ITMI20101679A1 - Contatto elettrico unipolare magneticamente asservito idoneo all'incasso nei fianchi dei serramenti in genere in particolare dei serramenti in vetrocamera - Google Patents

Contatto elettrico unipolare magneticamente asservito idoneo all'incasso nei fianchi dei serramenti in genere in particolare dei serramenti in vetrocamera Download PDF

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ITMI20101679A1 IT001679A ITMI20101679A ITMI20101679A1 IT MI20101679 A1 ITMI20101679 A1 IT MI20101679A1 IT 001679 A IT001679 A IT 001679A IT MI20101679 A ITMI20101679 A IT MI20101679A IT MI20101679 A1 ITMI20101679 A1 IT MI20101679A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell’ INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Contatto elettrico unipolare magneticamente asservito idoneo all’incasso nei fianchi dei serramenti in genere in particolare dei serramenti in vetrocameraâ€
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore dei dispositivi di elettrificazione dei serramenti, e più precisamente ad un contatto elettrico unipolare magneticamente asservito idoneo all’incasso nei fianchi dei serramenti in genere in particolare dei serramenti in vetrocamera.
Diverse esigenze comportano il fatto di dover elettrificare i serramenti, specialmente quelli posti nelle facciate degli edifici sia pubblici che privati. La richiedente, ad esempio, opera nel settore dei sistemi in vetrocamera, ove in alcune realizzazioni occorre predisporre delle interfacce di tipo elettrico allo scopo di alimentare i motori posti all’interno delle vetrocamere per movimentare le tende o le veneziane ivi collocate. Un’altra esigenza nel settore della tecnica sopra indicato sorge nei sistemi di allarme. Nei dispositivi antifurto, ad esempio, viene costantemente monitorato lo stato di chiusura di porte e finestre. Una ulteriore esigenza sorge nei moderni impianti di condizionamento ove à ̈ manifesta la necessità di segnalare al sistema di controllo la condizione di apertura/chiusura delle singole porte e finestre. Sono tecnicamente possibili differenti modalità per l’attuazione di un tale controllo, ad esempio quelle cosiddette volumetriche, tuttavia l’unica che può interessare la presente invenzione consiste nel monitorare la continuità elettrica tra le due parti cooperanti (dette nel seguito semicontatti) di un medesimo contatto elettrico azionato dai serramenti applicati ad uno stesso vano porta o finestra. I semicontatti sono connessi a rispettivi cavi elettrici facenti capo ad una centralina di controllo che fornisce la bassa tensione (generalmente 12V in corrente continua) necessaria per questo tipo di utilizzo. I contatti applicati a ciascuna coppia di serramenti possono essere connessi in serie o in parallelo. I contatti sono detti unipolari poiché interrompono una sola polarità. I contatti da incasso sia meccanici sia Reed possono essere conglobati in un unico pezzo costituente un contatto doppio, detto anche bipolare.
Rassegna dell'arte nota
I contatti per sistemi d’allarme sono generalmente di tipo meccanico e sono costituiti da due semicontatti unipolari applicati ad altrettanti serramenti, ad esempio, uno nello stipite e l’altro nel battente di una porta o finestra da controllare. Negli impianti antifurto per abitazioni questo tipo di contatti à ̈ generalmente rimpiazzato dai più economici contatti magnetici di tipo Reed. I contatti meccanici sono tuttavia ancora utilizzati negli impianti d’allarme per serramenti blindati molto pesanti, come le casseforti dei caveau delle banche, ovvero dove occorrono doti di grande robustezza, durata, ed affidabilità sia meccanica che elettrica. Come à ̈ noto, il contatto Reed à ̈ costituito da due lamine di materiale ferromagnetico separate tra loro di qualche decimo di millimetro. Sulle lamine contrapposte sono riportati dei contatti in oro diffuso. Le lamine vengono sigillate all'interno di un piccolo contenitore riempito di gas inerte. Le estremità delle lamine opposte ai contatti fuoriescono dal contenitore e costituiscono i terminali del contatto, connessi ai due spezzoni di un cavo elettrico. In presenza di un campo magnetico esterno trasversale alle lamine, sulle facce contrapposte delle stesse si formano poli di segno opposto che tenderanno ad attrarsi. Se il campo magnetico à ̈ sufficientemente forte, la forza d'attrazione vince la resistenza a flessione, e queste attraendosi chiuderanno il contatto. Operativamente, un magnete permanente viene fissato sul bordo di una porta o di una finestra, sullo stipite viene montato il contatto Reed. Finché la porta rimane chiusa, il contatto pure rimane chiuso per effetto del magnete. Se la porta viene aperta, il magnete allontanandosi, permette l'apertura del contatto per effetto del ritorno elastico delle lamine. I contatti Reed non soffrono del fenomeno del rimbalzo ma sono meccanicamente fragili, dato il sottile spessore delle lamine e la delicatezza che li caratterizza, per cui eventuali colpi del battente contro lo stipite posso alla lunga danneggiarli. I contatti Reed, inoltre, non possono essere utilizzati per pilotare relà ̈ dotati di correnti di spunto superiori ad 1 Ampà ̈re, perché normalmente non sono in grado di commutare tali correnti.
Maggiori spunti di confronto sembrano invece emergere da un contatto meccanico che sarà illustrato con l’ausilio delle figure da 1 a 3. Per inciso, il contatto à ̈ di tipo bipolare, ma essendo i due semicontatti perfettamente uguali, le considerazioni in merito valgono per il singolo contatto unipolare componente, come descritto nel preambolo della rivendicazione 1.
La figura 1 mostra in prospettiva esplosa la configurazione di due serramenti 1 e 2 nei cui fianchi che verranno a contrapporsi al completamento della manovra di chiusura sono incassati, entro rispettive sedi 3 e 4, altrettanti semicontatti bipolari 5 e 6 appartenenti ad un più generico contatto bipolare comunemente reperibile in commercio. I serramenti 1 e 2 sono ruotati a formare un angolo acuto nella manovra indifferentemente di chiusura o di apertura della luce del vano porta/finestra a cui entrambi sono applicati. Il semicontatto bipolare 5, di sinistra, comprende un supporto isolante 7 per l’inclusione di due elementi mobili di contatto 8 e 9. Il semicontatto 8 ha una doppia simmetria lungo due piani ortogonali passanti per gli assi rispettivamente trasversale e longitudinale (orizzontale e verticale). Il semicontatto bipolare 6, di destra, comprende un supporto isolante 12 in materiale plastico avente una cornice frontale fissata al serramento 2 mediante due viti; la cornice à ̈ contigua ad una capsula posteriore incassata nella propria sede 4. A filo della faccia esterna della cornice sono visibili le teste 13 e 14 di due elementi fissi di contatto allineati l’uno sopra l’altro in posizione centrale. I due semicontatti fissi sono anche accessibili dalla parete posteriore della capsula per la connessione dei capi di due cavi elettrici 10b e 11b. La faccia esterna della cornice del semicontatto bipolare 6 si estende per un corto tratto a fianco delle teste 13 e 14 per poi inclinarsi verso il serramento 2 a formare uno scivolo 15 sul lato rivolto verso la luce del vano.
