ITMI20060070A1 - Macchina carica-avicoli - Google Patents

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ITMI20060070A1
ITMI20060070A1 IT000070A ITMI20060070A ITMI20060070A1 IT MI20060070 A1 ITMI20060070 A1 IT MI20060070A1 IT 000070 A IT000070 A IT 000070A IT MI20060070 A ITMI20060070 A IT MI20060070A IT MI20060070 A1 ITMI20060070 A1 IT MI20060070A1
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IT
Italy
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frame
machine
conveyor belt
belt
poultry
Prior art date
Application number
IT000070A
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English (en)
Inventor
Eugenio Calabria
Paolo Calabria
Original Assignee
Ciemmecalabria S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60PVEHICLES ADAPTED FOR LOAD TRANSPORTATION OR TO TRANSPORT, TO CARRY, OR TO COMPRISE SPECIAL LOADS OR OBJECTS
    • B60P3/00Vehicles adapted to transport, to carry or to comprise special loads or objects
    • B60P3/04Vehicles adapted to transport, to carry or to comprise special loads or objects for transporting animals
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K45/00Other aviculture appliances, e.g. devices for determining whether a bird is about to lay
    • A01K45/005Harvesting or transport of poultry

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Description

DESCRIZIONE
Della Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal Titolo
Macchina carica-avicoli
La presente invenzione riguarda una macchina per prelevare avicoli, in particolare tacchini, da capannoni d’allevamento e per introdurli in gabbie o stie. Una tale macchina è generalmente più brevemente chiamata “macchina carica-avicoli”. Nel caso in cui gli avicoli da caricare sono tacchini, una macchina di questo tipo è detta “macchina carica-tacchini”.
È ben noto che gran parte degli avicoli da macello sono attualmente allevati in capannoni o simili. Nei capannoni, vengono allevati migliaia di avicoli con tecniche di allevamento molto avanzate. Allevamenti intensivi di questo tipo consentono notevoli economie di scala per gli allevatori che si traducono in vantaggi economici per i consumatori che acquistano tagli di carne di animali allevati secondo queste tecniche. Inoltre, questi tipi di allevamenti intensivi portano ad una sostanziale uniformità degli animali allevati. Dopo un certo periodo di tempo prestabilito gli avicoli allevati hanno raggiunto il giusto peso e sono pronti per essere macellati.
Al termine del periodo d'allevamento, gli animali vivi devono essere prelevati, senza arrecare loro dei danni, dal capannone ove sono stati allevati e condotti alle successive fasi di trattamento, tipicamente condotti al macello.
Sorge pertanto la necessità di prelevare tutti gli animali dal capannone d’allevamento in tempi relativamente brevi e di introdurli in gabbie. Una volta chiusi nelle gabbie, essi possono venire agevolmente trasportati con un camion o altro analogo mezzo di trasporto. Il problema è, come detto sopra, che nei capannoni vengono allevate alcune migliaia di avicoli, ad esempio, di tacchini, che devono essere prelevati ed ingabbiati senza creare loro danni.
In alcune nazioni, in particolare quelle nelle quali il costo della manodopera è relativamente basso, le operazioni di prelievo degli avicoli e di ingabbiamento degli stessi vengono anche svolte manualmente. Questo è scomodo, lungo e spesso provoca danni agli animali. Tuttavia, nella maggioranza dei casi, le operazioni di prelievo e di ingabbiamento vengono svolte utilizzando apposite macchine, comunemente dette “macchine caricaavicoli”. Nel caso specifico in cui gli avicoli sono tacchini, tali macchine sono chiamate “macchine carica-tacchini". A differenza di altri avicoli da allevamento (come polli o faraone), i tacchini hanno un peso considerevolmente maggiore. Un tacchino maschio adulto allevato come brevemente descritto sopra raggiunge attualmente un peso di circa 20 Kg e oltre.
Sono già comunque note nella tecnica delle carica-tacchini.
