ITMI20030183U1 - Struttura di una pedivella per bicicletta - Google Patents

Description

Descrizione di un modello di utilità a nome:

Il presente trovato si riferisce ad una struttura di una pedivella per bicicletta.

Come noto le biciclette presentano una coppia di pedali supportati da una pedivella

La pedivella è connessa ad un mozzo il quale è solidale ad una prima corona dentata che, attraverso una catena, è collegata ad una seconda corona dentata.

Tale seconda corona dentata è, a sua volta, solidale ad una ruota posteriore della bicicletta in modo che, quando un ciclista esercita un'azione sui pedali e fa ruotare la pedivella, attraverso il meccanismo descritto fa ruotare anche la ruota posteriore della bicicletta; in questo modo si fa avanzare la bicicletta.

Tradizionalmente la pedivella presenta una coppia di bracci rettilinei e tra loro allineati. Tuttavia si è verificato che tale pedivella presenta due punti morti, in corrispondenza di un orientamento sostanzialmente verticale dei suoi bracci.

In pratica, cioè, quando i bracci della pedivella sono sostanzialmente verticali l'azione motrice dell'utilizzatore (anch'essa sostanzialmente verticale) è utilizzata con un'efficienza molto ridotta ed all'utilizzatore è richiesto uno sforzo molto elevato (sensibilmente superiore allo sforzo medio) per superare tale situazione.

Per superare questo inconveniente sono state sviluppate pedivelle presentanti una prima porzione rettilinea e sostanzialmente radiale rispetto al mozzo ed una seconda porzione inclinata rispetto alla prima.

In particolare in un primo esempio di realizzazione, tali pedivelle presentano la seconda porzione inclinata in senso contrario rispetto a quello di rotazione.

Tuttavia tali pedivelle si sono dimostrate poco efficienti.

In un secondo esempio di realizzazione, le pedivelle presentano la seconda porzione inclinata nel previsto senso di rotazione.

Tuttavia, non sono ancora state sfruttare appieno le potenzialità di tale pedivella a causa dei numerosi fattori dimensionali.

In particolare, infatti, una volta fissata la distanza tra l'estremità libera di ogni braccio della pedivella (ove viene applicato il pedale) ed il mozzo (tale distanza presenta valori standardizzati e pari a 170, 175, 177,5, 180 millimetri), l'efficienza della pedivella varia in funzione delle dimensioni (in termini di lunghezza) della prima porzione e della seconda porzione, varia inoltre in funzione della distanza tra l'estremità libera della seconda porzione e l'asse della prima porzione, ecc.

Ad esempio, la lunghezza della prima porzione non deve essere troppo limitata, poiché si ridurrebbe eccessivamente la spinta che aiuta a superare i punti morti, e la distanza tra l'estremità libera della seconda porzione e l'asse della prima porzione non deve essere troppo elevata,·poiché si ridurrebbe il tratto angolare di spinta utile della pedivella.

Il compito che si propone il presente trovato è, pertanto, quello di realizzare una struttura di una pedivella per bicicletta che consenta di eliminare gli inconvenienti lamentati della tecnica nota.

Nell'ambito di questo compito uno scopo del trovato è quello dì realizzare una struttura di pedivella che sia dimensionata in modo da ottimizzare la propria efficienza e massimizzare lo sfruttamento dello sforzo esercitato dall'utilizzatore.

Il compito indicato, nonché questi ed altri scopi, secondo il presente trovato vengono raggiunti realizzando una struttura di una pedivella per bicicletta secondo le rivendicazioni allegate.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di un esempio preferito ma non esclusivo della struttura di una pedivella per bicicletta secondo il trovato, illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo nelle figure allegate, in cui:

la figura 1 mostra una vista schematica di una bicicletta che monta una pedivella secondo il trovato;

la figura 2 mostra una vista in scala della pedivella secondo il trovato collegata ad un supporto; nell'esempio rappresentato in figura la distanza tra il centro della sede del mozzo e il centro della sede dei pedali è pari a 170 millimetri .

Con riferimento alle figure citate, viene mostrata una struttura di una pedivella per bicicletta, indicata complessivamente con il numero di riferimento 1.