La figura 2 mostra una sezione del semicontatto 5 lungo il piano di simmetria longitudinale. Il semicontatto 5 à ̈ mostrato in posizione di apertura. Facendo riferimento ad entrambe le figure 1 e 2, il supporto isolante 7 ha una cornice frontale 7a, fissata al serramento 1 mediante viti, contigua ad una capsula posteriore 7b incassata nella propria sede 3. I due elementi mobili di contatto 8 e 9 sono identicamente formati da una testa, rispettivamente 8a e 9a, unita ad un gambo ortogonale, rispettivamente 8b e 9b. Dalla faccia frontale della cornice 7a fuoriescono per un tratto di opportuna lunghezza le teste 8a e 9a, allineate l’una sopra all’altra in posizione centrale. La capsula 7b ha al proprio interno due cavità longitudinali parallele opportunamente distanziate per lo scorrimento di testa e gambo degli elementi mobili di contatto, rispettivamente 8 e 9, ed una parete posteriore con due fori per la fuoriuscita dei due gambi 8b e 9b. Ciascuna delle due cavità include una molla elicoidale, rispettivamente 16 e 17, attraversata dal gambo, rispettivamente 8b e 9b. Le due estremità di ciascuna molla poggiano rispettivamente contro la testa del proprio elemento mobile di contatto e contro la parete posteriore della capsula 7b. I gambi 8b e 9b hanno un intaglio circolare per l’inserimento di una anello d’arresto del tipo †seger†, rispettivamente 18 e 19, esterno alla capsula 7b. Le estremità dei gambi 8b e 9b sono connesse a due cavi elettrici, rispettivamente 10a e 11a, i cui capi nudi sono inseriti in altrettanti fori trasversali ove vengono immobilizzati mediante viti assiali, rispettivamente 20 e 21. Nella configurazione di apertura del contatto bipolare mostrata in figura, le due molle 16 e 17 sono quasi completamente scariche e di lunghezza tale da mantenere ciascun anello d’arresto contro la parete posteriore della capsula 7b, determinando in tal modo la lunghezza del tratto della testa di contatto fuoriuscente dalla cornice 7a.
In figura 3 à ̈ mostrata la configurazione di chiusura del contatto bipolare, in cui si può notare che le teste 8a e 9a degli elementi mobili di contatto sono quasi completamente interne alla capsula 7b, spinte dalle teste 13 e 14 degli elementi fissi di contatto al termine della manovra di chiusura dei serramenti 1 e 2, consentendo il passaggio di corrente tra i due semicontatti bipolari 5 e 6. L’arretramento delle teste 8a e 9a degli elementi molleggiati 8 e 9 à ̈ favorito dallo scivolo 15. Nella configurazione di chiusura le molle 16 e 17 sono compresse ed i gambi 8b e 9b fuoriescono ulteriormente dalla capsula 7b portando con sé gli anelli d’arresto 18 e 19 che non lavorano.
Evidenziazione del problema tecnico
Il maggiore inconveniente più volte verificatosi durante l’impiego dei contatti unipolari, indifferentemente come l’uno o l’altro dei due componenti il contatto bipolare delle figure da 1 a 3, sta proprio nel danneggiamento della connessione elettrica presente nella parte terminale del gambo dell’elemento mobile di contatto. Tale danneggiamento à ̈ causato principalmente dal logoramento dovuto alla traslazione nei due sensi del cavo elettrico assieme al gambo dell’elemento mobile con il quale esso risulta solidale. Il logoramento della connessione può comportare l’interruzione permanente della stessa per il distacco del conduttore elettrico, oppure dannose microinterruzioni dovute ad oscillazioni meccaniche (rimbalzi) del conduttore allentato entro il foro. Inoltre, la necessità di avere parte del contatto mobile (la testa) permanentemente fuoriuscente dal fianco dello stipite (o dell’anta) quando i serramenti sono aperti, potrebbe non piacere dal punto di vista estetico. Il prolungamento della testa dell’elemento mobile di contatto oltre il fianco del serramento à ̈ la condizione iniziale indispensabile per poter toccare la testa dell’elemento fisso quando le due teste sono separate da un interspazio alla chiusura dei serramenti. Generalmente i due serramenti sono fissati in modo da potersi chiudere senza che i rispettivi fianchi abbiano a strisciare l’uno contro l’altro. Ciò implica un interspazio che, qualora non recuperato dall’arretramento elastico del contatto mobile, impedisce l’instaurarsi del contatto elettrico tra i due serramenti. Altro dato negativo à ̈ che, scorrendo sul piano inclinato dello scivolo, i contatti mobili sono soggetti a flessioni con possibile rottura del supporto isolante del semicontatto o con possibile blocco del movimento dei contatti mobili. Con una tale configurazione delle molle occorre inoltre effettuare una fresatura sul fianco del serramento per poter alloggiare i due contatti mobili.
Scopo dell’invenzione
Scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di superare i seguenti inconvenienti evidenziati per i contatti meccanici:
• possibile distacco o allentamento dei cavi elettrici dalle loro connessioni, • possibile contatto dei cavi elettrici sul serramento, causa di dispersioni di corrente o corto circuiti;
• fresatura da eseguire sui fianchi dei serramenti.
Senza derogare da quanto sopra affermato, altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di indicare un differente modo di operare rispetto ai contatti Reed nell’asservire ad un campo magnetico la chiusura di un contatto elettrico associato a dei serramenti.
