ITMI20090785A1 - Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto - Google Patents

Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto Download PDF

Info

Publication number
ITMI20090785A1
ITMI20090785A1 IT000785A ITMI20090785A ITMI20090785A1 IT MI20090785 A1 ITMI20090785 A1 IT MI20090785A1 IT 000785 A IT000785 A IT 000785A IT MI20090785 A ITMI20090785 A IT MI20090785A IT MI20090785 A1 ITMI20090785 A1 IT MI20090785A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
backrest
lever
articulation
point
pivot point
Prior art date
Application number
IT000785A
Other languages
English (en)
Inventor
Pancrazio Leontino
Original Assignee
Gruppo Ind Styling Meccanis Mi Brevettati
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Gruppo Ind Styling Meccanis Mi Brevettati filed Critical Gruppo Ind Styling Meccanis Mi Brevettati
Priority to IT000785A priority Critical patent/ITMI20090785A1/it
Priority to EP10161143A priority patent/EP2248444A1/en
Publication of ITMI20090785A1 publication Critical patent/ITMI20090785A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47CCHAIRS; SOFAS; BEDS
    • A47C17/00Sofas; Couches; Beds
    • A47C17/04Seating furniture, e.g. sofas, couches, settees, or the like, with movable parts changeable to beds; Chair beds
    • A47C17/16Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest
    • A47C17/20Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest thereby uncovering one or more auxiliary parts previously hidden
    • A47C17/207Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest thereby uncovering one or more auxiliary parts previously hidden with seat cushion consisting of multiple superposed parts, at least one lower hidden part being used to form part of the bed surface
    • A47C17/2076Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest thereby uncovering one or more auxiliary parts previously hidden with seat cushion consisting of multiple superposed parts, at least one lower hidden part being used to form part of the bed surface by lifting or tilting

