ITMI20012219A1 - Procedimento e apparecchiatura per il lavaggio in continuo di materiale di recupero - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE PER BREVETTO DI INVENZIONE
Avente titolo: PROCEDIMENTO E APPARECCHIATURA PER IL LAVAGGIO IN CONTINUO DI MATERIALE DI RECUPERO.
SFONDO DELL'INVENZ IONE
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento e ad un'apparecchiatura per il lavaggio in continuo di materiale proveniente dal recupero di bottiglie e/o contenitori in materiale plastico, carta o cartone, che opportunamente ridotti in pezzi e/o macinati, possono essere riutilizzati come materia prima per un successivo impiego.
Come noto, nel recupero di materiale plastico o cartaceo proveniente ad esempio da rifiuti solidi urbani, si utilizzano grossi impianti che prevedono varie fasi di pre-lavaggio, lavaggio e di trattamento del materiale opportunamente macinato o in pezzi di ridotte dimensioni .
In particolare, nel caso in cui il materiale da trattare sia costituito da bottiglie e/o contenitori in plastica, viene effettuata una prima fase di prelavaggio in apparecchiature appositamente dedicate, costituite ad esempio da grossi cilindri rotanti, disposti con asse sostanzialmente orizzontale, in cui le bottiglie e/o i contenitori vengono immersi in un bagno e/o spruzzati con acqua calda mentre vengono fatti avanzare per rotazione lungo lo stesso tamburo di lavaggio; apparecchiature di questo genere sono descritte ad esempio in EP-A-0.558.528.
Questa azione di pre-lavaggio serve prevalentemente per eliminare le grandi contaminazioni esistenti all'esterno delle bottiglie, quali etichette, fondelli e tappi, ovvero gran parte della sporcizia che ha aderito alle bottiglie stesse durante la loro raccolta e lo stoccaggio.
All'uscita del tamburo di pre-lavaggio, le bottiglie o i contenitori in plastica vengono fatti passare attraverso un vaglio o un'unità automatica di separazione e quindi alimentati ad un mulino di macinazione.
Il materiale plastico macinato viene quindi sottoposto a successivi trattamenti ovvero ad una o più fasi di lavaggio successive, mediante appositi reattori nei quali il materiale in pezzi rimane per un tempo prefissato necessario per completare un'operazione di lavaggio e/o di risciacquo.
Nel recupero di materiale plastico o di materiale cartaceo destinato ad un suo successivo reimpiego, la possibilità di ottenere un'efficace e controllata azione di lavaggio risulta un fattore determinante per la totale eliminazione delle sostanze contaminanti la cui presenza, anche in percentuali modeste, può condizionare il successivo impiego del materiale recuperato.
Un altro esempio di apparecchiature di lavaggio di parti di pellicole in materiale plastico, si ritrova ad esempio in EP-A-0.558.528, nel quale si prevede nuovamente l'impiego di un grosso tamburo rotante dove il materiale da lavare viene spruzzato con acqua e/o immerso in un bagno di lavaggio, mentre viene fatto avanzare lungo il tamburo stesso.
Come precedentemente riferito, apparecchiature di questo genere si dimostrano adatte unicamente per rimuovere la sporcizia o le contaminazioni più grossolane che hanno aderito alle bottiglie e/o ai contenitori durante la loro raccolta.
Altre apparecchiature di lavaggio sono illustrate in US-A-4.209.344 ed in EP-A-0.237.127, unicamente destinate al lavaggio ed alla rimozione delle etichette da bottiglie in plastica destinate ad essere riutilizzate, come tali.
In particolare il brevetto US-A-4.209.344 mostra un'apparecchiatura comprendente un cesto di contenimento delle bottiglie, che viene parzialmente riempito con acqua di lavaggio e che viene fatto ruotare alternativamente nelle due direzioni per causare un'agitazione del liquido ed un continuo rimescolamento delle bottiglie nello stesso bagno di lavaggio.
Questa apparecchiatura risulta pertanto concepita per un funzionamento discontinuo e comunque è del tutto inadatta ad essere impiegata in grossi impianti in continuo destinati al recupero del materiale plastico.
A sua volta EP-A-0.237.127 descrive un processo ed un'apparecchiatura nuovamente destinati alla rimozione di etichette o di corpi estranei da bottiglie, contenitori e simili che devono essere riusati come tali; le bottiglie vengono immerse da un lato in un bagno statico di lavaggio, dove vengono trascinate verso il fondo e successivamente verso l'alto da un convogliatore, mantenendole immerse nel bagno per un tempo prefissato.