La domanda di brevetto Italiano N. 19247 A/80, depositata il 16 gennaio 1980 a nome dei
descrive un’apparecchiatura di convogliamento per avicoli vivi. L'apparecchiatura comprende una macchina e un box di raccolta degli animali. L’ingabbiamento avviene automaticamente per mezzo di un sistema combinato di nastri trasportatori che introducono gli animali direttamente nelle gabbie.
IT01284060, depositato il 24 giugno 1996 a nome Ciemme di Calabria F.lli S.n.c., descrive un dispositivo per l’introduzione in stie e simili di avicoli in genere e di tacchini in particolare. Il dispositivo ha un tappeto di introduzione e, in prossimità delle gabbie, un tappeto superiore che crea un effetto sandwich e costringe i tacchini ad abbassare la testa e ad entrare nelle gabbie.
La Richiedente ha percepito la necessità di fornire una nuova macchina carica-avicoli, in particolare, carica-tacchini, più efficiente delle macchine note. In particolare, la Richiedente ha notato che sarebbe desiderabile fornire una macchina in grado di caricare avicoli in gabbie, tipicamente (ma non necessariamente) poste sul pianale di un veicolo o di un rimorchio, anche quando le gabbie non sono precisamente accostate alla macchina e quando non sono poste su una superficie piana.
Secondo la presente invenzione viene fornita una macchina carica-avicoli adatta a condurre avicoli entro un contenitore, il quale contenitore ha un’apertura ed un fondo. La macchina comprende: un telaio principale; un primo nastro trasportatore per portare gli avicoli da una prima posizione prossima al terreno ad una seconda posizione, il primo nastro trasportatore essendo supportato dal telaio principale; e un secondo nastro trasportatore di introduzione per portare gli avicoli nel contenitore, il secondo nastro trasportatore definisce un piano di nastro di introduzione. La macchina comprende anche: un dispositivo per modificare l’inclinazione del secondo nastro trasportatore in modo tale che il piano di nastro di introduzione sia sostanzialmente parallelo al piano del fondo del contenitore; e un telaio di avvicinamento che supporta il secondo nastro trasportatore, il telaio di avvicinamento essendo atto ad avvicinare e ad allontanare il secondo nastro trasportatore rispetto al contenitore, il secondo nastro trasportatore essendo traslabile in modo da entrare, almeno parzialmente, nel contenitore e portare gli avicoli entro di esso.
L’invenzione diverrà completamente chiara dalla descrizione dettagliata che segue, da leggersi con riferimento alle annesse tavole di figure, in cui: - la Figura 1 è una vista in prospettiva schematica di una forma di realizzazione della macchina secondo l'invenzione;
- la Figura 2 è una vista in prospettiva schematica del nastro di prelievo parzialmente ripiegato;
- la Figura 3 è una vista laterale schematica di una prima macchina in configurazione di lavoro con testata abbassata e orizzontale e con il nastro di introduzione ritirato;
- la Figura 4 è una vista laterale schematica della testata della macchina di Figura 3 in posizione orizzontale e con il nastro di introduzione estratto; - la Figura 5 è una vista laterale schematica della testata della macchina di Figura 3 inclinata verso il basso e con il nastro di introduzione estratto; - la Figura 6 è una vista laterale schematica della testata della macchina di Figura 3 inclinata verso l’alto e con il nastro di introduzione estratto;
- la Figura 7 è una vista laterale schematica della prima macchina in configurazione di lavoro con testata alzata e orizzontale, con nastro di introduzione ritirato e con il telaio di avvicinamento parzialmente estratto verso le gabbie;
- la Figura 8 è una vista laterale schematica della testata della macchina di Figura 7;
- la Figura 9 è una vista laterale schematica della testata della macchina di Figura 7 in posizione inclinata verso il basso, con il nastro di introduzione ritirato e con il telaio di avvicinamento parzialmente estratto verso le gabbie;
- la Figura 10 è una vista laterale schematica della testata della macchina di Figura 7 in posizione inclinata verso l’alto, con il nastro di introduzione ritirato e con il telaio di avvicinamento parzialmente estratto;
- la Figura 11a è una vista in pianta frontale del telaio oscillante;
- la Figura 11b è una vista laterale in pianta del telaio oscillante;
- la Figura 12a è una vista in pianta frontale del telaio di avvicinamento; - la Figura 12b è una vista in pianta laterale del telaio di avvicinamento; - la Figura 12c è una vista in pianta dall’alto del telaio di avvicinamento; - la Figura 13 è una vista in pianta laterale del telaio del nastro di introduzione; e
- le Figure da 14 a 21 corrispondono alle Figure da 3 a 10 ma sono relative ad una seconda forma di realizzazione di macchina; e
- le Figure 22a e 22b corrispondono alle Figure 11 a e 11 b ma sono relative alla seconda forma di realizzazione di macchina
Numeri di riferimento uguali nelle varie Figure si riferiscono a parti uguali o funzionalmente equivalenti.
