ITMI20010337A1 - Dispositivo per il tensionamento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature particolarmente per macchine garbatrici - Google Patents

Dispositivo per il tensionamento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature particolarmente per macchine garbatrici Download PDF

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Description

D E S C R I Z IO N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo per il tensionaraento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature, particolarmente per macchine garbatrici.
Come è noto, l'applicazione dello sperone, costituito da uno strato di rinforzo, tra la fodera e la tomaia in corrispondenza della zona posteriore della calzatura, viene eseguita con apposite macchine denominate garbatrici .
Tali macchine sono generalmente dotate di una forma che riproduce sostanzialmente almeno la parte posteriore dello spazio interno di una calzatura e che è solitamente disposta con la parte corrispondente alla zona posteriore del tallone rivolta verso l'alto.
Su tale forma viene calzata la tomaia con lo sperone preventivamente inserito tra tomaia e fodera e la forma viene quindi inserita nella cavità di formatura di un cuscino conformatore che è disposto superiormente alla forma e che esegue l'accoppiamento a caldo o la modellatura a freddo dello sperone tra la fodera e la tomaia.
Per il fatto che la parte della forma che riproduce la zona posteriore del tallone presenta una conformazione arrotondata, solitamente derivante dalla combinazione di più curvature, per ottenere l'adesione della tomaia e della fodera a tale parte evitando l'insorgere di raggrinzamenti, la tomaia e la fodera vengono prese mediante un organo a pinza posto inferiormente alla forma e tensionate verso il basso.
Questo tensionamento, essendo eseguito prendendo un'ampia zona della tomaia e della fodera ed essendo praticamente uniforme su tutta questa zona, in molti casi, particolarmente nel caso che tomaia e fodera presentino una ridotta deformabilità e/o qualora la zona del tallone della forma presenti raggi di curvatura ridotti, può non ottenere la desiderata adesione della tomaia e della fodera alla forma.
D'altra parte, un incremento della forza di tensionamento, nel caso di tomaie e fodere scarsamente deformabili, può non produrre l'effetto desiderato ed esporre la tomaia e la fodera al pericolo di rottura.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando un dispositivo per il tensionamento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature, particolarmente per macchine garbatrici, che consenta di ottenere un'ottima adesione della tomaia alla forma anche nel caso di tomaie poco deformabili e/o di forme con sagomature con raggi di curvatura ridotti.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che riesca ad ottenere un'adeguata adesione della tomaia alla forma senza richiedere un'eccessiva forza di tensionamento, salvaguardando così l'integrità della tomaia.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che possa essere montato, senza problemi, sulle macchine garbatrici attualmente in commercio.
Questo compito, nonché questo ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per il tensionamento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature, particolarmente per macchine garbatrici, comprendente una struttura di sostegno supportante una forma ed un organo a pinza provvisto di ganasce mobili a comando in reciproco avvicinamento e allontanamento per impegnarsi e disimpegnarsi con un lembo di una tomaia calzata su detta forma, essendo previsti mezzi di traslazione di detto organo a pinza lungo una direzione di traslazione in allontanamento da detta forma per operare il tensionamento della tomaia calzata su detta forma ed impegnata dalle ganasce di detto organo a pinza, caratterizzato dal fatto che la porzione di detto organo a pinza destinata ad impegnarsi con la tomaia è suddivisa in almeno due zone di presa e almeno una di queste due zone di presa è definita da organi di presa supportati scorrevolmente dalla restante parte del corpo dell'organo a pinza lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di traslazione, essendo previsti mezzi di delimitazione della corsa di scorrimento di detti organi di presa relativamente alla restante parte del corpo dell'organo a pinza; detti organi di presa, all'atto della traslazione di detto organo a pinza in allontanamento da detta forma, essendo mobili relativamente al corpo dell'organo a pinza in direzione di detta forma per ridurre l'effetto di tensionamento sulla porzione della tomaia impegnata con essi.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra il dispositivo secondo il trovato, in alzato frontale, con l'organo a pinza con le ganasce aperte;
