ITMI20081675A1 - Uso di vitamina e o suoi derivati per il controllo di artropodi - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione riguarda Fuso di una composizione contenente vitamina E o un suo derivato per il controllo di artropodi, in particolare pidocchi e lendini.
Arte nota
La pediculosi à ̈ un'infestazione provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull'uomo e ne succhiano il sangue. Sono di piccole dimensioni (da uno a tre millimetri) e depongono le uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono facilmente grazie alle loro zampe uncinate.
Le infestazioni da pidocchi sono frequenti sia nei Paesi ricchi sia in quelli in via di sviluppo e non c'à ̈ una correlazione stretta tra l’igiene personale, lo stato di pulizia degli ambienti casalinghi e la diffusione dei parassiti. Infatti, la trasmissione avviene per contatto diretto con persone già infestate oppure attraverso lo scambio di indumenti o effetti personali, come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini.
Esistono tre diverse specie di pidocchi: quello della testa (Pediculus capitis), quello del corpo (Pediculus humanus) e quello del pube (Phthirus pubis). Il primo à ̈ il più diffuso ed à ̈ quasi indistinguibile da quello del corpo, ormai piuttosto raro.
L'infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall'infezione, che a sua volta causa dermatiti, impetigine e altre affezioni simili dovute a stafilococchi.
Le uova, dette lendini, sono di colore chiaro e sono lunghe circa 1 mm. Le femmine del pidocchio del capo depositano le lendini alla radice dei capelli grazie a una sorta di colla resistentissima. Le uova maturano e schiudono in 7 giorni. Nel corso di un mese, le varie specie possono deporre sull'ospite dalle 80 alle 300 uova.
Quando l'infestazione viene accertata, si ricorre generalmente a prodotti insetticidi. In commercio esistono molti prodotti formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray. I principi attivi più utilizzati sono l'estratto di piretro o piretroidi di sintesi come la tretrametrina oppure un insetticida organofosforico come il malatione. Il pettine a denti fitti à ̈ un altro mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall'insetticida. In genere à ̈ necessaria una seconda applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova schiuse dopo il primo trattamento.
Tuttavia gli insetticidi summenzionati possono causare effetti tossici, che sono talvolta più pericolosi della pediculosi. Inoltre i pidocchi e le lendini possono sviluppare resistenza nei confronti di tali insetticidi.
Nella domanda di brevetto GB 1 604 853 à ̈ stato proposto di utilizzare polimeri silossanici lineari, come ad es. dimeticone, con una viscosità inferiore a 20.000 centistokes per il controllo di ectoparassiti, quali i pidocchi, e le loro uova.
La domanda di brevetto EP 0 191 543 descrive un metodo per il controllo di insetti e ragni mediante l’uso di composti contenenti silicio, come ad esempio silossani ciclici, silani, sdossarli lineari ecc..
La domanda di brevetto EP 1 215 965 descrive l’utilizzo di una composizione comprendente, quale ingrediente attivo, un silossano volatile e un silossano non volatile almeno uno dei quali à ̈ diverso da un alchil- o arilsilossano lineare con viscosità inferiore a 20.000 centistokes, per il controllo di artropodi.
Recentemente à ̈ stato descritto (British Medicai Journal 2005; 330; 1423-) un trattamento delle infestazioni da pidocchi del capo con una lozione di dimeticone al 4% e ne à ̈ stata valutata l’efficacia in confronto con fenotrina, liquido allo 0,5%. E’ stato dimostrato che Pinfe stazione da pidocchi può essere curata con il dimeticone, che appare meno irritante dei trattamenti preesistenti ed esercita sul pidocchio un’azione fisica che non dovrebbe essere influenzata dalla resistenza agli insetticidi neurotossici. La lozione di dimeticone utilizzata nella sperimentazione clinica conteneva 4% di dimeticone in una base di ciclometicone volatile.
Come spiegato nell’articolo summenzionato, la lozione viene applicata uniformemente sui capelli e sul cuoio capelluto, dopodiché, in seguito all’evaporazione del ciclometicone, il prodotto si essicca e rimane il solo principio attivo, costituito dal dimeticone.
