ITMI20100218U1 - Pinza per il supporto di pannelli - Google Patents

Pinza per il supporto di pannelli

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ITMI20100218U1
ITMI20100218U1 IT000218U ITMI20100218U ITMI20100218U1 IT MI20100218 U1 ITMI20100218 U1 IT MI20100218U1 IT 000218 U IT000218 U IT 000218U IT MI20100218 U ITMI20100218 U IT MI20100218U IT MI20100218 U1 ITMI20100218 U1 IT MI20100218U1
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jaws
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    • B25B5/00Clamps
    • B25B5/02Clamps with sliding jaws
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B2/00Friction-grip releasable fastenings
    • F16B2/02Clamps, i.e. with gripping action effected by positive means other than the inherent resistance to deformation of the material of the fastening
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Description

PINZA PER IL SUPPORTO DI PANNELLI
DESCRIZIONE
Il presente modello di utilità riguarda una pinza per il supporto di pannelli, del tipo che prevede due ganasce in reciproco impegno che tengono in posizione fissa e stabile un pannello.
E' noto nella tecnica di fare uso di pinze per il supporto di pannelli, costituite sostanzialmente da una coppia di ganasce tra loro cooperanti, che presentano elementi di reciproco aggancio e serraggio ed elementi di impegno e di blocco della parete del pannello.
Recentemente la Direttiva Macchine (2006/42/CE) ha disposto anche in merito ai requisiti necessari perchè le macchine, i componenti di macchina e le attrezzature intercambiabili possano essere immessi sul mercato, postulando la necessità che i singoli elementi che sono oggetto di montaggio, smontaggio e manutenzione siano "imperdibili"; per conseguenza, si è reso necessario trovare soluzioni per consentire agli operatori di procedere al montaggio/smontaggio e messa in sicurezza delle pinze per pannelli in modo che nessun componente della pinza si stacchi dal suo corpo principale.
Una pinza per pannelli a due ganasce, i cui singoli elementi concorrono ad ottenere un complesso avente caratteristiche atte a garantire, almeno in parte, l'imperdibilità, soddisfa suddetta norma. In particolare, una delle due ganasce presenta - sulla superficie di impegno con il pannello - un corpo a parallelepipedo centrale aggettante verso l'interno, ai cui lati sono previsti due spallamenti identici a parallelepipedo aventi dimensioni tali che si possa riconoscere una spessa "L" sulle superfici laterali del corpo centrale. Su ciascuna superficie a "L" di detto corpo a parallelepipedo centrale della prima ganascia è prevista una scanalatura di guida che ne segue sostanzialmente il profilo del margine. Sul corpo a parallelepipedo centrale sono inoltre state ricavate una sede per alloggiare viti di fissaggio della ganascia ad un elemento di supporto esterno e - perpendicolarmente ad essa - un foro filettato per l'inserimento di una vite di serraggio alloggiata sull'altra ganascia.
La seconda ganascia prevede a sua volta una coppia di bracci di ritegno, che sporgono dalla base della sua superficie di impegno, che hanno distanza reciproca tale da consentire l'inserimento tra di essi del corpo di parallelepipedo della prima ganascia, ed altezza tale da potersi innestare con precisione al di sotto degli spallamenti laterali della prima ganascia.
Sull'estremità inferiore di ciascun braccio è prevista una spina di articolazione sporgente verso l'interno, atta ad innestarsi precisamente dentro una corrispondente scanalatura di guida della prima ganascia, in modo da garantire un aggancio stabile tra le ganasce.
Su ogni ganascia è applicato un piattello in materiale morbido che si deforma al momento del serraggio per garantire il perfetto fissaggio del pannello inserito.
Una siffatta realizzazione è evidentemente vantaggiosa rispetto alla tecnica nota, e risolve alcune delle problematiche connesse con la necessità di adeguarsi alla Direttiva Macchine. Tuttavia, si è notato che la pinza di cui sopra presenta ancora alcuni svantaggi.
In particolare, si è riscontrato che al momento del serraggio, poiché i pannelli possono avere spessore differente, non è sempre certo il fattore di compressione degli elementi deformabili a seconda delle necessità. Ciò è dovuto al fatto che la vite al variare degli spessori del pannello non trova sempre un riscontro certo a termine del fissaggio (ovvero le due ganasce non vanno a pacco). Più precisamente, tale incertezza rende assai probabile che le ganasce - al termine del serraggio - non siano perfettamente parallele, ma tendano a disporsi obliquamente, con evidenti problemi di tenuta della presa sul pannello e di carico sulla pinza. Comprensibilmente, nel lungo periodo questo problema può dare origine ad usura sui punti di maggiore sforzo e deformazioni locali sulle strutture nei punti di maggiore carico.