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Nursing (AREA)
  • Special Chairs (AREA)
  • Acyclic And Carbocyclic Compounds In Medicinal Compositions (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:
“SCHIENALE PERFEZIONATO, PARTICOLARMENTE PER DIVANO LETTO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda uno schienale perfezionato, particolarmente per divano letto, ed un divano letto dotato di un tale schienale perfezionato.
Sono noti da tempo, e largamente disponibili sul mercato, divani letto movimentabili tra una configurazione "divano" ad una configurazione "letto" da un opportuno meccanismo di apertura e chiusura.
Un divano letto di tipo noto comprende generalmente una struttura fissa di forma sostanzialmente parallelepipeda, uno schienale atto a supportare un cuscino di schienale ed una pluralità di telai incernierati tra loro e collegati alla struttura fissa tramite il meccanismo di apertura e chiusura, tipicamente costituito da una o più leve.
Grazie alla presenza del meccanismo di apertura e chiusura, lo schienale ed i telai sono movimentabili rispetto alla struttura fissa, preferibilmente secondo moti roto-traslatori sincronizzati, tra una posizione di chiusura, o configurazione "divano" del divano letto, ed una posizione di apertura, o configurazione "letto" del divano letto.
In particolare, nella configurazione "divano" i telai sono ordinatamente ripiegati l’uno sull’altro sulla struttura fìssa e tra i telai ripiegati e la struttura fissa risulta delimitato un vano di accoglimento di un materasso, anch’esso ripiegato in più parti. Nella configurazione "letto", i telai sono, invece, allineati consecutivamente l’uno rispetto all’altro, al di fuori del vano di accoglimento del materasso, così da definire un piano di riposo, mentre lo schienale risulta preferibilmente disposto al di sotto del piano di riposo.
Le Figure 1 e 2 mostrano un esempio di un divano letto di tipo noto, indicato in generale con il numero di riferimento 1, rispettivamente, nella configurazione "divano" e nella configurazione "letto".
Come meglio illustrato in Figura 1, lo schienale 2 supporta un cuscino di schienale 3 ed i telai includono una seduta 4 atta a supportare un cuscino di seduta 5. Preferibilmente, lo schienale 2 è montato sul meccanismo di apertura e chiusura del divano letto ed è dotato di una mensola posteriore 6, fissata ad esso in modo rigido ed avente la funzione di copertura del meccanismo di apertura e chiusura 7. Il meccanismo di apertura e chiusura 7 è atto a movimentare lo schienale ed i telai mobili in modo da consentire il passaggio del divano letto 1 da una configurazione "divano" ad una configurazione "letto", e viceversa.
Più in particolare, quando il divano letto 1 passa dalla configurazione "divano", raffigurata in Figura 1, alla configurazione "letto", rappresentata in Figura 2, lo schienale 2 ed i cuscini di schienale 3 e seduta 5 vengono posti in rotazione dal meccanismo di apertura e chiusura 7 secondo le frecce F' ed F" (Figura 1) ed il divano letto 1 si porta nella configurazione "letto". In tale configurazione, i cuscini di schienale 3 e seduta 5 risultano bloccati tra lo schienale 2 e la seduta 4, al di sotto del materasso 9.
Il divano letto noto sopra descritto presenta, tuttavia, i seguenti inconvenienti.
Quando il divano letto è in configurazione "letto", la porzione terminale superiore dello schienale 2 esercita una pressione eccessiva contro il cuscino di schienale 3, il quale risulta schiacciato tra lo schienale 2 ed il cuscino di seduta 5, con conseguente sua deformazione permanente (Figura 2, area cerchiata A).
Inoltre, sempre in configurazione "letto", la compressione esercitata sul cuscino di schienale 3 dal cuscino di seduta 5 potrebbe creare dei piccoli cedimenti dello schienale 2, per cui la mensola posteriore 6, che nella configurazione "letto" sfiora il pavimento PA, potrebbe arrivare a toccare il pavimento stesso (Figura 2, area cerchiata B).
Infine, se si lascia il divano Ietto 1 nella configurazione "letto" per tempi prolungati, la compressione tra cuscino di schienale 3 e cuscino di seduta 5 lascerà segni sul materiale (tessuto, pelle etc.) di entrambi e, nei casi peggiori, i cuscini 3 e 5 potrebbero deformarsi permanentemente (Figura 2, area cerchiata C).
Scopo della presente invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati, fornendo uno schienale perfezionato, particolarmente per divano letto, dotato di mezzi di movimentazione atti ad impedire che la sua porzione terminale superiore eserciti una pressione eccessiva contro il cuscino di seduta, danneggiandone il tessuto e/o deformandolo in modo permanente.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire uno schienale perfezionato dotato di mezzi di movimentazione atti ad impedire un eccessivo avvicinamento al pavimento della mensola posteriore.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire uno schienale perfezionato, che possa essere prodotto ed assemblato a costi competitivi.
Secondo un primo aspetto, si fornisce uno schienale perfezionato, particolarmente per divano letto, comprendente una porzione terminale superiore mobile e mezzi di movimentazione della porzione terminale superiore mobile rispetto allo schienale, atti a portarla da una prima posizione, in cui risulta sostanzialmente allineata con lo schienale ad una seconda porzione, in cui risulta sostanzialmente inclinata all’ indietro rispetto allo schienale, e viceversa.
Vantaggiosamente lo schienale comprende, inoltre, una mensola posteriore mobile e mezzi di movimentazione della mensola posteriore rispetto allo schienale, atti a portarla da una prima posizione, in cui funge da copertura del meccanismo di apertura e chiusura del divano letto ad una seconda posizione in cui risulta sostanzialmente parallela alla porzione terminale superiore mobile dello schienale, e viceversa.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, si fornisce un divano letto comprendente una struttura fissa, una pluralità di telai incernierati tra loro, un meccanismo di apertura e chiusura atto a coliegare i telai alla struttura fìssa ed uno schienale comprendente una porzione terminale superiore mobile e mezzi di movimentazione della porzione terminale superiore mobile rispetto allo schienale, atti a portarla da una prima posizione, in cui risulta sostanzialmente allineata con lo schienale, ad una seconda porzione, in cui risulta inclinata all 'indietro rispetto allo schienale, e viceversa.
Aspetti vantaggiosi dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche dell’ invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme di realizzazione puramente esemplificative, e quindi non limitative, illustrate nei disegni annessi, in cui:
la Figura 1 è una vista laterale di un divano letto della tecnica nota in configurazione "divano";
la Figura 2 mostra il divano letto di Figura 1 in configurazione "letto"; la Figura 3 è una vista laterale di uno schienale perfezionato secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 4 è una vista prospettica parziale da dietro dello schienale di Figura 3;
le Figure da 5 ad 8 sono viste laterali, che mostrano la movimentazione dello schienale di Figura 3 dalla prima posizione alla seconda posizione;
le Figure da 9 a 12 sono viste laterali, che mostrano la movimentazione di uno schienale secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione dalla prima posizione alla seconda posizione;
le Figure da 13 a 15 sono viste laterali, che mostrano la movimentazione di uno schienale secondo una terza forma di realizzazione dell’invenzione dalla prima posizione alla seconda posizione;
la Figura 16 è una vista laterale di un divano letto secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, in configurazione "divano"; e
la Figura 17 è una vista laterale del divano letto di Figura 16, in configurazione "leto".
Nei disegni sopra elencati parti uguali o simili verranno identificate con gli stessi numeri di riferimento.
Le Figure 1 e 2 mostrano un divano leto 1 secondo la tecnica nota.
Come descrito in precedenza, il divano leto 1 comprende una strutura fissa 8, di forma sostanzialmente parallelepipeda, uno schienale 2 ato a sostenere un cuscino di schienale 3 ed una pluralità di telai, tra cui un telaio di seduta 4, ato a sostenere un cuscino di seduta 5. Lo schienale 2 è rigidamente vincolato ad un meccanismo di apertura e chiusura 7 del divano leto 1 ed i telai sono incernierati tra loro e collegati alla struttura fissa 8 tramite il meccanismo di apertura e chiusura 7.
