ITMI20011490A1 - Tavolo - Google Patents

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ITMI20011490A1
ITMI20011490A1 IT2001MI001490A ITMI20011490A ITMI20011490A1 IT MI20011490 A1 ITMI20011490 A1 IT MI20011490A1 IT 2001MI001490 A IT2001MI001490 A IT 2001MI001490A IT MI20011490 A ITMI20011490 A IT MI20011490A IT MI20011490 A1 ITMI20011490 A1 IT MI20011490A1
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Bert Lieber
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Bert Lieber
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
L' invenzione riguarda un tavolo con un piano disposto in un piano orizzontale in una posizione base, con una base che supporta il piano del tavolo e che appoggia su almeno 3 superfici di appoggio e con un dispositivo di chiusura collegato al piano del tavolo e alla base per portare il tavolo dalla posizione base a una posizione di chiusura. Così il volume delimitato dal piano del tavolo e dalla base in posizione di chiusura può essere ridotto a meno della metà di un volume delimitato nella posizione base .
Tavoli del tipo descritto all'inizio sono già noti e vengono usati, per esempio, come mobili da giardino o per il balcone. Riscuotono un grande successo soprattutto quando il tavolo serve solo di tanto in tanto. Infatti il dispositivo di chiusura permette di ripiegare un tavolo, che risulta generalmente ingombrante nella sua posizione base, in modo che occupi un volume decisamente minore. Questo volume, che nella posizione base del tavolo corrisponde circa al prodotto della superficie del piano del tavolo per l'altezza del tavolo, può essere spesso più che dimezzato. Così dopo l'uso il tavolo può essere ripiegato in una forma maneggevole e riposto in luogo adatto.
In tavoli di questo tipo le difficoltà provengono dai dispositivi di chiusura, spesso complicati, che risultano spesso poco scorrevoli e difficili da maneggiare da una persona sola.
Di conseguenza il problema dì questa invenzione è quello di migliorare un tavolo del tipo descritto all'inizio in modo che sia stabile nella sua posizione base ma che possa essere anche ripiegato in modo semplice e sicuro.
Questo problema viene risolto secondo l'invenzione munendo il dispositivo di chiusura di un asse di rotazione del piano a sviluppo orizzontale e di un asse di rotazione della base a sviluppo verticale in modo che il piano possa essere fatto ruotare intorno all'asse del piano rispetto alla base per essere portato dalla posizione base alla posizione di chiusura e che le superfici di appoggio della base possano essere portate dalla posizione base alla posizione di chiusura girando intorno all'asse di rotazione della base.
Con un dispositivo di chiusura di questo tipo è possibile ripiegare il tavolo in due fasi indipendenti l'una dall'altra. Dapprima si può ripiegare la base facendo girare le superfici di appoggio intorno all'asse di rotazione della base, preferibilmente in modo che in posizione di chiusura queste ultime possano essere unite da un'unica linea di collegamento o formino almeno un piano verticale. L'angolo di rotazione dipende dal numero e dall'orientamento delle superfici di appoggio previste. Dopo avere ripiegato la base, è possibile ruotare il piano del tavolo intorno all'asse di rotazione del tavolo, e precisamente di preferenza di ca. 90°. Così in posizione di chiusura il piano del piano del tavolo e la base ripiegata appoggiano per lo più l'uno all'altra e si sviluppano in gran parte paralleli.
Una persona ha bisogno di solo pochi secondi per montare da sola il tavolo in un'operazione unica: con una mano porta il piano sulla posizione base e con l'altra la base.
Una volta ripiegato, un tavolo del genere occupa meno del 10% di spazio che in posizione base e ha quindi un ingombro estremamente ridotto, per cui può essere riposto facilmente in uno sgabuzzino.
È particolarmente utile che l'asse di rotazione del piano e l'asse di rotazione della base siano perpendicolari tra loro e che il baricentro del tavolo si trovi nell'asse della base. Questa disposizione dei due assi consente una forma particolarmente compatta del tavolo e soprattutto anche del dispositivo di chiusura. Inoltre in un tavolo del genere la base può essere disposta centralmente al di sotto del piano del tavolo.
