ITMI20030067U1 - Arganello di manovra con finecorsa regolabile in opera - Google Patents

Description

DESCRIZIONE del modello d’utilità

Il presente trovato si riferisce ad un arganello di manovra per una tenda o per un articolo similare secondo il preambolo della rivendicazione n°l. Nel settore delle tende, delle tapparelle e degli articoli avvolgibili similari, vi sono due tipi di movimentazione: quella manuale e quella elettrica.

Congegni di finecorsa vengono usati sia in caso di movimentazione elettrica sia in caso di movimentazione manuale; ve ne sono di molti tipi di versi.

Nel caso di movimentazione manuale mediante arganello di manovra con coppia conica (soluzione utilizzata, in genere, per le tende) la regolazione del finecorsa era in passato problematica ed andava fatta per tentativi; ad ogni tentativo occorreva smontare l’arganello di manovra; pertanto, l’esperienza del montatore era fondamentale.

Recentemente è stata ideata ima soluzione molto ingegnosa per arganelli di manovra con coppia conica che consente la regolazione del finecorsa con arganello in opera; il congegno di finecorsa consiste essenzialmente di un cilindretto filettato esternamente e dotato di bordi di battuta e di un dado che si avvita sul cilindretto; tale soluzione è ben descritta e rivendicata nella domanda di modello italiano n° B02001U000047 ed a questo documento si fa qui esplicito riferimento per tutti i dettagli tecnici.

Tuttavia, tale soluzione ha lo svantaggio che quando il dado raggiunge il bordo di battuta, esso tende a serrarsi fortemente sul bordo per effetto della forza esercitata da chi aziona l’arganello aprendo la tenda; quando si procede a chiudere la tenda e quindi si aziona l’arganello in senso opposto, occorre disserrare il dado, facendo così uno sforzo inutile e dannoso.

Scopo del presente trovato è quello di fornire un arganello di manovra con finecorsa regolabile in opera ma che non presenti l’inconveniente sopra esposto e che sia semplice, efficace ed efficiente.

Tale scopo è sostanzialmente raggiunto attraverso Γ arganello di manovra avente le caratteristiche esposte nella rivendicazione indipendente n°l. Secondo la rivendicazione indipendente, il concetto inventivo alla base del trovato è quello realizzare la battuta di finecorsa tra due protuberanze.

Ulteriori aspetti vantaggiosi del presente trovato sono esposti nelle rivendicazioni dipendenti.

fi presente trovato risulterà più chiaro dalla descrizione che segue da considerare congiuntamente ai disegni allegati in cui :

Fig.l è una vista assonometrica complessiva di un esempio di realizzazione di un arganello secondo il presente trovato,

Fig.2 è una vista assonometrica esplosa dell’arganello di Fig.1 ,

Fig.3 mostra la corona dell’arganello di Fig.l secondo due diverse viste assonometriche, e

Fig.4 mostra il congegno di finecorsa dell’arganello di Fig.l secondo una vista assonometrica.

Deve essere chiaro che l’arganello mostrato nelle figure ed illustrato nel seguito è solo uno dei tanti modi in cui può essere realizzato il presente trovato. Inoltre, nel seguito, riferimenti numerici ad elementi mostrati nelle figure verranno riportati tra parentesi per facilitare la comprensione; tali riferimenti non sono però da intendersi in senso limitativo del trovato.

Nelle figure, con 1 è indicato il carter dell’arganello, con 2 è indicato un occhiolo di manovra, con 3 è indicata la corona della coppia conica dell’ arganello, con 4 è indicata la sede per il pignone della coppia conica dell’arganello, con 5 è indicato globalmente il congegno di finecorsa dell’ arganello, con 6 è indicata una delle due viti di regolazione del finecorsa (l’altra non è visibile perché posta sull’altro lato del carter 1); una vite come la vite 6 è chiamata, talvolta, “grano”; è da notare che la corona 3 è integrata con una calotta adatta al montaggio di rulli di avvolgimento per tende e che l’occhiolo 2 è montato su una asta corta di manovra infilata nel carter 1 e quindi non visibile; come ben noto, nell’occhiolo si infila il gancio di una asta lunga (che può essere di tipo snodato) che consente di manovrare la tenda stando lontani dall’arganello.

In Fig.3 è meglio visibile la corona 3; in Fig.3A si vede bene la calotta sagomata opportunamente per l’accoppiamento con rulli di avvolgimento per tende; in Fig.3B si vede bene l’ingranaggio della corona (che è vantaggiosamente di tipo spiroidale) ed un foro 31 opportunamente sagomato per l’accoppiamento con un componente del congegno di finecorsa; è sicuramente comodo ed efficace utilizzare corone integrate ed in un solo pezzo come quella mostrata in Fig.3, ma, naturalmente, è anche possibile realizzare un elemento simile per montaggio e/o accoppiamento di più pezzi separati.