Benché EP-A-0.237.127 proponga un procedimento ed un'apparecchiatura per rimuovere sporcizia ed etichette da contenitori in plastica destinati ad essere riutilizzati come tali, in pratica propone un'apparecchiatura unicamente destinata ad effettuare una fase di prelavaggio, senza alcuna possibilità di controllare adeguatamente il processo di lavaggio se non variando la velocità di trascinamento dei contenitori nel bagno; inoltre la quantità di contenitori nel bagno di lavaggio non può essere variata o controllata dipendendo dal sistema di trascinamento.
Come noto, nei processi di lavaggio di materiale plastico in impianti di recupero, oltre all'azione chimica delle sostanze detergenti contenute nel bagno di lavaggio e all'azione del calore apportato dal bagno stesso, è altresì necessario ricorrere ad un'energica azione meccanica tendente a creare un forte stato di agitazione nel bagno di lavaggio ed uno sfregamento del materiale .
Per tali motivi in impianti continui normalmente si fa uso di reattori di lavaggio costituiti da semplici agitatori che vengono singolarmente alimentati con acqua di lavaggio e con una data quantità di materiale plastico da lavare, opportunamente macinato o ridotto in scaglie di piccole dimensioni.
L'uso di reattori singoli condiziona notevolmente il processo di lavaggio in quanto non consente di operare con elevate concentrazioni di materiale e quindi di sfruttare al massimo le potenziali capacità di lavoro dell'impianto di recupero.
Inoltre, con sistemi di lavaggio che fanno uso di reattori del tipo a rotore, in modo convenzionale, è possibile solo con basse concentrazioni di materiale, pari o di poco superiori al 20-25% del volume della massa d'acqua e di prodotto contenuti nella camera di lavaggio, in quanto densità o concentrazioni di materiale maggiori causerebbero un rapido inquinamento del bagno e ne ridurrebbero notevolmente l'efficacia di lavaggio.
Inoltre in reattori di lavaggio convenzionali, poiché l'azione meccanica di lavaggio avviene prevalentemente per effetto dello sfregamento tra le singole scaglie o pezzi di materiale che vengono proiettati contro la parete cilindrica della camera di lavaggio per l'azione centrifuga delle pale dell'agitatore, e poiché quest'ultime tenderebbero semplicemente a trascinare in rotazione il liquido di lavaggio con la massa di materiale da lavare, normalmente si utilizzano delle alette interne al reattore per rompere il flusso rotatorio del bagno causato dall'azione di trascinamento girante.
SCOPI DELL'INVENZIONE
Un primo scopo della presente invenzione è di fornire un procedimento per il lavaggio in continuo in impianti di recupero di materiale plastico e/o di materiale cartaceo da bottiglie, contenitori e simili, mediante il quale è possibile lavorare con alte densità, vale a dire con grandi quantità di materiale nel bagno di lavaggio, con la possibilità di variare e controllare sia la concentrazione di materiale che il tempo di permanenza nelle camere di lavaggio, mediante una soluzione molto semplice, economica ed estremamente efficace, idonea per essere applicata sia con reattori convenzionali, che con reattori secondo la presente invenzione .
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire un procedimento di lavaggio come sopra riferito, mediante il quale è possibile lavorare materiale in pezzi di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quello trattato in reattori di lavaggio a girante di tipo tradizionale, senza avere tutti quei problemi che in generale questi comportano.
Un ulteriore scopo ancora della presente invenzione è di fornire un'apparecchiatura per il lavaggio di materiale plastico e/o cartaceo di recupero, particolarmente adatta per essere impiegata in un procedimento di lavaggio in continuo come precedentemente riferito, mediante la quale è possibile variare e controllare sia la concentrazione che il tempo di permanenza del materiale da trattare nelle camere di lavaggio dei singoli reattori, mediante una soluzione costruttivamente e funzionalmente semplice, che consente un ampio grado di libertà nella conduzione del processo di lavaggio in funzione del tipo e delle caratteristiche del materiale da trattare.
