ITMI20081667A1 - Elica nautica a passo variabile - Google Patents

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ITMI20081667A1
ITMI20081667A1 IT001667A ITMI20081667A ITMI20081667A1 IT MI20081667 A1 ITMI20081667 A1 IT MI20081667A1 IT 001667 A IT001667 A IT 001667A IT MI20081667 A ITMI20081667 A IT MI20081667A IT MI20081667 A1 ITMI20081667 A1 IT MI20081667A1
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cylindrical body
propeller
nautical
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propeller according
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IT001667A
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Ing Massimiliano Bianchi
Original Assignee
Max Prop S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63HMARINE PROPULSION OR STEERING
    • B63H3/00Propeller-blade pitch changing
    • B63H3/008Propeller-blade pitch changing characterised by self-adjusting pitch, e.g. by means of springs, centrifugal forces, hydrodynamic forces
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63HMARINE PROPULSION OR STEERING
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un’elica nautica a passo variabile, del tipo in cui ciascuna pala è vincolata, direttamente o indirettamente, all'albero motore dell'imbarcazione in modo girevole attorno ad un asse trasversale all'asse dello stesso albero motore, tramite un corpo cilindrico esterno, calettato coassialmente sull'albero motore, o meglio su un corpo cilindrico interno, a sua volta solidale a, o coincidente con, l’albero motore.
Si osservi che qui e nel seguito ci si riferirà indifferentemente a eliche nautiche a passo variabile automaticamente o manualmente, dato che tale distinzione, come sarà chiaro per un esperto del settore, non ha alcuna rilevanza nei confronti della presente invenzione.
È tecnica nota, nell’ambito delle eliche nautiche a passo variabile, vincolare le pale girevoli all’albero motore dell'imbarcazione tramite un corpo cilindrico esterno, opportunamente sagomato, il quale viene vincolato all'albero motore solitamente tramite l'interposizione di un mozzo calettato in modo coassiale sullo stesso albero motore.
Il fissaggio del corpo cilindrico esterno al mozzo è generalmente realizzato tramite bulloni, viti, o altri mezzi filettati di fissaggio, i quali hanno asse sia trasversale, sia parallelo all'asse dell’albero motore, ovvero dell'elica.
Inoltre, di norma, il corpo cilindrico esterno è costituito da più parti complementari, le quali vengono mutuamente fissate tramite bulloni, o viti, o altri mezzi filettati di fissaggio, aventi anch’essi asse trasversale e/o parallelo all’asse dell’elica.
L’assemblaggio mediante bulloni, viti, o altri mezzi filettati di fissaggio delle varie parti che compongono l’elica nautica, presenta però alcuni inconvenienti.
Infatti, durante l’uso dell’elica nautica, a causa delle vibrazioni che si trasmettono lungo l’intera catena cinematica che parte dal motore dell'imbarcazione fino alle pale, vi è la concreta possibilità che i mezzi filettati di fissaggio si allentino, con conseguente rischio di perdere le varie parti che costituiscono l'elica.
Inoltre, lo smontaggio e montaggio dell’elica, ad esempio per manutenzione, si rivelano essere operazioni difficoltose, data la necessità di svitare e avvitare un consistente numero di bulloni, viti, o altri mezzi filettati di fissaggio.
A ciò si aggiunga che il possibile impiego di accorgimenti meccanici, quali il forare la festa delle viti per l’impiego di coppiglie di sicurezza anfisvitamento, o altro ancora noto alla tecnica, atti ad impedire l'allentamento dei mezzi filettati di fissaggio, costituisce un aggravio non solo della complessità, e quindi del costo, dell’elica, ma altresì della difficoltà di montaggio e smontaggio sopra lamentata.
έ uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un'elica nautica a passo variabile, in cui gli inconvenienti della tecnica anteriore nota sopra riportati siano superati.
È pertanto scopo della presente invenzione quello di fornire un’elica nautica a passo variabile che risulti altamente affidabile e che nel contempo sia facilmente montabile e smontabile,
E un altro scopo della presente invenzione quello di realizzare un'elica nautica a passo variabile che sia di semplice struttura, pur risultando estremamente efficiente.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dall'elica nautica a passo variabile secondo la prima rivendicazione indipendente e le successive rivendicazioni dipendenti.
