ITMI20081522A1 - Sistema per il controllo e/o la deumidificazione muraria - Google Patents

Sistema per il controllo e/o la deumidificazione muraria

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ITMI20081522A1
ITMI20081522A1 IT001522A ITMI20081522A ITMI20081522A1 IT MI20081522 A1 ITMI20081522 A1 IT MI20081522A1 IT 001522 A IT001522 A IT 001522A IT MI20081522 A ITMI20081522 A IT MI20081522A IT MI20081522 A1 ITMI20081522 A1 IT MI20081522A1
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IT
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dehumidification
wall
equipment
humidity
masonry
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IT001522A
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Antonino Campo
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Leonardo Solutions S R L
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    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B1/00Constructions in general; Structures which are not restricted either to walls, e.g. partitions, or floors or ceilings or roofs
    • E04B1/62Insulation or other protection; Elements or use of specified material therefor
    • E04B1/70Drying or keeping dry, e.g. by air vents
    • E04B1/7007Drying or keeping dry, e.g. by air vents by using electricity, e.g. electro-osmosis
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F26DRYING
    • F26BDRYING SOLID MATERIALS OR OBJECTS BY REMOVING LIQUID THEREFROM
    • F26B25/00Details of general application not covered by group F26B21/00 or F26B23/00
    • F26B25/22Controlling the drying process in dependence on liquid content of solid materials or objects
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    • G05DSYSTEMS FOR CONTROLLING OR REGULATING NON-ELECTRIC VARIABLES
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Description

DESCRIZIONE
“SISTEMA PER IL CONTROLLO E/O LA DEUMIDIFICAZIONE MURARIAâ€
La presente invenzione ha per oggeto un sistema per il controllo e/o la deumidificazione muraria.
In particolare il sistema oggeto del trovato si compone di una pluralità di differenti dispositivi che insieme concorrono all’obietivo di deumidificare le murature e tenerne soto osservazione lo stato di salute.
Come à ̈ noto, sono oggi conosciute ed utilizzate sul campo numerose soluzioni per deumidificare le murature, alcune delle quali estremamente invasive come fori di ventilazione alla base delle murature, iniezioni di barriere chimiche, applicazione di particolari intonaci porosi o altro ancora.
Altresì si sono diffuse soluzioni non invasive quali sistemi di deumidificazione a microonde, di deumidificazione ad assorbimento o anche di deumidificazione elettrofisica.
A mero titolo di esempio à ̈ noto dal brevetto europeo n. EP 928856 un dispositivo per la deumidificazione e desalinizzazione di edifici in cui vengono generati un prefissato numero di impulsi elettromagnetici che agiscono sugli ioni e sui sali disciolti nell’acqua/umidità contenuta nelle murature favorendo la migrazione di questi ultimi ioni verso un elettrodo di ritorno generalmente posto a terra ed al di fuori dell’edificio da trattare.
Un microcontrollore à ̈ in grado di ricevere una pluralità di segnali provenienti da sensori disposti in corrispondenza della muratura da trattare per analizzarli ed inviare corrispondenti segnali di comando e controllo alla bobina di emissione o all’elettrodo di ritorno per variare la distanza tra gli impulsi o la differenza di potenziale con l’elettrodo stesso così da modificare l’intensità dell’ intervento. Oltre all’apparecchiatura sopra brevemente menzionata à ̈ da notare che esistono oggi anche alcune metodologie che consentono di controllare i risultati raggiunti con i metodi di deumidificazione di cui si à ̈ fatto cenno; tali metodi comportano tuttavia alcune problematiche, siano esse di natura economica (rilievi con telecamere all’ infrarosso), siano causate viceversa dall’uso di metodi intrusivi (prelievo di parti di muratura per sottoporli ad esami di laboratorio), siano esse legate all’ inaffidabilità di misure di resistività di parti di muratura oggi effettuate con i pochi strumenti disponibili.
A quanto sopra si somma poi la difficoltà o la scarsa ripetibilità delle misure a distanza di tempo mantenendo le precedenti condizioni operative.
Nell’ambito del monitoraggio di sistemi di deumidificazione à ̈ da ricordare il contenuto del brevetto US 7173538 che descrive un sistema in grado di generare informazioni relativamente ad una procedura di deumidificazione e di inviarla ad un utilizzatore attraverso un’opportuna interfaccia utente.
In particolare questo sistema à ̈ in grado di trasmettere dati della procedura di deumidificazione misurati da opportuni sensori di diversa natura e posizionati in corrispondenza della struttura da trattare ad un server remoto, ad esempio sfruttando le connessioni internet.
A seguito della richiesta ricevuta sempre tramite una rete di trasmissione da un’interfaccia utente, il server trasmette le informazioni relative alla procedura di deumidificazione che vengono visualizzate ed opportunamente rielaborate attraverso l’interfaccia utente.
L’analisi dei dati trasmessi consente all’utente di verificare l’avanzamento dei lavori e, studiando i dati inviati, di poter elaborare nuove procedure di intervento più adatte a risolvere le problematiche che via via si verificano.
In questa situazione il compito tecnico della presente invenzione à ̈ quello di risolvere sostanzialmente tutti gli inconvenienti citati.
In particolare uno scopo principale del trovato à ̈ quello di predisporre un sistema coordinato per il controllo e la deumidificazione muraria in grado di consentire ottimali interventi sulle pareti interessate dell’edificio che siano verificabili in maniera accurata e ripetibile.
È altresì uno scopo del sistema di controllo e deumidificazione muraria quello di permettere l’ottimizzazione delle procedure di deumidificazione in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche ambientali ed anche delle necessità procedurali ed operative richieste dall’edificio (presenza di pareti affrescate, edifici storici, comportamento della struttura, ...).
È poi uno scopo ausiliario dell 'invenzione quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura mobile o fissa per la misura dell’umidità muraria in grado di effettuare misure estremamente accurate, affidabili e ripetibili.
Questo ed altri scopi che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione sono sostanzialmente raggiunti da un sistema per il controllo e/o la deumidificazione muraria in accordo con le unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, di un sistema di controllo e/o deumidificazione muraria secondo il trovato.
La descrizione verrà effettuata qui di seguito con riferimento alle unite figure, fomite a solo scopo esemplificativo, e pertanto non limitativo in cui:
la figura 1 mostra in forma schematica ed esemplificativa un sistema di controllo e deumidificazione muraria in accordo con l’invenzione;
- la figura 2 illustra un’apparecchiatura di deumidificazione muraria utilizzabile nel sistema di cui alla figura 1 ;
la figura 3 illustra in vista schematica un’apparecchiatura per il rilievo manuale dell’umidità utilizzabile nel sistema di cui alla figura 1;
le figure 3a e 3b illustrano rispettivamente l’aspetto esteriore dell’ apparecchiatura di figura 3 ed il suo utilizzo durante le misurazioni di umidità di una parete;
la figura 3c illustra un esempio di sequenza di segnali adottabili per la determinazione della posizione dell’apparecchiatura per il rilievo manuale dell’umidità durante il suo funzionamento;
la figura 4 mostra un sensore di umidità muraria ad installazione fissa utilizzabile nel sistema di cui alla figura 1 ;
la figura 5 mostra il circuito principale di misura di variazioni capacitive dei sensori di umidità; e
le figure 5a e 5b mostrano schemi atti a spiegare il funzionamento del circuito di figura 5.