Inoltre, nella pinza ora descritta non è ancora totalmente ottenuta la completa imperdibilità: infatti, la vite di reciproco serraggio tra le due ganasce non viene in alcun modo bloccata, e conseguentemente potrebbe liberarsi e cadere; inoltre, la struttura degli elementi di impegno e blocco del pannello non è in grado di garantire che questi possano stare in posizione stabile e fissa, senza che si stacchino nelle operazioni di registrazione.
Scopo del presente modello di utilità è pertanto di proporre una pinza per pannelli che presenti accorgimenti atti a garantire il perfetto impegno tra tutte le superfici di interazione delle due ganasce, assicurando una presa sicura, e a fornire la certezza della completa imperdibilità.
Detto scopo è ottenuto mediante una pinza avente le caratteristiche definite dalle rivendicazioni allegate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista frontale della superficie interna di una prima ganascia;
fig. 2 è una vista dall'alto della ganascia di fig. 1;
fig. 3 è una vista laterale della ganascia di fig. 1;
fig. 4 è una sezione secondo la traccia A-A della ganascia di fig. 1; fig. 5 è una vista frontale della superficie interna di una seconda ganascia;
fig. 6 è una vista dall'alto, con parti in vista per trasparenza, della ganascia di fig. 5;
fig. 7 è una sezione secondo la traccia B-B della ganascia di fig. 5; fig. 8 è una vista in prospettiva della ganascia di fig. 5;
fig. 9 è la vista laterale della vite di serraggio secondo il modello; e fig. 10 è la vista di una serie di distanziatori secondo il modello predisposta per la vendita.
fig. 11 è la vista in prospettiva di un piattello in materiale deformabile del tipo che viene montato sulla pinza secondo il modello.
La pinza di supporto per pannelli secondo il modello è costituita da una coppia di ganasce 1, 2 tra loro cooperanti, aventi ciascuna genericamente profilo ad L e portanti entrambe, su un primo lato, sedi 3a, 3b ribassate per l'alloggiamento ad incastro di piattelli 4 di impegno con la parete del pannello e, su di un secondo lato, elementi di reciproco aggancio e serraggio.
Le sedi 3a, 3b alloggiano i piattelli 4, in materiale morbido, associati alle superfici contrapposte di ciascun primo lato di dette ganasce 1, 2 della pinza, e ne contengono l'estensione radiale favorendo il ritegno degli stessi e aumentando la forza di serraggio delle due ganasce.
Secondo un aprima caratteristica del modello, detti piattelli 4 sono preferibilmente tenuti in posizione stabile mediante l'impegno ad incastro di almeno un rispettivo codolo 4a sagomato, aggettante posteriormente dal centro del piattello 4, entro una cavità in sottosquadra 5 ricavata entro ciascun primo lato della ganascia.
Gli elementi di aggancio e serraggio sono sostanzialmente costituiti, su una prima di dette ganasce 1, 2, da un corpo a parallelepipedo 6 in cui sono ricavati - tra loro perpendicolari - un recesso 7, per l'inserimento di elementi di fissaggio ad un basamento di sostegno, ed una sede a vite 8.
Sulla seconda ganascia, gli elementi di aggancio e serraggio sono composti da elementi di guida e alloggiamento del corpo a parallelepipedo 6, costituiti da una coppia di bracci 9a, 9b di ritegno, e da una cavità 15 ricavata sulla superficie interna del suo primo lato.
Una vite di serraggio 10, alloggiata entro un foro 11 previsto sul primo lato della seconda ganascia, è atta all'impegno con la sede a vite 8 della prima ganascia, per il reciproco serraggio delle due ganasce 1, 2.
La vite 10, come illustrato in fig. 9, è del tutto simile ad una vite a brugola tradizionale parzialmente non filettata, in cui però è prevista una flangia 12 tra la testa e il filetto. Una volta inserita la vite, la flangia va ad agire da elemento di impegno contro la parete della seconda ganascia, in modo che sia garantita l'imperdibilità della vite stessa.
Preferibilmente, per rendere più agevole la realizzazione della prima ganascia e rendere più solida la tenuta, la sede a vite 8 sulla prima ganascia è costituita, secondo il modello, da una bussola a filettatura interna, annegata in detto corpo a parallelepipedo 6.
Inoltre, secondo il modello, il foro 11 per l'alloggiamento della vite di serraggio 10 nella seconda ganascia presenta un intaglio trasversale, atto a consentire la divaricazione elastica, e conseguentemente favorire l'inserimento a pressione della flangia della vite.
Per rendere stabile l'impegno tra le due ganasce 1, 2, il corpo a parallelepipedo 6 - disposto centralmente - è affiancato lateralmente da due spallamenti 6a, 6b di minori dimensioni, che vanno a garantire il perfetto alloggiamento dei bracci 9a, 9b e l'impegno tra il corpo a parallelepipedo 6 e la superficie interna della seconda ganascia.