La macchina 1 secondo l'invenzione comprende un telaio principale 2 montato su un assale dotato di ruote 3 o di cingoli. Secondo una forma di realizzazione preferita, la macchina 1 è dotata di un motore 4 per consentirgli di effettuare piccoli spostamenti in maniera autonoma in prossimità del luogo di lavoro. Tipicamente, il motore 4 consente anche di mettere in movimento uno o più nastri trasportatori che verranno descritti nel seguito. Per lunghi spostamenti, la macchina 1 viene preferibilmente agganciata e trainata da un altro veicolo o caricata sul pianale di un idoneo veicolo di trasporto. A questo scopo, l’assale della macchina è dotato di un meccanismo per renderlo folle e consentire il traino.
Il telaio principale 2 supporta un nastro trasportatore principale 5, detto anche nastro convogliatore 5. Con riferimento a Figura 3, è previsto almeno un rullo di traino 6, un rullo folle 7 e rulli di rinvio attorno ai quali il nastro trasportatore principale 5 si avvolge ad anello chiuso. Il nastro convogliatore 5 è convenientemente un nastro in plastica o gomma con una struttura di supporto in tela o simile ed una superficie esterna antisdrucciolo. Convenientemente, il nastro convogliatore 5 ha una larghezza di circa 100 cm. In alternativa, il nastro può essere almeno parzialmente metallico.
Il telaio principale 2 supporta due pareti laterali 9 e 10 che definiscono un canale di convogliamento 11 per condurre gli avicoli verso la testata 13 della macchina (che verrà decritta successivamente) e quindi verso le gabbie. Un tratto del nastro convogliatore 5 è atto a scorrere entro il canale di convogliamento 11. Secondo una forma di realizzazione, il canale di convogliamento 5 è almeno parzialmente superiormente aperto. Secondo un’altra forma di realizzazione, il canale di convogliamento 11 è chiuso superiormente a formare un tunnel. Quando la testata 13 della macchina 1 è abbassata, il tratto del nastro convogliatore 5 che scorre entro il canale di convogliamento 11 è inclinato di circa 30° rispetto all’orizzontale.
In corrispondenza di una estremità del telaio principale 2, detta per comodità "estremità posteriore" viene agganciato un telaio di prelievo 15. Il telaio di prelievo 15 supporta un rullo di traino 17 ed almeno un rullo folle 16.
Convenientemente, il rullo di traino 17 è messo in rotazione tramite una trasmissione (a cinghia o a catena) connessa al rullo folle del nastro convogliatore 5. Un nastro trasportatore di prelievo 18 si avvolge ad anello chiuso attorno al rullo di traino 17 e all’almeno un rullo folle 16. In alternativa, può essere previsto un motore (elettrico o idraulico) per ruotare il rullo di traino e mettere in rotazione il nastro di prelievo 18.
Nella configurazione di lavoro, il nastro trasportatore di prelievo 18 è sostanzialmente orizzontale e posto a pochi centimetri dal suolo. Convenientemente, nella configurazione di lavoro, il nastro di prelievo 18 definisce un asse longitudinale che sostanzialmente coincide con l’asse longitudinale del nastro convogliatore 5. In altre parole, il nastro convogliatore 5 è sostanzialmente un prolungamento del nastro di prelievo 18 nella configurazione di lavoro (Figura 1).
