ITMI20012337A1 - Dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamentoo simili - Google Patents

Dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamentoo simili Download PDF

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D E S C R I Z IO N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamento o simili.
Come è noto, lo spostamento di componenti d'arredamento, particolarmente quando si tratta di componenti di un certo peso, risulta un'operazione faticosa e poco agevole a causa dell'attrito che si oppone allo scorrimento del componente sul pavimento.
Per rendere più agevole questa operazione, il brevetto europeo EP-402.346 illustra un dispositivo che è destinato ad essere alloggiato in un piede o più generalmente nella base del componente d'arredamento e che è provvisto di una sfera che sostituisce il piede o la base del componente d'arredamento nell'appoggio sul pavimento durante lo spostamento in modo tale da ridurre la forza di attrito che si oppone allo spostamento.
Più particolarmente, questo dispositivo si compone di un involucro sostanzialmente cilindrico che è destinato ad essere disposto all'interno di una sede appositamente definita nella base o nel piede del componente d'arredamento. Nell'involucro citato è definito un alloggiamento cilindrico per una sfera che può sporgere da un'apertura prevista sul lato dell'involucro che, con il dispositivo assemblato al componente d'arredamento, risulta rivolto verso il pavimento. La sfera citata è mobile assialmente lungo l'alloggiamento cilindrico per passare da una posizione di spostamento, nella quale sporge parzialmente dall'involucro attraverso l'apertura citata in modo da sostituirsi alla base del componente d'arredamento nell'appoggio sul pavimento, ad una posizione statica, nella quale è rientrata nell'involucro, e viceversa. Il rientro della sfera nell'involucro è contrastato da una molla alloggiata nello stesso involucro. La molla è dimensionata in modo tale che, quando il componente d'arredamento è scarico, e cioè quando sulla molla grava esclusivamente il peso del componente d'arredamento, la sfera si trovi a sporgere, sotto l'azione della molla, inferiormente al componente d'arredamento e, quando invece il componente d'arredamento viene caricato con oggetti o persone, la molla ceda fino a consentire alla sfera di rientrare pressoché totalmente nell'involucro e quindi consentendo al componente d'arredamento di appoggiarsi saldamente a terra.
In questo modo, scaricando il componente d'arredamento, è possibile spostarlo più facilmente in quanto si appoggia sul pavimento mediante la sfera, mentre in condizioni normali, quando il componente è caricato, questo si appoggia saldamente a terra in modo da evitare qualsiasi spostamento accidentale.
Questo tipo di dispositivo, benché renda più agevole e silenzioso lo spostamento di componenti d'arredamento, denota alcuni problemi.
Uno di questi problemi è rappresentato dal fatto che, per ottenere un funzionamento pienamente soddisfacente del dispositivo, è necessario che la molla risulti correttamente dimensionata.
Infatti, qualora la molla dovesse sviluppare una forza eccessiva, si avrebbe instabilità del componente d'arredamento anche a pieno carico per il fatto che la sfera si sostituisce costantemente alla base del componente d'arredamento nell'appoggio sul pavimento, mentre, qualora la molla dovesse sviluppare una forza insufficiente, la sfera sarebbe costantemente rientrata nell'involucro e non esplicherebbe la sua funzione di sostituirsi alla base del componente d'arredamento per ridurre l'attrito nello spostamento vanificando così l'adozione del dispositivo.