Sommario dell<1>invenzione
II problema alla base della presente invenzione à ̈ stato quello di mettere a disposizione una composizione in grado di controllare artropodi, in particolare ectoparassiti come ad esempio i pidocchi, che presentasse caratteristiche di efficacia paragonabili o migliori di quelle presentate dalle convenzionali composizioni a base di insetticidi, accompagnate da caratteristiche di ottima tollerabilità e di trascurabile se non nulla tossicità.
Un simile problema à ̈ stato risolto mediante l’uso di una composizione contenente vitamina E o un suo derivato in un veicolo comprendente un silossano volatile.
Per “silossano volatile†si intende un silossano che ha una pressione di vapore misurabile a 25°C ed ha generalmente una viscosità inferiore a 50 centistokes, nonché un punto di ebollizione inferiore a 300°C.
Preferibilmente il silossano volatile à ̈ scelto fra ciclometicone pentamero, ciclometicone tetramero, ciclometicone esamero, esame tildisilos sano e loro miscele. E’ particolarmente preferito l’uso del ciclometicone pentamero.
La vitamina E può essere utilizzata come d-a-tocoferolo o come miscela dei due enantiomeri d e 1 dell’a-tocoferolo o come miscela di altri tocoferoli (β, γ, ε, ζ, η). E’ preferito l’utilizzo di α-tocoferolo acetato.
Secondo un aspetto della presente invenzione, la composizione à ̈ costituita essenzialmente da vitamina E o un suo estere e ciclometicone, in particolare ciclometicone pentamero. Preferibilmente tale composizione à ̈ erogata mediante un dispositivo per erogazione spray.
Tale dispositivo per erogazione spray può essere costituito da un nebulizzatore “no-gas†oppure da una bombola spray contenente la composizione secondo l’invenzione e un propellente quale un idrocarburo saturo, ad es. propano o butano, o un idrofluorocarburo (HFC).
Secondo un aspetto della presente invenzione, il dispositivo per l’erogazione spray della composizione comprende un contenitore collassabile a sua volta contenuto in una bombola spray riempita con un fluido sotto pressione, che provoca l’erogazione della suddetta composizione in forma finemente nebulizzata.
Quale fluido sotto pressione si possono utilizzare idrocarburi saturi, quali propano o butano, oppure idrocarburi fluorurati (HFC) ma preferibilmente si utilizzano azoto, anidride carbonica e convenientemente aria. Dispositivi per erogazione spray costituiti da una bombola contenente al suo interno un contenitore collassabile sono descritti ad esempio nella domanda di brevetto FR 2 436 085. E’ risultato particolarmente conveniente ai fini della presente invenzione l’impiego di un dispositivo spray commercializzato dalla ditta CO STER TECNOLOGIE SPECIALI SPA, ITALIA.
Utilizzando il dispositivo in questione, si riesce ad applicare la composizione in forma finemente nebulizzata, con creazione di un film dotato di caratteristiche di notevole bioadesività nei confronti dei capelli e del cuoio capelluto, ciò che favorisce l’azione del principio attivo.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, una composizione che risolve il suddetto problema tecnico à ̈ in forma di gel idrofobo e comprende vitamina E o un suo derivato, un silicone volatile, scelto dal gruppo comprendente ciclometicone pentamero, ciclometicone tetramero, ciclometicone esamero, esametildisilossano e loro miscele, e olio di ricino idrogenato.
Preferibilmente la suddetta composizione contiene da 20 a 70% di vitamina E acetato, da 20 a 70% del suddetto silicone volatile e da 7 a 13% di olio di ricino idrogenato.
Quale silicone volatile à ̈ preferito il ciclometicone pentamero. La composizione può convenientemente contenere anche da 7 a 15% di un componente oleoso scelto dal gruppo comprendente oli vegetali ed esteri di acidi grassi quali ottile palmitato, isopropile miristato, etile oleato e loro miscele, nonché da 2 a 3% di dimeticonolo.
In un suo ulteriore aspetto, la presente invenzione riguarda Fuso di vitamina E o di un suo derivato nella preparazione di un medicamento per il controllo di ectoparassiti, in particolare di pidocchi umani.
In particolare, nella preparazione di tale medicamento si utilizza, assieme alla vitamina E o a un suo derivato, un silicone volatile. Il silicone volatile à ̈ scelto preferibilmente fra ciclometicone pentamero, ciclometicone tetramero, esametildisilossano e loro miscele. E’ particolarmente preferito l’uso del ciclometicone pentamero.