In una forma di realizzazione dell'invenzione che incontra grande successo si può prevedere che la base comprenda gambe del tavolo che presentano ognuna almeno un'estremità libera, che le superfici di appoggio si trovino sulle estremità libere di ogni gamba e che le gambe possano essere fatte girare intorno all'asse di rotazione della base. Una struttura di questo tipo permette di ripiegare molto facilmente il tavolo nel senso che le gambe possono essere fatte girare singolarmente o anche parecchie alla volta intorno all'asse di rotazione della base, e precisamente fino a quando si trovano in gran parte in un piano comune.
Si può prevedere vantaggiosamente che la base comprenda un supporto orientabile, che l'asse di rotazione della base si sviluppi attraverso un perno di articolazione del supporto orientabile e che le gambe del tavolo siano supportate al perno di articolazione. Così è possibile far girare le gambe direttamente intorno al perno di articolazione, che funge allo stesso tempo da supporto delle gambe.
È particolarmente utile che sulla base siano previsti almeno due elementi di sostegno sporgenti, che gli elementi di sostegno presentino superfici di sostegno, che in posizione base il piano del tavolo appoggi sulle superfici di sostegno e che con il tavolo in posizione base una linea di collegamento delle superfici di sostegno si sviluppi trasversalmente all'asse di rotazione del piano del tavolo. Indipendentemente da un supporto concreto del piano alla base, gli elementi di sostegno aumentano la stabilità del tavolo nella posizione base in quanto formano con le loro superfici di sostegno altri punti di appoggio per il piano del tavolo. Essi sostengono quindi la disposizione di punti di appoggio della base anche per il fatto che la linea di collegamento delle superfici di sostegno si sviluppa trasversalmente all'asse di rotazione del piano. In questo modo si impedisce un eventuale ribaltamento non voluto del piano del tavolo dalla posizione base alla posizione di chiusura a seconda del supporto previsto del piano sulla base, in quanto in fase di chiusura le superfici di sostegno inseriscono direttamente nella guida del piano.
È utile che su almeno due delle gambe si trovi di volta in volta almeno uno degli elementi di sostegno. Questa disposizione degli elementi di sostegno alle gambe del tavolo permette di realizzare detti elementi in modo particolarmente compatto. Inoltre gli stessi possono essere fatti ruotare insieme con le gambe, per cui il piano può essere spostato intorno al suo asse solo quando la base è ripiegata completamente o almeno in parte. In linea generale le superfici di sostegno possono presentare una forma qualsiasi. Però è particolarmente utile che sugli elementi di sostegno siano disposte sfere o rulli scorrevoli e che le superfici di sostegno comprendano una parte delle superfici delle sfere o dei rulli; Se le superfici di sostegno sono realizzate come superfici sferiche o come superfici di rulli si evita efficacemente di danneggiare il piano del tavolo con le superfici dì sostegno. Inoltre si agevola la chiusura della base, in quanto grazie alle particolari superfici di sostegno gli elementi di sostegno scivolano molto facilmente sotto il piano del tavolo pur continuando a sostenerlo.
In una forma di realizzazione preferita dell'invenzione si può prevedere che il raggio delle sfere o dei rulli corrisponda alla distanza della superficie inferiore del piano del tavolo dall'asse di rotazione dello stesso. In questo modo il piano può essere fatto girare intorno al suo asse di rotazione appoggiando direttamente alle superfici di sostegno, e precisamente solo quando la base è ripiegata in modo che la linea di collegamento delle superfici di sostegno sia parallela all'asse del piano del tavolo. Così si scarica ulteriormente il supporto del piano sulla base.
Si può prevedere vantaggiosamente che il perno di articolazione sia unito antitorsione a almeno una delle gambe e che le altre gambe presentino elementi di supporto con perno di articolazione complementari al perno di articolazione. Ciò permette di far girare le gambe del tavolo non unite antitorsione al perno di articolazione rispetto alla gamba unita antitorsione al perno. La base può essere quindi ripiegata per lo più facendo ruotare le gambe l'una rispetto all'altra fino a quando formano un piano verticale comune e/o le loro superfici di appoggio si trovano su una linea di collegamento comune.
Allora può essere particolarmente utile che gli elementi di supporto con perno di articolazione siano bussole. Si possono prevedere una o più bussole in modo che le gambe unite dal perno di articolazione comune formino una base stabile. È possibile che le singole bussole racchiudano direttamente il perno di articolazione; però è anche possibile che il perno sia racchiuso dalla bussola di una prima gamba, che altre gambe racchiudano completamente con le loro bussole le bussole sottostanti in modo che l'asse di simmetria comune del perno di articolazione e di tutte le bussole sia formato dall'asse di rotazione della base.