la figura 2 illustra il dispositivo secondo il trovato, in alzato laterale, nella condizione di funzionamento illustrata nella figura 1;
la figura 3 illustra il dispositivo secondo il trovato, in alzato frontale, con l'organo a pinza con le ganasce chiuse;
la figura 4 illustra il dispositivo secondo il trovato, in alzato frontale, durante il tensionamento di una tomaia sulla forma;
la figura 5 illustra una porzione del dispositivo, relativa all'organo a pinza, vista in pianta dall'alto;
le figure 6 e 7 illustrano, in sequenza, il comportamento dell'organo a pinza durante il tensionamento della tomaia in una sezione eseguita secondo l'asse VI-VI della figura 5;
la figura 8 illustra una coppia di ganasce dell'organo a pinza, in vista prospettica, nella condizione di funzionamento illustrata nella figura 6;
la figura 9 illustra la stessa coppia di ganasce dell'organo a pinza, in vista prospettica, nella condizione di funzionamento illustrata nella figura 7;
la figura 10 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo il trovato evidenziante la possibilità di variare la posizione dell'organo a pinza rispetto alla forma.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende una struttura di sostegno 2, che supporta una forma 3 ed un organo a pinza 4 il quale è provvisto di ganasce mobili a comando per impegnarsi o disimpegnarsi con un lembo di una tomaia 5, eventualmente rivestita da una fodera sul suo lato interno, calzata sulla forma 3.
Preferibilmente, la forma 3 riproduce lo spazio interno della porzione mediana e posteriore di una calzatura ed è orientata con la zona posteriore del tallone, e cioè la zona destinata ad essere interessata dallo sperone, rivolta verso l'alto.
Più particolarmente, la forma 3 è fissata, con il suo asse corrispondente all'asse longitudinale della calzatura, orientato sostanzialmente in verticale, ad una barra 6 che è associata ad una squadretta 7 orizzontale fissata ad un montante 8 verticale della struttura di sostegno 2. La barra 6 è collegata alla squadretta 7 mediante una piastra 9 con asola 9a ed una vite 10 che consentono di variare la posizione in orizzontale della forma 3 spostando la barra 6 lungo la squadretta 7.
Il dispositivo comprende mezzi di traslazione 11 dell'organo a pinza 4 lungo una direzione di traslazione 12, preferibilmente verticale o con componente verticale, in allontanamento dalla forma 3 per operare il tensionamento della tomaia 5 calzata sulla forma 3 ed impegnata dalle ganasce dell'organo a pinza 4.
Secondo il trovato, la porzione dell'organo a pinza 4 che è destinata ad impegnarsi con la tomaia 5 è suddivisa in almeno due zone di presa 13 e 14 e almeno una di queste due zone di presa è definita da organi di presa 15a, 15b, lGa, 1Gb che sono supportati dalla restante parte dell'organo a pinza 4 in modo scorrevole lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di traslazione 12.
Il dispositivo comprende anche mezzi di delimitazione della corsa di scorrimento degli organi di presa 15a, 15b, 16a, 16b relativamente alla restante parte del corpo dell'organo a pinza 4.
L'organo a pinza 4 comprende due coppie di ganasce 17 e 18 che sono disposte inferiormente alla forma 3 e che sono impegnabili con i lembi della tomaia 5 su due lati, opposti tra loro, della forma 3.
Ciascuna delle coppie di ganasce 17 e 18 è composta da una prima ganascia 19a che è fissata ad una slitta 20 e da una seconda ganascia 19b che è affacciata alla prima ganascia 19a e che è connessa ad un'estremità di un braccio 21 il quale è incernierato, con una sua porzione intermedia, alla slitta 20 attorno ad un asse di incernieramento 22.
