ITMI20011915A1 - Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione - Google Patents

Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione Download PDF

Info

Publication number
ITMI20011915A1
ITMI20011915A1 IT2001MI001915A ITMI20011915A ITMI20011915A1 IT MI20011915 A1 ITMI20011915 A1 IT MI20011915A1 IT 2001MI001915 A IT2001MI001915 A IT 2001MI001915A IT MI20011915 A ITMI20011915 A IT MI20011915A IT MI20011915 A1 ITMI20011915 A1 IT MI20011915A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
monitoring system
pressure equipment
leak detection
equipment according
high pressure
Prior art date
Application number
IT2001MI001915A
Other languages
English (en)
Inventor
Adalberto Bestetti
Original Assignee
Siirtec Nigi Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Siirtec Nigi Spa filed Critical Siirtec Nigi Spa
Priority to IT2001MI001915A priority Critical patent/ITMI20011915A1/it
Publication of ITMI20011915A0 publication Critical patent/ITMI20011915A0/it
Priority to PCT/IB2002/003095 priority patent/WO2003023351A1/en
Publication of ITMI20011915A1 publication Critical patent/ITMI20011915A1/it

Links

Classifications

    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01MTESTING STATIC OR DYNAMIC BALANCE OF MACHINES OR STRUCTURES; TESTING OF STRUCTURES OR APPARATUS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G01M3/00Investigating fluid-tightness of structures
    • G01M3/02Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum
    • G01M3/04Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point
    • G01M3/16Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point using electric detection means
    • G01M3/18Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point using electric detection means for pipes, cables or tubes; for pipe joints or seals; for valves; for welds; for containers, e.g. radiators
    • G01M3/186Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point using electric detection means for pipes, cables or tubes; for pipe joints or seals; for valves; for welds; for containers, e.g. radiators for containers, e.g. radiators
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01MTESTING STATIC OR DYNAMIC BALANCE OF MACHINES OR STRUCTURES; TESTING OF STRUCTURES OR APPARATUS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G01M3/00Investigating fluid-tightness of structures
    • G01M3/02Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum
    • G01M3/04Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point
    • G01M3/042Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point by using materials which expand, contract, disintegrate, or decompose in contact with a fluid
    • G01M3/045Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by detecting the presence of fluid at the leakage point by using materials which expand, contract, disintegrate, or decompose in contact with a fluid with electrical detection means

Landscapes

  • Physics & Mathematics (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Examining Or Testing Airtightness (AREA)

