ITMI20060320A1

ITMI20060320A1 - Elemento lastriforme del tipo rete particolarmente per applicazioni geotecniche

Info

Publication number: ITMI20060320A1
Application number: IT000320A
Authority: IT
Inventors: Pierluigi Maggioni
Original assignee: Tenax Spa
Priority date: 2006-02-22
Filing date: 2006-02-22
Publication date: 2007-08-23
Also published as: WO2007095979A2; WO2007095979A3; US8109696B2; SI1987205T1; CN101379247B; CN101379247A; ES2551110T3; US20090003941A1; US20100067991A9; EP1987205A2; EP1987205B1

Description

DESCRIZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un elemento lastriforme del tipo rete, particolarmente per applicazione geotecnica.

Come è noto, in campo geotecnico vengono utilizzati degli elementi lastriformi che sono realizzati tramite una rete, con le più disparate conformazioni, la quale è ottenuta mediante l'estrusione di un polimero plastico.

Il polimero plastico, che è generalmente costituito da polietilene o propilene, è studiato in modo tale da presentare un ottimale resistenza a compressione e trazione, così da ottenere la voluta funzionalità e durata nel tempo.

Queste soluzioni presentano però una durezza superficiale relativamente elevata, la quale implica una scarsa possibilità di aggrappaggio della rete alla superficie su cui viene applicata.

Soprattutto nei casi in cui la rete venga connessa ad una membrana di un bacino di discarica o sulla parete di plastica per il contenimento di un terreno in genere, di fanghi di scarto o liquami, si ha che la rete tenderebbe a scivolare, per cui è necessario utilizzare degli accorgimenti pratici che consentano di stabilizzare in posizione la rete, creando una serie di operazioni che risultano in genere laboriose e costose.

Nel caso in cui la rete venga applicata ad uno strato di rivestimento chimicamente compatibile, come ad esempio tessuto non tessuto, o altre reti con caratteristiche differenti, è necessario elevare la temperatura di trattamento, così da giungere alla temperatura di fusione superficiale del polimero che costituisce la rete, potendo in alcuni casi creare un degrado delle caratteristiche intrinseche del prodotto.

Il compito che si propone il trovato è appunto quello di eliminare gli inconvenienti precedentemente lamentati, realizzando un elemento lastriforme del tipo rete, particolarmente per applicazioni geotecniche che dia la possibilità di presentare delle ottimali caratteristiche di attrito che ne consentono una agevole applicazione con possibilità di mantenimento in posizione della rete senza dover ricorrere ad ulteriori accorgimenti applicativi.

Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un elemento lastriforme che renda più agevole l'eventuale accoppiamento di uno strato, senza creare danneggiamento o degrado nella rete stessa.

Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento lastriforme che, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, sia in grado di dare le più ampie garanzie di affidabilità e sicurezza nell'uso.

Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento lastriforme del tipo rete, particolarmente per applicazioni geotecniche, che sia facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio, e che, inoltre, sia competitivo da un punto di vista puramente economico.

Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un elemento

del tipo rete, particolarmente per applicazioni geotecniche, secondo il trovato, comprendente un corpo lastriforme definito dalla sovrapposizione di almeno due ordini di fili per realizzare una struttura reticolare, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme è realizzato tramite un primo polimero definente detta struttura reticolare ed un secondo polimero coestruso con detto primo polimero ed interessante almeno zone di almeno una faccia di detto corpo lastriforme, detto primo polimero presentando caratteristiche fisiche e meccaniche di resistenza a compressione e trazione, detto secondo polimero presentando un coefficiente di attrito elevato.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un elemento lastriforme del tipo rete, particolarmente per applicazioni geotecniche, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli uniti disegni disegni in cui:

la figura 1 rappresenta schematicamente in vista prospettica il corpo lastriforme;

la figura 2 rappresenta schematicamente un'ulteriore forma di realizzazione dell'elemento lastriforme;

la figura 3 rappresenta il corpo lastriforme visto in sezione con il secondo polimero su una faccia;

la figura 4 rappresenta, in sezione, un corpo lastriforme con il secondo polimero su entrambe le facce;

la figura 5 rappresenta schematicamente in vista prospettica l'applicazione di uno strato esterno su una faccia del corpo lastriforme; la figura 6 rappresenta in sezione l'applicazione di uno strato esterno su una faccia;

la figura 7 evidenzia in vista prospettica l'applicazione su entrambe le facce del corpo lastriforme di uno strato esterno;

la figura 8 rappresenta in sezione l'applicazione, su entrambe le facce, di uno strato di rivestimento esterno.