L’elica nautica a passo variabile, secondo la presente invenzione, comprende un corpo cilindrico interno, solidale a, o coincidente con, un albero motore dell'imbarcazione, ed almeno una pala imperniata ad un corpo cilindrico esterno dell’elica, coassiale al suddetto corpo cilindrico interno, e costituito da una o più porzioni tra loro vincolate. Tale corpo cilindrico esterno dell’elica è poi, secondo tecnica nota, calettato coassialmente sul corpo cilindrico interno. Il suddetto corpo cilindrico esterno dell’elica, secondo la presente invenzione, è vantaggiosamente vincolato al corpo cilindrico interno per mezzo di uno o più elementi di fissaggio ad incastro di parti complementari.
Tali elementi di fissaggio ad incastro di parti complementari consentono di evitare l’uso di bulloni, viti, o altri mezzi filettati di fissaggio per vincolare il corpo cilindrico esterno a quello interno, risolvendo così i problemi della tecnica anteriore nota, sopra elencati.
Secondo un aspetto preferito della presente invenzione, gli elementi di fissaggio ad incastro di parti sono deformabili, elasticamente o plasticamente, così da poter essere disposti nella loro posizione operativa a seguito di una deformazione
I suddetti elementi di fissaggio deformabili possono essere scelti, a titolo esemplificativo, tra anelli elastici di arresto (ad esempio, Seeger), anelli reggispinta, o chiavistelli deformabili plasticamente o elasticamente.
Secondo un preferito aspetto della presente invenzione, inoltre, il corpo cilindrico esterno dell’elica, destinato a supportare le pale girevoli, comprende più porzioni tra loro vincolate per giustapposizione e/o contrapposizione di parti complementari, ovvero anche'esse per incastro di parti. L'insieme di tali parti tra loro incastrate viene poi vincolato ai corpo cilindrico interno, il quale può essere un mozzo solidale all’albero motore dell'imbarcazione, tramite i succitati elementi di fissaggio ad incastro di parti.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il corpo cilindrico interno comprende una battuta per una estremità del suddetto corpo cilindrico esterno, mentre l’altra estremità del corpo cilindrico esterno è vincolata, almeno assialmente, dai detti uno o più elementi di fissaggio ad incastro di parti complementari.
In questo modo, come sarà chiaro ad un esperto del settore, scompare, o comunque viene ad essere minimizzato, l'uso di mezzi filettati di fissaggio per il montaggio dell’elica nautica a passo variabile, secondo la presente invenzione.
Verranno ora descritte, a titolo solamente esemplificativo e non limitativo, alcune forme di realizzazione preferita della presente invenzione, con riferimento alle figure allegate, in cui:
la figura 1 è una vista parziale in sezione di un’elica nautica a passo variabile secondo una prima forma realizzativa della presente invenzione; la figura 2 è una vista schematica frontale dell’elica nautica di figura 1 , priva della ogiva di protezione; e
la figura 3 è una vista parziale in sezione di un'elica nautica a passo variabile, secondo una ulteriore forma realizzativa della presente invenzione.
Con riferimento alle figure 1 e 2, l’elica nautica 1 a passo variabile, qui illustrata, comprende un corpo cilindrico interno 2, 3, avente asse X-X (asse dell'elica 1), costituito da un mozzo 2 avente diametro interno variabile (ovvero con una porzione interna rastremata), e da un albero motore 3 su cui è calettato coassialmente lo stesso mozzo 2, un corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3, formato da una pluralità di porzioni tra loro giustapposte, e vincolato in modo coassiale al mozzo 2, nonché una pluralità di pale 5 collegate al mozzo 2 in modo girevole attorno al proprio asse Y-Y, grazie al suddetto corpo cilìndrico esterno 4.1 , 4.2 e 4.3.
Le pale 5, grazie ad un insieme di ingranaggi, o altro cinematismo, 20, secondo tecnica nota, possono essere comandate in rotazione attorno al rispettivo asse Y-Y da un azionamento di tipo manuale o da un azionamento di tipo automatico, qui non mostrato.
