ITMI20012304A1 - Apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico - Google Patents

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ITMI20012304A1
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Gian Pietro Beghelli
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Beghelli Spa
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Description

DESCRIZIONE del brevetto per invenzione industriale :
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico.
Le apparecchiature elettroniche, in particolare i reattori o "ballast" elettronici, alimentate a tensione di rete devono assorbire da essa una corrente avente un contenuto armonico limitato, come imposto dalle normative nazionali ed internazionali vigenti in materia.
Questa prescrizione ha lo scopo di imporre ai costruttori la realizzazione di apparecchiature con un elevato fattore di potenza, in modo di ottimizzare l'utilizzo dell'energia elettrica, evitando sovraccarichi di corrente reattiva.
Eventuali armoniche di corrente a frequenza elevata possono inoltre generare campi elettromagnetici indesiderati utilizzando le linee elettriche di alimentazione come antenne di trasmissione.
Per ovviare a tali inconvenienti, sono stati elaborati sinora circuiti elettronici o alimentatori elettronici in generale, che funzionano elaborando la corrente alternata assorbita dalla rete elettrica per mezzo di un dispositivo raddrizzatore.
Tuttavia, un semplice dispositivo raddrizzatore non è in grado di soddisfare le specifiche stringenti delle nuove normative emanate in relazione al sempre più attuale tema del risparmio energetico.
Il funzionamento e la disposizione tipica di un circuito tradizionale comprendente un dispositivo raddrizzatore che opera come citato in precedenza sono chiaramente mostrati nelle figure 1 e 2.
In effetti la figura 1 mostra un circuito comprendente un ponte raddrizzatore P, i cui nodi indicati con 2 e 3 in figura sono rispettivamente connessi alla rete di alimentazione R; la rete R eroga una corrente II, mentre ai capi dei nodi 2 e 3 si misura una tensione VI.
Ai nodi 1 e 4 del ponte raddrizzatore P sono connessi, inoltre, in parallelo, un condensatore elettrolitico CE ed un carico L; ai capi del condensatore CE e del carico L si misura una tensione V2, mentre la corrente entrante nel carico L è indicata con 12.
La figura 2 allegata mostra un grafico cartesiano degli andamenti qualitativi della tensione VI e della corrente II assorbita dalla rete R; come mostrato chiaramente in figura, la corrente assorbita II risulta concentrata solamente in piccole sezioni temporali contenute all'interno di un periodo completo della forma d'onda corrispondente alla tensione Vi e quindi genera inevitabilmente forti componenti armoniche, che, in vista delle normative sopra menzionate, sarebbe auspicabile ridurre.
Per risolvere queste problematiche, attualmente si utilizzano anche degli specifici circuiti correttori del fattore di potenza, detti "PFC" ("Power Factor Control"); tali dispositivi prevedono l'utilizzo di un convertitore "bost" per caricare il condensatore elettrolitico CE, come visibile chiaramente nel circuito semplificato di figura 3, comprendente un circuito di controllo CC connesso ad un trasformatore L, ad un resistore "shunt" RS e ad un interruttore I atto a chiudere il circuito di uscita formato dal parallelo degli elementi CE e L, il quale risulta disposto in serie ad un diodo di blocco D.
In questo modo, l'assorbimento di corrente II dalla rete R risulta perfettamente sinusoidale ed in fase con la tensione di rete VI, come mostrato chiaramente nel grafico di figura 4.
Tuttavia, un rilevante inconveniente legato a questa soluzione è dato dalla complessità circuitale; in effetti, in primo luogo, per realizzare un convertitore sono richiesti due stadi, con un aggravio notevole sul costo complessivo, e, inoltre, la maggiore complessità si riflette inevitabilmente sull'affidabilità complessiva dell'apparecchiatura.