BREVE DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
Secondo un aspetto generale dell'invenzione si è quindi fornito un procedimento per il lavaggio in continuo di materiale di recupero, quale materiale plastico e/o materiale cartaceo in un bagno, secondo cui acqua di lavaggio e il materiale da lavare vengono alimentati in reattori del tipo comprendente una girante di agitazione del bagno, caratterizzato dal fatto di:
- effettuare una serie di fasi di lavaggio successive facendo fluire in continuo acqua di lavaggio ed una quantità prefissata di materiale attraverso il bagno di una pluralità di camere di lavaggio collegate in serie tra loro;
- controllare la concentrazione di materiale ed il tempo di permanenza nel bagno di lavaggio, regolando la portata d'acqua alimentata in ciascuna camera di lavaggio.
Secondo un ulteriore aspetto dell'invenzione, è possibile
- generare turbolenze localizzate causando ripetute deviazione angolari del flusso circolare d'acqua e del materiale generato dall'azione di trascinamento della girante, mediante superfici piane costituenti parte della parete periferica della camera di lavaggio. Conformemente ad un altro aspetto dell'invenzione, si prevede di ridurre ed in generale di variare la concentrazione ed il tempo di permanenza del materiale in una o più camere di lavaggio, aumentando ed in generale variando la portata dell'acqua in ciascuna camera di lavaggio .
Secondo un altro aspetto ancora dell'invenzione, conformemente a determinate esigenze operative, la temperatura dell'acqua di lavaggio in ciascuna camera può essere variata regolando l'alimentazione del vapore di processo immesso direttamente nel bagno di lavaggio.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, si è fornito un reattore di lavaggio per materiale plastico e/o cartaceo di recupero del tipo comprendente una camera di lavaggio avente una parete periferica, ed una girante di agitazione che si estende verticalmente nella camera suddetta, caratterizzato dal fatto che la parete della camera di lavaggio comprende una pluralità di superfici piane disposte perifericamente secondo un profilo poligonale, ad esempio esagonale, per creare ripetute deviazioni angolari del flusso circolare d'acqua e di materiale, generato dalla girante.
Secondo un altro aspetto ancora dell'invenzione, si è fornita un'apparecchiatura per il lavaggio in continuo di materiale di recupero, mediante il processo precedentemente riferito, comprendente una pluralità di reattori di lavaggio collegati in serie tra loro, del tipo comprendente una camera verticale di lavaggio con girante di agitazione, in cui il fondo della camera di lavaggio di un reattore è collegato alla sommità della camera di lavaggio di un reattore successivo, e mezzi per regolare la portata d'acqua nella camera di lavaggio di ciascun singolo reattore.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Queste ed ulteriori caratteristiche del procedimento e di un'apparecchiatura di lavaggio in continuo secondo l'invenzione, risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- Fig. 1 è una vista di assieme di un'apparecchiatura composta da quattro reattori di lavaggio collegati in serie, secondo l'invenzione;
Fig. 2 è una vista all'estremità destra dell'apparecchiatura di Fig. 1;
- Fig. 3 è una sezione verticale ingrandita di un reattore ;
- Fig. 4 è una sezione trasversale del reattore, secondo la linea 4-4 di Fig. 3.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
Come mostrato in Fig. 1, un'apparecchiatura per il lavaggio in continuo di materiale di recupero, ottenuto ad esempio da bottiglie e/o contenitori in materiale plastico, materiale cartaceo o similare, comprende una pluralità di reattori di lavaggio 10, che nel caso mostrato comprende quattro reattori circuitamente collegati in serie tra loro ed indicati dai riferimenti numerici 10A, 10B, 10C e 10D; in alternativa ai singoli reattori, sarebbe possibile realizzare un'unica apparecchiatura comprendente più vasche di lavaggio strutturalmente unite tra loro.
Ciascun reattore di lavaggio, come mostrato maggiormente nelle sezioni ingrandite di Figg. 2, 3 e 4, comprende una camera di lavaggio 11 che si estende verticalmente, in cui si protende un girante a paletta 12, il cui albero 13 è collegato tramite una trasmissione 14, ad un rispettivo motore di comando 15.
Le camere di lavaggio 11 di reattori contigui 10A, 10B, 10C e 10D, sono collegate in serie tra loro mediante un condotto 16 che si estende da un'apertura laterale 17 di uscita del flusso d'acqua e di materiale, sul fondo di ciascuna camera, verso un'apertura di entrata laterale 18, in corrispondenza della sommità della camera di lavaggio del reattore immediatamente suecessivo .