Con riferimento alle figure citate con 1 à ̈ stato complessivamente indicato un sistema per il controllo e/o la deumidifcazione muraria in accordo con Γ invenzione.
Il sistema di seguito descritto si compone di tre differenti elementi (ciascuno dei quali potrebbe essere presente in numero maggiore di uno) e precisamente di un’apparecchiatura elettronica 2 per la deumidificazione muraria basata sul principio elettromagnetico o elettrofisico (fig. 2), di un’apparecchiatura elettronica portatile 100 per il rilievo dell’umidità muraria (fig. 3) e di un’apparecchiatura elettronica ad installazione fissa 200 per il rilievo dell’umidità muraria (fig. 4).
Le tre apparecchiature menzionate possono essere viste come dispositivi a sà ̈ stanti con funzionalità autonome da usare singolarmente in circostanze ben circoscritte, ma se utilizzati congiuntamente rappresentano tre sottosistemi di un moderno e ricercato sistema di deumidificazione muraria.
La struttura 2 per la deumidificazione muraria à ̈ illustrata in figura 2.
La stessa comprende innanzitutto mezzi di deumidificazione muraria 3 attivi per favorire la deumidificazione di almeno una porzione di parete.
In generale tali mezzi di deumidificazione 3 sono mezzi di deumidificazione elettromagnetica comprendenti almeno un solenoide percorso da corrente con forma d’onda, ampiezza e frequenza particolari e prefissati.
L’onda elettromagnetica prodotta dal solenoide si diffonde nello spazio circostante modificando il comportamento dell’acqua che risale per capillarità all’ interno dei muri.
L’azione sulla tensione superficiale dell’acqua à ̈ tale da ridurre o annullare il ben noto effetto di risalita.
Alla riduzione o all’ annullamento della risalita per capillarità si aggiunge la naturale evaporazione in modo tale che la parete muraria si asciughi e si risani conseguentemente.
L’azione dell’apparecchiatura 2 si estende per un raggio di alcuni metri intorno al punto di installazione.
Sempre osservando la figura 2 si nota poi la presenza di almeno un’unità di controllo 4 attiva sui mezzi di deumidificazione 3 per consentirne il controllo di funzionamento.
All’unità logica di controllo o microprocessore 4 sono asserviti opportuni sensori quali una sonda di temperatura ambiente 81 e una sonda di umidità ambiente 82.
Va notato che l’unità logica di controllo 4 à ̈ in grado di modificare/aggiustare in maniera sostanzialmente continua i parametri di controllo del solenoide al fine di modulare l’efficacia di intervento e di deumidificazione.
In particolare l’unità di controllo 4 à ̈ attiva sui mezzi di deumidificazione muraria 3 per variarne i parametri di funzionamento, ad esempio parzializzandone o interrompendone il funzionamento.
A tale scopo l’apparecchiatura 2 comprende una memoria 7 contente almeno un desiderato profilo di deumidificazione e l’unità di controllo 4 à ̈ attiva sui mezzi 3 di deumidificazione muraria per controllarli in funzione del profilo di deumidificazione impostato.
In altri termini può essere necessario, onde evitare ad esempio lo scrostamelo di superfici affrescate che potrebbe essere causato da una deumidificazione troppo rapida, mantenere precisamente controllato il profilo di deumidificazione.
Attraverso la presenza di una tastiera funzionale 71 e di un corrispondente display 70 si può impostare Γ apparecchiatura 2 indicando l’utilizzo di un particolare sensore 200 (di seguito descritto) da utilizzarsi quale elemento di feedback per attuare il controllo del profilo di deumidificazione appena menzionato.
Ovviamente sempre grazie ai citati mezzi di imput/output 71, 70 si possono impostare o modificare i dati di tale profilo intervenendo direttamente sull’ apparecchiatura 2.
Vantaggiosamente poi almeno una della pluralità di apparecchiature 2 utilizzabili nel sistema (ma anche tutte) presenta un modulo di comunicazione 5 atto almeno a ricevere istruzioni da un’unità remota 6 (quale ad esempio un computer connesso alla rete internet o connesso in altra maniera wireless al citato modulo di comunicazione 5).
Le istruzioni sono inviate all’unità di controllo 4 per modificare le modalità di funzionamento dell’apparecchiatura 2 per la deumidificazione muraria.
Tali modifiche possono consistere sia in una modifica del funzionamento dei mezzi di deumidificazione muraria, ad esempio una loro parzializzazione o interruzione del funzionamento, ovvero anche essere istruzioni di modifica del profilo di deumidificazione memorizzato nella memoria 7 che l’unità logica di controllo segue durante la procedura di deumidificazione.
Va notato poi che il modulo di comunicazione 5 à ̈ anche atto a trasmettere informazioni all’unità remota 6 relativa al funzionamento dell’ apparecchiatura 2.
Le informazioni possono riguardare ad esempio Γ interruzione dell’ alimentazione, guasti di varia natura o anche dati di funzionamento dell’apparecchiatura stessa quali il profilo di deumidificazione impostato o le temperature ambiente e umidità ambiente rilevate così come il grado di carica della batteria tampone.
Inoltre il modulo di comunicazione 5 può trasmettere sia su richiesta dell’unità remota 6 sia automaticamente al verificarsi di eventi prefissati quali il superamento di soglie di allarme preimpostate o anche l’intercorrere di tempi prestabiliti.
In generale il modulo di comunicazione comprende una pluralità di diversi moduli aventi funzioni differenti.
E presente innanzitutto un modulo di comunicazione wireless in remoto 73, ad esempio un modulo GSM per l’invio e la ricezione di dati e istruzioni all’unità remota 6.
Altresì può essere previsto un modulo wireless 74, ad esempio bidirezionale, al fine di una connessione con i sensori o le apparecchiature 200 di rilevazione dell’umidità muraria.
Opzionalmente può essere previsto un modulo standard di connessione fisica 75 via cavo ad un pc o terminale, ad esempio un modulo RS232/422.
Inoltre può essere previsto un modulo bluetooth 76 per la connessione standard a diversi ulteriori dispositivi anch’essi provvisti di modulo di comunicazione bluetooth.
Altri moduli di comunicazione non rappresentati potranno essere egualmente utilizzati o previsti; ad esempio un modulo di comunicazione IRDA (InfraRed Data Association), per la trasmissione dati tramite infrarossi.
Infine si può prevedere anche la presenza di uno slot di espansione 77 di natura standard.
Tutti i moduli 73, 74, 75, 76 e 77 saranno asserviti ad un bus 78 di lettura/ scrittura e controllo direttamente in comunicazione con l’unità logica di controllo 4.
È evidente che grazie alla presenza del modulo di comunicazione 73 à ̈ possibile effettuare il monitoraggio remoto del sistema di deumidificazione ma anche apportare alcune modifiche al suo comportamento.
