ITMI20080500A1 - Tessuto non tessuto a base di fibre e/o microfibrille in seta - Google Patents

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Description

“TESSUTO NON TESSUTO A BASE DI FIBRE E/ MICROFIBRILLE IN SETA"
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un tessuto non tessuto contenente fibre e/o microfibrille in seta un processo per la relativa preparazione ed i relativi impieghi nel campo dell’abbigliamento, in campo biomedicale e nell’industria cosmetica.
STATO DELLA TECNICA
Sono già noti tessuti non tessuti a base di fibre naturali quali il cotone, come ad esempio descritto nella domanda di brevetto W02005/010261 per usi molteplici che vanno dal campo dell’abbigliamento, al campo biomedicale e nell’industria cosmetica, soprattutto per la preparazione di dischetti per lo strucco.
In taluni casi, soprattutto nel campo biomedicale e cosmetico si rende necessario Γ impiego di tessuti non tessuti in materiale più pregiato, quale ad esempio la seta, che pertanto diano ancor meno reazioni allergiche di quelli già noti in fibre di cotone.
La seta è un materiale proteico prodotto da differenti specie di artopodi. Quella comunemente conosciuta proviene da un insetto; Bombyx Mori, tradizionalmente denominato Baco da seta, ma sono facilmente reperibili sete provenienti da decine di altri lepidotteri ed aracnidi.
L’impiego di tali fibre è stato tradizionalmente indirizzato nel campo tessile, ma nel corso degli ultimi anni molti sono gli impieghi di tipo tecnico e fra questi alcuni riguardano il settore biomedicale.
La seta prima di essere una fibra tessile è un biomateriale, composto da due molecole proteiche, fibroina e sericina, prodotte da ghiandole specializzate dislocate ai lati dell’apparato digerente delle larve. Esse hanno funzione secretrice e nello stesso tempo di serbatoio fino al momento dell’estrusione e quindi della trasformazione della seta liquida in fibra solida e cristallina.
Nel corso degli ultimi dieci anni l’interesse del mondo scientifico per questo biopolimero è cresciuto enormemente e le motivazioni sono da ricercare nelle particolari proprietà .
La seta mostra: elevatissime proprietà fisico-meccaniche, elevato livello di biocompatibilità, attività terapeutica positiva nel trattamento delle patologie ulcerative e delle lesioni cutanee più in generale. La proteina di maggiore interesse è quella fibrosa detta fibroina che viene accuratamente separata dalla restante parte amorfa detta sericina. La seta naturale, nella forma di filamento, è costituita da due bavelle continue di fibroina avvolte e tenute insieme da una guaina di sericina. La fibroina può essere solubilizzata per la preparazione di supporti fibros colloidali idrogeli e spugne in composizione pura o in miscele con altri polimeri e sostanze attive sinergiche ( antibatterici, antifungini, antibiotici, cicatrizzanti e stimolanti la riepitelizzazione)
La riscoperta delle fibroine per applicazioni biomedicali nasce anche e soprattutto dal fatto che le nuove tecnologie consentono di processare le proteine seriche limitando le alterazioni idrolitiche. Le applicazioni in campo tessile sono ben note ed il comfort fisiologico della seta può essere considerato uno standard di riferimento.
Gli studi più recenti hanno dimostrato definitivamente che la fibroina, nelle sue differenti forme e conformazioni molecolari, presenta elevata compatibilità in vitro e in vivo e le possibili preparazioni sono ancora in fase di studio. Esse comprendono supporti in fibroina pura o in miscela con altri polimeri naturali e di sintesi allo scopo di ottenere sia materiali compositi sia miscele in grado di compensare la perdita delle proprietà meccaniche dovute al processo di solubilizzazione. I polimeri maggiormente impiegati sono il chitosano, l’acido polilattico, il collagene, i polisaccaridi , i polialcooli, gli alginati, gli acidi organici e le cheratine. Le applicazioni come ricordato in precedenza riguardano il settore del dressing avanzato per il trattamento delle lesione cutanee e quello della ingegneria tessutale.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
La Richiedente ha ora trovato che è possibile preparare un tessuto non tessuto comprendente fibre e/o microfibrille di seta e più preferibilmente che risulta essenzialmente costituito da fibre e/o microfibrille di seta. Ulteriore oggetto della presente invenzione è inoltre un processo per la preparazione di detto materiale e comprendente i seguenti stadi a) formazione delle fibre di e/o microfibrille di seta,
b) creazione di un rete formata dalle suddette fibre
c) interlacciatura della rete di fibra ottenuta nel precedente stadio per trattamento con liquido spruzzato a pressione molto alta,
d) rimozione dell’umidità del prodotto proveniente dal precedente stadio. Infine ulteriore oggetto della presente invenzione sono dei prodotti per abbigliamento, per uso biomedicale e per l'industria cosmetica contenenti il tessuto non tessuto a base di fibre e/o microfibrille di seta oggetto della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Per gli scopi della presente invenzione si intende per fibre, le fibre native che hanno diametro compreso tra 3 e 40 μm mentre per microfibrille quelle con dimensioni inferiori a 3μm e che sono le parti costituenti le fibre in seta.