Nella configurazione di riposo o di trasporto (Figura 2), il telaio del nastro di prelievo 18 è preferibilmente ripiegato a libro attorno ad un asse di cerniera 19 trasversale all'asse longitudinale del nastro di prelievo 18. Convenientemente, il ripiegamento a libro permette, in fase di trasporto, elevata compattezza. Inoltre esso è veloce da installare.
Alle estremità del nastro di prelievo 18 è prevista una intelaiatura 20 alla quale viene collegato un recinto (non mostrato). Gli avicoli da raccogliere e caricare vengono chiusi nel recinto e costretti a salire sul nastro di prelievo 18. Il nastro di prelievo 18 viene messo in movimento tramite rotazione del rullo di traino 17 in modo da trasportare gli avicoli verso il nastro convogliatore 5. Terminato il viaggio sul nastro di prelievo 18, gli avicoli salgono sul (e vengono trasportati dal) nastro convogliatore 5 verso la testata 13.
Come mostrato in Figura 3, il canale di convogliamento 11 ed il nastro convogliatore 5 sono imperniati girevolmente al telaio 2 in 21, vicino all’estremità posteriore del telaio principale. Per ogni lato della macchina, è prevista una piastra 14 fissata al telaio 2 e due pistoni oleodinamici di bilanciamento 22 fissati al canale di convogliamento 11 e alla piastra 14. I pistoni di bilanciamento cooperano con pistoni oleodinamici 26 di sollevamento (che verranno descritti in seguito) per sollevare la testata 13 in modo che essa rimanga inclinata sostanzialmente come il fondo delle gabbie da riempire.
In Figura 4, viene mostrata la testata 13. In particolare viene previsto un tratto 23 del nastro convogliatore 5 che si prolunga anteriormente e sporge rispetto al telaio principale 2. Convenientemente può essere prevista una paratia 24 che costituisce sostanzialmente un prolungamento del canale convogliatore 11.
In prossimità dell’estremità anteriore 25 del telaio principale 2 sono previsti due pistoni oleodinamici 26 di sollevamento adatti a sollevare il canale convogliatore 11. Ogni pistone di sollevamento 26 è incernierato al telaio principale 2 in un rispettivo punto di perno 27. Al cilindro dei pistoni di sollevamento 26 è invece fissato il canale di convogliamento 11. Pertanto, quando i pistoni di sollevamento 26 vengono estesi (si veda ad esempio Figura 7), il canale convogliatore 11 si solleva ruotando attorno al punto 21 posto in corrispondenza della parte posteriore del telaio 2.
Una staffa sagomata 30 viene fissata (ad esempio saldata o imbullonata) ad un rispettivo pistone 26 di sollevamento. Ogni staffa sagomata 30 prevede un punto di incernieramento superiore 31 ed un punto di incernieramento inferiore 32 (Figure 4 e 5).
Un telaio oscillante 33 viene incernierato alle staffe sagomate 30 in corrispondenza dei loro punti di incernieramento superiori 31. Ad ognuno dei punti di incernieramento inferiori 32 delle staffe sagomate viene imperniata l’estremità di un pistone oleodinamico 34 di oscillazione per cambiare l’inclinazione del telaio oscillante (Figure 4, 5 e 6). L’altra estremità dei pistoni 34 è fissata al telaio oscillante 33. Pertanto, l'azionamento dei pistoni 34 permette di ruotare (o inclinare) il telaio oscillante 33 attorno all’asse passante per i punti di incernieramento superiori 31 delle staffe sagomate 30. L’utilità di tale movimento diverrà chiara nel seguito. Il telaio oscillante 33 viene anche mostrato nelle Figure 11 a e 11 b. Il telaio oscillante 33 definisce anche due guide parallele 35.