L’albero motore 3 è reso solidale in rotazione al mozzo 2 grazie, ad esempio, ad un innesto a chiavetta (non mostrato) e/o alla realizzazione, rispettivamente su una porzione della superficie esterna dell’albero 3 e su una corrispondente porzione della superficie inferno del mozzo 2, di dentiere complementari a sviluppo assiale, tra loro ingranate (non mostrate). Inoltre, lo scorrimento relativo dell’albero 3 rispetto al mozzo 2 lungo l’asse X-X è impedito, da un lato, dalla particolare conformazione rastremata della superficie interna del mozzo 2 e della corrispondente superficie esterna dell’albero 3, la quale impedisce lo scorrimento in un senso (verso destra in figura 1 ) dell’albero 3 rispetto al mozzo 2, e, dall’altra parte, da un dado di estremità 13 che, avvitato all’estremità 19 di poppa (a destra in figura 1 ) dell'albero motore 3 e alla corrispondente estremità del mozzo 2, è conformato per impedire tale scorrimento lungo l’asse X-X (in particolare verso sinistra, in figura 1 ) dell'albero 3 rispetto al mozzo 2.
Si osservi che, pur se si è qui descritto un albero motore 3 di lunghezza tale da raggiungere sostanzialmente l’estremità 19 di poppa dell’elica 1 , è tecnica nota impiegare alternativamente un albero motore 3 di lunghezza inferiore, ad esempio esteso solo fino al termine della porzione interna rastremata del mozzo 2, e, conseguentemente, un relativo dado 13, dotato di una prolunga assiale, cilindrica e filettata internamente, che, estendendosi verso tale albero motore di minor lunghezza, è in grado comunque di avvitarsi ad esso.
Secondo un aspetto preferito della presente invenzione, il dado di estremità 13, comunque sia conformato per adattarsi alla lunghezza dell’albero motore 3, presenta, sulla sua porzione esterna al mozzo 2, una pluralità di denti radiali 17 (si veda figura 2), atti ad impegnarsi in relative cave 18, anch’esse radiali, di cui è dotata la superficie interna di un anello dentato antisvitamento 6.
L’anello antisvitamento ó, anch’esso coassiale all’elica 1, è montato sull’estremità di poppa del mozzo 2, ed è trattenuto assialmente dal corpo cilindrico esterno 4.1, 4.2, 4.3, e da una coppiglia 14 che, preposta ad impegnarsi in un foro ricavato radialmente sul dado 13, ha dimensioni e forma tali da impedire lo scorrimento verso poppa dell’anello 6.
Si noti che, al posto della coppiglia 14, avente il solo scopo di impedire che l’anello 6 si sfili dal mozzo 2 verso poppa (cioè verso destra in figura 1), è possibile usare qualsiasi altro mezzo noto di trattenuta meccanica, disposto radialmente, quale ad esempio una vite, o un grano o altro mezzo filettato, avvitabile in opportune sedi filettate che interessano il dado 13 e l'anello 6. Tali eventuali mezzi filettati, non essendo soggetti sostanzialmente a carichi, data la loro disposizione radiale, e considerato altresì il fatto, come si vedrà, che l'anello 6 non è sottoposto a carichi assiali particolarmente gravosi, non sono soggetti a problemi di allentamento.
L’anello 6 si impegna altresì, grazie alle sue suddette cave 18, con una dentatura a sviluppo assiale 7 di cui è dotata la porzione di poppa (a destra in figura 1 ) della superficie esterna del mozzo 2, così che tale anello 6 risulti solidale in rotazione, attorno all’asse X-X, allo stesso mozzo 2, e impedisca eventuali rotazioni del dado 13 rispetto all’albero 3 e al mozzo 2.
La dentatura a sviluppo assiale 7 della porzione di poppa della superficie esterna del mozzo 2 ingrana altresì con una corrispondente dentatura ad estensione assiale (non indicata) ricavata sulla superficie interna del corpo cilindrico 4.1 , montato coassialmente sul mozzo 2, così da trasmettere la coppia motrice, ovvero il moto circolare proveniente dall'albero 3, dallo stesso mozzo 2 a tale corpo cilindrico 4.1 .
