ITMI20001852A1 - Dispositivo ossigenatore del sangue in circuito extracorporeo. - Google Patents

Description

DISPOSITIVO OSSIGENATORE DEL SANGUE IN CIRCUITO EXTRACORPO-REO.

DESCRIZIONE

Il trovato si riferisce ad un dispositivo ossigenatore del sangue in circuito extracorporeo.-E' noto che nei circuiti extracorporei percorsi dal sangue durante le operazioni chirurgiche è presente un dispositivo ossigenatore che ha la funzione di cedere ossigeno al sangue ricevuto dal paziente tramite una linea denominata linea venosa per restituirlo al paziente tramite una linea denominata linea arteriosa.-La struttura dell'ossigenatore è tale da delimitare una porzione di spazio contenente capillari realizzati in membrana microporosa che convogliano ossigeno e sono lambiti esternamente dal sangue che percorre la detta porzione di spazio, e sono anche presenti ossigenatori che comprendono inglobato uno scambiatore di calore destinato ad essere percorso dal sangue prima di entrare nell'ossigenatore per essere mantenuto alla giusta temperatura.-Sovente sulla linea arteriosa è presente un filtro, denominato appunto filtro arterioso, che ha la funzione di trattenere eventuali bollicine d'aria presenti nel sangue per evitare che queste rimangano contenute nel sangue che ritorna al paziente, ma questa presenza può essere fonte di problemi per gli operatori ove si consideri l’intrinseca complessità del circuito extracorporeo nel quale il filtro arterioso va ad inserirsi.-Compito del presente trovato è allora quello di realizzare un dispositivo ossigenatore del sangue che consenta di ottenere una buona semplificazione del circuito extracorporeo, ed offra la massima sicurezza nell'evitare che bollicine d'aria possano essere contenute nel sangue di ritorno al paziente.-Il compito proposto viene raggiunto da un dispositivo ossigenatore del sangue, secondo il trovato, comprendente una prima struttura atta alla delimitazione di una porzione di spazio contenente capillari realizzati in membrana microporosa che convogliano ossigeno e sono lambiti esternamente dal sangue che percorre la detta porzione di spazio tra un raccordo d'entrata collegato con la linea,venosa del circuito extracorporeo ed un raccordo d'uscita, caratterizzato dalla presenza di una seconda struttura monoliticamente connessa contigua alla prima e atta al contenimento di mezzi di filtrazione del sangue che suddividono la porzione di spazio da essa delimitata in una camera di distribuzione del sangue dotata di spurgo dell'aria ed in comunicazione con il raccordo d'uscita della prima struttura, ed una camera di raccolta del sangue dotata di raccordo d'uscita connesso con la linea arteriosa del circuito extracorporeo.-Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:

- la figura 1 rappresenta il trovato in vista prospettica: - la figura 2 rappresenta una sezione del trovato con un piano longitudinale;

- la figura 3 rappresenta la sezione col piano trasversale III-III di figura 2;

- le figure 4 e 5 rappresentano le sezioni rispettivamente col piano IV-IV e col piano V-V di figura 2;

- la figura 6 rappresenta un componente del filtro;

- la figura 7 rappresenta una vista prospettica del filtro; - la figura 8 rappresenta una vista di fianco del filtro posizionato come nella figura 2.-Con riferimento alle suddette figure, è indicato globalmente con 1 il dispositivo che comprende monoliticamente connesse una prima struttura indicata globalmente con 2 ed una seconda struttura indicata globalmente con 3.-La struttura 2, che costituisce l'ossigenatore vero e proprio, comprende le pareti cilindriche 4 e 5 atte alla delimitazione della porzione di spazio 6 contenente in modo noto capillari realizzati in membrana microporosa che convogliano ossigeno, ed a contenere nel proprio ambito lo scambiatore di calore, pure noto, indicato globalmente con 7, che comprende il raccordo d'entrata 8 atto ad essere collegato alla linea venosa del circuito extracorporeo.-Il sangue entra nello scambiatore 7 attraverso il raccordo 8, lo percorre, e si porta al raccordo 9 d'entrata nella porzione di spazio 6 ove lambisce dall'esterno i capillari ivi contenuti fino ad arrivare, ormai ossigenato, al raccordo d'uscita 10 situato nella posizione più elevata per garantire lo spurgo di bollicine d'aria, il tutto secondo le frecce visibili nelle figure.-Monoliticamente connessa alla prima struttura 2 ora descritta è presente la struttura indicata globalmente con 3 che svolge la funzione di filtro arterioso e che ora viene descritta nei particolari.-Detta struttura 3 presenta forma anulare e delimita al proprio interno una porzione di spazio che comprende una camera di distribuzione sangue 11, una zona intermedia 12 comprendente mezzi di filtrazione, ed una camera di raccolta sangue 13.-La camera di distribuzione sangue 11 è connessa con il raccordo 10 di uscita del sangue dalla prima struttura in corrispondenza di una zona che presenta la cresta 14 atta alla suddivisione del flusso di sangue nei due semianelli che si sviluppano da parti opposte rispetto al detto raccordo fino alla zona diametralmente opposta ove è presente lo spurgo dell'aria 15.-I detti semianelli, come risulta chiaramente dalle figure, presentano dimensione di base costante ed altezza decrescente dalla zona ove è presente il detto raccordo 10, ove la sezione di passaggio del sangue risulta maggiorata rispetto alla sezione del raccordo stesso, per un certo tratto, per poi aumentare fino ad un valore massimo in corrispondenza dello spurgo dell'aria 15.-Ne deriva una situazione per cui il sangue, dopo aver rallentato la propria velocità all'ingresso nella struttura 3 con inizio di separazione di eventuali bollicine d’aria in esso contenute, accelera per un certo tratto favorendo il trasporto di dette bollicine che così non corrono il rischio di rimanere bloccate nel sangue, ed infine di nuovo rallenta in prossimità dello spurgo ponendosi nelle migliori condizioni per la definitiva separazione di bollicine che escono dallo spurgo stesso.-Nel caso in cui la quantità di bollicine d'aria presente nel sangue sia scarsa, il trattamento fluodinamico descritto può risultare sufficiente alla completa eliminazione delle stesse.-Se invece detta quantità è notevole, provvederà il filtro che ora si descrive a completarne l'eliminazione dal sangue prima che questi ritorni al paziente.