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione"
L'oggetto della presente invenzione è costituito da un sistema automatico, ad elevata sensibilità ed affidabilità per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite di fluidi di processo contenuti in apparecchiature soggette ad alta pressione e munite di un rivestimento interno.
Nell'industria chimica e petrolchimica i fluidi di processo sono frequentemente costituiti da sostanze corrosive nei confronti dell'acciaio al carbonio o di leghe basso legate; si rende pertanto necessario, nella costruzione di apparecchiature in cui vengono trattate dette sostanze corrosive, l'utilizzo di materiali diversi dall'acciaio al carbonio o da leghe basso legate .
E' noto nella tecnica che materiali resistenti alla corrosione, quali titanio, zirconio, tantalio e simili sono molto costosi e sono caratterizzati da una bassa resistenza meccanica: pertanto il loro uso nella costruzione di dette apparecchiature è altamente inadatto e non economico, particolarmente nel caso di apparecchiature operanti ad elevata pressione. Inoltre alcuni di detti materiali possono presentare difficoltà nelle operazioni di saldatura.
E' pertanto pratica corrente effettuare la costruzione di apparecchiature, nel cui interno sono contenuti fluidi corrosivi, con un corpo di forza in acciaio al carbonio od in lega basso legata ed un rivestimento interno anticorrosivo allo scopo di proteggere completamente il corpo di forza dal contatto con i fluidi corrosivi.
Il tipo di apparecchiatura più comunemente usata è rappresentato da reattori, scambiatori di calore, recipienti, colonne e simili nei quali il corpo di forza è internamente rivestito con un materiale resistente alla corrosione.
Sono noti diversi metodi per la realizzazione di detto rivestimento interno: fra di essi, il metodo mediante deposito di saldatura o placcatura mediante esplosione del rivestimento sul corpo di forza o mediante una camicia costituita da un certo numero di lamiere sagomate in modo da aderire il più possibile al corpo di forza e quindi saldate insieme una all'altra (rivestimento libero).
Il corpo di forza può essere di qualsiasi tipo noto nell'arte: parete solida, a più strati di uguale spessore (multi-layer) o di spessore diverso (multiwall), etc.
Nel caso di perdite attraverso le lamiere o, più frequentemente, attraverso le saldature tra le lamiere del rivestimento, il fluido corrosivo corrode l'acciaio al carbonio o la lega basso legata non solo nella zona in prossimità della perdita, ma anche in un zona molto più estesa a causa della capacità del fluido stesso di espandersi nello spazio esistente tra il rivestimento interno ed il corpo di forza, essendo il contatto tra questi ultimi non a tenuta stagna.
La corrosione può compromettere la stabilità dell'apparecchiatura rendendola inutilizzabile o, persino, causandone l'esplosione con conseguenti danni economici e/o alle persone, con possibili perdite limane. Allo scopo di evidenziare la presenza di una perdita in un'apparecchiatura rivestita da un certo numero di lamiere aderenti, ma non a tenuta stagna (rivestimento libero), al corpo di forza, vengono praticati, nel corpo di forza, alcuni fori spia, principalmente in corrispondenza delle saldature circonferenziali e longitudinali delle lamiere del rivestimento. I fori spia attraversano l'intero spessore del corpo di forza, dall'esterno, fino a raggiungere il rivestimento interno: in essi sono inseriti dei tubicini dello stesso materiale anticorrosivo del rivestimento che impediscono la corrosione del corpo di forza in cui sono ricavati detti fori spia. Lo scopo di questi fori spia consiste nel permettere la fuoriuscita di ogni possibile fluido corrosivo dovuta a perdite impedendo in tal modo il suo contatto con il corpo di forza e, principalmente, essi permettono agli operatori di controllare visivamente l'eventuale esistenza di perdite e, nel caso, di adottare le misure necessarie per prevenire danni.
I dettagli relativi al posizionamento dei fori spia, generalmente disposti vicino alle saldature circonferenziali e longitudinali delle lamiere del rivestimento interno, sono come previsto dalla tecnologia utilizzata nell'impianto considerato e/o dalla tecnologia e dall'esperienza del costruttore dell'apparecchiatura; pertanto gli stessi non verranno di seguito descritti.
II rilevamento di eventuali perdite di fluidi corrosivi dai fori spia, i quali sono generalmente presenti in notevole numero e disposti in posizioni dell'impianto frequentemente difficili da raggiungere, costituisce un gravoso impegno per gli operatori dell'impianto e la sua affidabilità è anche dipendente dal loro grado di diligenza .
Detto metodo per il rilevamento di perdite di fluidi dai fori spia presenta l' inconveniente che, nel caso di perdite di portata estremamente limitata, esse possono sfuggire all'attenzione degli operatori.
In impianti nei quali sono presenti fluidi che, durante l'espansione, possono cristallizzare, le eventuali perdite possono causare la totale ostruzione dei fori spia rendendo pertanto vana l' ispezione visiva degli operatori .
Un tipico esempio è rappresentato dagli impianti industriali per la produzione di urea in cui i fluidi corrosivi, generalmente mantenuti alla pressione di 140-250 bar ed alla temperatura di 190-210°C, allorché fuoriescono, possono cristallizzare ed in tal modo ostruire completamente i fori spia.