Il corpo cilindrico 4,1 è a sua volta vincolato al corpo cilindrico 4.2, in modo tale da poter trasmettere la coppia motrice a quest'ultimo, mediante un dispositivo ammortizzato 8 per la trasmissione di una coppia, del tipo ad esempio descritto nella privativa ITMI2006A002441 , a nome della Richiedente.
Tale dispositivo 8 può prevedere l’ingranamento, con l'interposizione di un mezzo elastico, di due o più denti radiali appartenenti rispettivamente al corpo 4.1 e al corpo 4.2.
II corpo cilìndrico 4.2, come si vede in figura 1, è montato, anch’esso coassialmente, sul mozzo 2 ed è conformalo in modo tale da estendersi parzialmente sul corpo 4.1 e da impegnare, con parti complementari giustapposte, lo stesso corpo 4.1 .
Infine, il corpo cilindrico 4.2 è altresì vincolato in rotazione al corpo cilindrico 4.3, anch'esso montato coassialmente sul mozzo 2, grazie all'impegno di denti radiali 9, di cui tali corpi 4.2 e 4, 3 sono dotati.
Il corpo cilindrico 4.3, che può essere realizzato, secondo tecnica nota, mediante due gusci accoppiati mediante spine e relative sedi, trasmette a sua volta alle pale 5 il moto rotatorio attorno all'asse X-X dell'elica 1 , ovvero la coppia motrice.
Si osservi che le pale 5 stesse, e il loro cinematismo di azionamento, opportunamente sagomate, possono trattenere in reciproco accoppiamento tali due gusci costituenti il corpo cilindrico 4.3, durante il funzionamento dell'elica 1 .
Come detto, i corpi cilindrici 4.1 , 4.2, 4,3 costituiscono il succitato corpo cilindrico esterno dell'elica 1 , responsabile della trasmissione della coppia motrice dal mozzo 2 alle pale 5.
In particolare, tali corpi cilindrici 4.1 , 4.2, 4.3 sono tra loro accoppiati a formare il suddetto corpo cilindrico esterno grazie alla giustapposizione o contrapposizione di parti complementari, ad esempio si vedano le scanalature e modanature superiori di tali corpi cilindrici 4.1 , 4.2, 4.3, preposte ad impedire o ad ostacolare relativi scorrimenti assiali, e grazie al dispositivo ammortizzato 8 di trasmissione di una coppia e ai denti radiali 9, i quali vincolano in rotazione solidale tali corpi 4.1 , 4.2, 4.3.
In altre parole, il corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4,3 è in grado di trasmette la coppia molrice alle pale 5 grazie alla giustapposizione di parti complementari e alla catena cinematica che, dal mozzo 2 alle pale 5, comprende i denti a sviluppo assiale 7, il dispositivo ammortizzato 8 per la trasmissione di una coppia, e i denti radiali 9, nonché le sedi del corpo 4.3 entro cui sono posti gli alberi delle pale 5,
Si osservi che, sebbene qui si sia considerato un corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3 definito da più porzioni tra loro vincolate mediante giustapposizione/contrapposizione di parti complementari, qualsiasi altro tipo di corpo cilindrico esterno, noto alla tecnica, preposto a trasmettere il moto alle pale 5 e a consentirne la regolazione lungo il rispettivo asse, può essere parimenti impiegato, senza uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.
Quanto al vincolo statico che impedisce lo scorrimento relativo dell’insieme dei corpi 4.1 , 4,2 e 4.3, costituenti il suddetto corpo cilindrico esterno dell’elica 1 , rispetto al mozzo 2, lungo una direzione parallela all’asse X-X, è dato da un elemento, ricavato sulla superficie esterna del mozzo 2, agente da battuta nei confronti della estremità rivolta verso prua (ovvero, a sinistra in figura 1 ) del corpo cilindrico 4.3, e da un insieme di elementi di fissaggio 10, 1 1 , 12, agenti sul corpo cilindrico 4.1 in direzione di poppa, del tipo agente mediante incastro di parti complementari.