In Fig.4 è visibile il congegno 5 di finecorsa dell’ arganello meglio che in Fig.2; questo è composto da un perno 54 fisso montato all’intemo del carter 1, un perno 52 girevole montato sul perno 54 e filettato esternamente, un anello 53 fissato sul perno 52 e dentato esternamente, una ghiera 51 che si avvita e si svita sul e dal perno 52 e quindi scorre lungo questo; la ghiera 51 ha una sagoma esterna che si accoppia con il foro 31 della corona 3 quando l’arganello viene assemblato; nell’esempio delle figure, il perno 52 è costituito da una madrevite forata ed infilata sul perno 54, l’anello 53 presenta un foro filettato internamente ed è avvitato e fissato del perno 52, la ghiera 51 e l’anello 53 presentano due corrispondenti dentini uguali sui loro fianchi affacciati.

L’arganello di manovra secondo il presente trovato è atto a trasmettere un moto rotatorio da una asta di manovra ad un rullo di avvolgimento per una tenda o per un articolo avvolgibile similare, e comprende :

a) un carter (1) che alloggia una coppia conica costituita da un pignone (4) e da una corona (3), il pignone (4) essendo atto ad essere accoppiato all’asta di manovra (2), e la corona (3) essendo atta ad essere accoppiata al rullo di avvolgimento,

b) un perno (52) girevole montato all’interno del carter (1),

c) un anello (53) fissato sul perno (52),

d) mezzi (6) per regolare, dall’esterno del carter (1), la posizione angolare del perno (52) agendo sull’anello (53), e

e) una ghiera (51) atta a scorrere lungo il perno (52) per rotazione, trascinata dalla rotazione della corona (3);

secondo il presente trovato, l’anello (53) e la ghiera (51) presentano sui fianchi affacciati due corrispondenti protuberanze sagomate e dimensionate in modo tale da andare in battuta quando la ghiera (51) ruotando si avvicina all’anello (53).

Come si può ben capire, in particolare osservando Fig.4, le due protuberanze dell’anello e della ghiera (nel caso dell’esempio di Fig.4, due dentini uguali con sezione a forma di trapezio) vanno in battuta lungo i loro fianchi (ne caso dell’esempio di Fig.4, i fianchi corrispondenti ai lati obliqui dei trapezi) determinando così il finecorsa ed evitando che la ghiera si serri suH’anello.

E’ vantaggioso che le protuberanze siano un solo pezzo con i rispettivi elementi per aumentare la rigidità e per evitare il rischio di distacco.

Un modo comodo e semplice per realizzare lo scorrimento della ghiera (51) lungo il perno (52) girevole è prevedere che il perno (52) girevole sia filettato esternamente e la ghiera (51) sia filettata internamente; in questo caso, la corona (3) è atta ad avvitare e svitare la ghiera (51) sul e dal perno (52) girevole.

E’ possibile prevedere che l’anello (53) sia filettato internamente e sia fissato al perno (52) girevole in fase di assemblaggio; ciò è abbastanza comodo da realizzare.

E’ anche possibile, che l’anello (53) ed il perno (52) girevole siano realizzati in un solo pezzo.

I mezzi di regolazione possono comprendere vantaggiosamente almeno una vite (6) atta, quando avvitata in un foro praticato nel carter (1), a bloccare la rotazione dell’anello (53).

Per facilitare ed assicurare bene la regolazione del finecorsa, è vantaggioso che l’anello (53) sia dentato esternamente.

In questo caso, si può prevedere, vantaggiosamente, che i mezzi di regolazione comprendano una vite atta, quando avvitata in un foro praticato nel carter (1), a inserirsi tra due qualsiasi dei denti adiacenti dell’anello dentato (53).

Alternativamente, si può prevedere, ancor più vantaggiosamente, che i mezzi di regolazione comprendono una prima vite (6) atta, quando avvitata in un primo foro praticato nel carter (1), ad inserirsi tra due qualsiasi dei denti adiacenti deH’anello dentato (53), ed una seconda vite atta, quando avvitata in un secondo foro praticato nel carter (1), ad inserirsi tra due qualsiasi dei denti adiacenti dell’anello dentato (53), ed in cui il primo foro ed il secondo foro sono praticati su lati opposti del carter (1); in questo modo, è comodo regolare il finecorsa sia che Γ arganello sia montato sulla destra sia che l’arganello sia montato sulla sinistra della tenda.

