americano. Dunque, la cialda 31 presenta un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 331’ di circa 1,5.
Le cialde 11, 21, 31 suddette possono essere ugualmente utilizzate per l’erogazione di tà ̈ inserendo entro le camere di contenimento 311’, 321’, 331’ tà ̈ in foglia.
Tutte le cialde 11, 21, 31 illustrate nelle Figure 1 e 2 presentano lo stesso diametro ma diversa altezza. A ciò consegue un differente volume interno delle camere di contenimento 311’, 321’, 331’ per le sostanze in particolato. In particolar modo, il differente volume interno implica la conseguente variazione del rapporto tra diametro e altezza delle cialde 11, 21, 31 per poter alloggiare entro le stesse differenti quantità e tipologie di sostanze in particolato destinate alla produzione di differenti tipologie di bevanda.
Nella forma di realizzazione ivi descritta, le cialde 11, 21, 31 comprendono almeno due fogli alimentari posti rispettivamente in corrispondenza delle porzioni superiori 111, 121, 131 e delle porzioni inferiori 211, 221, 231. In particolare, le porzioni superiori 111, 121, 131 e le porzioni inferiori 211, 221, 231 sono realizzate mediante i fogli alimentari suddetti.
Alternativamente, le porzioni 111, 121, 131, 211, 221, 231 possono essere realizzate o comprendere anche fogli in alluminio e fogli in materiale biodegradabile.
Ulteriormente le cialde 11, 21, 31, secondo la presente invenzione, possono presentare almeno una tra le porzioni superiori 111, 121, 131 e le porzioni inferiori 211, 221, 231 fissa.
In aggiunta, le porzioni centrali 311, 321, 331 possono essere provviste di una o più sedi per l’alloggiamento delle porzioni superiori 111, 121, 131 e/o delle porzioni inferiori 211, 221, 231. In particolare, tali alloggiamenti possono essere provvisti su entrambe le estremità per consentire la facile applicazione dei fogli alimentari atti a realizzare dette porzioni 111, 121, 131, 211, 221, 231.
La produzione delle cialde 11, 21, 31, secondo quanto precedentemente descritto, à ̈ realizzata come segue. Dapprima si determina il volume delle camere di contenimento 311’, 321’, 331’ in relazione alla tipologia di bevanda da estrarre, secondo quando elencato in precedenza. In particolare il volume à ̈ determinato in relazione al rapporto tra diametro e altezza delle cialde 11, 21, 31 e, dunque, in relazione alla quantità delle sostanze in particolato da contenere e alle caratteristiche che la bevanda da estrarre deve possedere.
Essendo il diametro delle cialde 11, 21, 31 fisso, il volume delle camere di contenimento 311’, 321’, 331’ à ̈ determinato dal distanziamento tra le porzioni superiori 111, 121, 131 e le porzioni inferiori 211, 221, 231. Nel caso una di dette due porzioni 111, 121, 131, 211, 221, 231 fosse fissa il volume sarebbe determinato dallo distanziamento di una sola di queste. Ad ogni modo, mantenendo fisso il parametro relativo al diametro, il rapporto diametro/altezza delle cialde 11, 21, 31 à ̈ automaticamente determinato, assieme al volume delle camere di contenimento 311’, 321’, 331, dal parametro relativo all’altezza delle stesse.
Si procede, dunque, all’apposizione del foglio di carta alimentare realizzante le porzioni inferiori 211, 221, 231 sull’estremità delle porzioni centrali 311, 321, 331 atte alla fuoriuscita della bevanda estratta. In caso la bevanda da estrarre necessitasse di ulteriori filtri, questi vengono apposti entro le porzioni centrali 311, 321, 331 stesse, a contatto o meno con le porzioni inferiori 211, 221, 231. Ulteriormente, lo stesso filtro potrebbe essere realizzato sulle porzioni inferiori 211, 221, 231 stesse.
Terminato il posizionamento delle porzioni inferiori 211, 221, 231 si procede al riempimento delle camere di contenimento 311’, 321’, 331’, definite entro le porzioni centrali 311, 321’, 331’, con la sostanza in particolato atta alla produzione delle bevanda cui sono destinate le cialde 11, 21, 31.
La produzione di queste termina con l’apposizione di un secondo foglio di carta alimentare, posto sull’estremità ancora libera delle porzioni centrali 311, 321, 331, realizzando le porzioni superiori 111, 121, 131.
Le cialde 11, 21, 31, secondo la presente invenzione, risultano facilmente versionabili durante il processo produttivo grazie alla elevata standardizzazione delle stesse. La forma delle cialde 11, 21, 31 à ̈ facilmente industrializzabile partendo, ad esempio, da un cilindro cavo, realizzante le porzioni centrali 311, 321, 331, che viene successivamente tamponato sia sotto che sopra, come illustrato in Figura 1, realizzando le porzioni superiori 111, 121, 131 e le porzioni inferiori 211, 221, 231. Allo stesso modo, il filtro realizzante le porzioni inferiori 211, 221, 231 può essere applicato in fase di lavorazione successiva a chiusura della base delle cialde 11, 21, 31. Oltre al filtro può essere o meno apposto un ulteriore foglio di carta alimentare in funzione della specifica bevanda. La chiusura superiore mediante le porzioni superiori 111, 121, 131, una volta che le cialde 11, 21, 31 sono stata riempite, può essere realizzata sempre per mezzo di un foglio di carta alimentare o mediante altro materiale, come precedentemente descritto.
Le cialde 11, 21, 31, secondo la presente invenzione, presentano una conformazione tale da realizzare una spalla rigida mediante le porzioni centrali 311, 321, 331. Ciò consente di risolvere i problemi relativi alle deformazioni delle stesse dovute alla difficoltà di dosare e centrare correttamente la sostanza in particolato da contenere durante il confezionamento. Inoltre, la rigidità delle porzioni centrali 311, 321, 331, delle cialde 11, 21, 31 secondo la presente invenzione, consente di veicolare le stesse con facilità e nella posizione corretta entro il gruppo erogatore. Vantaggiosamente, la rigidità della porzioni centrali 311, 321, 331 evita che le cialde 11, 21, 31 possano essere pinzate ad una delle estremità o essere compresse in modo tale da compromettere l’erogazione e quindi la qualità della bevanda estratta.
