ITMI20111155A1 - Filtri in cartone ondulato trattato ed aventi migliorata efficacia antibatterica nonché metodo per la loro realizzazione, in assenza di sostanze potenzialmente nocive - Google Patents

Filtri in cartone ondulato trattato ed aventi migliorata efficacia antibatterica nonché metodo per la loro realizzazione, in assenza di sostanze potenzialmente nocive Download PDF

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ITMI20111155A1
ITMI20111155A1 IT001155A ITMI20111155A ITMI20111155A1 IT MI20111155 A1 ITMI20111155 A1 IT MI20111155A1 IT 001155 A IT001155 A IT 001155A IT MI20111155 A ITMI20111155 A IT MI20111155A IT MI20111155 A1 ITMI20111155 A1 IT MI20111155A1
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IT
Italy
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alcohol
propanol
corrugated cardboard
butyl
mixtures
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IT001155A
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Inventor
Gabriele Candiani
Alberto Cigada
Curto Barbara Del
Original Assignee
Nextmaterials S R L
Milano Politecnico
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D39/00Filtering material for liquid or gaseous fluids
    • B01D39/14Other self-supporting filtering material ; Other filtering material
    • B01D39/16Other self-supporting filtering material ; Other filtering material of organic material, e.g. synthetic fibres
    • B01D39/18Other self-supporting filtering material ; Other filtering material of organic material, e.g. synthetic fibres the material being cellulose or derivatives thereof
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D46/00Filters or filtering processes specially modified for separating dispersed particles from gases or vapours
    • B01D46/52Particle separators, e.g. dust precipitators, using filters embodying folded corrugated or wound sheet material
    • B01D46/521Particle separators, e.g. dust precipitators, using filters embodying folded corrugated or wound sheet material using folded, pleated material

Description

Titolo: †Filtri in cartone ondulato trattato ed aventi migliorata efficacia antibatterica nonché metodo per la loro realizzazione, in assenza di sostanze potenzialmente nociveâ€
DESCRIZIONE
L’invenzione si riferisce a filtri realizzati in cartone ondulato opportunamente trattato e ad un procedimento di detto trattamento con solventi polari, in particolare solventi polari organici quali alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio, loro soluzioni o miscele, preferibilmente con alcool isopropilico (o 2-propanolo), ai fini di migliorarne le prestazioni. Tale trattamento presenta il grande vantaggio di non comportare l’utilizzo di sostanze che potrebbero essere rimosse dai filtri a seguito del flusso di aria, portando nell’ambiente speci potenzialmente nocive.
I filtri in cartone ondulato possono infatti trovare utile applicazione nell’abbattimento della carica batterica dell’aria in ambienti confinati.
Il problema della contaminazione batterica di ambienti confinati, spesso indicata come Indoor Air Quality (IAQ), sta acquisendo sempre maggiore importanza, in particolare in relazione ai rischi di diffusione di possibili pandemie.
Si stima che nelle strutture ospedaliere ogni anno in Italia contraggono infezione batterica circa 700.000 persone, causando 15.000 morti.
Anche se SARS, aviaria e influenza A non hanno portato ai fenomeni di pandemia temuti, tutti gli operatori ritengono che prima o poi pandemie più o meno gravi si verificheranno inevitabilmente.
L’influenza colpisce da tre a cinque milioni di persone nel mondo ogni anno e uccide 500.000 persone complessivamente; più a rischio da complicanze influenzali sono malati cronici, anziani, persone con problemi cardiovascolari, bambini piccoli. Ma le complicanze, anche fatali, possono verificarsi anche in individui del tutto sani. Sebbene tali patologie siano di origine virale, i Centers for Disease Control (CDC) degli U.S.A. riferiscono che in una parte significativa di soggetti deceduti per influenza presentano sovrainfezioni batteriche che inducono un effetto sinergico letale.
Ugualmente la contaminazione da batteri di prodotti alimentari di origine sia vegetale che animale può causare gravi problemi di infezione batterica, a seguito dei quali solo negli USA si stimano 600 morti all’anno e gravi problematiche si sono recentemente verificate anche in Europa.
Grande importanza acquisisce conseguentemente il trattamento dell’aria al fine di ridurre la carica batterica presente in locali pubblici, mezzi di trasporto, banchi frigo dei di negozi e grande distribuzione e così via, nei quali la concentrazione batterica per metro cubo d’aria può essere di ben 12-15 volte superiore ai valori ritenuti sicuri.
Seppure in scala minore gli stessi problemi si possono avere anche in abitazioni private.
Nelle strutture ospedaliere o nelle cosiddette camere bianche il metodo più efficace per ridurre tale contaminazione batterica consiste nell’utilizzo di filtri HEPA (High Efficency Particulates Air filter), in grado di intercettare e bloccare i batteri, ma caratterizzati da alte perdite di carico fino a 300 Pa ed oltre, che li rendono utilizzabili solo in impianti appositamente progettati e realizzati.