Si può prevedere di preferenza che le bussole presentino una fessura anulare che si sviluppa in direzione periferica su un angolo inferiore a 360°, che sia previsto un elemento di bloccaggio che è unito al perno di articolazione e che penetra almeno in parte nella fessura anulare e che l'elemento di bloccaggio si sviluppi in direzione periferica solo per una parte della fessura anulare. L'elemento di bloccaggio delimita insieme alla fessura anulare la libertà di movimento di ogni gamba del tavolo munita di una bussola rispetto al perno di articolazione. È possibile solo un movimento di rotazione intorno all'asse della base, mentre uno spostamento in direzione dell'asse della base risulta impossibile.
È anche utile, per esempio, che il perno di articolazione presenti una scanalatura anulare e che sia previsto un elemento di bloccaggio che è unito alla bussola e che penetra almeno in parte nella scanalatura anulare. L'elemento di bloccaggio in combinazione con la scanalatura anulare impedisce anch'esso un movimento reciproco tra gambe in direzione dell'asse della base. È ancora possibile solo una rotazione intorno all'asse di rotazione della base.
L'elemento di bloccaggio è di preferenza una vite, così allentando la vite, si può smontare facilmente la base, in quanto rimuovendo la vite è possibile un movimento reciproco delle gambe in direzione dell'asse di rotazione della base. Inoltre avvitando o svitando la vite si può regolare facilmente la sua profondità di penetrazione nella scanalatura anulare o nella fessura anulare.
In linea generale si può prevedere un supporto orientabile del piano disposto sulla base o sul piano e l'asse di rotazione del piano può svilupparsi attraverso un perno orientabile del supporto orientabile del piano. Con questo supporto orientabile del piano si realizza un collegamento meccanico tra la base e il piano del tavolo, che consente una rotazione sicura del piano intorno al suo asse.
È utile che in posizione base del tavolo una parte di supporto del supporto orientabile del piano assegnata al piano inserisca al di sotto del baricentro del piano. In questo modo basta un singolo collegamento della base al piano del tavolo, per esempio con una lastra di collegamento, per tenere il piano stabile nella sua posizione base. Il numero dei punti di fissaggio viene cosi ridotto a un minimo. Inoltre la superficie inferiore del piano è completamente libera per tutta la sua circonferenza da gambe fissate su di essa.
Si può prevedere vantaggiosamente che con tavolo ripiegato l'asse di rotazione del piano si sviluppi attraverso i centri delle sfere o dei rulli sulle estremità degli elementi di sostegno. Quando la base in posizione di chiusura è ripiegata completamente, i centri delle sfere o rulli costituiscono il prolungamento dell'asse di rotazione del piano. Così gli elementi di sostegno permettono il movimento di chiusura del piano solo quando sono stati rimossi completamente dalla guida del piano, il che si verifica esattamente quando essi costituiscono il prolungamento dell'asse.
In una forma di realizzazione preferita dell'invenzione si può prevedere che una parte di supporto del supporto orientabile del piano assegnata alla base si trovi su un'estremità del perno di articolazione. Questa forma di realizzazione consente di ottenere un dispositivo di chiusura particolarmente compatto. In questa disposizione l'asse di rotazione del piano e l'asse di rotazione della base sono perpendicolari. Inoltre il supporto orientabile e il supporto orientabile del piano sono particolarmente vicini l'uno all'altro nello spazio, con il vantaggio che il tavolo può essere ripiegato in modo particolarmente compatto.
È particolarmente utile che siano previste quattro gambe e che due gambe del tavolo formanti un piano verticale siano unite di volta in volta antitorsione. Così la base può essere ripiegata molto facilmente: la persona afferra con ogni mano un paio di gambe e le piega ognuna di 90° rispetto all' altra. Poi in posizione di chiusura le due paia di gambe racchiudono un piano comune.
È utile che siano previsti due elementi di sostegno disposti di volta in volta .su una delle due gambe unite insieme e orientabili intorno al perno di articolazione. Spostando le due paia di gambe l'una rispetto all'altra, si spostano contemporaneamente i due elementi di sostegno previsti in modo che assumano in posizione di chiusura una posizione in cui la linea di collegamento delle superfici di sostegno è parallela all'asse del piano. Fino al raggiungimento della posizione di chiusura della base si impedisce efficacemente un ribaltamento del piano, in quanto fino al raggiungimento di questa posizione il piano appoggia ancora sulle superfici di sostegno.