La consistenza e rigidità del tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione viene preferibilmente ottenuta mediante interlacciatura con spruzzo di un liquido, preferibilmente acqua, ad alta pressione.
Ancor più preferibilmente, il tessuto non tessuto secondo la presente invenzione viene ottenuto con un processo in cui nella fase di formazione della rete di fibre e/o microfibrille anteriore alla suddetta interlacciatura, la fase di parallelizzazione viene realizzata in ambiente ipersaturo di acqua eventualmente in presenza di un sale neutro, in maniera da evitare che le fibre di seta si carichino elettrostaticamente, impedendo così la relativa parallelizzazione.
Per evitare ciò è quindi indispensabile che la fibra assorba in questa fase attorno al 10% di acqua rispetto al peso della fibra a secco.
li tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione preferibilmente presenta un peso compreso tra 20 e 500 g/m<2>ed una forza a rottura compresa tra 2 daN e 180 daN.
Le fibre native di seta sono costituite da due bavelle di fibroina unite da una guaina costituita da una seconda proteina amorfa la sericina.
Preferibilmente le fibre di seta contenute nel tessuto non tessuto contengono un quantitativo di sericina inferiore allo 0,3%, mentre per alcuni impieghi quale quello biomedicale deve esserne priva e preferibilmente deve avere un contenuto di olio residuo inferiore allo 0,9%.
In una tale ottica risulta quindi importante la fase di preparazione delle fibre di seta o stadio (a) del processo secondo la presente invenzione. Questo stadio viene preferibilmente ottenuto con un processo che prevede i seguenti stadi:
al) si selezionano le fibre provenienti da bozzoli di seta vergine, cascami di seta di filanda (ovvero quelle parti di seta vergine che non si prestano, per sole ragioni di tipologia produttiva ad essere lavorate con il sistema della filanda) struse (ovvero i primi strati del bozzolo estratti durante la fase di trattura), bozzoli con difetti di vario genere ed i filamenti residui di altre lavorazioni) in maniera tale che abbiano densità lineare compresa tra 0,7 e 1 ,2dtex tenacità 2,1 e 4,1g/dtex ed elasticità compresa tra 13 e 25% e un contenuto in sericina non superiore al 20%, testato mediante analisi gravimetrica, DSC, IR HPLC; a2) si procede al taglio di tali fibre fino ad ottenere la lunghezza voluta ed al relativo vaglio allo scopo di eliminare le impurezze solide;
a3) si procede quindi alla macerazione della fibra allo scopo di eliminare la sericina,
a4) si procede quindi alla rimozione del bagno di macerazione e ad una serie di lavaggi e successivo essiccamento ottenendo una fibra grezza che sulla base di analisi degli inquinanti in essa contenuti mediante le analisi , ha un contenuto in sericina che si attesta sullo 0.1 -0.3% e olio residuo in quantità inferiori a 0.9%,
a5) si procede quindi ad eventuale e ulteriore stadio di defibrillazione della fibra allo scopo di ottenere le microfibrille e contemporaneamente eliminando la sericina
a6) si procede quindi alla rimozione del bagno di macerazione e ad una serie di lavaggi e al successivo essiccamento ottenendo quindi una fibra priva di sericina e con un contenuto di olio residuo inferiore a 0,9%.