L’elemento di battuta del mozzo 2, qui non illustrato, può essere ad esempio una nervatura anulare esterna di diametro opportuno, o una porzione anulare della superficie esterna dello stesso mozzo 2 avente diametro maggiore rispetto al diametro interno del corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3, o almeno del corpo 4.3.
I suddetti elementi di fissaggio 10, 1 1, 12, nella particolare forma di realizzazione dell’elica 1 qui mostrafa, comprendono un anello reggispinta 10 che si inserisce, con interferenza di parfi, enfro due cave anulari affacciafe, coassiali, ricavate rispettivamente sul mozzo 2 e sul corpo cilindrico 4.1, con la cooperazione dell’anello antìsvitamento 6.
L'anello reggispinta 10, che può essere un anello metallico intagliato, deformabile elasficamente, o un anello metallico realizzato in due metà componibili, è trattenuto nella propria posizione operativa, impossibilitato a compiere eventuali spostamenti in direzione radiale, da un ulteriore anello di contenimento 1 1 , il quale è posto esternamente all’anello 10, ed è alloggiato in una sede anulare ricavata nel corpo 4.1 con la cooperazione del suddetto anello antisvitamento 6,
L’anello di contenimento 1 1 è a sua volta trattenuto nella sua corretta posizione operativa da un terzo anello [metallico) elastico di arresto 12, ad esempio un cosiddetto “Seeger”, alloggiato in una cava anulare ricavata per la maggior parte nel corpo 4.1 .
Più in particolare, come si vede in figura 1, l’anello reggispinfa 10 è alloggiato, in direzione radiale, parzialmente entro una prima cava anulare, con asse coincidente con l'asse X-X dell’elica, presente sulla superficie esterna del mozzo 2, e parzialmente entro una seconda sede anulare costituita da un intaglio circolare ricavato su una superficie frontale “di poppa’’ (rivolta a destra in figura 1 ) del corpo cilindrico 4.1 e da una parete posteriore “di prua’’ (rivolta a sinistra in figura 1 ) dell'anello anfisvitamento ó. Tale conformazione, dato che compito dell’anello reggispinta 10 è quello di impedire eventuali traslazioni dell’intero corpo cilindrico esterno 4.1, 4.2, 4.3 verso poppa, ovvero verso destra in figura 1 , mentre compito del succitato elemento di battuta del mozzo 2 è quello di impedire eventuali traslazioni del corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3 verso prua (verso sinistra in figura 1 ), è sufficiente ad impedire qualsiasi spostamento lungo l’asse X-X del corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3 rispetto al mozzo 2.
Si osservi che eventuali sollecitazioni assiali a cui, durante il moto dell’imbarcazione, può essere soggetto il corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3 si trasmettono sull’anello reggispinta 10, e da qui sul mozzo 2, ma sostanzialmente non si trasmettono, o si trasmettono in modo estremamente limitato, sull’anello di contenimento 1 1 , sull’anello di arresto 12 (Seeger) e sull’anello antìsvitamento ó.
Inoltre, l’impiego di cave, o alloggiamenti, anulari con asse coincidente con l’asse X-X dell’elica 1 , e quindi la relativa disposizione geometrica degli anelli 10, 1 1 , 12, impedisce che questi ultimi siano soggetti a sollecitazioni torcenti indotte dal mozzo 2.
A tal proposito, qualsiasi altra disposizione o conformazione delle cave o alloggiamenti dell'anello reggispinta 10 - ad esempio la realizzazione di cave solo sul mozzo 2 e sul corpo cilindrico 4.1 - può essere parimenti esperita, purché consenta all’anello 10 di esercitare la funzione di battuta di arresto, verso poppa, per l'intero corpo cilindrico esterno 4.1 , 4.2, 4.3.
