ITMI20062199A1 - Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli - Google Patents

Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli Download PDF

Info

Publication number
ITMI20062199A1
ITMI20062199A1 ITMI20062199A ITMI20062199A1 IT MI20062199 A1 ITMI20062199 A1 IT MI20062199A1 IT MI20062199 A ITMI20062199 A IT MI20062199A IT MI20062199 A1 ITMI20062199 A1 IT MI20062199A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
silanes
organo
solution
process according
metals
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Chiara Ferrari
Silvio Antonio Pozzoli
Enzo Strazzi
Original Assignee
Italfinish S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Italfinish S P A filed Critical Italfinish S P A
Priority to ITMI20062199 priority Critical patent/ITMI20062199A1/it
Publication of ITMI20062199A1 publication Critical patent/ITMI20062199A1/it

Links

Description

Or.T.sJt tioro {No. Iscr.537}
Descrizione dell’invenzione che ha per titolo:
“Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli
Titolare: ITALFINISH SpA , di nazionalità Italiana
con sede in 24050 GRASSOBBIO BG
Inventori: Silvio Antonio Pozzoli, Enzo Strazzi, Chiara Ferrari
La presente invenzione concerne l’uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli, in particolare per la protezione dei metalli dalla corrosione. L’invenzione concerne anche un procedimento di trattamento dei metalli diretto alla prevenzione dalla corrosione che utilizza detti organo-silani preidrolizzati e non impiega metalli o altri elementi o solventi tossici.
In particolare il procedimento di trattamento dell’ invenzione, che può essere genericamente assimilato ad un procedimento di “conversione chimica” della superficie del metallo, può essere utilizzato sia come trattamento a sé stante o, molto più comunemente e proficuamente, come “pretrattamento” ad una successiva verniciatura, anche a più strati, da applicarsi in tutti modi convenzionalmente noti, quali “a polvere”, “a liquido”, o per “elettroforesi.
L’invenzione concerne inoltre i metalli trattati secondo il procedimento.
La maggior parte dei prodotti metallici necessita di un trattamento superficiale che lo protegga dalla corrosione e preservi nel tempo le caratteristiche estetiche. Se prendiamo come esempio di metallo ralluminio, per fare questo si hanno a disposizione due metodi già in uso da molto tempo, cioè l’ossidazione anodica e la verniciatura.
Mediante l’ossidazione anodica, si forma sul prodotto, ad esempio costituito da alluminio (o sue leghe) imo strato di ossido di alluminio che può essere eventualmente colorato e che, se tutti i trattamenti necessari sono svolti correttamente, è in grado di conferire una eccellente protezione ed un gradevole risultato estetico.
Applicare uno o più strati di vernice su alluminio (come su altri metalli anche ferrosi) richiede la presenza di imo “strato di conversione” che garantisca la corretta adesione della vernice stessa al substrato metallico di per sé poco idoneo a rivestimenti organici.
Fino ad alcuni anni fa, i trattamenti di conversione chimica su alluminio o su altri metalli prevedevano l’uso di prodotti a base di sali di cromo (VI) altamente tossici. Successivamente, però, si è cercato di proporre trattamenti di conversione “non cromici” a base, essenzialmente, di sali di titanio e/o zirconio. L’uso di tali trattamenti presentava, però, altri inconvenienti, in particolare, il fatto che la qualità del trattamento era inferiore a quella dei prodotti a base cromo (VI) e che per il corretto iùnzionamento era richiesta la presenza di acidi fluorurati, che anche se meno tossici dei prodotti a base cromo imponevano attenzioni e restrizioni.
Ci si è, quindi, rivolti verso tecnologie più accurate come l’uso di organo-silani, in particolare di mono-, di- o tri-alcossi-silani oppure mono-, di- o tri-acilossi-silani. Per il loro impiego tali composti devono essere previamente idrolizzati in acqua eventualmente in miscela con altro solvente opportuno, prima di essere messi a contatto con il materiale metallico da proteggere.
La reazione di idrolisi presenta non pochi problemi legati a diversi fattori variabili e poco prevedibili, tra cui:
il tempo: l’idrolisi degli organo-silani sopra citati è un processo tempo-dipendente. Perché in soluzione ci sia un numero sufficiente di organo-silani idrolizzati è necessario che la reazione di idrolisi giunga a completezza. Il tempo di reazione dipende dal tipo di organosilani, dal mezzo e dal pH. Generalmente l’idrolisi in sola acqua procede più velocemente di quella in acqua solvente organico (ad esempio etanolo) e tende alla completezza. È da notare che gli organo-silani non idrolizzati non sono immediatamente solubili in acqua; il pH: la reazione di idrolisi viene catalizzata sia da acidi che da basi, in diversi modi; 3⁄4 (Λν _.
Dr.T. Sartore (No. Tscr.537)
l’effeto sierico: la velocità di idrolisi dei gruppi alcossi o acilossi è generalmente associata all’ingombro sierico, in particolare minore è la dimensione del gruppo alcossi o acilossi più veloce è l’idrolisi.
Il numero di sostituenti organici: la velocità dell’idrolisi aumenta all’aumentare della sostituzione organica;
la presenza eventuale di solventi organici: la condensazione degli organo-silani in solventi protici (acqua, etanolo, metanolo, ecc...) tende all’equilibrio piuttosto che a completezza a causa della competizione tra idrolisi e alcolìsi. Al contrario, la condensazione in solventi non-protici (ad es. diossano) tende alla completezza;
la concentrazione della soluzione: gli organo-silani idrolizzati sono stabili in soluzioni molto diluite nelle quali sono relativamente isolati gli uni dagli altri e stabilizzati da legami idrogeno con l’acqua.
L’utilizzo di detti organo-silani alcossi o acilossi sostituiti prevede dunque necessariamente un passaggio intermedio di idrolisi che presenta parecchia variabilità e incertezza di risultato. Molto spesso si ottengono sospensioni poco stabili e non si può essere certi della perfeta idrolisi di tutto il composto utilizzato a meno di non effettuare analisi specifiche.
Il difficile controllo dell’idrolisi, condizione necessaria perché la soluzione sia attiva, rappresenta dunque un serio problema, soprattutto nella fase di applicazione industriale dove le condizioni operative non sono facilmente controllabili e dove non sempre le soluzioni vengono maneggiate da personale altamente qualificato.
Scopo della presente invenzione è di fornire un metodo per il tratamento dei metalli che consenta di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota.
Tale scopo è raggiunto attraverso l’impiego di organo-silani preidrolizzati che permette di evitare il passaggio di idrolisi e dunque i problemi discussi più sopra e di conoscere l’esatto dosaggio dei composti attivi in soluzione al momento del trattamento del metallo.
3⁄4T SantorolNo. tscr. 537) Così secondo uno dei suoi aspetti, Γ invenzione ha per oggetto l’uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento anticorrosivo dei metalli.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti organo-silani preidrolizzati sono tri-idrossi silani.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, detti organo-silani preidrolizzati sono triidrossi-silani di formula (I)
R-Si(OH)3(I)
in cui R rappresenta un alchile, un alchenile o un alchimie lineare o ramificato, eventualmente sostituito.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, detto gruppo alchile, alchenile o alchinile lineare o ramificato, eventualmente sostituito, ha da 1 a 10 atomi di carbonio.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, R rappresenta un gruppo alchile, un alchenile o un alchinile lineare o ramificato sostituito con uno o più gruppi funzionali scelti tra i gruppi epossile, alcossile, ureico, mercapto e amminico, eventualmente sostituiti.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, R rappresenta un gruppo vinile.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, R rappresenta un gruppo alchile sostituito con un gruppo tri-idrossisilile.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, R rappresenta un gruppo alchile sostituito con un gruppo tri-idrossìsilil-alchilammino.
Organo-silani preferiti secondo l’invenzione includono i seguenti:
vinil triidrossisilano di formula CH2=CH-Si-( OH)3;
γ-ureìdopropil- triidrossisilano di formula N2HC(0)NH(CH2)3-Si-( OH)3;
Bis- [triìdrossisilil] -etano di formula (OH)3Si(CH2)Si(OH)3;