Inoltre, lungo i bordi di ciascuna delle pareti laterali di detto corpo a parallelepipedo 6 della prima ganascia sono previste scanalature di guida 13 in ciascuna delle quali si impegna una spina di articolazione 14a, 14b, sporgente verso l'interno dalle estremità di detti bracci 9a, 9b di ritegno della seconda ganascia.
Preferibilmente, e secondo un altro aspetto del modello, affinché l'impegno tra le due ganasce 1, 2 sia stabile, le spine 14a, 14b di impegno presentano un profilo a base quadrata con uno spigolo smussato in posizione antero-inferiore. Questo consente di favorire lo scorrimento di ciascuna delle spine 14a, 14b lungo la rispettiva scanalatura di guida 13 e di fornire una maggiore resistenza, facendo in modo che le spine 14a, 14b poggino con una sua intera parete contro la superficie di supporto quando viene portato in tensione il sistema pinza.
Inoltre, secondo una caratteristica fondamentale del presente modello di utilità, per poter garantire il corretto impegno tra le due ganasce 1, 2, la cavità 15 - prevista pre costituire alloggiamento di detto corpo a parallelepipedo 6 della prima ganascia - è predisposta in modo da poter alloggiare anche almeno un eventuale inserto distanziatore 16, intercambiabile, essenzialmente in forma di una piastrina.
Più precisamente ogni inserto 16 è dotato di due nervature 17a, 17b, almeno parzialmente sporgenti dai bordi contrapposti di detto inserto distanziatore 16. Allo stesso tempo, nella cavità 15 sono previste due gole 18a, 18b rettilinee, parallele, contrapposte, in corrispondenza delle sue pareti laterali. Tali gole 18a, 18b sono destinate ad accogliere dette nervature 17a, 17b a pressione.
Inoltre, per garantire l'imperdibilità, è previsto che le nervature 17a, 17b sporgenti dai bordi contrapposti di detto inserto distanziatore 16 presentino una scanalatura di invito 19a, 19b per l'impegno a scatto con un dentello 20a, 20b previsto lungo dette gole 18a, 18b. In tal modo, l'inserimento a pressione del distanziatore 16 entro ciascuna di dette gole 18a, 18b rettilinee, parallele, in cooperazione con detto impegno a scatto, porta ad un ritegno stabile del distanziatore 16 alla cavità 15 della ganascia stessa. Come si comprende facilmente, questo impegno è rilasciabile solo mediante l'apporto di una certa pressione.
Nella dotazione di vendita di ogni pinza per pannelli secondo il modello di utilità, è contenuta una serie di inserti distanziatori, i cui spessori variano, ad esempio da 1 a 10 mm, la cui funzione è meglio descritta qui di seguito.
Il funzionamento della pinza appare evidente dalla descrizione dei componenti. L'operatore deve semplicemente inserire un eventuale inserto distanziatore 16 entro la cavità 15 della seconda ganascia; la scelta dello spessore dell'inserto sarà determinata in funzione dello spessore del pannello che vorrà fissare, in modo tale da assicurare un perfetto parallelismo dei primi lati delle ganasce in fase di serraggio contro il pannello.
Nel passo successivo, l'operatore dovrà poi bloccare la prima ganascia ad un supporto fisso mediante l'inserimento della testa di una vite (non mostrata) nel recesso 7, e il serraggio attraverso un apposito foro di servizio predisposto sulla sommità del corpo a parallelepipedo 6; questa fase operativa è consentita dal fatto che la seconda ganascia è del tutto ruotata in apertura, e peraltro trattenuta associata alla prima ganascia per il fatto che le spine 9a, 9b sono innestate entro la scanalatura di guida 13.
Una volta fissata la prima ganascia, l'operatore agisce sulla seconda ganascia, portandola in posizione di serraggio, e poi bloccando la vite 10 e portando in reciproco impegno le due ganasce. Il contatto tra il corpo a parallelepipedo 6 e il distanziatore 16 avverrà nel momento in cui i due piattelli 4 andranno ad impegnare in modo stabile e definitivo il pannello.
Dalla descrizione sopra riportata, appare evidente che si sono ottenuti gli scopi prefissi, realizzando una pinza che sia in grado di mandare a pacco le due ganasce 1 e 2 sul pannello, qualunque sia lo spessore di questo, rendendo perfetto l'impegno tra le loro superfici e le superfici del pannello sul quale la pinza si viene a chiudere, e che contemporaneamente possegga tutte le caratteristiche per essere conforme alla Direttiva Macchine, ossia dotata di elementi tutti imperdibili.