Il meccanismo di apertura chiusura 7 fa sì che lo schienale 2 ed i telai risultino movimentabili rispeto alla struttura fìssa 8 tra la configurazione "divano", (Figura 1) e la configurazione "leto" (Figura 2) sopra descrite.
Con riferimento, ora, alle Figure 3 e 4, in esse viene illustrato in dettaglio uno schienale secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, indicato in generale con il numero di riferimento 20.
Lo schienale 20 comprende una porzione terminale superiore 22, la quale presenta un’estremità inferiore incernierata ad un’estremità superiore dello schienale 20 in un primo punto di articolazione P, previsto preferibilmente in corrispondenza di ciascun fianco dello schienale 20. L’estremità terminale superiore 22 è, dunque, mobile rispeto allo schienale 20 da una prima posizione, in cui risulta sostanzialmente allineata con lo schienale 20, ad una seconda posizione, in cui risulta sostanzialmente inclinata all’indietro rispeto allo schienale 20, e viceversa.
Preferibilmente, lo schienale 20 presenta una mensola posteriore 60, anch’essa ad esso incernierata nel primo punto di articolazione P. La mensola posteriore 60 è, dunque, mobile rispetto allo schienale 20 da una prima posizione, in cui funge da copertura del meccanismo di apertura e chiusura 7 di un divano letto, ad una seconda posizione, in cui risulta sostanzialmente parallela alla porzione terminale superiore mobile 22, e viceversa.
Preferibilmente, la mensola posteriore mobile 60 è configurata ad L. Ciò, tuttavia, non esclude che essa possa avere forma lineare o essere altrimenti sagomata.
Dall’estremità dello schienale 20 opposta a quella di articolazione con la porzione terminale superiore mobile 22 e con la mensola posteriore mobile 60, si estende un elemento piastriforme 23. L’elemento piastriforme 23 porta mezzi di movimentazione 30 delle parti mobili dello schienale 20.
I mezzi di movimentazione 30 comprendono, preferibilmente, almeno un sistema di leve, includente una prima leva 31 articolata allo schienale 20, una seconda leva 32 articolata tra la prima leva 31 ed il divano letto, ed una terza leva 33 articolata tra la prima leva 31 e la porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20.
Nelle forme di realizzazione ivi illustrate e descritte, i mezzi di movimentazione comprendono preferibilmente una coppia di sistemi di leve, ciascuno collegato tra lo schienale in corrispondenza dei fianchi.
Ciascun sistema di leve della coppia di sistemi di leve presenta una struttura ed un funzionamento simile, per cui nei disegni e nella descrizione che seguono verrà illustrato e si farà riferimento ad uno solo di tali sistemi di leve, restando inteso che quanto detto con riferimento ad esso vale identicamente per l’altro.
Naturalmente, anziché una coppia di sistemi di leve previsti in corrispondenza dei fianchi dello schienale, è possibile prevedere un unico sistema di leve montato sullo schienale in corrispondenza di un suo fianco, oppure in posizione centrale posteriore.
Preferibilmente, la prima leva 31 è configurata a V capovolta, la seconda leva 32 presenta almeno due pieghe e la terza leva 33 è rettilinea. In particolare, la forma data alla seconda leva 32 dipende dalle specifiche esigenze di ingombro associate al montaggio dello schienale 20 sul meccanismo di apertura e chiusura 7 del divano letto. Ciò, tuttavia, non esclude che, per altre applicazioni dello schienale, la seconda leva 32 possa essere lineare o altrimenti sagomata.
Più in particolare, la prima leva 31 è incernierata, preferibilmente in corrispondenza del proprio vertice, all’estremità libera dell’elemento piastriforme 23 dello schienale 20 in un secondo punto di articolazione M; la seconda leva 32 presenta un’estremità incernierata ad una prima estremità della prima leva 31 in un terzo punto di articolazione N e l’altra estremità atta ad essere incernierata al divano letto in un ottavo punto di articolazione (O, Figura 5); e la terza leva 33 presenta un’estremità incernierata alla prima leva 31 in un quarto punto di articolazione S posto tra il secondo punto di articolazione M ed il terzo punto di articolazione N e l’altra estremità incernierata alla porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20 in un quinto punto di articolazione T, opportunamente distanziato dal primo punto di articolazione P.
Preferibilmente, il sistema di leve 30 comprende, inoltre, una quarta leva 34 articolata tra la prima leva 31 e la mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20. In particolare, la quarta leva 34 ha un’estremità incernierata ad una seconda estremità della prima leva 31 in un sesto punto di articolazione Q e l’altra estremità incernierata alla mensola posteriore mobile 60 in un settimo punto di articolazione R.
Le Figure da 5 ad 8 illustrano lo schienale 20 in posizione d’uso, ad esempio su un divano letto e la sua movimentazione dalla prima posizione alla seconda posizione.
Preferibilmente, lo schienale 20 viene fissato con mezzi di fissaggio noti, ad esempio viti, sul meccanismo di apertura e chiusura 7 del divano letto ed i mezzi di movimentazione 30 delle parti mobili 22 e 60 dello schienale 20 vengono montati sul divano letto incemierando l’estremità libera della seconda leva 32 ad uno dei telai del divano letto, preferibilmente al telaio di seduta 4, nell’ottavo punto di articolazione O. Preferibilmente, il meccanismo di apertura e chiusura 7 è anch’esso incernierato al telaio di seduta 4 in un nono punto di articolazione L.
In questa configurazione, quando il divano letto passa dalla configurazione "divano" alla configurazione "letto", tanto lo schienale 20 quanto i mezzi di movimentazione 30 delle sue parti mobili 22 e 60 ruotano in sincronismo con i mezzi di apertura e chiusura 7. Il meccanismo di apertura e chiusura 7 è di tipo noto, per cui non verrà descritto in maggiore dettaglio nel seguito.
Per ragioni di chiarezza, nella descrizione che segue, lo schienale 20 ed il sistema di leve 30 verranno scomposti in un primo, secondo e terzo gruppo di montaggio.
Preferibilmente, il primo gruppo di montaggio, illustrato in Figura 5, comprende lo schienale 20 e l’elemento piastriforme 23, la prima e la seconda leva, rispettivamente 31 e 32, del sistema di leve 30 ed il meccanismo di apertura e chiusura 7 ed il telaio di seduta 4 del divano letto.
Il primo gruppo di montaggio mostra chiaramente come la rotazione del meccanismo di apertura e chiusura 7 del divano letto comanda la rotazione della prima leva 3 1 del sistema di leve 30.
I componenti del primo gruppo di montaggio sono articolati tra loro nei quattro punti di articolazione L, M, N, O, i quali formano un primo quadrilatero LMNO, indicato con linee tratteggiate in Figura 5.
In particolare L è il punto di articolazione tra il meccanismo di apertura e chiusura 7 ed il telaio di seduta 4; M è il punto di articolazione tra l’elemento piastriforme 23 e la prima leva 31 ; N è il punto di articolazione tra la prima leva 31 e la seconda leva 32; ed O è il punto di articolazione tra il telaio di seduta 4 e la seconda leva 32.
I segmenti LM, MN, NO ed OP di collegamento tra i punti di articolazione L, M, N, O schematizzano corpi rigidi, e quindi mantengono inalterata la loro lunghezza durante la movimentazione dello schienale 20.
In particolare, il segmento LM schematizza il collegamento tra più corpi, precisamente il meccanismo di apertura e chiusura 7, lo schienale 20 e l’elemento piastriforme 23, vincolati tra loro in modo rigido; il segmento MN corrisponde a parte della prima leva 31 ; il segmento NO corrisponde alla distanza tra i punti di articolazione della seconda leva 32, rispettivamente, con la prima leva 31 ed il telaio di seduta 4; ed il segmento LO corrisponde alla distanza tra i punti di articolazione del telaio di seduta 4, rispettivamente, con il meccanismo di apertura e chiusura 7 e la seconda leva 32.
Verrà, ora, analizzato, con riferimento al primo gruppo di montaggio sopra definito, il movimento della prima leva 31. Per il momento tralasceremo il movimento della porzione terminale superiore mobile 22 e della mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20, i quali verranno analizzati dettagliatamente con riferimento alle Figure 6 e 7.