Vantaggiosamente, le cialde 11, 21, 31 secondo la presente invenzione possono essere realizzate integralmente con materiale biodegradabile. Ad esempio le porzioni centrali 311, 321, 331 possono assicurare la rigidità necessaria anche se realizzate con carta alimentare. Queste, infatti, possono essere realizzate mediante carta alimentare compressa avente uno spessore tale da conferire la necessaria rigidità e resistenza meccanica, al contempo evitando che il liquido dell’estrazione giunga sulla superficie esterna. Alternativamente, le stesse porzioni centrali 311, 321, 331 possono essere realizzate in altro materiale organico e biodegradabile, ad esempio con derivati del mais o altri materiali simili. Anche le porzioni inferiori 211, 221, 231, se rigide o provvista di filtro, possono essere realizzate con materiale organico biodegradabile, come precedentemente descritto.
Il metodo di produzione delle cialde 11, 21, 31, può essere realizzato eliminando, aggiungendo o variando le fasi descritte mantenendo i medesimi effetti tecnici. Ad esempio, l’accoppiamento della porzione superiore 111, 121, 131 con la porzione centrale 311, 321, 331 potrebbe essere realizzato prima di accoppiare la porzione inferiore 211, 221, 231 con la medesima, procedendo, dunque, ad un caricamento inverso della sostanza in particolato.
Le cialde 11, 21, 31, realizzate secondo quando in precedenza descritto, possono successivamente essere sfruttate per l’estrazione della relativa bevanda mediante un dispositivo per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato. Risulta vantaggioso l’utilizzo di un dispositivo comprendente mezzi per la misura del distanziamento delle porzioni superiori 111, 121, 131, dalle porzioni inferiori 211, 221, 231 e/o del posizionamento di queste rispetto alle porzioni centrali 311, 321, 331. Vantaggiosamente le cialde 11, 21, 31, secondo la presente invenzione, possono, essere utilizzate con un unico gruppo erogatore avente un cinematismo di chiusura a scorrimento variabile. In tal modo si possono produrre diverse tipologie di bevande mediante un unico dispositivo. Inoltre, il profilo di estrazione di queste, relativo alle caratteristiche di temperatura, pressione o di ulteriori parametri, può essere controllato direttamente dal dispositivo determinando le caratteristiche delle cialde 11, 21, 31, al fine di ottenere una qualità ottimale e specifica per singola tipologia di bevanda. Lo scorrimento variabile del gruppo erogatore può, ad esempio, essere controllato stabilendo il fine corsa in funzione del raggiungimento di un valore di assorbimento in corrente del motoriduttore. Detto assorbimento di corrente viene percepito nel momento in cui il gruppo erogatore arriva a fine corsa incontrando la resistenza delle cialde 11, 21, 31. In tal modo à ̈ assicurata una corretta chiusura, nel caso di cialda 11 con altezza minore, e una compressione non eccessiva, nel caso di cialde 21, 31 con altezza maggiore, evitando quindi di danneggiare le stesse.
Ulteriormente. la lunghezza della corsa del gruppo erogatore in tamponamento può anche essere utilizzato come parametro di riconoscimento delle cialde 11, 21, 31 e quindi del tipo di bevanda da estrarre. La misurazione della distanza tra le porzioni superiori 111, 121, 131 e le porzioni inferiori 211, 221, 231 consente, infatti, di determinare vantaggiosamente almeno i paramenti di pressione e temperatura del liquido da utilizzare per l’estrazione delle bevande in relazione alla quantità e tipologia delle sostanze in particolato contenuta entro le camere di contenimento 311’, 321’, 331’ e/o alle caratteristiche della bevanda da estrarre. Il dispositivo assocerà, quindi, in automatico il profilo di estrazione corretto in relazione alla tipologia di prodotto contenuto nelle cialde 11, 21, 31 per una corretta estrazione della specifica bevanda. Con riferimento alle Figure 3 e 4, una seconda forma di realizzazione delle cartucce secondo la presente invenzione à ̈ nel seguito descritta. In particolare, tali cartucce realizzano delle capsule per caffà ̈.
Tali capsule 12, 22, 32, 42 comprendono una porzione superiore 112, 122, 132, 142 per la chiusura della stessa dopo l’inserimento della sostanza in particolato, quale caffà ̈ in polvere o tà ̈ in polvere o in foglia. Ulteriormente, queste comprendono una porzione inferiore 212, 222, 232, 242 per la fuoriuscita della bevanda da estrarre. Infine, tali capsule 12, 22, 32, 42 comprendono una porzione centrale 312, 322, 332, 342 interposta tra le porzioni superiori 112, 122, 132, 142 e le porzioni inferiori 212, 222, 232, 242 per il contenimento delle sostanze in particolato. Tali porzioni centrali 312, 322, 332, 342 sono realizzate mediante un cilindro cavo sufficientemente rigido.
Il distanziamento tra le porzioni superiori 112, 122, 132, 142 e le porzioni inferiori 212, 222, 232, 242 definisce il volume di contenimento delle camere di contenimento 312’, 322’, 332’, 342’ per le sostanze in particolato da cui estrarre le bevande. In particolare, il distanziamento delle porzioni inferiori 212, 222, 232, 242 e delle porzioni superiori 112, 122, 132, 142 rispetto alle porzioni centrali 312, 322, 332, 342 à ̈ variabile in relazione alla tipologia e/o alla quantità delle sostanze in particolato da contenere.
Nella Figura 3 sono illustrate diverse tipologie di capsule 12, 22, 32, 42. Queste presentano tutte il medesimo diametro esterno, determinato dal diametro delle porzioni centrali 312, 322, 332, 342 ma differente altezza esterna. Tale differenza in altezza risulta vantaggiosamente sfruttabile quando il gruppo erogatore procede al tamponamento sulle capsule 12, 22, 32, 42 in compressione per giungere al fine corsa. Il dispositivo che utilizza dette capsule 12, 22, 32, 42, secondo la presente invenzione, à ̈ in grado di riconoscere il tipo di capsula attraverso l’assorbimento di corrente del motoriduttore che comanda il cinematismo di chiusura del gruppo erogatore. Il tal modo il dispositivo può automaticamente riconoscere il tipo di bevanda da estrarre e può vantaggiosamente adattare il profilo di estrazione al corrispondente richiesto. Dunque, oltre a necessitare di un solo gruppo erogatore, il dispositivo potrebbe vantaggiosamente essere dotato anche di un solo tasto di attivazione dell’erogazione, determinando in autonomia gli ulteriori parametri di estrazione della bevanda necessari. In tal modo, l’utente effettua la propria scelta sulla tipologia di bevanda che desidera ottenere già, e soltanto, selezionando la tipologia di capsula adeguata.