Utilizzando la composizione secondo l’invenzione, si à ̈ riusciti ad ottenere un controllo totale delle infestazioni da artropodi, e in particolare da ectoparassiti dell’uomo, quali i pidocchi, senza effetti tossici o irritativi.
L’efficacia à ̈ risultata superiore a quella delle composizioni a base di insetticidi convenzionalmente utilizzata così come a quella delle lozioni a base di dimeticone.
In caso di infestazioni da pidocchi, l’uso della composizione con l’ausilio di un dispositivo di erogazione spray à ̈ risultato particolarmente vantaggioso, in virtù della grande uniformità di distribuzione ottenuta a livello dei capelli e del cuoio capelluto.
Descrizione dettagliata
La presente invenzione sarà ulteriormente descritta facendo riferimento ad alcuni esempi fomiti a titolo illustrativo e non limitativo e facendo altresì riferimento all’unico disegno schematico qui allegato (Fig. 1).
In tale disegno à ̈ schematicamente rappresentato un dispositivo spray, che presenta un contenitore 1 collassabile, contenente la composizione sopra descritta, connesso ad una valvola 2 sulla quale agisce un erogatore 3; il contenitore 1 collassabile à ̈ a sua volta racchiuso all’interno di una bombola 4, con la valvola 2 aggraffata al bordo della bombola 4, e lo spazio fra la parete interna della bombola 4 ed il contenitore 1 à ̈ riempito da un gas sotto pressione.
ESEMPIO 1
d,l-alfa-tocoferolo acetato 20%
Ciclometicone pentamero 80%
Le percentuali sopra riportate, così come quelle che saranno riportate d’ora innanzi, sono percentuali in peso sul peso totale della composizione.
Dopo aver inserito il contenitore 1 collassabile nella bombola 2 e aggraffato la valvola 2 al bordo della bombola 4, lo spazio fra il contenitore 1 e la parete interna della bombola 4 à ̈ stato riempito con aria a 10 atmosfere. A questo punto la soluzione ottenuta disperdendo nel ciclometicone l’alfa- tocoferolo acetato à ̈ stata introdotta sotto flusso di azoto nel contenitore 1 collassabile secondo metodi noti nella tecnica.
ESEMPIO 2
Ciclometicone pentamero 245 39,5%
Vitamina E acetato 30,0%
Olio di ricino idrogenato 10,5%
Ottile palmitato 10,0% Ciclometicone/ dime ticonolo 8:2 10,0%
In un miscelatore a turbina di acciaio (ditta Dumec) sono stati introdotti 525 g di olio di ricino idrogenato (Cutina HR<®>)e 500 g di ottile palmitato e si à ̈ agitato riscaldando ad una temperatura di circa 80-90°C fino a ottenere la dissoluzione dell’olio di ricino idrogenato.
A questo punto sono stati aggiunti, sempre sotto agitazione e alla stessa temperatura di cui sopra, 1500 g di vitamina E acetato ed à ̈ stato fatto il vuoto all’interno del miscelatore (vuoto pari a 600 cmHg).
Una volta ottenuto il grado di vuoto desiderato, sono stati aggiunti, sempre sotto agitazione, 500 g di una miscela preformata ciclometicone pentamero/ dime ticonolo 8:2 e 1975 g di ciclometicone pentamero 245.
La miscela omogenea così ottenuta à ̈ stata portata a temperatura ambiente sotto continua agitazione, ottenendo alla fine un gel idrofobo di consistenza semisolida e traslucido.
Le formulazioni di cui agli esempi 1 e 2 sono state testate per la loro capacità di controllare infestazioni da pidocchi del capo ( Pediculus capitis), come esposto qui di seguito.
TEST 1
Sono stati ottenuti pidocchi del capo da bambini volontari mediante asportazione con pettine dalle teste dei bambini secondo la “Insect R&D Limited Standard Operating Procedure CT.LLI.COM.I edizione n. 1.0. Di conseguenza i pidocchi utilizzati nel test sono stati ottenuti da fonti differenti. Ciò ha assicurato una rappresentazione accurata della normale variazione dei pidocchi del capo che si possono con buona probabilità incontrare nelle comunità, ed ogni variazione di risposta à ̈ stata pertanto rappresentativa dell’intervallo di risposta che à ̈ probabile incontrare nell’utilizzo da parte del consumatore.