Recentemente da parte delle Richiedenti sono stati proposti e brevettati attraverso il deposito della domanda di brevetto italiana no. MI2011A001046, filtri per aria realizzati in cartone ondulato in grado di determinare significativi effetti antibatterici in presenza di perdite di carico molto basse, dell’ordine della decina di Pascal, in grado di essere inseriti nei normali impianti di riscaldamento, raffreddamento o comunque ricircolo dell’aria, senza necessità di interventi impiantistici o comunque utilizzabili in sistemi appositamente progettati, caratterizzati da alta silenziosità a seguito della bassa perdita di carico di tali filtri.
Il cartone ondulato presenta inoltre i seguenti vantaggi:
- costo molto limitato
- facilità di lavorazione (taglio, cordonatura)
- possibilità di produzione da carta/cartone di recupero e sua riciclabilità come carta/cartone di recupero.
Ai fini della presente invenzione possono convenientemente essere utilizzate due tipologie di filtri:
1. filtri a parallelepipedo: ottenuti partendo da cartone ondulato a onda singola o onda doppia, 2. filtri cilindrici: ottenuto partendo da canneté di cartone ondulato.
I filtri a parallelepipedo (di sezione quadrata o rettangolare), vengono preparati a partire da cartone ondulato di tipo B, E, BC, BE (come da classificazione ben nota secondo il numero e tipo di onde, aggiungere tutti i tipi a onda doppia come successivamente testate BB, EE, EBT etc.), di carta kraft o riciclata e trovano utile applicazione per la realizzazione di impianti di condizionamento, riscaldamento, ricircolo dell’aria.
I filtri cilindrici possono essere facilmente prodotti arrotolando canneté di cartone ondulato (costituito da un foglio piano e un foglio ondulato), così da ottenere filtri praticamente di qualsiasi dimensione.
Le caratteristiche di questi filtri in termini di perdita di portata e perdita di carico possono essere considerate molto simili a quelli di filtri a parallelepipedo realizzati con la stessa tipologia di onda.
Il cartone ondulato secondo la presente invenzione comprende almeno uno strato in carta ondulato, ossia uno strato in cui la carta ha un andamento a onda (ad esempio un andamento all’incirca sinusoidale), ed almeno uno strato in carta di supporto. In alternativa il cartone ondulato secondo al presente invenzione comprende almeno una strato in carta ondulato, ossia uno strato in cui la carta ha un andamento a onda (ad esempio un andamento all’incirca sinusoidale), ed almeno due strati in carta di supporto, uno sopra ed uno sotto lo strato con andamento ad onda.
Volendo verificare il mantenimento delle proprietà filtranti anche in condizioni di elevata umidità, in particolare dell’aria, si à ̈ proceduto ad un trattamento con acqua al fine di simulare il comportamento del filtro in condizioni di elevata umidità. Questo in considerazione dell’impiego dei filtri oggetto della presente domanda in condotte di areazione e di condizionamento inevitabilmente coinvolte da problematiche di formazione di condensa, in particolare per ambienti chiusi e affollati.
Si à ̈ riscontrato che in forza delle caratteristiche strutturali dei filtri oggetto della presente domanda, in particolare il fatto che ricomprendano cartone ondulato opportunamente fustellato, avvolto o ripiegato, le relative proprietà di filtrazione del particolato e di abbattimento della carica batterica non vengono compromesse, ancorché il filtro finale, o il cartone ondulato che lo costituisce, prima o dopo la sua fustellatura a dare il filtro, vengano sottoposti a trattamento per impregnazione con acqua e successiva sua evaporazione.
Proseguendo nella ricerca e sviluppo di questi nuovi filtri le Richiedenti hanno sorprendentemente ed inaspettatamente trovato che detti filtri, diversamente dal trattamento con un solvente polare quale l’acqua, quando trattati per impregnazione e successiva evaporazione con solventi polari organici quali alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio, in particolare scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol nbutilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele ed in modo particolarmente preferito l’alcol isopropilico, il filtro risultante mantenendo le sue proprietà filtranti del particolato ed i vantaggi di una minore perdita di carico presenta, rispetto al filtro tal quale o al filtro trattato con acqua, migliorate proprietà di abbattimento della carica batterica.
Detto trattamento di impregnazione e successiva evaporazione con detti solventi polari organici del cartone ondulato, costituente i filtri oggetto delle presente invenzione, può essere effettuato alternativamente:
- sul cartone ondulato prima della sua fustellatura a dare il filtro corrispondente; - sul cartone ondulato dopo la sua fustellatura ma prima della formatura del filtro corrispondente; - sul filtro finale formato comprendente il cartone ondulato;
Il cartone ondulato ben si presta ad essere trattato con solventi polari quali acqua o solventi polari organici, quali in particolare metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol nbutilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), in quanto la carta con cui sono fatti, data la sua base cellulosica, viene facilmente bagnata e impregnata da detti solventi, in grado di bagnare completamente il cartone ondulato in pochi secondi.
Pur essendo i filtri in cartone ondulato non trattati di notevole efficacia antibatterica, à ̈ stata verificata la possibilità di migliorarne le prestazioni, in particolare per quanto riguarda la capacità di abbattimento della carica batterica, mediante semplice immersione dei filtri in cartone ondulato (o del cartone ondulato, prima o dopo la sua fustellatura, con cui i filtri vengono realizzati) secondo la presente invenzione in vari solventi polari organici, o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol nbutilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore, preferibilmente operando a temperature non superiori alle temperature di ebollizione dei corrispondenti solventi di impregnazione.