Lo stadio (a3) può essere condotto coi trattamenti chimici convenzionali che prevedono la idrolisi della sericina ad opera della soda caustica o sodio carbonato, seguito da rimozione della soluzione residua per centrifugazione e successivo trattamento con acido solforico per ottenere una neutralizzazione del prodotto e per promuovere una demolizione dei contaminanti cellulosici I residui acidi verranno eliminati o neutralizzati per azione di successivi trattamenti di ammoniaca gassosa.
Questo tipo di trattamento può degradare la fibroina e non è del tutto efficace in quanto il prodotto macerato può ancora contenere alte percentuali di olio residuo e di sericina insolubilizzata.
La Richiedente ha orprendentemente trovato che è possibile ottenere una macerazione per trattamento della fibra con acqua a temperatura compresa tra 110 e 135°C ed a pressione compresa tra 2 e 10atm.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente preferita questo stadio (a3) viene condotto in presenza di acqua e di un enzima proteolitico a 120°C a 4 atm e raggiungendo la suddetta temperatura in un arco di tempo compreso tra 4 e 6 ore.
Questo tipo di macerazione risulta efficace ed evita l'impiego di solventi organici il cui smaltimento a livello industriale comporta una serie di inconvenienti.
La Richiedente ha inoltre trovato che è possibile defibrillare la fibra e contemporaneamente rimuovere la sericina con opportuni e selettivi trattamenti chimici senza degradare la fibroina.
Questo trattamento è indispensabile se si vuole ottenere un tessuto non tessuto con elevata resistenza meccanica necessario ad esempio in campo biomedicale , quando ad esempio si vuole utilizzare tale tipo di materiale ad esempio nella preparazione di scaffold per implantologia. Il primo di questi trattamenti consiste nel sottoporre la fibra ad un bagno contenente rispettivamente CaCla/etanolo/acqua in rapporto molare preferibilmente pari a 1/ 2/ 8 a temperatura ambiente per un tempo compreso tra 1 e 6 ore.
Un altro trattamento che consente di ottenere degli ottimi risultati è quello che prevede che si sottopongano le fibre in un bagno contenente Ca(N03)2/ Metanolo in rapporto peso volume 75/25 a temperatura ambiente e per tempi compresi tra 1 e 6 ore, preferibilmente tra 1 e 4 ore Questo tipo di trattamento è particolarmente ndicato quando la fibra di seta è molto compatta ad esempio quanto proviene da bachi da seta selvatici.
Altri trattamenti chimici di efficaci sono quelli che prevedono l’impiego di acido fosforico ed in particolare acido ortofosforico a concentrazione pari al 42% a temperatura compresa tra 55 e 90 °C preferibilmente a 80°C, oppure sottoponendo la fibra in un bagno di acido metafosforico all’85% a temperatura ambiente per un tempo compreso tra 1 e 6 ore, preferibilmente tra 1 e 4 ore.
Un altro trattamento chimico di parziale defibrillazione è quello per il quale si sottopone la fibra ad un bagno contenente acido formico al 100% a temperatura compresa tra 20 e 80°C.
I suddetti processi di defibrillazione ulteriore oggetto della presente invenzione concorrono inoltre nella rimozione della sericina senza degradare in maniera sostanziale la fibroina rispetto ad altri trattamenti conseguiti molto simili a quelli preferiti (vedi parte sperimentale).
Dopo il primo stadio di macerazione e prima dell’eventuale secondo stadio di defibrillazione la fibra asciugata può essere sottoposta ad una o più fasi di pettinatura o cardatura viene generalmente effettuata in una macchina comunemente definita nappeuse. Essa è costituita da due cilindri attraverso i quali il materiale introdotto passa sotto un tamburo rotante munito di aghi robusti e flessibili. Questo sistema consente di aprire le fibre e ed ottenere un primo allineamento delle stesse. Il prodotto ottenuto è costituito da nappe di tre metri che possono subire successivi passaggi nella stessa macchina. Il processo determina anche una prima eliminazione di fibre corte e materiali estranei ll processo successivo è costituito dalla pettinatura mediante macchine ( dressing machine) che sono di derivazione laniera. La prima operazione di petinatura rimuove le fibre più corte e differenti tipi di contaminati. I passaggi di petinatura possono arrivare a tre e servono a separare le fibre seriche in tre classi di lunghezza. La prima deta A1 ha una lunghezza compresa tra 61 mm e 70 mm, la seconda denominata B2, ha fibre tra 45mm e 58 mm, la terza, denominata C3 ha fibre inferiori a 40 mm.