Sui bracci 21 agiscono a comando mezzi di azionamento 23 per attuare la rotazione contemporanea dei bracci 21 attorno al rispettivo asse di incernieramento 22 relativamente alla slitta 20 per avvicinare o allontanare la seconda ganascia 19b alla prima ganascia 19a.
La slitta 20 è montata, in modo scorrevole su guide 24a, 24b parallele alla direzione di traslazione 12, che sono fissate al corpo di un cilindro fluidodinamico 25 che fa parte dei mezzi di azionamento 23.
Le guide 24a, 24b sono orientate preferibilmente in verticale, oppure inclinate, come illustrato in particolare nella figura 10, e sono fissate, con la loro estremità inferiore, al corpo del cilindro fluidodinamico 25, mentre l'estremità superiore di queste guide presenta spallamenti per delimitare lo scorrimento verso l'alto della slitta 20 provocato da molle 26a, 26b calzate attorno alle guide 24a, 24b ed interposte tra la slitta 20 e il corpo del cilindro fluidodinamico 25.
Lo stelo 27 del pistone del cilindro fluidodinamico 25 è parallelo alla guide 24a, 24b ed è collegato, attraverso bielle 28, alle estremità inferiori dei bracci 21.
Allo stelo 27 è inoltre associato un organo di regolazione della corsa del pistone del cilindro fluidodinamico 25. Tale organo di regolazione comprende un corpo discoidale 29 che è supportato da una piastra 30 fissata allo stelo 27. Il corpo discoidale 29 girevole a scatti, attorno al suo asse, che è perpendicolare all'asse del cilindro fluidodinamico 25, e presenta perifericamente dei pioli 31 che sporgono radialmente, in misure diverse tra loro, dal corpo discoidale 29 e che, mediante la rotazione a scatti di quest'ultimo attorno al suo asse, sono posizionabili in allineamento con una battuta 32 prevista sul corpo del cilindro fluidodinamico 25 .
La battuta 32 può essere definita dalla testa di una vite che è avvitabile nel corpo del cilindro fluidodinamico 25 in modo tale da consentire di regolare ulteriormente la corsa del pistone del cilindro fluidodinamico 25 .
I mezzi di traslazione 11 sono costituiti dallo stesso cilindro cilindro fluidodinamico 25 il quale, oltre ad operare l'apertura e la chiusura delle ganasce 19a, 19b dell'organo a pinza 4, provoca anche la traslazione della slitta 20 lungo le guide 24a, 24b e quindi la traslazione dell'organo a pinza 4 lungo la direzione di traslazione 12, come meglio apparirà in seguito.
Preferibilmente, ambedue le zone di presa 13 e 14 sono definite da organi di presa 15a, 15b, 16a, 16b che sono scorrevoli rispetto alla restante parte dell'organo a pinza 4 lungo la direzione di traslazione 12. Più particolarmente, gli organi di presa 15a, 15b, che definiscono la zona di presa 13, per ciascuna delle coppie di ganasce, sono costituiti rispettivamente da un primo blocchetto 15a che è accoppiato, in modo scorrevole, lungo la direzione di traslazione 12, con una sede 31a, definita sulla faccia della prima ganascia 19a rivolta verso la seconda ganascia 19b, e da un secondo blocchetto 15b che è accoppiato, in modo scorrevole lungo la direzione di traslazione 12, con una sede 31b, definita sulla faccia della seconda ganascia 19b rivolta verso la prima ganascia 19a.
Allo stesso modo, gli organi di presa 16a, 16b, che definiscono la zona di presa 14, sono costituiti da un primo blocchetto 16a che è accoppiato, in modo scorrevole, lungo la direzione di traslazione 12, con una sede 32a, definita sulla faccia della prima ganascia 19a rivolta verso la seconda ganascia 19b, e da un secondo blocchetto 16b, che è accoppiato, in modo scorrevole lungo la direzione di traslazione 12, con una sede 32b, definita sulla faccia della seconda ganascia 19b rivolta verso la prima ganascia 19a.
