ITMI20071311A1

ITMI20071311A1 - "struttura modulare di imbonaggio in alluminio"

Info

Publication number: ITMI20071311A1
Application number: IT001311A
Authority: IT
Inventors: Gaetano Poratelli; Leonardo Russo
Original assignee: L & G S R L
Priority date: 2007-07-02
Filing date: 2007-07-02
Publication date: 2009-01-03
Also published as: EP2170691A1; WO2009003982A1; EP2170691B1

Description

DESCRIZIONE

dell’invenzione industriale avente per titolo:

“Struttura modulare di imbonaggio in alluminio”

La presente invenzione concerne una struttura modulare di imbonaggio in alluminio.

Per struttura di imbonaggio nel settore nautico si intende la sottostruttura portante alla quale si fissano i rivestimenti dei natanti (ad esempio pannelli), la quale delimita gli scompartimenti interni, compresi pavimenti/ soffitti .

Esistono a questo proposito sul mercato strutture di imbonaggio comprendenti fabbricati in legno e costruiti da carpentieri specializzati.

Tipicamente l’imbonaggio si presenta come un’unica travatura reticolare. Il carpentiere specializzato esegue questa travatura reticolare sul posto e su misura del natante, tenendo presente la variabilità di dimensioni dei compartimenti così costruiti, soggetti al clima marino, ed il comportamento del legno a flessione. Tuttavia è intrinseco nel legno una rigidezza a flessione decisamente minore rispetto ai metalli da costruzione, ed un comportamento marcatamente non costante nel tempo a causa degli agenti atmosferici, che ne pregiudicano la costanza dimensionale. La precisione di lavorazione non può naturalmente raggiungere i livelli delle leghe metalliche che tuttavia non sono lavorabili sul posto da artigiani

Scopo del presente trovato è quindi quello di realizzare una struttura di imbonaggio per natanti con caratteristiche meccaniche e logistiche migliori delle attuali, ovvero con incrementata leggerezza, rigidezza, costanza dimensionale, resistenza e modularità.

In accordo con l’invenzione tale scopo è raggiunto con un struttura di imbonaggio per natanti caratterizzata dal fatto di prevedere una pluralità di profilati (6, 7) di sostegno preferibilmente in lega di alluminio, ognuno dei quali comprende una cavità (2) e bordi di collegamento (3), assemblagli meccanicamente secondo diverse configurazioni mediante staffe di collegamento (15-17, 19).

La modularità del trovato permette di utilizzare gli stessi elementi componenti la struttura sia per soffitti portanti che per pareti, riducendo le scorte di magazzino. Sempre grazie alla modularità, è inoltre possibile realizzare gli assemblaggi con un unico tipo di elemento di fissaggio, tipicamente un bullone di misura prestabilita.

L’intuizione di utilizzare estrusi in leghe metalliche per costruire gli imbonaggi, in particolare leghe leggere in alluminio nella tipologia adatta ad un uso marino, consente, data l’elevata rigidezza a flessione, di ridurre i pesi degli imbonaggi metallici rispetto a quelli in legno, il risparmio in peso essendo quantificabile nel 30%. Ciò naturalmente riduce i costi.

Ulteriori vantaggi di tale struttura modulare risiedono nella possibilità di costruire strutture composte fino a 6 metri, con una planarità ed una costanza nel tempo apprezzabilmente migliori rispetto ai metodi tradizionali, anche grazie alla migliore tenuta degli elementi di fissaggio, anche a seguito di ripetuti montaggi e smontaggi. La precisione di lavorazione consente tolleranze di 2-3 mm su 6 metri.

Queste ed altre caratteristiche della presente invenzione saranno rese maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di un suo esempio di realizzazione pratica illustrato a titolo non limitativo negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 mostra una vista assonometrica di un profilato ;

la figura 2 mostra una vista in sezione del profilato di figura 1 ;

la figura 3 mostra una vista assonometrica di un profilato angolare; la figura 4 mostra una vista in sezione del profilato angolare;

la figura 5 mostra una vista in sezione longitudinale di un bullone non serrato impegnato con il profilato;

la figura 6 mostra una vista in sezione secondo la linea VI- VI di figura 5;

la figura 7 mostra una vista in sezione longitudinale del bullone ruotato per il fissaggio al profilato;

la figura 8 mostra una vista in sezione secondo la linea VIII-VIII di figura 7;

la figura 9 mostra una vista assonometrica di una staffa a due vie atta a collegare due profilati;

la figura 10 mostra una vista laterale della staffa a due vie;

la figura 11 mostra una vista in pianta della staffa a due vie;

la figura 12 mostra una vista assonometrica di una staffa a tre vie atta a collegare tre profilati;

la figura 13 mostra ima vista laterale della staffa a tre vie;

la figura 14 mostra una vista in pianta della staffa a tre vie;

la figura 15 mostra una vista assonometrica di una staffa angolare atta a collegare due profilati;

la figura 16 mostra una vista in pianta dall’alto della staffa angolare di figura 15;

la figura 17 mostra una vista assonometrica di una staffa per il collegamento di un profilati con una struttura esterna;

la figura 18 mostra una vista in pianta dall’alto della staffa di figura 17;

la figura 19 mostra una vista in sezione di un profilato a tre vie;

la figura 20 mostra ima vista in sezione di un profilato a quattro vie o a croce.