È utile che sia previsto almeno un dispositivo di bloccaggio amovibile che in posizione base fissa antitorsione le gambe del tavolo l'una rispetto all'altra. Con un dispositivo di bloccaggio del genere in posizione base le gambe del tavolo vengono bloccate antitorsione tra loro, impedendo una chiusura involontaria della base. Però chiudendo il tavolo è possibile allentare il dispositivo di bloccaggio.
Si può prevedere vantaggiosamente che il dispositivo di bloccaggio comprenda un elemento di bloccaggio antitorsione rispetto al perno di articolazione e mobile in direzione longitudinale di detto perno e che l'elemento di bloccaggio presenti almeno una sporgenza che in posizione base del tavolo inserisce in una rientranza prevista su una delle gambe orientabili del tavolo. In posizione base del tavolo almeno una sporgenza dell'elemento di bloccaggio inserisce nelle rientranze delle gambe in modo che queste vengano bloccate l'una rispetto all'altra. Per sbloccare questo collegamento, l'elemento di bloccaggio può essere mosso in direzione dell'asse della base in modo che le sporgenze sblocchino le rientranze. Con l'elemento di bloccaggio in questa posizione è possibile uno spostamento reciproco delle gambe mentre la base può essere ripiegata.
Infine è anche utile che l'elemento di bloccaggio sia formato da un anello a caduta con due sporgenze e che le rientranze delle gambe siano complementari alle sporgenze. L'anello a caduta ha il vantaggio particolare di cadere automaticamente verso il basso in direzione dell'asse della base per effetto della forza di gravità quando le sporgenze si trovano al di sopra delle rientranze, laddove le sporgenze penetrano poi nelle rientranze. Ciò accade quando le gambe assumono la loro posizione base reciproca. Rientranze e sporgenze complementari permettono un bloccaggio essenzialmente senza gioco delle gambe.
La descrizione che segue di forme di realizzazione preferite dell'invenzione serve a illustrare meglio l'invenzione con l'aiuto del disegno. Le figure del disegno mostrano:
fig. 1: una vista laterale del primo esempio di realizzazione di un tavolo secondo l'invenzione nella posizione base;
fig. 2: una vista laterale del tavolo della fig. 1 nella posizione di chiusura;
fig. 3: una vista parziale in sezione del tavolo della fig. 1;
fig. 4: una vista in sezione lungo la linea B-B della fig. 3;
fig. 5: una vista laterale di un secondo esempio di realizzazione di un tavolo secondo l'invenzione nella posizione base;
fig. 6: una vista laterale del tavolo della fig. 5 nella posizione di chiusura;
fig. 7: una vista in sezione parzialmente interrotta del tavolo rappresentato nella fig. 5; e fig. 8: una vista prospettica e ingrandita di un perno di articolazione della fig. 7.
Il tavolo pieghevole 10, rappresentato nella posizione base nella fig. 1, presenta un piano del tavolo 12 a sviluppo orizzontale, rettangolare o rotondo, nonché due paia di gambe 14 e 16 a forma di U, le cui estremità libere dei piedi 18, 19 e 20, 21 formano superfici di appoggio su una superficie a pavimento 22.
Alla superficie inferiore del piano 12 è unita centralmente con nove viti a testa svasata 26 una piastra di fissaggio rettangolare 24. Al centro della piastra di fissaggio 24 è disposto un supporto di cuscinetto 28 a forma di U rivolto in direzione opposta al piano del tavolo 12. I due lati liberi 30 e 31 di questo supporto sono muniti ognuno di un foro 32, 33, il cui asse di simmetria comune coincide con quello di un perno di acciaio 34 che attraversa i fori 32 e 33. Il perno di acciaio 34 è inchiodato con i lati 30 e 31 del supporto 28.