Come mostrato dalle frecce raffigurate in Figura 5, il meccanismo di apertura e chiusura 7 comanda la rotazione in senso antiorario dello schienale 20 attorno al nono punto di articolazione L (freccia F'). Alla rotazione antioraria dello schienale 20 è associata una rotazione in senso antiorario dei segmenti LM ed NO del primo quadrilatero LMNO attorno al nono punto di articolazione L (frecce F3, F4), e quindi una rotazione in senso orario della prima leva 31 attorno al secondo punto di articolazione M (freccia F5).
Preferibilmente, il secondo gruppo di montaggio, illustrato in Figura 6, comprende Io schienale 20, la porzione terminale superiore mobile 22 e l’elemento piastriforme 23, il telaio di seduta 4 del divano letto e la prima e la terza leva, rispettivamente 31 e 33, del sistema di leve 30.
Il secondo gruppo di montaggio di cui sopra mostra chiaramente come la rotazione della prima leva 31 del sistema di leve 30 comanda la rotazione della porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20.
I componenti del secondo gruppo di montaggio sono articolati tra loro nei quattro punti di articolazione M, S, T, P, i quali formano un secondo quadrilatero MSTP, indicato con linee tratteggiate in Figura 6.
In particolare, M è il punto di articolazione tra la prima leva 31 e Γ elemento piastriforme 23; S è il punto di articolazione tra la prima leva 31 e la terza leva 33; T è il punto di articolazione tra la terza leva 33 e la porzione terminale superiore mobile 22; e P è il punto di articolazione tra lo schienale 20 e la sua porzione terminale superiore mobile 22.
I segmenti MS, ST, TP e PM di collegamento tra i punti di articolazione M, S, T, P schematizzano corpi rigidi, e quindi mantengono invariata la loro lunghezza durante il movimento dello schienale.
In particolare, il segmento MS corrisponde a parte della prima leva 3 1 ; il segmento ST corrisponde alla terza leva 33, che ha la funzione di trasferire il moto rotatorio della prima leva 31 attorno al secondo punto di articolazione M alla porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20; il segmento TP corrisponde alla distanza tra i punti di articolazione della porzione terminale superiore mobile 22, rispettivamente con la terza leva 33 e Io schienale 20; ed il segmento PM schematizza il collegamento rigido tra lo schienale 20 e l’elemento piastriforme 23.
Partendo dal movimento della prima leva 31, descritto con riferimento alla Figura 5, viene ora illustrato il movimento della porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20. Si tralascerà, per ora, il movimento della mensola posteriore mobile 60, il quale verrà descritto in dettaglio con riferimento alla Figura 7.
Come mostrato dalle frecce raffigurate in Figura 6, alla rotazione in senso orario della prima leva 31 attorno al secondo punto di articolazione M (freccia F5) è associata una rotazione in senso orario del quarto punto di articolazione S rispetto al secondo punto di articolazione M (freccia F6) e del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P (freccia F7), con conseguente movimento rototraslatorio della terza leva 33. Alla rototraslazione della terza leva 33, ed in particolare alla rotazione del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P, è associata, infine, la rotazione in senso orario della porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20 attorno al primo punto di articolazione P (freccia Fg).
Preferibilmente, il terzo gruppo di montaggio, illustrato in Figura 7, comprende lo schienale 20, la mensola posteriore mobile 60 e l’elemento piastriforme 23 e la prima e la quarta leva, rispettivamente 31 e 34, del sistema di leve 30.
Il terzo gruppo di montaggio mostra chiaramente come la rotazione della prima leva 3 1 del sistema di leve 30 comanda la rotazione della mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20.
I componenti del terzo gruppo di montaggio sono articolati tra loro nei quattro punti di articolazione M, Q, R, P, i quali formano un terzo quadrilatero MQRP, indicato con linee tratteggiate in Figura 7.
In particolare, M è il punto di articolazione tra la prima leva 31 e l’elemento piastriforme 23; Q è il punto di articolazione tra la prima leva 31 e la quarta leva 34; R è il punto di articolazione tra la mensola posteriore mobile 60 e la quarta leva 34; e P è il punto di articolazione tra la mensola posteriore mobile 60 e lo schienale 20.
Anche in questo caso, i segmenti MQ, QR, RP e PM schematizzano corpi rigidi e mantengono quindi invariate le loro lunghezze durante il movimento dello schienale 20.
In particolare, il segmento MQ corrisponde a parte della prima leva 31 ; il segmento QR corrisponde alla quarta leva 34, che ha la funzione di trasferire il moto rotatorio della prima leva 31 attorno al secondo punto di articolazione M alla mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20; il segmento RP corrisponde alla distanza tra i punti di articolazione della mensola posteriore mobile 60, rispettivamente, con la quarta leva 34 e lo schienale 20; ed il segmento PM schematizza il collegamento rigido tra lo schienale 20 e l’elemento piastriforme 23.
Partendo dal movimento della prima leva 31, descritto con riferimento alla Figura 5, viene ora, infine, illustrato il movimento della mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20.
Come mostrato dalle frecce raffigurate in Figura 7, alla rotazione in senso orario della prima leva 31 attorno al secondo punto di articolazione M (freccia F5, Figura 5) è associata una rotazione in senso orario del sesto punto di articolazione Q rispetto al secondo punto di articolazione M (freccia F9) ed una rotazione in senso antiorario del settimo punto di articolazione R rispetto al primo punto di articolazione P (freccia Fio), con conseguente rototraslazione della quarta leva 34. Al movimento rototraslatorio della quarta leva 34, ed in particolare alla rotazione antioraria del settimo punto di articolazione R rispetto al primo punto di articolazione P, è associata, infine, una rotazione in senso antiorario della mensola posteriore mobile 60 attorno al primo punto di articolazione P (freccia F i i).
Pertanto, mettendo insieme i tre gruppi di montaggio descritti singolarmente con riferimento alle Figure da 5 a 7 risulta che, quando lo schienale 20 passa dalla prima posizione alla seconda posizione (freccia F', Figura 5), la prima leva 31 del sistema di leve 30 viene posta in rotazione in senso orario rispetto al secondo punto di articolazione M (freccia F5, Figura 5). La rotazione oraria della prima leva 31 comanda la rototraslazione della terza leva 33 (frecce F6ed F7, Figura 6) e la rototraslazione della quarta leva (frecce F9ed Fio, Figura 7). Infine, alla rototraslazione della terza leva 33 è associata la rotazione oraria della porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20 attorno al primo punto di articolazione P (freccia Fg, Figura 6), mentre alla rototraslazione della quarta leva 34 è associata la rotazione antioraria della mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20 attorno al primo punto di articolazione P (freccia Fu, Figura 7).
La Figura 8 mostra lo schienale 20, e le sue porzioni mobili 22 e 60, nella seconda posizione. Come mostrato, in tale seconda posizione, la porzione terminale superiore mobile 22 risulta sostanzialmente inclinata all’ indietro rispetto allo schienale 20 e la mensola posteriore mobile 60 risulta sostanzialmente parallela alla porzione terminale superiore mobile 22.
Più in particolare, quando lo schienale 20 ha compiuto la sua intera rotazione (circa 120°) rispetto al telaio di seduta 4, la porzione terminale superiore mobile 22 e la mensola posteriore mobile 60 appaiono ruotate all’indietro rispetto allo schienale 20 di circa 25°.
Le Figure da 9 a 12 mostrano una seconda forma di realizzazione dello schienale perfezionato dell’invenzione, indicato in generale con il numero di riferimento 20a.
Lo schienale 20a presenta un sistema di leve 30a, che si differenzia da quello illustrato e descritto con riferimento alle Figure da 3 ad 8 per il fatto che la prima leva, indicata con il numero di riferimento 3 la, presenta, in uso, il proprio vertice rivolto verso il basso. Ciò comporta uno spostamento dei punti di articolazione tra i vari componenti del sistema di leve 30a. Inoltre la seconda leva, indicata con il numero di riferimento 32a, anziché sagomata, è preferibilmente rettilinea.