Analizzando i dati acquisiti si può decidere di modificare il profilo di deumidificazione precedentemente impostato; inoltre T apparecchiatura 2 può informare la stazione remota di raccolta di anomalie di funzionamento quali assenze di alimentazioni, batterie esaurita, avarie, etc. o anche il malfunzionamento di uno o più dei sensori murari 200 asserviti.
Sempre osservando la figura 2 si nota poi la presenza di almeno una batteria ricaricabile 8, ad esempio ima batteria al litio ricaricabile.
La stessa à ̈ asservita ad un’unità carica batterie 83 che svolge anche la funzione di unità di distribuzione delle alimentazioni alimentando in particolare l’unità di deumidificazione elettromagnetica 3, l’unità logica di controllo 4, nonché i vari moduli 73, 74, 75, 76 e 77 del modulo di comunicazione 5.
Ovviamente à ̈ previsto l’attacco ad una alimentazione fissa 79 ma anche la possibilità opzionale di una alimentazione tramite uno o più pannelli solari 9. Infatti à ̈ possibile connettere un piccolo pannello solare 9 come fonte di alimentazione, ad esempio nei casi in cui non sia disponibile una presa alla rete elettrica per la connessione 79.
Il sistema per il controllo e la deumidificazione muraria comprende inoltre un’apparecchiatura (100) per il rilievo dell’umidità ad una data profondità all’interno della muratura, funzionante indipendentemente dal materiale costitutivo e dalla tipologia costruttiva della muratura stessa.
In generale l’apparecchiatura (100) à ̈ un dispositivo portatile che consente di rilevare l’umidità muraria in profondità in corrispondenza del punto di appoggio alla parete.
La tecnica di misura, come meglio verrà chiarito in seguito, à ̈ basata sul rilievo della costante dielettrica del materiale su cui à ̈ appoggiato il dispositivo: la presenza di acqua provoca infatti un incremento sensibile del valore di costante dielettrica complessiva.
Come à ̈ possibile notare nelle figure 3, 3a e 3b, l’apparecchiatura 100 comprende innanzitutto un’unità mobile 11 definita da involucro scatolare 28 il quale presenta almeno uno, e preferibilmente due, organi di presa manuale 29 laterali atti a consentire la movimentazione in scansione lungo la superficie muraria 38.
Come à ̈ visibile in particolare nelle figure 3a e 3b, gli organi di presa sono conformati ad anello e disposti lateralmente sull’unità mobile 11 in maniera tale che l’apparecchiatura di scansione 100 possa essere afferrata con entrambe le mani ed una sua superficie posteriore 39 appoggiata alla superficie muraria 38 su cui effettuare la rilevazione; la stessa unità à ̈ poi movimentata sulla parete secondo una qualsiasi direzione come evidenziato dalle frecce in figura 3b. Sempre osservando l’aspetto esteriore del dispositivo mostrato in figura 3a si nota la presenza di un tasto di accensione 40 e di un tasto di spegnimento 41 del dispositivo così come di una spia luminosa di batteria bassa 42 ed una spia luminosa 43 che segnala la eventuale scansione in corso.
Oltre ai citati pulsanti di accensione e spegnimento 40, 41, sono altresì presenti due pulsanti di inizio scansione 44 e di fine scansione 45.
Come si può notare tali tasti sono disposti in corrispondenza degli organi di presa 29 in maniera tale che sia possibile un’attivazione o arresto dell’operazione della rilevazione dell’umidità comandata manualmente senza separare alcuna mano dall’organo di presa stesso,
A tal proposito appare evidente il vantaggio di aver posizionato almeno il pulsante di inizio scansione (e/o di fine scansione) in prossimità dell’organo di presa 29 in maniera tale da poterlo facilmente azionare con il pollice.
L’unità mobile 11 à ̈ dotata altresì di un opportuno display per evidenziare un menù di operazioni possibili, ovvero dati di scansione in essere o rilevati dalla sensoristica come meglio sarà chiarito.
Va poi notato come l’apparecchiatura 100 sia vantaggiosamente dotata di mezzi 13 per il rilevamento delle coordinate di scansione atti a determinare la posizione dell’unità mobile 11 almeno durante la rilevazione di umidità.
Congiuntamente a tali mezzi 13 per il rilevamento delle coordinate di scansione cooperano opportuni mezzi 12 per la determinazione dell’umidità muraria meglio dettagliati nel seguito.
In altri termini grazie alla sua portatilità e praticità d’uso, à ̈ possibile effettuare con rapidità un numero elevato di misure onde consentire una rapida ed accurata valutazione dell’attuale stato di umidità muraria.
L’apparecchiatura 100 consente pertanto di rilevare un profilo di umidità associato alla superficie muraria in esame, ad una data profondità (che può essere variata) all’interno del muro.
La stessa permette infatti di effettuare una scansione su due dimensioni strisciando il lato sensibile (ovvero la superficie posteriore 39) dell’unità mobile 11 lungo la superficie muraria 38.
Infatti grazie ai citati mezzi 13 per il rilevamento delle coordinate di scansione sarà possibile rilevare lo spostamento dell’unità mobile 11 lungo l’asse orizzontale X e lungo l’asse verticale Y.
Facendo così riferimento ad un punto prestabilito della superficie (punto 0,0 di riferimento), à ̈ possibile fare la scansione manuale di una area particolare del muro.
Lo strumento memorizzerà i dati di umidità puntuali associandoli alle coordinate anch’esse puntuali.
A scansione ultimata la memoria interna dello strumento conterrà la mappa di umidità relativa alla superficie scandita.
Ovviamente tale mappa sarà tanto più accurata tanto più fitte saranno state le linee di scansione.
Ovviamente questi dati, a scansione ultimata, potranno essere riversati su un computer che sarà dotato di un comune display e di un microprocessore il quale caricherà un opportuno modulo software atto alla visualizzazione sul display di una rappresentazione grafica dell’umidità rilevata.
Pertanto usando tale programma verrà visualizzata sullo schermo la mappa appena rilevata fornendo una visione d’insieme dello stato di umidità presente nella muratura in superficie o ad una data profondità sotto la superficie muraria. Sarà poi ulteriormente presente un aggiuntivo modulo software atto all’interpolazione dei dati di umidità rilevati per la ricostruzione del profilo di umidità in aree della superficie muraria non assoggettate a scansione.
In altre parole il software installato sul pc prowederà anche a rappresentare, tramite la citata interpolazione, eventuale pezzi di superficie sfuggiti alla rilevazione.
È evidente che questa metodologia consente di raffrontare mappe rilevate sulla stessa superficie muraria in tempi diversi consentendo una buona valutazione della deumidificazione apportata alla parete a seguito di interventi mirati (siano essi invasivi o non invasivi).
Tornando ad osservare la rappresentazione di figura 3 va notato come i mezzi 13 per il rilevamento comprendano almeno un dispositivo di riferimento coordinate 14 ed in generale due di tali dispositivi ad esempio distinguibili quali dispositivo di riferimento coordinate sinistro e dispositivo di riferimento coordinate destro. In generale tali dispositivi 14 sono esterni all’unità mobile 11 e vengono posizionati a distanze prefissate dal luogo di scansione in posizioni di riferimento fisse (si veda a tal proposito la figura 3b).