Il materiale di partenza per otenere il tessuto non tessuto oggeto della presente invenzione e da avviarsi allo stadio (b) preferibilmente include e costituito da petinati di seta A1, B2 e C3 in purezza o in miscele con differenti rapporti quantitativi. Il materiale in ogni caso deve rispondere a delle precise carateristiche.
In questo caso i suddeti petinati prima di essere sotoposti allo stadio (b) viene preferibilmente tagliato in maniera tale che la lunghheszza di tali fibre e/o fibrille sia inferiore a 40 mm.
Il prodoto finale proveniente dallo stadio (a) e che possiamo definire macerato essiccato e eventualmente petinato ed eventualmente defibrillato, viene avviato alle successive fasi di lavorazione costituite dallo stadio (b)
Lo stadio (b) del processo secondo la presente invenzione comprende almeno 2 stadi ovvero il primo stadio (b1) che consiste nella fase di petinatura, preferibilmente conseguita tramite macchina cardatrice, ed un successivo stadio (b2) di disposizione della rete di tessuto non tessuto,
Nella fase (b1) di petinatura le fibre di seta vengono cardate in ambiente ipersaturo di acqua, ovvero in una cardatrice situata in una camera in cui viene nebulizzata dell’acqua o più preferibilmente una soluzione di sodio cloruro o altro sale neutro
Infatti poiché le fibre di seta, ancor più di quelle di cotone, possono caricarsi elettrostaticamente, è indispensabile realizzare tale fase in ambiente ipersaturo di acqua in maniera tale che le fibre assorbano acqua attorno al 10% del loro peso originale.
Il secondo stadio (b2) consiste nella disposizione della rete su di un apposito nastro in modo regolare ed uniforme mediante applicazione di un flusso di aria o di aspirazione di aria.
In quest’ultimo caso il nastro è dotato di fori equidistanti.
Nello stadio (c) del processo oggetto della presente invenzione l’interlacciatura del tessuto non tessuto viene realizzata spruzzando acqua a pressione compresa tra 30 e 80 bar. In questa fase l’eventuale sodio cloruro depositato nello stadio (b1) sulle fibre viene rimosso.
Lo stadio (d) di asciugatura del tessuto non tessuto viene realizzato a temperatura compresa tra 120 e 160°C.
Il tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione presenta preferibilmente un peso/ unità di superficie compreso tra 20g/mq e 500g/mq mentre la forza a rottura è preferibilmente compresa tra 2 daN e 180 daN.
Il tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione può essere impiegato direttamente o in forma di strutture accoppiate può essere caricato o trattato con sali e sostanze attive ad azione cosmetica o farmaceutica .In questo ultimo caso ci si riferisce a sostanze in grado di essere caricate sulla struttura ed essere successivamente rilasciate in modo controllato.
Nel settore dell’ abbigliamento può essere impiegato per la produzione di feltri e imbottiture ad esempio di giacche a vento.
Può anche vantaggiosamente essere impiegato come materiale atto alla filtrazione di liquidi e sospensioni per il settore alimentare.
In campo biomedicale può trovare impiego nella preparazione di supporti per la produzione di garze, bendaggi ed altri manufatti, oppure opportunamente caricato con una sostanza farmaceuticamente accettabile può essere impiegato nella produzione di bendaggi innovativi multistrato.
In alternativa può essere impiegato per la preparazione di dischi e tubolari per l’isolamento di epidermide interessata da dermatiti allergiche Nel settore della chirurgia il tessuto non tessuto in seta può essere impiegato nello studio e progettazione di protesi impiantabili (Ricostruzione addominale, legamenti e tendini). Nel settore della ingegneria tessutale per la preparazione di scaffold in pura fibroina.