Anche in questo caso, lo schienale 20a ed il sistema di leve 30a sono stati scomposti in tre gruppi di montaggio.
Il primo gruppo di montaggio, rappresentato in Figura 9, corrisponde sostanzialmente al primo gruppo di montaggio di Figura 5. La differenza consiste nell’ aver spostato il terzo punto di articolazione N tra la prima leva 3 la e la seconda leva 32a da destra a sinistra del secondo punto di articolazione M tra la prima leva 3 la e l’elemento piastriforme 23 dello schienale 20a.
Come mostrato dalle frecce di Figura 9, alla rotazione dello schienale in senso antiorario (freccia F') è ancora associata una rotazione in senso antiorario dei segmenti LM ed LO del primo quadrilatero LMNO attorno al nono punto di articolazione L (frecce F3, F4). Tale rotazione antioraria causa questa volta una rotazione in senso antiorario della prima leva 3 la attorno al secondo punto di articolazione M (freccia F5').
Ne deriva che, in seguito allo spostamento del terzo punto di articolazione N, la rotazione della prima leva 3 la si è trasformata da oraria in antioraria.
Il secondo gruppo di montaggio, rappresentato in Figura 10, corrisponde sostanzialmente al secondo gruppo di montaggio di Figura 6. La differenza consiste nell’aver spostato il quarto punto di articolazione S tra la prima leva 3 la e la terza leva 33a da destra a sinistra del secondo punto di articolazione M tra la prima leva 3 la e l’elemento piastriforme 23 dello schienale 20a.
Come mostrato dalle frecce di Figura 10, alla rotazione in senso antiorario della prima leva 3 la attorno al secondo punto di articolazione M (freccia Fs') è associata una rotazione in senso antiorario del quarto punto di articolazione S rispetto al secondo punto di articolazione M (freccia F6') ed una rotazione in senso orario del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P (freccia F7), con conseguente movimento rototraslatorio della quarta leva 33a. Alla rototraslazione della terza leva 33a, ed in particolare alla rotazione oraria del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P, è associata la rotazione in senso orario della porzione terminale superiore mobile 22 attorno al primo punto di articolazione P (freccia F8).
Ne deriva che, in seguito allo spostamento del quarto punto di articolazione S, è cambiato, da orario (freccia F6, Figura 6) ad antiorario (freccia F6', Figura 10), il senso di rotazione del quarto punto di articolazione S rispetto al secondo punto di articolazione M, mentre il senso di rotazione del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P è rimasto invariato, ossia orario (freccia F7, Figure 6 e 10). Ne deriva che la porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20a continua a ruotare in senso orario attorno al primo punto di articolazione P.
Infine, il terzo gruppo di montaggio, rappresentato in Figura 11, corrisponde sostanzialmente al terzo gruppo di montaggio di Figura 7. La differenza consiste nelPaver spostato il sesto punto di articolazione Q tra la prima leva 3 la e la quarta leva 34a da sinistra a destra del secondo punto di articolazione M tra la prima leva 3 la e l’elemento piastriforme 23 dello schienale 20a.
Come mostrato dalle frecce di Figura 11, alla rotazione in senso antiorario della prima leva 3 la attorno al secondo punto di articolazione M (freccia F5', Figura 5) è associata una rotazione in senso antiorario del sesto punto di articolazione Q rispetto al secondo punto di articolazione M (freccia F9') e del settimo punto di articolazione R rispetto al primo punto di articolazione P (freccia Fio), con conseguente movimento rototraslatorio della quarta leva 34a. Alla rototraslazione della quarta leva 34a, ed in particolare alla rotazione antioraria del settimo punto di articolazione R rispetto al primo punto di articolazione P, è associata la rotazione in senso antiorario della mensola posteriore mobile 60 attorno al primo punto di articolazione P (freccia Fu).
Ne deriva che, in seguito allo spostamento del sesto punto di articolazione Q, è cambiato, da orario (freccia F9, Figura 7) ad antiorario (freccia F9', Figura 11), il senso di rotazione del sesto punto di articolazione Q rispetto al secondo punto di articolazione M, mentre il senso di rotazione del settimo punto di articolazione R rispetto al primo punto di articolazione P è rimasto invariato, ossia antiorario (freccia Fio, Figure 7 ed 11). Ne deriva che la mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20a continua a ruotare in senso antiorario attorno al primo punto di articolazione P.
Pertanto, mettendo insieme i tre gruppi di montaggio descritti singolarmente con riferimento alle Figure da 9 ad 11 risulta che, quando lo schienale 20a passa dalla prima posizione alla seconda posizione (freccia F', Figura 9), la prima leva 3 la del sistema di leve 30a viene posta in rotazione in senso antiorario rispetto al secondo punto di articolazione M (freccia F5', Figura 5). La rotazione antioraria della prima leva 3 la comanda la rototraslazione della terza leva 33a (frecce F6' ed F7, Figura 10) e la rototraslazione della quarta leva 34a (frecce F9' ed F]0, Figura 11). Infine, alla rototraslazione della terza leva 33a è associata la rotazione oraria della porzione terminale superiore mobile 22 attorno al primo punto di articolazione P (freccia Fg, Figura 10), mentre alla rototraslazione della quarta leva 34a è associata la rotazione antioraria della mensola posteriore mobile 60 attorno al primo punto di articolazione P (freccia Fu, Figura 11).
La Figura 12 mostra lo schienale 20°, e le sue porzioni mobili 22 e 60, nella seconda posizione.
Come si può osservare, quando lo schienale 20a ha compiuto la sua intera rotazione (circa 120°) rispetto al telaio di seduta 4, la porzione terminale superiore mobile 22 e la mensola posteriore mobile 60 appaiono ancora una volta ruotate all’ indietro di circa 25° rispetto allo schienale 20a.
Nel seguito della presente descrizione, e con riferimento alle due forme di realizzazione descritte in precedenza, si illustrerà il legame tra le dimensioni delle leve 31, 3 la, 32, 32a, 33, 33a e 34, 34a dei sistemi di leve 30 e 30a e l’entità della rotazione della porzione terminale superiore mobile 22 e della mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20, 20a.
Con riferimento alle Figure 5 ed 11, si consideri il primo quadrilatero LMNO.
Partendo dal segmento LO, maggiore è la sua lunghezza, maggiore sarà la rotazione del terzo punto di articolazione N rispetto al secondo punto di articolazione M. Viceversa, al crescere della lunghezza del segmento MN diminuirà la sua rotazione attorno al secondo punto di articolazione M. La lunghezza del segmento ML dipende dalla distanza scelta tra il nono punto di articolazione L di articolazione dello schienale 20, 20a rispetto al telaio di seduta 4 del divano letto ed il secondo punto di articolazione M del sistema di leve 30, 30a rispetto allo schienale 20, 20a. Ancora, la lunghezza del segmento ON sarà dettata dalle lunghezze scelte per i segmenti OL ed MN.
Ne consegue che i vincoli di dimensionamento da rispettare per il primo quadrilatero LMNO sono dati dalla seguente relazione:
OM < MN NO
Inoltre, in fase di rotazione dello schienale 20, 20a, i punti di articolazione M, N, ed O non devono mai risultare tra essi allineati.
Con riferimento alle Figure 6 e 12, si consideri il secondo quadrilatero MSTP.
La lunghezza del segmento PM dipende dalla distanza scelta tra il primo punto di articolazione P della porzione terminale superiore mobile 22 rispetto allo schienale 20, 20a ed il secondo punto di articolazione M tra lo schienale 20, 20a ed il sistema di leve 30, 30a.
Al crescere di MS aumenterà la rotazione del segmento PT rispetto al primo punto di articolazione P, e dunque la rotazione della porzione terminale superiore mobile 22 rispetto allo stesso punto P. Viceversa, al crescere di PT diminuirà la rotazione della porzione terminale superiore mobile 22 rispetto allo schienale 20, 20a. Dopo aver fissato i punti di articolazione T ed S, il segmento TS sarà ricavato di conseguenza.
Ne deriva che i vincoli di dimensionamento da rispettare per il secondo quadrilatero MSTP sono quelli tali per cui, in fase di rotazione dello schienale 20, 20a, ì punti di articolazione M, S e T ed i punti di articolazione S,T e P non risultino mai tra essi allineati.