I mezzi 13 comprendono poi almeno un’unità di rilevamento coordinate di scansione 15 montata sull’unità 11 e mobile con i citati mezzi 12 per la determinazione dell’umidità muraria.
In generale l’unità di rilevamento coordinate di scansione 15 coopera sia con il dispositivo di riferimento coordinate 14 sinistro sia con il dispositivo di riferimento coordinate 14 destro per determinare il corretto posizionamento dell’unità mobile 11 sulla parete di scansione 38.
Dal punto di vista operativo l’unità di rilevamento coordinate di scansione invia un primo segnale 20 destinato al dispositivo di riferimento coordinate 14 sinistro il quale emette un corrispondente segnale di risposta 22 captato dall’unità di rilevamento coordinate di scansione 15.
La medesima unità 15 emette un primo segnale 21 destinato al dispositivo di riferimento coordinate 14 destro che viene ricevuto e che risponde con un segnale di risposta 23 a sua volta ricevuto dall’unità di rilevamento coordinate di scansione.
Osservando in particolare la figura 3b si nota ivi schematizzata una parete in prospettiva in cui negli angoli in basso a sinistra e a destra sono sistemati i due dispositivi di riferimento coordinate 14 sinistro e destro, mentre nella zona centrale della parete à ̈ visibile l’unità mobile 11 che può strisciare liberamente sulla parete di scansione 38.
La distanza c tra i due dispositivi di riferimento viene misurata dall’utente e inserita nello strumento attraverso l’uso della tastiera 47.
Le distanze a e b, continuamente variabili, sono calcolate in base a teoremi geometrici ben noti.
In particolare detto TI il tempo di ricezione dell’impulso trasmesso dal dispositivo di riferimento coordinate 14 sinistro e T2 il tempo di ricezione dell’impulso trasmesso dal dispositivo 14 destro, la distanza a sarà pari a 332 m/s (velocità del suono) moltiplicata per il tempo T2, mentre b sarà uguale alla medesima velocità del suono per il tempo TI .
Definite le coordinate di posizionamento dell’unità mobile 11 X e Y come indicato in figura 3b, varranno le seguenti relazioni:
x = b cos a;
y = b sen a;
Mediante l’applicazione del teorema di Camot si ricava:
a = arcos (b<2>+ c<2>- a<2>) / 2bc
Tornando alla rappresentazione di figura 3 si nota come l’unità di rilevamento coordinate di scansione 15 comprenda almeno un trasmettitore 16, preferibilmente un trasmettitore ad infrarossi, ed almeno un ricevitore 17 e preferibilmente un ricevitore ad ultrasuoni.
Corrispondentemente il dispositivo di riferimento coordinate 14 (sia esso sinistro, sia esso destro) comprende almeno un ricevitore 18 e preferibilmente un fotodiodo, ed almeno un trasmettitore 19, preferibilmente ad ultrasuoni. Il trasmettitore 16 dell’unità di rilevamento 15 emette un primo segnale 20 ricevuto dal ricevitore 18 del dispositivo di riferimento 14 ad esempio sinistro, a seguito della ricezione di detto primo segnale 20, il trasmettitore 19 del dispositivo di riferimento 14 sinistro emette un segnale di risposta 22 ricevuto dal ricevitore 17 dell’ unità di rilevamento coordinate di scansione 15.
La medesima operazione viene quindi effettuata con riferimento al dispositivo di riferimento coordinate 14 destro.
II trasmettitore 16 emette un primo segnale 21 ricevuto dal ricevitore 18 che, a seguito della ricezione, trasmette mediante il trasmettitore 19 un segnale di risposta 23 ricevuto dal ricevitore 17 dell’unità di rilevamento coordinate di scansione 15.
In questa maniera possono essere calcolati i citati tempi TI e T2 sopra menzionati.
In altre parole quando Γ apparecchiatura 100 vuole sapere le coordinate del punto in cui sta per rilevare Γ umidità muraria, emette un flash codificato airinfrarosso attraverso un diodo infrarossi emettitore 16 opportunamente sistemato sul corpo dell’ unità mobile 11 affinché sia visibile dai dispositivi di riferimento coordinate 14.
In figura 3c à ̈ evidenziata l’emissione del citato flash codificato all’infrarosso o primo segnale 20, destinato al dispositivo di riferimento coordinate sinistro. Il segnale 20 opportunamente codificato attiverà pertanto la risposta del dispositivo di riferimento coordinate 14 sinistro che, ricevuto il codice di sua pertinenza emette immediatamente un “burst†a frequenza ultrasonica.
Questo “burst†à ̈ captato da una capsula ultrasonica ricevente 17 ed in base al tempo impiegato per ricevere tale “burst†l’unità di rilevamento coordinate calcolerà la distanza dal dispositivo di riferimento interrogato.
Sempre la medesima figura 3c evidenzia anche il flash codificato all’infrarosso destinato al dispositivo di riferimento coordinate destro indicato con il riferimento 21.
Come si nota a seguito del ricevimento di tale segnale infrarosso viene emesso il “burst†o segnale ultrasonico 23.
Il processo di identificazione delle coordinate ha una durata di circa 50 ms il che significa che à ̈ possibile avere una risoluzione di lettura pari a un centimetro se 10 strumento scorre sulla muratura alla velocità di 20 cm/s.
Relativamente ai dispositivi di riferimento coordinate 14, si nota come gli stessi abbiano una architettura sostanzialmente identica.
11 dispositivo à ̈ gestito da un piccolo microcontrollore 48 necessario per assolvere le funzioni di decodifica del primo segnale 20, 21 e dalla generazione del segnale di risposta 22, 23 a frequenza ultrasonica.
Il microcontrollore 48 Ã ̈ alimentato a batteria 49 ed ha solamente un interruttore di on/off per attivarlo.
Ovviamente il microcontrollore 48 gestirà un’unità di trasmissione dell’impulso ultrasonico 50.
Come sopra menzionato l’unità mobile presenta mezzi 12 per la determinazione dell’umidità muraria.
In particolare tali mezzi comprendono innanzitutto almeno due elettrodi di misura 24, 25 definenti un capacimetro.
Gli elettrodi sono in particolare elettrodi piani in generale comprendenti un elettrodo piano centrale 24 e un elettrodo piano anulare 25 disposto attorno all’ elettrodo centrale; inoltre gli elettrodi sono disposti in corrispondenza della superficie 39 dell’unità mobile 11 destinata a venire a contatto con la superficie muraria 38 da analizzare.
Gli elettrodi 24, 25 possono essere ricavati mediante stampaggio (ad esempio rame su teflon) con la tecnica usata per la costruzione dei circuiti stampati.
È utile utilizzare il teflon in quanto non igroscopico e sufficientemente scivoloso a contatto con la superficie muraria (telfon all’esterno a contatto del muro, rame all’interno dello strumento).
Ovviamente, in alternativa al teflon, Ã ̈ possibile utilizzare altri materiali con caratteristiche equivalenti, ovvero non igroscopici e sufficientemente autolubrificanti.
Sempre osservando la figura 3 si nota poi la presenza di almeno un’unità di lettura 26 della capacità elettrica tra i due elettrodi 24, 25.