Ciascun reattore di lavaggio 10A, 10B, 10C e 10D, nel caso mostrato, è altresì dotato di un ingresso 19 per il prodotto da lavare, per un caricamento dall'alto della camera 11. In particolare il prodotto da lavare viene alimentato, assieme ad una certa quantità di acqua di lavaggio, all'ingresso 19 del primo reattore 10A, mentre gli eventuali ingressi del materiale dei restanti reattori 10B, 10C e 10D, risultano opportunamente chiusi da un coperchio 20.
Come precedentemente riferito, la concentrazione del materiale da lavare ed il suo tempo di permanenza nel bagno di ciascuna camera di lavaggio 11, viene regolato o variato controllando selettivamente la portata di acqua di lavaggio alimentata nella camera 11 di ciascun reattore.
Pertanto, ciascun reattore 10 è provvisto superiormente di un raccordo 21 per l'ingresso dell'acqua di lavaggio, collegato tramite una valvola di regolazione 22 ad una sorgente 23 di acqua di lavaggio.
Per gli scopi della presente invenzione, con acqua di lavaggio si intende una miscela di acqua e di sostanze chimiche detergenti, ad esempio soda o altro prodotto detergente necessario per l'operazione di lavaggio da eseguire.
Dalla Fig. 1 dei disegni allegati si nota altresì che il primo reattore 10A è alimentato con acqua di lavaggio sia all'ingresso 19 per il materiale, che al raccordo 21 di entrata dell'acqua di regolazione del flusso nel reattore, a differenza dei restanti reattori che sono alimentati con acqua di lavaggio unicamente al raccordo di ingresso 21 per controllare la portata in modo conforme al procedimento secondo l'invenzione.
Con 23 in Fig. 1 è stata inoltre indicata una sorgente di vapore d'acqua tecnologico, avente una temperatura appropriata al processo di lavaggio da eseguire che viene alimentato ai raccordi 24 di ingresso del vapore di ciascun singolo reattore 10.
Infine con 19' è stata indicata una tramoggia di caricamento del materiale nel primo reattore 10A, mentre con 26 è stato indicato un condotto di uscita del prodotto lavato dal reattore 10D.
Con riferimento alle Figg. 3 e 4, descriveremo ora ulteriori caratteristiche del reattore 10 secondo la presente invenzione.
In generale un reattore a girante di tipo convenzionale, comprende una camera di lavaggio delimitata da una parete periferica di forma cilindrica all'interno della quale, per effetto dell'azione di trascinamento del girante, si genera un flusso circolare di acqua di lavaggio che a sua volta trascina in rotazione il materiale, riducendo l'efficacia di lavaggio del reattore.
Al fine di ovviare in parte a questo inconveniente, i reattori convenzionali, sono stati provvisti di alette interne tendenti a spezzare il flusso circolatorio dell'acqua.
Tuttavia, l'uso di alette interne alla camera di lavaggio si è dimostrato poco adatto, in quanto crea resistenze eccessivamente elevate, richiedendo potenze di azionamento altrettanto elevate, nonché comporta una maggior usura della girante di agitazione.
Per questi ed altri motivi, la densità del materiale da trattare all'interno di un reattore di lavaggio convenzionale, deve essere mantenuta estremamente bassa, non potendo in generale superare il 20-25% dell'intera massa d'acqua e di materiale contenuta in ciascuna camera di lavaggio.
Al fine di migliorare il processo di lavaggio ed il funzionamento dello stesso reattore, secondo la presente invenzione la camera di lavaggio 11 è delimitata da una successione di superfici piane, disposte ad angolo secondo un profilo poligonale, tale da deviare angolarmente e rompere il flusso circolatorio dell'acqua nella camera di lavaggio 11, creando zone di turbolenza localizzate in corrispondenza dell'angolo esistente tra superfici contigue costituenti la parete periferica della camera di lavaggio del reattore.
Benché in generale la camera di lavaggio 11 possa presentare un qualsiasi profilo poligonale, si preferisce un profilo esagonale in quanto si è dimostrato essere quello più adatto per ottenere un'efficace azione di lavaggio, senza creare eccessivi problemi di resistenza meccanica ed un'eccessiva usura del girante per alte densità di prodotto da trattare.
Infatti mediante il procedimento e l'apparecchiatura di lavaggio in continuo secondo la presente invenzione, si rende possibile effettuare selettivamente nei vari reattori fasi di lavaggio con differenti concentrazioni di materiale che possono essere pari o superiori anche del 50% rispetto ad un reattore convenzionale, mantenendo le resistenze idrauliche e meccaniche all'interno della camera di lavaggio, sufficientemente basse.