E’ stato verificato che tale immersione non determina danneggiamento né immediato né progressivo nel tempo del cartone ondulato.
Vantaggiosamente, nel caso del trattamento di impregnazione ed evaporazione con solventi polari organici, in particolare gli alcoli sono scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol npropilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol secbutilico (2-butanolo), o loro miscele, la fase di evaporazione del solvente viene effettuata in stufa con circolazione (non ricircolazione) di aria, al fine di recuperare la maggiore quantità possibile del solvente alcolico evaporato, mediante condensazione dello stesso con condensatore ad acqua. Preferibilmente nel caso dell’impregnazione con alcol isopropilico, la sua evaporazione viene effettuata operando a 60°C in una stufa con circolazione (non ricircolazione) di aria, facendo ricondensare l’alcool evaporato mediante un condensatore ad acqua per recuperare il più possibile l’alcool utilizzato, da riciclarsi nella fase di impregnazione.
Per meglio comprendere l’invenzione ed apprezzarne i vantaggi verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative non limitative, facendo riferimento alle annesse figure, in cui:
la figura 1 à ̈ una vista in pianta di un fustellato, costituito dal cartone ondulato sottoposto o da sottoporre al trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo l’invenzione;
la figura 2 à ̈ una vista in prospettiva del fustellato in figura 1 in una particolare fase del metodo di produzione di un filtro secondo l’invenzione, in particolare filtro per l’aria;
la figura 3 à ̈ una vista in prospettiva del fustellato in figura 1 in una ulteriore particolare fase del metodo di produzione di un filtro per l’aria secondo l’invenzione;
la figura 4 à ̈ un’illustrazione in prospettiva di un filtro, costituito dal cartone ondulato sottoposto o da sottoporre al trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo l’invenzione durante una particolare fase del metodo per la sua realizzazione, in particolare filtro per l’aria;
la figura 5 à ̈ una vista in prospettiva di un filtro secondo l’invenzione;
la figura 6 à ̈ una vista in pianta di un fustellato secondo un’ulteriore possibile forma di realizzazione dell’invenzione;
le figure 7a e 7b sono viste in prospettiva, parzialmente in spaccato, di elementi di cartone ondulato, sottoposto o da sottoporre al trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo la presente invenzione; le figure 8a e 8b sono viste in prospettiva di un elemento di contenimento del filtro secondo una possibile forma di realizzazione;
la figura 9 à ̈ una vista in prospettiva di un filtro parzialmente accolto in un elemento di contenimento in accordo con una ulteriore possibile forma di realizzazione dell’invenzione.
Con riferimento alle figure, un filtro per l’aria à ̈ indicato con il riferimento 1 e un fustellato per la realizzazione di tale filtro 1 à ̈ indicato con il riferimento 2. Il filtro 1 viene realizzato a partire dal fustellato 2, costituito dal cartone ondulato sottoposto o da sottoporre al trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo la presente invenzione.
In accordo con il metodo secondo l’invenzione, ai fini della realizzazione del filtro, viene reso disponibile un elemento di cartone ondulato 3, sottoposto o da sottoporre al trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo la presente invenzione, che viene opportunamente lavorato per ottenere il fustellato 2.
In generale con l’espressione “cartone ondulato†nella presente descrizione e nelle annesse rivendicazioni si intende un particolare tipo di cartone, quale ad esempio quello che viene utilizzato per la realizzazione di imballaggi. Il cartone ondulato secondo la definizione qui utilizzata comprende almeno uno strato ondulato 4, ossia uno strato in cui la carta ha un andamento a onda (ad esempio un andamento all’incirca sinusoidale), ed almeno uno strato di supporto 5 per lo strato ondulato 4 (figure 7a e 7b). Le tipologie di carta utilizzate sono preferibilmente quelle comuni per i cartoni di imballaggio. Ad esempio, per lo strato di supporto 5 possono essere utilizzate carte scelte nel gruppo composto da: Kraft avana, Kraft bianco, Liner avana, Liner bianco, Test avana, Test bianco, Camoscio, Camoscio bianco. Per lo strato ondulato possono invece ad esempio essere utilizzate carte scelte nel gruppo composto da: Semichimica Scandinava, Semichimica, UsoSemichimica, Wellenstoff, Medium, Fluting.
Secondo una possibile forma di realizzazione, le carte dell’elemento di cartone ondulato sono carte da riciclo.
L’elemento di cartone ondulato 3 può essere variamente configurato. Preferibilmente, l’elemento di cartone ondulato 3 comprende due strati di supporto 5, che realizzano altrettante copertine per l’elemento di cartone ondulato, rispettivamente su una prima ed una seconda faccia (figura 7a). Inoltre, l’elemento di cartone ondulato 3 può includere una pluralità di strati ondulati 4 sovrapposti, preferibilmente con strati intermedi 6 tra ciascuno strato ondulato (si veda ad esempio la figura 7b, in cui sono raffigurati due strati ondulati sovrapposti). In particolare, l’elemento di cartone ondulato 3 può essere conformato secondo gli standard previsti per il cartone ondulato. In base a questi standard, l’onda di ciascuno strato ondulato può essere scelta nel gruppo composto da onde del tipo: Onda K (altezza minima 5 mm), Onda A (altezza minima 4,5 mm), Onda B (altezza minima 2,5 mm), Onda C (altezza minima 3,5 mm), Onda E (altezza minima mm 1,2), Onda F (altezza minima mm 0,8). Dalla combinazione di strati ondulati con le sopra citate conformazioni si possono ottenere cartoni a onda multipla con i quali realizzare il fustellato 2, quali ad esempio cartoni con Onda BC (altezza minima 6 mm) o EB (altezza minima 3,7 mm).
