ITMI20100809A1 - Tenda di copertura a tunnel ripiegabile. - Google Patents

Tenda di copertura a tunnel ripiegabile. Download PDF

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ITMI20100809A1
ITMI20100809A1 IT000809A ITMI20100809A ITMI20100809A1 IT MI20100809 A1 ITMI20100809 A1 IT MI20100809A1 IT 000809 A IT000809 A IT 000809A IT MI20100809 A ITMI20100809 A IT MI20100809A IT MI20100809 A1 ITMI20100809 A1 IT MI20100809A1
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Italy
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rods
arch
curtain
arches
connecting rods
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IT000809A
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Inventor
Carlo Baldussi
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Covering Di Baldussi Carlo
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H15/00Tents or canopies, in general
    • E04H15/32Parts, components, construction details, accessories, interior equipment, specially adapted for tents, e.g. guy-line equipment, skirts, thresholds
    • E04H15/34Supporting means, e.g. frames
    • E04H15/44Supporting means, e.g. frames collapsible, e.g. breakdown type
    • E04H15/48Supporting means, e.g. frames collapsible, e.g. breakdown type foldable, i.e. having pivoted or hinged means

Description

TENDA DI COPERTURA A TUNNEL RIPIEGABILE
DESCRIZIONE
Campo dell'invenzione
La presente invenzione riguarda una tenda di copertura, tipicamente da campeggio, provvista di una struttura di ossatura ripiegabile. In particolare riguarda una tenda ripiegabile a tunnel.
Tecnica antecedente
Tende da campeggio aventi caratteristiche di ripiegamento sono già largamente note e sono in genere destinate ad impieghi di tipo turistico; esse hanno quindi un volume relativamente ridotto e di conseguenza anche una modesta capacità di alloggiamento di persone. Grazie a queste dimensioni già relativamente ridotte, almeno in pianta, le tende di tecnica nota ripiegamento e dispiegamento rapido ricorrono tipicamente ad una struttura "ad ombrello", in cui una serie di pali ripiegabili sono articolati ad un corpo di connessione centrale.
Queste tende presentano una tipica simmetria centrale, in quanto i pali di sostegno si prolungano da un corpo centrale comune.
Quando però si debbano prevedere tende di grandi dimensioni, quali destinate ad interventi di protezione civile, per l'alloggio di un numero notevole di persone, non è possibile ricorrere a telai ad ombrello. Pertanto, le grosse tende a sviluppo longitudinale, normalmente comportano operazioni di montaggio abbastanza complesse, che richiedono l'intervento di personale specializzato.
Problema alla base dell'invenzione è di proporre una struttura di tenda non a simmetria centrale, che superi le difficoltà esistenti; in particolare, si desidera fornire una tenda a sviluppo longitudinale che, una volta ripiegata abbia dimensioni molto compatte, ma al contempo possa raggiungere dimensioni notevoli in posizione aperta; tale tenda deve possedere una grande capacità di accoglimento di persone e consentire il passaggio dalla posizione chiusa alla posizione dispiegata in modo facile e rapido.
Descrizione sommaria dell'invenzione
Questi scopi vengono raggiunti attraverso una ossatura di tenda avente le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1.
In particolare, secondo un primo aspetto dell'invenzione, si fornisce una tenda di copertura, del tipo comportante un telaio di ossatura portante, che forma una struttura a tunnel, composta da una pluralità di arcate che si sviluppano in piani verticali paralleli, e da elementi di controventatura o di distanziamento fra le arcate, a detta ossatura essendo associato almeno un telone di copertura, gli elementi di ossatura essendo costituiti da aste reciprocamente accoppiate, in cui
ciascuna delle arcate di detta ossatura si compone di una pluralità di aste di arcata, connesse l'una all'altra tramite mezzi a cerniera di arcata provvisti di porzioni di blocco,
detti elementi di controventatura sono costituiti da una pluralità di aste di connessione, orientate parallelamente all'asse del tunnel e correnti tra ogni coppia di arcate adiacenti,
dette aste di connessione sono formate ciascuna da una coppia di semi-aste, incernierate l'una all'altra e con le reciproche aste di arcata, tramite mezzi a cerniera di snodo provvisti di porzioni di blocco,
e detti mezzi di cerniera di arcata abilitano una rotazione secondo un asse parallelo all'asse longitudinale di tunnel, almeno parte di detti mezzi a cerniera di snodo abilitando una rotazione secondo un asse perpendicolare al piano definito da coppie di aste di arcata adiacenti.
Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali dell'invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista prospettica, schematica, di una ossatura di una tenda, o settore di tenda secondo l'invenzione;
fig. 2 a 5 sono viste schematiche in prospettiva che rappresentano alcune successive fasi di chiusura della tenda secondo l'invenzione, quale illustrata in fig. 1;
fig. 4A essendo del tutto identica alla fig. 4, ma in una rappresentazione in scala sensibilmente maggiore;
fig. 6 è una vista prospettica interrotta che mostra il particolare A di fig. 1, cioè la zona di cerniera di appoggio a terra della ossatura di tenda; fig. 6A è una vista prospettica che illustra una possibile configurazione di un gancio di fissaggio del telo di copertura;
figg. 7 e 8, 9 mostrano, in vista prospettica e rispettivamente in sezione assiale, il particolare B di fig. 1, cioè la zona di cerniera tra le aste di arcata ed aste di connessione della ossatura di tenda;
figg. 10 e 11, 12 mostrano, in vista prospettica e rispettivamente in sezione assiale, il particolare C di fig. 1, cioè la zona di cerniera tra asta a ponticello ed aste di arcata ed aste di connessione di sommità della ossatura di tenda;
fig. 13 e 14 mostrano, in vista prospettica e rispettivamente in sezione assiale, il particolare D di fig. 1, cioè la zona di cerniera tra le semiaste di connessione di sommità della ossatura di tenda; e
fig. 15A-F sono viste pittoriche in prospettiva che mostrano una sequenza di apertura della tenda di copertura, figg. 15D ed E essendo rappresentative della medesima fase ma da due prospettive diverse.
Descrizione dettagliata di una preferita forma di esecuzione
Come detto, la fig. 1 mostra la ossatura di una tenda secondo l'invenzione, del tipo ben noto a forma generale di tunnel a sezione poligonale, estesa in direzione longitudinale. Nella versione rappresentata in fig.
1, la tenda è costituita da tre sezioni successive, allineate lungo una linea di colmo rettilinea coincidente con l'asse longitudinale X-X del tunnel.
Più precisamente, l'ossatura qui rappresentata può costituire una tenda completa, oppure anche un "modulo" di tenda, nel senso che la tenda completa può essere costituita da più di questi moduli, allineati secondo l'asse X-X e reciprocamente giuntati.
Sulla ossatura di tenda è applicato un telone di copertura, che può essere montato in appoggio sulla ossatura od in sospensione, in rapporto alle specifiche esigenze di impianto; ovviamente è possibile prevedere, in modo per se noto, una coppia di teloni, l'uno ancorato in sospensione all'interno dell'ossatura e l'altro, tipicamente di copertura impermeabile, applicato in appoggio all'esterno dell'ossatura.
Secondo una forma d’esecuzione preferita dell'invenzione, l'ossatura di telaio presenta almeno un telone sospeso internamente, la cui generica modalità di fissaggio verrà descritta più avanti.
L'ossatura rappresentata in fig. 1 è realizzata tramite aste ad elevata resistenza meccanica; in genere si tratta di aste formate da tubi metallici, per esempio di lega di alluminio o di materiale plastico, ma ogni altro tipo di asta può trovare qui impiego, per esempio aste in materiale composito rinforzato con fibre.
Come rappresentato, le aste sono suddivise, in rapporto alle loro funzioni, in aste di arcata 1, 2, 3, 4 e 5, appartenenti ad una medesima sezione trasversale, ed aste di connessione 6, 7, 8, 9 e 10 allineate con l'asse longitudinale della tenda. Le aste di connessione sono disposte in corrispondenza di ciascun vertice della struttura di arcata, ossia dove quest'ultima cambia inclinazione, ivi compreso il vertice a terra.
Nel caso della configurazione illustrata in fig. 1, per formare tre sezioni di tenda sono previste quattro arcate: la prima formata dalle aste 1, 2, 3, 4 e 5, la seconda dalle aste la, 2a, 3a, 4a e 5a, la terza dalle aste lb, 2b, 3b, 4b e 5b, e la quarta dalle aste le, 2c, 3c, 4c e 5c. Queste quattro arcate sono reciprocamente collegate dalle citate aste di connessione, tutte parallele e correnti in senso orizzontale (una volta che la tenda sia dispiegata in uso).