Si riportano a scopo illustrativo ma non limitativo alcune fasi di ottenimento del tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione ed in particolare delle fasi di defibrillazione della seta ovvero fasi cruciali dello stadio (a) del processo oggetto della presente invenzione, per ottenere delle microfibrille prive di sericina e che consentono di ottenere un tessuto non tessuto con elevate proprietà meccaniche..
Esempi A Macerazione delle fibre in Acido Formico Acido Fosforico Utilizzo di acido formico e acido fosforico a diversa concentrazione e temperatura.
Le prove sopra riportate evidenziano che i migliori risultati si ottengono impiegando acido fosforico al 42% a 80°C, mentre risultati apprezzabili si ottengono anche con acido formico al 100%a temperatura compresa tra 20 e 80°C, mentre l’impiego di acido fosforico al 42% è molto veloce e svantaggioso.
Esempi B -Acido Fosforico 85% a temperatura ambiente
Con acido fosforico il processo di macerazione è troppo veloce e non sortisce gli effetti desiderati.
Esempi C- Acido Metafosforico
Per attenuare il potere degradativo dell’acido meta fosforico si è provato ad utilizzare l’acido orto fosforico, che è un acido più debole.
Anche con questo tipo di bagno non si sortiscono gli effetti desderati Esempi D Prove condotte con diversi solventi
I migliori risultati si ottengono quando con gli ultimi due sistemi e per tempi compresi tra 1 e 24 ore preferibilmente tra 1 e 6 ore, questo sistema è particolarmente preferito quando si impiegano filamenti di seta molto compatti provenienti da bachi da seta selvatici.
Esempio E -NaOH
La soda caustica in soluzione è il reattivo più aggressivo ed in grado di promuovere danni di tipo idrolitico degradativo anche alla struttura della fibra. La soda caustica può essere impiegata dalla concentrazione 0.01 M e per tempi di contatto di circa 30’. La concentrazione max utilizzabile è 0,025 alla T° di 40°C per tempi di contatto di 15’.
ESEMPIO F Prove in CaCI2/Et0H/H20 (1/2/8) 75°C
I risultati ottenuti con la solubilizzazione della fibroina in nitrato di calcio e in cloruro di calcio ci hanno indotto a proseguire con una verifica delle condizioni ottimali di trattamento. I risultati sono riportati nelle tabelle seguenti. La concentrazione di fibra è del 5%.
ESEMPI G
Sono state effettuate delle prove a temperature diverse.
T° ambiente
37°C
50°C
Le microfibrille ottenute con i processi sopra descritti e considerati efficaci sono state analizzate da un punto di vista morfofologica mediante microscopio elettronico, gli amminoacidi in essa contenuti sono stati determinati mediante HPLC, il peso molecolare determinato mediante HPLC ed eventuali degradazioni mediante spettroscopia FTIR. Tutte queste analisi confermano che la eliminazione della sericina è completa mentre la degradazione di fibroina è irrisoria.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tessuto non tessuto comprendente fibre e/o microfibrtille di seta.
  2. 2. Tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 1 essenzialmente costituito da fibre e/o microfibrille di seta.
  3. 3. Tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la consistenza e rigidità della rete di fibre e/o microfibrille di seta viene ottenuta per interlacciatura mediante spruzzo di un liquido, ad alta pressione.
  4. 4. Tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la formazione della rete di fibre e/o microfibrille prevede una fase di parallelizzazione e successiva disposizione ed in cui la fase di parallelizzazione viene realizzata in ambiente ipersaturo di acqua.
  5. 5. Tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che presenta un peso compreso tra 20 e 500 g/m<2>ed una forza a rottura compresa tra 2 daN e 180 daN.
  6. 6. Tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-5, caratterizzato dal fatto che le fibre e/ o microfibrille di seta contenute nel tessuto non tessuto contengono un quantitativo di sericina inferiore allo 0,3%, contenuto di olio residuo inferiore allo 0,9%.
  7. 7.Tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che dette fibre e/ o microfibrille sono prive di sericina.