Il perno di acciaio 34 è racchiuso completamente tra i lati 30 e 31 del supporto dall'estremità libera 36 di un perno di articolazione 40 munito di un foro trasversale 38. Il perno di articolazione 40, essenzialmente rettangolare sulla sua estremità libera 36, è simmetrico in direzione della sua altra estremità libera 42. Sull'estremità libera rettangolare 36 del perno di articolazione a pezzo unico 40 si unisce un settore cilindrico a forma di disco 44, al quale si unisce a sua volta un tratto cilindrico 46 esteso in lunghezza il quale presenta un diametro leggermente più piccolo del settore 44, per cui si forma una spalla anulare 48 diretta verso l'estremità libera 42. Al tratto cilindrico 46 si unisce un altro tratto cilindrico 50, che presenta una filettatura esterna 52 circa a metà in direzione dell'estremità libera 42. Nel punto di raccordo tra il tratto cilindrico 46 e il tratto 50 - a causa del diametro minore del tratto <'>50 - si forma un fermo 54 a forma di spalla anulare.
Il tratto cilindrico 46 attraversa un foro 56 del paio di gambe del tavolo 14 di diametro corrispondente, il quale da un lato va a battuta sulla spalla anulare 48 e dall'altro lato del foro 56 è bloccato con un anello elastico 58 contro un movimento in direzione dell'asse di simmetria del perno di articolazione 40. All'anello elastico si unisce un anello distanziatore 60, al quale si unisce a sua volta il paio di gambe 16 munito di un foro verticale 62. Il foro 62 racchiude la parte non filettata del tratto 50 del perno di articolazione 40. Il paio di gambe del tavolo 16 è bloccato al perno di articolazione 40 con un dado 64 avvitato sulla filettatura esterna 52, laddove tra il dado 64 e il paio di gambe 16 è prevista una rosetta 66.
Per ottenere un collegamento antitorsione tra il paio di gambe 16 e il perno di articolazione 40, il perno 40 presenta in prossimità del tratto 50 un foro 68 parallelo al foro trasversale 38, nel quale è infilato un perno di bloccaggio 70 le cui estremità libere inseriscono in rientranze non raffigurate del paio di gambe 16.
Il paio di gambe 14 presenta simmetricamente al foro 56 due fori di alloggiamento 72, in ognuno dei quali è infilata una vite di fissaggio 74 la cui estremità filettata è rivolta in direzione del piano del tavolo 12, sulla quale una sfera di plastica con un raggio corrispondente alla distanza dell'asse di simmetria del perno di acciaio 34 dalla superficie inferiore del piano del tavolo è avvitata in modo che la superficie inferiore del tavolo 12 appoggi sulle superfici delle sfere 76. Come sicurezza antitorsione, tra le due paia di gambe 14 e 15 è previsto un anello a caduta 78 che racchiude il tratto rettangolare del perno di articolazione 40 e che a causa della sezione rettangolare del settore rettangolare non può essere fatto girare rispetto a quest'ultimo. Sull'anello 78 sono disposti perni 82 rivolti in direzione del paio di gambe 14, i quali nella posizione base del tavolo, quando l'anello 78 appoggia sul settore cilindrico 44 del perno di articolazione 40, penetrano in fori ciechi corrispondenti 80 del paio di gambe 14.
Grazie alla sua struttura secondo l'invenzione il tavolo pieghevole 10 può essere ripiegato come segue .
Per portare il tavolo dalla posizione base alla posizione di chiusura, si deve sollevare dapprima l'anello 78 fino a quando i perni 82 sbloccano i fori ciechi 80 rendendo così possibile una rotazione del paio di gambe 14 intorno al perno di articolazione 40.
Poi il paio di gambe 14 viene fatto girare di 90° rispetto al paio di gambe 16. Il piano del tavolo 12 rimane dapprima nella sua posizione originaria a causa dell'unione antitorsione con il paio di gambe 16. Girando il paio di gambe 14 le sfere 76 vengono fatte girare anch'esse intorno all'asse di simmetria del perno di articolazione fino ad assumere infine una posizione in cui i centri delle sfere 76 si trovano sull'asse di simmetria del perno di acciaio 34. Le paia di gambe 14 e 16 si trovano ora in un piano comune. Il piano 12 può' essere fatto ruotare allora di 90° intorno all'asse formato dall'asse di simmetria del perno di acciaio 34. Il tavolo così ripiegato assume allora la posizione di chiusura rappresentata nella fig. 2, laddove il piano del tavolo si sviluppa essenzialmente parallelo al piano aperto dalle due paia di gambe 14, 16.