Sommario dell’invenzione
Per conseguire tali scopi la presente invenzione ha per oggetto un contatto elettrico unipolare comprendente due semicontatti dotati di altrettanti supporti isolanti predisposti per l’incasso nei fianchi di rispettivi serramenti, come stipiti e battenti di porte e finestre o solo battenti, detti semicontatti cooperando tra loro nel mantenere la continuità elettrica tra un elemento mobile di contatto ed un elemento fisso di contatto, appartenenti a rispettivi semicontatti, detto elemento mobile di contatto essendo accoppiato a mezzi resilienti così da deformarli elasticamente durante la manovra di chiusura dei serramenti, e perciò di chiusura del contatto unipolare, compensando in tal modo la distanza residua tra i fianchi dei serramenti, in cui secondo l’invenzione il contatto inoltre include:
− mezzi di magnetizzazione capaci di generare una forza di attrazione tra gli elementi di contatto rispettivamente fisso e mobile;
− mezzi di guida metallici amagnetici idonei a guidare la traslazione bidirezionale dell’elemento mobile di contatto, rispettivamente, verso l’elemento fisso di contatto per effetto della magnetizzazione al superamento di una distanza limite d’intervento in avvicinamento, ed in senso opposto al superamento di detta distanza in allontanamento per effetto della forza di richiamo esercitata dai mezzi resilienti;
− mezzi di connessione dei mezzi di guida ad un conduttore elettrico posto in continuità elettrica con l’elemento mobile di contatto attraverso i mezzi di guida, come descritto nella rivendicazione 1.
Altro oggetto d’invenzione à ̈ il singolo semicontatto elettrico includente un elemento mobile di contatto, come descritto in una relativa rivendicazione indipendente.
Ancora oggetto d’invenzione à ̈ il singolo semicontatto elettrico includente un elemento fisso di contatto, come descritto in una relativa rivendicazione indipendente.
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione, nelle sue diverse forme di realizzazione ritenute innovative, sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti. Secondo un aspetto dell’invenzione, i mezzi resilienti sono fatti di materiale elettricamente conduttivo e l’elemento mobile di contatto impegna i mezzi resilienti a contatto dei i mezzi di guida.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, entrambi gli elementi fisso e mobile di contatto hanno una testa con una faccia piana di contatto preferibilmente circolare ed una faccia opposta unita ortogonalmente ad un gambo sopportante la connessione al rispettivo cavo elettrico.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, entrambe le teste degli elementi fisso e mobile di contatto sono a filo della faccia esterna dei rispettivi supporti isolanti da incasso.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il contorno di una faccia di contatto à ̈ incluso nel contorno dell’altra al fine di recuperare eventuali disallineamenti tra gli assi dei due semicontatti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i mezzi resilienti sono costituiti da una molla elicoidale di un materiale buon conduttore elettrico.
In una forma realizzativa, la guida à ̈ una boccola con un foro passante longitudinale entro il quale sono inclusi i mezzi resilienti, e detto elemento mobile di contatto à ̈ accoppiato ai mezzi resilienti in modo da comprimerli durante la traslazione per effetto magnetico verso l’elemento fisso di contatto.
In una forma realizzativa, un semicontatto include un magnete permanente attraversato dal gambo dell’elemento fisso di contatto e poggiante contro la testa dello stesso, mentre nell’altro semicontatto l’elemento mobile di contatto à ̈ fatto di materiale paramagnetico; l’elemento fisso di contatto à ̈ fatto di materiale magneticamente trasparente e protegge il magnete permanente dai colpi inferti dalla testa dell’elemento mobile di contatto al superamento della distanza d’intervento magnetico.
In una forma realizzativa duale, l’elemento mobile di contatto à ̈ magnetizzato in modo permanente ed ha la faccia di contatto solidale ad un disco metallico di protezione fatto di materiale non magnetico; mentre l’elemento fisso di contatto à ̈ fatto di materiale paramagnetico.
Vantaggi dell’invenzione
Il principale vantaggio dell’invenzione discende dal fatto di mantenere immobile rispetto al serramento durante le manovre di chiusura ed apertura del vano porta o finestra, il conduttore elettricamente (ma non rigidamente) connesso all’elemento mobile del contatto unipolare. Sono in tal modo del tutto superate le cause di distacco dei conduttori e la conseguente apertura permanente delle connessioni elettriche. Per la stessa ragione sono anche superate le cause dei rimbalzi del contatto dovute all’allentamento delle viti di serraggio dei conduttori. Inoltre, rispetto ai contatti meccanici del tipo rappresentati nelle figure da 1 a 3, il cui elemento mobile comprime la molla arretrando verso il proprio serramento sotto la spinta del semicontatto fisso, l’elemento mobile appartenente al contatto ad azionamento magnetico della presente invenzione, comprime invece la molla durante il tiro verso l’esterno del proprio serramento esercitato dal magnete incassato nell’altro serramento. Questo consente ad entrambe le teste degli elementi di contatto di restare a filo della parete dei supporti isolanti quando i serramenti sono aperti. Tale caratteristica rende il contatto unipolare della presente invenzione assai più semplice da applicare, poiché esso non richiede una fresatura del fianco del serramento bensì solo una semplice foratura, eseguibile anche in cantiere. La medesima caratteristica, oltre a migliorare l’estetica dei serramenti, non rivela facilmente la presenza di un sistema di allarme qualora il contatto sia impiegato a tale scopo.