I pidocchi sono stati distribuiti in gruppi di venti su quadrati di garza di nylon a maglie aperte, quale substrato di appoggio. Ciascun gruppo à ̈ stato collocato su una piastra di Petri di plastica da 90 millimetri.
Ciascun quadrato (4 cm<2>) di garza con attaccati i pidocchi à ̈ stato poi massaggiato con circa 5 mi della formulazione da testare. Ciò à ̈ stato fatto sulla garza asciutta così da poter usare le formulazioni tal quali. Le formulazioni sono state poi lasciate esposte all’aria per il tempo di esposizione stabilito.
Dopo che i pidocchi sono rimasti esposti alla formulazione da testare per un dato tempo di esposizione, à ̈ stata aggiunta acqua alla garza, insieme a circa 1 mi di shampoo e la garza à ̈ stata massaggiata di nuovo per produrre una schiuma soddisfacente. La garza à ̈ stata poi risciacquata tre volte con 250 mi di acqua del rubinetto calda (34 °C) versata sopra e attraverso i quadrati di garza. La garza à ̈ stata poi asciugata per tamponamento con tessuto per detersione medica e incubata in condizioni di normale mantenimento in piastre di Petti di plastica pulite di dimensioni appropriate fino a che sono stati registrati i risultati.
II procedimento à ̈ stato ripetuto due volte quando si à ̈ utilizzata la formulazione spray dell’esempio 1 , una volta con un tempo di esposizione di venti minuti e una volta con un’esposizione continua, in cui la formulazione non à ̈ stata lavata via.
Quando si à ̈ utilizzata la formulazione di cui all’esempio 2, si à ̈ utilizzato un tempo di esposizione di venti minuti.
È stato eseguito anche un controllo, trattando con acqua, sempre con un tempo di esposizione di 20 minuti.
Dopo aver lavato via le formulazioni da testare, si à ̈ proceduto all’osservazione dei pidocchi ad intervalli, per identificare segni di ripresa o di degenerazione. Sono state effettuate letture di attività e di sopravvivenza a 1, 2, 3 e 24 ore.
I risultati sono riassunti nella seguente tabella 1, che illustra la mortalità di 20 pidocchi dopo trattamento con le due formulazioni e con un controllo.
TABELLA 1
Mortalità Mortalità (%) corretta Trattamento Tempo Totali Morti Vivi Malati (%) Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (Esposizione 3 ore 20 20 0 0 100 100 per tutto il 24 ore 20 20 0 0 100 100 periodo di
osservazione)
Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100
1 ora 20 20 0 0 100 100 2 ore 20 20 0 0 100 100 Formulazione 3 ore 20 20 0 0 100 100 esempio 2 24 ore 20 20 0 0 100 100
1 ora 20 0 100 0 0 0
2 ore 20 0 100 0 0 0
3 ore 20 0 100 0 0 0
Controllo 24 ore 20 0 100 0 0 0
La mortalità corretta à ̈ stata calcolata mediante la formula di Abbott, che viene applicata ai dati sperimentali ottenuti da test che utilizzano organismi viventi. La correzione tiene in considerazione la mortalità espressa nel gruppo di organismi di controllo, dovuta a fattori come la mortalità naturale e le procedure di manipolazione.
La formula à ̈ la seguente:
(M* - M<c>)
Mi = - x 100
(100 - M<=)
in cui:
M<1>= mortalità corretta
M<1>= mortalità osservata nel gruppo di test
M<c>= mortalità osservata nel gruppo di controllo.
Questa correzione à ̈ stata sviluppata per tenere conto di livelli di mortalità relativamente elevati nei gruppi di controllo, dell’ordine del 20% o superiori. Tuttavia essa può essere applicata a qualunque esperimento laddove si ritenga che la mortalità dei controlli possa influenzare l’interpretazione dei risultati.
In alcuni esperimenti, nei quali l’attività della sostanza da testare à ̈ bassa, la mortalità corretta può essere inferiore a zero. Risultati di questo tipo sono identificati da valori di mortalità racchiusi in parentesi quadre, con il numero preceduto dal segno meno, ad es. [-2,4].