Tra ogni coppia di arcate vicine è formata una delle sezioni di tenda SI, S2, S3. La sezione di tenda SI è lo spazio longitudinale compreso tra l'arcata 1, 2, 3, 4 e 5 e l'arcata la, 2a, 3a, 4a e 5a, e queste due arcate sono reciprocamente connesse dalle aste di connessione 6, 7, 8, 9 e 10. La sezione di tenda S2 è lo spazio longitudinale compreso tra l'arcata la, 2a, 3a, 4a e 5a e l'arcata lb, 2b, 3b, 4b e 5b, e queste due arcate sono reciprocamente connesse dalle aste di connessione 6a, 7a, 8a, 9a e 10a. E infine, la sezione di tenda S3 è lo spazio longitudinale compreso tra l'arcata lb, 2b, 3b, 4b e 5b e l'arcata le, 2c, 3c, 4c e 5c, e queste due arcate sono reciprocamente connesse dalle aste di connessione 6b, 7b, 8b, 9b e 10b.
Nel seguito, per facilità di comprensione della descrizione, ogni riferimento alle aste di arcata 1, 2, 3, 4, 5 ed alle aste di connessione 6, 7, 8, 9 e 10 si intende valido anche per le aste di arcata e di connessione caratterizzate dagli indici "a", "b" e "c", salvo diversa specifica indicazione.
Come già menzionato, il numero di quattro arcate non è perentorio, poiché è possibile scegliere un diverso numero di arcate, in rapporto alle esigenze di funzionalità richieste.
Secondo una prima caratteristica dell'invenzione, le aste di arcata sono collegate l'una all'altra da gruppi di cerniere, chiamate nel seguito "cerniere di arcata": una cerniera di arcata 11 è prevista per collegare l'asta 1 all'asta 2 ed una cerniera di arcata 12 è prevista per collegare l'asta 3 all'asta 4; inoltre, una coppia di cerniere di arcata 13 e 13a sono previste per collegare l'asta 5 con le aste 2 e rispettivamente 3.
L'asta 5, in realtà, come si vede bene dai disegni, è in forma di un breve ponticello di estremità, adatto a determinare un elemento di raccordo tra due aste 2, 3 di arcata, estendentisi sullo stesso piano, e un'asta di connessione 8 estendentisi perpendicolarmente in direzione dell'asse longitudinale X-X'.
Ulteriori cerniere sono previste per collegare, in modo corrispondente, le aste delle altre arcate.
Secondo l'invenzione, tutte le cerniere di arcata prevedono un asse di articolazione orizzontale, ossia parallelo all'asse longitudinale X-X, così da consentire una rotazione delle rispettive aste in un piano verticale, come meglio descritto nel seguito anche con riferimento alle figg. 4 e 4A.
Secondo una ulteriore importante caratteristica dell'invenzione, tutte le aste di connessione sono suddivise in due porzioni, dette semi-aste, reciprocamente articolate. In particolare, le due semi-aste di ciascuna asta di connessione sono articolate tra di loro e poi, con l’altra estremità, alle rispettive asta di arcata.
Queste cerniere di articolazione delle aste sono indicate nel seguito come "cerniere di snodo". Ad esempio, l'asta 6 che collega la prima e seconda arcata, in corrispondenza delle rispettive basi, ossia dell'appoggio a terra delle aste 1 ed la, è dotata di cerniere di snodo 14, 15, alle estremità, e di una cerniera di snodo centrale 16 tra le due semi-aste.
E' importante notare che tutte queste cerniere di snodo, salvo quelle di sommità, hanno asse di articolazione perpendicolare al piano definito dalle due aste di arcata adiacenti collegate dalle rispettive aste di connessione. In particolare, lo snodo 16 è articolato secondo un asse perpendicolare al piano definito dalle due aste di arcata 1 ed la che la relativa asta di connessione 16 unisce. In modo simmetrico, l'asta 10 che collega la prima e seconda arcata alla base opposta, cioè in corrispondenza dell'appoggio a terra delle aste 4 e 4a, è dotata di cerniere di snodo 17, 18, alle estremità, e di cerniera centrale 19. Ancora, l'asta 7, che collega la prima e seconda arcata in corrispondenza delle cerniere di arcata 11, ha configurazione identica a quella delle aste 6 e 10 ed è dotata di altrettante cerniere di snodo, agli estremi ed al centro, che hanno asse di rotazione perpendicolare al piano definito dalle aste 2 e 2a. E così pure l'asta 9, che collega la prima e seconda arcata in corrispondenza delle cerniere di arcata 12, ha ancora configurazione identica a quella delle aste 6 e 10 ed è dotata di altrettante cerniere di snodo, agli estremi ed al centro, che hanno asse di rotazione perpendicolare al piano definito dalle aste 3 e 3a.