Allo scopo di facilitare detta ispezione, in alcuni impianti, tutti i fori spia vengono muniti di piccoli contenitori di vetro o di plastica trasparente contenenti un reattivo in grado di virare di colore in presenza di uno specifico composto indesiderato.
Lo svantaggio di questo metodo di rilevamento è rappresentato dal fatto che gli operatori dell'impianto dovrebbero ugualmente ispezionare tutti i fori spia; inoltre, frequentemente, il viraggio di colore in detti piccoli contenitori, può essere dovuto a fattori diversi dalla presenza di fluidi corrosivi di processo.
Al fine di rendere più agevole il compito degli operatori nel controllo dei numerosi fori spia delle apparecchiature, i differenti fori spia vengono collegati mediante dei tubicini, di opportuno diametro, fatti pescare all'interno di piccoli contenitori posti a piano terra, il rilevamento essendo sempre affidato all'osservazione del viraggio di colore del reattivo, ivi contenuto, allorché in presenza di uno specifico composto indesiderato.
Lo svantaggio di questo metodo di rilevamento, basato sul viraggio di colore, è ancora rappresentato dal fatto che si può avere viraggio di colore anche a causa della presenza di fattori diversi dai fluidi corrosivi di processo. Inoltre, il fluido di processo, scorrendo nei lunghi tubicini, è ancora più soggetto a cristallizzare, ostruendo anche totalmente gli stessi e comunque il numero di controlli da effettuarsi rimane un non facile compito da seguire.
Nel tentativo di migliorare il metodo evitando la formazione di ostruzioni all'interno dei tubicini, viene introdotto azoto all'interno degli stessi e quindi fatto gorgogliare nella soluzione dei reattivi. Il gorgogliamento dell'azoto nella soluzione di rilevamento provoca però una certa perdita di reattivo che richiede pertanto di essere frequentemente rabboccato.
Negli impianti urea un ulteriore metodo di rilevamento di possibili perdite di fluidi corrosivi consiste nell'insufflare aria attraverso un foro spia collegato con uno o più differenti fori spia allo scopo di provocare la fuoriuscita dell'eventuale fluido di processo il quale verrà quindi rilevato con le note metodiche.
Un ulteriore metodo di rilevamento di perdite da apparecchiature operanti ad alta pressione, con rivestimento interno libero, è descritto nel Brevetto Tedesco n°19740340 C2. In detto Brevetto il sistema di rilevamento, installato in ciascun foro spia, consiste essenzialmente di un piccolo tubo del medesimo materiale del rivestimento interno dell'apparecchiatura, in cui l'eventuale perdita del fluido corrosivo di processo, consistente essenzialmente in un liquido od un gas, provoca la chiusura di un circuito elettrico e, conseguentemente, determina l'accensione di una spia luminosa e/o l'azionamento di un allarme acustico. Se il fluido corrosivo è costituito da un gas, questo sposta un pistone, posto all'interno del tubo, il quale provoca parimenti la chiusura del circuito elettrico.
Quest'ultimo metodo di rilevamento presenta alcuni svantaggi che lo rendono non affidabile quando: 1) la quantità di perdita di gas è molto piccola e pertanto può avvenire che il pistone non venga spostato sufficientemente da chiudere il circuito elettrico; 2) la quantità di gas di perdita, raffreddandosi al passaggio dall'interno all'esterno dell'apparecchiatura, può trasformarsi in liquido o solido e, in qualsiasi di queste forme, non riuscire a determinare la chiusura del circuito elettrico; 3) il pistone può bloccarsi a causa di attrito contro le pareti interne del tubo; 4) qualsiasi tipo di interruzione nel circuito elettrico dovuto, per esempio, a corrosione del filo elettrico, può non dare alcun segnale anche in presenza di perdite. Costituisce l'oggetto della presente invenzione il fornire un sistema automatico, altamente sensibile ed affidabile per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature operanti ad alta pressione e munite di un rivestimento interno libero, quali reattori, scambiatori di calore, colonne, recipienti e simili, contenenti fluidi corrosivi nei riguardi del corpo di forza dell'apparecchiatura la cui integrità è vitale per la marcia dell'impianto e per la sicurezza e la vita degli operatori dell'impianto. Tale sistema di rilevamento e di monitoraggio è caratterizzato inoltre da un funzionamento continuo e si è dimostrato completamente privo degli svantaggi presentati dai metodi noti succitati. Esso è inoltre praticamente privo di costi di esercizio e di manutenzione e non necessita di sorveglianza attiva da parte degli operatori.
In particolare, il sistema di rilevamento e monitoraggio dell'invenzione è essenzialmente costituito da un numero di sensori che sono inseriti in ciascun foro spia di una o più apparecchiature presenti in un impianto che tratta fluidi corrosivi. Ciascun sensore è elettricamente collegato ad un relè posizionato accanto all'apparecchiatura sotto controllo, mediante il quale è possibile attivare segnali visivi e/o acustici rilevabili dagli operatori. Detti sensori possono essere anche collegati in gruppi, in parallelo, per esempio, da 6 a 10, ad un singolo relè, cosicché il numero dei relè è uguale o inferiore rispetto al numero dei sensori.
Tutti i relè sono raggruppati assieme in una centralina di collegamento: ciascun sensore o gruppo di essi è identificato da un numero mediante il quale, allorché l'allarme viene azionato, il sensore interessato o il gruppo di sensori viene individuato.