In figura 1 la pedivella 1 è rappresentata applicata ad una bicicletta 2 di tipo tradizionale. Come rappresentato nelle allegate figure, la pedivella 1 comprende due bracci 3 ciascuno comprendente una prima porzione 4 sostanzialmente rettilinea, atta ad essere connessa ad un mozzo della bicicletta, ed una seconda porzione 5, inclinata rispetto alla prima porzione 4 nel senso previsto di rotazione (indicato dalle frecce F).

La prima porzione 4 presenta in corrispondenza di una sua estremità libera una sede 6 atta ad essere connessa al mozzo della bicicletta, la seconda<■>porzione 5 presenta, in corrispondenza della propria porzione libera, un'altra sede 7 atta ad accogliere il perno di un pedale (non rappresentato) .

In particolare la prima porzione 4 presenta lunghezza L dal centro del perno superiore a 70 millimetri e, preferibilmente, lunghezza compresa tra 70,0 e 90,0 millimetri.

In un esempio preferito la lunghezza L è pari a 75 millimetri.

Inoltre, in modo vantaggioso, un'estremità libera 6 della seconda porzione 5 (in particolare il centro della sede 7) presenta distanza D da un asse di detta prima porzione superiore a 20 millimetri e, preferibilmente, compresa tra 27,5 e 32.5 millimetri.

In un esempio preferito la distanza D è pari a 30 millimetri.

La pedivella 3 presenta lunghezza complessiva LI standard, ad esempio tale lunghezza è pari a 170 millimetri ma, in altri esempi, può essere pari a 172.5 millimetri, 175 millimetri, 177,5 millimetri, 180 millimetri, ecc.

Il funzionamento della struttura di una pedivella per bicicletta secondo il trovato appare evidente· da quanto descritto ed illustrato e, in particolare, è sostanzialmente il seguente.

Quando la pedivella si trova in corrispondenza del punto morto superiore con le prime porzioni sostanzialmente verticali, la forza richiesta al ciclista per superare tale situazione è ridotta rispetto al caso di bracci rettilinei o, addirittura, curvati in senso contrario rispetto a quello di rotazione della pedivella.

Infatti la sollecitazione viene applicata all'estremità delle seconde porzioni dei bracci 3 che, essendo ripiegate rispetto alla prima porzione, permettono un migliore sfruttamento della forza del ciclista.

In pratica è stato dimostrato che utilizzando le pedivelle secondo il presente trovato si riesce a diminuire in modo notevole l'affaticamento del ciclista (a parità di potenza erogata), con effetti pari ad esempio una minore produzione di acido lattico, abbassamento delle frequenze cardiache, minor consumo di ossigeno ed un migliore sfruttamento del quadricipite femorale dovuto ad una pedalata più rotonda.

In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a secondo delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di una pedivella (1) per bicicletta (2) comprendente due bracci (3) ciascuno comprendente una prima porzione (4) sostanzialmente rettilinea atta ad essere connessa ad un mozzo della bicicletta (2) ed una seconda porzione (5) inclinata rispetto a detta prima porzione (4) nel senso previsto di rotazione, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione (4) presenta lunghezza superiore o uguale a 70 millimetri.
2. 2. Struttura di una pedivella (1) per bicicletta (2) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione (4) presenta preferibilmente lunghezza (L) compresa tra 70,0 e 90,0 millimetri.
3. 3. Struttura di una pedivella (1) per bicicletta (2) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che un'estremità libera (6) di detta seconda porzione (5) presenta distanza (D) da un asse di detta prima porzione (4) superiore a 20 millimetri e, preferibilmente, compresa tra 27,5 e 32,5 millimetri .
4. 4. Struttura di una pedivella per bicicletta secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta lunghezza (L) di detta prima porzione (4) è pari a 75 millimetri detta distanza (D) tra detto asse di detta prima porzione (4) e detta estremità libera di detta seconda porzione (5) è pari a 30 millimetri.
5. 5. Struttura di una pedivella per bicicletta, il tutto come sostanzialmente descritto, rappresentato nelle allegate tavole di disegni e rivendicato.