Gli strati ondulati 4 e gli strati di supporto 5, assieme agli eventuali strati intermedi 6, delimitano una pluralità di canali 7, preferibilmente tra loro tutti paralleli, che si sviluppano secondo direzioni di sviluppo di canali C, preferibilmente rettilinee. Come verrà spiegato dettagliatamente in seguito, questi canali vengono sfruttati per il filtraggio dell’aria da parte del filtro 1 realizzato a partire dall’elemento di cartone 3.
L’elemento di cartone ondulato 3 può essere reso disponibile con svariate forme, in funzione della forma che dovrà avere il filtro 1. In accordo con una possibile forma di realizzazione, l’elemento di cartone ondulato 3 à ̈ reso disponibile di forma rettangolare (figura 1), preferibilmente con le direzioni di sviluppo dei canali C parallele ai lati maggiori di tale rettangolo e perpendicolari ai lati minori di quest’ultimo.
Il metodo secondo l’invenzione comprende una fase di effettuare una pluralità di tagli 8 nell’elemento di cartone ondulato 3. Tali tagli 8 sono trasversali, preferibilmente ortogonali, alle direzioni di sviluppo dei canali C. Per effetto dei tagli 8, l’elemento di cartone ondulato 3 viene suddiviso in una pluralità di porzioni di cartone ondulato 3’,3’’… adiacenti. Nel caso in cui l’elemento di cartone ondulato 3 abbia la forma rettangolare precedentemente descritta, i tagli 8 sono preferibilmente paralleli ai lati minori di tale rettangolo, in modo tale che anche le porzioni di cartone ondulato 3’, 3’’… siano rettangolari. Ancora più preferibilmente, i tagli 8 sono tra loro equidistanti, in modo tale che le porzioni di cartone ondulato 3', 3’’… siano tra loro di forma e dimensioni uguali.
Per effetto dei tagli 8, anche i canali 7 dell’elemento di cartone ondulato 3 risultano suddivisi nelle varie porzioni di cartone ondulato 3’, 3’’…. Secondo la forma di realizzazione precedentemente descritta, nell’elemento di cartone ondulato 3, a seguito dell’effettuazione dei tagli 8, ciascun canale 7 risulta interrotto lungo la rispettiva direzione di sviluppo dei canali. Pertanto, in ogni porzione di cartone ondulato 3’ à ̈ presente una pluralità di canali affiancati (in numero pari al numero di canali presenti nell’elemento di cartone ondulato 3) allineati ai canali delle porzioni di cartone ondulato adiacenti. I tagli 3 non sono continui. In altre parole, i tagli 3 presentano una o più zone di discontinuità 9, ossia zone in cui il taglio à ̈ interrotto. In questo modo le porzioni di cartone ondulato 3’, 3’’…, in seguito all’effettuazione dei tagli 8, non sono tra loro separate, ma restano tra loro collegate in corrispondenza delle zone di discontinuità 9.
Secondo una possibile forma di realizzazione, in corrispondenza di ogni taglio 8 sono previste tre di tali zone di discontinuità 9, preferibilmente in posizioni uguali in ciascuna coppia di porzioni di cartone ondulato adiacenti. Ad esempio, à ̈ possibile prevedere una prima zona di discontinuità 9’ in posizione centrale e due ulteriori zone di discontinuità 9’’ e 9’’’ in posizioni simmetricamente opposte rispetto alla prima zona di discontinuità. Naturalmente possono essere previste disposizioni differenti delle zone di discontinuità 9 rispetto a quanto sopra descritto, come risulterà chiaro alla persona esperta.
Le zone di discontinuità possono essere realizzate semplicemente omettendo di effettuare sull’elemento di cartone ondulato 3 il taglio 8 nelle aree in cui dovranno esserci le zone di discontinuità 9.
La fase di taglio viene effettuata preferibilmente da un solo lato dell’elemento di cartone ondulato 3. In altre parole, i tagli 8 vengono realizzati medianti mezzi di taglio che attraversano l’elemento di cartone ondulato 3 da una prima faccia 10 ad una seconda faccia 11. A tal fine, possono ad esempio essere utilizzati plotter da taglio o, preferibilmente, fustellatrici. Tali macchinari sono di per sé noti e non verranno pertanto qui descritti. In accordo con una forma di realizzazione, il metodo secondo l’invenzione comprende una fase di cordonatura dell’elemento di cartone ondulato 3 in corrispondenza di almeno alcune delle zone di discontinuità 9. Con il termine “cordonatura†si intende una lavorazione della carta o del cartone di per sé nota che comprende una fase di pressatura per mezzo di un punzone avente superficie arrotondata, in modo tale da spingere localmente la carta o il cartone in una gola di spessore non inferiore a quello della carta stessa. Tale lavorazione viene usualmente eseguita in corrispondenza di zone in cui la carta o il cartone dovranno essere sottoposti a piegatura (come nel presente caso, come si vedrà in seguito) ed ha lo scopo di ridurre il rischio di rottura per effetto della piegatura stessa.