Come si nota dalla tabella, si à ̈ avuta una mortalità completa di tutti i pidocchi trattati con la formulazione secondo l’esempio 1, sia dopo un tempo di esposizione di 20 minuti, sia con esposizione continua. I risultati mostrano anche la mortalità di tutti i pidocchi trattati con la formulazione dell’esempio 3 dopo un’esposizione di 20 minuti. Tutti i pidocchi, in tutti e tre i trattamenti, risultavano morti entro la prima ora di esposizione alla formulazione.
Si può escludere che il massaggio praticato con le formulazioni sulla garza abbia contribuito alla mortalità dei pidocchi, poiché i risultati del controllo indicano che il massaggio non ha alcun effetto.
Dall’osservazione dei pidoccchi trattati con la formulazione spray secondo l’esempio 1 si à ̈ notato che i pidocchi sottoposti all 'azione dello spray sulla superficie piana della piastra di Petti venivano avviluppati in un menisco dello spray e venivano immobilizzati molto rapidamente.
In conclusione, dalla tabella si evince che tutti i trattamenti con le due formulazioni secondo l’invenzione hanno condotto ad un incremento del 100% della mortalità dei pidocchi in confronto con il controllo. In tutti i casi il 100% di mortalità à ̈ stato raggiunto entro la prima ora dopo aver lavato via le formulazioni sotto esame (un’ora e venti minuti dopo l’applicazione) .
TEST 2
E’ stato inoltre eseguito un test di confronto fra la formulazione deH’esempio 1, il prodotto commerciale HEDRIN (soluzione al 4% di dimeticone in ciclometicone) e un controllo costituito da acqua.
Sono stati ottenuti pidocchi del capo da bambini volontari con le stesse modalità esposte più sopra per il test 1.
I pidocchi sono stati distribuiti in gruppi di venti su quadrati di garza di nylon a maglie aperte, quale substrato di appoggio. Ciascun gruppo à ̈ stato collocato su una piastra di Petri di plastica da 90 millimetri.
Ciascun quadrato (4 cm<2>) di garza con attaccati i pidocchi à ̈ stato poi massaggiato con circa 5 mi della formulazione da testare. Ciò à ̈ stato fatto sulla garza asciutta così da poter usare le formulazioni tal quali. Le formulazioni sono state poi lasciate esposte all’aria per il tempo di esposizione stabilito.
Dopo che i pidocchi sono rimasti esposti alla formulazione da testare per un dato tempo di esposizione, à ̈ stata aggiunta acqua alla garza, insieme a circa 1 mi di shampoo e la garza à ̈ stata massaggiata di nuovo per produrre una schiuma soddisfacente. La garza à ̈ stata poi risciacquata tre volte con 250 mi di acqua del rubinetto calda (34 °C) versata sopra e attraverso i quadrati di garza. La garza à ̈ stata poi asciugata per tamponamento con tessuto per detersione medica e incubata in condizioni di normale mantenimento in piastre di Petri di plastica pulite di dimensioni appropriate fino a che sono stati registrati i risultati.
Il procedimento à ̈ stato eseguito tre volte utilizzando la formulazione dell’esempio 1, con un tempo di esposizione di 20 minuti, e tre volte utilizzando il prodotto HEDRIN, anche in questo caso con un tempo di esposizione di 20 minuti.
Una volta eseguiti i risciacqui di cui sopra, i pidocchi sono stati osservati a determinati intervalli, per verificare segnali di recupero o di degenerazione. Le osservazioni di attività e sopravvivenza sono state effettuate a distanza di 1, 2, 3 e 24 ore.
I risultati delle osservazioni sono riassunti nelle seguenti tabelle 2, 3 e 4.
TABELLA 2
Mortalità Mortalità (%) corretta Trattamento Tempo Totali Morti Vivi Malati (%) Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100 Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100 Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100
La tabella 2 mostra i dati di mortalità di tre gruppi di 20 pidocchi dopo trattamento con la formulazione secondo l’e sempio 1.