Con riferimento alle figure 1 e 2 si nota un componente della struttura di imbonaggio ovvero un profilato 6 ottenibile preferibilmente per estrusione. Esso comprende una porzione con cavità passante 2 sostanzialmente a sezione rettangolare e due porzioni laterali o scanalature con sezione sostanzialmente a “C” 3 di pezzo con essa e poste su due lati opposti del rettangolo della porzione 2.

Dette porzioni a “C” 3 comprendono ciascuna una cavità aperta 5 e alette 4 per l’inserimento e l’ancoraggio di elementi di fissaggio.

Con riferimento alle figure 3 e 4, si nota un ulteriore tipo di profilato, ovvero un profilato angolare 7. Esso presenta la porzione con cavità passante cavità 2 a sezione poligonale dotata di due porzioni o scanalature a “C” 3 di pezzo con essa su due lati della porzione 2 orientati a 90° tra loro.

Detti profilati 6-7 comprendono inoltre intagli di centraggio 30, spessori di rinforzo 31 e denti di fissaggio 32.

I profilati 6 e 7 svolgono la funzione di impalcatura dell’ imbonaggio collegate dagli elementi che sono descritti nel seguito.

Con riferimento ora alle figure da 5 ad 8 si nota una forma realizzativa degli elementi di fissaggio ovvero bulloni 8. Il bullone 8 è dotato di una testa 9 a piastra rettangolare in cui una dimensione minore 10 permette l’inserimento nella attraverso la porzione aperta 5 del profilato 6-7, ed una dimensione maggiore 11 consente, ruotando la testa 9, il bloccaggio assiale del bullone 8 tra le ali 4 e i denti 32 assicurandolo tramite un dado 20. 1 denti 32 servono ad evitare che quando si usano dadi esagonali possano ruotare in fase di serraggio. Oltre a questo tipo speciale di bullone si possono utilizzare comuni bulloni M8x40 TE.

Con riferimento alle figure da 9 ad 11 , si nota in figura 9 una staffa a due vie 15 atta a collegare sostanzialmente a 90° due profilati 6 (ma eventualmente anche profilati 7).

Con riferimento particolare alle figure 10 ed 11, si notano le particolarità costruttive della staffa a due vie 15, comprendente una porzione piana 12, sostanzialmente a triangolo rettangolo, dotata di due fori di fissaggio 13 e due linguette di bloccaggio 14 ripiegate rispetto alla porzione piana 12.

Ciascuna linguetta 14 ha un orientamento tale che si impegna tra le due ali 4 della porzione a “C” 3, contribuendo, insieme al bullone 8, al bloccaggio delle trafile 6, 7.

Si noti che le due coppie foro di fissaggio 13 - linguetta di bloccaggio 14 sono poste sui due cateti della porzione piana 12.

Con riferimento ora alle figure 12, 13 e 14, si nota una staffa a tre vie 16 atta a congiungere fino a tre profilati 6 e/o profilati angolari 7, di cui due elementi posti uno di seguito all’altro, ed il terzo a 90° rispetto ad essi. A tale scopo la staffa a tre vie 16 prevede una porzione piana 12 a triangolo rettangolo con tre fori di fissaggio 13 e tre linguette di bloccaggio 14 anch’esse ripiegate rispetto alla porzione piana 12. Come nella staffa a due vie 15, ciascuna linguetta 14 ha un orientamento tale che si impegna nello spazio definito dalle due ali 4 della porzione a “C” 3, contribuendo, insieme al bullone 8, al bloccaggio dei profilati 6, 7.

Si noti che due coppie foro di fissaggio 13 - linguetta di bloccaggio 14 sono poste una di seguito all’altra sull’ ipotenusa della porzione piana 12 sostanzialmente triangolare, e definiscono un angolo retto con la terza coppia foro di fissaggio 13 - linguetta di bloccaggio 14, dove la linguetta 14 sta su un vertice del triangolo della porzione piana 12.

Ulteriore elemento di collegamento, come si può notare nelle figure 15 e 16, è costituito da ima staffa angolare 17, che permette il collegamento tra due profilati 6 o 7, con le porzioni a “C”inteme dell’angolo definito dai profilati 6-7. La staffa angolare 17 comprende una porzione piana 12 a triangolo rettangolo, dotata di due alette 18 poste sui cateti della sezione piana 12 e piegate a 90° rispetto ad essa, dotate ciascuna di un foro di fissaggio 13 e di una linguetta di bloccaggio 14 ulteriormente ripiegata di 90° rispetto alla rispettiva aletta per l’impegno con le porzioni a “C” 3 dei rispettivi profilati 6 o 7.