La cordonatura viene preferibilmente eseguita da un solo lato dell’elemento di cartone ondulato 3, ancora più preferibilmente dallo stesso lato dal quale viene eseguita la fase di taglio, quindi esclusivamente sulla prima 10 o sulla seconda 11 faccia dell’elemento di cartone ondulato 3.
Preferibilmente, la sopra citata fase di cordonatura coinvolge tutte le zone di discontinuità 9 dei tagli 8, ma non tutti i tagli 8 realizzati nell’elemento di cartone ondulato 3. In particolare, vantaggiosamente, la cordonatura à ̈ realizzata soltanto tra coppie alternate di porzioni di cartone ondulato adiacenti. Con riferimento ad esempio alla figura 1, la cordonatura può essere effettuata tra la prima 3’ e la seconda 3’’ porzione di cartone ondulato, tra la terza 3’’’ e la quarta 3’’’’ porzione di cartone ondulato, à ̈ così via in maniera alternata fino all’ultima porzione di cartone ondulato, opposta alla prima 3’. Alternativamente, à ̈ possibile effettuare la cordonatura a partire dalla seconda coppia di porzioni di cartone ondulato adiacente, ossia tra la seconda 3’’ e la terza 3’’’, tra la quarta 3’’’’ e la quinta 3’’’’’ e così via in maniera alternata fino all’ultima porzione di cartone ondulato, opposta alla prima 3’.
In accordo con una possibile forma di realizzazione, il metodo secondo l’invenzione comprende una fase di taglio di sagomatura dell’elemento di cartone ondulato 3. Tale fase di taglio di sagomatura à ̈ tale da tagliare l’elemento di cartone ondulato 3 con tagli sagomati 12 in direzione trasversale alle direzioni di sviluppo dei canali C (figura 6). Tali tagli sagomati 12 sono in numero pari a uno o più, cosicché l’elemento di cartone ondulato 3 risulta a sua volta suddiviso in due o più sotto-elementi di cartone ondulato, ciascuno dei quali, a sua volta, comprende le porzioni di cartone ondulato realizzati nella fase di taglio. I tagli sagomati 12 sono tali da consentire la separazione tra i sotto-elementi di cartone ondulato. Tuttavia, essi hanno forme tali da realizzare un collegamento di forma tra i sottoelementi di cartone ondulato, anche quando questi vengono ripiegati. Ad esempio, i tagli sagomati possono essere conformati a coda di rondine, così da realizzare in due sotto-elementi di cartone ondulato adiacenti sagome tra loro complementari.
I passi sin qui descritti consentono di realizzare il fustellato 2 a partire dall’elemento di cartone ondulato 3.
Al fine di realizzare il filtro 1 per il filtraggio dell’aria, il metodo secondo l’invenzione comprende una fase di ripiegatura dell’elemento di cartone ondulato lavorato nella maniera precedentemente detta, ossia del fustellato 2, lungo i tagli 8 (figura 2). La previsione delle zone di discontinuità 9 rende agevole l’operazione di piegatura poiché mantiene tra loro collegate le porzioni di cartone ondulato, che si trovano già nella corretta posizione relativa che assumeranno nel filtro 1.
La fase di piegatura à ̈ effettuata in modo tale che la prima 10 o la seconda 11 faccia di ciascuna porzione di cartone ondulato si affacci rispettivamente verso la prima o la seconda faccia della porzione di cartone ondulato adiacente.
Preferibilmente, l’elemento di cartone viene ripiegato “a fisarmonica†. In altre parole, con riferimento alla figura 2, l’elemento di cartone ondulato viene ripiegato in modo tale che ad esempio: la seconda faccia 11 della prima porzione di cartone ondulato 3’ si affacci verso la seconda faccia 11 della seconda porzione di cartone ondulato 3’’; la prima faccia 10 della seconda porzione di cartone ondulato 3’’ si affacci verso la prima faccia 10 della terza porzione di catone ondulato 3’’’; la seconda faccia 11 della terza porzione di cartone ondulato 3’’’ si affacci verso la seconda faccia 11 della quarta porzione di cartone ondulato 3’’’’, e così via.
Si noti che, per effetto della piegatura, parte della carta o del cartone che realizza l’elemento di cartone ondulato 3 viene strappata in corrispondenza delle zone di discontinuità 9 sul lato opposto rispetto al lato sul quale le facce delle porzioni di cartone ondulato adiacenti risultano affacciate l’una verso l’altra. Ad esempio, con riferimento alle figure, per effetto della fase di ripiegatura tra la prima 3’ e la seconda 3’’ porzione di cartone ondulato avverrà uno strappo della carta dello strato di supporto 5 sulla prima faccia 9 e sugli eventuali strati intermedi 6 previsti, ma non della carta dello strato di supporto 5 sulla seconda faccia 11. Analogamente, tra la seconda 3’’ e la terza 3’’’ porzione di cartone ondulato avverrà uno strappo della carta dello strato di supporto 5 sulla seconda faccia 11 e sugli eventuali strati intermedi 6 previsti, ma non della carta dello strato di supporto 5 sulla prima faccia 10.