Scopo della presente invenzione è, quindi, quello di realizzare una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico, atta, cioè, ad assorbire dalla rete elettrica di alimentazione una corrente avente un ridotto contenuto armonico. Altro scopo della presente invenzione è quello di indicare una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico particolarmente affidabile ed efficiente e che, inoltre, garantisca, il rispetto delle attuali normative vigenti in materia di assorbimento della corrente dalla tensione di rete.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico atta ad essere utilizzata, in particolare, per "ballast" o reattori elettronici della famiglia "ECO", ma ugualmente valida anche per altre applicazioni relative ad alimentati elettronici in genere.
Non ultimo scopo dell'invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico, che impieghi soluzioni circuitali relativamente semplici e, conseguentemente, costi complessivi contenuti, mantenendo, al contempo, una completa affidabilità di funzionamento. Questi ed altri scopi sono raggiunti da una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico secondo la rivendicazione 1, a cui si rimanda per brevità.
Ulteriori caratteristiche peculiari sono presenti nelle rivendicazioni successive.
Vantaggiosamente, si prevede di realizzare un circuito di controllo per "ballast" o reattori elettronici o alimentati elettronici in genere, tale per cui, attraverso un controllo della frequenza fornita da un circuito a mezzo ponte, che provvede a fornire il necessario segnale ad onda quadra, è possibile determinare il comportamento di una rete C-L di pilotaggio del carico (alimentata dal circuito a mezzo ponte) e, di conseguenza, la corrente fornita al carico.
La soluzione descritta si basa dunque su un circuito a mezzo ponte, di cui si possa agevolmente controllare la frequenza di oscillazione; ciò è particolarmente facile da realizzare utilizzando i moderni "driver" a circuito integrato, che sono in grado di accettare un ingresso a livello logico o sono addirittura provvisti di un oscillatore VCO interno, grazie al quale è possibile ottenere una variazione di frequenza variando il potenziale applicato all'ingresso relativo.
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta una prima soluzione circuitale di una apparecchiatura elettronica di pilotaggio per alimentati in genere realizzata secondo modalità note;
- la figura 2 rappresenta l'andamento nel tempo di due grandezze significative del circuito di pilotaggio di cui alla figura 1;
- la figura 3 mostra una seconda soluzione circuitale di una apparecchiatura elettronica di pilotaggio per alimentati in genere realizzata anch'essa in modo tradizionale;
- la figura 4 rappresenta l'andamento nel tempo di due grandezze significative del circuito di pilotaggio di cui alla figura 3;
- la figura 5 rappresenta uno schema circuitale di una apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad eievato risparmio energetico, secondo la presente invenzione;
- le figure 6 e 7 rappresentano un grafico dell'andamento nel tempo di tre grandezze significative del circuito di cui alla figura 5;
- la figura 8 rappresenta schematicamente, in un grafico cartesiano, l'andamento nel tempo della risposta di un particolare circuito risonante su cui agisce il circuito di cui alla figura 5;
- la figura 9 mostra l'andamento nel tempo di tre segnali caratteristici misurabili nel circuito di figura 5;
- la figura 10 mostra l'andamento nel tempo della tensione di lampada nel caso in cui l'apparecchiatura elettronica di pilotaggio secondo l'invenzione sia connessa ad un reattore elettronico;
- la figura 11 mostra l'andamento nel tempo della corrente assorbita dal reattore elettronico di cui alla figura 10 e della tensione in ingresso;
- la figura 12 mostra uno schema circuitale relativo ad un apparecchiatura elettronica di pilotaggio a risparmio energetico elevato, utilizzabile in particolare per sistemi "dimmerabili" di lampade o tubi fluorescenti .
Con particolare riferimento alla figura 5, la soluzione circuitale oggetto della presente invenzione prevede, in cascata e a valle del ponte di diodi P utilizzato quale convertitore della tensione di rete VI prelevabile dalla rete R, un circuito di controllo del fattore di potenza, indicato con FC, un "driver" realizzato con un circuito mezzo ponte ed indicato con Q, ed una rete C-L, indicata con N, a cui risulta connesso in serie il carico, che, nell'esempio realizzativo riportato, è costituito da un tubo fluorescente TF.