L’unità di lettura 26 à ̈ di fatto un condizionatore di segnale in grado di convertire la capacità misurata in tensione sfruttando una tecnologia di ponte a sfasamento.
Per il ponte di misura 32 utilizzato nell’unità mobile 11, la grandezza misurata à ̈ uno sfasamento tra vettori.
Tale sfasamento, grazie ad un circuito elettronico dà origine a una tensione elettrica continua direttamente proporzionale ad esso.
Come visibile nelTunita figura 5 il ponte di misura 32 presenta opportune resistenze RI, R2 e Rxsu almeno tre rami 33, 34, 35 e, su un quarto ramo 36, una capacità Cxle cui armature sono di fatto definite dagli elettrodi di misura 24, 25.
Le variazioni di capacità del condensatore Cx posto in un lato del ponte producono altrettante variazioni di fase tra i vettori in tensione presenti ai morsetti C-D e ai morsetti A-B.
Alimentando il ponte sfasamento con un segnale a frequenza F0(inferiore al rilassamento dielettrico) e utilizzando almeno un comparatore di fase 37 elettricamente connesso in ingresso al ponte di misura 32 si à ̈ in grado di ottenere in uscita un segnale S indicativo della variazione di capacità Cx ai fini della determinazione dell’umidità muraria.
In particolare il comparatore di fase à ̈ capace di misurare una relazione di fase intercorrente tra i vettori Vcae Vab.
Tale circuito comparatore di fase 37 fornirà in uscita un valore di tensione nulla quando i due vettori sono disposti a 90° mentre fornirà un valore di tensione pari a Vrefquando i due vettori saranno disposti a 0° (caso limite).
Per tutti gli sfasamenti intermedi si avrà una conversione di tipo lineare Vrefà ̈ la tensione di riferimento (fondo scala) fornita al circuito comparatore 37 onde effettuare la conversione fase/tensione nel rapporto più conveniente.
Per comodità di trattazione si sceglie RI = R2 (in ogni caso à ̈ possibile scegliere RI ≠ R2).
Si inserisce Cxnel ramo B-D ed Rxnel ramo C-B.
Cxe Rxsi possono scambiare di posto senza modificare la seguente trattazione. Qui di seguito si intenderà Cx come quel valore di capacità intorno al quale lo strumento di misura dovrà rilevare gli scostamenti.
Prima di eseguire la misura delle variazioni di capacità sarà necessario portare il ponte in equilibrio e questo viene ottenuto scegliendo per Rxun valore pari a Xcx(la reattanza capacitiva di Cx).
La figura 5a riportata descrive la disposizione dei vettori presenti nel circuito del ponte a sfasamento in questa particolare condizione di equilibrio.
Per esso si possono scrivere le seguenti relazioni vettoriali:
vcd -vca+ vad-vcbvbd
Poiché il vettore Vcbà ̈ in fase con la corrente in Cx, esso sarà sempre in anticipo di 90° rispetto Vbd(per semplicità di esposizione si ipotizza nulla la corrente di perdita in Cx).
Come visibile nelle figure 5a e 5b, il punto B si troverà sempre sul semicerchio di centro A e raggio AB.
Senza più modificare il valore di Rxdurante la misura e supponendo di incrementare il valore di Cxdi una quantità pari a Ac si avrà una nuova disposizione dei vettori.
La figura 5b mostra nel dettaglio questa nuova circostanza.
La differenza rispeto al caso precedente à ̈ la nascita di un angolo i9 che à ̈ tanto maggiore quanto più grande à ̈ Ac (nullo in caso Ac =0).
La nuova reattanza capacitiva à ̈ adesso pari a:
<X>{Cx+Ac)
5
l’angolo a così formato à ̈ pari a:
da cui si ricava:
dove ω à ̈ la pulsazione a frequenza f0di alimentazione del ponte di misura da cui si otiene:
per la condizione di equilibrio del ponte si ottiene infine:
Quest’ultima relazione ci dice quanto vale Ac conoscendo la frequenza f0di alimentazione del ponte, il valore resistivo Rxe l’angolo 3 intercettato dai vettori Vabe Vca.
II comparatore di fase 37 confronta le fasi dei due segnali Vabe Vcafornendo alla sua uscita una tensione continua proporzionale all’angolo 3 definito come l’angolo tra i due vettori decurtato di 90°, ovvero lo sfasamento aggiuntivo tra i due vettori rispetto alla condizione di equilibrio del ponte di misura in cui lo sfasamento à ̈ 90°.
Un oscillatore sinosoidale 51 genera la frequenza f0.
Le variazioni di capacità Cx consentono al ponte a sfasamento 32 di inviare gli opportuni segnali di ingresso al comparatore di fase 37.
Il comparatore 37 sarà inteso come dispositivo con impedenza di ingresso infinita, capacità di ingresso nulla e isteresi nulla.
II porto logico XOR alimentato a /- Vrefavrà i parametri V0h= Vrefe V„i = -
Vrcf.
Nati gli ingressi evidenziati il segnale di uscita S sarà pari a:
Vout= (Vrcf* i9 )/90°
in altri termini la relazione tra Voute i9 à ̈ lineare ed esiste pertanto tra essi una proporzionalità diretta.
Tornando all’ apparecchiatura 100 di cui alla figura 3 si nota come sia presente anche un’unità di controllo 27 la quale riceverà in ingresso il dato di capacità elettrica misurata o in alternativa il dato di umidità rilevata determinato in funzione della capacità elettrica misurata.
Congiuntamente tale unità di controllo 27 riceverà i dati della posizione relativa, ovvero i dati per determinare la posizione relativa dei mezzi 12 per la determinazione dell’ umidità muraria.
Sarà poi presente un’opportuna memoria 52 (ad esempio, ma non necessariamente, una memoria RAM atta a memorizzare le posizioni ed i relativi valori di umidità misurati in particolare al fine di un successivo invio a un’unità o computer remoto.
Va poi notato come l’unità mobile 11 comprenda anche almeno una sonda termica 27 per il prelievo puntuale della temperatura muraria.
Il sensore di temperatura 27 non deve possedere inerzia termica in quanto deve misurare la temperatura mentre lo strumento scorre sulla superficie muraria (ad esempio a 20cm/s).
A tale scopo à ̈ previsto l’utilizzo di un sensore ottico (termopila 53) del tipo utilizzato negli strumenti portatili che eseguono la misura di temperatura a distanza.
È importante notare poi come l’unità mobile comprenda inoltre un modulo di trasmissione in remoto 30 operativamente connesso all’unità di controllo 27 al fine di inviare a una apparecchiatura in remoto i dati di umidità rilevata e/o i dati di coordinate di scansione.
Contemporaneamente, o in alternativa, sarà presente un connettore standard per il trasferimento dei dati via cavo ad un’unità remota.
Tale connettore 54 potrà ad esempio essere un’interfaccia RS232/422 per il riversamento di dati ad un computer per una successiva analisi degli stessi.