Si osservi altresì che, anche se si sono qui descritti elementi di fissaggio ad incastro di parti complementari costituiti da anelli metallici, ad esempio anelli deformabili elasticamente o anelli divisi in due metà accoppiabili, posti in relative cave, qualsiasi altro tipo di elemento di fissaggio ad incastro di parti, preferibilmente per motivi legati aH’assemblaggio deformabile elasticamente o plasticamente (permanentemente), può essere parimenti utilizzato. Ad esempio, qualsiasi chiavistello metallico deformabile, elasticamente o plasticamente, può sostituire, in appositi alloggiamenti, l’anello reggispinta 10, sopra descritto.
5 L’elica a passo variabile 1 qui illustrata, infine, comprende una ogiva di poppa 15, vincolafa tramite viti 16 al corpo cilindrico 4.1 , la quale ha il solo scopo di proteggere l'elica 1 stessa durante il moto.
Il montaggio dell’elica 1 a passo variabile sopra descritta, secondo un procedimento preferito di montaggio, prevede che venga inizialmente 10 assemblato il gruppo comprendente le pale 5 e i gusci costituenti il corpo cilindrico 4.3 al di sopra della superficie esterna del mozzo 2, in modo tale che l’estremità di prua (a sinistra in figura 1 ) del corpo cilindrico 4.3 si attesti sull'elemento di battuta (non mostrato) dello stesso mozzo 2.
A questo punto, il montaggio preferito dell’elica 1 prevede che il complesso Ì5 dei corpi cilindrici 4.1 e 4.2, eventualmente pre-assemblati per facilitare il montaggio del dispositivo ammortizzato di trasmissione di una coppia 8, venga infilato al dì sopra del mozzo 2 e venga spinto, verso prua, ad attestarsi contro il corpo cilindrico 4,3, fino ad ottenere la giustapposizione dei corpi cilindrici 4.3, 4.2, con il conseguente impegno dei denti radiali 9 di 0 questi ultimi.
Poi, sia l'anello di contenimento 1 1, sia l’anello reggispinta 10, dopo una leggera deformazione elastica, o dopo aver unito tra loro le due relative metà, vengono posti nelle loro posizioni operative, parzialmente entro i relativi alloggiamenti (o cave anulari).
5 Successivamente, viene inserito, sempre con una necessaria deformazione elastica, l'anello di arresto 12 (Seeger) entro il proprio alloggiamento.
A questo punto, l’elica 1 è pronta per essere cinematicamente vincolata all’albero motore 3, tramite l’accoppiamento coassiale e il fissaggio, in modo solidale, dell’albero motore 3 al mozzo 2, anche grazie all'avvitamento, nella propria posizione finale, del dado 13. Successivamente, il montaggio dell’elica 1 prevede il posizionamento sul mozzo 2 dell'anello antisvitamento 6, il quale si attesta a poppa contro il corpo cilindrico esterno 4,1 , 4.2, 4.3, completando le cave anulari, o alloggiamenti, per gli anelli 10, 11 e 12.
Infine, l'inserimento della coppiglia 14 entro le sedi previste nel dado 13 (si veda figura 2) e la deformazione delle sue estremità a forcella, completa il montaggio dell’elica 1.
Come il tecnico del settore avrà sicuramente notato, grazie alla innovativa configurazione dell’elica 1 sopra descritta, gran parte del montaggio della stessa elica 1, può avvenire separatamente dal fissaggio del mozzo 2 all’albero motore 3, così che tale montaggio delle pale 5 e del corpo 4.1, 4.2, 4.3 sul mozzo 2 possa avvenire in officina, dando luogo ad un insieme parziale, ma stabile, delle varie parti dell’elica 1 , e invece il montaggio del mozzo 2 sull’albero motore 3 possa facilmente essere effettuato nel luogo ove si trova l’imbarcazione a cui l’elica 1 è destinata.
Di conseguenza, grazie alla presente invenzione, il montaggio dell’elica 1 sull'imbarcazione a cui è destinata non richiede più la presenza in officina della stessa imbarcazione, o un complicato montaggio di parti presso il luogo in cui l'imbarcazione è ricoverata, ma consente di montare gran parte dell’elica 1 in una officina anche distante dalla imbarcazione, ed un semplice montaggio finale dell’elica 1 sull’imbarcazione stessa.