TABELLA 3
Mortalità Mortalità Trattarne nt (%) corretta o Tempo Totali Morti Vivi Malati {%)
1 ora 20 20 0 0 100 100 2 ore 20 20 0 0 100 100 3 ore 20 20 0 0 100 100 HEDRIN 24 ore 20 20 0 0 100 100
1 ora 20 16 1 3 95 94,0 2 ore 20 20 0 0 100 100 3 ore 20 20 0 0 100 100 HEDRIN 24 ore 20 20 0 0 100 100
1 ora 20 15 4 1 80 76,01 2 ore 20 16 3 1 85 80,86 3 ore 20 18 1 1 95 93,18 HEDRIN 24 ore 20 18 1 1 95 40,05 La tabella 3 mostra la mortalità di tre gruppi di 20 pidocchi dopo trattamento con HEDRIN.
TABELLA 4
Mortalità Mortalità (%) corretta Trattamento Tempo Totali Morti Vìvi Malati (%)
1 ora 20 4 14 2 30 N/A 2 ore 20 7 11 2 45 N/A Controllo 3 ore 20 10 8 2 60 N/A (acqua) 24 ore 20 16 3 1 85 N/A
1 ora 20 0 20 0 0 N/A 2 ore 20 0 20 0 0 N/A Controllo 3 ore 20 0 20 0 0 N/A (acqua) 24 ore 20 16 2 2 90 N/A
1 ora 20 3 16 1 20 N/A 2 ore 20 3 16 1 20 N/A Controllo 3 ore 20 3 16 1 20 N/A (acqua) 24 ore 20 20 0 0 100 N/A N/A - non applicabile
La tabella 4 mostra la mortalità di tre gruppi di 20 pidocchi dopo trattamento con acqua.
Come si nota dalla tabella 2, il trattamento con la formulazione secondo l’esempio 1 ha determinato la mortalità completa di tutti i pidocchi dopo un tempo di esposizione di 20 minuti. In tutti e tre i gruppi trattati si à ̈ osservata la morte di tutti i pidocchi entro la prima ora successiva all’esposizione alla formulazione e non sono stati notati segni di ripresa a 2, 3 e 24 ore di distanza.
In generale, il trattamento con la formulazione secondo l’esempio 1 à ̈ risultato più efficace di quello del prodotto di confronto; HEDRIN, seppure anche tale prodotto abbia presentato un significativo incremento della mortalità rispetto ai controlli.
In uno dei gruppi trattati con HEDRIN sono però occorse due ore dal trattamento di lavaggio per avere la morte di tutti i pidocchi. In un altro gruppo due pidocchi sono rimasti in vita persino dopo 24 ore.
TEST 3
E’ stato eseguito anche un test di confronto fra la formulazione delTesempio 1, uno spray ad aria compressa analogo a quello descritto neU’esempio 1 ma contenente 100% di ciclometicone e un controllo costituito da acqua.
Sono stati ottenuti pidocchi del capo da bambini volontari con le stesse modalità esposte più sopra per il test 1.
I pidocchi sono stati distribuiti in gruppi di venti su quadrati di garza di nylon a maglie aperte, quale substrato di appoggio. Ciascun gruppo à ̈ stato collocato su una piastra di Petri di plastica da 90 millimetri.
Ciascun quadrato (4 cm<2>) di garza con attaccati i pidocchi à ̈ stato poi massaggiato con circa 5 mi della formulazione da testare. Ciò à ̈ stato fatto sulla garza asciutta così da poter usare le formulazioni tal quali. Le formulazioni sono state poi lasciate esposte alTaria per il tempo di esposizione stabilito.
Dopo che i pidocchi sono rimasti esposti alla formulazione da testare per un dato tempo di esposizione, à ̈ stata aggiunta acqua alla garza, insieme a circa 1 mi di shampoo e la garza à ̈ stata massaggiata di nuovo per produrre una schiuma soddisfacente. La garza à ̈ stata poi risciacquata tre volte con 250 mi di acqua del rubinetto calda (34 °C) versata sopra e attraverso i quadrati di garza. La garza à ̈ stata poi asciugata per tamponamento con tessuto per detersione medica e incubata in condizioni di normale mantenimento in piastre di Petri di plastica pulite di dimensioni appropriate fino a che sono stati registrati i risultati.