Questa caratteristica, fa si che tutte le semiaste di connessione possano essere ripiegate a pacco tra due aste di arcata adiacenti, senza fuoriuscire dal piano definito da queste ultime (si veda fig. 7).
Viceversa, per un migliore compattamento della ossatura secondo l'invenzione, le cerniere di snodo delle aste di sommità o di colmo sono articolate secondo un asse parallelo al piano definito dalle aste di arcata adiacenti. Infatti, come si può rilevare dalle figg. 2 e 3, lo snodo 8' dell'asta di connessione 8 è articolato secondo un asse parallelo al piano definito dai due ponticelli di arcata 5 e 5a. Ciò obbliga le semi-aste di colmo a fuoriuscire, nel ripiegamento, dal piano definito dalle coppie di ponticelli 5-5c, come ben visibile in fig. 3.
Questa configurazione, oltre che fornire un eccellente compattazione in sede di ripiegamento, come si indicherà più avanti, permette di ripiegare correttamente anche il telo di copertura che venisse lasciato agganciato alle aste di ossatura, così da permettere un favorevole ripiegamento dell'ossatura insieme al telo senza determinare degli eccessivi rigonfiamenti di volume che impedirebbero la corretta chiusura della tenda.
Tutte le cerniere, sia quelle di arcata, sia quelle di snodo, sono dotate di mezzi di blocco e/o di mezzi di limitazione della rotazione, la cui forma e funzione vengono meglio illustrate qui di seguito.
Nella fig. 6 è rappresentato, come detto, il particolare A di fig. 1, cioè la zona di cerniera corrispondente all'appoggio a terra della ossatura di tenda. In questa posizione tutte le aste 1 - ma, analogamente, le aste 4 -terminano inferiormente in un blocchetto 21 portante una ruota 22, liberamente girevole. Al blocchetto 21 è associato anche un attacco 23 per la cerniera di snodo 24, 24a, che porta l'asta di connessione 6 (e, dal lato opposto, l'asta di connessione 10).
Si deve notare che l'asse di questa cerniera 24, 24a è orientato perpendicolarmente all'asse dell'asta 6, ed anche - secondo una precisa caratteristica della presente invenzione - perpendicolarmente al piano definito dalle aste 6, 1 ed la (o rispettivamente 10, 4 e 4a).
In fig. 6 è inoltre illustrato un originale gancio di sospensione di un telo di copertura T della tenda. Il gancio è di tipo apribile, per esempio provvisto di una struttura sostanzialmente ad U rigida 100 e da un anello elastico di chiusura 101. Il gancio 100 è inseribile con un certo gioco, da una parte, ad un anello di aggancio del blocchetto 21 e, dall'altra, ad una fibbia cucita sul telo di copertura T. Una pluralità di questi ganci sono previsti lungo le aste di arcata e di connessione, per mantenere ben sospeso e teso il telo di copertura alla struttura di ossatura. A seconda della posizione in cui è collocato, il gancio può essere disposto anche come illustrato in fig.
6A, ossia direttamente a cavallo di un'asta di ossatura anziché vincolato ad un anello apposito.
Nella fig. 7 è rappresentato in vista prospettica il particolare B di fig.
1, cioè la zona di cerniera tra le aste di arcata lb e 2b e tra queste e le aste di connessione 7a e 7b. In sostanza sono visibili due cerniere di snodo, alle estremità delle aste di connessione 7a e 7b ed una cerniera di arcata tra le aste di arcata lb e 2b.
Le figg. 8 e 9 mostrano la stessa zona di cerniera in sezione assiale. La conformazione qui illustrata vale non solo per la zona di cerniera tra le aste lb, 2b, 7a e 7b, ma anche per tutte le zone di cerniera a questa equivalenti, indicate brevemente con 11 e 12.
Come risulta evidente dalla fig. 8, la cerniera di arcata comprende due elementi 25a e 25b, formanti dei terminali di attacco delle aste lb, 2b, ed un giunto 26 di snodo; questo giunto 26 porta, alle sue estremità, perni 26a e 26b di articolazione dei terminali 25a e 25b.
E' importante notare che i terminali 25a e 25b hanno una forma adatta a cooperare con le estremità del giunto 26 di snodo in modo tale, da un lato, da ammettere la libera rotazione delle aste lb, 2b, in chiusura, fino alla posizione di blocco rappresentata in fig. 9 e, d'altro lato, da consentire la loro libera rotazione, in apertura, soltanto fino alla posizione di blocco rappresentata in fig. 8, cioè la posizione, brevemente angolata, che determina la configurazione delle arcate di ossatura, rappresentate in fig. 1.
