ITMI20030090U1

ITMI20030090U1 - Dispositivo a tenuta raschiante per pulire astine e setole di applicatori di prodotti cosmetici liquidi o pastosi, e contenitore di prodotti cosmetici provvisto di detto dispositivo

Info

Publication number: ITMI20030090U1
Application number: IT000090U
Authority: IT
Inventors: Paolo Beretta
Original assignee: P & C S R L
Priority date: 2003-02-28
Filing date: 2003-02-28
Publication date: 2004-09-01
Also published as: DE602004001601T2; EP1452110A1; ATE333813T1; EP1452110B1; DE602004001601D1; US20040170463A1; ES2270196T3; US7097376B2

Description

DISPOSITIVO A TENUTA RASCHIANTE PER PULIRE ASTINE E SETOLE DI APPLICATORI DI PRODOTTI COSMETICI LIQUIDI O PASTOSI, E CONTENITORE DI PRODOTTI COSMETICI PROVVISTO DI DETTO DISPOSITIVO

La presente innovazione propone un dispositivo a tenuta raschiente da applicare al collo di contenitori di prodotti cosmetici liquidi o pastosi, in grado di effettuare un'efficace pulizia dell'astina e delle setole degli applicatoli utilizzati per questo genere di prodotti.

L'innovazione riguarda anche i contenitori per prodotti cosmetici provvisti di detto dispositivo.

Il dispositivo secondo l'innovazione è sostanzialmente costituito da un corpo cilindrico assialmente cavo, in materiale plastico flessibile, che presenta un'estremità di forma sostanzialmente tronco-conica con la parete che si assottiglia in direzione del foro di passaggio dell'astina, ove lo spessore si riduce a zero.

La parete esterna di questo tratto tronco-conico presenta un'inclinazione di circa 45 gradi rispetto all'asse del dispositivo, mentre dalla parte interna il labbro terminale è leggermente conico, con una conicità di pochi gradi. Questa configurazione permette di ottenere un dispositivo particolarmente efficace, che effettua una approfondita pulizia dell'astina quando questa viene estratta dal flacone, rimuove completamente il contenuto in eccesso presente sulle setole e, quando l'applicatore viene nuovamente inserito nel flacone, realizza attorno al corpo dell'astina una efficace tenuta idraulica che evita al prodotto di essiccare.

Com'è noto, i contenitori di prodotti cosmetici liquidi o pastosi da applicare tramite un pennellino - un esempio classico è il rimmel - sono provvisti in corrispondenza dell'imboccatura, di un dispositivo che serve a rimuovere dall’astina e dalle setole del pennello il materiale in eccesso.

Questi dispositivi sono generalmente costituiti da un corpo cilindrico in materiale plastico che viene inserito nel collo del flacone e che presenta un foro assiale di dimensioni poco maggiori di quelle dell'astina, in modo che quando questa viene estratta, il materiale in eccesso viene rimosso a seguito dell'impegno con la parete del dispositivo.

In particolare sono noti dispositivi atti a rimuovere il prodotto in eccesso dall’astina e dalle setole di un applicatore, costituiti da un corpo cilindrico cavo in materiale plastico rigido, e che presentano in testata un tratto tronco-conico il quale termina con una parete sostanzialmente ortogonale all'asse del dispositivo e quindi a quello dell'astina dell'applicatore.

La parete di questi dispositivi, anche in corrispondenza del foro attraverso il quale viene introdotto ed estratto l'applicatore, presenta un certo spessore, da 6-8 decimi di mm in su.

La presente innovazione si inserisce in questo settore e riguarda un dispositivo per rimuovere il prodotto in eccesso da un applicatore, del tipo sopra citato.

I dispositivi noti sono infatti scarsamente efficaci, nel senso che non riescono a pulire a fondo l'astina, non rimuovono tutto il materiale in eccesso dalle setole e soprattutto non realizzano una perfetta tenuta idraulica quando il contenitore viene chiuso.

Questi inconvenienti e queste limitazioni sono dovuti alla configurazione di questi dispositivi noti, che ne limita l'efficacia.

Nei dispositivi noti è infatti necessario realizzare il foro leggermente più largo del diametro dell'astina, in quanto a causa delio spessore della parete, oltre che della rigidità del materiale con il quale è realizzato, se il foro avesse un diametro esattamente uguale a quello dell'astina, si creerebbero inceppamenti tali da ostacolarne il libero scorrimento.

La necessità di lasciare un certo gioco fra la parete del foro e Castina impedisce però di ottenere una perfetta tenuta idraulica quando il flacone viene richiuso, con il rischio che parte del prodotto fuoriesca andando ad imbrattare la borsetta ove è riposto e con la conseguente necessità di realizzare la tenuta sul bordo del collo dal flacone, cosa questa che comporta un altro inconveniente. In questo tipo di contenitori, infatti, sono previsti dentelli forzando i quali si ottiene la completa chiusura e ritenuta del coperchio mediante uno scatto, cosicché il flacone è ben chiuso e non c'è il rischio che il prodotto possa fuoriuscire; questa caratteristica non è però normalmente compatibile con un sistema di tenuta frontale sul collo del flacone.