Infine, con riferimento alle Figure 7 ed 11, si consideri il terzo quadrilatero MPRQ.
La lunghezza del segmento PM dipende dalla distanza tra il primo punto di articolazione P della mensola posteriore mobile 60 rispetto allo schienale 20, 20a ed il secondo punto dì articolazione M tra lo schienale 20, 20a ed il sistema di leve 30, 30a.
Al crescere di MQ aumenterà la rotazione del segmento PR rispetto al primo punto di articolazione P, e dunque la rotazione della mensola posteriore mobile 60 rispetto ad esso. Viceversa, al crescere di PR diminuirà la rotazione della mensola posteriore mobile 60 rispetto allo schienale 20, 20a. Una volta fissati i punti di articolazione Q e P, il segmento PQ sarà ricavato di conseguenza.
Pertanto, i vincoli di dimensionamento da rispettare per il terzo quadrilatero MPRQ sono quelli tali per cui, in fase di rotazione dello schienale20, 20a, i punti di articolazione M, Q e R ed i punti di articolazione P, R e Q non risultino mai allineati tra essi.
Le Figure da 13 a 15 illustrano una terza forma di realizzazione preferita di uno schienale secondo l’invenzione, indicato in generale con il numero di riferimento 20b.
Come indicato in dettaglio in Figura 15, i mezzi di movimentazione comprendono preferibilmente un sistema di leve 30b, il quale si differenzia dai sistemi di leve 30 e 30a descritti in precedenza per il fatto di includere una quinta leva 35b ed una sesta leva 36b e per il fatto che la terza leva 33 e 33a dei sistemi di leve 30 e 30a è stata sostituita da una settima leva 37b.
Preferibilmente, la quinta leva 35b, ad esempio configurata a V, è portata da un ulteriore elemento piastriforme 24, rigidamente collegato allo schienale 20b ed allineato all’elemento piastriforme 23, e da esso opportunamente distanziato.
Più in particolare, la quinta leva 35b è incernierata, preferibilmente in corrispondenza del proprio vertice, all’estremità libera dell’elemento piastriforme 24 in un decimo punto di articolazione V; la sesta leva 36b presenta un’estremità incernierata ad una prima estremità della quinta leva 35b in un undicesimo punto di articolazione U e l’altra estremità incernierata alla mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20b nel settimo punto di articolazione R; e la settima leva 37b presenta un’estremità articolata ad una seconda estremità della quinta leva 35b in un dodicesimo punto di articolazione Z e l’altra estremità incernierata alla porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20b nel quinto punto di articolazione T.
Il movimento della prima leva 31 e della mensola posteriore mobile 60 sono uguali a quelli descritti in precedenza con riferimento alle Figure 5 e 7. In particolare, alla rotazione in senso orario della prima leva 31 attorno al secondo punto di articolazione M è associata una rototraslazione della quarta leva 34 ed una corrispondente rotazione in senso antiorario della mensola posteriore mobile 60 attorno al primo punto di articolazione P.
Nelle Figure 13 e 14, si illustrerà, pertanto, rispettivamente, il movimento della porzione terminale superiore mobile 22 e dello schienale 20b, che in questo caso risulta comandato dal movimento della mensola posteriore mobile 60.
Come illustrato in Figura 13, la rotazione antioraria della mensola posteriore mobile 60 attorno al primo punto di articolazione P causa una rotazione in senso antiorario del settimo punto di articolazione R rispetto al primo punto di articolazione P (freccia F12, Figura 13) ed una conseguente rotazione in senso antiorario dell’undicesimo punto di articolazione U rispetto al decimo punto di articolazione V (freccia FI3, Figura 13). Ne deriva che la quinta leva 35b ruota in senso antiorario attorno al decimo punto di articolazione V.
Come mostrato in Figura 14, la rotazione antioraria della quinta leva 35b attorno al decimo punto di articolazione V causa una rotazione in senso antiorario del dodicesimo punto di articolazione Z rispetto al decimo punto di articolazione V (freccia FI4, Figura 14) ed una rotazione in senso orario del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P, con conseguente movimento rototraslatorio della settima leva 37b. Alla rototraslazione della settima leva 37b, ed in particolare alla rotazione del quinto punto di articolazione T rispetto al primo punto di articolazione P, corrisponde, ancora una volta, una rotazione in senso orario della porzione terminale superiore mobile 22 rispetto al primo punto di articolazione P.
Anche in questo caso, come illustrato in Figura 15, quando lo schienale 20b ha compiuto la sua intera rotazione (circa 120°) rispetto al telaio di seduta 4, la porzione terminale mobile 22 e la mensola posteriore mobile 60 appaiono ruotate alPindietro di circa 25° rispetto allo schienale 20b.
Le Figure 16 e 17 mostrano un divano letto secondo l’invenzione, indicato in generale con il numero di riferimento 10, rispettivamente, nella configurazione "divano" e nella configurazione "letto".
Il divano letto 10 presenta una struttura simile a quella di un divano letto tradizionale, descritto in precedenza con riferimento alle Figure 1 e 2, in cui però lo schienale tradizionale 2 è stato sostituito con lo schienale perfezionato 20 secondo l’invenzione.
Come mostrato nelle Figure 16 e 17, quando lo schienale 20 viene posto in rotazione in senso antiorario (freccia F') dal meccanismo di apertura e chiusura 7 per portare il divano letto 10 dalla configurazione "divano" alla configurazione "letto", il sistema di leve 30, il cui azionamento è comandato dal meccanismo di apertura e chiusura 7, consente, vantaggiosamente, di far ruotare, la porzione terminale superiore mobile 22 dello schienale 20 attorno al suo punto di articolazione P (freccia F8) tra una prima posizione, in cui risulta sostanzialmente allineata con lo schienale 20, ed una seconda posizione, in cui risulta sostanzialmente inclinata alPindietro rispetto allo schienale 20, ad esempio di un angolo di circa 25°.
Vantaggiosamente, la rotazione della porzione terminale superiore mobile 22 rispetto allo schienale 20 riduce notevolmente la compressione che essa esercita contro il cuscino di schienale 3. Ne deriva che il cuscino di schienale 3, non risultando più schiacciato tra lo schienale 20 ed il cuscino di seduta 5, non si deforma in modo permanente, ad esempio nel caso in cui il divano letto 10 venga lasciato nella configurazione "letto" per tempi prolungati.
Inoltre, il sistema di leve 30 consente, vantaggiosamente, di far ruotare la mensola posteriore mobile 60 dello schienale 20 attorno al suo punto di articolazione P (freccia Fu) da una prima posizione, in cui funge da copertura del meccanismo di apertura e chiusura del divano letto ed una seconda posizione, in cui risulta sostanzialmente parallela alla porzione terminale superiore mobile 22. Pertanto, la mensola posteriore mobile 60 risulta anch’essa inclinata all’indietro rispetto allo schienale 20 di un angolo di circa 25°.
La rotazione della mensola posteriore mobile 60 impedisce vantaggiosamente che la mensola tocchi il pavimento PA, ad esempio in seguito a piccoli cedimenti dello schienale 20, causati dalla compressione esercitata dal cuscino di seduta 5 sul cuscino di schienale 3 nella configurazione "letto" del divano letto 10.
Alla presente forma di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose modifiche e variazioni di dettaglio alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.
Ad esempio, sebbene nelle forme di realizzazione illustrate e descritte la porzione terminale superiore mobile 22 e la mensola posteriore mobile 60 risultino incernierate allo schienale 20 in un punto di articolazione P comune, nulla vieta di incemierare il tratto terminale mobile 22 e la mensola posteriore mobile 60 allo schienale in punti di articolazione separati. Inoltre, sebbene nella presente descrizione si sia sempre fatto riferimento al movimento dello schienale tale da portare lo schienale stesso dalla prima posizione alla seconda posizione, resta inteso che un discorso analogo, con movimenti invertiti, continua a valere nel caso in cui lo schienale venga movimentato dalla seconda posizione alla prima posizione, corrispondente al passaggio del divano letto passa dalla configurazione "letto" alla configurazione "divano".