La fase di ripiegatura descritta consente di portare il fustellato 2 da una condizione distesa (figura 1) ad una condizione impaccata (figura 3), in cui una pluralità di strati affiancati presentano canali per il passaggio ed il filtraggio dell’aria. I sopra citati strati affiancati sono realizzati dalle porzioni di cartone ondulato, in cui i canali 7 realizzano i canali per il passaggio ed il filtraggio dell’aria. Dalla ripiegatura dell’elemento di cartone ondulato 3 si ottiene quindi un corpo filtrante, in grado di filtrare l’aria facendo passare quest’ultima attraverso i propri canali 7.
La fase di trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo la presente invenzione, viene affettata, in alternativa: o sull’elemento di cartone ondulato 3, prima della sua fustellatura, mediante sua immersione in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol nbutilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo) o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore;
o successivamente sul fustellato 2 costituito dall’elemento di cartone ondulato 3, mediante immersione del fustellato 2 in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol secbutilico (2-butanolo), o loro miscele ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore;
o sul filtro 1 ottenuto dopo la fase di ripiegatura dell’elemento di cartone ondulato lavorato nella maniera precedentemente detta, ossia la ripiegatura del fustellato 2, immergendo il filtro 1 in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol nbutilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore.
Vantaggiosamente, il metodo secondo l’invenzione comprende successivamente una fase di fissaggio relativo delle porzioni di cartone ondulato nel corpo filtrante. In questo modo si evita che il corpo filtrante possa riaprirsi, ossia che le porzioni di cartone ondulato possano tra loro allontanarsi rendendo in tal modo inutilizzabile il filtro. Tale fase di fissaggio può essere realizzata secondo svariate modalità mediante mezzi di fissaggio relativo di differente natura.
A titolo esemplificativo, à ̈ possibile rendere disponibile un elemento di fissaggio 13 (figura 4), che preferibilmente à ̈ realizzato anch’esso in cartone ondulato, aventi dimensioni tali da avvolgere lateralmente (ossia non sulle facce in corrispondenza delle quali iniziano e terminano i canali 7). Ad esempio, l’elemento di fissaggio 13 può essere reso disponibile in forma distesa e ripiegato in corrispondenza degli spigoli del corpo filtrante. Tale elemento di fissaggio 13 à ̈ preferibilmente incollato lateralmente al corpo filtrante. Ancora più preferibilmente, l’elemento di fissaggio 13 viene fissato sovrapponendone le due estremità e incollandole tra loro. Alternativamente, tali due estremità possono essere ad esempio sagomate mediante opportuni tagli in modo tale da poter essere accoppiate mediante un collegamento di forma.
Secondo una possibile forma di realizzazione, il metodo comprende inoltre una fase di rendere disponibile un elemento di contenimento 14 del corpo filtrante. L’elemento di contenimento 14 definisce un vano di alloggiamento 15 all’interno del quale può essere inserito in una corrispondente fase di inserimento il corpo filtrante. L’elemento di alloggiamento 15 comprende inoltre una prima 16 ed una seconda 17 apertura per il passaggio dell’aria. Il corpo filtrante à ̈ inserito nel vano di alloggiamento 15 in modo tale che l’aria da filtrare possa accedere ai canali 7 ed uscire da essi una volta filtrata attraverso le sopra citate prima 16 e seconda 17 uscita, messe tra loro in comunicazione tramite i canali stessi (figura 5).
Preferibilmente, anche l’elemento di contenimento 14 à ̈ realizzato in cartone ondulato. Ad esempio, esso può essere realizzato a partire da un fustellato opportunamente realizzato. Con riferimento alla figura 8b, l’elemento di contenimento 14 può ad esempio comprendere una prima 14’ ed una seconda 14’’ porzione tra loro collegate tramite un elemento di raccordo 18, rettangolare o quadrato, avente uno spessore pari allo spessore del corpo filtrante. Nella prima 14’ e nella seconda 14’’ porzione dell’elemento di contenimento 14 sono realizzate rispettivamente la prima 16 e la seconda 17 apertura. Il corpo filtrante viene posto tra la prima 14’ e la seconda 14’’ porzione dell’elemento di contenimento e quindi avvolto da questi ultimi. E’ possibile realizzare una chiusura permanente dell’elemento di contenimento tramite ali di chiusura laterali 19 predisposte lateralmente su entrambe la prima 14’ e la seconda 14’’ porzione dell’elemento di contenimento 14. Tali ali di chiusura laterali 19 possono essere ad esempio tra loro incollate. Si noti che, in accordo con una forma di realizzazione, l’elemento di contenimento 14 può realizzare un contenitore per il corpo filtrante prima del suo utilizzo. Secondo tale forma di realizzazione (figura 8a), la prima 14’ e la seconda 14’’ porzione dell’elemento di contenimento 14 sono originariamente sprovviste della prima 16 e della seconda 17 apertura, ma sono dotati di linee di strappo 20 aventi un andamento corrispondente al contorno di tali aperture, che consentono di rimuovere materiale solo al momento dell’utilizzo del filtro.