Questo problema complica notevolmente l'applicazione di dispositivi di questo genere in quanto richiede la produzione di diversi modelli di dispositivi, che differiscono tra loro per la molla utilizzata, in funzione delle varie categorie di peso dei componenti d'arredamento sui quali devono essere montati.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando un dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamento o simili che possa adattarsi a diverse categorie di peso dei componenti d'arredamento sui quali deve essere montato, senza richiedere una sostituzione dei suoi componenti.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di limitare il numero di modelli del dispositivo necessari per soddisfare le esigenze di impiego per una vasta gamma di componenti d'arredamento.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che possa essere prodotto con costi competitivi e che presenti un'elevata affidabilità di funzionamento, nonché un'usura ridotta.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamento o simili, comprendente un involucro definente un alloggiamento per un elemento di appoggio suscettibile di sporgere da un'apertura di detto involucro, detto involucro essendo alloggiabile in una sede definita nella base di un componente d'arredamento o simile con detta apertura rivolta verso il basso, detto elemento di appoggio essendo mobile da una posizione di spostamento, nella quale sporge parzialmente da detto involucro attraverso detta apertura per sostituirsi alla base del componente d'arredamento o simile nell'appoggio sul pavimento, ad una posizione statica, nella quale è rientrato in detto involucro, e viceversa, detto elemento di appoggio essendo mobile da detta posizione di spostamento a detta posizione statica in contrasto all'azione di mezzi elastici alloggiati in detto involucro, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione del precarico elastico di detti mezzi elastici per regolare l'entità della forza elastica contrastante il passaggio di detto elemento di appoggio da detta posizione di spostamento a detta posizione statica.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del dispositivo secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
le figure da 1 a 4 illustrano una prima forma di esecuzione del dispositivo secondo il trovato, più particolarmente:
la figura 1 illustra il dispositivo in vista prospettica in esploso; la figura 2 illustra il dispositivo sezionato assialmente ed associato ad un componente d'arredamento, nella posizione di spostamento;
la figura 3 illustra il dispositivo sezionato assialmente ed associato ad un componente d'arredamento, nella posizione statica;
la figura 4 illustra il dispositivo in modo analogo alla figura 2 con l'aggiunta di un accessorio;
le figure da 5 a 7 illustrano una seconda forma di esecuzione del dispositivo secondo il trovato, più particolarmente:
la figura 5 illustra il dispositivo in vista prospettica in esploso; la figura 6 illustra il dispositivo sezionato assialmente ed associato ad un componente d'arredamento, nella posizione di spostamento;
la figura 7 illustra il dispositivo sezionato assialmente ed associato ad un componente d'arredamento, nella posizione statica;
la figura 8 illustra una porzione di base di un componente d'arredamento con applicati due dispositivi secondo il trovato, nella posizione di spostamento .
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo secondo il trovato, indicato globalmente nelle due forme di esecuzione con i numeri di riferimento la ed lb, comprende un involucro 2a, 2b che definisce un alloggiamento 3a, 3b per un elemento di appoggio 4a, 4b che può sporgere da una apertura 5a, 5b dell'involucro 2a, 2b.
L'involucro 2a, 2b è alloggiabile in una sede 6 definita nella base, come ad esempio l'estremità inferiore della gamba di una sedia come illustrato o di un piede di supporto, di un componente d'arredamento 8 o simile, con l'apertura 5a, 5b rivolta verso il basso e cioè verso il pavimento 7 nelle normali condizioni di utilizzo del componente d'arredamento.
L'elemento di appoggio 4a, 4b è mobile da una posizione di spostamento, nella quale sporge parzialmente dall'involucro 2a, 2b attraverso l'apertura 5a, 5b per sostituirsi alla base del componente d'arredamento o simile nell'appoggio sul pavimento 7, ad una posizione statica, nella quale è rientrato nell'involucro 2a, 2b, o viceversa.
L'elemento di appoggio 4a, 4b è mobile dalla posizione di spostamento alla posizione statica in contrasto all'azione di mezzi elastici 9a, 9b che sono alloggiati nell'involucro 2a, 2b.
Secondo il trovato, il dispositivo comprende mezzi di regolazione 10a, 10b del precarico elastico dei mezzi elastici 9a, 9b per consentire di variare, a seconda delle esigenze, l'entità della forza elastica che contrasta il passaggio dall'elemento di appoggio 4a, 4b dalla posizione di spostamento alla posizione statica.
Più dettagliatamente, l'involucro 2a, 2b comprende preferibilmente una bussola Ila, llb sostanzialmente cilindrica e l'alloggiamento 3a, 3b è costituito da una camera, anch'essa sostanzialmente cilindrica, che è definita coassialmente nella bussola Ila, llb. L'apertura 5a, 5b è definita nella base della camera 3a, 3b che è destinata ad essere rivolta verso il pavimento 7 quando l'involucro 2a, 2b è inserito nella base del componente d'arredamento 8 nelle condizioni di impiego.
L'elemento di appoggio 4a, 4b è scorrevole assialmente lungo la camera 3a, 3b per passare dalla posizione di spostamento alla posizione statica o viceversa.
I mezzi elastici 9a, 9b comprendono una molla 12a, 12b che è interposta tra l'elemento di appoggio 4a, 4b e la base superiore della camera 3a, 3b.
I mezzi di regolazione 10a, 10b comprendono un inserto 13a, 13b, sagomato a tappo cilindrico, che è accoppiato a vite con una sede filettata 14a, 14b definita nella base superiore della camera 3a, 3b ed orientata coassialmente alla stessa camera 3a, 3b. L'inserto 13a, 13b definisce un appoggio per l'estremità della molla 12a, 12b che è rivolta dalla parte opposta all'elemento di appoggio 4a, 4b ed è avvitabile o svitabile lungo la sede filettata 14a, 14b per variare il grado di precarico della molla 12a, 12b.