Si noti comunque, che qualsiasi altro tipo di montaggio, ad esempio che preveda il preventivo fissaggio del mozzo 2 sull'albero motore 3, non è escluso dalla particolare elica 1 secondo la presente invenzione.
La figura 3 illustra un'elica 101 a passo variabile simile all'elica 1 delle figure 1 e 2, ma priva del succitato dispositivo ammortizzato 8 per la trasmissione di una coppia.
L’elica 101 comprende, analogamente all’elica di figura 1, un mozzo 102 calettato sull’albero motore 103 dell'imbarcazione per mezzo di chiavette e/o dentature complementari a sviluppo assiale [non mostrate) e di un dado 1 13 di estremità, ed un corpo cilindrico esterno, costituito dai corpi cilindrici 104.1, 104.2 mutuamente giustapposti e disposti coassialmente al mozzo 102, preposto a vincolare le pale 105 dell'elica 101 al mozzo 102, così che tali pale 105 possano ruotare non solo attorno all’asse X-X dell’elica 101, solidalmente allo stesso corpo 104.1, 104.2, ma altresì attorno al loro asse Y-Y di imperniamento all’elica 101 .
Le pale 105, vincolate al mozzo 102 tramite il corpo cilindrico esterno 104.1 , 104.2 in modo noto alla tecnica, possono infatti essere azionate in rotazione attorno al proprio asse Y-Y di imperniamento da un azionamento manuale o automatico preposto alla variazione del passo dell’elica 101 .
Come visibile in figura 3, anche l'elica 101 è dotata di un anello dentato antisvitamento 106 e dì una relativa coppiglia 114 per il dado 113, anch’esso dentato, del tutto analogo all'anello antisvitamento 6 dell’elica 1 .
I succitati corpi cilindrici 104.1 e 104.2 sono vincolati tra loro e alla superficie esterna del mozzo 102, analogamente ai corpi cilindrici 4.1 , 4.2, 4.3 dell’elica 1 , in modo da risultare solidali in rotazione all’albero 103, attorno all’asse X-X, tramite dentature complementari a sviluppo assiale 107 ricavate tra la superficie laterale interna del corpo cilindrico 104.1 e la superficie laferale esterna del mozzo 2, e tramite i denti radiali 109, posti tra i corpi 104.1 e 104.2.
I vincoli che impediscono lo scorrimento reciproco in direzione assiale del corpo cilindrico esterno 104.1 , 104.2 rispetto al mozzo 102, identicamente all'elica 1 di figura 1 , comprendono un elemento di battuta (non mostrato) sporgente dalla superficie esterna del mozzo 102, posto verso prua (a sinistra in figura 3), su cui si attesta la corrispondente estremità del corpo 104.2, e degli elementi di fissaggio 1 10, 1 11 , 1 12, del tipo ad incastro di parti complementari, interposti verso poppa (a destra in figura 3) tra il mozzo 102 e il corpo 104.1 .
Tali elementi di fissaggio comprendono, identicamente a quelli utilizzati per l’elica 1 , un anello reggispinta 1 10, posto parzialmente in una cava anulare ricavata sul mozzo 102 e parzialmente in un alloggiamento, anch’esso anulare, definito da opportuni intagli anulari di estremità del corpo cilindrico 104.1 e dell’anello antisvitamento 106, un anello di contenimento 1 11 per l’anello 110, anch'esso alloggiato tra il corpo 104.1 e l’anello antisvitamento 106, nonché un anello elastico di arresto 1 12 (Seeger), alloggiato in cave anulari ricavate tra il corpo 104.1 e l’anello 106, e preposto a trattenere nella sua corretta posizione operativa l’anello di contenimento 1 1 1.
L’elica 101 è infine completata da una ogiva di protezione 1 15, posta a poppa, del tutto analoga all’ogiva 15 dell’elica 1 .