La tensione di rete alternata VI viene inizialmente raddrizzata dal ponte a diodi P e la forma d'onda pulsante VII così ottenuta viene trasformata in onda quadra dal circuito a mezzo ponte Q, in cui la frequenza dell'onda quadra è generata da un oscillatore VCO.
La tensione di controllo VC dell'oscillatore VCO è ricavata da un semplice circuito ad operazionale AO in configurazione di amplificatore invertente, mentre l'ingresso dell'invertente è ottenuto attraverso il partitore resistivo R1-R2-R3 effettuato sulla tensione di rete raddrizzata VII.
In pratica, le due resistenze RI, R2 effettuano la somma algebrica dei segnali VII e V21; essendo il segnale V21 negativo a causa del verso di circolazione della corrente, se ne ottiene la differenza, che viene amplificata dallo stadio invertente AO di un fattore R5/R4 ed applicata all'oscillatore VCO.
Si ottiene così un legame tra lo sfasamento tensionecorrente e la frequenza, realizzando una funzione di controllo del fattore di potenza per mezzo del circuito FC; in realtà, modulando la frequenza di oscillazione del segnale tramite l'oscillatore VCO, si ottiene una modulazione dell'assorbimento di corrente e, di conseguenza, tramite tale accorgimento è possibile ottenere fattori di potenza prossimi al valore 1, in modo da ottenere, al contempo, una completa compatibilità con le norme vigenti in materia di risparmio energetico.
Nel grafico di figura 6 sono riportati gli andamenti dei segnali caratteristici VII e V21, mentre in figura 7 è riportato l'andamento del segnale di errore V3.
Nei grafici sopra menzionati l'ampiezza del segnale è stata normalizzata per facilitarne la comprensione, mentre la fase di V21 è stata invertita in quanto la tensione V21, a causa del verso di circolazione della corrente, risulta negativa.
Come citato in precedenza, le resistenze RI e R2 effettuano la somma algebrica dei due segnali ed il segnale risultante V=(VII)+(-V21) viene applicato all'ingresso invertente dell'amplificatore operazionale AO, come visibile chiaramente in figura 5; si noti che nell'ipotesi circuitale proposta, poiché si usa un circuito con singola alimentazione, conseguentemente vengono amplificati solo i segnali negativi, che danno un'uscita positiva a causa dell'inversione. Quindi, in pratica, a causa della presenza del condensatore di immagazzinamento o di "Storage" Cl, la corrente II risulterebbe in anticipo rispetto alla tensione VI, ma il sistema interviene aumentando la frequenza di oscillazione del circuito a mezzo ponte Q, riducendo di conseguenza l'assorbimento.
Il sistema presenta così un segnale di riferimento VII sinusoidale, mentre il segnale di errore V3 tende a riportare una condizione di uguaglianza tra V21 e VII (V21=V11) e di conseguenza II in fase con VI.
Il sistema, come mostrato in particolare nella figura 5, agisce quindi su un particolare circuito risonante, la cui risposta in frequenza è schematizzata nel grafico cartesiano di figura 8; risulta evidente come sia possibile variare l'assorbimento di corrente II agendo sulla frequenza F, tenendo conto del fatto che il circuito di controllo FC di figura 5 attua il pilotaggio del circuito risonante attraverso il "driver" a mezzo ponte Q, che risulta configurato a "Power-MOS" .
Per assicurare l'affidabilità del sistema, inoltre, la frequenza di lavoro F del circuito risonante deve essere sempre superiore alla frequenza di risonanza FO.
Il sistema di controllo di figura 5, infine, risulta efficace solo se abbinato al circuito di uscita N (rete C-L).
La circuiteria elettronica necessaria ad effettuare la correzione CR del fattore di potenza all'interno del blocco FC risulta dunque decisamente semplificata rispetto a quella tradizionale, sia per quanto riguarda la sezione di potenza sia per quel che riguarda l'elaborazione del segnale, risultando conseguentemente molto più economica ed affidabile in generale.