Un altro oggetto della presente invenzione è rappresentato dal collegamento tra detta centralina di collegamento ed il quadro di controllo posto nella sala controllo dell'impianto, continuamente presenziata durante la marcia dell'impianto, dove segnali elettrici/ elettronici sono trasferiti al quadro di controllo od incorporati in un sistema DCS.
Un ulteriore oggetto dell'invenzione è costituito da un circuito elettrico di autotest in grado di fornire informazioni sull'integrità del circuito elettrico stesso. Una parte di detto circuito elettrico, dotato di una specifica resistenza, e la parte più esterna del sensore sono molto vicine tra di loro e sono poste internamente ad un contenitore che può essere del tipo a prova di esplosione.
Ancora un ulteriore oggetto dell'invenzione è costituito dalla possibilità di verificare dal quadro di controllo, posto in sala controllo, su richiesta istantanea o su richiesta programmata, il funzionamento del sensore e l'integrità dei circuiti.
Il sistema di rilevamento e di monitoraggio della presente invenzione può essere utilizzato per apparecchiature nuove o già in operazione.
L'oggetto dell'invenzione viene descritto in maggiori dettagli facendo riferimento alle Figure 1-7 che vengono fornite per una migliore comprensione dell'invenzione senza tuttavia limitarla.
La Figura 1 rappresenta uno schema a blocchi nel quale le diverse parti del sistema di rilevamento e monitoraggio dell'invenzione sono collegate una all'altra.
La Figura 2 rappresenta in maggior dettaglio il sistema di rilevamento e monitoraggio indicato genericamente in Figura 1: in particolare è chiaramente evidenziato il collegamento tra il foro pia e la parte di rilevamento del sistema (sensore), posta parzialmente all'interno del contenitore del sensore, eventualmente del tipo a prova di esplosione, così come è evidenziato il collegamento tra il sensore e le altre parti del sistema.
La Figura 3 rappresenta una vista assonometrica del contenitore del sensore della Figura 2.
La Figura 4 rappresenta una vista laterale del contenitore del sensore della Figura 2.
La Figura 5 rappresenta il circuito della Figura 2 in tre differenti situazioni: una di normale funzionamento dell'apparecchiatura e due in condizioni anomale.
La Figura 6 rappresenta due parti del filo elettrico all'interno del sensore: una all'interno del foro spia e l'altra, all'interno del contenitore del sensore, entrambe essendo protette da una guaina perforata.
La Figura 7 rappresenta un elemento del sensore consistente in un pistoncino di plastica.
In un'apparecchiatura ad alta pressione (1), avente un corpo di forza (2) ed un rivestimento interno libero (3) resistente alla corrosione, il contenitore del sensore (4) del sistema è collegato all'apparecchiatura (1) tramite il foro spia (5) e, attraverso un collegamento elettrico (6), con la centralina di collegamento (7), in grado di emettere un segnale di allarme visivo e/o acustico, la quale a sua volta può essere collegata mediante un circuito elettrico/elettronico (8) al quadro di controllo (9), posto nella sala controllo dell'impianto, dove i segnali di allarme sono ripetuti nel quadro di controllo o in un sistema D.C.S.
La centralina di collegamento (7) è collegata ad una pluralità di circuiti (6) ciascuno corrispondente ad un unico foro spia (5) o ad un gruppo di fori spia e contiene una pluralità di relè (10), uno per ciascun foro spia o per gruppo di fori spia.
Un tubicino (11), ad una delle sue estremità, è collegato con il foro spia (5) per mezzo di un collegamento (28) e contiene, all'estremità opposta, sormontato da una staffa (16), un pistoncino di plastica rigida (12), opportunamente sagomato, che può limitatamente scorrere all'interno del tubicino (11), ma che non può penetrarvi. In una realizzazione preferita dell'invenzione, il pistoncino (12) è realizzato in teflon.
All'interno del tubicino (11), per tutta la sua lunghezza, è posizionato un filo elettrico (13) isolato ad eccezione della parte prospiciente ed all'interno del foro spia ed alla parte in prossimità ed all'interno del pistoncino (12); dette parti non isolate del filo elettrico (13) sono, in parte, ricoperte dalle guaine perforate (17) e (18). Un'estremità del filo (13) attraversa anche il pistoncino (12) e, tramite la vite (14), che reca il solenoide (24), insieme alla molla (25) ed alla resistenza elettrica (20), costituisce parte del circuito elettrico (6).
Mentre la vite (14) è elettricamente collegata con il polo positivo del circuito (6), il tubicino (11) è collegato con il polo negativo dello stesso circuito. In presenza di una perdita si chiude il by-pass (15) del circuito (6) e circola nello stesso una corrente di maggiore intensità che aziona un allarme visivo e/o acustico nel relè (10) ed un allarme visivo e/o acustico nella sala controllo dell'impianto.
In presenza di una perdita essenzialmente gassosa, la pressione fà scorrere il pistoncino (12) e la vite (14) entra in contatto con la staffa (16): il by-pass (15) si chiude e gli allarmi, acustivi e/o visivi vengono attivati.
