ITMI20040453U1 - Diffusore atto a miscelare e diffondere essenze profumate nell'ambiente - Google Patents

Description

Descrizione del modello di utilità avente per titolo:

“DIFFUSORE ATTO A MISCELARE E DIFFONDERE ESSENZE PROFUMATE NELL’AMBIENTE”

La presente innovazione propone un dispositivo atto a miscelare e diffondere essenze profumate nell’ambiente, che comprende, montate su un unico telaio, una pluralità di cartucce contenenti ciascuna un prodotto profumante differente, ciascuna cartuccia essendo associata a mezzi in grado di dirigere sul prodotto, con intensità regolabile, un flusso d’aria che lambisce il prodotto profumante e viene poi immessa nell’ambiente.

Più in particolare ciascuna cartuccia è associata ad una ventola che può essere azionata a diversa velocità oppure ad intervalli di tempo differenti, per variare in tal modo l’intensità della fragranza immessa nell’ambiente, permettendo così di modulare e miscelare a piacere le fragranze e creare una amplissima gamma di profumazioni.

E prevista la possibilità di collegare l’alimentazione di questa ventola ad una centralina dedicata con comandi e temporizzatori o alle centraline che controllano il funzionamento degli altri dispositivi elettrici ed elettronici della casa (centraline domotiche), per regolare in tal modo l’emissione di profumo a seconda delle esigenze.

Sono noti diversi tipi di diffusori in grado di rilasciare un profumo o un deodorante in un ambiente quale può essere ad esempio la stanza di una abitazione, oppure l’interno di un veicolo o simili.

Molti di questi dispositivi diffondono il profumo nell’ ambiente per evaporazione del prodotto.

Siccome le fragranze sono generalmente costituite da oli che hanno una temperatura di ebollizione e/o una tensione superficiale di vapore piuttosto elevate, per consentirne l’evaporazione a temperatura di poco superiore a quella ambientale, questi oli vengono miscelati a solventi, ottenendo una composizione liquida che viene utilizzata in associazione a diffusori costituiti da un contenitore provvisto di una resistenza che scalda leggermente la composizione per favorire la dispersione del profumo nell’ambiente.

Si tratta, in sostanza, di dispositivi nei quali una formulazione complessa è fatta evaporare attraverso una cinetica dovuta ad un passaggio di stato conseguente a un aumento di temperatura e in cui, di conseguenza, l’evaporazione e l’entità della diffusione di vapore non è controllabile o modulabile con facilità.

Occorre infatti considerare che questi diffusori devono essere molto economici e non è quindi conveniente dotarli di sensori o dispositivi di controllo della temperatura, per cui ci si limita a prevedere una resistenza di bassa potenza che sviluppa sempre la stessa quantità di calore.

Accade allora, ad esempio, che quando il contenitore contiene poco prodotto questo raggiunge una temperatura più elevata diffondendo una maggiore quantità di profumo rispetto a quando il contenitore è pieno di liquido.

La diffusione del profumo dipende poi anche da altri fattori quali l’umidità ambientale ecc., che non sono facilmente controllabili.

Un altro tipo di diffusori diffonde invece il profumo nell’ambiente per nebulizzazione del liquido che contiene la fragranza.

Il liquido in parte rimane in sospensione nell’aria e in parte cade a terra, per cui l’effetto e l’entità della profumazione varia ad esempio a seconda che ci siano o meno persone che si muovono nella stanza.

Sono anche noti sistemi che prevedono di spargere nell’ambiente microcapsule contenenti profumo, che si rompono quando vengono calpestate, rilasciando la fragranza.

Anche in questo caso l’effetto non è, ovviamente, controllabile.

In sostanza, i sistemi che prevedono la diffusione nell’ambiente di un profumo misto a un solvente non sono facilmente modulabili, in quanto anche riuscendo a controllare la diffusione di solvente nell’aria, è difficile controllare come il solvente rilascia la fragranza.

Inoltre, con i sistemi noti la scelta delle fragranze a disposizione dell'utente sono limitate e senza possibilità di intervenire per modulare in intensità, modificare e/o miscelare la profumazione.

In questo settore si inserisce ora la presente innovazione, che propone un apparecchio modulatore/miscelatore/diffusore atto a diffondere nell’ambiente una miscela di diverse fragranze, in proporzioni variabili, selezionabili e modificabili dall’utente.

L'apparecchio secondo l’innovazione comprende, a questo scopo, una serie di cartucce contenenti ciascuna una diversa fragranza, ciascuna cartuccia essendo associata ad una ventola che provvede a diffondere la fragranza nell’ambiente e che può essere azionata o meno, a velocità fìssa o variabile, per consentire di diffondere nell’ambiente una sola fragranza oppure una miscela di due o più fragranze, nelle proporzioni preferite.

La presente innovazione sarà ora descritta dettagliatamente, a titolo di esempio non limitativo, con riferimento alle figure allegate in cui:

• la figura 1 è una vista frontale di un diffusore secondo l’innovazione, applicato ad una parete;

• la figura 2 è la vista prospettica del telaio di supporto dei diffusori in un dispositivo secondo l'innovazione;

• la figura 3 mostra, in vista laterale, un dispositivo secondo l'innovazione, assemblato.

Con riferimento alla figura 1, l'apparecchio miscelatore/diffusore secondo l’innovazione comprende una pluralità di diffusori 1, atti a ciascuno a diffondere un profumo o una fragranza nell’ambiente, i quali sono montati su un supporto comune indicato con il numero 2, che può essere rappresentato da una piastra di supporto, un telaio o simili, previsto, preferibilmente, per essere fissato ad una scatola da incasso 3. A puro titolo di esempio l’apparecchio potrà poi presentare anteriormente una superficie di vetro o altro materiale 10, a scopo estetico e di protezione (Fig. 2).