Rispetto ai contatti Reed in cui un unico dispositivo applicato ad un unico serramento include le due parti del contatto, qualificando tale dispositivo alla stregua di un semplice sensore di prossimità del magnete, nel dispositivo della presente invenzione le due parti del contatto sono applicate a serramenti diversi sicché il magnete gioca un differente ruolo, consistente nel favorire l’instaurarsi di un ponte metallico elettricamente ininterrotto tra i due serramenti all’approssimarsi della chiusura degli stessi. Una tale configurazione del contatto unipolare rende il controllo praticamente ineludibile da parte dei malintenzionati, diversamente da un dispositivo di tipo Reed in cui un forte campo magnetico in prossimità del contatto potrebbe simulare il magnete e consentire l’apertura dei serramenti eludendo il controllo.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: − la figura 1 à ̈ una vista prospettica in esploso di un contatto elettrico bipolare da incasso nei fianchi dei serramenti, come stipiti e ante di porte e finestre, realizzato secondo l’arte nota;
− la figura 2 à ̈ una sezione lungo il piano di simmetria longitudinale del semicontatto indicato con il numero 1 in figura 1, mostrato nella configurazione di apertura;
− la figura 3 mostra il semicontatto della figura 2 nella configurazione di chiusura;
− la figura 4A à ̈ una vista prospettica delle due componenti (semicontatti) di un contatto elettrico bipolare da incasso nei fianchi di rispettivi serramenti, come stipiti e ante di porte e finestre, realizzato secondo la presente invenzione;
− la sequenza delle figure 4B, 4C, e 4D mostra il graduale avvicinamento dei due serramenti di figura 4A fino al raggiungimento della configurazione di chiusura del contatto unipolare;
− la figura 5 à ̈ una vista prospettica in esploso del semicontatto (fisso) 32 di figura 4A;
− la figura 6 à ̈ una sezione lungo un piano di simmetria longitudinale di un supporto isolante utilizzato nel semicontatto mostrato in figura 5;
− la figura 7 à ̈ una vista prospettica in esploso del semicontatto (mobile) 33 di figura 4A;
− la figura 8 à ̈ una sezione lungo un piano di simmetria longitudinale di un supporto isolante utilizzato nel semicontatto mostrato in figura 7;
− la figura 9 mostra una coppia di viste, rispettivamente laterale più frontale, del semicontatto di figura 5;
− la figura 10 mostra una coppia di viste, rispettivamente laterale più frontale, del semicontatto di figura 7;
− la figura 11 mostra una vista laterale che sostanzialmente raggruppa i semicontatti delle figure 9 e 10 nelle condizioni di contatto aperto;
− la figura 12 à ̈ una vista laterale che sostanzialmente raggruppa i semicontatti delle figure 9 e 10 nelle condizioni di contatto chiuso;
− le figure 13A e 13B mostrano una sezione lungo un piano di simmetria longitudinale del contatto aperto di figura 11;
− la figura 14 à ̈ una vista di un particolare di figura 13B;
− la figura 15 à ̈ una sezione trasversale lungo il piano A-A di figura 13B;
− le figure 16A e 16B mostrano una sezione lungo un piano di simmetria longitudinale del contatto chiuso di figura 12;
− la figura 17 rappresenta le figure 16A e 16B reciprocamente disassate; − la figura 18 mostra frontalmente le sole due teste disassate di figura 17. Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nella descrizione che segue, elementi uguali che compaiono in figure differenti potranno essere indicati con gli stessi simboli. Nell’illustrazione di una figura à ̈ possibile fare riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in figure precedenti. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
La figura 4A rappresenta prospetticamente la porzione di due serramenti 30 e 31 applicati ad uno stesso vano porta o finestra per l’incasso di due contatti unipolari (estratti per comodità di rappresentazione), ciascuno di essi formato da una coppia di semicontatti, rispettivamente 32, 33, e 32a, 33a. I due semicontatti 32 e 32a sono incassati entro rispettivi fori 34 e 34a allineati l’uno sotto l’altro nel fianco del serramento 30. I due semicontatti 33 e 33a sono incassati entro rispettivi fori 35 e 35a allineati l’uno sotto l’altro nel fianco del serramento 31. Ciascun semicontatto à ̈ assicurato tramite una vite al rispettivo serramento, ed à ̈ connesso ad un rispettivo cavo elettrico che penetra nel serramento. I serramenti 30 e 31 possono essere indifferentemente lo stipite a cui à ̈ incernierata l’anta di una porta o di una finestra, come pure le due ante (o battenti) incernierati allo stesso stipite. Nel seguito lo stipite à ̈ l’infisso, cioà ̈ il telaio generalmente fissato ad un falso telaio murato su tre lati del vano porta o finestra. I contatti unipolari di figura 4A possono essere ulteriormente utilizzati con altri tipi di serramenti che presentino bordi contrapposti nella configurazione di chiusura, come ad esempio porte scorrevoli, porte a soffietto, tapparelle, ecc.. La presenza di due contatti unipolari non limita l’invenzione, poiché un solo contatto unipolare à ̈ sufficiente a segnalare la forzatura del serramento. La freccia in figura 4A indica che i due serramenti 30 e 31 si stanno avvicinando per effetto della rotazione di uno di essi attorno al proprio perno, oppure della rotazione di entrambi i serramenti. Le figure 4B, 4C, e 4D mostrano la sequenza di avvicinamento fino alla chiusura definitiva del serramento, e parimenti dei due contatti unipolari, raggiunta in figura 4D dove i semicontatti 32 e 33 si toccano, consentendo il passaggio di corrente attraverso di essi e quindi attraverso una rispettiva resistenza di limitazione della corrente posta nella centralina.
Le figure 5 e 7 mostrano in prospettiva esplosa tutti gli elementi dei due semicontatti 32 e 33, ciascuno dei quali può essere incassato indifferentemente nello stipite o nel battente/anta. Il semicontatto 32 non ha parti mobili al proprio interno mentre il semicontatto 33 sì. Facendo riferimento alla figura 5, si nota un supporto isolante 38, in materiale plastico, costituito da una base 39 d’appoggio al fianco del serramento (non mostrato), unita ortogonalmente ad un prolungamento pressoché cilindrico cavo 40 idoneo ad essere incassato in un foro del serramento. La base d’appoggio 39 ha in prossimità di una sua estremità una sede cava circolare 41 assiale al prolungamento cilindrico 40 ed in comunicazione con la cavità interna a questi mediante un foro assiale 42 nella parete divisoria. L’estremità distale del prolungamento cilindrico 40 à ̈ aperta e la parete à ̈ inoltre aperta in corrispondenza di un varco longitudinale per consentire la connessione di un conduttore elettrico. Vicino all’altra estremità della base d’appoggio 39 à ̈ praticato un foro passante 43 per l’inserimento di una vite 44 di fissaggio al serramento. La base d’appoggio 39 ha la forma generata dall’estrusione della figura piana costituita da due semicirconferenze contrapposte unite da due rette tangenti nei punti diametrali. La sede circolare 41 ospita un magnete permanente 45 a forma di cilindretto con al centro un foro 46 assiale al foro 41. La faccia più esterna del magnete 45 poggia contro la testa di un elemento metallico 47 a forma di funghetto, fatto di materiale non magnetico buon conduttore elettrico. La testa 48 del funghetto metallico 47 à ̈ di forma circolare molto appiattita ed à ̈ unita ortogonalmente ad un corto gambo 49. Quest’ultimo attraversa il foro 46 al centro del magnete 45, il foro 42 della parete divisoria, e penetra all’interno della cavità 40a del prolungamento cilindrico isolante 40. Lo spessore del magnete 45 più quello della testa 48 del funghetto 47 à ̈ circa uguale alla profondità della sede 41, di modo che la testa 48 risulta pressoché a filo della parete esterna della base d’appoggio 39. L’estremità libera del gambo 49 à ̈ attraversata da un foro assiale filettato 51, assai corto, che termina entro un foro passante 52 trasversale al gambo. Il gambo 49 à ̈ collegato elettricamente al sistema di controllo mediante un cavo elettrico 61. A tal fine un capo del cavo elettrico 61 à ̈ inserito nel foro trasversale 52 del gambo 49 ed ivi serrato da una vite 62 penetrante nel foro assiale 51. Il funghetto 47 à ̈ un elemento di contatto attraversato dalla corrente elettrica del contatto elettrico unipolare in configurazione di chiusura, e poiché esso à ̈ immobilizzato rispetto al supporto isolante 38, come si vedrà successivamente, e quindi rispetto al serramento, verrà in seguito chiamato “elemento fisso di contatto†.