Con riferimento nuovamente alla Fig. 1 descriveremo ora le caratteristiche generali del procedimento di lavaggio in continuo secondo la presente invenzione.
Come mostrato nella figura suddetta, il materiale da trattare, preventivamente tagliato o macinato in pezzi di adatte dimensioni, viene introdotto attraverso la tramoggia 19' all'ingresso 19 del prodotto del primo reattore 10A, unitamente ad una certa quantità di acqua di lavaggio.
Contemporaneamente, l'acqua di lavaggio viene alimentata nella camera 11 dello stesso reattore 10A, attraverso il raccordo dell'acqua 21 regolandone la portata al valore desiderato mediante la valvola di regolazione 22 in modo tale da mantenere nel primo reattore 10A una portata d'acqua prefissata ed un'elevata densità di prodotto durante questa prima fase di lavaggio.
Per effetto della spinta verso il basso esercitata dalle pale 12 del girante, l'acqua di lavaggio contenuta nella camera 11 del primo reattore 10A viene continuamente fatta uscire dall'apertura di fondo 17 per fluire lungo il condotto 16, verso l'apertura di entrata 18 all'estremità superiore della camera di lavaggio 11 del reattore successivo 10B, trascinando con sé il prodotto da lavare che continuamente viene alimentato dall'ingresso 19.
Come precedentemente riferito, la densità del prodotto nel bagno ed il tempo di permanenza nella camera di lavaggio 11 del primo reattore 10A, dipenderà dalla portata d'acqua complessivamente alimentata attraverso le entrate 19 e 21; tale densità ed il tempo di permanenza potranno dunque essere variati variando e regolando solo la portata dell'acqua alimentata al suo raccordo di ingresso 21.
L'acqua di lavaggio ed il materiale da trattare che continuamente vengono alimentati dal primo reattore 10A, al secondo reattore 10B, subiscono in quest'ultimo una seconda fase di lavaggio per poi proseguire con ulteriori fasi di lavaggio nei successivi reattori 10C e 10D .
Nuovamente, in ciascun reattore di lavaggio 10B-10C-10D successivo al primo, la densità ed il tempo di permanenza del prodotto in ciascuna camera di lavaggio, possono essere selettivamente controllate e variate, ad esempio per ridurle, aumentando la portata dell'acqua alimentata agli ingressi 21 di ciascuna camera di lavaggio .
Infatti, poiché le camere di lavaggio 11 hanno un volume ben definito, un aumento o più in generale una variazione della portata d'acqua comporterà una riduzione ovvero una variazione inversa della concentrazione e del tempo di residenza del prodotto nella stessa camera di lavaggio. In questo modo risulta possibile variare e regolare selettivamente le condizioni di lavaggio in ciascun reattore 10.
La delimitazione mediante superfici piane delle camere di lavaggio, e la loro disposizione secondo un profilo poligonale, in particolare esagonale, consente altresì di migliorare notevolmente l'efficacia di lavaggio dei singoli reattori mediante una soluzione estremamente semplice, economica e tale da ridurre sostanzialmente gli inconvenienti che si riscontrano con reattori a girante di tipo convenzionale.
Oltre alla possibilità di lavorare con altre concentrazioni del prodotto, di regolare la concentrazione ed il suo tempo di permanenza in ciascuna camera di lavaggio, la presente invenzione presenta ulteriori vantaggi in un impianto per il recupero di materiale.
Infatti, diversamente dai sistemi convenzionali, la possibilità di variare e di regolare la concentrazione di materiale ed il tempo di permanenza nelle camere dei reattori di lavaggio, nonché per le caratteristiche costruttive e funzionali dei reattori stessi, si consente di operare con materiale in pezzi anche di grosse dimensioni, notevolmente superiori alle dimensioni del materiale in pezzi normalmente trattato nei reattori convenzionali. Non si esclude altresì la possibilità di operare anche con contenitori interi o tagliati in pochi pezzi, nonché di usare l'apparecchiatura, oltre che per contenitori o bottiglie in plastica, anche per contenitori in cartone per liquidi alimentari, dai quali si può ottenere una perfetta separazione del substrato cartaceo dalla parte in plastica, che rimane in grossi pezzi facilmente separabili all'uscita dell'apparecchiatura.