Opportunamente, sulla base esterna dell'inserto 13a, 13b, può essere prevista una sede ad esagono incassato 15a, 15b per una brugola e/o una sede a taglio o a croce per la punta di un cacciavite per facilitare le operazioni di avvitamento e di svitamento dell'inserto 13a, 13b lungo la sede filettata 14a, 14b.
La molla 12a, 12b è costituita da una molla elicoidale preferibilmente a sviluppo troncoconico disposta con la base minore rivolta verso l'inserto 13a, 13b.
Vantaggiosamente, l'inserto 13a, 13b presenta, sul suo lato rivolto verso la molla 12a, 12b, una sagomatura di centraggio costituita, ad esempio, da un rilievo centrale 16a, 16b inseribile nella molla 12a, 12b e contornato da un solco anulare per mantenere correttamente posizionata la molla 12a, 12b.
Nella prima forma di esecuzione, illustrata nelle figure da 1 a 4, l'elemento di appoggio 4a è costituito da una sfera 17a che è scorrevole assialmente lungo la camera 3a per passare dalla posizione di spostamento alla posizione statica e viceversa.
Preferibilmente, tra la sfera 17a e la molla 12a è interposto un elemento spintore 18a anch'esso scorrevole assialmente lungo la camera 3a. L'elemento spintore 18a presenta una superficie laterale cilindrica che si accoppia, in modo scorrevole, con la superficie laterale della camera 3a ed una base inferiore concava per alloggiare parzialmente la sfera 17a.
Vantaggiosamente, tra l'elemento spintore 18a e la sfera 17a, sono interposte delle sferette 19a per ridurre l'attrito nella rotazione della sfera 17a. Le sferette 19a sono alloggiate in una pista anulare 20a che è definita nella base inferiore concava dell'elemento spintore 18a.
Sulla base superiore dell'elemento spintore 18a è prevista una sagomatura di centraggio costituita, ad esempio, da un rilievo periferico 21a che delimita una sede nella quale è inseribile la base maggiore della molla 12a per mantenere correttamente posizionata la molla 12a.
La sfera 17a è preferibilmente realizzata in un materiale sintetico di elevata durezza, come ad esempio materiali noti commercialmente con i marchi NYLON o DELRIN.
Le sferette 19a sono preferibilmente realizzate in acciaio inossidabile in modo tale da non risultare alterabili anche qualora il dispositivo venga utilizzato in ambienti che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze acide o corrosive all'interno della camera 3a.
Nella seconda forma di esecuzione, illustrata nelle figure da 5 a 7, l'elemento di appoggio 4b è costituito da un pistoncino 17b con un corpo sostanzialmente cilindrico che è alloggiato coassialmente ed in modo scorrevole nella camera 3b per passare dalla posizione di spostamento alla posizione statica e viceversa.
L'estremità del pistoncino 17b destinata ad appoggiarsi sul pavimento 7 è arrotondata e preferibilmente conformata a calotta sferica con raggio di curvatura maggiore rispetto al raggio del suo corpo cilindrico.
L'estremità opposta del pistoncino 17b, rivolta verso la molla 12b, presenta una sagomatura di centraggio costituita, ad esempio, da un rilievo centrale 21b inseribile nella base maggiore della molla 12b per mantenere correttamente posizionata la molla 12b. Il pistoncino 17b è preferibilmente realizzato in un materiale sintetico, come ad esempio materiali noti commercialmente con i marchi NYLON o TEFLON.
In ambedue le forme di esecuzione, l'estremità assiale della bussola Ila, llb, nella quale è definita l'apertura 5a, 5b, presenta una flangiatura 22a, 22b che è destinata ad appoggiarsi contro il bordo di imbocco della sede 6 definita nella base del componente d'arredamento 8.
Grazie a questo fatto, si ottiene una maggiore facilità nell'esecuzione della sede 6 nel componente d'arredamento 8 in quanto non è richiesta una particolare precisione per quanto riguarda la profondità della sede 6 per il fatto che il corretto posizionamento del dispositivo rispetto al componente d'arredamento è garantito dall'appoggio della flangiatura 22a, 22b contro il bordo di imbocco della sede 6.
Sull'apertura 5a, 5b è montato, preferibilmente a pressione, un anello di tenuta 23a, 23b per trattenere l'elemento di appoggio 4a, 4b nella camera 3a, 3b.
Preferibilmente, per il dispositivo nella prima forma di esecuzione, sono previsti mezzi 24 atti a prevenire l'infiltrazione di sporco nella camera 3a.