Bìs-[triidrossisililpropil]-tetrasulfano (detto anche bis-solfosilano) di formula (OH)3Si(C3⁄4)3-S4-(CH2)3SÌ(OH)3; e
Dr. T. 3⁄4ntoro (No. Iscr.537) Bis-[trimetossisililpropil]-ammina (detto anche bis-amminosilano) di formula (OH)3Si(CH2)3-NH-(CH2)3Si(OH)3.
Gli organo-silam preidrolizzati utilizzabili secondo l’invenzione sono preparabili mediante tecniche note.
Secondo un altro dei suoi aspetti, l’invenzione ha per oggetto un procedimento per la protezione dei metalli dall’ossidazione, che comprende trattare i detti metalli con una soluzione di organosilani preidrolizzati, ad esempio uno, due o più organo-silani preidrolizzati.
Il meccanismo proposto per spiegare la protezione ad opera dei silani conto la corrosione è il seguente. E’ noto che una superficie metallica lasciata al naturale si ricopre di uno strato di idrossido con un elevato numero di gruppi idrofili -OH (formando ad esempio AlOH nel caso deH’alluminio). Questi gruppi idrofili sono siti che favoriscono l’assorbimento di molecole d’acqua dall’ambiente circostante. In seguito al trattamento con organo-silani dell’invenzione, un certo numero di gruppi -OH viene coinvolto nella reazione di condensazione con i gruppi -SiOH degli organo-silani, per formare legami covalenti -OSi all’interfaccia. Contestualmente avviene anche una reazione di condensazione tra le molecole di organo-silani, che formano infine un reticolo sulla superficie del metallo trattato (-Si-O-Si-).
In questo modo, la superficie metallica originariamente idrofila diviene idrofoba a causa della perdita di molti gruppi -OH liberi. L’assorbimento di acqua su tali superfici metalliche così trattate diventa difficoltoso e così la possibilità di formazione della fase acquosa necessaria per generare la corrosione diventa piuttosto remota. Senza una fase acquosa, lo corrosione sulla superficie del metallo non può procedere e si può quindi concludere che l’inibizione della corrosione è dovuta all’elevata idrofobicità del film.
Il procedimento dell’invenzione permette così di ricoprire in modo valido e ripetibile un materiale metallico con un film di polimero organo-silanico. Tale trattamento può essere utilizzato come trattamento preliminare in vista di una successiva verniciatura.
Or. tanto ro (No. Iscr.537)
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, gli organo-silani preidrolizzati sono utilizzati in miscela tra loro. Molti organo-silam preidrolizzati sono disponibili sul mercato o sono facilmente preparabili con metodi noti alla tecnica. La stabilità delle soluzioni di organo-silani idrolizzati è molto buona e non si notano alterazioni significative anche dopo parecchi mesi dalla loro preparazione.
Partendo dalle soluzioni di uno o più organo-silani preidrolizzati si prepara la soluzione di trattamento diluendo fino a una concentrazione di 0,5 - 5%, preferibilmente 3 - 5% (peso/volume), il prodotto base con acqua di buona qualità, preferibilmente demineralizzata. La concentrazione della soluzione di trattamento non è un parametro critico del processo, ma può essere industrialmente conveniente lavorare in condizioni ben definite e ristrette per una più precisa ripetibilità e standardizzazione.
I tempi di trattamento del materiale metallico non sono particolarmente critici, generalmente di poco superiori ai 5-10 secondi fino a 30-60 secondi o più, al fine di minimizzare eventuali anomalie od errori.
II trattamento del materiale metallico può essere fatto per immersione, a spruzzo o a rullo quando possibile, ad esempio su materiali piani idonei.
Dopo il trattamento è preferibile che il materiale metallico sia accuratamente asciugato, preferibilmente in forno o ad aria calda, per eliminare acqua ed umidità ed ottenere un film di polimero sulla superficie del metallo. Tale film è stabile nel tempo e garantisce un buona protezione delle superfici, purché conservate in modo idoneo, anche se nella prassi i pezzi sono destinati ad essere verniciati.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa, per rendere il metodo più efficace nella protezione dalla corrosione è possibile ottenere anche un effetto “autorigenerante” del film anticorrosivo utilizzando piccole quantità di particolari ioni.