Infine, il fatto di prevedere all'estremità del tratto tronco-conico un tratto di parete sostanzialmente ortogonale all'asse dell'astina, è causa di un ulteriore inconveniente.

Quando si estrae l'applicatore, infatti, la quantità di materiale che viene rimossa dall'astina va a depositarsi su questo tratto di parete orizzontale, accumulandosi sempre di più e creando in questo modo una sorta di canale che invita una sempre maggiore quantità di prodotto ad aderire, con una riduzione dell’effetto raschiante.

Questi inconvenienti vengono ora risolti dal dispositivo secondo rinnovazione il quale, grazie alla particolare configurazione delle parti, attua una completa ed efficace rimozione del materiale in eccesso dalla superfìcie dell'astina, senza che questo materiale tenda a depositarsi sulla superfìcie esterna del dispositivo stesso.

Inoltre il dispositivo risulta sufficientemente flessibile da consentire di realizzare il foro di introduzione dell'applicatore con una diametro non superiore a quello deH'astina, assicurando in tal modo ogni volta una completa pulizia e garantendo una perfetta tenuta idraulica alla chiusura del contenitore.

Queste ed altre caratteristiche potranno essere meglio comprese dalla descrizione dettagliata che segue, fornita a titolo di esempio non limitativo, con riferimento alle figure allegate in cui:

• la figura 1 è la vista di un dispositivo secondo l'innovazione;

• la figura 2 è una sezione del dispositivo di figura 1 ;

• le figure 3 e 4 mostrano il dispositivo di pulizia dell'astina e delle setole secondo l'innovazione, durante due successive fasi di introduzione dell'applicatore.

Con riferimento alla figura 1, il dispositivo secondo l'innovazione è sostanzialmente costituito da un corpo cilindrico indicato nel suo complesso con 1, che presenta ad una estremità un bordo 2 atto ad andare in appoggio sul collo di un flacone o di un contenitore di prodotto e, dalla parte opposta, un'estremità tronco-conica 3.

Il dispositivo 1 è assialmente cavo e presenta, all'estremità tronco-conica, un foro 4 attraverso il quale viene introdotto ed estratto l'applicatore, costituito da un’astina 5 provvista, alle estremità, di una pluralità di setole 6 per il prelievo del prodotto da applicare.

L'applicatore viene inserito ed estratto dal flacone attraverso il foro 4 e l'impegno con il bordo della parete del dispositivo 1 in corrispondenza di questo foro rimuove la quantità di prodotto in eccesso dall'astina 5 e dalle setole 6.

Inoltre, come si vedrà meglio nel seguito, il dispositivo secondo l'innovazione grazie alla particolare forma conferitagli è in grado di chiudersi a tenuta contro il corpo dell’astina, impedendo al prodotto di essiccare oltre che di fuoriuscire dal contenitore.

Con riferimento alla figura 2, la parte tronco-conica 3 presenta la parete esterna 7 non ortogonale all'asse A-A del dispositivo.

In particolare la parete 7 presenta un’inclinazione compresa fra 30° e 60°, preferibilmente un'inclinazione di circa 45 gradi.

Lo spessore della parete nel tratto tronco-conico del dispositivo non è costante, ma diminuisce man mano che si procede dal bordo 2 verso il foro 4 di introduzione dell'applicatore, fino a giungere a zero in corrispondenza del bordo di questo foro, indicato con il n. 8.

La parete interna del dispositivo presenta un primo tratto indicato con 9 leggermente conico, ad esempio con una conicità compresa fra 1 e 6 gradi e preferibilmente una conicità di circa 3 gradi, un secondo tratto indicato con 10 avente una conicità superiore, ad esempio da 15 a 25 gradi e preferìbilmente di circa 20 gradi, e l'ultimo tratto in prossimità del bordo 8, indicato in figura con il n. 11, anche esso con una leggera conicità, compresa fra 2 e 8 gradi, preferibilmente di circa 5 gradi.

Il dispositivo sarà realizzato in materiale flessibile, preferibilmente materiale plastico quale polietilene o materiale con un modulo elastico simile.

Questa configurazione consente di ottenere numerosi vantaggi.

La forma del tratto terminale del dispositivo, tronco-conica con il bordo appuntito, evita che il prodotto che viene rimosso dall'astina e dalle setole quando si estrae l'applicatore si accumuli sulla punta del dispositivo, indurendo ed ostacolando la rimozione del prodotto alle successive estrazioni.

Il dispositivo risulta poi sufficientemente flessibile da consentire di introdurre l'applicatore senza eccessivo sforzo, anche se il foro 4 viene realizzato di dimensioni uguali o leggermente inferiori a quelle dell'astina. In questo modo il labbro del dispositivo sfregherà sempre contro Castina quando questa viene estratta, rimuovendo completamente il prodotto, evitando così che sull'applicatore resti un sottile strato di deposito come avviene con i dispositivi noti a causa del gioco che è necessario lasciare fra il foro 4 e Castina stessa.