In altre parole, le cerniere di articolazione secondo l'invenzione sono configurate in modo da avere almeno una posizione automatica di blocco in apertura. Tale posizione viene raggiunta semplicemente portato in battuta fra loro i componenti reciprocamente articolati, ossia i due terminali e lo snodo centrale, senza necessità di innestare spine di blocco o altri mezzi di serraggio. Ciò rende molto più facile il dispiegamento della tenda, perchè non richiede un intervento sulle cerniere che, specie per quelle in posizione elevata, potrebbe risultare oltremodo scomodo.
A tal proposito, come si vede bene nella figura 8, i terminali 25a e 25b presentano una porzione a becco, entro cui è alloggiato il perno di articolazione, rispettivamente 26a e 26b. La posizione di blocco in apertura è determinata dall'appoggio delle superfici di estremità esterne del giunto 26 contro alette 25' dei terminali a becco 25a e 25b; egualmente, come si vede in fig. 9, la posizione di blocco in chiusura è determinata dall'appoggio di profili a dente della superficie interna del giunto 26 contro la testa dei terminali 25a e 25b.
Nella fig. 10 è rappresentato, in vista prospettica, il particolare C di fig. 1, cioè la zona di cerniera - indicata genericamente con 13 o 13a in fig.
1 - tra, da un lato, l'asta a ponticello 5c e le aste di arcata 2, 3 e, d'altro lato, tra l'asta a ponticello 5c e l'asta di connessione 8 di sommità della ossatura di tenda.
Le figg. 11 e 12 rappresentano lo stesso particolare C, ma in sezione assiale: in fig. 11 è mostrata l'articolazione che realizza lo snodo tra asta a ponticello 5 ed asta di arcata 2 (o 3), e fig. 12 mostra l'articolazione tra asta a ponticello 5 e semiasta di connessione 8.
In fig. 11 si nota sia la parte terminale 27a dell'asta 2, che presenta la stessa conformazione del terminale 25a dell'asta 1, come pure la parte terminale 27b dell'asta a ponticello 5, che presenta la stessa conformazione di una metà del giunto 26 di snodo. Tra queste due parti si realizza pertanto un tipo di articolazione che consente, da un lato, la libera rotazione dell'asta 2, in apertura, fino ad assumere la posizione obliqua rappresentata in fig. 1 e, d'altro lato, la rotazione, in chiusura, fino alla posizione visibile in fig. 9, per la funzione meglio descritta nel seguito.
In fig. 12 si nota invece la semi-asta 8, che è dotata di una parte terminale 28a che, anch'essa, presenta la stessa conformazione del terminale a becco 25a dell'asta 1. Questa parte terminale 28a è incernierata sull'asta 5 per mezzo di un blocchetto 28b, dotato di un perno 28 di cerniera. Il blocchetto 28b ha a sua volta una conformazione simile ad una metà del giunto 26 di snodo, che si accoppia alla sagoma della parte terminale 28a per consentire una libera rotazione di questa attorno al perno 28, su di un arco limitato a circa 90°; e precisamente una rotazione limitata tra una posizione, di tenda aperta, in cui le semi-aste 8 si trovano allineate in orizzontale, ed una posizione, di tenda chiusa, in cui le semi-aste 8 vengono portate in verticale con rotazione verso l'alto rispetto al perno 28 (posizione di fig. 3). Il blocchetto è fissato all'asta 5 mediante un tirante di sostegno (non rappresentato).
Infine, nella fig. 13 è rappresentato, in vista prospettica, il particolare D di fig. 1, cioè la zona di cerniera centrale tra le semi-aste di connessione 6, 7, 8, 9, 10; il particolare D si riferisce all'asta di sommità 8 della ossatura di tenda, ma è chiaro che la configurazione qui illustrata si riferisce a tutte le cerniere di sommità di tutte le semi-aste. 8.
La fig. 14 rappresenta la stessa cerniera del particolare D, ma in vista in sezione secondo l'asse delle due semi-aste. Qui si vede bene che ciascuna delle due semi-aste 8 è dotata di terminali 29a e 29b del tutto identici, ma specularmente simmetrici, ai terminali 28a di fig. 12 e che sono atti a ruotare attorno ai perni 30a e 30b di un giunto di snodo 30.