Secondo questa forma di realizzazione, il procedimento dell’invenzione comprende raggiunta nella soluzione di piccole quantità (ad esempio 1000 ppm) anche sali di ioni appartenenti alla famiglia chimica delle terre rare, ad esempio il Ce<3+>. Gli ioni Ce<3+>si sono dimostrati dei buoni inibitori della corrosione e non sono dannosi per l’ambiente e per questo vengono considerati “green inhibitors” della corrosione. Sono poco voluminosi e possono muoversi liberamente all’interno del film di organo-silani. Quando la superficie viene localmente danneggiata, gli ioni Ce prontamente diffondono nella zona danneggiata attraverso l’ambiente acquoso, formando in situ uno strato protettivo. Il cerio forma sulla superficie metallica uno strato di ossido/idrossido passivante che sopprime la reazione catodica (riduzione) limitando così la diffusione degli elettroliti, ossigeno ed acqua nel substrato. L’aggiunta di sali di cerio (o alternativamente di altri sali di terre rare) può essere prevista in ragione del 0,1-5 g/I come ione, ad esempio in ragione del 1-2 g/i.
Se desiderato o necessario, può essere altresì prevista l’aggiunta in piccole quantità (0,01-0,5 g/1) di un colorante, ad esempio di un colorante azoico, in qualsiasi tonalità, in grado di conferire una leggera colorazione allo strato prodotto con il trattamento al fine di renderlo visibile agli operatori. Tale aggiunta è un artificio pratico, ma non indispensabile alla buona funzionalità del procedimento dell’ invenzione.
È utile effettuare operazioni di sgrassatura, pulizia del materiale metallico da trattare prima di realizzare il procedimento dell’invenzione, e il materiale metallico deve altresì convenientemente essere esente da alterazione superficiali.
L’invenzione sarà ora descritta a mezzo di esempi a titolo illustrativo, non limitativo, e comparativo rispetto alla tecnica anteriore.
SEZIONE SPERIMENTALE
Esempi
Sono state realizzate delle miscele di organo-silani in acqua.
Dr. T.
Negli esempi comparativi da 1 a 5 si sono utilizzati organo-silani non preidrolizzati e tutti hanno mostrato problemi di stabilità della soluzione.
Negli esempi applicativi 6, 7 e 8 si sono utilizzati diversi tipi di organo-silani preidrolizzati si sono ottenute al contrario soluzioni limpide che non hanno mostrato problemi di stabilità. La stabilità di queste soluzioni è molto buona e non si sono notate alterazioni significative anche dopo 6 mesi dalla loro preparazione.
La tabella 1 illustra le caratteristiche dei prodotti utilizzati.
Tabella 1 - Descrizione dei prodotti usati negli
w
Note:
(I) - La descrizione del composto è tratta dalla scheda del produttore
Esempio comparativo 1
Si mescolano in rapporto 5:1 in volume i prodotti 2A-302 / D-VTEO (20 mi di 2A-302 4 mi di D-VTEO). La miscela è inizialmente limpida. Si diluisce quanto ottenuto con acqua demineralizzata in modo da ottenere una soluzione finale al 5% della miscela sopra prodotta. Inizialmente la soluzione è limpida, con un pH di circa 12, ma col passare del tempo e sotto continua agitazione, la soluzione diventa torbida e si forma precipitato. La soluzione viene filtrata ed il precipitato eliminato.
Si è proceduto a ripetere la prova per verificare che il precipitato formato non dipendesse da qualche errore nella lavorazione, ma la situazione non è sostanzialmente cambiata neanche utilizzando acqua bi-distillata.
Anche utilizzando le materie prime sopra citate ma provenienti da altri fornitori, la situazione non è significativamente cambiata.
Conclusione: prodotto non idoneo.
Esempio comparativo 2
Si mescolano in rapporto 3:1 in volume i prodotti 2A-302 / D-VTEO (20 mi di A-302 4 mi di D-VTEO). La miscela è inizialmente limpida.
Si diluisce quanto ottenuto con acqua bi-distillata in modo da ottenere una soluzione finale al 5% della miscela sopra prodotta. Si lascia sotto agitazione per circa 2 ore, dopo di che la soluzione è leggermente torbida, con un pH di circa 5. Il giorno dopo la soluzione si presenta torbida con grumi che non si sciolgono neppure dopo agitazione prolungata.
Conclusione: prodotto non idoneo.
Esempio comparativo 3.
Operando come per gli esempi precedenti, si sono mescolati i succitati prodotti in rapporto 1:1 (la miscela è limpida) da cui si prepara una soluzione al 5%. Dopo una notte di riposo si nota una separazione di fasi.