Per portare il tavolo pieghevole 10 dalla posizione di chiusura rappresentata nella fig. <'>2 alla posizione base rappresentata nella fig. 1, si procede in direzione inversa. Dapprima il piano del tavolo viene fatto ruotare di 90° intorno all'asse formato dall'asse di simmetria del perno di acciaio 34 fino a quando il piano del tavolo si sviluppa di nuovo orizzontalmente. Poi l'anello 78 viene sollevato in direzione del piano del tavolo 12, per cui i perni 82 dell'anello 78 sbloccano il paio di gambe 14 che può ruotare così di 90° rispetto al paio 16, e precisamente in modo che le due paia 14 e 16 siano essenzialmente incrociate.
Quando le due paia di gambe 14 e 16 assumono la posizione incrociata in posizione base, i perni 82 dell'anello 78 si trovano al di sopra dei fori ciechi 80 del paio di gambe 14, per cui l'anello 78 si muove per effetto del suo peso proprio in direzione delle paia di gambe 14 e 16 e i perni 82 penetrano nei fori ciechi. Le paia di gambe 14 e 16 sono bloccate ora antitorsione l'una rispetto all' altra.
Spostando le paia di gambe del tavolo 14 rispetto al paio 16, anche le sfere 76 si allontanano dall'asse di simmetria del perno di acciaio 34 e formano con le loro superfici punti di appoggio supplementari per il piano del tavolo 12, impedendo così che il piano del tavolo 12 possa girare intorno al perno di acciaio 34.
Un secondo esempio di realizzazione di un tavolo secondo l'invenzione è rappresentato nelle figure da 5 a 8. Un tavolo munito complessivamente del numero 110 si differenzia dal tavolo pieghevole 10 per alcuni dettagli.
In linea generale il tavolo 110 è formato da un piano 112 nonché da due paia di gambe 114 e 116 a forma di V. Una piastra di fissaggio 124 è fissata centralmente al piano 112, in modo analogo al tavolo pieghevole 10.
Al centro della piastra di fissaggio 1245 è disposto un supporto di cuscinetto 128 a forma di U, i cui due lati sono attraversati orizzontalmente da un foro il cui asse di simmetria comune coincide con quello di un perno di acciaio 134 che forma allo stesso tempo l'asse di rotazione del piano del tavolo. Il perno di acciaio 134 infilato nel foro 132 è bloccato su entrambi i lati per mezzo di chiodi. Tra i lati del supporto di cuscinetto un'estremità 142 di un perno di articolare 140 essenzialmente cilindrico munita di un foro trasversale 132 racchiude il perno di acciaio 134. Questa estremità 142 del perno di articolazione 140 è essenzialmente rettangolare. Nella zona di raccordo tra l'estremità rettangolare 142 del perno di articolazione 140 e il settore cilindrico 144 è realizzato un fermo 154.
Il paio di gambe 114 è unito in prossimità del perno di articolazione 140 a una bussola cilindrica 146 che racchiude completamente il settore cilindrico 144 del perno di articolazione 140 a circa metà della sua lunghezza. La bussola 146 ricopre una scanalatura anulare 148 ricavata nel perno di articolazione 140 nella quale inserisce una vite 150 avvitata nella bussola 146. In questo modo si assicura che il paio di gambe 114 possa essere fatto girare solo intorno al perno di articolazione 140 ma non in direzione longitudinale del perno 140.
Il paio di gambe a V 116 è avvitato antitorsione con la sua estremità a punta all'altra estremità libera del perno di articolazione 140 per mezzo di una vite di fissaggio 152.
Sul paio di gambe 114 sono previsti simmetrici due sostegni 156 e 157 diretti in direzione del piano del tavolo 12 e sporgenti obliqui dal paio di gambe 114, sui quali è avvitata di volta in volta con un'estremità munita di filettatura esterna una sfera 162 e 163 in modo che il piano del tavolo 112 appoggi sulle superfici delle sfere 162 e 163.
Per bloccare reciprocamente le paia di gambe 114 e 116, è previsto un anello a caduta 178 che racchiude l'estremità rettangolare 142 del perno di articolazione 140, il quale anello si unisce alla bussola 146. A causa della sezione rettangolare dell'estremità rettangolare 142 del perno di articolazione 140 l'anello 178, munito di un'apertura corrispondente, non può girare intorno al perno di articolazione 140. Comunque è possibile un movimento in direzione longitudinale del perno 140. La bussola 146 presenta nel suo frontale anulare 176 lato piano del tavolo 112 due scanalature trasversali 180 disposte simmetriche, la cui forma è complementare a quella di due perni trasversali 182, disposti anch'essi simmetrici sull'anello 178. Nella posizione di base del tavolo i perni trasversali 182 inseriscono completamente nelle scanalature trasversali 180 della bussola 146, per cui l'anello 178 appoggia con tutta la circonferenza sulla bussola 146.