Preferibilmente, i blocchetti 15a, 15b, 16a, 16b sono accoppiati con le sedi 31a, 32a, 31b, 32b mediante accoppiamenti a coda di rondine.
Lo scorrimento verso il basso dei blocchetti 15a, 15b, 16a, 16b relativamente alle ganasce 19a, 19b dell'organo a pinza 4, è delimitato dal fondo della rispettiva sede 31a, 31b, 32a, 32b. Lo scorrimento verso l'alto dei blocchetti 15a, 16a relativamente alla prima ganascia 19a dell'organo a pinza 4 è libero.
Lo scorrimento verso l'alto dei blocchetti 15b, 16b relativamente alla seconda ganascia 19b è delimitato da riscontri 33b, 34b che sono associati alla seconda ganascia 19b dell'organo a pinza 4 e che sono regolabili parallelamente alla direzione di traslazione 12 in modo tale da consentire di variare la corsa di scorrimento in direzione della forma 3 consentita a tali blocchetti 15b, 16b.
I riscontri 33b, 34b sono definiti dall'estremità inferiore di grani filettati 35b, 36b che sono inseriti all'interno di una squadretta 37 che è fissata alla seconda ganascia 19b e che si protende superiormente ai blocchetti 15b, 16b. Mediante l'avvitamento dei grani filettati 35b, 36b nella squadretta 37 è possibile variare la posizione dei riscontri 33b, 34b lungo la direzione di traslazione 12. Qualora richiesto, questi grani filettati potranno addirittura bloccare lo scorrimento del relativo blocchetto 15b o 16b.
E' da notare che, nella forma di esecuzione illustrata, sono previste due zone di presa 13 e 14, ciascuna definita da una coppia di blocchetti, rispettivamente 15a, 15b e 16a, 16b, ma il numero delle zone di presa e quindi delle coppie di blocchetti che definiscono tali zone di presa potrà variare a seconda delle esigenze di diversificazione del tensionamento operato dall'organo a pinza 4 sulla tomaia 5.
Le facce reciprocamente affacciate dei blocchetti 15a, 15b, 16a, 16b, che costituiscono gli organi di presa, sono opportunamente sagomate e complementari in modo tale da accoppiarsi reciprocamente con l'interposizione della tomaia 5.
Nella forma di esecuzione illustrata, si è previsto di delimitare la corsa verso l'alto dei blocchetti 15b, 16b, ma, in alternativa, si potrà prevedere di delimitare la traslazione degli organi di presa 15a, 16a posti sulla prima ganascia 19a in quanto, essendo i blocchetti 15a, 15b e 16a, 16b, durante il funzionamento del dispositivo, in contatto tra loro tramite l'interposizione della tomaia 5, l'arresto di un blocchetto provoca automaticamente l'arresto del blocchetto ad esso affacciato che coopera con esso nel definire la rispettiva zona di presa 13 o 14.
Ovviamente, si potrà prevedere anche di delimitare la corsa verso l'alto sia dei blocchetti 15a, 16a sia dei blocchetti 15b, 16b.
Lo scorrimento degli organi di presa 15a, 15b, 16a, 16b verso il basso all'interno della rispettiva ganascia 19a, 19b, nella forma di esecuzione illustrata, è ottenuto semplicemente per gravità, ma potranno essere previsti mezzi elastici, ad esempio molle interposte tra la squadretta 37 e gli organi di presa, che riportano tali organi di presa verso il basso nella condizione a riposo.
Il cilindro fluidodinamico 25 è incernierato, in corrispondenza della sua estremità inferiore, alla struttura di sostegno 2 in modo tale da consentire di variare l'inclinazione dell'asse del cilindro fluidodinamico 25 relativamente all'asse longitudinale della forma 3.