Conclusione: prodotto non idoneo.
Esempio comparativo 4.
Operando come per gli esempi precedenti, si sono mescolati in rapporto 6:1 i prodotti 2A-302 / V-171 (la miscela è inizialmente limpida) da cui si prepara una soluzione al 5%.
La soluzione è inizialmente limpida, ma dopo una notte, sotto agitazione, diventa torbida ed il successivo riposo evidenzia una separazione di fasi.
Conclusione: prodotto non idoneo.
Esempio comparativo 5,
Operando come per gli esempi precedenti, si sono mescolati in rapporto 3:1 i prodotti A-lll / V-171 (la miscela è limpida) da cui si prepara la consueta soluzione al 5%.
La soluzione è inizialmente limpida, quando si inizia l’agitazione si forma schiuma che poi scompare, ma dopo circa un’ora la soluzione diventa torbida.
Conclusione: prodotto non idoneo.
Esempi applicativi di soluzioni idonee secondo Γ invenzione
Esempio 6
Si miscelano in rapporto 3:1 i prodotti D-l 150 ì D-VTEO.
La miscela si presenta limpida. Da questa miscela si ricava un soluzione al 5% della stessa in acqua demineralizzata. La soluzione rimane limpida dopo lunga agitazione e anche dopo lungo stoccaggio.
Conclusione: prodotto idoneo.
Esempio 7
Si miscelano in rapporto 5:1 i prodotti HS-2776 / D-VTEO.
Dr. T. Santoro (Ha ìscr.537}
La miscela si presenta limpida. Da questa miscela si ricava un soluzione al 5% della stessa in acqua demineralizzata. La soluzione rimane limpida dopo lunga agitazione e anche dopo lungo stoccaggio.
Conclusione: prodotto idoneo.
Esempio 8
Da una porzione del prodotto HS 2627 si prepara una soluzione al 3% in acqua demineralizzata. La soluzione rimane limpida dopo lunga agitazione e anche dopo lungo stoccaggio.
Conclusione: prodotto idoneo.
La loro stabilità è molto buona e non si notano alterazioni significative anche dopo 6 mesi dalla loro preparazione.
La tabella 2 riporta alcuni esempi applicativi del trattamento dell’invenzione, utilizzando tipologie di soluzioni analoghe a quelle citate negli esempi 6-8.
Tabella 2
m
Note alla tabella 2
1 - Note relative all’esempio 7-a) Può essere utilizzato qualsiasi metodo di anodizzazione, secondo prassi corrente, ma per questo esempi la domanda di brevetto a nome Italfinish No. MI2005A002278. Tale trattamento dà una sufficiente eventuali colorazioni impartite per assorbimento ed evita che impronte digitali rimangono sul pezzo. b) Tale trattamento si dimostra idoneo per tutte quelle situazioni in cui viene richiesta solo l’anodizzazio essere accettata una successiva verniciatura anche trasparente, come nel caso dei gusci di cellulari, PC po c) Tale trattamento protegge lo strato anodico (che dà molte più garanzie di resistenza alla corrosione e all metallo) e lo rende facilmente vemiciabile anche a distanza di tempo.
2 - Note all’esempio 8
a) I materiali presso-fusi di alluminio usano solitamente leghe con alto tenore di silicio (anche fino al 18% scopo di facilitare la fluidità in fase di colata, piuttosto che garantire una successiva finitura di qualità.
b) Spesso per ragioni di omogeneità di aspetto, la verniciatura è l’unico modo per conferire una finitura Nonostante che esistano anche a livello normativo delle “linee guida”, verniciare presso-fusi di alluminio semplice. Quanto da non proposto corrisponde ad un miglioramento significativo.
c) Il metodo utilizzato è quello rivendicato nel brevetto sopra indicato.
d) Tale trattamento dà una sufficiente protezione alla corrosione ed evita che impronte digitali rimangono su e) Tale trattamento protegge lo strato anodico (che dà molte più garanzie di resistenza alla corrosione e all’ lo rende facilmente vemiciabile anche a distanza di tempo.
Sono state anche eseguite delle prove di controllo qualità effettuate su campioni di materiali metallici successivamente verniciati, di cui agli esempi, in particolare:
Aderenza a secco EN/ISO 2409- 1994
Prova di resistenza in acqua bollente - Metodo della pentola a pressione
Machu test, quando compatibile con il substrato metallico in oggetto
Nebbia salina acetica, quando compatibile con il substrato metallico in oggetto secondo norma ISO 9227:1990
Nebbia salina neutra, quando come nel caso di leghe i magnesio, la nebbia salina acetica non fosse compatibile col metallo base, secondo norma ASTM B 117