Questo giunto di snodo 30 è grossomodo simile al giunto di snodo 26; tuttavia esso è destinato ad operare in modo sostanzialmente opposto allo snodo 28a, 28b, nel senso che esso consente ancora una libera rotazione delle semi-aste 8 su di un arco limitato a circa 90° ma, più precisamente, una rotazione limitata tra una posizione, di tenda aperta, in cui le due semiaste 8 si trovano allineate sullo stesso, ed una posizione, di tenda chiusa, in cui le due semi-aste 8 vengono portate adiacenti e parallele con rotazione verso il basso rispetto ai perni 30a e 30b.
Infine, la stabilizzazione della struttura di aste può essere conseguita mediante funi o cavi di tensionamento, che possono essere mantenuti connessi alla struttura anche nello stato ripiegato. Una serie principale di cavi di tensionamento è prevista per vincolare fra di loro le due estremità di basamento o di appoggio di ciascuna arcata: queste funi impediscono l’allontanamento delle aste di base e quindi un'apertura della struttura nella direzione consentita dai mezzi a cerniera. Una seconda serie di cavi di tensionamento è preferibilmente prevista in ogni sezione intermedia - cioè tra un'arcata e l'altra - per collegare fra loro le diverse cerniere di snodo intermedie. La connessione delle cerniere può avvenire collegando i cavi o le funi ad occhielli appositi o fori passanti predisposti sul corpo di blocco di ogni cerniera.
I cavi di tensionamento vengono lasciati o sganciati nella fase di ripiegamento, mentre vengono ben vincolati dopo aver completamento dispiegato la tenda, ad evitare una chiusura accidentale.
In alternativa ai cavi di tensionamento, è previsto che l'ossatura di telaio venga mantenuta nello stato dispiegato da mezzi di tensionamento alternativi. Ad esempio, i mezzi di tensionamento possono essere costituiti da un cosiddetto fondo catino, ossia un telo di basamento, solitamente impermeabile, che funge da barriera isolante rispetto al terreno. Il fondo catino, eventualmente irrobustito con filamenti trasversali, è agganciato alla porzione di base della aste di arcata e ne impedisce la divaricazione verso l'esterno. Anche in questo caso, il fondo catino può essere permanentemente agganciato alle aste di arcata oppure può essere di tipo sganciabile e removibile.
Grazie a questa configurazione della ossatura della tenda secondo l'invenzione, è possibile realizzare, in modo estremamente facile e rapido, sia l'apertura che la chiusura della tenda; questa operazione viene descritta qui di seguito utilizzando principalmente i numeri di riferimento delle aste relative alla prima sezione della tenda, ma è chiaro che questa descrizione vale per similitudine anche per le altre sezioni della stessa tenda.
Il funzionamento appare evidente dalla sequenza delle figure 2 a 5, che illustrano le operazioni di chiusura - se si legge la sequenza dalla fig. 1 alla fig. 5 - e, in modo altrettanto evidente, le operazioni di apertura - se si legge la sequenza dalla fig. 5 alla fig. 1. La sequenza di chiusura è ben rappresentata anche nelle figg. 15A-F, tramite viste pittoriche esemplificative.
L'apertura e la chiusura della tenda può avvenire vantaggiosamente anche senza rimuovere il telo di copertura appeso internamente alla ossatura.
In figura 2 si vede una prima fase di chiusura, rispetto al completo dispiegamento della tenda (fig. 1), in cui le diverse arcate vengono portate in avvicinamento, con un movimento secondo l'asse X-X’. In questa fase le cerniere 11, 12, 13 e 13a delle aste di arcata rimangono fisse, al fine di conservare la configurazione di arcata, mentre le cerniere di tutte le aste di connessione 6, 7, 8, 9, 10 sono libere di ruotare. L'avvicinamento delle diverse arcate fra di loro viene favorito dalla presenza delle rotelle alle estremità di base, che scorrono sul terreno.
L'avvicinamento delle diverse arcate viene prodotto dal ripiegamento delle semiaste di connessione, in particolare dalle aste di sommità la cui cerniera intermedia viene sollevata verso l'alto (fig. 15A): in altre parole, le arcate vengono avvicinate ripiegano Luna sull'altra le due semi-aste di ciascuna delle aste 6, 7, 8, 9 e 10, grazie alla rotazione delle loro cerniere, intermedie e di estremità.