Il filtro realizzato con le modalità descritte può essere vantaggiosamente sfruttato per il filtraggio dell’aria. Ad esempio, esso può essere inserito in condotte dell’aria.
In accordo con un’ulteriore possibile forma di realizzazione, l’elemento di contenimento 14 à ̈ conformato in modo tale che il corpo filtrante possa essere inserito al suo interno a mo’ di cassetto, ossia mediante scorrimento (figura 9). A tal scopo, l’elemento di contenimento può avere una forma sostanzialmente uguale alla forma del corpo filtrante e delimitare uno spazio all’interno del quale questo può essere inserito. Ad esempio, l’elemento di contenimento può esser conformato come un parallelepipedo privo di una o più facce (preferibilmente due facce), all’interno del quale à ̈ inseribile il corpo filtrante. Secondo tale forma di realizzazione, il filtro viene rimosso dall’elemento di contenimento quando il filtro viene inserito nelle condotte d’aria.
Costituisce ulteriore oggetto della presente invenzione il procedimento di preparazione di filtri secondo la presente invenzione, procedimento comprendente un trattamento del cartone ondulato, costituente i filtri oggetto delle presente invenzione, di impregnazione e successiva evaporazione con solventi polari organici comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, trattamento che può essere effettuato alternativamente:
- sul cartone ondulato prima della sua fustellatura a dare il filtro corrispondente;
- sul cartone ondulato dopo la sua fustellatura ma prima della formatura del filtro corrispondente;
- sul filtro finale formato comprendente il cartone ondulato;
In particolare detto trattamento può essere effettuato mediante semplice immersione dei filtri in cartone ondulato (o del cartone ondulato, prima o dopo la sua fustellatura, con cui i filtri vengono realizzati) secondo la presente invenzione in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol nbutilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore.
In una forma realizzativa particolarmente preferita del procedimento secondo la presente invenzione, la fase di trattamento di impregnazione con solventi polari e successiva loro evaporazione, secondo la presente invenzione, viene affettata, in alternativa:
- o sull’elemento di cartone ondulato 3, prima della sua fustellatura, mediante sua immersione in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore;
- o successivamente sul fustellato 2 costituito dall’elemento di cartone ondulato 3, mediante immersione del fustellato 2 in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore;
- o sul filtro 1 ottenuto dopo la fase di ripiegatura dell’elemento di cartone ondulato lavorato nella maniera precedentemente detta, ossia la ripiegatura del fustellato 2, immergendo il filtro 1 in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore.
Per verificare le prestazioni dei filtri realizzati secondo la presente invenzione si sono da un lato realizzate prove di assorbimento da parte del cartone ondulato di alcool isopropilico, in confronto all’assorbimento di acqua e dall’altro eseguite una serie di prove di abbattimento della carica batterica, confrontando filtri trattati con alcool isopropilico con filtri non trattati (oggetto di una precedente sperimentazione).
Esempio 1 – Prove di assorbimento
L’assorbimento di alcool isopropilico e di acqua da parte del cartone ondulato a seguito di immersione à ̈ riportato in Tabella 1 per diverse tipologie di cartone ondulato.
Si può osservare che:
- le varie tipologie di filtri assorbono quantità di alcool isopropilico o di acqua che aumenta con l’aumento della quantità di carta presente nel filtro (nell’ordine filtro BC, B, EB, E, - i filtri trattati con acqua assorbono, a parità di volume, tra i 165 e i 403 g di soluzione nel caso di acqua, e tra gli 85 e i 211 g nel caso di alcool isopropilico,
- dopo asciugatura i campioni trattati con alcool isopropilico tornano praticamente al peso iniziale, mentre quelli trattati con acqua subiscono un leggero aumento di peso.
TABELLA 1
Assorbimento di acqua e di alcol isopropilico di varie tipologie di filtri.
Massa Massa Massa Differenza Differenza Solvente iniziale a umido a secco iniziale/umido iniziale/secco (g) (g) (g) (%) (%) BC Acqua 207,52 372,84 207,30 79,66 -0,11 EB Acqua 232,03 564,52 252,56 143,30 8,85 B Acqua 195,23 455,08 215,51 133,10 10,39 E Acqua 404,24 807,64 515,70 99,79 27,57 BC Isopropilico 207,37 292,16 204,41 40,89 -1,43 EB Isopropilico 231,79 400,13 229,58 72,63 -0,95 B Isopropilico 195,22 345,00 192,63 76,72 -1,33 E Isopropilico 386,00 597,37 385,63 54,76 -0,10
Esempio 2 – Prove di abbattimento batterico dopo ricircolo
Utilizzando sia filtri non trattati che filtri trattati sulla base della presente invenzione, sono state realizzate prove di abbattimento della carica batterica aeriforme mediante conta dei CFU (ossia dei ceppi batterici formanti colonie), realizzata aspirando e flussando 0,27 m<3>di aria su piastre di Petri con apposito campionatore, tenendo le piastre in coltura per 24 ore e contando infine le colonie presenti sulle piastre (CFU).
I valori dei CFU presenti sono stati espressi in percentuale rispetto al valore misurato al tempo 0.
E’ stata valutata la percentuale di abbattimento dei CFU sia dopo 60 minuti, sia dopo 50 ricicli di aria.