In figura 5, si notano inoltre due elementi isolanti aggiuntivi 53 e 57, di diverso spessore, utili nei casi in cui occorre ridurre la profondità della parte incassata aumentando parimenti l’estensione oltre il fianco del serramento della parte rimanente. Gli spessori 53 e 57 hanno la stessa forma della base d’appoggio 39 e sono da considerarsi opzionali. Lo spessore 53 ha un foro 54 ad una estremità per il passaggio del prolungamento cilindrico isolante 40. All’altra estremità à ̈ presente un foro 55 per il passaggio della vite di fissaggio 44. Appena oltre il foro 55 à ̈ allineato un dentino circolare antiscivolamento 56. Lo spessore 57 à ̈ profondo circa la metà dello spessore 53; esso ha un foro 58 ad una estremità per il passaggio del corpo cilindrico isolante 40. All’altra estremità à ̈ presente un foro 59 per il passaggio della vite di fissaggio 44. Appena oltre il foro 59 à ̈ allineato un dentino circolare antiscivolamento 60.
Facendo riferimento alla figura 5A, si può notare che il gambo 49, ad eccezione di un cortissimo tratto cilindrico all’attaccatura della testa 48, presenta una superficie rigata e spianata (lavorata) per permettere il bloccaggio all’interno del supporto isolante 38. Più precisamente, la superficie cilindrica del gambo 49 presenta una successione di dentini triangolari 50 estesa oltre la testa 48 per tutta la profondità del foro 42, la parete del gambo 49 à ̈ spianata in corrispondenza di due facce parallele che interrompono i dentini 50. Questi ultimi sono forzati contro la parete del foro 42 per bloccare la traslazione del gambo 49 (come meglio visibile in figura 13A).
La figura 6 mostra una sezione longitudinale del solo supporto isolante 38, ove à ̈ posta in evidenza una sezione trasversale della parete divisoria, la base d’appoggio 39 ed il prolungamento cilindrico 40 del supporto isolante 38. In corrispondenza dell’asse di sezionamento si può notare la forma del foro 42, identica a quella della sezione trasversale del gambo 49, atta a bloccare la rotazione del gambo 49 altrimenti possibile all’atto del serraggio della vite assiale 62 contro il conduttore 61. La figura mostra l’accessibilità alla cavità aperta 40a per la connessione del cavo elettrico 61, sia in direzione longitudinale attraverso l’apertura posteriore del prolungamento cilindrico 40, sia in corrispondenza di un incavo longitudinale 40b nella parete dello stesso a partire dall’orlo. Una tacca circolare 56a à ̈ presente nella parete della base d’appoggio 39 rivolta verso l’interno per ospitare il dentino 56 dello spessore 53, impedendone la rotazione. Facendo riferimento alla figura 7, si nota un supporto isolante 70 di forma analoga a quella del supporto isolante 38, anch’esso costituito da una base 71 d’appoggio al fianco del serramento (non mostrato) unita ad un prolungamento cilindrico cavo 72 più lungo del prolungamento 40. La base d’appoggio 71 ha in prossimità di una sua estremità una sede cava circolare 73 in comunicazione con la cavità interna 72a (figura 8) del prolungamento cilindrico 72 mediante un foro 74 nella parete divisoria, non in asse rispetto all’asse del prolungamento72. L’estremità distale del prolungamento cilindrico 72 à ̈ aperta e il bordo della parete presenta una rientranza per consentire l’ingresso della punta di un cacciavite. Vicino all’altra estremità della base d’appoggio 71 à ̈ praticato un foro passante 75 per l’inserimento di una vite 76 di fissaggio al serramento.
Il semicontatto 33 comprende un elemento di contatto 77, anch’esso a forma di funghetto fatto di materiale paramagnetico buon conduttore elettrico (un materiale paramagnetico si magnetizza avvicinando un magnete e perde la magnetizzazione all’allontanamento del magnete). Il funghetto 77 ha una testa cilindrica appiattita 78 unita ortogonalmente ad un gambo 79 avente un corto foro assiale (mostrato successivamente) all’estremità distale. Il diametro della testa 78 à ̈ circa la metà di quello della testa 48 dell’elemento fisso di contatto 47, mentre il gambo 79 à ̈ più lungo del gambo 49. Il gambo 79 attraversa il foro 74 penetrando entro la cavità del prolungamento cilindrico isolante 72, arrestandosi quando la testa 78 giunge contro la parete di fondo della sede circolare 73. Lo spessore della testa 78 à ̈ circa uguale alla profondità della sede 73, di modo che quando essa poggia risulta pressoché a filo della parete esterna della base d’appoggio 71. Il funghetto 77 à ̈ un elemento di contatto attraversato dalla corrente elettrica del contatto elettrico unipolare in configurazione di chiusura, e poiché esso può traslare nei due sensi attraverso il foro 74 rispetto al supporto isolante 70, e quindi rispetto al serramento, verrà in seguito chiamato “elemento mobile di contatto†.
Il semicontatto 33, similmente al semicontatto 32, include degli spessori isolanti opzionali 80 e 84 della stessa forma e profondità degli spessori 53 e 57 ma potrebbero essere anche di spessore diverso. Lo spessore 80 ha un foro 81 ad una estremità per il passaggio del prolungamento cilindrico isolante 72, ed all’altra estremità un foro 82 per il passaggio della vite di fissaggio 76. Appena oltre il foro 82 à ̈ allineato un dentino circolare antiscivolamento 83. Lo spessore 84 ha un foro 85 ad una estremità per il passaggio del prolungamento cilindrico isolante 72, ed all’altra estremità un foro 86 per il passaggio della vite di fissaggio 76. Appena oltre il foro 86 à ̈ allineato un dentino circolare 87.