I test sopra indicati fanno parte dei controlli di routine previsti, ad esempio, dalle specifiche Qualicoat per il marchio di qualità per l’alluminio verniciato.
Le soluzioni degli esempi da 6 a 8, di cui alcune applicazioni puramente indicative sono riportate in tabella 2, hanno superato tutti i test sopra indicati con esito positivo.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento anticorrosivo dei metalli.
  2. 2. Uso secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti organo-silani preidrolizzati sono tri-idrossi silani.
  3. 3. Uso secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti organo-silani preidrolizzati sono tri-idrossi-silani di formula (I) R-Si(OH)3(I) in cui R rappresenta un alchile, un alchenile o un alchimie lineare o ramificato, eventualmente sostituito.
  4. 4. Uso secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto gruppo alchile, alchenile o alchimie lineare o ramificato, eventualmente sostituito, ha da 1 a 10 atomi di carbonio.
  5. 5. Uso secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto R rappresenta un gruppo alchile, un alchenile o un alchimie lineare o ramificato sostituito con uno o più gruppi funzionali scelti tra i gruppi epossile, alcossile, ureico e mercato, amminìco, eventualmente sostituiti.
  6. 6. Uso secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che R è scelto tra un gruppo vinile, tri-idrossisilile, tri-idrossisilil-alchilammino.
  7. 7. Uso secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che è scelto tra vinil triidrossisilano di formula CH2=CH-Si-( OH)3; γ-ureidopropil- triidrossisilano di formula N2HC(0)NH(CH2)3-Si-(0H)3; Bis-[triidrossisilil]-etano di formula (OH)3Si(CH2)Si(OH)3; Bis-[triidrossisililpropil]-tetrasulfano (detto anche bis-solfosilano) di formula (OH)3Si(CH2)3-S4-(CH2)3SÌ(OH)3; e Bis-[trìidrossisililpropil]-ammina (detto anche bis-amminosilano) di formula (OH)3Si(CH2)3-NH-(CH2)3SÌ(OH)3.
  8. 8. Uso secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si impiega una miscela di due o più organo-silani preidrolizzati.
  9. 9. Procedimento per la protezione dei metalli dall’ossidazione che comprende trattare i detti metalli con una soluzione di organo-silani preidrolizzati.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti organo-silani preidrolizzati sono scelti tra quelli di cui alle rivendicazioni da 1 a 8.
  11. 11. Procedimento secondo le rivendicazioni 9 o 10, caratterizzato dal fatto che si prepara una soluzione acquosa di detti organo-silani preidrolizzati e si trattano i detti metalli con la detta soluzione.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la detta soluzione ha una concentrazione di 0,5-5 % (peso/volume).
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la detta soluzione ha una concentrazione di 3-5 % (peso/volume).
  14. 14. Procedimento secondo le rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto che si trattano i detti metalli con la detta soluzione per immersione, a spruzzo o a rullo.
  15. 15. Procedimento secondo le rivendicazioni da 9 a 14, caratterizzato dal fatto che si utilizzano anche sali di ioni appartenenti alla famiglia chimica delle terre rare.
  16. 16. Procedimento secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che le dette terre rare sono aggiunte alla soluzione acquosa in ragione di circa 1000 ppm.
  17. 17. Procedimento secondo le rivendicazioni da 15 o 16, caratterizzato dal fatto che gli ioni di dette terre rare sono ioni cerio (Ce<3+>).
  18. 18. Procedimento secondo le rivendicazioni da 9 a 17, caratterizzato dal fatto che dopo il detto trattamento si esegue una verniciatura dei detti metalli.
  19. 19. Metallo sottoposto a ivo a base di organo-silani p 3Hre3iEdHro3lizzati. Or. T Sanftro (No. Iscn 537) 18
ITMI20062199 2006-11-15 2006-11-15 Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli ITMI20062199A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI20062199 ITMI20062199A1 (it) 2006-11-15 2006-11-15 Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI20062199 ITMI20062199A1 (it) 2006-11-15 2006-11-15 Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20062199A1 true ITMI20062199A1 (it) 2008-05-16