Un telaio 40, detto “telaio di supporto cabina" o “telaio di avvicinamento" è supportato dal telaio oscillante 33. Per chiarezza, la cabina 39 viene mostrata solo in Figura 1. Naturalmente, al posto della cabina potrebbe essere previsto un semplice pianale per supportare operatori mentre supervisionano al caricamento degli avicoli e azionano i comandi (non mostrati). Il telaio 40 di avvicinamento è sagomato in modo da accoppiarsi nelle guide parallele 35 del telaio oscillante 33. In questo modo, il telaio 40 di supporto cabina è scorrevole telescopicamente rispetto al telaio oscillante 33. In una posizione ritirata (si veda ad esempio la Figura 4), il telaio 40 di supporto cabina sporge anteriormente poco rispetto al telaio oscillante 33. La corsa del telaio 40 di supporto cabina è di circa 110 cm. Il telaio di supporto cabina è mostrato in una posizione estesa ad esempio in Figura 8. Il movimento in avanti o indietro del telaio 40 di supporto cabina rispetto al telaio oscillante 33 viene comandato da un pistone oleodinamico di avvicinamento 41 (visibile in varie Figure e anche in Figura 11 b). Un’estremità del pistone di avvicinamento 41 è imperniata al telaio oscillante 33 in corrispondenza di 36; l’altra estremità del pistone di avvicinamento 41 è imperniata al telaio di supporto cabina 40 in 42. Il pistone di avvicinamento 41 ed i pistoni 34 di oscillazione sono in collegamento di fluido per mantenere sempre la testata 13 ad una distanza impostata da una pila di gabbie. Convenientemente, la distanza impostata quando la testata è nella sua posizione più bassa, viene così mantenuta facendola salire per riempire le gabbie più alte della pila. In assenza di tale accorgimento, la testata, sollevandosi, tenderebbe ad allontanarsi dalla pila di gabbie.
Come anticipato sopra, i pistoni di bilanciamento 22 fanno in modo che l’inclinazione della testata non cambi sollevando la testata tramite i pistoni di sollevamento 26 per riempire le gabbie più alte della pila. In assenza dei pistoni di bilanciamento 22, la testata, sollevandosi, tenderebbe a cambiare la sua inclinazione rispetto al piano delle gabbie.
Un telaio superiore 50 è fissato al telaio 40 di avvicinamento e supporta un nastro superiore 51. Il nastro superiore 51 si avvolge ad anello chiuso tra un rullo di traino 52 ed un rullo folle 53. Convenientemente, il nastro superiore 51 è inclinato e favorisce l’ingresso degli avicoli nelle gabbie 100, come verrà chiarito sotto. Il fatto che il telaio 50 sia fissato al telaio 40 di avvicinamento è vantaggioso poiché quando il telaio 40 di avvicinamento viene traslato verso le gabbie, anche il nastro superiore si avvicina all’ingresso delle gabbie e non permette agli avicoli di alzare la testa prima di entrare in gabbia.
Un telaio 60 di nastro di introduzione in gabbia (anche più semplicemente “nastro di introduzione 61") è supportato in modo traslabile da guide 45 definite dal telaio 40 di supporto cabina. Convenientemente viene previsto, per ogni guida 45, un sistema di cremagliera 46 (schematizzato nelle Figure 12a e 12b) e ruota dentata 62 (Figura 13). Il telaio 60 di nastro di introduzione è mostrato in pianta in Figura 13. Il nastro di introduzione 61 si sviluppa avvolto ad anello tra un rullo di traino 63 ed un rullo folle 64, passando attraverso eventuali rulli di rinvio 65. Un motore idraulico 66 consente di ruotare il rullo di traino 62 e far girare il nastro 61. Un altro motore idraulico 67 mette in rotazione una coppia di ruote dentate (solo una è mostrata in Figura 13) che cooperano con le cremagliere 46 fissate alle guide 45 del telaio 40 di supporto cabina per far fuoriuscire anteriormente il nastro di introduzione 61 rispetto al telaio 40 di supporto cabina o per ritirarlo in esso.
A titolo esemplificativo, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, il nastro di introduzione 61 ha una corsa di circa 150-200 cm, cioè può sporgere anteriormente rispetto al telaio 40 di supporto cabina di circa 150-200 cm. Il nastro di introduzione 61 è adatto, come verrà spiegato meglio nel seguito, ad entrare nelle gabbie 100 in prossimità del loro fondo 103 (in alcune figure viene mostrato solo il fondo 103 delle gabbie). Grazie alla corsa lunga del nastro di introduzione 61, esso si può introdurre anche in gabbie a doppia profondità per una lunghezza piuttosto elevata fino quasi a raggiungere la parete 101 della gabbia 100 opposta a quella dell’apertura 102.
