ITMI20010687A1 - Tela per proiezioni - Google Patents

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Alessandra Tesi
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Alessandra Tesi
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo “TELA PER PROIEZIONI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una tela per proiezioni, avente particolare impiego nelle proiezioni cinematografiche e nelle video-installazioni.
Come è noto, nella proiezione di immagini su grandi schermi (come a d esempio gli schermi cinematografici), vengono impiegati proiettori luminosi, che vengono collimati su schermi di proiezione; generalmente, tali schermi sono realizzati con tele di grandi dimensioni, generalmente di forma rettangolare e mantenute in tensione da opportuni telai perimetrali o tramite più tiranti (che a loro volta sono fissati al bordo delle tele stesse tramite occhielli metallici).
Dal punto di vista strutturale, le tele per proiezioni di tipo noto sono costituite da uno o più strati di materiali intessuti; ovviamente, il colore dello strato su cui si proietta direttamente l’immagine è di un colore tale da non alterare la percezione cromatica dell’immagine stessa (tipicamente, bianco).
Generalmente, le tele per proiezioni di tipo noto necessitano di un ambiente buio per poter essere correttamente impiegate; invero, tali supporti cinematografici trovano nella grande maggioranza dei casi applicazione in locali chiusi appositi, e più raramente vengono impiegate all’aperto (solo in corrispondenza delle ore del giorno in cui la luce solare è molto schermata o praticamente assente).
La proiezione dele immagini viene effettuata mediante appositi macchinari (detti appunto proiettori), che in pratica ingrandiscono l’immagine impressa su un adeguato supporto (pellicola, diapositiva, videotape, DVD o quant’altro, a seconda dei casi) e lo mettono a fuoco sulla tela proiettandovela frontalmente o da dietro.
La tecnica nota sopra sommariamente illustrata presenta tuttavia alcuni limiti. Infatti, le tele tradizionali non sono adatte per proiezioni in presenza di luce ambientale diffusa, in quanto la luminosità intrinseca delle immagini che vi vengono proiettate non è sufficiente a fornire il dovuto contrasto agli occhi degli spettatori; nel caso in cui si vogliano comunque proiettare delle immagini in un ambiente con luce diffusa (come ad esempio in un cinema all’aperto, oppure in una sala illuminata a luce ambiente), si rende pertanto necessaria l’adozione di proiettori di grande potenza illumiante, e ciò è sconveniente dal punto di vista dei costi di gestione e dell’assorbimento di potenza (oltre che potenzialmente pericoloso in termini di surriscaldamento dall’apparato di proiezione e/o della pellicola).
Inoltre, a causa del fatto che l’unica fonte di luce è praticamente costituita dal proiettore, la proiezione delle immagini sulle tele di tipo tradizionali soffre di una non trascurabile perdita di luminosità e brillantezza, in quanto la tela (che per sua natura è opaca) assorbe parte dell’energia luminosa; ovviamente, questa parte di energia luminosa non viene restituita alla luce riflessa (che viene percepita dagli occhi degli spettatori), ed in ultima analisi le immagini effettivamente visibili non possiedono la luminosità complessiva che potrebbero teoricamente avere sfruttando la capacità illuminante del proiettore.
Non va nemmeno trascurato un problema di carattere strutturale legato alle tele di tipo noto: infatti, nel caso in cui si vogliano adottare schermi di dimensioni particolarmente rilevanti, il mantenimento della corretta planarità della tela si rivela problematico nelle sue zone più lontane dalla cornice perimetrale (o dagli occhielli di tiraggio). Parallelamente, nel caso in cui si vogliano impiegare schermi di proiezione leggermente concavi, il controllo ed il mantenimento della curvatura della tela nelle proprie regioni centrali risultano alquanto difficili, per causa del peso stesso della tela.
Inoltre, le tele tradizionali sono poco adatte alle proiezioni in spazi aperti, nei casi in cui siano soggette agli agenti atmosferici quali vento e pioggia (che possono appesantirle o farle sbattere anche in maniera violenta, o comunque inadatta a garantire una buona qualità della proiezione)
In questa situazione il compito tecnico posto alla base della presente invenzione è ideare una tela per proiezioni in grado di ovviare sostanzialmente ai limiti citati.
Principalmente, è uno scopo della presente invenzione ideare una tela per proiezioni che sia in grado di permettere una visione nitida delle immagini proiettate anche in un ambiente illuminato.