Infine, sempre la flessibilità del dispositivo oltre a realizzare una buona tenuta contro il corpo dell’astina fa sì che la pressione che si crea all'interno del contenitore quando si inserisce l'applicatore (dovuta all'effetto "pistone” dell'astina che viene introdotta) deformi elasticamente il labbro del dispositivo premendolo contro Castina e chiudendo così a tenuta il contenitore.

All'uso, quando si estrae l'applicatore il labbro 8 scorre a contatto dell'astina rimuovendo tutto il prodotto, aiutato in questo dall'angolo che forma la parete sette con l'applicatore stesso.

Al termine, quando si estraggono le setole, che si deformano elasticamente, il labbro rimuove solamente il prodotto in eccesso.

Inoltre l’aumento di pressione dovuto all’effetto "pistone’’ dell’astina quando viene introdotta nel contenitore attraverso il foro 4, con il labbro 8 a contatto con la parete dell’astina stessa, provoca un aumento della pressione interna, che grazie alla flessibilità del materiale ed al fatto che il labbro 8 si assottiglia in prossimità del bordo, serra ancor più questo labbro attorno al corpo dell’astina realizzando una tenuta idraulica che evita al prodotto di fuoriuscire e ne impedisce l’essiccazione.

Si ottiene così un dispositivo a tenuta raschiante per la pulizia delle astine e delle setole degli applicatori di prodotti pastosi cosmetici, che grazie alla particolare configurazione risulta molto più pratico e comodo all'uso rispetto a quelli noti.

Le dimensioni, così come i materiali utilizzati, potranno poi variare in funzione delle esigenze di impiego.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la pulizia di un applicatore di prodotti cosmetici liquidi o pastosi del tipo costituito da un corpo sostanzialmente cilindrico, attraversato da un foro assiale, da applicare al collo di un contenitore e che presenta un tratto terminale di configurazione sostanzialmente tronco-conica, caratterizzato dal fatto che la parete esterna di detto tratto terminale che giunge a contatto con l'applicatore forma, con l'asse del dispositivo, un angolo diverso da 90 gradi e dal fatto che la parete del dispositivo, almeno in questo tratto terminale, si assottiglia fino ad avere uno spessore nullo in corrispondenza del bordo.
2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in materiale plastico flessibile.
3) Dispositivo per la pulizia di applicatori di prodotti cosmetici liquidi o pastosi secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta parete esterna di detto tratto terminale tronco-conico forma, con l'asse del dispositivo, un angolo compreso fra 30° e 60° 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta parete esterna di detto tratto terminale tronco-conico forma, con l'asse del dispositivo, un angolo di circa di 45°. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che il tratto terminale di detta parte tronco-conica presenta la parete interna leggermente inclinata rispetto all'asse del dispositivo. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l'inclinazione della parete interna di detto tratto terminale tronco-conico rispetto all'asse del dispositivo è compresa fra 2° e 8°. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l'inclinazione della parete interna di detto tratto terminale tronco-conico rispetto all'asse del dispositivo é di circa 5°. 8) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che la parete interna del dispositivo nel suo tratto iniziale presenta, rispetto all'asse, una leggera inclinazione, compresa fra 1° e 6°. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la parete interna del dispositivo nel suo tratto iniziale presenta, rispetto all'asse, un’inclinazione di circa 3 °. 10) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che la parete interna del dispositivo nel suo tratto intermedio, presenta, rispetto all’asse, un’inclinazione compresa tra 15° e 25°. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la parete interna del dispositivo nel suo tratto intermedio, presenta, rispetto all’asse, un’inclinazione di circa 20°. 12) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere, in corrispondenza di un'estremità, un bordo anulare atto ad andare in appoggio sul collo del flacone. 13) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto foro assiale presenta, in corrispondenza dell'estremità di detto tratto tronco-conico, un diametro non superiore al diametro della spina dell'applicatore. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in polietilene. 15) Dispositivo a tenuta raschiante per la pulizia delle astine e delle setole di applicatoli di prodotti cosmetici liquidi o pastosi, caratterizzato dal fatto di prevedere: • un corpo sostanzialmente cilindrico in materiale flessibile, attraversato da un foro assiale, da applicare al collo di un contenitore detto corpo presentando un tratto terminale di configurazione sostanzialmente tronco-conica; • la parete esterna di detto tratto terminale che giunge a contatto con l'applicatore formando, con l'asse del dispositivo, un angolo diverso da 90 gradi; • la parete del dispositivo, in questo tratto terminale, assottigliandosi fino ad avere uno spessore nullo in corrispondenza del bordo. 16) Contenitore per prodotti cosmetici caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo per la pulizia dell'applicatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.