I mezzi di filtrazione del sangue contenuti nella zona 12 comprendono la membrana filtrante 16 supportata dalla gabbietta anulare 17 comprendente cavallotti radiali filiformi come 18 derivati monoliticamente dal basamento 19 a larghezza costante.-II sangue, dopo aver attraversato i mezzi filtranti descritti, passa alla camera di raccolta inferiore 13 dotata di raccordo d'uscita 20 atto ad essere connesso con la linea arteriosa del circuito extracorporeo; detta camera d'uscita presenta larghezza costante verso la zona 12 ed altezza progressivamente crescente verso la zona ove è presente il raccordo d'uscita 20 al quale il sangue è indirizzato dalla cresta 21.-II trovato descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; così ad esempio 1'ossigenatone vero e proprio, che nella forma di realizzazione descritta ricalca il contenuto del brevetto italiano 1271104 a nome della stessa richiedente, potrà essere di tipo qualsiasi.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo ossigenatore del sangue in circuito extracorporeo, comprendente una prima struttura atta alla delimitazione di una porzione di spazio contenente capillari realizzati in membrana microporosa che convogliano ossigeno e sono lambiti esternamente dal sangue che percorre la detta porzione di spazio tra un raccordo d'entrata collegato con la linea venosa del circuito extracorporeo ed un raccordo d'uscita, caratterizzato dalla presenza di una seconda struttura monoliticamente connessa contigua alla prima e atta al contenimento di mezzi di filtrazione del sangue che suddividono la porzione di spazio da essa delimitata in una camera di distribuzione del sangue dotata di spurgo dell'aria ed in comunicazione con il raccordo d’uscita della prima struttura, ed una camera di raccolta del sangue dotata di raccordo d'uscita connesso con la linea arteriosa del circuito extracorporeo.-2) Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che il raccordo d'uscita della prima struttura in comunicazione con la seconda struttura è situato nella posizione più elevata di detta prima struttura.-3) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che la sezione della camera di distribuzione del sangue compresa nell'ambito della seconda struttura presenta. In corrispondenza del raccordo d'uscita del sangue dalla prima struttura, dimensione maggiorata rispetto a quella della sezione del detto raccordo, per poi diminuire progressivamente nel senso del moto del sangue in detta camera di distribuzione, e di nuovo aumentare fino alla zona ove è presente lo spurgo dell'aria.-4) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che la sezione della camera di raccolta del sangue compresa nell'ambito della seconda struttura aumenta progressivamente avvicinandosi alla zona ove è presente il raccordo d'uscita.-5) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di filtrazione del sangue compresi nell'ambito della seconda struttura comprendono una membrana filtrante supportata da una gabbietta comprendente cavallotti filiformi monoliticamente derivati da un basamento.-6) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, comprendente una prima struttura di contenimento dei capillari di forma cilindrica, atta ad accogliere nel proprio ambito uno scambiatore di calore che riceve il sangue dalla linea venosa del circuito extracorporeo e lo porta al raccordo d'entrata della detta prima struttura, caratterizzato dal fatto che la seconda struttura è monoliticamente connessa alla periferia della prima struttura presentando forma anulare atta alla delimitazione di una porzione di spazio comprendente: - una camera di distribuzione sangue disposta superiormente connessa con il raccordo d’uscita dalla prima struttura in corrispondenza di una zona che presenta una cresta atta alla suddivisione del flusso del sangue nei due semianelli che si sviluppano da parti opposte rispetto al detto raccordo fino alla zona diametralmente opposta ove è presente 10 spurgo dell’aria, i detti semianelli di detta camera di distribuzione sangue presentando dimensione di base costante ed altezza decrescente dal detto raccordo per un certo tratto, per poi aumentare fino ad un valore massimo in corrispondenza dello spurgo dell'aria; - una zona intermedia atta a ricevere il sangue dalla camera di distribuzione superiore, contenente i.mezzi di filtrazione del sangue comprendenti una membrana filtrante supportata da una gabbietta anulare comprendente cavallotti radiali filiformi monoliticamente derivati da un basamento anulare di larghezza costante; - una camera di raccolta sangue inferiore atta a ricevere 11 sangue dai superiori mezzi di filtrazione e dotata di raccordo d’uscita del sangue connesso con la linea arteriosa del circuito extracorporeo, detta camera presentando larghezza costante in corrispondenza dell'apertura verso i sovrastanti mezzi di filtrazione, ed altezza progressivamente crescente verso la zona ove è presente il detto raccordo d'uscita, dotata di cresta atta ad indirizzare il sangue al detto raccordo.