Con riferimento alle citate figure, l'elemento lastriforme del tipo rete, particolarmente per applicazioni geotecniche, secondo il trovato, che viene indicato nella sua globalità con il numero di riferimento 1, comprende un corpo lastriforme 2 il quale viene ottenuto tramite la sovrapposizione di almeno due ordini di fili che, con tecniche di per sé note, vengono ottenuti per estrusione, così da formare una struttura reticolare.

Negli esempi illustrati risultano previsti fili longitudinali 2a e fili trasversali 2b, che si incrociano per formare maglie quadrate o romboidali ma ovviamente la tipologia di rete potrà essere qualsiasi.

Il corpo lastriforme 2 viene ottenuto tramite un primo polimero o polimero di base che è tipicamente costituito da polietilene o polipropilene il quale presenta come caratteristica fisica e meccanica la possibilità di un ottimale resistenza a compressione e trazione, trasferendo quindi anche alla rete queste caratteristiche, ottenendo la voluta resistenza funzionale e durata nel tempo.

Una caratteristica peculiare è costituita dal fatto che il corpo lastriforme viene ottenuto mediante coestrusione di un secondo polimero 10 che è chimicamente compatibile con il primo così da ottenere un'unica massa senza soluzione di continuità.

Il secondo polimero è ancora costituito da polietilene o polipropilene che viene caricato con materiali gommosi tipo resine di etilvinilacetato, in modo da ottenere un prodotto che presenta un coefficiente di attrito elevato e che, inoltre, realizza su almeno una faccia delle zone indicate con 10, le quali risultano con minore durezza superficiale.

Il primo ed il secondo polimero non possono tra loro separarsi né accidentalmente né volontariamente, in quanto possiedono la stessa composizione chimica di base e, una volta estrusi, formano un unico elemento seppur con caratteristiche fisiche di elasticità, durezza, colore e simili che possono essere differenti.

La presenza dello strato ottenuto mediante il secondo polimero consente di avere una rete che è agevolmente applicabile nelle varie utilizzazioni con la certezza che essa permane in posizione, in quanto il coefficiente di attrito elevato impedisce il suo spostamento.

Inoltre nel caso in cui la rete venga connessa ad uno strato esterno 20, è possibile utilizzare delle temperature di accoppiamento inferiori in quanto lo strato costituito dal secondo polimero ha una temperatura di fusione più bassa e, conseguentemente, è possibile applicare lo strato esterno 20 a temperature inferiori senza creare danneggiamento della struttura intrinseca del corpo lastriforme.

Come evidenziato nelle figure è possibile applicare le strato esterno 20 su un'unica faccia o, eventualmente, su entrambe le facce e, in questo caso, è necessario che le zone realizzate con il secondo polimero siano previste su entrambe le facce.

Da quanto sopra illustrato si vede quindi come il trovato raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che viene messo a disposizione un elemento lastriforme del tipo rete che dà la possibilità di rendere tutte le applicazioni geotecniche particolarmente vantaggiose, grazie alla migliorata capacità grippante della rete stessa, aumentando la potenzialità e le caratteristiche applicative di un prodotto che è noto da tempo.

Inoltre la possibilità di rendere più agevolmente accoppiabile lo strato esterno, dà il vantaggio di ottenere un prodotto che non provoca il danneggiamento della struttura intrinseca della rete alla quale è demandata la resistenza meccanica sia a compressione che trazione.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Elemento lastriforme del tipo rete, particolarmente per applicazioni geotecniche, comprendente un corpo lastriforme definito dalla sovrapposizione di almeno due ordini di fili per realizzare una struttura reticolare, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme è realizzato tramite un primo polimero definente detta struttura reticolare ed un secondo polimero coestruso con detto primo polimero ed interessante almeno zone di almeno una faccia di detto corpo lastriforme, detto primo polimero presentando caratteristiche fisiche e meccaniche di resistenza a compressione e trazione, detto secondo polimero presentando un coefficiente di attrito elevato.
2. Elemento lastriforme, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo polimero sono chimicamente compatibili.
3. Elemento lastriforme, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo polimero presentano la medesima composizione di base.
4. Elemento lastriforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo polimero sono costituiti a base di polietilene.
5. Elemento lastriforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo polimero sono costituiti a base di polipropilene.
6. Elemento lastriforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo polimero è caricato con materiali gommosi.
7. Elemento lastrìforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo polimero è caricato con resine di etilvinilacetato.
8. Elemento lastrìforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo polimero presenta una temperatura di fusione più bassa rispetto alla temperatura di fusione di detto primo polimero.
9. Elemento lastrìforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo polimero interessa almeno zone definite su entrambe le facce di detto corpo lastrìforme.
10. Elemento lastrìforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette almeno zone realizzate con detto secondo polimero sono atte a fungere da elemento collante per la connessione di almeno uno strato esterno.
11. Elemento lastrìforme, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere uno strato esterno applicato su entrambe le parti di detto corpo lastrìforme.