La medesima Figura 3, illustra le porzioni della parte superiore 510 e della parte inferiore 520 del gruppo erogatore di cui un dispositivo di estrazione à ̈ provvisto. Tali parti 510, 520 sono gli elementi del dispositivo che andranno rispettivamente in chiusura in battuta contro le capsule 12, 22, 32, 42, ovvero contro le porzioni superiori 112, 122, 132, 142 e contro le porzioni inferiori 212, 222, 232, 242.
Nella Figura 4, in ordine da sinistra verso destra, sono rappresentate nei singoli componenti la capsula 12 per espresso singolo, la capsula 22 per caffà ̈ crà ̈me singolo, la capsula 32 per caffà ̈ americano singolo (ad esempio da 10oz.), la capsula 42 per caffà ̈ americano doppio o più lungo (ad esempio da 12 o 16 oz.) o capsula per caffà ̈ espresso doppio, come illustrate in Figura 3.
Le capsule 12, 22, 32, 42 sono versionate al loro interno, come illustrato mediante le Figure 3 e 4, in modo funzionale ed ottimale al tipo di prodotto in particolato da contenere, alla qualità e alla tipologia di bevanda che si vuole estrarre. A tal fine, dette capsule 12, 22, 32, 42 vengono utilizzate in combinazione con un dispositivo capace di associare lo specifico profilo di estrazione, intendendosi con ciò i parametri controllati dal dispositivo, quali ad esempio pressione e temperatura dell’acqua di infusione, relativi alla singola specifica tipologia di capsule 12, 22, 32, 42.
Dunque, vantaggiosamente la geometria interna, i volumi delle camere di contenimento 312’, 322’, 332’, 342’, la componentistica interna (quali i filtri necessari) e le modellazioni interne (relative alla modalità di realizzazione delle porzioni superiori 112, 122, 132, 142 e delle porzioni inferiori 212, 222, 232, 242 delle capsule 12, 22, 32, 42) sono specifici e funzionali alla tipologia di sostanze in particolato contenute e alle bevande da estrarre. In tal modo, tutte le modifiche tecniche necessarie all’ottenimento di una particolare bevanda vengono realizzate sulle singole capsule 12, 22, 32, 42 e non sul gruppo erogatore o sul dispositivo comprendente lo stesso. Con le capsule 12, 22, 32 ,42, secondo la presente invenzione, non risulta, dunque, più necessario utilizzare dispositivi differenti per la produzione di bevande differenti o modificare le componentistiche interne del dispositivo stesso per l’utilizzo del filtro corretto o, ancora, determinare le corrette variabili di estrazione per le differenti bevande.
Nella Figura 4 sono illustrati i componenti necessari per l’assemblaggio delle capsule 12, 22, 32, 42. La capsula 12, per il caffà ̈ espresso singolo, comprende una porzione superiore 112, per la chiusura superiore della stessa, realizzata, nella presente forma di realizzazione, mediante un foglio di carta alimentare. La capsula 12 comprende, ulteriormente, un filtro per caffà ̈ espresso, realizzante la porzione inferiore 212, ed una porzione centrale 312 realizzante il corpo centrale della capsula 12 stessa. In particolare, tale porzione centrale 312 à ̈ realizzata mediante un cilindro dimensionato in altezza per determinare l’esatto volume della camera di contenimento 312’ per le sostanze in particolato. La capsula 12 à ̈ provvista, infine, di un tappo di chiusura 412 posto a contatto con la porzione inferiore 212. Questo à ̈ provvisto di alette di deflusso e di una porzione centrale 412’ con piccoli fori di deflusso, la cui geometria à ̈ specifica per la produzione del caffà ̈ espresso e da il vantaggio di riuscire ad emulsionare meglio il caffà ̈ e quindi di formare la crema.
La capsula 22, per il caffà ̈ crà ̈me singolo, comprende una porzione superiore 122, per la chiusura superiore della stessa, realizzata, nella presente forma di realizzazione, mediante un foglio di carta alimentare. La capsula 22 comprende, ulteriormente, un filtro per caffà ̈ crà ̈me, realizzante la porzione inferiore 222, con dimensioni dei fori inferiori rispetto al filtro descritto in precedenza. Una porzione centrale 322 realizza il corpo centrale della capsula 22 stessa. In particolare, tale porzione centrale 322 à ̈ realizzata mediante un cilindro dimensionato in altezza per determinare l’esatto volume della camera di contenimento 322’ per le sostanze in particolato ed ha altezza superiore al cilindro precedentemente descritto, determinando, dunque, un volume superiore. La capsula 22 à ̈ provvista, infine, di un tappo di chiusura 422 posto a contatto con la porzione inferiore 222. Questo à ̈ provvisto di alette di deflusso e di una porzione centrale 422’ con fori di deflusso di dimensioni maggiori rispetto a quanto precedentemente descritto. La geometria del tappo di chiusura 422 à ̈ specifica per la produzione del caffà ̈ crà ̈me e da il vantaggio di riuscire ad emulsionare meno il caffà ̈ formando, comunque, della crema.
La capsula 32, per il caffà ̈ americano singolo, comprende una porzione superiore 132, per la chiusura superiore della stessa, realizzata, nella presente forma di realizzazione, mediante un foglio di carta alimentare. La capsula 32 comprende, ulteriormente, un filtro per caffà ̈ americano, realizzante la porzione inferiore 232, con dimensioni dei fori molto grandi e, dunque, superiori rispetto ai filtri descritti in precedenza. Una porzione centrale 332 realizza il corpo centrale della capsula 32 stessa. In particolare, tale porzione centrale 332 à ̈ realizzata mediante un cilindro dimensionato in altezza per determinare l’esatto volume della camera di contenimento 332’ per le sostanze in particolato ed ha altezza pari al cilindro precedentemente descritto. La capsula 32 à ̈ provvista, infine, di un tappo di chiusura 432 posto a contatto con la porzione inferiore 232. Questo à ̈ provvisto di alette di deflusso e di una porzione centrale 432’ provvista di un unico grande foro posto centralmente. La geometria del tappo di chiusura 432 à ̈ specifica per la produzione del caffà ̈ americano e consente il deflusso del liquido per gravità o mediante basse pressioni, evitando, dunque, le emulsioni.