La possibilità di lavare materiale in pezzi di grosse dimensioni, oltre a facilitarne la selezione, richiedendo di conseguenza minor fatica alle apparecchiature appositamente dedicate a questa operazione, a monte del processo di lavaggio consente altresì di operare con semplici pre-rompitori per frantumare le bottiglie o i contenitori, in sostituzione degli usuali mulini a lame taglienti che richiedono una frequente affilatura delle lame di taglio, e che non possono tollerare la presenza di metalli o di parti di elevata durezza.
Da quanto detto e mostrato nei disegni allegati, si sarà dunque compreso che si è fornito un nuovo ed originale procedimento di lavaggio in continuo per materiale plastico o cartaceo di recupero, che consente di controllare adeguatamente le varie fasi di lavaggio che vengono eseguite in successione in una pluralità di reattori che si presentano del tutto innovativi e di maggior efficacia rispetto a reattori di tipo convenzionale .
Si intende comunque che quanto è stato detto e mostrato con riferimento ai disegni allegati è stato dato a puro titolo indicativo e non limitativo della presente invenzione; pertanto altre modifiche o varianti potranno essere apportate al procedimento, all'apparecchiatura ed ai singoli reattori di lavaggio, senza con ciò allontanarsi dallo scopo delle rivendicazioni allegate.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per il lavaggio in continuo di materiale di recupero da contenitori in materiale plastico e/o cartaceo, in un bagno, secondo cui acqua di lavaggio e il materiale da lavare vengono alimentati in camere di lavaggio di reattori del tipo comprendente una girante di agitazione, caratterizzato dal fatto di: - effettuare una serie di fasi di lavaggio successive facendo fluire quantità di acqua di lavaggio ed una quantità di materiale attraverso il bagno di una pluralità di camere di lavaggio collegate in serie tra loro; e di - controllare la concentrazione di materiale ed il tempo di permanenza nelle camere di lavaggio stesse, regolando la portata d'acqua alimentata in ciascuna camera di lavaggio.
- 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di variare selettivamente la concentrazione del materiale in ciascuna camera di lavaggio, ed il suo tempo di permanenza variando la portata di acqua alimentata nella camera stessa.
- 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di ridurre la concentrazione del materiale in almeno una camera di lavaggio, aumentando la portata di acqua.
- 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la girante di agitazione trascina l'acqua di lavaggio ed il materiale di recupero secondo un moto rotatorio internamente alla camera di lavaggio, caratterizzato dal fatto di generare turbolenze localizzate nel flusso rotatorio dell'acqua di lavaggio, causandone una deviazione angolare mediante superfici piane disposte perifericamente secondo un profilo poligonale.
- 5. Reattore di lavaggio del tipo comprendente una camera di lavaggio avente una parete periferica, ed una girante di agitazione che si estende verticalmente nella camera suddetta, caratterizzato dal fatto che la parete della camera di lavaggio comprende una pluralità di superfici piane disposte perifericamente secondo un profilo poligonale.
- 6. Apparecchiatura per il lavaggio in continuo di materiale mediante il procedimento secondo la rivendicazione 1, e reattori di lavaggio secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una pluralità di reattori di lavaggio direttamente collegati in serie tra loro; e dal fatto di comprendere - mezzi per alimentare acqua di lavaggio separatamente ad ogni singolo reattore nonché mezzi per regolare selettivamente il flusso d'acqua alimentata ad ogni singolo reattore.
- 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, in cui ciascun reattore comprende una camera di lavaggio verticale in cui si estende una girante di agitazione, caratterizzata dal fatto che il fondo della camera di lavaggio di un reattore, è collegato alla sommità della camera di lavaggio di un reattore immediatamente a valle del precedente.
- 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che la camera di lavaggio di ciascun reattore comprende una parte periferica delimitata da superfici piane.
- 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che le superfici piane della parete periferica del reattore, sono disposte secondo un profilo poligonale.
- 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che dette pareti piane che delimitano la camera di lavaggio di un reattore, sono disposte secondo un profilo esagonale.
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ITMI20012219 ITMI20012219A1 (it) | 2001-10-24 | 2001-10-24 | Procedimento e apparecchiatura per il lavaggio in continuo di materiale di recupero |
Country Status (1)
Country | Link |
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IT (1) | ITMI20012219A1 (it) |
-
2001
- 2001-10-24 IT ITMI20012219 patent/ITMI20012219A1/it unknown
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