Il procedimento à ̈ stato eseguito tre volte utilizzando la formulazione deiresempio 1, con un tempo di esposizione di 20 minuti, e tre volte utilizzando lo spray contenente 100% di ciclometicone, anche in questo caso con un tempo di esposizione di 20 minuti. Il procedimento à ̈ stato eseguito tre volte anche con il controllo, trattando con acqua, anche in questo caso con un tempo di esposizione di 20 minuti.
Una volta eseguiti i risciacqui di cui sopra, i pidocchi sono stati osservati a determinati intervalli, per verificare segnali di recupero o di degenerazione. Le osservazioni di attività e sopravvivenza sono state effettuate a distanza di 1, 2, 3 e 24 ore.
I risultati delle osservazioni sono riassunti nelle seguenti tabelle 5, 6 e 7.
Tabella 5
Mortalità Mortalità (%) corretta Trattamento Tempo Totali Morti Vivi Malati (%) 100% 1 ora 20 20 0 0 100 100 ciclometicone 2 ore 20 20 0 0 100 100 spray (20 3 ore 20 19 0 1 100 100 minuti di 24 ore 20 19 0 1 100 100 esposizione)
100% 1 ora 20 20 0 0 100 100 ciclometicone 2 ore 20 20 0 0 100 100 spray (20 3 ore 20 20 0 0 100 100 minuti di 24 ore 20 17 2 1 90 86,36 esposizione)
100% 1 ora 20 20 0 0 100 100 ciclometicone 2 ore 20 20 0 0 100 100 spray (20 3 ore 20 18 1 1 95 93,18 minuti di 24 ore 20 14 4 2 80 [-1,4] esposizione)
La tabella 5 mostra la mortalità di tre gruppi di 20 pidocchi dopo trattamento con ciclometicone 100% spray.
Tabella 6
Mortalità Mortalità (%) corretta Trattamento Tempo Totali Morti Vivi Malati (%) Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100 Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100 Formulazione 1 ora 20 20 0 0 100 100 esempio 1 2 ore 20 20 0 0 100 100 (20 minuti di 3 ore 20 20 0 0 100 100 esposizione) 24 ore 20 20 0 0 100 100
La tabella 6 mostra i dati di mortalità di tre gruppi di 20 pidocchi dopo trattamento con la formulazione secondo l’esempio 1.
Tabella 7
Mortalità Mortalità (%) corretta Trattamento Tempo Totali Morti Vivi Malati (%)
1 ora 20 4 14 2 30 N/A 2 ore 20 7 11 2 45 N/A Controllo 3 ore 20 10 8 2 60 N/A (acqua) 24 ore 16 3 1 85 N/A
1 ora 20 0 20 0 0 N/A 2 ore 20 0 20 0 0 N/A Controllo 3 ore 20 0 20 0 0 N/A (acqua) 24 ore 20 16 2 2 90 N/A
1 ora 20 3 16 1 20 N/A 2 ore 20 3 16 1 20 N/A 3 ore 20 3 16 1 20 N/A Controllo 24 ore 20 20 0 0 100 N/A (acqua)
N/A = non applicabile.
La tabella 7 mostra la mortalità di tre gruppi di 20 pidocchi dopo trattamento con acqua.
Dalla tabella 5 si nota che lo spray di ciclometicone 100% ha determinato una mortalità del 100% in due dei gruppi testati dopo 3 ore ma una mortalità del 95% nel terzo gruppo, ciò che conduce ad una mortalità media del 98,33%, maggiore del 71,67% di quella riscontrata per i controlli. Tutti i pidocchi, in tutti e tre i gruppi, apparivano morti dopo 1 ora tuttavia si riscontrava un certo livello di ripresa in tutti e tre i gruppi e, dopo 24 ore, la mortalità media era del 90%.
I risultati della tabella 6 mostrano una mortalità del 100% di tutti i pidocchi trattati con la formulazione secondo l’esempio 1, dopo un tempo di esposizione di 20 minuti. Tutti ì pidocchi, in tutti e tre i gruppi, erano morti entro la prima ora dopo l’esposizione alla formulazione. Non à ̈ stata osservata alcuna ripresa dei pidocchi. La formulazione secondo l’esempio 1 ha prodotto un tasso di mortalità dopo 3 ore maggiore del 73,34% di quello dei controlli e maggiore dell’1,67% di quello osservato per lo spray di ciclometicone 100%.