All’interno della cavità 72a del prolungamento cilindrico isolante 72 à ̈ inserita una boccola 88 (boccola detta anche bussola) fatta di materiale non magnetico. La boccola 88 ha un foro eccentrico longitudinale 89 che attraversa la boccola 88 per tutta la sua lunghezza. All’interno del foro 89 à ̈ ospitata una molla elicoidale 92 che in posizione di riposo à ̈ lunga circa come il foro 89. Quest’ultimo à ̈ allineato al foro 74 consentendo la traslazione del gambo 79 entro la molla elicoidale 92, e ovviamente entro il foro 89. L’estremità distale della molla 92 poggia contro la testa di una vite 93 penetrante assialmente l’estremità filettata del gambo 79. La testa della vite 93 ha un diametro inferiore al diametro del foro 89, di modo che essa può traslare con l’elemento mobile di contatto 77, comprimendo la molla 92 contro la battuta del foro 89 quando detto elemento 77 à ̈ richiamato verso il magnete permanente 45. A causa dell’eccentricità del foro 89 c’à ̈ spazio nel corpo della boccola 88 per un secondo foro longitudinale 90, di diametro inferiore al precedente, per l’inserimento di un capo di un cavo elettrico 94 collegato al sistema di controllo. Una corta vite 95 penetra un foro trasversale 91 in comunicazione con il foro 90 per il serraggio del conduttore 94.
Facendo riferimento alla figura 8, raffigurante una sezione longitudinale del solo supporto isolante 70, si può notare che il foro 74 nella parete della sede circolare 73 non à ̈ sull’asse del prolungamento cilindrico 72. Inoltre, una tacca circolare 83a à ̈ presente nella parete d’appoggio della base 71 per ospitare il dentino 83 dello spessore 80, impedendone la rotazione.
Le figure 9 e 10 mostrano i due semicontatti 32 e 33 già descritti, mettendo in evidenza i dentini d’arresto dei rispettivi spessori e le corrispondenti tacche circolari negli spessori adiacenti che non erano visibili nelle precedenti figure. Procedendo in figura 9 dall’interno verso l’esterno del semicontatto 32, lo spessore 57 ha una tacca circolare 60b disponibile per un eventuale altro spessore e sulla parete opposta il dentino 60; lo spessore 53 ha una tacca circolare 60a per l’inserimento del dentino 60 e sulla parete opposta ha il dentino 56 penetrante la tacca 56a nella parete della base d’appoggio 39. Procedendo in figura 10 dall’interno verso l’esterno del semicontatto 33, lo spessore 84 ha una tacca circolare 87b disponibile per un eventuale altro spessore e sulla parete opposta il dentino 87; lo spessore 80 ha una tacca circolare 87a per l’inserimento del dentino 87 e sulla parete opposta ha il dentino 83 penetrante la tacca 83a nella parete della base d’appoggio 71.
La figura 11 mostra il contatto unipolare in configurazione di apertura con i suoi due semicontatti 32 e 33 contrapposti e distanziati, in cui si possono notare le due teste di contatto 48 e 78 pressoché a filo delle pareti esterne dei rispettivi supporti isolanti 38 e 70. Il bordo circolare all’estremità del prolungamento isolante 72 del semicontatto 33 à ̈ interrotto in corrispondenza di una lacuna 96 nella parete che rende accessibile dall’esterno la testa della vite trasversale 95.
La figura 12 mostra il contatto unipolare in configurazione di chiusura con le due teste di contatto 48 e 78 che si toccano per effetto dell’attrazione magnetica, pur se i rispettivi semicontatti 32 e 33 non sono ancora completamente adiacenti, in quanto un tratto iniziale del gambo 79 à ̈ ancora sporgente dal proprio supporto isolante.
La figura 13A à ̈ ottenuta includendo il magnete permanente 45 di figura 5 nella sede circolare 41 del supporto isolante 38 di figura 6, e successivamente introducendo il gambo 49 dell’elemento fisso di contatto 47 nel foro non circolare 42 fino a che la testa 48 non giunga contro il magnete cilindrico 45. L’introduzione del gambo 49 richiede una leggera forzatura dei dentini 50 contro la parete del foro 42, bloccando in tal modo ogni possibilità di traslazione dell’elemento fisso di contatto 47. In questa posizione la testa di contatto 48 à ̈ pressoché a filo della parete della base d’appoggio 39. Il semicontatto 32 completo di connessione elettrica à ̈ incassato in un foro circolare da 12 mm ricavato nel fianco del serramento, a cui à ̈ fissato tramite la vite 44 che immobilizza la base d’appoggio 39. Non sono quindi richieste lavorazioni particolari (fresature) da attuare sui profili. In figura si può notare la polarità magnetica corrispondente ad una magnetizzazione assiale del cilindro ferromagnetico 45. La testa rigida 48 protegge il magnete 45, particolarmente sensibile agli urti come tutti i magneti, dai colpi inferti dall’elemento mobile di contatto 77 per effetto dell’attrazione magnetica a breve distanza. Il campo magnetico attraversa la testa 48 senza subire attenuazioni.
La figura 13B à ̈ ottenuta includendo dapprima nella cavità 72a del prolungamento cilindrico 72 la boccola amagnetica 88, con la molla elicoidale 92 interna al foro eccentrico 89. Successivamente il gambo 79 dell’elemento mobile di contatto 77 viene introdotto nel foro 74 del supporto isolante 70 e nel foro longitudinale 89 della boccola 88, penetrando all’interno della molla 92 impedita a fuoriuscire dal foro 89 dalla testa della vite 93 assiale al gambo 79. In questa configurazione la molla 92 esercita una leggera pressione contro la testa della vite 93 in modo da mantenere la testa di contatto 78 pressoché a filo della parete della base d’appoggio 71. Indipendentemente da successive considerazioni, la molla 92 mantiene la continuità elettrica tra la boccola 88 e il gambo 79. Una sua estremità poggia infatti contro la parete di restringimento del foro 89, mentre l’altra estremità poggia contro la testa della vite 93 solidale al gambo 79. Il semicontatto 33 completo di connessione elettrica à ̈ incassato in un foro circolare da 12 mm ricavato nel fianco del serramento, a cui à ̈ fissato tramite la vite 76 che immobilizza la base d’appoggio 71. Non sono quindi richieste fresature da attuare sui profili. In figura si può notare la debole polarità magnetica indotta dal magnete 45 nella testa 78 dell’elemento mobile di contatto 77 a quella distanza non ancora prossima alla distanza di cattura.