Per ripiegare il tavolo, si deve sollevare dapprima l'anello 178 fino a quando i perni trasversali 82 sbloccano completamente le scanalature trasversali 180, rendendo così possibile una rotazione del paio di gambe 114 rispetto al paio di gambe 116. Il piano di gambe 114 viene fatto girare di 90° in modo che le paia 114 e 116 formino un piano verticale comune. La linea di collegamento dei centri delle due sfere 162 e 163 si sviluppa parallelamente all'asse del piano 112 quando il tavolo 110 è nella posizione presentata nella fig.
6. Solo quando le due sfere 162 e 163 assumono questa posizione, il piano del tavolo 112 viene sbloccato e può essere girato di 90°. Il piano definito dal piano del tavolo 112 si sviluppa allora per lo più parallelo al piano formato dalle due paia di gambe 114 e 116.
Per montare il tavolo, il piano 112 viene fatto girare dapprima di 90° su una posizione orizzontale. Poi il paio di gambe 114 viene fatto girare di 90° rispetto al paio 116 fino a quando per effetto del suo peso proprio l'anello 178 scivola in direzione della bussola 146 e i perni trasversali 182 penetrano nelle scanalature trasversali 180. Il piano del tavolo 112 viene sostenuto in questa posizione dalle sfere 162 e 163. L'anello 178 blocca le paia di gambe 114 e 116 contro un movimento rotatorio relativo indesiderato .

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Tavolo con un piano del tavolo disposto in un piano orizzontale in una posizione base, con una base, che supporta il piano del tavolo e che appoggia su almeno tre superfici di appoggio, e con un dispositivo di chiusura collegato al piano del tavolo e alla base per portare il tavolo dalla posizione base a una posizione di chiusura, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di chiusura (28, 34, 40; 128, 134, 140) comprende un asse di rotazione del piano del tavolo a sviluppo orizzontale e un asse di rotazione della base a sviluppo verticale; che il piano del tavolo (12; 112) può essere portato dalla posizione base alla posizione di chiusura ruotando intorno all'asse di rotazione del piano del tavolo rispetto alla base (14, 16; 114, 116); e che le superfici di appoggio (18, 19, 20, 21) della base (14, 16; 114, 116) possono essere portate dalla posizione base alla posizione di chiusura girando intorno all'asse di rotazione della base.
  2. 2. Tavolo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'asse di rotazione del piano del tavolo e l'asse di rotazione della base si intersecano perpendicolari e che il baricentro del tavolo (10; 110) giace nell'asse di rotazione della base.
  3. 3. Tavolo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la base (14, 16; 114, 116) comprende gambe del tavolo che presentano ognuna almeno un'estremità libera; che le superfici di appoggio (18, 19, 20, 21) si trovano sulle estremità libere di ogni gamba del tavolo e che le gambe possono essere fatte girare intorno all'asse di rotazione della base.
  4. 4. Tavolo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la base (14, 16; 114, 116) comprende un supporto orientabile (40, 56; 140, 146); che l'asse di rotazione della base si sviluppa attraverso un perno di articolazione (40; 140) del supporto orientabile (40, 56; 140, 146); e che le gambe del tavolo sono supportate al perno di articolazione (40; 140).
  5. 5. Tavolo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sulla base (14, 16; 114, 116) sono previsti almeno due elementi di sostegno sporgenti (156); che gli elementi di sostegno (156) presentano superfici di sostegno; che il piano del tavolo (12; 112) appoggia in posizione base sulle superfici di sostegno; e che nella posizione base del tavolo (10; 110) una linea di collegamento delle superfici di sostegno si sviluppa trasversalmente all'asse di rotazione del piano del tavolo.
  6. 6. Tavolo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che su almeno due gambe del tavolo si trova di volta in volta almeno uno degli elementi di sostegno (156).
  7. 7. Tavolo secondo una delle rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che sugli elementi di sostegno (156) sono disposte sfere (76; 162, 163) o rulli scorrevoli; e che le superfici di sostegno comprendono una parte delle superfici delle sfere (76; 162, 163) o dei rulli.