Le caratteristiche particolari del filo elettrico (13), con le due guaine perforate (17) e (18), permettono di rilevare piccole quantità (gocce) di liquido e perfino piccole quantità di gas: in questo caso il gas si raffredda spostandosi verso l'esterno dell'apparecchiatura e può formare gocce di liquido o perfino cristalli solidi umidi che possono chiudere il by-pass (15) del circuito (6). Sul pistoncino (12) è montato un O-ring (19) che riduce l'attrito tra il pistoncino (12) e la parete interna del tubicino (11) allorché il pistocino (12) si muove spinto dal gas proveniente dalla perdita.
All'interno del contenitore del sensore (4) è alloggiata una resistenza (20) che fà parte del circuito (6), la quale, in condizioni normali, mantiene detto circuito (6) chiuso con un segnale visivo attivato nel relè (10), ad esempio una lampada (21). Ciò corrisponde alla situazione rappresentata nel circuito di sinistra in Figura 5. La Figura (5) indica chiaramente la presenza di una perdita (circuito centrale) mediante l'accensione di una lampada (22) e perfino la rottura del filo elettrico (circuito di destra) mediante l'accensione di una lampada (23)(autotest del circuito (6)). Un simile test sul circuito (6) può essere effettuato mediante la chiusura intenzionale del by-pass (15) dal quadro di controllo (9). Le lampade (21), (22) e (23) hanno colori opportunamente differenti.
Questi segnali possono essere tutti trasferiti al quadro di controllo (9) mediante un circuito elettrico/elettronico (8) e trasformati in segnali acustici e/o visivi.
Tutti i materiali che possono venire a contatto con i fluidi costituenti la perdita, devono essere resistenti alla corrosione. Anche il filo elettrico (13) del circuito (6) è costituito da materiale anticorrosione. Il contenitore del sensore (4) può, preferibilmente, essere realizzato in materiale plastico rigido.
Al fine di verificare se il pistoncino (12) è libero di scorrere all'interno del tubicino (11), il solenoide (24) può essere attivato dal quadro di controllo (9) ed il pistoncino (12) può essere mosso contro la staffa (16), provocando così una temporanea chiusura del bypass (15) del circuito (6).
Nel caso il pistoncino (12) si sposti solo di un breve tratto, la molla (25), montata sulla staffa (16), facilita la chiusura del circuito e può, in particolari posizioni, spìngerlo indietro nella sua posizione di riposo. In alternativa, la molla (25) può essere montata sulla vite (14) come indicato in Figura 7.
Nel caso di perdite di notevoli entità, il foro (26), opportunamente disposto sul tubicino (11), permette lo scarico del fluido nel contenitore del sensore (4) e da quest'ultimo nell'atmosfera, attraverso lo scarico di sicurezza (27) posizionato nella parte inferiore di detto contenitore al fine di prevenire un aumento di pressione nello stesso.
Il contenitore del sensore (4) può essere installato con il tubicino (11) sia in posizione verticale che in quella orizzontale. Questa possibilità può essere conveniente nel caso il sistema di rilevamento e monitoraggio dell' invenzione debba essere installato in un'apparecchiatura esistente e lo spazio disponibile per la sua installazione sia limitato.
Esempio
Il sistema di rilevamento e monitoraggio oggetto della presente invenzione è stato provato in apparecchiature di un impianto urea esistente avente una capacità di 1.500 T/D.
Un impianto urea è costituito da più sezioni caratterizzate da differenti condizioni operative: pressione, temperatura e composizione dei fluidi.
Le condizioni più gravose sono quelle esistenti nella sezione di alta pressione dove sono presenti, contemporaneamente, alte pressioni (140-250 bar), alte temperature (190-210°C) e correnti di fluidi altamente corrosivi. Detta corrosività è principalmente dovuta alla presenza, nei fluidi di processo, di carbammato ammonico, un composto intermedio nel processo di produzione dell'urea a partire da ammoniaca ed anidride carbonica. Per queste ragioni, negli impianti urea, le apparecchiature ad alta pressione sono generalmente rivestite essendo detto rivestimento, frequentemente, un rivestimento di tipo libero.
In detti impianti, le sole quattro apparecchiature costituite da reattore, stripper, condensatore carbammato e separatore carbammato, sono munite di un numero totale di circa 120 fori spia. Ciascun foro spia è collegato con un contenitore del sensore (4) a prova di esplosione e, non individualmente, ma a gruppi di sei, con la centralina di collegamento (7) dalla quale un collegamento elettrico con il quadro di controllo (9) assicura gli opportuni allarmi in presenza di perdite. Tutti i materiali che, a seguito di una perdita, avrebbero potuto venire a contatto con il fluido corrosivo dell'impianto sono di acciaio inossidabile RISI 316 grado urea.
Il filo elettrico (13) del circuito (6), è costituito dallo stesso materiale anticorrosivo in modo da evitare anche la corrosione dovuta all'ambiente circostante.
I segnali di allarme attivati dal sistema, durante il periodo di marcia dell'impianto, corrispondevano tutti ad una effettiva perdita verificatasi nello stesso. La perdita veniva pertanto segnalata anche se di quantità estremamente limitata, per esempio, anche se dovuta a microcricche difficilmente rilevabile con i metodi noti. Contrariamente ai metodi noti, il sistema di rilevamento e di monitoraggio dell'invenzione si è dimostrato estremamente sensibile ed affidabile, praticamente privo di costi operativi e dì manutenzione e senza alcun consumo dì reattivi.
Inoltre il compito degli operatori per il controllo dei fori spia è stato praticamente reso nullo.