La capsula 42 per caffà ̈ espresso doppio à ̈ realizzata come la capsula 12 per espresso singolo ma con un volume della camera di contenimento 342’ maggiore. Questa comprende una porzione superiore 142, per la chiusura superiore della stessa, realizzata, nella presente forma di realizzazione, mediante un foglio di carta alimentare. La capsula 42 comprende, ulteriormente, un filtro per caffà ̈ espresso, realizzante la porzione inferiore 242, ed una porzione centrale 342 realizzante il corpo centrale della capsula 42 stessa. In particolare, tale porzione centrale 342 à ̈ realizzata mediante un cilindro dimensionato in altezza per determinare l’esatto volume della camera di contenimento 342’ per le sostanze in particolato avente altezza maggiore rispetto alla capsula 12 per espresso singolo. La capsula 42 à ̈ provvista, infine, di un tappo di chiusura 442 posto a contatto con la porzione inferiore 242. Questo à ̈ provvisto di alette di deflusso e di una porzione centrale 442’ con piccoli fori di deflusso, la cui geometria à ̈ specifica per la produzione del caffà ̈ espresso e da il vantaggio di riuscire ad emulsionare meglio il caffà ̈ e quindi di formare la crema.
In una delle tante possibili varianti realizzative le capsule 12, 22, 32, 42 devono presentare particolari caratteristiche che tengono conto della tipologia di bevanda da erogare, della quantità di sostanza in particolato da utilizzare e dal grado di macinatura di questa. Tali caratteristiche sono nel seguito descritte per alcune tipologie di bevande da erogare.
La produzione di caffà ̈ espresso singolo richiede un’erogazione di 25cc di bevanda e la capsula deve poter contenere circa 7gr. di caffà ̈ macinato fine. Dunque, la capsula 12 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 312’ per le sostanze in particolato di circa 3,3. La porzione superiore 112, realizzante la chiusura della capsula 12, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 212 comprende un apposito filtro per espresso. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 412 posto a contatto con la porzione inferiore 212. Tale tappo di chiusura 412 presenta delle alette per il deflusso del liquido con funzione di creare dei vortici. Il tappo 412 presenta, inoltre, una porzione centrale 412’ di altezza inferiore alle alette, e sulla parete laterale di questa sono presenti dei piccoli fori aventi la funzione di aumentare la pressione all’interno della sottocamera per favorire l’emulsione del liquido di caffà ̈ e, conseguentemente, la formazione della crema.
La suddetta capsula 12 può essere ugualmente utilizzata per l’erogazione di ulteriori bevande aromatizzate (quale caffà ̈ al ginseng).
La produzione di caffà ̈ crà ̈me singolo richiede un’erogazione tra i 150cc e i 250cc di bevanda e la capsula 22 deve poter contenere circa 10gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ crà ̈me. Dunque, la capsula 22 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 322’ per le sostanze in particolato di circa 2,11. La porzione superiore 122, realizzante la chiusura della capsula 22, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 222 comprende un apposito filtro per caffà ̈ crà ̈me, realizzato a maglie strette per trattenere quella porzione di polvere di caffà ̈ derivata dalla macinatura che presenta un particolato finissimo (il cosiddetto impalpabile). Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 422 posto a contatto con la porzione inferiore 222. Come descritto in precedenza, tale tappo di chiusura 422 presenta delle alette per il deflusso del liquido con funzione di creare dei vortici. Lo stesso presenta, inoltre, una porzione centrale 422’ di altezza inferiore alle alette, e sulla parete laterale di questa sono presenti dei piccoli fori aventi la funzione di aumentare la pressione all’interno della sottocamera per favorire l’emulsione del liquido di caffà ̈ e, conseguentemente, la formazione della crema.
La produzione di caffà ̈ americano singolo richiede un’erogazione tra i 240cc (8oz) e i 300cc (10oz) di bevanda e la capsula 32 deve poter contenere circa 9gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ americano. Dunque, la capsula 32 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 332’ per le sostanze in particolato di circa 2,11. La porzione superiore 132, realizzante la chiusura della capsula 32, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 232 comprende un apposito filtro per caffà ̈ americano, realizzato con fori di fuoriuscita molto grandi al fine di opporre minima resistenza al caffà ̈ in erogazione che fuoriesce per percolazione (gravità) o mediante pressioni di liquido molto basse. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare che può perfino sostituire il filtro stesso. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 432 posto a contatto con la porzione inferiore 232. Lo specifico tappo di chiusura 432 presenta delle alette per il deflusso del liquido con funzione di creare dei vortici per la omogeneizzazione del caffà ̈. Questo presenta, in tal caso, un foro centrale 432’ sufficientemente grande per il deflusso del liquido di caffà ̈ per percolazione. La suddetta capsula 32 può essere ugualmente utilizzata per l’erogazione di bevande prodotte dall’estrazione di tà ̈ in foglie.
La produzione di caffà ̈ espresso doppio richiede un’erogazione di 50cc di bevanda e la capsula 42 deve poter contenere circa 14gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ espresso. Dunque, la capsula 42 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 342’ per le sostanze in particolato compresa tra 1,7 e 1,9 circa. La porzione superiore 142, realizzante la chiusura della capsula 42, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 242 comprende un apposito filtro per caffà ̈ espresso. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 442 posto a contatto con la porzione inferiore 242. Lo specifico tappo di chiusura 442 presenta delle alette per il deflusso del liquido con funzione di creare dei vortici. Come descritto in precedenza per il caffà ̈ espresso singolo, il tappo 442 presenta, inoltre, una porzione centrale 442’ di altezza inferiore alle alette, e sulla parete laterale di detta porzione centrale sono presenti dei piccoli fori aventi la funzione di aumentare la pressione all’interno della sottocamera per favorire l’emulsione del liquido di caffà ̈ e, conseguentemente, la formazione della crema.