Il movimento di ripiegamento avviene attorno agli assi di queste cerniere che, come già menzionato, sono disposti in modo tale da mantenere le aste di connessione 6, 7, 9 e 10 nello stesso piano definito dalle aste di arcata adiacenti. Viceversa, le semiaste di sommità 8 si ripiegano su se stesse, fuoriuscendo perpendicolarmente dal piano definito dai ponticelli adiacenti 5, nel modo visibile in figg. 2 e 3. Per via della sua posizione e della modalità di ripiegamento, la cerniera intermedia delle semiaste di sommità 8 viene preferibilmente sospinta verso l'alto agendo, dall'interno della tenda, mediante un'asta di manovra.
Quando le arcate sono state avvicinate a fine corsa - nel modo mostrato chiaramente nella fig. 3 e fig. 15B - le aste di connessione vengono a trovarsi avvicinate e praticamente impaccate all'interno dello spazio tra le aste delle arcate stesse; salvo le aste 8, che invece rimangono impaccate aggettanti verso l'alto, al disopra delle aste a ponticello 5.
Il telo di copertura - se mantenuto agganciato al telaio - rimane ripiegato anch’esso, con la formazione di anse, tra un'arcata e l'altra, che rimangono a bandiera - trattenute dalla aste di sommità 8, al di sopra delle aste di arcata.
Una volta completata questa parte iniziale di chiusura, è possibile liberare le aste di arcata, per eseguire la ulteriore operazione di ripiegatura rappresentata nella fig. 4.
Operativamente, il pacco di arcate avvicinate, viene sdraiato sul terreno (figg. 15C-D) e poi viene liberata la rotazione della aste di arcata, per esempio sganciando le funi di tensionamento che uniscono le estremità di basamento.
Nella ulteriore fase di ripiegatura, le aste di arcata vengono fatte ruotare tutte verso l'esterno, nelle direzioni indicate dalle frecce F di fig. 3 e 4, così da farle convergere verso la zona centrale delle aste di sommità 8 (si veda anche fig. 4A). In altre parole, le aste di arcata vengono ruotate verso l'alto - in senso orario per le aste 1, 2 ed in senso antiorario per le aste 3, 4, rispetto al disegno delle figg. 4 e 4A.
La ripiegatura avviene in due fasi, prima fino ad una posizione intermedia (come rappresentata sul lato sinistro, rispetto al disegno, della figura 4A, nonché in fig. 15E) e successivamente fino a che le estremità di base o di appoggio delle aste 4 (ossia le estremità dotate delle rotelle 22), vanno ad impegnarsi nello spazio lasciato libero tra le cerniere 13 e 13a e le semiaste ripiegate 8 (come ben visibile sul lato destro della figura 4A).
La posizione finale, di completa chiusura, è rappresentata nelle figg. 5 e 15F, nelle quali si vede che la complessa ossatura di fig. 1 risulta chiusa in un "pacco" di piccole dimensioni, facilmente trasportabile. All'interno del pacco è racchiuso anche l'eventuale telo di copertura. Per assicurare che il pacco non si apra accidentalmente, è possibile prevedere un sistema di legatura.
Come è facile comprendere, queste operazioni di chiusura si possono effettuare in modo estremamente semplice e senza l'impiego di alcun attrezzo particolare, se non per una eventuale asta di manovra adatta a raggiungere in altezza le cerniere delle aste di connessione di sommità.
Altrettanto semplice e rapida - ed in questo caso la semplicità e rapidità diventano caratteristiche essenziali - è l'operazione di dispiegatura della ossatura di tenda, che si legge facilmente dalla sequenza inversa delle stesse figure 5 ad 1.
In fase iniziale si appoggia a terra il pacco ripiegato della.
Si esegue poi una divaricazione delle coppie di aste 1-2 e rispettivamente 3-4, tra loro associate, facendole ruotare tutte insieme in sensi opposti (ad esempio senso orario, o freccia F' sulla destra di fig. 4, per le aste 3-4); quindi si esegue una ulteriore divaricazione delle aste 1 dalle aste 2 e rispettivamente delle aste 3 dalle aste 4, per allontanare le une dalle altre (senso antiorario, o freccia F' sulla sinistra di fig. 4).
Una facilitazione alla ricostruzione delle arcate, ovvero al posizionamento corretto delle aste di arcata, è data dalla particolare conformazione delle cerniere 11, 12, 13 e 13a, che comprende mezzi di limitazione della rotazione. In questo modo, quando le aste 1, 2, 3 e 4, ruotando nel senso delle frecce F', hanno raggiunto la posizione illustrata in fig. 3, non è più possibile una ulteriore rotazione - nel senso, per esempio, di una maggiore chiusura rispetto alla posizione di fig. 3 - e quindi ogni arcata è perfettamente definita nella sua posizione di lavoro.