Un ultimo elemento di collegamento si può notare nelle figure 17 e 18, ovvero una staffa singola 19 dotata di una porzione piana 12 rettangolare con un ulteriore foro di fissaggio 21 e di pezzo a 90° con essa un’aletta 18 dotata di un foro di fissaggio 13 e di due linguette 14 ripiegate di ulteriori 90° rispetto all’aletta 18 per l’impegno con la porzione a “C”. La sua funzione è quella di essere vincolata con bulloni 8 ad un profilato 6 o 7 coi metodi già visti e, tramite l’ulteriore foro di fissaggio 21, di fornire un ulteriore punto di aggancio, come può essere apprezzato in figura 17, per ulteriori strutture (ad esempio pannelli).

Vantaggiosamente le staffe 15-17, 19 essere dotate di ulteriori fori di fissaggio 22.

Vantaggiosamente le porzioni con cavità passante 2 possono essere più di una su un profilato 6 o 7.

Vantaggiosamente le porzioni a “C” 3 possono essere più di due su un profilato 6 o 7 come mostrato nelle figure 19-20 (profilato a tre vie o a quattro vie o a croce, con cavità 2 a “T” o a croce).

Vantaggiosamente la struttura modulare oggetto della presente invenzione è realizzata in una lega di alluminio adatta ad usi nautici quali la EN 6060 T5.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Struttura di imbonaggio per natanti caratterizzata dal fatto di prevedere una pluralità di profilati (6, 7) di sostegno preferibilmente in lega di alluminio, ognuno dei quali comprende una cavità (2) e bordi di collegamento (3), assemblagli meccanicamente secondo diverse configurazioni mediante staffe di collegamento (15-17, 19)..
2. Struttura di imbonaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti profilati (6, 7) comprendono una porzione con cavità passante (2) e almeno una porzione di bordo con sezione sostanzialmente a “C” (2) atta a consentire l’inserimento e l’ancoraggio di elementi di fissaggio (8).
3. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le staffe di collegamento (15-17, 19) comprendono una porzione piana (12) ed almeno un foro di fissaggio (13) per fissarvi i profilati (6-7) ed almeno una linguetta di bloccaggio (14) impegnabile con i bordi (3) di collegamento dei profilati (6-7).
4. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere profilati (6) con la porzione a cavità passante (2) a sezione sostanzialmente rettangolare.
5. Struttura di imbonaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, caratterizzata dal fatto di comprendere profilati (7) con la porzione a cavità passante (2) a sezione poligonale preferibilmente dotata di due porzioni a “C” (3) a 90° tra loro..
6. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere bulloni di fissaggio (8).
7. Struttura di imbonaggio secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il bullone (8) è dotato di una piastra (9) rettangolare inseribile nella cavità (5) della porzione a “C” e bloccabile assialmente dal bullone (8).
8. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere staffe di collegamento a due vie (15) con porzione piana (12) a triangolo rettangolo, dotata di due fori di fissaggio (13) e due linguette di bloccaggio (14) ripiegate , le due coppie foro (13) - linguetta (14) essendo poste sui due cateti delle porzioni piane (12).
9. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, caratterizzata dal fatto di comprendere staffe di collegamento a tre vie (16) con porzione piana (12) a triangolo rettangolo dotata di tre fori di fissaggio (13) e tre linguette di bloccaggio (14) ripiegabili, due coppie foro di fissaggio (13) - linguetta di bloccaggio (14) essendo poste una consecutivamente all’altra sull’ipotenusa della porzione piana (12) e la rimanente coppia foro di fissaggio (13) - linguetta di bloccaggio (14) essendo posta a 90° rispetto alle prime due coppie.
10. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, caratterizzata dal fatto di comprendere staffe di collegamento angolari (17) con porzione piana (12) a triangolo rettangolo, dotata di due alette (18) poste sui cateti della porzione piana (12) e piegate a 90° rispetto a detta porzione piana (12) dotate ciascuna di almeno un foro di fissaggio (13) e di almeno una linguetta di bloccaggio (14) ulteriormente ripiegata di 90° rispetto alla rispettiva aletta (18).
11. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, caratterizzata dal fatto di comprendere staffe singole (19) dotate di una porzione piana (12) rettangolare con un almeno un foro di fissaggio (21) e di pezzo a 90° con essa un’aletta (18) dotata di almeno un foro di fissaggio (13) e di due linguette ripiegate di ulteriori 90° rispetto alla rispettiva aletta (18).
12. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere intagli di centraggio (30), spessori di rinforzo (31) e denti di bloccaggio (32).
13. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere profilati a tre vie e/o a quattro vie.
14. Struttura di imbonaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la lega in alluminio è la lega EN 6060 T5.
15. Staffa di collegamento di profilati caratterizzata dal fatto di comprendere un piano (12) con fori passanti (13) e linguette (14) impegnabili con bordi sagomati di detti profilati.
16. Staffa secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto di comprendere fori (13) e linguette(14) a due a due allineati.