Claims (14)

  1. Rivendicazioni 1. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione aventi un rivestimento interno libero ed anticorrosivo, caratterizzato dal fatto che esso è essenzialmente costituito dal contenitore del sensore (4) all'interno del quale è in parte contenuto un tubicino (11) collegato, alla sua estremità esterna al contenitore del sensore (4), con il foro spia (5), detto tubicino (11) essendo, nella parte interna al contenitore del sensore (4), munito di un foro di scarico (26) opportunamente posizionato su di esso e sormontato, alla sua estremità, da una staffa (16), detto tubicino (11) contenendo un adatto pistoncino (12), munito di un O-ring (19), posto tra la sua superficie esterna e quella interna del tubicino (11), ed essendo attraversato per tutta la sua lunghezza da un adatto filo elettrico (13) isolato, ad eccezione della parte prospiciente ed all'interno del foro spia ed alla parte in prossimità ed all'interno del pistoncino (12), essendo dette parti non isolate in parte ricoperte dalle guaine perforate (17) e (18), l'estremità del filo (13) attraversando il pistoncino (12) e, tramite la vite (14), recante il solenoide (24), insieme alla molla (25) ed alla resistenza elettrica (20), costituendo parte del circuito elettrico (6), la vite (14) ed il tubicino (11) essendo elettricamente, rispettivamente collegati con il polo positivo ed il polo negativo di detto circuito (6); il contenitore del sensore (4) essendo provvisto di uno scarico di sicurezza (27) ed essendo opportunamente collegato con un relè (10) posto all'interno della centralina di collegamento (7), la quale a sua volta è, eventualmente, opportunamente collegata al quadro di controllo (9) nella sala controllo dell'impianto; tutte le parti che possono venire a contatto con il fluido corrosivo dell'impianto essendo in materiale anticorrosivo .
  2. 2. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la molla (25) è montata sulla staffa (16).
  3. 3. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la molla (25) è fissata sulla vite (14).
  4. 4. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il contenitore del sensore (4) è del tipo a prova di esplosione.
  5. 5. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il pistoncino (12) è costruito in teflon.
  6. 6. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tubicino (11) è collegato con il foro spia (5) mediante il collegamento (28).
  7. 7. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tubicino (11) è opportunamente connesso attraverso il collegamento (28) al foro spia (5) e che il contenitore del sensore (4) è installato in posizione orizzontale .
  8. 8. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-6, caratterizzato dal fatto che il tubicino (11) è opportunamente connesso attraverso il collegamento (28) al foro spia (5) e che il contenitore del sensore (4) è installato in posizione verticale.
  9. 9. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che da 2 a 10 contenitori di sensori (4), collegati ad un corrispondente numero di fori spia, sono collegati assieme ad un relè (10) posto all'interno della centralina di collegamento (7).
  10. 10. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il collegamento tra la centralina di collegamento (7) ed il quadro di controllo (9) nella sala di controllo dell'impianto, è elettrico.
  11. 11. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che il collegamento tra la centralina di collegamento (7) ed il quadro di controllo (9) nella sala di controllo dell'impianto, è elettronico.
  12. 12. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso viene utilizzato in un impianto per la produzione di urea.
  13. 13. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il materiale anticorrosivo del collegamento (28), del tubicino (11), della vite (14) e del filo elettrico (13) è costituito da un adatto 316 AISI grado urea.
  14. 14. Sistema di rilevamento e monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che il contenitore del sensore (4) è di materiale plastico rigido.
IT2001MI001915A 2001-09-13 2001-09-13 Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione ITMI20011915A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001MI001915A ITMI20011915A1 (it) 2001-09-13 2001-09-13 Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione
PCT/IB2002/003095 WO2003023351A1 (en) 2001-09-13 2002-08-05 Automatic system for detecting and monitoring leakages in high pressure equipment