Sempre per questo motivo, la slitta 20 è collegata, attraverso una squadra 40 alla stessa struttura di sostegno 2 e tale squadra 40 è collegata al montante 8 attraverso un'asola 41 ed una vite di bloccaggio 42 che consente di spostare la squadra 40 lungo una direzione orizzontale. La slitta 20 presenta un braccio 43 che è scorrevole lungo un'asola 44 anch'essa definita nella squadra 40. L'orientamento dell'asola 44 può essere variato in modo tale da portare tale asola 44 in posizione parallela all'asse del cilindro fluidodinamico 25 mediante un braccio di regolazione 45, in modo di per sè noto.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è il seguente. Inizialmente, le ganasce 19a, 19b di ciascuna coppia di ganasce sono aperte e lo stelo del pistone del cilindro fluidodinamico 25 si trova in corrispondenza del fine-corsa superiore. In queste condizioni, una tomaia 5, eventualmente rivestita internamente da una fodera, viene calzata sulla forma 3 in modo tale che i due lembi opposti della tomaia 5 risultino posizionati tra le ganasce 19a, 19b di ciascuna coppia di ganasce, come illustrato nelle figure 1 e 2.
Successivamente, viene azionato il cilindro fluidodinamico 25 provocando la traslazione verso il basso dello stelo 27 del suo pistone. La parte iniziale di questa traslazione del pistone del cilindro fluidodinamico 25, provoca la chiusura delle ganasce 19b contro le ganasce 19a pinzando il lembo della tomaia 5 interposto tra tali ganasce, come illustrato nella figura 3. L'ulteriore abbassamento del pistone del cilindro fluidodinamico 25, provoca la traslazione verso il basso della slitta 20 e quindi ottiene il tensionamento della tomaia 5 sulla forma 3. A seguito di questo tensionamento, gli organi di presa 15a, 15b, 16a, 16b traslano verso l'alto della quantità che è consentita loro dalla posizione dei riscontri 33b, 34b, come illustrato nelle figure 4, 7, 9.
Lo spostamento verso l'alto degli organi di presa, subordinatamente alla posizione dei riscontri 33b, 34b, riduce corrispondentemente il tensionamento operato da tali mezzi di presa sulla tomaia 5. Posizionando questi riscontri diversamente uno dall'altro, è possibile differenziare l'entità della traslazione verso l'alto consentita alle coppie di organi di presa che definiscono le varie zone di presa. In questo modo, è possibile diversificare, da zona a zona, per tante quante sono le coppie di organi di presa che definiscono altrettante zone di presa della tomaia 5, il tensionamento della tomaia 5 modulando tale tensionamento a seconda della conformazione della forma 3 e della deformabilità della tomaia 5. Nella forma di esecuzione illustrata, sono previste due zone di presa 13 e 14, e quindi è possibile diversificare, da una zona all'altra zona, il grado di tensionamento imposto alla tomaia 5.
Grazie a questo fatto, si ottiene un'ottima adesione della tomaia 5 alla zona della forma 3 corrispondente allo sperone e quindi si evita efficacemente l'insorgere di raggrinzamenti della tomaia 5 e dell'eventuale fodera anche nel caso di tomaie scarsamente deformabili e di una conformazione della zona della forma, corrispondente allo sperone, con raggi di curvatura ridotti.
Successivamente, qualora il dispositivo sia montato su una macchina garbatrice, viene eseguita la modellatura a freddo o l'accoppiamento a caldo dello sperone tra la fodera e la tomaia, mediante un cuscino formatore, in modo di per sè noto.
Al termine del tensionamento, il pistone del cilindro fluidodinamico 25 viene nuovamente portato verso l'alto in modo tale da provocare l'apertura delle ganasce 19a, 19b dell'organo a pinza 4 e quindi il rilascio della tomaia 5.
Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto, consentendo di diversificare, da zona a zona, il tensionamento imposto alla tomaia calzata sulla forma, consente di ottenere un'ottima adesione della tomaia alla forma anche nel caso di tomaie poco deformabili e/o di forme con sagomature con raggi di curvatura ridotti.