In una ulteriore forma di contenimento non illustrata, la capsula, secondo la presente invenzione, à ̈ realizzata per la produzione di caffà ̈ americano doppio o lungo, il quale richiede un’erogazione di 360cc (12oz) e presenta caratteristiche simili a quanto descritto in precedenza per l’erogazioni di caffà ̈ americano singolo. La capsula, in tal caso, deve poter contenere circa 10 gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ americano. Dunque, il rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento per le sostanze in particolato deve risultare di circa 1,9. La porzione superiore, realizzante la chiusura della capsula, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore comprende un apposito filtro per caffà ̈ americano, realizzato con fori di fuoriuscita molto grandi al fine di opporre minima resistenza al caffà ̈ in erogazione che fuoriesce per percolazione (gravità) o mediante pressioni di liquido molto basse. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare che può perfino sostituire il filtro stesso. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura posto a contatto con la porzione inferiore. Lo specifico tappo di chiusura presenta delle alette per il deflusso del liquido con funzione di creare dei vortici per la omogeneizzazione del caffà ̈. Il tappo presenta, in tal caso, un foro centrale sufficientemente grande per il deflusso del liquido di caffà ̈ per percolazione.
Sia le porzioni superiori 112, 122, 132, 142 che le porzioni inferiori 212, 222, 232, 242 possono comprendere, in sostituzione o in aggiunta, o essere realizzate oltre che da fogli alimentari anche da uno o più fogli in alluminio e/o fogli in materiale biodegradabile in genere.
Le porzioni inferiori potrebbero non comprende l’apposito filtro, quando necessario. Infatti, i mezzi di filtraggio potrebbero essere realizzati con componenti ulteriori e non solidali alle porzioni inferiori ma posti in prossimità di queste.
In una ulteriore variante costruttiva (non illustrata), la porzione superiore o la porzione inferiore à ̈ fissa. In particolare, la porzione centrale à ̈ una tra la porzione superiore e la porzione inferiore sono realizzate in un unico elemento ottenuto da stampo che rende solidale al cilindro vuoto una di dette porzioni. Vantaggiosamente, in una configurazione ulteriore, illustrata in Figura 5, la porzione inferiore 252 già realizzante un unico elemento 452 con la porzione centrale 352 potrebbe essere provvista di appositi fori realizzanti i mezzi di filtraggio. In tal caso, la capsula 52 presenta solo la porzione superiore 152 a posizione variabile, realizzata mediante un foglio di carta alimentare. Tale configurazione risulta ugualmente impiegabile anche in caso si utilizzino materiali biodegradabili, secondo quanto descritto in precedenza.
Infine, le porzioni centrali 312, 322, 332, 342 possono essere provviste di una o più sedi per l’alloggiamento della porzione superiore o della porzione inferiore o di entrambe.
Le capsule 12, 22, 32, 42, secondo la presente invenzione, presentano le medesime modalità di produzione e di utilizzo, secondo quando descritto in precedenza per le cialde, con le opportune modifiche che un esperto del ramo à ̈ in grado di realizzare.
Con riferimento alle Figure 6 e 7, una terza forma di realizzazione delle cartucce secondo la presente invenzione à ̈ nel seguito descritta. In particolare, tali cartucce realizzano delle capsule per caffà ̈.
Tali capsule 13, 23, 33, 43, 53 come precedentemente descritto per la seconda forma di realizzazione secondo la presente invenzione, comprendono una porzione superiore 113, 123, 133, 143, 153 per la chiusura della stessa dopo l’inserimento della sostanza in particolato, quale caffà ̈ in polvere o tà ̈ in polvere o in foglia. Ulteriormente, le capsule 13, 23, 33, 43, 53 comprendono una porzione inferiore 213, 223, 233, 243, 253 per la fuoriuscita della bevanda da estrarre. Infine, tali capsule 13, 23, 33, 43, 53 comprendono una porzione centrale 313, 323, 333, 343, 353 interposta tra le porzioni superiori 113, 123, 133, 143, 153 e le porzioni inferiori 213, 223, 233, 243, 253, per il contenimento delle sostanze in particolato. Tali porzioni centrali 213, 223, 233, 243, 253 sono realizzate mediante un cilindro cavo sufficientemente rigido.
Il distanziamento tra le porzioni superiori 113, 123, 133, 143, 153 e le porzioni inferiori 213, 223, 233, 243, 253 definisce il volume di contenimento delle camere di contenimento 312’, 323’, 333’, 243’, 253’ per le sostanze in particolato da cui estrarre la bevanda. In particolare, il distanziamento delle porzioni inferiori 213, 223, 233, 243, 253 e delle porzioni superiori 113, 123, 133, 143, 153 rispetto alle porzioni centrali 313, 323, 333, 343, 353 à ̈ variabile in relazione alla tipologia e/o alla quantità della sostanza in particolato da contenere.
Nella Figura 6 sono illustrate diverse tipologie di capsule 13, 23, 33, 43, 53. Queste presentano tutte il medesimo diametro esterno, determinato dal diametro delle porzioni centrali 313, 323, 333, 343, 353 e medesima altezza esterna, determinato dall’altezza delle stesse. In tal modo à ̈ vantaggiosamente utilizzabile il medesimo gruppo erogatore, di semplice costruzione, per capsule aventi contenuti diversi per quantità, volume e tipologia di prodotto. Come illustrato in Figura 7, le capsule 13, 23, 33, 43, 53 sono versionate al loro interno in modo funzionale ed ottimale al tipo di sostanza in particolato da utilizzare e alla qualità della bevanda che si vuole. Tale versionamento risulta vantaggiosamente sfruttabile quando il gruppo erogatore procede al tamponamento sulle capsule 13, 23, 33, 43, 53 in compressione per giungere al fine corsa. Il dispositivo che utilizza le capsule 13, 23, 33, 43, 53 secondo la presente invenzione, à ̈ in grado di riconoscere il tipo di bevanda e, conseguentemente, il profilo a questa associato attraverso l’assorbimento di corrente del motoriduttore che comanda il cinematismo di chiusura del gruppo erogatore. Il tal modo il dispositivo può automaticamente riconoscere il tipo di bevanda da estrarre e, dunque, può vantaggiosamente adattare il profilo di estrazione al corrispondente richiesto. Dunque, oltre a necessitare di un solo gruppo erogatore, il dispositivo potrebbe vantaggiosamente essere dotato anche di un solo tasto di attivazione dell’erogazione, determinando in autonomia gli ulteriori parametri di estrazione della bevanda. In tal modo, l’utente effettua la propria scelta sulla tipologia di bevanda che desidera ottenere semplicemente selezionando la tipologia di capsula adeguata. In una delle tante possibili varianti realizzative le capsule 13, 23, 33, 43, 53, come illustrato in Figura 7, devono presentare particolari caratteristiche che tengono conto della tipologia di bevanda da erogare, della quantità di sostanza in particolato da utilizzare e dal grado di macinatura di questa. Geometria interna, volumi delle camere interne di contenimento 313’, 323’, 333’, 343’, 353’, componentistica interna (quali i filtri necessari), e modellazioni interne delle capsule (quali la porzione di deflusso della bevanda estratta), sono specifici e funzionali alla tipologia di sostanza in particolato utilizzata e alla bevanda da estrarre, per ogni capsula 13, 23, 33, 43, 53 da utilizzare. In tal modo, vantaggiosamente, gli accorgimenti vengono realizzati direttamente sulle singole capsule 13, 23, 33, 43, 53 e non sul gruppo erogatore del dispositivo. Non à ̈, dunque, necessario avere più dispositivi con differenti componentistiche interne o con processi di estrazione differenti. Tali caratteristiche sono nel seguito descritte per alcune tipologie di bevande da erogare.