Più in particolare, avendo eliminato il tradizionale condensatore elettrolitico di "Storage" da alcune decine di uF di capacità e sostituendolo con un condensatore a film CI con capacità minore di 1 uF, si elimina un componente la cui durata, a causa della particolare tecnologia costruttiva, rappresenta il limita pratico alla vita del circuito.
La figura 9 mostra l'andamento dei segnali più significativi ottenuti su un circuito sperimentale quale quello di figura 5, oggetto della presente invenzione.
Il segnale di tensione VII rappresenta la tensione di rete VI raddrizzata (230 Vrms), mentre la tensione V21 è la tensione ai capi della resistenza "shunt" di corrente R3, come visibile in figura 5.
Dal grafico di figura 9 è evidente che l'ampiezza della tensione V21 è estremamente ridotta per limitare la dissipazione di potenza, mentre il bilanciamento del sistema dipende dal rapporto R1/R2 (che vale circa 1000/1) e dal guadagno dell'amplificatore operazionale AO.
Infine, il segnale di tensione V3 è il segnale di errore presente all'uscita dell'amplificatore AO; come visibile chiaramente nella figura 9, poiché l'assorbimento di corrente risulta squadrato, il segnale di errore V3 agirà solamente durante la prima fase.
In figura 10 è mostrato l'andamento della tensione di lampada V5 presa ai capi del tubo fluorescente TF di figura 5; da tale andamento si nota chiaramente come il tubo TF si inneschi ad ogni semiperiodo della tensione di rete VI e come la corrente assorbita II (a tale proposito si confronti il grafico di figura 10 con quello di figura 11) sia leggermente in anticipo rispetto alla tensione di ingresso VI, cosa che non impedisce assolutamente il completo rispetto della normativa vigente in fatto di risparmio energetico. Test sperimentali condotti per mezzo di un dispositivo "power-analyzer" del tipo HP6812B hanno confermato i risultati mostrati nei grafici sopra menzionati, tramite una analisi puntuale delle armoniche di corrente.
Come si è visto, utilizzando un circuito risonante diverso dai circuiti tradizionali di questo tipo, è possibile eliminare il tradizionale PFC elettronico (bobina di "Boost"-diodo-condensatore elettrolitico e circuito di controllo), sostituendolo con un semplice sommatore invertente, che confronta semplicemente i segnali di tensione e di corrente assorbiti e genera un segnale di errore che, applicato all'oscillatore VCO del circuito a mezzo ponte Q, assicura un assorbimento in linea con quanto imposto dalla normative. Il funzionamento finale del circuito è un ibrido tra i funzionamenti tradizionali dei dispositivi "ballast" ferromagnetici (poiché effettua il reinnesco della lampada o tubo TF ad ogni semiperiodo) e dei dispositivi "ballast" elettronici ad alta frequenza, offrendo un risparmio energetico pari al 20-30%, rispetto alle soluzioni note.
Inoltre, pur con qualche limitazione di prestazioni, il suddetto circuito prevede l'utilizzo di un reattore elettronico a costi limitati ed una affidabilità paragonabile a quella ottenuta con i tradizionali reattori ferromagnetici.
Infine, utilizzando lo schema circuitale proposto, è possibile ottenere agevolmente un sistema "dimmerabile" in grado di massimizzare le prestazioni in termini di risparmio energetico.
Tale sistema prevede la presenza di un elemento fotosensibile (fotodiodo, fototransistor, ecc.) a bordo del corpo illuminante, mediante il quale è possibile assicurare un livello di illuminamento costante al suolo, compensando gli eventuali aumenti di contributo della luce esterna (luce solare o altre fonti luminose), con una conseguente riduzione della potenza di pilotaggio della lampada stessa e quindi della potenza assorbita.
Un esempio di schema elettrico relativo ad un sistema "dimmerabile" del tipo di quello menzionato in precedenza è rappresentato nel dettaglio in figura 12; lo schema risulta molto simile allo schema circuitale di figura 5, se si eccettua la presenza di un secondo amplificatore operazionale A02 idoneo al controllo della luminosità.