  8. 8. Processo di preparazione del tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, i a) formazione della fibra di seta, b) creazione di un rete formata dalle suddette fibre c) interlacciatura della rete di fibra ottenuta nel precedente stadio per trattamento con liquido spruzzato a pressione molto alta, d) rimozione deH'umidità del prodotto proveniente dal precedente stadio
  9. 9. Processo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che comprende i seguenti stadi: al) si selezionano le fibre provenienti da bozzoli di seta vergine, cascami di seta di filanda, struse, bozzoli con difetti di vario genere ed i filamenti residui di altre lavorazioni, in maniera tale che abbiano densità lineare compresa tra 0,7 e 1,2dtex tenacità 2,1 e 4,1g/dtex ed elasticità compresa tra 13 e 25% e con contenuto in sericina valutato mediante analisi gravimetrica, DSC, IR HPLC non superiore al 20%, a2) si procede al taglio di tali fibre fino ad ottenere la lunghezza desiderata ed al relativo vaglio allo scopo di eliminare le impurezze solide; a3) si procede quindi alla macerazione della fibra allo scopo di eliminare la sericina, a4) si procede quindi alla rimozione del bagno di macerazione e ad una serie di lavaggi e successivo essiccamento ottenendo una fibra grezza che, sulla base di analisi degli inquinanti in essa contenuti e determinati , con lo stesso tipo di analisi elencate per lo stadio (al) ha un contenuto in sericina che si attesta sullo 0.3% e olio residuo in quantità inferiori a 0.9%, a5) si procede quindi ad eventuale e stadio di defibrillazione dellafibra allo scopo di rimuovere completamente la sericina ed ottenere microfibrille, a6) si procede quindi alla rimozione del bagno di defibrillazione e ad una serie di lavaggi e al successivo essiccamento e si analizza la fibra ottenuta con gli stessi metodi analitici indicati nei precedenti stadi, ottenendo quindi una fibra priva di sericina e con un contenuto di olio residuo inferiore a 0,9%.
  10. 10. Processo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la macerazione dello stadio (a2) viene realizzata con acqua a temperatura compresa tra 110 e 135°C ed a pressione compresa tra 2 e 10atm.
  11. 11. Processo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto stadio viene condotto a 120°C a 4atm in presenza di un enzima proteolitico e si raggiunge la suddetta temperatura in un arco di tempo compreso tra 4 e 6 ore.
  12. 12. Processo secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che lo stadio (a5) viene condotto sottoponendo la fibra in un bagno contenente rispettivamente CaCI2/etanolo/acqua in rapporto molare preferibilmente pari a 1/ 2/ 8 a temperatura ambiente per un tempo compreso tra 1 e 6 ore.
  13. 13. Processo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che lo stadio (a5) viene condotto sottoponendo la fibra in un bagno contenente rispettivamente Ca(N03)2/ Metanolo in rapporto peso volume 75/25 a temperatura ambiente e per tempi compresi tra 1 e 6 ore.
  14. 14. Processo secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che la contenente acido ortofosforico a concentrazione pari al 42% a temperatura compresa tra 55 e 90 °C .
  15. 15. Processo secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che lo stadio (a5) viene realizzato sottoponendo la fibra in bagno di acido metafosforico all’85% a temperatura ambiente per un tempo compreso tra 1 e 6 ore.
  16. 16. Processo secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che la defibrillazione viene realizzata sottoponendo la fibra in bagno di acido formico a temperatura ambiente per un tempo compreso tra 1 e 6 ore.
  17. 17. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8-16, in cui lo stadio (b) comprende almeno 2 stadi ovvero il primo stadio (b1) che consiste nella fase di pettinatura, ed un successivo stadio (b2) di disposizione della rete di tessuto non tessuto.
  18. 18. Processo secondo la rivendicazione 17 in cui lo stadio (b1) viene effettuato in un cardatrice situata in una camera in cui viene nebulizzata dell’acqua o una soluzione di sodio cloruro.
  19. 19. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8-18, in cui lo stadio (c) viene realizzato spruzzando acqua a pressione compresa tra 30 e 80 bar.
  20. 20. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8-19, in cui io stadio (d) Lo stadio (d) di asciugatura del tessuto non tessuto viene realizzato a temperatura compresa tra 120 e 160°C.
  21. 21. Imbottitura per capi di abbigliamento contenente il tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7.
  22. 22 Feltro contenente il tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7.
  23. 23. Prodotto biomedicale contenente il tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 7.
  24. 24. Prodotto cosmetico adatto per struccare contenente il tessuto non tessuto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7.
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