La produzione di caffà ̈ espresso singolo richiede un’erogazione di 25cc di bevanda e la capsula deve poter contenere circa 7gr. di caffà ̈ macinato fine. Dunque, la capsula 13 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 313’ per le sostanze in particolato di circa 3,3. La porzione superiore 113, realizzante la chiusura della capsula 13, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 213 comprende un apposito filtro per espresso. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 413 posto a contatto con la porzione inferiore 213. Tale tappo di chiusura 413 presenta un imbuto di convogliamento e un canale per il deflusso del liquido. Il tappo 413 presenta, inoltre, una porzione centrale 413’ in cui à ̈ presente un restringimento per aumentare la pressione all’interno della sottocamera e favorire l’emulsione del liquido di caffà ̈ e, conseguentemente, la formazione della crema.
La suddetta capsula 13 può essere ugualmente utilizzata per l’erogazione di ulteriori bevande aromatizzate (quale caffà ̈ al ginseng).
La produzione di caffà ̈ crà ̈me singolo richiede un’erogazione tra i 150cc e i 250cc di bevanda e la capsula 23 deve poter contenere circa 10gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ crà ̈me. Dunque, la capsula 23 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 323’ per le sostanze in particolato di circa 2,11. La porzione superiore 123, realizzante la chiusura della capsula 23, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 223 comprende un apposito filtro per caffà ̈ crà ̈me, realizzato a maglie strette per trattenere quella porzione di polvere di caffà ̈ derivata dalla macinatura che presenta un particolato finissimo (il cosiddetto impalpabile). Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 423 posto a contatto con la porzione inferiore 223. Come descritto in precedenza, tale tappo di chiusura 423 presenta un imbuto di convogliamento e un canale per il deflusso del liquido.
La produzione di caffà ̈ americano singolo richiede un’erogazione tra i 240cc (8oz) e i 300cc (10oz) di bevanda e la capsula 33 deve poter contenere circa 9gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ americano. Dunque, la capsula 33 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 333’ per le sostanze in particolato di circa 2,11. La porzione superiore 133, realizzante la chiusura della capsula 33, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 233 comprende un apposito filtro per caffà ̈ americano, realizzato con fori di fuoriuscita molto grandi al fine di opporre minima resistenza al caffà ̈ in erogazione che fuoriesce per percolazione (gravità) o mediante pressioni di liquido molto basse. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare che può perfino sostituire il filtro stesso. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 433 posto a contatto con la porzione inferiore 233. Come descritto in precedenza, tale tappo di chiusura 433 presenta un imbuto di convogliamento 433’ e un canale per il deflusso del liquido di caffà ̈ per percolazione.
La suddetta capsula 33 può essere ugualmente utilizzata per l’erogazione di bevande prodotte dall’estrazione di tà ̈ in foglie.
La produzione di caffà ̈ americano doppio o lungo richiede un’erogazione di 360cc (12oz) e presenta caratteristiche simili a quanto descritto in precedenza per l’erogazione di caffà ̈ americano singolo. La capsula 43, in tal caso, deve poter contenere circa 10 gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ americano. Dunque, il rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 343’ per le sostanze in particolato deve risultare di circa 1,9. La porzione superiore 143, realizzante la chiusura della capsula 43, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 243 comprende un apposito filtro per caffà ̈ americano, realizzato con fori di fuoriuscita molto grandi al fine di opporre minima resistenza al caffà ̈ in erogazione che fuoriesce per percolazione (gravità) o mediante pressioni di liquido molto basse. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare che può perfino sostituire il filtro stesso. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 443 posto a contatto con la porzione inferiore 243. Come descritto in precedenza, tale tappo di chiusura 443 presenta un imbuto di convogliamento 443’ e un canale per il deflusso del liquido per il deflusso del liquido di caffà ̈ per percolazione. La produzione di caffà ̈ espresso doppio richiede un’erogazione di 50cc di bevanda e la capsula 53 deve poter contenere circa 14gr. di caffà ̈ in polvere, con tostatura e macinatura per caffà ̈ espresso. Dunque, la capsula 53 deve presentare un rapporto preferenziale tra diametro e altezza della camera di contenimento 353’ per le sostanze in particolato compresa tra 1,7 e 1,9 circa. La porzione superiore 153, realizzante la chiusura della capsula 53, à ̈ preferibilmente realizzata mediante un foglio di carta alimentare. La porzione inferiore 253 comprende un apposito filtro per caffà ̈ espresso. Oltre al filtro può o meno essere apposto un ulteriore foglio di carta alimentare. Il caffà ̈ liquido estratto che fuoriesce dal filtro viene fatto convogliare in una sottocamera costituita dal tappo di chiusura 453 posto a contatto con la porzione inferiore 253. Come descritto in precedenza, tale tappo di chiusura 453 presenta un imbuto di convogliamento 453’ e un canale per il deflusso del liquido per il deflusso del liquido di caffà ̈. Il tappo 453 presenta, inoltre, una porzione centrale 453’ con un restringimento atto ad aumentare la pressione all’interno della sottocamera e favorire l’emulsione del liquido di caffà ̈ per la formazione della crema.
Come descritto per la precedente forma di realizzazione, sia le porzioni superiori 113, 123, 133, 143, 153 che le porzioni inferiori 213, 223, 233, 243, 253 possono comprendere, in sostituzione o in aggiunta, o essere realizzate oltre che da fogli alimentari anche da uno o più fogli in alluminio e/o fogli in materiale biodegradabile in genere.