Il sistema è estremamente semplice dal punto di vista funzionale e costruttivo e agisce come segue: il partitore resistivo R8-R7 genera una tensione di riferimento che rappresenta il "set-point" del sistema e tale tensione viene confrontata con quella generata dal fototransistor o fotodiodo PD, che risulta proporzionale alla luce riflessa dal suolo.
Ne risulta: V8=Av*(V6-V7), ove Av è l'amplificazione dell'amplificatore operazionale A02.
La resistenza RI di figura 5, che forniva il riferimento di tensione, è ora spezzata in due parti, RIA e R1B e l'amplificatore può solo far diminuire la corrente in uscita, in quanto la sua uscita U è connessa al catodo di un diodo D2.
In tal modo il sistema preleva una porzione del segnale di riferimento VII, fissando di conseguenza un nuovo riferimento da raggiungere ed il circuito correttore di armoniche FC genererà conseguentemente un segnale di errore V3 tale da limitare l'assorbimento di corrente e riportare il sistema in una condizione di equilibrio.
In sostanza il correttore di armoniche FC adegua l'assorbimento di corrente all'ampiezza di un segnale di riferimento VII e, se attraverso un circuito PD sensibile alla luce andiamo a variare questo riferìmento, il sistema reagirà adeguando nuovamente l'assorbimento .
E' facile comprendere quindi come attraverso l'utilizzo di un semplice circuito ad operazionale sia possibile ottenere un ulteriore risparmio energetico, diminuendo la potenza assorbita autonomamente ed automaticamente ogni qualvolta un aumento del contributo all'illuminamento intervenga dall'esterno, come nel caso dell'aumento della luce solare nelle ore diurne.
Un sistema di questo tipo può assicurare quindi un ulteriore risparmio energetico del 30-40%, oltre al 20-30% già ottenuto attraverso il circuito di alimentazione elettronica di figura 5, senza peraltro compromettere l'efficacia delle prestazioni e l'affidabilità del sistema, il tutto con un aggravio di costi totali di produzione e di esercizio decisamente irrisori, nei confronti dei vantaggi conseguiti.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche dell'apparecchiatura elettronica di pilotaggio ad elevato risparmio energetico, in particolare per reattori elettronici di lampade o tubi fluorescenti lineari, che è oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi, costituiti, in particolare, da una sostanziale riduzione dei costi di produzione e di esercizio, rispetto all'arte nota, abbinati ad un consistente risparmio energetico, rispetto alle apparecchiature di pilotaggio tradizionali.
E' chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate all'apparecchiatura di pilotaggio, in particolare per reattori di lampade o tubi fluorescenti, che è oggetto della presente invenzione, senza per questo uscire dai princìpi di novità insiti nell'idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell'invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri equivalenti.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio, in particolare per "ballast" o reattori elettronici di lampade o tubi fluorescenti (TF) atti alla regolazione e controllo dell'intensità luminosa, caratterizzata dal fatto di comprendere, in cascata e a valle di un dispositivo raddrizzatore (P) di un segnale di rete (R) in ingresso, un circuito di controllo del fattore di potenza (FC), un circuito di pilotaggio o "driver" a mezzo ponte (Q) ed una rete C-L (N) posta in serie ad un carico (L), detto pilotaggio del carico (L) essendo effettuato tramite detta rete C-L (N) alimentata da detto circuito a mezzo ponte (Q) che provvede a fornire un determinato segnale ad onda quadra.
  2. 2. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio coma alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che, attraverso un controllo dei valori di frequenza (F) fornita da detto circuito a mezzo ponte (Q), si determina il comportamento di detta rete C-L (N) e, di conseguenza, è impostabile un valore di corrente fornita a detto carico (L).
  3. 3. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto circuito di controllo (FC) consente di regolare la frequenza di oscillazione di detto circuito a mezzo ponte (Q), tramite mezzi di pilotaggio a circuito integrato, in grado di accettare un ingresso a livello logico o provvisti di dispositivi oscillatori (VCO) interni, grazie ai quali è possibile ottenere una variazione di frequenza variando un riferimento di tensione applicato ad un determinato ingresso.