Ovviamente sarà presente almeno una batteria ricaricabile 31, ad esempio una batteria al litio, ed un corrispondente carica batteria 55 che avrà anche la funzione di unità di distribuzione delle alimentazioni al modulo di trasmissione in remoto 30, all’unità di rilevamento coordinate di scansioni 15, all’unità logica di controllo 27, nonché alla termopila 53 ed all’unità di lettura 26.
L’unità mobile 11 contiene anche un sensore di umidità ambiente 56 ed un sensore di temperatura ambiente 57 oltre alla citata sonda termica 58 che rileva la temperatura del muro durante la scansione.
Questi dispositivi consentono di associare la mappa di umidità con le condizioni ambientali al momento della scansione.
Va notato come l’apparecchiatura 100 sia un particolare e complesso strumento di misura che consente di effettuare rilievi di umidità muraria onde verificare la distribuzione deH’umidità in superficie e/o all’intemo del solido murario.
Va inoltre osservato che, a differenza di tutti gli altri sistemi e dispositivi di tipo “elettrico†oggi in uso per la misura non invasiva dell’umidità muraria, l’apparecchiatura 100 qui descritta presenta i seguenti notevoli vantaggi:
l’apparecchiatura 100 consente di rilevare in modo non invasivo l’umidità della muratura non solo in superficie, ma anche - e soprattutto - ad una certa profondità all’ interno del solido murario, consentendo così di individuare l’esatta entità e provenienza di fonti e/o sorgenti di umidità occulta (ad es. infiltrazioni, perdite da condotte idrauliche, ecc.) non direttamente rilevabili dalla superficie con i metodi convenzionali oggi in uso;
Γ apparecchiatura 100 presenta un grado di precisione intrinseco nella misura dell’umidità assai più elevato rispetto ai citati dispositivi già in uso;
la misura dell’ umidità non viene minimamente influenzata dall’eventuale presenza di sali aH’intemo della muratura (ad es. i sali disciolti nell’acqua risalente o proveniente dal terreno su cui o contro cui poggia la muratura).
Ripetendo con una certa frequenza su una stessa superficie muraria 38 e rispettando sempre le stesse condizioni di misura, Ã ̈ possibile verificare come varia nel tempo il suo stato di salute.
È possibile infatti verificare quanto una superficie muraria sia soggetta all’azione di una fonte di umidità, oppure quanto sia efficace l’azione di interventi mirati all’ eliminazione o alla riduzione dell’umidità presente.
Nel contesto del sistema di controllo e deumidificazione muraria, il dispositivo à ̈ di grande utilità consentendo di verificare lo stato di salute della superficie muraria sottoposta all’azione del deumidificatore elettromagnetico precedentemente descritto.
La presenza poi di un reai time clock 59 consente di identificare, tra gli altri la data di effettuazione della misura.
Le coordinate intercettate dallo strumento insieme al parametro di umidità muraria e al parametro di temperatura muraria vengono memorizzate nella memoria 52 dell’unità mobile 11 e in alternativa (o contemporaneamente) trasmessi attraverso il modulo 30 in radiofrequenza ad un computer che ricostruisce sullo schermo, in una sorta di mappa a colori (rassomigliante a quella termografica), l’umidità della parete.
Il sistema per il controllo e la deumidificazione muraria comprende poi anche almeno un’apparecchiatura 200 per il rilievo dell’ umidità muraria ed in generale una pluralità di apparecchiature 200 o sensori di umidità muraria ad installazione fissa (fig. 4).
Come nel caso dell’apparecchiatura 100 di misurazione mobile, anche l’apparecchiatura 200 comprende un’unità logica di controllo microprocessore 27 a cui si trovano asserviti mezzi 12 per la determinazione dell’umidità muraria.
Gli elettrodi del capacimetro avranno una lunghezza pari alla profondità cui si vuole effettuare la lettura in quanto gli stessi sono inseriti in corrispondenti forature della muratura.
In particolare gli elettrodi 24 e 25 presentano un’opportuna schermatura elettrica 60 di lunghezza pari alla profondità alla quale deve essere effettuata la rilevazione di capacità da parte degli elettrodi 24, 25.
Viceversa l’unità di lettura 26 sarà in tutto e per tutto uguale all’unità di lettura precedentemente descritta con riferimento all’unità mobile 11.
Oltre ai mezzi 12 per la determinazione dell’umidità, l’apparecchiatura 200 include un sottosistema wireless, o modulo di trasmissione in remoto 30, che gli consente di riversare i dati rilevati all’apparecchiatura 2 quando richiesto.
In generale si tratta di un dispositivo relativamente piccolo che viene installato in modo fisso in un punto prescelto della superficie muraria e risulta intrusivo nei suoi confronti nel senso che occorre praticare su di essa due fori per l’introduzione degli elettrodi menzionati 24 e 25.
Di fatto tali elettrodi, che costituiscono l’elemento sensibile all’umidità, eseguono la lettura in profondità.
Sul corpo di questa apparecchiatura 200 à ̈ presente il vano batteria che consente un’agevole sostituzione delle batterie 31, ad esempio batteria alcaline, senza la necessità di rimuovere il dispositivo dal suo punto di applicazione.
Ovviamente la batteria 31 à ̈ asservita ad un’unità di distribuzione delle alimentazioni 55 in grado di portare energia al modulo di trasmissione in remoto 30 (ad esempio a radiofrequenza), all’unità logica di controllo 27, nonché ai mezzi per la determinazione dell’umidità 12.
L’apparecchiatura 200 à ̈ inoltre dotata di un codice identificativo che consente la sua corretta individuazione da parte dell’apparecchiatura 1 nei confronti di tutti gli altri apparecchi 200 dello stesso tipo che fanno parte dello stesso sistema di controllo e deumidificazione muraria.
Come visibile in figura 4 à ̈ a tale scopo presente un’unità di selezione 63 dotata di primi selettori 64 e di secondi selettori 65.
In particolare attraverso i primi selettori 64 (o dip-switch) à ̈ possibile impostare l’indirizzo dello slave di appartenenza dell’ apparecchiatura 200; viceversa mediante i secondi selettori 65 (dip-switch) à ̈ possibile selezionare il numero progressivo che identifica il sensore all’ interno di detto indirizzo.
Sebbene il migliore utilizzo di questo dispositivo sia in associazione con l’apparecchiatura 1 sopra descritta, à ̈ possibile utilizzare lo stesso in maniera autonoma; infatti attraverso un piccolo display 61 posizionato sul corpo dello stesso, si potrà osservare il valore di umidità da esso rilevato sul punto di applicazione.
Grazie alla presenza di un tastierino funzionale 62 sarà possibile scegliere anche il parametro di visualizzare sul display 61 (ad esempio l’umidità del muro, l’umidità ambientale, la temperatura del muro, la temperatura ambientale o la vita residua della batteria, ..).
A tal proposito saranno presenti anche alcuni sensori di tipo classico necessari per un rilievo esaustivo di tutte le informazioni che identificano le condizioni attuali della superficie muraria: il sensore di temperatura superficiale del muro 66, un sensore di temperatura ambiente 67 ed un sensore di umidità ambiente 68.
Questi sensori saranno serviti da un’opportuna interfaccia 69 che fungerà da condizionatore di segnale per la temperatura della sede muraria, per la temperatura ambiente e per l’umidità ambientale trasmettendo i dati all’unità logica di controllo 27.