I risultati sono riportati nel seguito.
Abbattimento percentuale dei batteri dopo 60 minuti di prova:
- ventola senza filtro: 41,0 ± 19,5% (4 prove),
- filtro di onda BC non trattato: 79,8% ± 10,6% (9 prove),
- filtro di onda BC trattato: 91,4% ± 4,0% (6 prove), - filtro di onda B non trattato: 79,6 ± 3,8% (2 prove),
- filtro di onda B trattato: 82,1% ± 5,9% (2 prove), - filtro di onda EB non trattato: 79,8% ± 3,1% (2 prove),
- filtro di onda EB trattato: 87,7% ± 2,1% (2 prove), - filtro di onda E non trattato: 76,9% ± 0,1% (2 prove),
- filtro di onda E trattato: 88,7% ± 2,4% (2 prove). Abbattimento percentuale dei batteri dopo 50 ricicli (in cui i valori sono stati ottenuti interplando il valor medio dei dati precedenti dopo un tempo corrispondente a 50 ricicli):
- ventola senza filtro: 12,8%,
- filtro di onda BC non trattato: 59,5%,
- filtro di onda BC trattato: 72,9%,
- filtro di onda B non trattato: 56,7%,
- filtro di onda B trattato: 63,9%,
- filtro di onda EB non trattato: 71,2%,
- filtro di onda EB trattato: 77,6%,
- filtro di onda E non trattato: 74,8%,
- filtro di onda E trattato: 87,7%.
Dall’esame dei risultati si evince come il trattamento realizzato in base alla presente invenzione sia in grado di aumentare in modo significativo l’efficacia antibatterica di filtri in cartone ondulato.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Filtro in cartone ondulato trattato con solvente polare scelto fra acqua e solventi polari organici comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele.
  2. 2. Filtro in cartone ondulato secondo la rivendicazione 1 in cui gli alcoli sono scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele.
  3. 3. Filtro in cartone ondulato secondo la rivendicazione 2 in cui l’alcol à ̈ l’alcol isopropilico.
  4. 4. Elemento in cartone ondulato trattato con solvente polare scelto fra acqua e solventi polari organici comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele.
  5. 5. Elemento in cartone ondulato secondo la rivendicazione 4 in cui gli alcoli sono scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele.
  6. 6. Elemento in cartone ondulato secondo la rivendicazione 5 in cui l’alcol à ̈ l’alcol isopropilico.
  7. 7. Fustellato in cartone ondulato trattato con solvente polare scelto fra acqua e solventi polari organici comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele.
  8. 8. Fustellato secondo la rivendicazione 7 in cui gli alcoli sono scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o tbutilico (2-metil-2-propanolo) e alcol secbutilico (2-butanolo), o loro miscele.
  9. 9. Fustellato in cartone ondulato secondo la rivendicazione 8 in cui l’alcol à ̈ l’alcol isopropilico.
  10. 10. Procedimento di preparazione di filtri in cartone ondulato trattato, procedimento comprendente una fase di trattamento del cartone ondulato, costituente i filtri, di impregnazione e successiva evaporazione con solventi polari organici comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, più preferibilmente alcol isopropilico, trattamento effettuato alternativamente: -sul cartone ondulato prima della sua fustellatura a dare il filtro corrispondente; -sul cartone ondulato dopo la sua fustellatura ma prima della formatura del filtro corrispondente; -sul filtro finale formato comprendente il cartone ondulato;
  11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 10 in cui il trattamento di impregnazione e successiva evaporazione à ̈ effettuato mediante semplice immersione dei filtri in cartone ondulato (o del cartone ondulato, prima o dopo la sua fustellatura, con cui i filtri vengono realizzati) in vari solventi polari organici, comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol terbutilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 11 in cui la fase di trattamento di impregnazione con solventi polari organici comprendenti alcoli da 1 a 4 atomi di carbonio, o loro miscele e successiva loro evaporazione, secondo la presente invenzione, viene affettata, in alternativa: -o sull’elemento di cartone ondulato 3, prima della sua fustellatura, mediante sua immersione in vari solventi polari organici, o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore; -o successivamente sul fustellato 2 costituito dall’elemento di cartone ondulato 3, mediante immersione del fustellato 2 in vari solventi polari organici, o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol npropilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol ter-butilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore; -o sul filtro 1 ottenuto dopo la fase di ripiegatura dell’elemento di cartone ondulato lavorato nella maniera precedentemente detta, ossia la ripiegatura del fustellato 2, immergendo il filtro 1 in vari solventi polari organici, o loro miscele, preferibilmente alcoli scelti dal gruppo comprendente: metanolo, etanolo, alcol n-propilico (1-propanolo), alcol isopropilico (2-propanolo), (1-butanolo) alcol n-butilico, alcol isobutilico (2-metil-1-propanolo), alcol terbutilico o t-butilico (2-metil-2-propanolo) e alcol sec-butilico (2-butanolo), o loro miscele, ed in particolare in alcool isopropilico, per un tempo di pochi secondi (indicativamente tra 5 e 60 secondi) e successiva loro evaporazione tramite asciugatura spontanea o accelerata mediante utilizzo di stufe o comunque fonti di calore.
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