Tali mezzi 24, come illustrato in particolare nella figura 4, comprendono una spazzolina ad anello 25 che è associata all'involucro 2a e che si estende attorno all'apertura 5a, 5b. La spazzolina ad anello 25 è realizzata in modo tale da appoggiarsi sul pavimento anche quando l'elemento di appoggio 4a è nella posizione di spostamento.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è il seguente. Nella base del componente d'arredamento vengono ricavate sedi 6 in ciascuna delle quali viene inserito un dispositivo secondo il trovato. Il numero delle sedi 6 e quindi dei dispositivi 1 da utilizzare potrà variare in funzione del componente d'arredamento.
L'involucro 2a, 2b di ciascun dispositivo viene bloccato nella relativa sede 6 mediante colla, dischetti adesivi interposti tra la base del componente d'arredamento e la flangiatura 22a, 22b o mediante altri mezzi di bloccaggio.
In alternativa, come illustrato, è possibile prevedere, sul mantello esterno della bussola Ila, llb in prossimità della sua estremità assiale da inserire nella sede 6, un tratto 3la, 31b a diametro maggiorato, opportunamente smussato e delimitato inferiormente da una scanalatura circonferenziale 30a, 30b. Sulla base superiore della bussola Ila, llb è definito un canale 32a, 32b circonferenziale per incrementare la deformabilità elastica del tratto 31a, 31b il cui diametro è leggermente maggiore rispetto a quello della sede 6. Al momento dell'inserimento dell'involucro 2a, 2b nella sede 6, il tratto 31a, 31b si deforma elasticamente frizionando contro le pareti laterali della sede 6. In questo modo, l'involucro 2a, 2b viene trattenuto all'interno della sede 6. La defomabilità elastica del tratto 31a, 31b consente comunque di estrarre, se richiesto, l'involucro 2a, 2b dalla sede 6.
Nelle condizioni di normale utilizzo del componente d'arredamento, l'elemento di appoggio 4a, 4b si appoggia sul pavimento 7 e sulla molla 12a, 12b grava sia il peso del componente d'arredamento che quello degli oggetti o delle persone posti sul componente d'arredamento.
Ad esempio, nel caso di una sedia, quando questa viene utilizzata, sulla molla 12a, 12b grava il peso della sedia e il peso della persona seduta sulla sedia.
Il precarico della molla 12a, 12b, mediante i mezzi di regolazione 10a, 10b, viene regolato in modo tale che, in queste condizioni, la molla 12a, 12b ceda elasticamente fino a consentire il rientro dell'elemento di appoggio 4a, 4b nell'involucro 2a, 2b e cioè portando l'elemento di appoggio 4a, 4b nella posizione statica. In questa condizione, il componente d'arredamento 8 si appoggia mediante la flangiatura 22a, 22b sul pavimento 7 e quindi risulta difficilmente spostabile, come illustrato nelle figure 3 e 7.
Quando si desidera spostare con facilità e con una ridotta rumorosità il componente d'arredamento 8, è sufficiente scaricarlo dal peso aggiuntivo in modo tale che sulla molla 12a, 12b gravi esclusivamente il peso del componente d'arredamento 8. Il precarico della molla 12a, 12b è tale da non consentire, in questo caso, il rientro dell'elemento di appoggio 4a, 4b nell'involucro 2a, 2b e quindi l'elemento di appoggio 4a, 4b permane nella posizione di spostamento e si sostituisce alla base del componente d'arredamento, o meglio alla flangiatura 22a, 22b, nell'appoggio sul pavimento 7, come illustrato nelle figure 2 e 6.
Quando il componente d'arredamento viene nuovamente caricato, l'elemento di appoggio 4a, 4b rientra nell'involucro 2a, 2b rendendo più difficile lo spostamento del componente d'arredamento.
E' da notare che la possibilità di variare il precarico della molla 12a, 12b, nel dispositivo secondo il trovato, consente di utilizzare uno stesso dispositivo per componenti d'arredamento di peso diverso ottenendo comunque un corretto funzionamento del dispositivo senza richiedere la sostituzione della molla o dell'intero dispositivo.
Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto è adattabile, con operazioni di semplice e rapida attuazione, a diverse categorie di peso dei componenti d'arredamento sui quali deve essere montato.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo secondo il trovato è quello di non alterare l'estetica complessiva del componente d'arredamento in quanto, anche con l'elemento di appoggio del dispositivo nella posizione di spostamento, il dispositivo rimane praticamente invisibile dall'esterno, come illustrato nella figura 8.