Come illustrato in Figura 8, se la capsula 63 à ̈ realizzata mediante fogli di alluminio il dispositivo di estrazione deve essere provvisto di mezzi di perforazione 663, 663’ dei fogli di alluminio. Ulteriormente, le porzioni superiori e/o inferiori possono essere realizzate con foglio isolante e sigillante costituito di materiale organico e biodegradabile. In particolare, il foglio di chiusura realizzante le porzioni superiori e/o le porzioni inferiori à ̈ costituito da un foglio di fibra di cellulosa trattata e con l’aggiunta di collanti sempre di origine vegetale (biodegradabili) per saturare le porosità e le intercapedini della maglia della fibra di cellulosa al fine di rendere il foglio sigillante e isolante.
Come descritto per la forma di realizzazione precedente, le porzioni inferiori 213, 223, 233, 243, 253 potrebbero non comprende l’apposito filtro, quando necessario. Infatti, i mezzi di filtraggio potrebbero essere realizzati con componenti ulteriore e non solidali alle porzioni inferiori 213, 223, 233, 243, 253 ma posti in prossimità di queste.
In una ulteriore variante costruttiva (non illustrata), la porzione superiore o la porzione inferiore à ̈ fissa. In particolare, la porzione centrale e una tra la porzione superiore e la porzione inferiore sono realizzate in un unico elemento ottenuto da stampo che rende solidale al cilindro vuoto una di dette porzioni. Vantaggiosamente, in una configurazione ulteriore la porzione inferiore, se realizzante un unico elemento con la porzione centrale, potrebbe essere provvista di appositi fori realizzanti i mezzi di filtraggio, come illustrato per la forma di realizzazione precedente in Figura 5.
Infine, le porzioni centrali possono essere provviste di una o più sedi per l’alloggiamento della porzione superiore o della porzione inferiore o di entrambe.
Le capsule 13, 23, 33, 43, 53 secondo la presente invenzione, presentano le medesime modalità di produzione e di utilizzo, secondo quando descritto in precedenza per le capsule e per le cialde, con le opportune modifiche che un esperto del ramo à ̈ in grado di realizzare. Le capsule 13, 23, 33, 43, 53 sono, altresì, atte ad essere interamente costruite in materiale biodegradabile.
La cartuccia per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato, secondo la presente invenzione, consente, dunque, di standardizzare la geometria esterna delle stesse, pur consentendo il versionamento mediante modifiche realizzante internamente.
Vantaggiosamente, la cartuccia à ̈ in grado di modificare il volume di contenimento delle sostanze in particolato. In particolare, un vantaggio della presente invenzione à ̈ di poter utilizzare una sola tipologia di cartuccia per l’erogazione di bevande differenti in base al contenuto di queste e alla modellazione interna.
Ulteriormente tale cartuccia presenta un numero minimo di componenti soggetti a fatica, eliminando la necessità di molle o di altri mezzi elastici per l’arresto o l’assorbimento degli urti.
Ulteriore vantaggio della cartuccia secondo la presente invenzione à ̈ la flessibilità nell’utilizzo cui consegue la riduzione dei costi di produzione e di assemblaggio. Questa à ̈, infatti, in grado di essere utilizzata su un singolo gruppo erogatore pur producendo bevande differenti.
Infine, vantaggio significativo della cartuccia, secondo la presente invenzione, risulta nella possibilità di produrre la stessa interamente in materiale biodegradabile o, comunque, di semplice smaltimento.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cartuccia (11, 21, 31) per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato contenute al suo interno, comprendente almeno: · una porzione (111, 121, 131) superiore, per la chiusura di detta cartuccia (11, 21, 31) dopo l’inserimento di dette sostanze in particolato; · una porzione (211, 221, 231) inferiore, per la fuoriuscita di detta bevanda; · una porzione (311, 321, 331) centrale interposta tra e/o contenente detta porzione (111, 121, 131) superiore e detta porzione (211, 221, 231) inferiore, per il contenimento di dette sostanze in particolato; il distanziamento tra detta porzione (111, 121, 131) superiore e detta porzione (211, 221, 231) inferiore definendo il volume (311’, 321’, 331’) di contenimento per dette sostanze in particolato; detta cartuccia (11, 21, 31) essendo caratterizzata dal fatto che detto distanziamento e/o il posizionamento di detta porzione (211, 221, 231) inferiore e/o di detta porzione (111, 121, 131) superiore rispetto detta porzione (311, 321, 331) centrale à ̈ variabile in relazione alla tipologia e/o alla quantità di detta sostanza in particolato da contenere.
  2. 2. Cartuccia (52) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta porzione superiore o detta porzione (252) inferiore à ̈ fissa.
  3. 3. Cartuccia (52) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta porzione (352) centrale e una tra detta porzione superiore e detta porzione (252) inferiore sono realizzate in un unico elemento (452).
  4. 4. Cartuccia (12, 22, 32, 42) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detta porzione (312, 322, 332, 342) centrale à ̈ provvista di almeno una sede per l’alloggiamento di detta porzione (112, 122, 132, 142) superiore e/o di detta porzione (212, 222, 232, 242) inferiore.
  5. 5. Cartuccia (12, 22, 32, 42) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di filtraggio in prossimità di detta porzione inferiore.
  6. 6. Cartuccia (12, 22, 32, 42) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che detta porzione (212, 222, 232, 242) inferiore comprende detti mezzi di filtraggio.
  7. 7. Cartuccia (12, 22, 32, 42) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un foglio alimentare e/o un foglio in alluminio e/o un foglio in materiale biodegradabile posto in corrispondenza di detta porzione superiore (112, 122, 132, 142) e/o di detta porzione inferiore.
  8. 8. Cartuccia (12, 22, 32, 42) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta porzione superiore e/o detta porzione inferiore sono realizzate mediante e/o comprendono detto foglio alimentare e/o detto foglio in alluminio e/o detto foglio in materiale biodegradabile.