Avendo descritto la struttura della macchina 1 secondo l’invenzione, viene ora descritto il suo funzionamento facendo riferimento alle Figure 3-10 che illustrano la macchina secondo la prima forma di realizzazione in varie posizioni di lavoro.
Si supponga che un autocarro 105 di trasporto di avicoli si sia avvicinato alla parte anteriore o testata 13 della macchina carica-avicoli 1 dell’invenzione. L’autocarro (o un rimorchio ad esso agganciato o un qualsiasi altro mezzo di trasporto, ad esempio un muletto) ha un pianale 106 sul quale sono sistemate pile di gabbie 100 atte a contenere gli avicoli. Convenientemente, le gabbie 100 sono a doppia larghezza e possono anche essere caricate da un solo lato L dell’autocarro. È noto a coloro che operano nel settore avicolo che, tipicamente, i piazzali ove avviene l’operazione di carico degli avicoli nelle gabbie poste sull’autocarro e/o su un suo rimorchio non sono perfettamente piani. Generalmente, essi sono molto sconnessi e pertanto il pianale 106 è più o meno inclinato. Di conseguenza, anche il fondo 103 delle gabbie 100 è inclinato.
Secondo la presente invenzione, in primo luogo, non è necessario che l’autocarro accosti perfettamente alla testata 13 della macchina 1. Infatti, è sufficiente che si avvicini ad essa di una distanza tale da poter essere raggiunto dal telaio 40 di supporto cabina. In altre parole, una volta che l’autocarro si è avvicinato alla macchina carica-avicoli 1 (in particolare al telaio 40 di supporto cabina), il telaio 40 di avvicinamento può essere estratto dal telaio oscillante 33 in modo da avvicinarsi in modo preciso alle aperture 102 delle gabbie. L’estrazione del telaio 40 di supporto cabina viene effettuata attraverso il pistone oleodinamico 41. Generalmente, l'avvicinamento avviene inizialmente con la testata nella sua posizione più bassa (Figura 3).
Una volta in questa posizione, viene variata l’inclinazione del telaio oscillante 33 (e quindi anche del telaio 40 di supporto cabina e del telaio 60 del nastro di introduzione 61). Questo viene effettuato azionando i pistoni 34 (Figure 5 e 6). Il telaio oscillante 33 viene fatto ruotare rispetto ai punti di incernieramento superiori 31 delle staffe sagomate 30. L'inclinazione del telaio oscillante 33 viene variata in modo tale che il piano 61’ definito dal nastro di introduzione 61 sia parallelo al fondo 103 delle gabbie 100.
Quando il piano 61’ del nastro di introduzione 61 è parallelo al fondo 103 delle gabbie 100, il nastro di introduzione 61 viene introdotto in una gabbia 100 ed esteso verso la parte opposta all’apertura 102. Il nastro di introduzione viene mostrato estratto in Figura 4. Il telaio 60 ed il relativo nastro di introduzione 61 viene estratto mettendo in rotazione, tramite il motore idraulico 67, le ruote dentate 62 che cooperano con le cremagliere 46 del telaio 40 di avvicinamento.
In questa posizione può avvenire il carico degli avicoli nella gabbia. Il nastro di prelievo 18, il nastro convogliatore 5 ed il nastro di introduzione 61 vengono messi in rotazione. Gli avicoli vengono spinti a salire sul nastro di prelievo 18 e vengono così trasportati, passando nel canale convogliatore 11, in cima alla macchina 1; proseguono poi sul tratto 23 del nastro convogliatore 5. Per favorire il loro ingresso nelle gabbie 100, viene azionato anche il nastro superiore 51 che crea un effetto sandwich e costringe gli avicoli ad abbassarsi piegando il collo verso il basso. Gli avicoli proseguono poi sul nastro di introduzione 61 che si trova almeno parzialmente dentro la gabbia 100. Man mano che la gabbia si riempie di avicoli, l'operatore aziona il motore 67 aH’indietro affinché il nastro di introduzione 61 si ritiri parzialmente nel telaio 40 di supporto cabina in modo da riempire la parte della gabbia 100 più vicina all'entrata.