  4. 4. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio coma alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo raddrizzatore (P) comprende un ponte di diodi utilizzato quale convertitore di un segnale di tensione (VI) prelevabile dalla rete (R), detto segnale di tensione (VI) essendo costituito da una tensione di rete alternata, la quale, raddrizzata da detto ponte di diodi (P), risulta una forma d'onda pulsante raddrizzata (VII), che viene ulteriormente trasformata in onda quadra da detto circuito a mezzo ponte (Q), in cui la frequenza dell'onda quadra è generata da un mezzo oscillatore (VCO) avente una tensione di controllo (VC) ricavabile da un circuito ad operazionale (AO) in configurazione di amplificatore invertente.
  5. 5. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto amplificatore invertente presenta un ingresso ottenuto per mezzo di un partitore resistivo (RI, R2, R3) effettuato su detta tensione di rete raddrizzata (VII), in cui almeno due resistenze (RI, R2) di detto partitore effettuano una somma algebrica di determinati segnali (VII, V21), che viene amplificata da detto stadio operazionale invertente (AO) di un fattore predeterminato ed applicata a detto oscillatore (VCO) del circuito a mezzo ponte (Q), in modo da ottenere un legame tra lo sfasamento tensione-corrente e la frequenza e realizzare una funzione di pilotaggio del fattore di potenza per mezzo di detto circuito di controllo (FC).
  6. 6. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto oscillatore (VCO) è utilizzato per modulare un valore di frequenza di oscillazione del segnale in ingresso, in modo tale da ottenere una modulazione dell'assorbimento di corrente e fattori di potenza prossimi al valore 1.
  7. 7. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto circuito a mezzo ponte (Q) si comporta come un particolare circuito risonante, la cui risposta in frequenza è legata alla variazione dell'assorbimento di corrente (II) prelevabile dalla rete (R), detto circuito di controllo (FC) attuando un pilotaggio di detto circuito risonante, la cui frequenza di lavoro (F) risulta sempre superiore ad un valore di frequenza di risonanza (FO).
  8. 8. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta lampada o tubo fluorescente (TF), costituente il carico (L) del circuito di controllo, presenta una tensione (V5) ai suoi capi, tale da innescare il tubo fluorescente (TF) ad ogni semiperiodo di detta tensione di rete in ingresso (VI), in modo tale che la corrente di rete assorbita (II) sia in anticipo rispetto a detta tensione di ingresso (VI).
  9. 9. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto circuito di controllo del fattore di potenza (FC) è abbinabile ad un ulteriore circuito contenente almeno un elemento fotosensibile (PD), in modo da ottenere un sistema di regolazione dell'intensità luminosa o "dimmer" in grado di massimizzare le prestazioni in termini di risparmio energetico, detto elemento fotosensibile (PD) essendo previsto a bordo di detta lampada o corpo illuminante, in modo da assicurare un livello di illuminamento costante al suolo, compensando eventuali aumenti di contributo di luce esterna .
  10. 10. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio come alla rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto sistema di regolazione luminosa prevede l'utilizzo di almeno un secondo amplificatore operazionale (A02) idoneo al controllo della luminosità, detto sistema prevedendo inoltre un partitore resistivo (R8, R9) , che genera una tensione di riferimento confrontabile con quella generata da detto elemento fotosensibile (PD), detto sistema di regolazione luminosa prelevando una porzione di detto segnale di riferimento della tensione (VII), in modo da fissare conseguentemente un ulteriore segnale di riferimento da raggiungere, detto circuito di controllo (FC) funzionando da circuito correttore di armoniche, atto a generare un segnale di errore (V3) tale da limitare l'assorbimento di corrente e riportare il sistema in una condizione di equilibrio.
  11. 11. Apparecchiatura elettronica di pilotaggio a elevato risparmio energetico, in particolare per reattori elettronici di lampade o tubi fluorescenti (TF) come sostanzialmente descritta ed illustrata nei disegni allegati e per gli scopi specificati.
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