Per ragioni costruttive, è comodo prevedere che il perno (52) girevole sia una madrevite forata e semplicemente infilata su un perno (54) fisso montato all’interno del carter (1).

Per permettere una buona battuta tra la ghiera (51) e l’anello (53), è vantaggioso prevedere che l’altezza di ciascuna delle loro protuberanze sia inferiore, preferibilmente non di molto, al passo della filettatura del perno (53) girevole.

Inoltre, per assicurare una buona area di battuta tra la protuberanza dell’anello (53) e la protuberanza della ghiera (51), l’anello (53) deve essere fissato sul perno (52) girevole in modo opportuno; ad esempio, si può fare in modo che, alla fine del penultimo giro della ghiera (51), la protuberanza della ghiera (51) sia vicina alla protuberanza dell’anello (53) in direzione assiale e, alla fine dell’ultimo giro della ghiera (51), le due protuberanze siano in totale o quasi totale battuta.

Nell’esempio delle figure, le due protuberanze hanno la stessa altezza; non solo, esse sono anche identiche e sono costituite da due dentini; in particolare, la sezione dei dentini è a forma di trapezio; tale forma garantisce una buona battuta anche se i dentini si usurano lievemente per l’uso dell’ arganello; in ogni caso, si ottengono ottimi risultati anche quando la superficie di battuta delle due protuberanze è sostanzialmente perpendicolare ai fianchi affacciati della ghiera (51) dell’anello (53).

Per regolare il finecorsa dell’ arganello delle figure, si devono svitare completamente le due viti di regolazione, montare la tenda avvolta sul rullo e l’arganello, svolgere la tenda con l’arganello fino al raggiungimento della posizione corrispondente alla massima apertura desiderata, ed avvitare almeno una delle viti (quella più facilmente accessibile).

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Arganello di manovra per una tenda o per un articolo similare atto a trasmettere un moto rotatorio da una asta di manovra ad un rullo di avvolgimento della tenda, comprendente : a) un carter che alloggia una coppia conica costituita da un pignone e da una corona, il pignone essendo atto ad essere accoppiato all’asta di manovra, e la corona essendo atta ad essere accoppiata al rullo di avvolgimento, b) un perno girevole montato all 'interno del carter, c) un anello fissato sul perno, d) mezzi per regolare, dall’esterno del carter, la posizione angolare del perno agendo sull’anello, e e) una ghiera atta a scorrere lungo il perno per rotazione, trascinata dalla rotazione della corona; caratterizzato dal fatto che l’anello e la ghiera presentano sui fianchi affacciati due corrispondenti protuberanze sagomate e dimensionate in modo tale da andare in battuta quando la ghiera ruotando si avvicina all’anello.
2. 2. Arganello secondo la rivendicazione 1, in cui il perno girevole è filettato esternamente, in cui la ghiera è filettata internamente ed in cui la corona è atta ad avvitare e svitare la ghiera sul e dal perno girevole.
3. 3. Arganello secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui l’anello è filettato internamente ed è fissato al perno girevole in fase di assemblaggio.
4. 4. Arganello secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui l’anello ed il perno girevole sono realizzati in un solo pezzo.
5. 5. Arganello secondo la rivendicazione 1 oppure 2 oppure 3 oppure 4, in cui l’anello è dentato esternamente.
6. 6. Arganello secondo la rivendicazione 5, in cui i mezzi di regolazione comprendono una vite atta, quando avvitata in un foro praticato nel carter, a inserirsi tra due qualsiasi dei denti adiacenti dell’anello dentato.
7. 7. Arganello secondo la rivendicazione 5, in cui i mezzi di regolazione comprendono una prima vite atta, quando avvitata in un primo foro praticato nel carter, ad inserirsi tra due qualsiasi dei denti adiacenti dell’anello dentato, ed una seconda vite atta, quando avvitata in un secondo foro praticato nel carter, ad inserirsi tra due qualsiasi dei denti adiacenti dell’anello dentato, ed in cui il primo foro ed il secondo foro sono praticati su lati opposti del carter.
8. 8. Arganello secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il perno girevole è una madrevite forata ed infilata su un perno fisso montato alFintemo del carter.
9. 9. Arganello secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’altezza di ciascuna delle due protuberanze è inferiore, preferibilmente non di molto, al passo della filettatura del perno girevole.
10. 10. Arganello secondo la rivendicazione 9, in cui l’anello è fissato sul perno girevole in modo tale da comportare ima sufficiente area di battuta tra la protuberanza dell’anello e la protuberanza della ghiera.