Una volta riempita una gabbia, si passa ad una seconda gabbia 100 che tipicamente è posta sopra quella appena riempita. A tal fine, il telaio principale 2 (e con esso anche il nastro convogliatore 5) vengono ruotati verso l’alto azionando opportunamente i pistoni 26 di sollevamento. Come anticipato sopra, la testata si mantiene parallela alle pila di gabbie (cioè sale mantenendo la stessa distanza dalle gabbie, impostata inizialmente dall’operatore) grazie ai pistoni 34 e 41. Inoltre, la testata si mantiene inclinata come il fondo delle gabbie (impostato inizialmente dall’operatore) grazie ai pistoni di bilanciamento 22. I pistoni di bilanciamento 22 cooperano con i pistoni 34. Una volta nella posizione corretta, il nastro di introduzione 61 può nuovamente essere introdotto in un'altra gabbia 100 per riempirla di avicoli partendo dalla parte posteriore.
Nelle Figure da 14 a 21 e 22a, 22b viene mostrata una seconda forma di realizzazione della macchina carica-avicoli 1 secondo la presente invenzione. La macchina secondo la seconda forma di realizzazione è molto simile a quella descritta sopra e si ometterà una descrizione completa. Come per la prima forma di realizzazione, per ogni lato della macchina viene prevista una piastra 14 fissata al telaio 2 ed un pistone oleodinamico 22 di bilanciamento imperniato alla piastra 14 ed al canale di convogliamento 11. Alla piastra 14 è anche imperniata una barra 70 che corre adiacente alla parete del canale di convogliamento 11. La barra 70 termina con un pistone oleodinamico 71 che è imperniato ad una piastra di testata 72. La piastra di testata 72 è imperniata alla staffa sagomata 30 in corrispondenza del punto di incernieramento superiore 31.
L’inclinazione della testata 13 viene variata attraverso il pistone 71 per fare in modo che il piano del nastro di introduzione sia parallelo al fondo delle gabbie quando la testata è nella sua posizione inferiore (Figure 14-17). Una volta impostata, l’inclinazione voluta viene mantenuta attraverso i pistoni 22 che cooperano con i pistoni 71.
È chiaro che senza la possibilità, data dalla macchina 1 dell’invenzione, di accostare la macchina all’autocarro parcheggiato in prossimità di essa, le operazioni di carico sarebbero decisamente più complicate. Si tenga infatti conto che generalmente la raccolta degli avicoli e la loro introduzione nelle gabbie avviene di notte e le manovre di un autocarro sono per questa ragione più complicate. Inoltre, i piazzali sono spesso di ridotte dimensioni rispetto alle dimensioni degli autocarri. Anche per questa ragione, le manovre dei veicoli sono complicate.
Come detto sopra, la presente invenzione offre anche la possibilità di regolare opportunamente l’inclinazione della testata 13. Convenientemente, si regola l’inclinazione in modo tale che il piano 61’ del nastro di introduzione 61 sia parallelo al fondo 103 delle gabbie. Il tecnico del ramo comprenderà che, in assenza di tale regolazione e nel caso in cui l’autocarro non sia parcheggiato in piano, non sarebbe possibile introdurre il nastro di introduzione per una lunghezza rilevante. Infatti, o sarebbe inaccettabilmente ridotta l’altezza dell’apertura della gabbia o sarebbe inaccettabilmente ridotta l’altezza in gabbia alla fine del nastro di introduzione. Nel primo caso, gli avicoli farebbero molta più fatica ad entrare nelle gabbie. Nel secondo caso non si potrebbero portare gli avicoli fino in fondo alla gabbia e si creerebbe l’effetto tappo.
L’invenzione permette di caricare tutte le gabbie poste su un autocarro da un solo lato. Questo è conveniente perché i tempi di carico sono estremamente ridotti. Sono ridotti se non altro perché l’autocarro non deve fare una doppia manovra per caricare da un lato e poi dal lato opposto. Sono ridotti anche e soprattutto per il fatto che l’apertura delle gabbie (spesso al buio, al freddo o sotto la pioggia, è una operazione relativamente lunga e scomoda.