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Schienale perfezionato (20; 20a; 20b), particolarmente per divano letto, caratterizzato dal fatto di comprendere una porzione terminale superiore mobile (22) e mezzi di movimentazione (30; 30a; 30b) di detta porzione terminale superiore mobile (22) rispetto allo schienale (20; 20a; 20b) atti a portarla da una prima posizione, in cui risulta sostanzialmente allineata con lo schienale (20; 20a; 20b) ad una seconda posizione, in cui risulta sostanzialmente inclinata all’indietro rispetto allo schienale (20; 20a; 20b), e viceversa.
  2. 2. Schienale (20; 20a; 20b) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione terminale superiore mobile (22) è incernierata a detto schienale (20; 20a; 20b) in un primo punto di articolazione (P) previsto in corrispondenza di ciascun fianco dello schienale (20; 20a; 20b).
  3. 3. Schienale (20; 20a; 20b) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione di detta porzione terminale superiore mobile (22) comprendono almeno un sistema di leve (30; 30a; 30b).
  4. 4. Schienale (20; 20a; 20b) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre, una mensola posteriore (60) incernierata allo schienale (20; 20a; 20b) nel primo punto di articolazione (P) previsto in corrispondenza di ciascun fianco dello schienale (20; 20a; 20b) e movimentabile da detti mezzi di movimentazione (30; 30a; 30b) rispetto a detto schienale (20; 20a; 20b) da una prima posizione, in cui è atta a fungere da copertura per un meccanismo di apertura e chiusura del divano letto, ad una seconda posizione, in cui risulta sostanzialmente parallela a detta porzione terminale superiore mobile (22) dello schienale (20; 20a; 20b), e viceversa.
  5. 5. Schienale (20; 20a; 20b) secondo le rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto almeno un sistema di leve (30; 30a) comprende una prima leva (31; 3 la) articolata a detto schienale (20; 20a; 20b) ed una seconda leva (32; 32a) articolata tra detta prima leva (31 ; 3 la) ed il divano letto.
  6. 6. Schienale (20; 20a; 20b) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta prima leva (31; 3 la) è incernierata allo schienale (20; 20a; 20b) in un secondo punto di articolazione (M); e detta seconda leva (32; 32a) ha un’estremità incernierata ad una prima estremità della prima leva (31; 3 la) in un terzo punto di articolazione (N) e l’altra estremità atta ad essere incernierata al divano letto in un ottavo punto di articolazione (O).
  7. 7. Schienale (20; 20a) secondo una la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detto almeno un sistema di leve comprende inoltre una terza leva (33; 33a) avente un’estremità incernierata alla prima leva (31; 3 la) in un quarto punto di articolazione (S) posto tra il secondo punto di articolazione (M) ed il terzo punto di articolazione (N) e l’altra estremità incernierata alla porzione terminale superiore mobile (22) dello schienale (20; 20a) in un quinto punto di articolazione (T) opportunamente distanziato dal primo punto di articolazione (P).
  8. 8. Schienale (20; 20a; 20b) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che detto almeno un sistema di leve (30; 30a; 30b) comprende inoltre una quarta leva (34; 34a) articolata a detta prima leva (31; 3 la) in un sesto punto di articolazione (Q) ed a detta mensola posteriore mobile (60) in un settimo punto di articolazione (R).
  9. 9. Schienale (20b) secondo la rivendicazione 8 quando dipendente da una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che detto almeno un sistema di leve (30b) comprende inoltre una quinta leva (35b) articolata a detto schienale (20b); una sesta leva (36b) articolata tra detta quinta leva (35b) e detta mensola posteriore mobile (60); ed una settima leva (37b) articolata tra detta quinta leva (35b) e detta porzione terminale superiore mobile (22) dello schienale (20b).
  10. 10. Schienale (20b) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta quinta leva (35b) è incernierata allo schienale (20b) in un decimo punto di articolazione (V); detta sesta leva (36b) presenta un’estremità incernierata ad una prima estremità della quinta leva (35b) in un undicesimo punto di articolazione (U) e l’altra estremità incernierata alla mensola posteriore mobile (60) dello schienale (20b) in un settimo punto di articolazione (R); e detta settima leva (37b) presenta un’estremità articolata ad una seconda estremità della quinta leva (35b) in un dodicesimo punto di articolazione (Z) e l’altra estremità incernierata alla porzione terminale superiore mobile (22) dello schienale (20b) in un quinto punto di articolazione (T).
  11. 11. Schienale (20; 20a; 20b) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione, detta porzione terminale superiore mobile (22) ruota in senso orario e detta mensola posteriore mobile (60) ruota in senso antiorario in modo tale da risultare, nella seconda posizione, inclinate airindietro di un angolo di circa 25° rispetto allo schienale (20; 20a; 20b).
  12. 12. Schienale (20; 20a; 20b) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le distanze (OM, MN, NO) tra detti secondo, terzo ed ottavo punto di articolazione (M, N, O) sono tali per cui: OM < MN+NO
  13. 13. Schienale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondo, terzo ed ottavo punto di articolazione (M, N, O), detti secondo, quarto e quinto punto di articolazione (M, S, T) e detti quarto, quinto e primo punto di articolazione (S, T, P) non risultano mai tra loro allineati.
  14. 14. Divano letto (10) comprendente una struttura fissa (8), una pluralità di telai incernierati tra loro ed un meccanismo di apertura e chiusura (7) atto a collegare detti telai alla struttura fissa, caratterizzato dal fatto di comprendere uno schienale (20; 20a; 20b), secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 ad 13.
  15. 15. Divano letto (10) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto schienale (20; 20a; 20b) è fissato a detto meccanismo di apertura e chiusura (7).
  16. 16. Divano letto (10) secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (30; 30a; 30b) e detto meccanismo di apertura e chiusura (7) sono articolati ad un telaio di seduta (4) di detti telai del divano letto (10), rispettivamente in un ottavo punto di articolazione (O) ed in un nono punto di articolazione (L).
  17. 17. Divano letto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 16, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (30; 30a; 30b) sono mobili in sincronismo con detto meccanismo di apertura e chiusura (7).
IT000785A 2009-05-08 2009-05-08 Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto ITMI20090785A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000785A ITMI20090785A1 (it) 2009-05-08 2009-05-08 Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto
EP10161143A EP2248444A1 (en) 2009-05-08 2010-04-27 Enhanced backrest particularly for a sofa bed