Inoltre, la presente invenzione si prefigge come scopo l'ideazione di una tela per proiezioni che sia in grado di aumentare la qualità dell'immagine proiettata sopra di essa, a tutto vantaggio della godibilità delle proiezioni da parte degli spettatori.
Un altro importante scopo dell’invenzione è ideare una tela per proiezioni che sia in grado di conferire gradevoli effetti estetici di brillantezza, luminosità e consistenza tridimensionale alle immagini proiettate, indipendentemente dalla tipologia di proiettore impiegato. La presente invenzione si prefigge poi come scopo l'ideazione di una tela per proiezioni che consenta di realizzare schermi di proiezioni anche di dimensioni molto rilevanti, ed al contempo di evitare distorsioni dell'immagine proiettata anche nel caso in cui si impieghino schermi giganti e/o distanze di proiezione rilevanti. Per ottenere quest’ultimo scopo tecnico, la presente invenzione si prefigge in sostanza di realizzare una tela per proiezioni aventé una struttura sufficientemente robusta ed in grado di mantenere efficacemente la propria forma, anche nel caso in cui venga impiegata in proiezioni all’aperto e/o per schermi (piani o concavi) di dimensioni particolarmente estese.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una tela per proiezioni avente le caratteristiche riportate in una o più delle annesse rivendicazioni. Viene ora riportata a titolo di esempio indicativo e non limitativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una tela per proiezioni secondo l'invenzione, illustrata negli uniti disegni, nei quali:
-la figura 1 mostra una vista prospettica di una tela per proiezioni secondo la presente invenzione;
-la figura 2 mostra una sezione della tela per proiezioni lungo la traccia II - Il di figura 1 ;
- l a figura 3 mostra particolari costruttivi di alcune varianti realizzative della tela per proiezioni di figura 1 ; e
- la figura 4 mostra altri particolari costruttivi relativi ad ulteriori varianti realizzative della tela per proiezioni di figura 1.
Con riferimento alle figure citate, la tela per proiezioni secondo l’invenzione è globalmente indicata con il numero 1.
Essa si compone sostanzialmente di un supporto otticamente passivo 2, di conformazione preferibilmente planare, che può essere analogo per forma, dimensioni e materiale agli schermi di proiezione di tipo noto.
Va notato a questo proposito che tale strato 2 viene definito “otticamente passivo” in quanto, ipotizzando che un fascio luminoso proiettato vi incida direttamente, questo viene sostanzialmente riflesso in parte secondo le modalità tipiche dei corpi opachi, mentre buona parte dell’energia luminosa intrinseca al fascio stesso viene in pratica assorbita all’interno del materiale.
Vantaggiosamente, al di sopra di tale supporto otticamente passivo 2 viene sovrapposto uno strato otticamente attivo 3, che quindi è destinato a ricevere il fascio luminoso proiettato in vece del supporto otticamente passivo. Secondo la presente invenzione, lo strato otticamente attivo 3 è in grado di interagire in maniera sostanzialmente diversa con il fascio luminoso proiettato, ed in particolare interagisce con quest’ultimo per esercitarvi una rifrazione e/o una riflessione almeno parziale secondo le modalità tipiche di un corpo trasparente.
Convenientemente, la struttura dello strato otticamente attivo 3 è realizzata in modo tale da presentare una molteplicità di microprismi ottici, uniformemente distribuiti su tutta la superficie dello schermo; in tal modo la luce proiettata può venire opportunamente riflessa e rifratta all’interno di tali micro-prismi e quindi riemergere e presentarsi agli occhi degli spettatori.
Scendendo nei particolari, si nota dalle unite figure che la tela secondo la presente invenzione comprende, nello strato otticamente attivo 3, una molteplicità di corpi riflettenti e rifrangenti 4 disposti ordinatamente sul supporto otticamente passivo 2 (che in pratica funge da superficie di appoggio e partecipa solo marginalmente alla riflessione delle immagini proiettate).
Convenientemente, i corpi riflettenti e rifrangenti 4 sono disposti sulla faccia del supporto otticamente passivo 2 direttamente esposta al fascio luminoso proiettato, in modo tale che la luce che incide sui corpi 4 stessi venga rifratta e fatta idealmente “circolare” al loro interno (tramite una serie di riflessioni interne ai singoli corpi 4).