Come sopra menzionato l’apparecchiatura 200 à ̈ debolmente intrusiva nei confronti della superficie su cui à ̈ applicata in quanto occorre applicare due fori in cui inserire gli elettrodi 24, 25 che emergono dalla base di appoggio; altri due piccoli fori saranno necessari per bloccarlo in affidabilità sul punto di applicazione.
In fase di attivazione, attraverso i primi ed i secondi selettori 64, 65 viene definito un identificativo univoco che lo distingue da tutti gli altri sensori fissi eventualmente utilizzati nello stesso impianto.
In definitiva lo strumento per la misurazione dell’umidità muraria svolge le seguenti funzioni:
1. lettura della capacità elettrica esistente nello spazio presente tra gli elettrodi 24, 25;
2. lettura della temperatura ambiente tramite termistore con tecnica convenzionale;
3. lettura dell’umidità ambiente tramite sensore e tecnica convenzionale; 4. lettura della temperatura della superficie muraria con tecniche convenzionali utilizzando un termistore a contatto intimo con la superficie muraria.
Il dispositivo à ̈ in grado di eseguire ed aggiornare ad intervalli regolari (ad esempio una volta per ora) la lettura delle grandezze fisiche menzionate.
Il modulo di trasmissione/ricezione 30 à ̈ sempre attivo in attesa di essere interrogato dall’apparecchiatura 2 di deumidificazione muraria,
Ogni qualvolta riceve un codice di chiamata pari al suo codice identificativo esso trasmette in sequenza, e con un protocollo ben definito, le grandezze fisiche da lui rilevate.
Ovviamente l’apparecchiatura 200 può operare anche in modo autonomo con modulo in remoto 30 inesistente o disattivato; attraverso il display 61 ed il tastierino funzionale 62 di cui à ̈ provvisto infatti possibile visualizzare le grandezze fisiche collezionate e sapere ogni qualvolta sia necessario, quali sono le condizioni di salute della superficie muraria su cui à ̈ applicata.
Il bassissimo consumo dell’apparecchiatura 200 consente un’agevole manutenzione limitata alla sostituzione delle batterie alcaline scariche 31.
Passando ora ad osservare la figura 1 si nota un esempio di installazione complessa in cui sono presenti ben sei apparecchiature 2 per la deumidificazione muraria ognuna delle quali in grado di raccogliere i dati da N sensori 200 di umidità fissi distribuiti opportunamente in un’area muraria di particolare interesse.
L’apparecchiatura 2 posizionata più a sinistra (definita master o slave 0) raccoglie dati, oltre che dai sensori 200 di propria pertinenza, anche da parte di tutte le altre apparecchiature 2 di deumidificazione slave 1, slave 2, ad ognuna delle quali fanno capo N sensori 200 di propria pertinenza.
Di queste due ulteriori apparecchiature 2, Γ apparecchiatura slave 2 raccoglie i dati da una terza e da una quarta apparecchiatura 2 di deumidificazione (slave 3 e slave 4).
Queste ultime raccolgono dati da alcuni sensori 200 di propria pertinenza e l’apparecchiatura 2 denominata slave 4 raccoglie dati anche dall’apparecchiatura di deumidificazione 2 denominata slave 5.
Al termine di tutto il procedimento di scansione, l’apparecchiatura 2 master avrà raccolto i dati da tutti i sensori fissi 200, dati che saranno passati ad essa dalle apparecchiature 2 slave connesse in cascata.
Ovviamente ogni apparecchiatura 2 slave dovrà essere installata entro il raggio di azione dell’apparecchiatura 2 a cui fa capo.
Parimenti ogni apparecchiatura 200 per il rilievo dell’umidità muraria deve essere installato entro il raggio di azione dell’apparecchiatura di deumidificazione 2 a cui fa capo.
In generale le apparecchiature 2 saranno collegate alla rete elettrica e messe a terra; i sensori 200 possono essere installati nelle posizioni più opportune (purché non immersi in acqua) ed essere alimentati a batteria presentando un’autonomia di almeno 3 anni.
Tornando all’esempio di figura 2, l’apparecchiatura 2 per la deumidificazione muraria sarà dotata di opportuni mezzi selettori 10 per impostare l’apparecchiatura 2 stessa quale apparecchiatura master, ovvero quale apparecchiatura slave.
L’apparecchiatura 2 master comunica con uno o più apparecchiature 2 slave ad essa direttamente asservite (nell’esempio di figura 1 l’apparecchiatura master comunica con le apparecchiature slave 1 e 2).
Inoltre ciascuna apparecchiatura 2 slave può eventualmente comunicare con uno o più ulteriori apparecchiature 2 slave ad essa direttamente asservite.
Nell’esempio di figura 1 l’apparecchiatura 2 slave non presenta nessuna ulteriore apparecchiatura 2 asservita mentre l’apparecchiatura slave 2 presenta le ulteriori apparecchiature 2 slave 3 e slave 4 ad essa asservite.
Come poi à ̈ precedentemente menzionato il sistema comprende una pluralità di apparecchiature 20.0 per il rilievo dell’umidità ciascuna comprendente primi selettori 63 per impostare un’appartenenza ad una specifica apparecchiatura 2 per la deumidificazione muraria.
In particolare le apparecchiature 200 comunicano direttamente con l’apparecchiatura 2 per la deumidificazione a cui sono asservite.
Le apparecchiature 200 comprendono anche secondi selettori 64 che definiscono, all’interno di un gruppo di appartenenza 80 di apparecchiature 200 ad una singola apparecchiatura 2, un ordine di appartenenza.
In altre parole i mezzi selettori 10 dell’apparecchiatura 2 di deumidificazione muraria consentono di attribuire un indirizzo fisico all’apparecchiatura di deumidificazione.
L’indirizzo “zero†indica che l’unità à ̈ master.
L’unità master à ̈ la sola che, attraverso il modulo di comunicazione in remoto 5, dialoga con l’unità remota 6 di supervisione.
Attraverso il tastierino 71 ed il display 70 vengono introdotti gli indirizzi delle unità slave di cui l’unità di riferimento dovrà leggere i dati provenienti dai sensori fissi 200 ad esse associati.
All’unità master possono essere collegate uno o più unità slave di primo livello. Ad ogni unità slave di primo livello possono essere collegate una o più unità slave di secondo livello e, ad ogni unità slave di livello N possono essere collegate una o più unità slave di livello N+l .
Ogni volta che l’unità master interrogherà la propria unità slave di primo livello, i dati da essa accumulati verranno restituiti all’unità master.
In altre parole i dati letti dei sensori 200 dell’unità slave ad essa associati più i dati che quest’ ultima avrà richiesto alle unità slave di secondo livello e così via. II traffico radio di ogni unità à ̈ asincrono nei confronti delle altre unità; prima di iniziare la comunicazione verso i propri sensori o verso unità di livello superiore, l’unità aspetterà che il canale radio sia libero.
A tal proposito à ̈ implementato un opportuno protocollo di comunicazione costruito ad hoc con caratteristiche di controllo e correzione degli errori.