Benché il dispositivo secondo il trovato sia stato concepito per essere montato su una macchina garbatrice per operare il tensionamento di una tomaia rivestita internamente con una fodera e con uno sperone interposto tra tomaia e fodera nella zona del tallone, potrà più generalmente essere utilizzato per operare il tensionamento di una tomaia su una forma.
Il dispositivo, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (8)

  1. R IV E N D I C A Z IO N I 1. Dispositivo per il tensionamento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature, particolarmente per macchine garbatrici, comprendente una struttura di sostegno supportante una forma ed un organo a pinza provvisto di ganasce mobili a comando in reciproco avvicinamento e allontanamento per impegnarsi e disimpegnarsi con un lembo di una tomaia calzata su detta forma, essendo previsti mezzi di traslazione di detto organo a pinza lungo una direzione di traslazione in allontanamento da detta forma per operare il tensionamento della tomaia calzata su detta forma ed impegnata dalle ganasce di detto organo a pinza, caratterizzato dal fatto che la porzione di detto organo a pinza destinata ad impegnarsi con la tomaia è suddivisa in almeno due zone di presa e almeno una di queste due zone di presa è definita da organi di presa supportati scorrevolmente dalla restante parte del corpo dell'organo a pinza lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di traslazione, essendo previsti mezzi di delimitazione della corsa di scorrimento di detti organi di presa relativamente alla restante parte del corpo dell'organo a pinza; detti organi di presa, all'atto della traslazione di detto organo a pinza in allontanamento da detta forma, essendo mobili relativamente al corpo dell'organo a pinza in direzione di detta forma per ridurre l'effetto di tensionamento sulla porzione della tomaia impegnata con essi.
  2. 2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di delimitazione della corsa di scorrimento degli organi di presa comprendono riscontri associati a detto corpo dell'organo a pinza e regolabili parallelamente a detta direzione di traslazione per variare la corsa di scorrimento consentita a detti organi di presa.
  3. 3. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che dette ganasce dell'organo a pinza comprendono almeno una coppia di ganasce composta da una prima ganascia fissata ad una slitta scorrevole a comando lungo guide parallele a detta direzione di traslazione e da una seconda ganascia affacciata a detta prima ganascia e connessa all'estremità di un braccio incernierato a detta slitta attorno ad un asse di incernieramento, essendo previsti mezzi di azionamento collegati a detto braccio e comandabili per attuare la rotazione di detto braccio attorno a detto asse di incernieramento relativamente a detta slitta per avvicinare o allontanare la seconda ganascia alla prima ganascia di detta coppia di ganasce .
  4. 4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette ganasce dell'organo a pinza comprendono due coppie di ganasce impegnabili con i lembi della tomaia su due lati, opposti tra loro, di detta forma; ciascuna coppia di ganasce essendo composta da una prima ganascia fissata a detta slitta e da una seconda ganascia affacciata a detta prima ganascia e connessa all'estremità di un relativo braccio incernierato a detta slitta attorno ad un asse di incernieramento,· essendo previsti mezzi di azionamento collegati a detti bracci e comandabili per attuare la rotazione contemporanea di detti bracci attorno al rispettivo asse di incernieramento relativamente a detta slitta per avvicinare o allontanare la seconda ganascia alla prima ganascia di dette due coppie di ganasce.
  5. 5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti. caratterizzato dal fatto che detti organi di presa comprendono un primo blocchetto ed un secondo blocchetto accoppiati scorrevolmente, lungo detta direzione di traslazione, con sedi definite sulle facce reciprocamente affacciate di detta prima ganascia e di detta seconda ganascia.
  6. 6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo blocchetto e detto secondo blocchetto sono accoppiati con le sedi definite in detta prima ganascia e in detta seconda ganascia mediante un accoppiamento a coda di rondine.
  7. 7. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le facce reciprocamente affacciate di detti blocchetti sono sagomate e complementari per accoppiarsi reciprocamente con l'interposizione della tomaia.
  8. 8. Dispositivo per il tensionamento di tomaie su una forma per macchine per la produzione di calzature, particolarmente per macchine garbatrici, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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