Una volta completamente distese le arcate, portando in blocco le relative cerniere, si vincolano i cavi di tensionamento alle estremità di appoggio, per impedire una richiusura delle arcate. Poi si dispone in piedi il gruppo di arcate, in modo che le estremità di base dotate delle rotelle 22 poggino al suolo.
Infine si allontanano tra loro le diverse arcate, eventualmente agendo sulle aste di connessione di sommità 8, nel senso di tirare verso il basso le rispettive cerniere di snodo intermedie.
Una volta portati in tensione gli eventuali ulteriori cavi di tensionamento presenti nelle sezioni tra un'arcata e l'altra, la struttura di telaio è completamente distesa e stabilizzata e può essere ulteriormente vincolata al terreno con tradizionali picchetti.
S'intende comunque che l'invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.
Ad esempio, benché nella descrizione si sia fatto sempre riferimento ad una tenda da campeggio, non si esclude che la medesima struttura di copertura possa essere vantaggiosamente impiegata come riparo per altri usi, quale ricovero per attrezzature, gazebo od un tunnel di una serra per coltivazioni agricole.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tenda di copertura, del tipo comportante un telaio di ossatura portante, che forma una struttura a tunnel, composta da una pluralità di arcate che si sviluppano in piani verticali paralleli, e da elementi di controventatura o di distanziamento fra le arcate, a detta ossatura essendo associato almeno un telone di copertura, gli elementi di ossatura essendo costituiti da aste reciprocamente accoppiate, caratterizzata da ciò che ciascuna delle arcate di detta ossatura si compone di una pluralità di aste di arcata, connesse l'una all'altra tramite mezzi a cerniera di arcata provvisti di porzioni di blocco, da ciò che detti elementi di controventatura sono costituiti da una pluralità di aste di connessione, orientate parallelamente all'asse del tunnel e correnti tra ogni coppia di arcate adiacenti, da ciò che dette aste di connessione sono formate ciascuna da una coppia di semi-aste, incernierate l'una all'altra e con le rispettive aste di arcata, tramite mezzi a cerniera di snodo provvisti di porzioni di blocco, e da ciò che detti mezzi di cerniera di arcata abilitano una rotazione secondo un asse parallelo all'asse longitudinale di tunnel e che almeno parte di detti mezzi a cerniera di snodo abilitano una rotazione secondo un asse perpendicolare al piano definito da coppie di aste di arcata adiacenti.
  2. 2. Tenda come in 1), caratterizzata da ciò che dette aste di connessione sono fissate alle aste di arcata in prossimità dei rispettivi mezzi a cerniera di arcata.
  3. 3. Tenda come in 1) o 2), caratterizzata da ciò che dette aste di arcata e dette aste di connessione sono reciprocamente collegate a formare una ossatura a reticolo ripiegabile.
  4. 4. Tenda come in 1), caratterizzata da ciò che dette porzioni di blocco dei mezzi a cerniera sono configurate come mezzi di limitazione della rotazione delle cerniere.
  5. 5. Tenda come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata da ciò che mezzi a cerniera di snodo relative ad aste di connessione di sommità abilitano una rotazione secondo un asse parallelo al piano definito da coppie di aste di arcata adiacenti.
  6. 6. Tenda come in 5), in cui tutte le altre aste di connessione diverse dalle aste di connessione di sommità abilitano una rotazione secondo un asse perpendicolare al piano definito da coppie di aste di arcata adiacenti.
  7. 7. Tenda come in 5) o 6), caratterizzata da ciò che dette aste di connessione di sommità sono predisposte per ruotare verso l'esterno dell'arcata a seguito del ripiegamento.
  8. 8. Tenda come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata da ciò che detti mezzi a cerniera di arcata sono predisposti per consentire una rotazione delle aste di arcata verso l'esterno dell'arcata a seguito del ripiegamento.
  9. 9. Tenda come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui alla estremità di base di dette arcate sono previste rotelle di spostamento, montate folli per favorire l'avvicinamento reciproco di dette arcate una all'altra.
  10. 10. Tenda come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui sono previsti inoltre primi mezzi di tensionamento che collegano almeno le due estremità di base di ciascuna arcata.
  11. 11. Tenda come in 10), in cui sono previsti secondi mezzi di tensionamento in forma di funi che collegano tra loro anche cerniere di snodo omologhe della medesima sezione.
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