Ciascuna apparecchiatura 2 à ̈ gestita da un micro controllore 4 il quale, eseguendo preferibilmente con tecnologia wireless una scansione periodica dei dispositivi remoti registra in una memoria interna 7 i dati di umidità rilevati dai singoli sensori remoti 200 assieme ai valori di umidità e temperatura ambiente. A mero titolo di esempio à ̈ ipotizzabile una scansione oraria e per ogni scansione il dispositivo memorizzerà un vettore di dati del tipo:
time; Tamb; Uamb; ID sensore 1+ umidità 1; ID sensore 2 umidità 2; ...; ID sensore N+umidità N
Tutti i dati così registrati possono essere visualizzati e scanditi localmente attraverso l’uso del tastierino/display applicato al corpo dell’ apparecchiatura 2, ovvero anche inviati ad un computer portatile ad esso occasionalmente connesso, oppure trasmessi con collegamento telefonico ad una centrale di raccolta dati.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) per il controllo e/o la deumidificazione muraria comprendente almeno un’apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria incorporante: - mezzi di deumidificazione muraria (3) attivi per favorire la deumidificazione di almeno una porzione di parete; e - almeno un’unità di controllo (4) attiva su detti mezzi di deumidificazione muraria (3) per consentire un controllo di funzionamento, caratterizzato dal fatto che l’apparecchiatura (2) comprende inoltre almeno un modulo di comunicazione (5) atto almeno a ricevere istruzioni da un’unità remota (6) dette istruzioni essendo inviate all’unità di controllo (4) per modificare le modalità di funzionamento dell’apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che Γ apparecchiatura (2) comprende inoltre una memoria (7) contenente almeno un profilo di deumidificazione e dal fatto che l’unità di controllo (4) à ̈ attiva sui mezzi di deumidificazione muraria (3) per controllarli in funzione del profilo di deumidificazione impostato.
  3. 3. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’unità di controllo (4) à ̈ attiva sui mezzi di deumidificazione muraria (3) per variarne i parametri di funzionamento, ad esempio parzializzandone o interrompendone il funzionamento, in particolare in funzione delle istruzioni ricevute provenienti dall’unità remota (6).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’unità di controllo (4) à ̈ attiva su detta memoria (7) per modificare il profilo di deumidificazione impostato, particolarmente in funzione delle istruzioni ricevute dall’unità remota (6).
  5. 5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il modulo di comunicazione (5) à ̈ atto a trasmettere informazioni a detta unità remota (6) in merito al funzionamento dell’apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria, dette informazioni riguardando ad esempio Γ interruzione dell’alimentazione, guasti o dati di funzionamento quali il profilo di deumidificazione, detto modulo di comunicazione (5) trasmettendo su richiesta dell’unità remota (6), ovvero automaticamente al verificarsi di eventi prefissati quali il superamento di soglie di allarme preimpostate,
  6. 6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparecchiatura (2) comprende inoltre almeno una batteria tampone (8) atta ad alimentare almeno i mezzi di deumidificazione (3) per consentire un’autonomia di funzionamento in assenza di alimentazione esterna e preferibilmente comprendendo inoltre almeno un pannello solare (9) atto ad alimentare almeno detti mezzi di deumidificazione (3).
  7. 7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre almeno un sensore di umidità (200) operativamente in comunicazione con l’unità di controllo (4) per trasmettere i parametri rilevati, detti parametri rilevati essendo preferibilmente utilizzati dall’unità di controllo (4) per confrontarli con il profilo di deumidificazione impostato e modificare in funzione degli spostamenti il funzionamento dell’apparecchiatura (2).
  8. 8. Sistema per il controllo e/o la deumidificazione muraria, preferibilmente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un’apparecchiatura (200) per il rilievo dell’umidità muraria presentante: - un’unità di controllo (27); - mezzi (12) per la determinazione dell’umidità muraria asserviti all’unità di controllo (27) presentanti almeno due elettrodi (24), (25) caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un’unità di lettura (26) presentante: - almeno un ponte di misura (32) dotato di resistenze (RI), (R2), (Rx) su almeno tre rami (33), (34), (35) e, su un quarto ramo (36), una capacità (Cx) le cui armature sono definite dagli elettrodi di misura (24), (25); - almeno un comparatore di fase (37) elettricamente connesso in ingresso a detto ponte di misura (32) ed atto a fornire in uscita un segnale (S) indicativo della variazione di capacità (Cx) ai fini della determinazione dell’umidità muraria.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l’apparecchi atura (200) per il rilievo dell’umidità muraria comprende inoltre un modulo di trasmissione in remoto (30) asservito all’unità di controllo (27) e preposto ad inviare su richiesta, ovvero autonomamente al verificarsi di eventi prefissati, informazioni relative almeno all’umidità muraria rilevata dai mezzi (12) per la determinazione dell’umidità.
  10. 10. Sistema per il controllo e/o la deumidificazione muraria, preferibilmente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di apparecchiature (2) per la deumidificazione muraria incorporanti: - mezzi di deumidificazione muraria (3) attivi per favorire la deumidificazione di almeno una porzione di parete; e - almeno un’unità di controllo (4) attiva su detti mezzi di deumidificazione muraria (3) per consentire un controllo di funzionamento caratterizzato dal fatto che Γ apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria comprende inoltre mezzi selettori (10) per impostare un’apparecchiatura (2) quale master e le altre apparecchiature (2) quali apparecchiature slave, l’apparecchiatura (2) master comunicando con una o più apparecchiature (2) slave ad essa direttamente asservite; ciascuna apparecchiatura (2) slave potendo eventualmente comunicare con uno o più ulteriori apparecchiature (2) slave ad essa direttamente asservite.
  11. 1 1. Sistema secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una pluralità di apparecchiature (200) per il rilievo dell’umidità comprendenti selettori (63) per impostare un’appartenenza ad una specifica apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria, le apparecchiature (200) comunicando direttamente con l’apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria a cui sono asservite.
  12. 12. Sistema secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che le apparecchiature (200) per il rilievo dell’umidità comprendono secondi selettori (64) per definire all’ interno di un gruppo di appartenenza (80) di apparecchiature (200) a una singola apparecchiatura (2) per la deumidificazione muraria, un ordine di appartenenza.
  13. 13. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparecchiatura master (2) riceve attraverso comunicazioni successive tra le apparecchiature (200) e l’apparecchiatura (2) master o slave di rispettiva appartenenza e attraverso comunicazioni tra le apparecchiature slave (2) e le apparecchiature slave (2) di rispettiva appartenenza ed attraverso comunicazioni tra le apparecchiature (2) slave e Γ apparecchiatura (2) master, i dati rilevati dalle apparecchiature (200) per il rilievo dell’umidità connesse.
  14. 14. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i mezzi di deumidificazione muraria (3) sono mezzi di deumidificazione elettromagnetica e preferibilmente comprendono almeno un solenoide percorso da corrente con prefissata forma d’onda, ampiezza e frequenza per diffondere nell’ambiente circostante un’onda elettromagnetica interagente con l’umidità fra acqua muraria per ridurne la risalita per capillarità,
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