La figura 14 mostra una sezione longitudinale della boccola 88 che evidenzia il cambio di diametro del foro eccentrico 89. La porzione iniziale 89a del foro eccentrico 89 all’estremità più interna posta a contatto della base d’appoggio 71 ha un diametro leggermente inferiore a quello della rimanente porzione 89b. Un’estremità della molla elicoidale 92 poggia contro la parete residua 89c all’interfaccia tra il foro 89a ed il foro 89b in corrispondenza del cambio di diametro, l’altra estremità poggia come detto contro la testa della vite 93 assiale al gambo 88, potendo in tal modo essere compressa dall’avanzamento dell’elemento mobile di contatto 77. Il gambo 79 à ̈ a contatto della parete della porzione iniziale 89a del foro 89, così da mantenere la continuità elettrica con la boccola 88 qualunque sia la configurazione assunta dal semicontatto unipolare, vale a dire prima, durante, ed al termine della traslazione verso l’elemento fisso di contatto 47.
Facendo riferimento alla figura 15 in cui à ̈ mostrata la sezione trasversale del semicontatto 33 lungo il piano A-A di figura 13B, si può meglio notare la reciproca disposizione degli elementi all’estremità distale interna al serramento. L’eccentricità del foro 89 lascia maggior spazio nel corpo della boccola 88 per l’altro foro longitudinale 90 in cui à ̈ inserito il conduttore 94, e per il foro trasversale filettato 91 in cui à ̈ avvitata la vite 95. La porzione iniziale 91a del foro 91 ha un diametro maggiore per consentire la traslazione della testa della vite 95. Allo stesso modo la parete laterale del prolungamento cilindrico 72 ha un’apertura 96 a partire dall’orlo in corrispondenza della testa della vite 95 per il passaggio della punta di un cacciavite. In figura à ̈ visibile la porzione 89b del foro eccentrico presente nella boccola 88 in cui à ̈ inserito il gambo 79 dell’elemento mobile di contatto 77 con possibilità di scorrimento all’interno della molla elicoidale 92. La sezione à ̈ presa in corrispondenza del gambo della vite assiale 93 per cui non viene evidenziato l’impegno della molla contro la testa della vite.
L’insieme delle figure 16A e 16B mette in evidenza il modificarsi della configurazione del solo semicontatto 33, includente l’elemento mobile di contatto 77, all’approssimarsi della chiusura dei due serramenti. Come si può notare in figura 16B, la minor distanza della testa 78 dal magnete fisso 45 ha prodotto un’intensificazione del campo magnetico indotto nella testa 78 (e nel gambo 79) tale da attrarla rapidamente ad impattare contro la testa 48 dell’altro semicontatto, ancor prima che la chiusura dei serramenti sia stata completata. La figura evidenzia che al momento dell’impatto corrisponde anche il massimo accorciamento della molla 92, compressa a seguito della fuoriuscita del tratto iniziale del gambo 79 dal proprio supporto isolante 70. La figura inoltre evidenzia che il cavo elettrico 94 non ha partecipato al movimento del gambo 79, mantenendo ugualmente la continuità elettrica con questi tramite la parete della boccola conduttrice 88 in corrispondenza del foro 89a. La continuità elettrica tra i due semicontatti 32 e 33 à ̈ assicurata dal contatto meccanico tra le due teste cilindriche 48 e 78, stabilizzato dall’attrazione magnetica che mantiene le due teste a stretto contatto annullando eventuali vibrazioni, spesso causa di micro interruzioni e relativi falsi allarmi.
Le figure 17 e 18 dimostrano che l’affidabilità della condizione di contatto chiuso à ̈ migliorata usando diametri diversi per le due teste di contatto 48 e 78. Facendo riferimento alla figura 17 si nota che la testa circolare 48 dell’elemento fisso di contatto 47 ha un diametro uguale a quello del magnete 45 su cui poggia, maggiore (circa il doppio) del diametro della testa circolare 78 dell’elemento mobile di contatto 77. Si nota inoltre che i due elementi di contatto, entrambi di simmetria cilindrica, sono disassati nella condizione di massimo ricoprimento della testa 78 da parte della testa 48, meglio evidenziata in figura 18. Ciò consente di recuperare eventuali disallineamenti a 360° tra i due semicontatti 32 e 33 mantenendo inalterata la superficie di contatto, e quindi la conduttanza del contatto elettrico.
Le successive configurazioni che possono essere assunte dal semicontatto 33 a partire dalla figura 16B non trovano riscontro in corrispondenti figure, essendo comunque riconducibili a quelle esistenti. Al completamento della chiusura dei due serramenti la testa 78 à ̈ rientrata del tutto nella propria sede circolare 73 spingendo il gambo 79 verso l’interno, cosicché la molla 92 può distendersi come in figura 13B pur essendo presente entro il gambo 79 un campo magnetico attrattivo della massima intensità. In tal modo la molla 92 non contrasta la forza magnetica attrattiva. All’inizio della manovra di apertura dei serramenti il semicontatto 33 riassume brevemente la configurazione che aveva in figura 16B in cui la molla 92 à ̈ nuovamente compressa e le due teste 48 e 78 si toccano. Durante questa fase il contatto elettrico à ̈ ancora mantenuto. All’aumentare della reciproca distanza tra i serramenti il campo magnetico si indebolisce viepiù e la testa 78 viene riportata nella propria sede 73 per effetto della forza di richiamo esercitata dalla molla 92 sul gambo 79; viene in tal modo ripristinata la configurazione iniziale di contatto aperto di figura 13B con un breve ritardo all’apertura dato dalla fase precedente, avente l’effetto di rendere più affidabile tale configurazione.
Per quanto concerne i materiali utilizzati:
• i supporti isolanti 38 e 70 sono fatti di materiale plastico;
• il magnete permanente 45 à ̈ in neodimio, ferro e boro;
• l’elemento fisso di contatto 47 à ̈ fatto di ottone nichelato;
• l’elemento mobile di contatto 77 à ̈ fatto di acciaio magnetico nichelato; • la boccola 88 à ̈ fatta di ottone nichelato.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, à ̈ ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come risulta dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (16)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Contatto elettrico unipolare comprendente due semicontatti (32, 33) dotati di altrettanti supporti isolanti (38, 70) predisposti per l’incasso nei fianchi di rispettivi serramenti (30, 31), come stipiti e battenti di porte e finestre o solo battenti, detti semicontatti cooperando tra loro nel mantenere la continuità elettrica tra un elemento mobile di contatto (77) ed un elemento fisso di contatto (47) appartenenti a rispettivi semicontatti (33, 32), detto elemento mobile di contatto (77) essendo accoppiato a mezzi resilienti (92) così da deformarli elasticamente durante la manovra di chiusura dei serramenti (30, 31), e perciò di chiusura del contatto unipolare, compensando in tal modo la distanza residua tra i fianchi dei serramenti, caratterizzato dal fatto che il contatto inoltre include: − mezzi di magnetizzazione (45) capaci di generare una forza di attrazione tra gli elementi di contatto rispettivamente fisso (47) e mobile (77); − mezzi di guida (88) metallici amagnetici idonei a guidare la traslazione bidirezionale dell’elemento mobile di contatto (77), rispettivamente, verso l’elemento fisso di contatto (47) per effetto della magnetizzazione al superamento di una distanza limite d’intervento in avvicinamento, ed in senso opposto al superamento di detta distanza in allontanamento per effetto della forza di richiamo esercitata dai mezzi resilienti (92); − mezzi di connessione (95) dei mezzi di guida (88) ad un conduttore elettrico (94) posto in continuità elettrica con l’elemento mobile di contatto (77) attraverso i detti mezzi di guida (88).