Infatti, una volta montata la pinza, le due ganasce 1, 2 sono tenute in reciproco impegno, imperdibile, senza che sia possibile il distacco, almeno fino a quando la ganascia 1 non venga asportata dal supporto.
Inoltre, la vite 10 di serraggio reciproco delle due ganasce è imperdibile, grazie all'impegno tra la flangia 12 di ritegno e il corrispondente foro 11 opportunamente provvisto di un intaglio trasversale, che ne consenta la divaricazione elastica.
Si comprende altresì che la descrizione del modello sopra riportato può subire varianti o modifiche che comunque sono comprese nell'ambito di protezione, come viene definito dalle allegate rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Pinza di supporto per pannelli del tipo costituito da : almeno una coppia di ganasce (1, 2) tra loro cooperanti, aventi ciascuna genericamente profilo ad L e portanti entrambe, su un primo lato, piattelli (4) di impegno della parete del pannello e, su di un secondo lato, elementi di aggancio e serraggio; detti elementi di aggancio e serraggio prevedendo, su una prima di dette ganasce (1, 2), un corpo a parallelepipedo (6) con almeno una sede a vite (8) e, su una seconda di dette ganasce (1, 2), una vite di serraggio, nonché elementi di guida e alloggiamento di detto corpo a parallelepipedo (6), costituiti da una coppia di bracci (9a, 9b) di ritegno e da una cavità (15) ricavata sulla propria superficie interna; su ciascuna delle pareti laterali di detto corpo a parallelepipedo (6) della prima ganascia (1) essendo inoltre prevista una scanalatura di guida, per l'alloggiamento e lo scorrimento di una coppia di spine (14a, 14b) di articolazione, sporgenti verso l'interno dalle estremità di detti bracci (9a, 9b) di ritegno di detta seconda ganascia (2) entro detto corpo a parallelepipedo (6) della prima ganascia essendo previsti recessi (7) per l'inserimento di elementi di fissaggio ad un basamento di sostegno, caratterizzata dal fatto che detta cavità (15) della seconda ganascia, costituente alloggiamento di detto corpo a parallelepipedo (6) della prima ganascia, è dimensionata in modo da alloggiare in impegno stabile anche almeno un inserto distanziatore (16), intercambiabile.
  2. 2) Pinza di supporto come in 1) caratterizzata da ciò che detto impegno stabile è realizzato mediante l'innesto a scatto di detto inserto distanziatore (16) entro almeno una gola (18a, 18b) ricavata in detta cavità (15).
  3. 3) Pinza di supporto come in 1) o in 2) caratterizzata da ciò che detto innesto dell'inserto (16) comprende da un lato una coppia di gole (18a, 18b) rettilinee, parallele, contrapposte, e dall'altro nervature (17a, 17b), almeno parzialmente sporgenti dai bordi contrapposti di detto inserto distanziatore (16).
  4. 4) Pinza di supporto come in 2) o in 3) caratterizzata da ciò che dette nervature (17a, 17b) sporgenti dai bordi contrapposti di detto inserto distanziatore (16) sono dimensionate in modo da inserirsi a pressione entro ciascuna di dette gole (18a, 18b).
  5. 5) Pinza di supporto come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 4) caratterizzata da ciò che dette nervature (17a, 17b) presentano una scanalatura di invito (19a, 19b) atta ad impegnarsi a scatto con un dentello di impegno (20a, 20b) previsto lungo dette gole (18a, 18b).
  6. 6) Pinza di supporto come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 5) caratterizzata da ciò che su ciascun primo lato di dette ganasce (1, 2) sono previste sedi (3a, 3b) ribassate per l'alloggiamento ad incastro di detti piattelli (4).
  7. 7) Pinza di supporto come in 6) caratterizzata da ciò che entro dette sedi (3a, 3b) è ulteriormente ricavata una cavità in sottosquadra (5), e ciascuno di detti piattelli (4) è dotato di almeno un rispettivo codolo (4a) sagomato aggettante posteriormente dal centro del piattello (4), ed atto all'alloggiamento ad incastro in detta cavità in sottosquadra (5).
  8. 8) Pinza di supporto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò che detta sede a vite (8) sulla prima ganascia è costituita da una bussola a filettatura interna, annegata in detto corpo a parallelepipedo (6).
  9. 9) Pinza di supporto come in 1) o 8) caratterizzata da ciò che detta seconda ganascia è provvista di un foro (11) di inserimento di detta vite di serraggio, quest'ultima essendo provvista, tra la testa e il filetto, di una flangia di ritegno e detto foro (11) presentando un intaglio trasversale, che ne consente la divaricazione elastica, atta a favorire l'inserimento a pressione di detta flangia della vite.
  10. 10) Pinza di supporto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata da ciò che dette spine (14a, 14b) di impegno presentano un profilo a base quadrata con uno spigolo smussato in posizione anteroinferiore.
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