  8. 8. Tavolo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il raggio delle sfere (76; 162, 163) o dei rulli corrisponde alla distanza della superficie inferiore del piano del tavolo (12; 112) dall'asse di rotazione del· piano.
  9. 9. Tavolo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che il perno di articolazione (40; 140) è unito antitorsione a almeno una delle gambe del tavolo (14; 114); e che le altre gambe del tavolo (14; 114) presentano elementi di supporto del perno di articolazione (56; 146) complementari al perno di articolazione (40; 140).
  10. 10. Tavolo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che gli elementi di supporto del perno di articolazione sono formati da bussole )146).
  11. 11. Tavolo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che le bussole (146) presentano una fessura anulare che si sviluppa in direzione periferica su un settore angolare inferiore a 360°; che è previsto un elemento di bloccaggio che è collegato al perno di articolazione (40; 140) e che penetra almeno in parte nella fessura anulare; e che 1'elemento di bloccaggio si sviluppa in direzione periferica solo per una parte della fessura anulare.
  12. 12. Tavolo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il perno di articolazione (140) presenta una scanalatura anulare (148) e che è previsto un elemento di bloccaggio (150) che è collegato alla bussola (146) e che penetra almeno in parte nella scanalatura anulare (148).
  13. 13. Tavolo secondo una delle rivendicazioni 11 e 12, caratterizzato dal fatto che l'elemento di bloccaggio è formato da una vite (150).
  14. 14. Tavolo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è previsto un supporto orientabile (28, 34, 40; 128, 134, 140) disposto sulla base (14, 16; 114, 116) e sul piano del tavolo (12; 112); e che l'asse di rotazione del piano del tavolo si sviluppa attraverso un perno orientabile (34; 134) del supporto orientabile del piano (28, 34, 40; 128, 134, 140).
  15. 15. Tavolo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che in posizione base del tavolo (10; 110) una parte di supporto (24, 28; 124, 128) del supporto orientabile del piano (28, 34, 40; 128, 134, 140) assegnata al piano del tavolo (12; 112) si unisce al di sotto del baricentro del piano del tavolo (12; 112).
  16. 16. Tavolo secondo una delle rivendicazioni 14 o 15 e una delle rivendicazioni 7 o 8, caratterizzato dal fatto che in posizione di chiusura dei tavolo (10; 110) l'asse di orientamento del piano si sviluppa attraverso i centri delle sfere (76, 77; 162, 163) o rulli disposti sulle estremità degli elementi di sostegno (156).
  17. 17. Tavolo secondo una delle rivendicazioni da 14 a 16, caratterizzato dal fatto che una parte di supporto (40; 140) del supporto orientabile del piano (28, 34, 40; 128, 134, 140) assegnata alla base (14, 16; 114, 116) si trova su un'estremità (42, 142) del perno di articolazione (40, 140).
  18. 18. Tavolo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 17, caratterizzato dal fatto che sono previste quattro gambe del tavolo (14, 16; 114, 116) e che due gambe (14, 16; 114, 116) che racchiudono un piano verticale sono unite di volta in volta tra loro antitorsione.
  19. 19. Tavolo secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che sono previsti due elementi di sostegno (156) disposti di volta in volta su una delle due gambe (14, 114) orientabili intorno al perno di articolazione (40,; 140) e unite insieme.
  20. 20. Tavolo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 19, caratterizzato dal fatto che è previsto almeno un dispositivo di bloccaggio (78; 178), amovibile, che fissa antitorsione le gambe del tavolo l'una rispetto all'altra in posizione base.
  21. 21. Tavolo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio comprende un elemento di bloccaggio (78; 178) antitorsione rispetto al perno di articolazione (40; 140) e mobile in direzione longitudinale del perno di articolazione (40; 140); e che l'elemento di bloccaggio (78; 178) presenta almeno una sporgenza (82; 182) che in posizione base del tavolo (10; 110) inserisce in una rientranza (80; 180) prevista in una delle gambe orientabili (14; 114).
  22. 22. Tavolo secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che l'elemento di bloccaggio è formato da un anello a caduta (78; 178) con due sporgenze (82; 182) e le rientranze (80; 180) delle gambe (14; 114) sono complementari alle sporgenze (82; 182).
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