Il dispositivo, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (22)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamento o simili, comprendente un involucro definente un alloggiamento per un elemento di appoggio suscettibile di sporgere da un'apertura di detto involucro, detto involucro essendo alloggiabile in una sede definita nella base di un componente d'arredamento o simile con detta apertura rivolta verso il basso, detto elemento di appoggio essendo mobile da una posizione di spostamento, nella quale sporge parzialmente da detto involucro attraverso detta apertura per sostituirsi alla base del componente d'arredamento o simile nell'appoggio sul pavimento, ad una posizione statica, nella quale è rientrato in detto involucro, e viceversa, detto elemento di appoggio essendo mobile da detta posizione di spostamento a detta posizione statica in contrasto all'azione di mezzi elastici alloggiati in detto involucro, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione del precarico elastico di detti mezzi elastici per regolare l'entità della forza elastica contrastante il passaggio di detto elemento di appoggio da detta posizione di spostamento a detta posizione statica.
  2. 2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto involucro comprende una bussola sostanzialmente cilindrica; detto alloggiamento comprendendo una camera sostanzialmente cilindrica definita coassialmente in detta bussola; detta apertura essendo definita in corrispondenza della base di detta camera destinata ad essere rivolta verso il pavimento con detto involucro montato nella base del componente d'arredamento o simile.
  3. 3. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio è scorrevole assialmente in detta camera per passare da detta posizione di spostamento a detta posizione statica e viceversa, detti mezzi elastici comprendendo una molla interposta tra detto elemento di appoggio e la base superiore di detta camera.
  4. 4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione comprendono un inserto accoppiato a vite con una sede filettata definita nella base superiore di detta camera ed orientata coassialmente a detta camera, detto inserto definendo un appoggio per l'estremità di detta molla rivolta dalla parte opposta a detto elemento di appoggio ed essendo aw itabile o evitabile lungo detta sede filettata per variare il grado di compressione di detta molla.
  5. 5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta molla è costituita da una molla elicoidale.
  6. 6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto inserto presenta, sul suo lato rivolto verso detta molla, una sagomatura di centraggio per l'estremità di detta molla rivolta verso detto inserto.
  7. 7. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio è costituito da un pistoncino con corpo sostanzialmente cilindrico alloggiato coassialmente in detta camera e scorrevole assialmente lungo detta camera per passare da detta posizione di spostamento a detta posizione statica e viceversa.
  8. 8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti. caratterizzato dal fatto l'estremità di detto pistoncino destinata ad appoggiarsi sul pavimento è arrotondata.
  9. 9. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta estremità del pistoncino è sagomata a calotta sferica con raggio di curvatura maggiore rispetto al raggio del corpo di detto pistoncino.
  10. 10. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio è costituito da una sfera scorrevole assialmente lungo detta camera per passare da detta posizione di spostamento a detta posizione statica e viceversa.
  11. 11. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento spintore interposto tra detta molla e detta sfera, detto elemento spintore essendo scorrevole assialmente in detta camera.
  12. 12. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra detto elemento spintore e detta sfera sono interposte sferette di riduzione dell'attrito.
  13. 13. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette sferette sono alloggiate in almeno una pista definita sul lato di detto elemento spintore rivolto verso detta sfera.
  14. 14. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, su detta apertura di detta camera, è montato un anello di tenuta per il trattenimento di detto elemento di appoggio in detta camera.
  15. 15. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'estremità assiale di detta bussola con definita detta apertura presenta una flangiatura destinata ad appoggiarsi contro il bordo di imbocco della sede definita nella base del componente d'arredamento alloggiante detto involucro.
  16. 16. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi atti a prevenire l'infiltrazione di sporco in detta camera.
  17. 17. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a prevenire l'infiltrazione di sporco comprendono una spazzolina ad anello associata a detto involucro e disposta attorno a detta apertura.
  18. 18. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta molla è conformata ad elica a sviluppo tronco-conico con la base maggiore rivolta verso detto elemento di appoggio.
  19. 19. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sull'estremità di detto pistoncino rivolta verso detta molla è prevista una sagomatura di centraggio per l'estremità di detta molla rivolta verso detto pistoncino.
  20. 20. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sul lato di detto elemento spintore rivolto verso detta molla è prevista una sagomatura di centraggio per l'estremità di detta molla rivolta verso detto elemento di centraggio.
  21. 21. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti. caratterizzato dal fatto che, sul mantello esterno di detta bussola, è previsto un tratto a diametro maggiorato, elasticamente deformabile, impegnabile con frizione con le pareti laterali di detta sede per il trattenimento di detto involucro in detta sede.
  22. 22. Dispositivo per facilitare lo spostamento di componenti d'arredamento o simili, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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