Il percorso ottico seguito dalla luce che si rifrange all’interno dei vari corpi 4 è tale da generare un fascio di luce riflessa che in pratica emerge dalla tela per proiezioni 1 e si assomma alla luce direttamente riflessa dalla superficie dei corpi 4 e percepita dagli spettatori.
In sostanza, grazie alla sovrapposizione della luce direttamente rimandata agli spettatori (in seguito alla prima riflessione sula superficie esterna dei corpi 4) e della luce riemergente dai corpi 4 (in seguito alla rifrazione ed alle riflessioni interne all'interno dei corpi 4 stessi) si ingenera un processo di amplificazione della luminosità delle immagini percepite dagli spettatori; in sintesi, grazie alle proprietà ottiche dello strato otticamente attivo 3 si riesce a modificare la qualità delle immagini proiettate sulla tela 1 in termini di brillantezza, luminosità, intensità cromatica, rilievo e quant’altro. La conformazione, le proprietà ottiche e la disposizione relativa dei corpi riflettenti e rifrangenti 4 potranno essere qualsivoglia, in funzione comunque dell’ottenimento delle desiderate proprietà da conferire all’immagine proiettata. Secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, tali corpi riflettenti e rifrangenti 4 sono conformati come corpi poliedrici e sono costituiti da un opportuno materiale almeno parzialmente trasparente alla luce (ad esempio, materiale vetroso e/o plexiglas e/o lexan e/o cristallo).
Convenientemente, al fine di assicurare una maggior facilità di realizzazione ed una sostanziale omogeneità delle proprietà ottiche, 1 corpi riflettenti e rifrangenti 4 sono poliedri regolari; negli esempi riportati nelle figure, si noti ad esempio come tali corpi 4 possano essere sfere di vetro.
Vantaggiosamente, tali corpi riflettenti e rifrangenti 4 possono essere sistemati sul supporto otticamente passivo 2 secondo una disposizione geometrica qualsivoglia, purché si ottengano le desiderate proprietà ottiche delle immagini percepibili dagli spettatori.
Secondo una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa della presente invenzione, i corpi riflettenti e rifrangenti 4 sono disposti in una predeterminata relazione di vicinanza reciproca per formare lo strato otticamente attivo 3; più in particolare, come è possibile vedere nelle figure 1 e 3, ciascuna delle sfere può essere accostata a sei sfere adiacenti per formare lo strato otticamente attivo 3 (in tal modo si massimizza la copertura del supporto otticamente passivo 2 e si garantisce l’omogeneità nella distribuzione delle sfere di vetro sul supporto 2 stesso). In ogni caso, qualora le esigenze del caso lo rendano opportuno, è possibile che la suddetta relazione di vicinanza reciproca sia diversa in termini di numero di sfere reciprocamente adiacenti.
A seconda dei casi, tutte le sfere depositate sul supporto 2 possono presentare un diametro uguale, oppure possono essere caratterizzate dall’avere una predeterminata distribuzione statistica di diametri differenziati (ad esempio, di tutte le sfere depositate sul supporto 2, ve ne può essere una data quantità percentuale avente un dato primo diametro, ed altre quantità percentuali aventi diametri maggiori o minori di tale primo diametro).
Va notato a questo punto che nel caso in cui le sfere abbiano diametri differenti, è possibile modificarne la relazione di vicinanza reciproca (aumentando o diminuendo il numero di sfere adiacenti ad una singola sfera), in modo da poter sempre ottenere la massimizzazione della copertura del supporto 2 (si veda ad esempio una delle soluzioni illustrate in figura 3, dove una sfera di vetro, avente un dato diametro, è circondata da 8 sfere aventi diametro minore).
Sempre nello spirito della presente invenzione, al fine di ottenere le proprietà ottiche desiderate è possibile che ciascuna delle sfere venga realizzata in un predeterminato colore; a seconda dei casi, tale colore potrà essere il medesimo per tutte le sfere, oppure è possibile che le sfere presentino una distribuzione di colori differenziati. Va notato che la scelta dei colori attribuibili ai corpi 4 può essere dettata da esigenze tecniche e/o estetiche, e può essere vantaggiosamente sfruttata al fine di arricchire le immagini di predeterminate qualità cromatiche oppure al fine di filtrare otticamente alcuni colori del fascio luminoso proiettato.