II montaggio dell’elica 101 è analogo, mufaf/s mu tandis, a quello previsto per l'elica 1, sopra descriva.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elica nautica (1 ) a passo variabile, del tipo comprendente un corpo cilindrico interno (2), solidale a, o coincidente con, un albero motore (3) deli'imbarcazione, ed almeno una pala (5) imperniata ad un corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3) dell’elica, coassiale a detto corpo cilindrico interno (2) e costituito da una o più porzioni (4.1 ; 4,2; 4.3) tra loro vincolate, detto corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3) dell'elica essendo calettato coassialmente su detto corpo cilindrico interno (2), caratterizzata dal fatto che detto corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3) dell'elica è vincolato a detto corpo cilindrico interno (2) per mezzo di uno o più elementi di fissaggio (10, 1 1 , 12) ad incastro di parti complementari.
  2. 2. Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti uno o più elementi di fissaggio ad incastro di parti ( 10, 1 1 , 12) sono conformati per vincolare detto corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3) dell’elica (1 ) a detto corpo cilindrico interno (2) così da impedirne la reciproca traslazione assiale.
  3. 3. Elica nautica secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti uno o più elementi di fissaggio (10, 12) ad incastro di parti sono deformabili elasticamente e/o plasticamente.
  4. 4. Elica nautica secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti uno o più elementi di fissaggio ad incastro di parti (10, 12) comprendono almeno un anello elastico di arresto metallico (Seeger) ( 12) o almeno un anello reggispinta metallico ( 10) intagliato e apribile elasticamente.
  5. 5. Elica nautica secondo una qualsiasi delie rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti uno o più elementi di fissaggio ad incastro di parti comprendono almeno un anello reggispinta metallico (10) realizzato in due metà accoppiabili. ó.
  6. Elica nautica secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto di comprendere cave anulari accoppiate, ricavate almeno in parte su detto corpo cilindrico esterno (4.1, 4.2, 4.3) e su detto corpo cilindrico interno (2), per l'inserimento di detti uno o più elementi di fissaggio (10, i l , 12) ad incastro di parti, dette cave anulari avendo asse coincidente all'asse (X-X) di detta elica.
  7. 7. Elica nautica secondo la rivendicazione 4, 5 o ó, in cui detto almeno un anello reggispinta metallico (10) è trattenuto in posizione operativa da un anello di contenimento (1 1),
  8. 8. Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti uno o più elementi di fissaggio ad incastro di parti comprendono almeno un chiavistello metallico deformabile.
  9. 9. Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto corpo cilindrico esterno (4.1, 4.2, 4.3) dell'elica comprende più porzioni (4.1; 4.2; 4.3) tra loro vincolate per giustapposizione e/o contrapposizione di parli complementari.
  10. 10. Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di trasmissione del moto rotatorio (7, 8, 9} da detto corpo cilindrico interno (2) a detto corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3) e/o a detta almeno una pala (5), del tipo a giustapposizione e/o contrapposizione di parti accoppiate.
  11. 1 1 . Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo esterno dell’elica (4.1 , 4.2, 4.3) comprende almeno un dispositivo ammortizzato (8) per la trasmissione della coppia.
  12. 12. Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo cilindrico interno (2J è un mozzo calettato coassialmente su detto albero motore (3) dell'imbarcazione.
  13. 13. Elica nautica secondo la rivendicazione i l , in cui detto mozzo (2) è fissato al relativo albero motore (3) mediante almeno un dado (13) di estremità, detto dado ( 13) impegnando esternamente detto mozzo (2) e comprendendo una dentatura radiale esterna (17) che si impegna in relative cave ( 18) di un anello dentato antisvitamento (6), accoppiato esternamente a detto mozzo (2) e a detto albero motore (3) .
  14. 14. Elica nautica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo cilindrico interno (2) presenta almeno una battuta di estremità per detto corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3).
  15. 15. Elica nautica secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto corpo cilindrico interno (2} ha diametro maggiore in corrispondenza di detta almeno una battuta di estremità.
  16. 16. Elica nautica secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui detto corpo cilindrico esterno (4.1 , 4.2, 4.3) si attesta in corrispondenza di una sua estremità contro detta battuta del corpo cilindrico interno (2), l’altra sua estremità essendo vincolata a detto corpo cilindrico interno (2) mediante detti uno o più elementi di fissaggio (IO, 1 1 , 12) ad incastro di parti complementari.
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