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000785A ITMI20090785A1 (it) 2009-05-08 2009-05-08 Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20090785A1 true ITMI20090785A1 (it) 2010-11-09

Family

ID=41319481

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000785A ITMI20090785A1 (it) 2009-05-08 2009-05-08 Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto

Country Status (2)

Country Link
EP (1) EP2248444A1 (it)
IT (1) ITMI20090785A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1190649A1 (en) * 2000-09-21 2002-03-27 Stema S.r.l. Mechanism for sofa-beds and the like
WO2003049579A1 (en) * 2001-12-12 2003-06-19 Comodo Italia S.R.L. Simplified mechanism sofa bed
DE10322838B3 (de) * 2003-05-19 2004-08-19 Sedac-Mecobel S.A. Sitz-Bett-Faltgestell
EP1989966A1 (de) * 2007-05-08 2008-11-12 Sedac-Mecobel S.A. Sitz-Bett-Faltgestell

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1190649A1 (en) * 2000-09-21 2002-03-27 Stema S.r.l. Mechanism for sofa-beds and the like
WO2003049579A1 (en) * 2001-12-12 2003-06-19 Comodo Italia S.R.L. Simplified mechanism sofa bed
DE10322838B3 (de) * 2003-05-19 2004-08-19 Sedac-Mecobel S.A. Sitz-Bett-Faltgestell
EP1989966A1 (de) * 2007-05-08 2008-11-12 Sedac-Mecobel S.A. Sitz-Bett-Faltgestell

Also Published As

Publication number Publication date
EP2248444A1 (en) 2010-11-10

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITRM20030086U1 (it) Cerniera con molla per mobile.
PT1067013E (pt) Dispositivo de regulacao de um encosto de assento com dupla articulacao por um comando unico
DE60325006D1 (de) Phasenaustauschtinte für Bilderstellungskomponente mit Nanogrössenfüller
DE69919642D1 (de) Verriegelungsvorrichtung für einen neigbaren Sitz
BR0010557B1 (pt) máquina de insuflação de artigos feitos de material termoplástico.
DE680843T1 (de) Sitz mit veränderlichem Raumbedarf, insbesondere für Flugzeuge.
DE50005196D1 (de) Sessel für eine Seilbahnanlage
MXPA01009936A (es) Impresora con mecanismo de extension de cinta de impresion.
ITMI20090785A1 (it) Schienale perfezionato, particolarmente per divano letto
ITMI960735A1 (it) Divano letto
FI4897U1 (fi) Sovitelma kalanterin kuormitusvivussa nippivoiman hallitsemiseksi
ITMI20112035A1 (it) Cerniera con dispositivo di decelerazione per mobili
CN103097187B (zh) 尤其在机动车辆的内饰配件区域中的调整机构
CA2362724A1 (fr) Unite de moulage comportant des moyens de compensation perfectionnes et machine d&#39;extrusion-soufflage munie d&#39;une telle unite
ATE405443T1 (de) Modulare montageeinheit für ein kfz mit faltbarem dach und ein kfz mit solch einer einheit
FR2793127B3 (fr) Coussin comprenant une partie mobile, notamment pour personnes agees
US2796615A (en) Sofa bed
CN100412705C (zh) 在复印机或扫描机中原稿盖板的关节臂
ITPD20070300A1 (it) Meccanismo per divano letto e simili
EP1142549A3 (en) Lifting mechanism for beds and the like
ITRM20040139U1 (it) Cerniera con spinta in apertura per mobili con cornice.
ITMI972792A1 (it) Dispositivo di collegamento per archi di coperture a soffietto e copertura comprendente tale dispositivo
ITMI20010986A1 (it) Sistema di stampaggio mirato per la chiusura di tipo a cerniera di poltrone poltroncine divani e simili
SE9700131D0 (sv) Operationsrock textil plastförstärkt
DE50015334D1 (de) Mikromechanische struktur, insbesondere für einen beschleunigungssensor