Scendendo ulteriormente nei dettagli, si può vedere anche come nel caso siano presenti sfere di differenti colori, esse possano essere distribuite casualmente nello strato otticamente attivo 3, oppure possano esservi sovra-depositate secondo una predeterminata disposizione cromatica relativa (si veda a titolo d’esempio la figura 4); in questo caso, questa disposizione cromatica relativa si ripete modularmente identica in tutto lo strato otticamente attivo 3, in modo da conferire a quest’ultimo omogeneità di comportamento dal punto di vista ottico.
È peraltro possibile organizzare più “sotto-insiemi” di sfere di vetro colorate, ciascuno dei quali sia caratterizzato da una propria disposizione cromatica relativa (convenientemente, ciascuna di tali disposizioni cromatiche relative sarà vantaggiosamente differenziata rispetto alle altre); anche in questo caso, per garantire l’omogeneità dei fenomeni di riflessione/rifrazione del fascio luminoso proiettato, tali disposizioni cromatiche relative saranno ripetute identicamente a loro stesse sullo strato otticamente attivo 3 (e naturalmente anche le posizioni relative di gruppi di sfere caratterizzati da disposizioni cromatiche relative differenziate saranno ripetute in maniera identica nello strato otticamente attivo 3).
In ogni caso, è anche possibile, qualora le esigenze del caso lo richiedano, disporre in modo casuale i corpi riflettenti e rifrangènti 4 di diversi colori sul supporto 2 (ad esempio per conferire un particolare effetto estetico alle immagini percepite dagli spettatori). Va a questo punto notato che tutte le possibili varianti in termini di diametro, colore e posizionamento relativo tra gli elementi riflettenti e rifrangenti 4 (a cui sopra ci si è rifatti indicando a titolo esemplificativo le sfere di vetro) possono essere combinate fra loro in funzione delle esigenze del momento; in altre parole, è possibile scegliere la più appropriata combinazione di colori, diametri e disposizioni cromatiche e/o di vicinanza relative agli elementi riflettenti e rifrangenti 4 in modo da imporre al fascio luminoso proiettato una determinata serie di riflessioni e rifrazioni localizzate. Dal punto di vista strutturale, la tela per proiezioni 1 secondo la presente invenzione presenta mezzi di interconnessione 5, i quali sono operativamente attivi tra il supporto otticamente passivo 2 e lo strato otticamente attivo 3 per rendervi solidale la molteplicità di corpi riflettenti e rifrangenti 4. Vantaggiosamente, tali mezzi di interconnessione 5 sono sostanzialmente costituiti da uno strato di materiale adesivo direttamente disposto sul supporto otticamente passivo 2; inoltre, al fine di minimizzare eventuali interferenze ottiche il materiale adesivo impiegato potrà essere tipicamente un collante almeno parzialmente trasparente alla luce.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, innanzitutto, va notato che la struttura della presente tela sfrutta in maniera ottimale i fenomeni di riflessione e rifrazione della luce, ed in tal modo si riesce a fornire una sostanziale amplificazione della luminosità dell’immagine percepita dagli spettatori che stiano guardando la tela; in ultima analisi, ciò comporta una maggior visibilità delle immagini proiettate, che in tal modo possono essere efficacemente proiettate anche in ambienti illuminati.
In seconda battuta si deve rimarcare come le tela secondo la presente invenzione, grazie all’elevata omogeneità della sua struttura, consente di evitare possibili distorsioni dell'immagine, anche nel caso di schermi di proiezione particolarmente estesi e/o di distanze di proiezione notevoli; peraltro, va notato che grazie alle caratteristiche della presente invenzione, è comunque possibile realizzare schermi di proiezioni particolarmente estesi senza incorrere in perdite di planarità e/o in distorsioni dell’immagine.
Ancora, la presente invenzione permette di conferire alle immagini proiettate dei pregevoli effetti tridimensionali, grazie al fatto che la luce proiettata sulla tela viene “manipolata” attraverso elementi otticamente attivi (quali ad esempio le sfere di vetro sopra illustrate) che ri-indirizzano la luce proiettata in direzioni fuoriuscenti dal piano di proiezione; in questo modo, si riesce ad ottenere un effetto di tridimensionalità che risulta esteticamente molto valido.
Un altro vantaggio della presente invenzione è dato dal fatto che è possibile accrescere risoluzione e qualità dell’immagine percepita dagli spettatori, senza per altro ricorrere a sofisticati e costosi dispositivi di proiezione.