Family

ID=40277985

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITMI20062199 ITMI20062199A1 (it) 2006-11-15 2006-11-15 Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITMI20062199A1 (it)

Cited By (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3245317B1 (en) 2014-11-21 2019-05-08 ASIT Automotive S.r.l. Treatment of anodized aluminum and alloys

Cited By (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3245317B1 (en) 2014-11-21 2019-05-08 ASIT Automotive S.r.l. Treatment of anodized aluminum and alloys
EP3245317B2 (en) 2014-11-21 2022-05-18 ASIT Automotive S.r.l. Treatment of anodized aluminum and alloys

Similar Documents

Publication Publication Date Title
RU2630724C2 (ru) Золь-гель композиции, ингибирующие коррозию
JP4469728B2 (ja) 金属上の耐蝕性被膜
KR101887247B1 (ko) 금속 표면을 처리하거나 추가 코팅을 적용하기 전에 금속 표면을 전처리하기 위한 수성 조성물
CN102471891B (zh) 用于金属的裸腐蚀保护和腐蚀保护的含水硅烷体系
ES2643948T3 (es) Sistemas de silanos acuosos basados en bis(trialcoxisililalquil)aminas
ES2589381T3 (es) Sistemas de silano acuosos basados en tri(alcoxisililalquil)aminas y su empleo
CN104846361B (zh) 用于制造设置有不含铬vi且不含钴的钝化物的基底的方法
KR20100061498A (ko) 실란계 금속 표면에 잔류물 없이 코팅막을 형성하는 수성 밀봉 시스템
US10570519B2 (en) Conversion coating composition comprising a dye and a method for coating a metal surface with said conversion coating composition
ITMI20062199A1 (it) Uso di organo-silani preidrolizzati per il trattamento dei metalli
JP2016522084A (ja) 浸漬コーティングの硬化前の水性ゾル−ゲル組成物による後処理を伴う、導電性基板の浸漬コーティング方法
WO2018179579A1 (ja) 銀鏡膜、加飾品並びに銀鏡膜形成液及びその還元液の作製方法
CA2979568C (en) Anti-corrosion sol-gel material
Montemor et al. A review on the use of nanostructured and functional organosilane coatings modified with corrosion inhibitors as environmentally friendly pre-treatments for metallic substrates
WO2016078826A1 (en) Treatment of anodized aluminum and alloys
Lampke et al. Development and characterization of sol‐gel composite coatings on aluminum alloys for corrosion protection
WO2018067960A1 (en) Nanoparticle enhanced coating for transparent uv-resistant films and related methods and components
US20180030288A1 (en) Nanoparticle enhanced coating for transparent uv-resistant films and related methods and components
Zhang et al. Silane treatment technology on aluminum surface
Fedel et al. Innovative Silanes-Based Pretreatment to Improve the Adhesion of Organic Coatings
IT202000020590A1 (it) Strati anodizzati resistenti agli acidi ed agli alcali