I diffusori 1 sono costituiti da un sistema, che verrà ora descritto in maggior dettaglio, in grado di aspirare aria dall’ambiente, spingerla a lambire una fragranza o un prodotto profumante preferibilmente solido e quindi a diffonderla nuovamente nell’ambiente.

Il prodotto profumante è preferibilmente di tipo solido, ad esempio sotto forma di pastiglie (costituite da polvere compressa mista a profumo o fragranza) o simili - contenute in una cartuccia indicata nel suo insieme con 4 in Fig. 1 e che costituisce oggetto di separata domanda della stessa richiedente - ciascuna delle quali viene alloggiata in un telaio di supporto 5 visibile nella Fig. 1, che viene applicato alla piastra 2.

Ciascuna delle cartucce 4 presenta le due superfici anteriore e posteriore aperte o con una serie di intagli atti a permettere il passaggio dell’aria che, spinta da una ventola 6, entra posteriormente, lambisce le pastiglie profumate e fuoriesce poi dal frontale.

Le cartucce possono essere variamente sagomate in funzione dell’aspetto estetico e della carica profumante che si desidera ottenere.

Preferibilmente, ma non necessariamente, l’interno della scatola nella quale sono inseriti i diffusori è suddiviso in settori, uno per ciascun diffusore, per mezzo di pareti indicate con 7 in figura 1 .

Sulla parete di fondo del telaio 2 sono montate le ventole 6 azionate da un motore elettrico che può essere controllato a velocità variabile.

Una scheda, non mostrata in figura, porta dispositivi a microprocessore di tipo noto per il controllo del sistema.

A ciascun diffusore possono essere anche associati uno o più LED o simili 8, che indicano lo stato di funzionamento.

Per regolare remissione di profumo a seconda delle esigenze, grazie ad una opportuna programmazione del microprocessore interno, il dispositivo diffusore/miscelatore secondo l’innovazione può essere:

completamente autonomo, controllato tramite pulsanti ed interruttori non mostrati in figura;

controllato tramite telecomando non mostrato in figura; collegato ad una centralina esterna di controllo dedicata, con comandi e temporizzatori;

essere integrato in sistemi di regolazione e controllo degli altri dispositivi elettrici ed elettronici della casa (centraline domotiche). Per l’utilizzazione, l’utente sceglie le cartucce con le fragranze preferite e le inserisce nei rispettivi telai, dopo di che l’apparecchio è pronto per funzionare. In questi modi alternativi si potranno selezionare le modalità di funzionamento, ad esempio la velocità della ventola e quindi l’intensità della profumazione immessa, oppure il periodo di tempo e i relativi intervalli di funzionamento.

Così, sarà possibile ad esempio azionare in successione e per un periodo di tempo a piacere uno o più dei diffusori, ad esempio per diffondere, a seconda delle ore del giorno, una fragranza deodorante, oppure un profumo rilassante, oppure una miscela di uno o più di questi.

Potrà essere prevista la possibilità, per mezzo di tecnologie note, di programmare l’attivazione di uno o più diffusori ad intervalli di tempo regolari, di controllare la velocità di rotazione delle varie ventole per miscelare le differenti fragranze in diverse quantità, allo scopo di ottenere il profumo più confacente al proprio gusto e alle proprie esigenze.

Il dispositivo secondo l’innovazione, in conclusione, permette una enorme flessibilità, consentendo di modulare a piacere la fragranza emessa in maniera semplice ed efficace.

I differenti tipi di comando permetteranno poi di attivare manualmente il funzionamento di uno o più diffusori, con il LED 13 che segnala il funzionamento.

Nell’ambito della stessa idea di soluzione potranno poi essere previste differenti forme di esecuzione.

Così il dispositivo potrà comprendere un numero diverso di diffusori, oppure questi potranno utilizzare un prodotto profumante differente dalle pastiglie di polvere compressa, senza per questo fuoriuscire dall’ambito di protezione del presente trovalo.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio per miscelare e diffondere essenze profumate nell’ ambiente, caratterizzato dal fatto di prevedere un supporto o telaio comune al quale sono associati più diffusori comprendenti ciascuno un contenitore di una fragranza e mezzi atti a diffondere nell’ambiente detta fragranza contemporaneamente agli altri e con intensità regolabile.
2. 2. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere un supporto per una pluralità di diffusori comprendenti ciascuno: • una cartuccia contenente una fragranza da diffondere nell' ambiente; • una ventola atta a spingere aria a lambire il prodotto profumante contenuto nella cartuccia; • mezzi di controllo atti a consentire l’azionamento indipendente e controllato di detti diffusori.
3. 3. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti diffusori è costituito da un telaio di supporto con una sede per l’inserimento di una cartuccia contenente il prodotto profumato ed associato ad una ventola atta a dirigere un flusso d’aria contro il prodotto profumato e di qui nuovamente nell’ambiente.
4. 4. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi elettronici atti a controllare indipendentemente gli uni dagli altri detti diffusori.
5. 5. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi atti a consentirne Γ inserimento in una scatola incassata nella parete.
6. 6. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo ciascuna delle rivendicazioni prec edenti, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi per il collegamento ad una centralina di controllo per la programmazione dell’ attivazione del dispositivo.
7. 7. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo ciascuna delle rivendicazioni précedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere un comando di attivazione della ventola di ciascun diffusore.
8. 8. Apparecchio miscelatore/diffusore secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi luminosi atti a visualizzare il funzionamento della ventola di ciascun diffusore.
9. 9. Apparecchio per miscelare e diffondere essenze profumate nell’ambiente, come descritto e illustrato.