Infine, va osservato che la tela 1 secondo la presente invenzione , grazie alla struttura sopra descritta, possiede intrinseci vantaggi anche dal punto di vista della resistenza strutturale e del mantenimento della forma: infatti, grazie al fatto che i corpi 4 sono disposti in relazione di adiacenza e sullo stesso lato del supporto 2, essi in sostanza si appoggiano l'uno sull'altro e contribuiscono a mantenere la planarità della tela stessa.
Va anche notato che tale condizione di appoggio reciproco è sostanzialmente uniforme, anche in zone lontane dal bordo della tela 1 , e quindi si riesce a mantenere efficacemente la coerenza di forma della tela 1 stessa anche nelle sue regioni centrali in maniera sostanzialmente indipendente dalle dimensioni.
Inoltre, sempre sfruttando il posizionamento e l’adiacenza reciproca dei corpi 4, è possibile, mediante una distribuzione opportuna delle dimensioni dei corpi 4 stessi, favorire e mantenere una data concavità/convessità della tela; ad esempio, impiegando sfere più grandi nelle zone periferiche della tela 1 e via via decrescenti verso il centro della tela 1 stessa, si può realizzare una tela 1 concava, mentre adottando una scelta di diametri sostanzialmente opposta a quest’ultima si può ottenere una tela convessa.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tela per proiezioni comprendente: - almeno un supporto otticamente passivo (2) di conformazione preferibilmente planare, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre uno strato otticamente attivo (3) sovrastante detto supporto otticamente passivo (2) e destinato a ricevere un fascio luminoso proiettato per esercitarvi una rifrazione e/o una riflessione almeno parziale.
  2. 2. Tela secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto strato otticamente attivo (3) comprende una molteplicità di corpi riflettenti e rifrangenti (4) disposti su detto supporto otticamente passivo (2).
  3. 3. Tela secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti corpi riflettenti e rifrangenti (4) comprendono una molteplicità di corpi poliedrici realizzati in materiale almeno parzialmente trasparente alla luce.
  4. 4. Tela secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i corpi riflettenti e rifrangenti (4) sono poliedri regolari, preferibilmente sfere, ancor più preferibilmente costituite sostanzialmente da materiale vetroso e/o plexiglas e/o lexan e/o cristallo.
  5. 5. Tela secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i corpi riflettenti e rifrangenti (4) sono disposti in una predeterminata relazione di vicinanza reciproca per formare lo strato otticamente attivo (3).
  6. 6. Tela secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che ciascuna delle sfere è accostata ad almeno sei sfere adiacenti per formare lo strato otticamente attivo (3).
  7. 7. Tela secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che le sfere presentano un diametro uguale.
  8. 8. Tela secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che le sfere possiedono una predeterminata distribuzione di diametri differenziati.
  9. 9. Tela secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascuna delle sfere è realizzata in un predeterminato colore, detto colore essendo il medesimo per tutte le sfere.
  10. 10. Tela secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che le sfere presentano una distribuzione di colori differenziati.
  11. 11. Tela secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che sfere di differenti colori sono distribuite casualmente nello strato otticamente attivo (3).
  12. 12. Tela secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che sfere di colori differenti sono disposte almeno in una predeterminata disposizione cromatica relativa, ciascuna di dette disposizione cromatiche relative ripetendosi identicamente in almeno parte dello strato otticamente attivo (3).
  13. 13. Tela secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre mezzi di interconnessione (5) operativamente attivi tra il supporto otticamente passivo (2) e lo strato otticamente attivo (3) per rendervi solidale la molteplicità di corpi riflettenti e rifrangenti (4).
  14. 14. Tela secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di interconnessione (5) sono sostanzialmente costituiti da uno strato di materiale adesivo direttamente disposto sul supporto otticamente passivo (2), detto materiale adesivo essendo preferibilmente un collante almeno parzialmente trasparente alla luce.
  15. 15. Tela per proiezioni comprendente: - un supporto otticamente passivo (2) di conformazione preferibilmente planare, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre uno strato otticamente attivo (3) sovrastante il supporto otticamente passivo (2) e destinato a ricevere un fascio luminoso proiettato per esercitarvi una rifrazione e/o una riflessione almeno parziale, lo strato otticamente attivo (3) comprendendo una molteplicità di corpi riflettenti e rifrangenti (4) disposti su detto supporto otticamente passivo (2), detti corpi riflettenti e rifrangenti (4) essendo corpi poliedrici realizzati in materiale almeno parzialmente trasparente alla luce, preferibilmente materiale vetroso e/o plexiglas e/o lexan.
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