Dopo 24 ore la formulazione secondo l’esempio 1 ha determinato un tasso di mortalità maggiore del 10% di quello riscontrato con lo spray di ciclometicone 100%. Questo rappresenta una chiara evidenza del fatto che la vitamina E acetato contenuta nella formulazione secondo l’esempio 1 ha un effetto significativo sui pidocchi.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Uso di una composizione contenente vitamina E o un suo derivato in un veicolo comprendente un silossano volatile per il controllo di artropodi.
  2. 2. Uso secondo la rivendicazione 1, in cui detto silossano volatile à ̈ scelto fra ciclometicone pentamero, ciclometicone tetramero, esametildisilossano e loro miscele.
  3. 3. Uso secondo la rivendicazione 1, in cui detto silossano volatile à ̈ ciclometicone pentamero.
  4. 4. Uso secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti artropodi sono ectoparassiti, in particolare pidocchi.
  5. 5. Uso secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta composizione à ̈ costituita essenzialmente da vitamina E o un suo estere e un silossano volatile.
  6. 6. Uso secondo la rivendicazione 5, in cui detta composizione à ̈ costituita essenzialmente da vitamina E acetato e ciclometicone pentamero.
  7. 7. Uso secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detta composizione à ̈ erogata mediante un dispositivo per erogazione spray.
  8. 8. Uso secondo la rivendicazione 7, in cui detto dispositivo comprende un contenitore (1) collas sabile a sua volta contenuto in una bombola spray (4) riempita con un fluido sotto pressione, che provoca l’erogazione di detta composizione in forma finemente nebulizzata.
  9. 9. Uso secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta composizione à ̈ in forma di gel idrofobo e comprende vitamina E o un suo derivato, un silicone volatile, scelto dal gruppo comprendente ciclometicone pentamero, ciclometicone tetramero, ciclometicone esamero, esametildisilossano e loro miscele, e olio di ricino idrogenato.
  10. 10. Uso secondo la rivendicazione 9, in cui detta ccomposizione comprende da 20 a 70% di vitamina E acetato, da 20 a 70% di detto silicone volatile e da 7 a 13% di olio di ricino idrogenato.
  11. 11. Uso secondo una qualunque delle rivendicazioni 9 e 10, in cui detto silicone volatile à ̈ ciclometicone pentamero.
  12. 12. Uso secondo una qualunque delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui detta composizione comprende ulteriormente da 7 a 15% di un componente oleoso scelto dal gruppo comprendente oli vegetali ed esteri di acidi grassi quali ottile palmitato, isopropile miristato, etile oleato e loro miscele.
  13. 13. Uso secondo una qualunque delle rivendicazioni da 9 a 12, in cui detta composizione comprende ulteriormente da 2 a 3% di dimeticonolo.
  14. 14. Uso di vitamina E o di un suo derivato nella preparazione di un medicamento per il controllo di ectoparassiti.
  15. 15. Uso secondo la rivendicazione 14, in cui detti ectoparassiti sono pidocchi umani.
  16. 16. Uso secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui nella preparazione di detto medicamento si utilizza anche un silicone volatile.
  17. 17. Uso secondo la rivendicazione 16, in cui detto silicone volatile à ̈ scelto dal gruppo comprendente ciclometicone pentamero, ciclometicone tetramero, ciclometicone esamero esametildisilossano e loro miscele.
  18. 18. Uso secondo la rivendicazione 16, in cui deto silicone volatile à ̈ ciclometicone pentamero.
  19. 19. Metodo per il controllo di artropodi, comprendente l’applicazione a detti artropodi di una composizione contenente vitamina E o un suo derivato, in un veicolo comprendente un silossano volatile.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 19, in cui detta composizione à ̈ erogata mediante un dispositivo per erogazione spray.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, in cui detto dispositivo comprende un contenitore (1) collassabile a sua volta contenuto in una bombola (4) spray riempita con un fluido sotto pressione, che provoca l’erogazione di detta composizione in forma finemente nebulizzata.
  22. 22. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 19 a 21, in cui detta composizione à ̈ costituita essenzialmente da vitamina E acetato e ciclometicone pentamero.
  23. 23. Vitamina E o un suo derivato per l’uso nel controllo di ectoparassiti, in particolare nel trattamento della pediculosi.
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