Le gabbie a doppia profondità sono più leggere di quelle tradizionali e quindi permettono di caricare un camion con meno tara e più carico utile, rendendo i trasporti più convenienti. Inoltre, esse rispondono meglio ai requisiti relativi allo spazio minimo riservato ad ogni animale.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina carica-avicoli (1) adatta a condurre avicoli entro un contenitore (100), il contenitore (100) avendo un’apertura (102) ed un fondo (103), la macchina (1) comprendendo: - un telaio principale (2); - un primo nastro trasportatore (5) per portare gli avicoli da una prima posizione prossima al terreno ad una seconda posizione, detto primo nastro trasportatore (5) essendo supportato dal telaio principale (2); e - un secondo nastro trasportatore (61) di introduzione per portare gli avicoli nel contenitore, detto secondo nastro trasportatore definendo un piano (61') di nastro di introduzione, caratterizzato dal comprendere anche: - un dispositivo (30, 31, 32, 33, 34, 71, 72) per modificare l'inclinazione di detto secondo nastro trasportatore (61) in modo tale che detto piano (61’) di nastro di introduzione sia sostanzialmente parallelo al piano del fondo (103) del contenitore (100); e - un telaio di avvicinamento (40) supportante il secondo nastro trasportatore (61), il telaio di avvicinamento essendo atto ad avvicinare e ad allontanare il secondo nastro trasportatore (61) rispetto al contenitore (100), il secondo nastro trasportatore (61) essendo traslabile in modo da entrare, almeno parzialmente, nel contenitore (100) e portare gli avicoli entro di esso.
  2. 2. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio oscillante (33) inclinabile rispetto al telaio principale (2) e dal fatto che il dispositivo comprende almeno un pistone (34, 71) connesso a detto telaio oscillante (33).
  3. 3.Macchina (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il telaio di avvicinamento (40) è mobile telescopicamente rispetto al telaio oscillante (33) e dal fatto di comprendere anche almeno un pistone (41) connesso a detto telaio oscillante (33) e a detto telaio di avvicinamento (40) per traslare il telaio di avvicinamento rispetto al telaio oscillante (33).
  4. 4. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo nastro trasportatore (61) è supportato da un telaio di supporto (60) e dal fatto che detto telaio di supporto (60) è mobile telescopicamente rispetto al telaio di avvicinamento (40).
  5. 5. Macchina (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto telaio di avvicinamento (40) comprende almeno una cremagliera (46) e che detto telaio di supporto (60) comprende almeno una ruota dentata (62) cooperante con detta almeno una cremagliera (46) per muovere telescopicamente detto secondo nastro trasportatore (61) ed il rispettivo telaio di supporto (60) rispetto a detto telaio di avvicinamento (40).
  6. 6. Macchina (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di comprendere un motore oleodinamico per ruotare detta almeno una ruota dentata (62).
  7. 7. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal comprendere almeno un pistone (26) per sollevare il primo nastro trasportatore (5).
  8. 8. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 - 7, caratterizzata dal comprendere anche almeno un pistone di bilanciamento (22) cooperante con il pistone (34, 71) connesso a detto telaio oscillante (33) per sollevare ed abbassare il telaio di avvicinamento (40) mantenendolo parallelo ad una direzione prestabilita.
  9. 9. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un nastro trasportatore di prelievo (18) per prelevare avicoli dal suolo, detto nastro trasportatore di prelievo (18) essendo disposto a valle di detto primo nastro trasportatore (5).
  10. 10. Macchina (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto nastro trasportatore di prelievo (18) è ripiegabile a libro attorno ad un asse (19) sostanzialmente trasversale all’asse longitudinale del nastro trasportatore di prelievo (18).
  11. 11. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre un nastro superiore per favorire l’ingresso degli avicoli nel contenitore, detto nastro superiore comprendendo un telaio di nastro superiore fissato al telaio di avvicinamento (40).
  12. 12. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto contenitore (100) è una gabbia a doppia profondità.
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