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001MI001915A ITMI20011915A1 (it) 2001-09-13 2001-09-13 Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITMI20011915A0 ITMI20011915A0 (it) 2001-09-13
ITMI20011915A1 true ITMI20011915A1 (it) 2003-03-13

Family

ID=11448367

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2001MI001915A ITMI20011915A1 (it) 2001-09-13 2001-09-13 Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione

Country Status (2)

Country Link
IT (1) ITMI20011915A1 (it)
WO (1) WO2003023351A1 (it)

Families Citing this family (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CN102384822A (zh) * 2010-09-06 2012-03-21 贵州金赤化工有限责任公司 用于监测尿素高压设备检漏管的检测装置
SE536618C2 (sv) 2010-10-22 2014-04-01 Alfa Laval Corp Ab Värmeväxlarplatta och plattvärmeväxlare
DE102011106165B4 (de) 2011-06-30 2015-07-02 Sartorius Stedim Biotech Gmbh Prüfverfahren und -vorrichtung für Bioreaktorbehälter sowie Verwendung

Family Cites Families (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE19740340C2 (de) * 1997-09-13 2000-10-05 Werner Doering Automatische Kontrolleinrichtung für Leckdiagnosesystem

Also Published As

Publication number Publication date
WO2003023351A1 (en) 2003-03-20
ITMI20011915A0 (it) 2001-09-13

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US6663679B1 (en) High intensity, non-reversing humidity indicator
US5948971A (en) Corrosion monitoring system
US7866211B2 (en) Fouling and corrosion detector for process control industries
US6131443A (en) Corrosion monitor
US10837946B2 (en) Inline cycle fuse
US20090068060A1 (en) Corrosion Monitor
ITMI20011915A1 (it) Sistema automatico per il rilevamento ed il monitoraggio di perdite in apparecchiature ad alta pressione
CN103952657A (zh) 硫化亚铁气相钝化装置
DK167126B1 (da) Varmeveksler og fremgangsmaade til overvaagning af tryk i varmeveksler
BR102019025999A2 (pt) dispositivo para detectar um risco de fragilização pelo hidrogênio de um metal do domínio da técnica
GB2555670A (en) Dosing assembly
CN103575472B (zh) 漏液检测和过滤装置
JP2021536013A (ja) 一次シール検査装置付きサーモウェル
EA019355B1 (ru) Средство коррозионной защиты (варианты) и способ коррозионной защиты
US7246825B2 (en) Erosion-indicating safety fitting
NL192937C (nl) Inrichting voor temperatuurbewaking.
CN100388147C (zh) 自力式液体控制装置
US20020134438A1 (en) Viewing device adaptable to a pipe in which fluids containing solid particles circulate
JPH01250826A (ja) 界面レベル測定方法及び装置
KR100332528B1 (ko) 암모니아가스 누출 검지기
CA2522057A1 (en) Sterilization testing device
KR20000002549U (ko) 지하매설용 이중관의 유체누설감지장치
JPH02113194A (ja) 配管構造
KR20240039325A (ko) 수소 연료탱크 또는 공급부의 누설 감지장치
US8910504B2 (en) Device for compensating a filling level