  9. 9. Metodo per la produzione di cartucce (13, 23, 33, 43, 53) per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato contenute entro dette cartucce (13, 23, 33, 43, 53), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno i seguenti passi: · determinare il volume (313’, 323’, 333’, 343’, 353’) di dette cartucce (13, 23, 33, 43, 53) in relazione alla tipologia e/o alla quantità di dette sostanze in particolato e/o alle caratteristiche di detta bevanda da estrarre; · posizionare e/o distanziare una porzione (113, 123, 133, 143, 153) superiore e/o una porzione (213, 223, 233, 243, 253) inferiore di dette cartucce (13, 23, 33, 43, 53) entro e/o a contatto con una porzione (313, 323, 333, 343, 353) centrale di dette cartucce (13, 23, 33, 43, 53); detto posizionamento e/o detto distanziamento di detta porzione (113, 123, 133, 143, 153) superiore e/o di detta porzione (213, 223, 233, 243, 253) inferiore definendo il volume (313’, 323’, 333’, 343’, 353’) di dette cartucce (13, 23, 33, 43, 53) entro detta porzione (313, 323, 333, 343, 353) centrale.
  10. 10. Dispositivo per l’estrazione di bevande da sostanze in particolato mediante l’utilizzo di cartucce (13, 23, 33, 43, 53) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo comprende mezzi per la misura del distanziamento di detta porzione (113, 123, 133, 143, 153) superiore da detta porzione (213, 223, 233, 243, 253) inferiore e/o del posizionamento di detta porzione (213, 223, 233, 243, 253) inferiore e di detta porzione (113, 123, 133, 143, 153) superiore rispetto detta porzione (313, 323, 333, 343, 353) centrale; detta misurazione determinando almeno i paramenti di pressione e/o temperatura del liquido da utilizzare per detta estrazione.
IT002094A 2011-11-17 2011-11-17 Cartucce per caffe' ITMI20112094A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT002094A ITMI20112094A1 (it) 2011-11-17 2011-11-17 Cartucce per caffe'

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT002094A ITMI20112094A1 (it) 2011-11-17 2011-11-17 Cartucce per caffe'

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20112094A1 true ITMI20112094A1 (it) 2013-05-18

Family

ID=45464724

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT002094A ITMI20112094A1 (it) 2011-11-17 2011-11-17 Cartucce per caffe'

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITMI20112094A1 (it)

Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0468079A1 (fr) * 1990-07-27 1992-01-29 Societe Des Produits Nestle S.A. Cartouche fermée pour la confection d'une boisson, son procédé et son dispositif de fabrication
EP1101430A1 (en) * 1999-11-16 2001-05-23 Robert Hale Beverage filter cartridge system
EP1767467A1 (en) * 2005-09-21 2007-03-28 ILLYCAFFE' S.p.A. Cartridge containing a substance for extracting a beverage
US20080038441A1 (en) * 2003-07-22 2008-02-14 The Coca-Cola Company Systems and Methods of Brewing Low-Cholesterol Espresso
EP2030914B1 (de) * 2007-08-30 2011-04-20 GVB Gesellschaft für Vermögensberatungen AG Verfahren zur Herstellung einer Kapsel für eine Vorrichtung zur Erzeugung von flüssigen Lebensmitteln
US20110271844A1 (en) * 2009-01-02 2011-11-10 Alain Mariller Capsule for preparing a beverage, and device

Patent Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0468079A1 (fr) * 1990-07-27 1992-01-29 Societe Des Produits Nestle S.A. Cartouche fermée pour la confection d'une boisson, son procédé et son dispositif de fabrication
EP1101430A1 (en) * 1999-11-16 2001-05-23 Robert Hale Beverage filter cartridge system
US20080038441A1 (en) * 2003-07-22 2008-02-14 The Coca-Cola Company Systems and Methods of Brewing Low-Cholesterol Espresso
EP1767467A1 (en) * 2005-09-21 2007-03-28 ILLYCAFFE' S.p.A. Cartridge containing a substance for extracting a beverage
EP2030914B1 (de) * 2007-08-30 2011-04-20 GVB Gesellschaft für Vermögensberatungen AG Verfahren zur Herstellung einer Kapsel für eine Vorrichtung zur Erzeugung von flüssigen Lebensmitteln
US20110271844A1 (en) * 2009-01-02 2011-11-10 Alain Mariller Capsule for preparing a beverage, and device

Similar Documents

Publication Publication Date Title
AU2011357283B2 (en) Beverage production system and capsule with force ring
CN101263066B (zh) 借助于茶叶垫和咖啡机来制备茶
EP2837312B2 (en) A system for preparing a beverage starting from an infusion product contained in an interchangeable capsule
DK2681135T3 (en) Exchangeable capsule for producing an infusion of coffee, and the process for obtaining a coffee infusion of said
EP2177460B1 (en) Crema forming septum for installation downstream of a chamber containing a substance in powder form for extracting a beverage, such as ground coffee
CN103209907B (zh) 从胶囊制备饮料的方法、胶囊及饮料制备系统
ITMO20120056A1 (it) Capsula per bevande
ITUD20110097A1 (it) "macchina per la preparazione di caffè"
ITTO20120899A1 (it) Capsula per la preparazione di bevande ad infusione.
ITUD20110096A1 (it) "metodo per la preparazione di caffè"
ITBO20120104A1 (it) Capsula intercambiabile per la preparazione di una infusione di un prodotto in polvere, e relativo procedimento per l'ottenimento di una tale infusione
KR20120106833A (ko) 세척 시스템을 갖는 음료용 인퓨전 유닛
ITTV20120082A1 (it) Capsula
KR101483252B1 (ko) 커피 머신용 커피 캡슐
CN108290683B (zh) 用于制备液体产品的容器和对应的套件
CN112969644B (zh) 用于饮料制备的咖啡容器以及制造咖啡容器的方法
ITTO20090646A1 (it) Sistema, capsula, macchina percolatrice e metodo per la preparazione di una bevanda per infusione a concentrazione selezionabile dall'utente
ITPN20130035A1 (it) Macchina perfezionata per la preparazione di una o una pluralita' di bevande
KR20160125351A (ko) 분말상 제품의 추출액을 제조하기 위한 교환가능한 캡슐, 및 상기 추출액을 수득하는 관련 방법
ITVI20080172A1 (it) Caffettiera del tipo moka con dosatore regolabile.
ITMI20112094A1 (it) Cartucce per caffe'
CN108290682B (zh) 用于制备液体产品的容器和对应的套件
CH709802B1 (it) Capsula per macchina da caffè.
IT201600077787A1 (it) Capsula per la preparazione di bevande dotata di fondo facilmente perforabile
ITMO20120326A1 (it) Capsula per bevande