  2. 2. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi resilienti (92) sono fatti di materiale elettricamente conduttivo e l’elemento mobile di contatto (77) impegna i mezzi resilienti (92) a loro volta impegnati dai mezzi di guida (88).
  3. 3. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento mobile di contatto (77) comprime i mezzi resilienti (92) durante la traslazione per effetto magnetico verso l’elemento fisso di contatto (47).
  4. 4. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il contorno della superficie di contatto di uno dei due elementi di con tatto (78) à ̈ contenuto nel contorno della superficie di contatto dell’altro elemento di contatto (48), così da compensare eventuali disallineamenti.
  5. 5. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il semicontatto (32) che include l’elemento fisso di contatto (47) include un magnete permanente (45) cilindrico magnetizzato assialmente, mentre l’elemento mobile di contatto (77) incluso nell’altro semicontatto (33) à ̈ fatto di materiale paramagnetico.
  6. 6. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’elemento fisso di contatto (47) à ̈ fatto di materiale metallico trasparente al campo magnetico ed à ̈ posto davanti al magnete permanente (45) per proteggerlo dai colpi inferti dall’elemento mobile di contatto (77) nella fase terminale dell’avvicinamento.
  7. 7. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l’elemento fisso di contatto (47) ha una testa (48) unita ad un gambo (49), la testa ha una faccia accessibile dall’esterno del supporto isolante (38) ed una faccia opposta combaciante con una faccia del magnete permanente (45), mentre il gambo (49) attraversa un foro assiale (46) nel magnete permanente (45) e comprende alla propria estremità distale mezzi di connessione (51, 52, 62) di un cavo elettrico (61).
  8. 8. Il contatto elettrico unipolare della rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il gambo (49) del detto elemento fisso di contatto (47) include mezzi di vincolo (42, 50) al supporto isolante (38) atti ad impedirne la traslazione e la rotazione.
  9. 9. Semicontatto elettrico unipolare (33), caratterizzato dal fatto che include: − un supporto isolante (70) idoneo all’incasso in un foro (35) praticato nel fianco di un serramento quale lo stipite o il battente di porte e finestre; − un elemento mobile di contatto (77) fatto di materiale metallico paramagnetico e costituito da una testa (78) unita ad un gambo (79), il gambo essendo parzialmente incluso entro il foro (89) presente in una boccola (88) fatta di un materiale metallico amagnetico, il gambo (79) potendo traslare nel detto foro (89) per effetto di un campo magnetico attrattivo applicato alla testa (78), restando a contatto della parete del foro (89a) e impegnando elasticamente dei mezzi resilienti (92); − mezzi di connessione (95) della boccola (88) ad un conduttore elettrico (94).
  10. 10. Il semicontatto (33) della rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i mezzi resilienti sono costituiti da una molla elicoidale (92) calzata sul gambo (79), le estremità della molla (92) poggiando rispettivamente contro mezzi d’arresto (93) situati all’estremità del gambo (79) e contro la parete (89c) in corrispondenza di un restringimento (89a) del foro (89).
  11. 11. Il semicontatto (33) della rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la lunghezza della molla elicoidale (92) a riposo à ̈ maggiore della massima lunghezza del gambo (79) interna al detto foro (89).
  12. 12 Il semicontatto (33) della rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che il detto foro (89) à ̈ in posizione eccentrica, consentendo un secondo foro (90) parallelo al primo (89) per l’introduzione di un capo del conduttore elettrico (94) e un foro trasversale filettato (91) confluente nel secondo foro (90) per l’inserimento di una vite di immobilizzazione (95) accessibile da un intaglio (96) nella parete del supporto isolante (70).
  13. 13. Il semicontatto (33) della rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il supporto isolante (70) ha una sede (73) per l’alloggiamento della testa (78) dell’elemento mobile di contatto (77) a filo della parete esterna.
  14. 14. Semicontatto elettrico unipolare (32) in grado di cooperare con il semicontatto della rivendicazione 9 per la costituzione di un contatto elettrico unipolare, caratterizzato dal fatto che include: − un supporto isolante (38) idoneo all’incasso in un foro (34) praticato nel fianco del serramento (30) quale lo stipite o il battente di porte e finestre; − un magnete permanente (45) alloggiato in una sede (41) del supporto isolante (38); − un elemento fisso di contatto (47) fatto di materiale metallico trasparente al campo magnetico, dotato di una testa (48) unita ad un gambo (49) immobilizzato al supporto isolante (38), la testa (48) avendo una faccia combaciante con una faccia del magnete permanente (45) ed una faccia opposta rivolta verso l’esterno del supporto isolante (38), il gambo (49) attraversando un foro assiale (42) nel magnete permanente (45) ed avendo alla propria estremità mezzi di connessione (51, 52, 62) di un conduttore elettrico (61).
  15. 15 Il semicontatto (32) della rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la profondità di detta sede (41) nel detto supporto isolante (38) à ̈ tale per cui la testa (48) dell’elemento fisso di contatto (47) à ̈ a filo della parete esterna.
  16. 16. Il semicontatto (32) della rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la porzione del gambo (49) adiacente alla testa (48) include una sequenza di dentini circonferenziali (50) interrotti in corrispondenza di due pareti piane contrapposte del gambo, detti dentini (50) impegnando la parete di un foro (42) nel supporto isolante (38) attraversato dal gambo (49), bloccando la traslazione dello stesso, e detti pareti piane contrapposte del gambo (49) essendo combacianti con altrettante pareti del detto foro (42) che ne impediscono la rotazione.
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