ITMC20130057A1 - Stendibiancheria. - Google Patents

Stendibiancheria.

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ITMC20130057A1
ITMC20130057A1 IT000057A ITMC20130057A ITMC20130057A1 IT MC20130057 A1 ITMC20130057 A1 IT MC20130057A1 IT 000057 A IT000057 A IT 000057A IT MC20130057 A ITMC20130057 A IT MC20130057A IT MC20130057 A1 ITMC20130057 A1 IT MC20130057A1
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IT
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grid
notches
butterfly
clothesline
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IT000057A
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Alessio Nerla
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    • DTEXTILES; PAPER
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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Crystals, And After-Treatments Of Crystals (AREA)

Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“STENDIBIANCHERIA”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto uno stendibiancheria a mensola, del tipo di quelli che vengono utilizzati in appoggio sui radiatori per termosifoni , piuttosto che su parapetti di terrazzi e balconi .
Questa tipologia di stendibiancheria a mensola è spesso corredato di una griglia di prolunga a ribalta, incernierata alla griglia principale , vale a dire alla griglia provvista di mezzi di aggancio, per il suo supporto a sbalzo, ad un radiatore o ad un parapetto .
In una prima versione costruttiva, la griglia di prolunga è inseparabilmente agganciata alla griglia principale mediante perni di fulcraggio che fungono anche da collegamento stabile e indissolubile.
I costi di realizzazione di questo primo modello di stendibiancheria a mensola risentono significatamente degli oneri di assemblaggio delle due griglie, quella principale e quella di prolunga, che naturalmente sono a carico della ditta produttrice.
Proprio al fine di eliminare detti costi di assemblaggio, è stato già progettato e prodotto un secondo modello di stendibiancheria a mensola, corredato di mezzi di innesto rapido, che consentono di accoppiare e disaccoppiare le due griglie con modalità operative talmente semplici da poter affidare detto intervento all’utilizzatore finale , che può, così decidere, di volta in volta, se montare o meno la griglia di prolunga .
Detti mezzi di innesto consistono in profili uncinati ricavati piegando i tratti terminali di alcuni dei correnti metallici che concorrono alla formazione del telaio della griglia di prolunga o della griglia principale .
Anche questo secondo modello di stendibiancheria a mensola non è , però, esente da inconvenienti, non riscontrabili nella sua fase di costruzione, quanto piuttosto durante il suo utilizzo.
Con ciò si intende fare riferimento a detti mezzi di innesto, le cui caratteristiche di rapidità e semplicità d’uso - seppur molto apprezzate al momento di agganciare la griglia di prolunga a quella principale - non garantiscono affidabilità durante l’impiego dello stendibiancheria .
E’ stato, infatti, riscontrato che nel momento in cui lo stendibiancheria, completo di griglia di prolunga, entra in oscillazione - o a seguito di un accidentale urto o per l’effetto di forti raffiche di vento – è facile che possa verificarsi lo sganciamento indesiderato della griglia di prolunga che precipita a terra con tutto il suo carico di bucato.
Questa possibile evenienza limita il reale campo di applicazione di questo secondo modello di stendibiancheria a mensola, che viene quasi sempre utilizzato in appoggio su radiatori di termosifoni, e solo raramente a sbalzo da parapetti di balconi o terrazzi, dal momento lo sganciamento indesiderato della griglia di prolunga, in simili casi, comporterebbe anche la scomodità ed il fastidio del recupero della stessa e del bucato con essa precipitato, potendo addirittura diventare un evento rischioso in grado di procurare danni a cose o persone, laddove la griglia di prolunga dovesse cadere da terrazzi di elevata altezza .
Dall’osservazione critica di questo stato dell’arte nasce la presente invenzione , il cui scopo principale è quello di mutuare i vantaggi specifici dei due modelli di stendibiancheria, già noti, sopra descritti, senza però presentare i relativi inconvenienti .
In altre parole scopo principale dell’invenzione è quello progettare un nuovo modello di stendibiancheria a mensola, comprendente una griglia principale ed una griglia di prolunga, il cui assemblaggio possa essere demandato all’utilizzatore finale, così da sollevare la ditta produttrice dall’operazione di montaggio e dei relativi costi.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello progettare un nuovo modello di stendibiancheria a mensola, dalla prerogativa appena sopra sottolineata, il quale sia corredato di mezzi di incernieramento fra le due griglie, che, una volta montati dall’utente finale, sono in grado di garantire il loro stabile e inseparabile accoppiamento ,
Tutti questi obiettivi sono stati raggiunti dallo stendibiancheria secondo la presente invenzione, le cui caratteristiche innovative sono puntualizzate nelle allegate rivendicazioni . Lo stendibiancheria in parola comprende:
- una prima griglia o “griglia principale”, avente sagoma rettangolare e corredata di convenzionali mezzi di aggancio a parapetti di terrazzi o radiatori di termosifoni ;
- una seconda griglia o “ griglia di prolunga”, avente pure sagoma rettangolare, ma di larghezza inferiore a quella della prima griglia e recante lateralmente una coppia contrapposta di uncini a sbalzo, atti ad essere agganciati ad un “filo” della prima griglia , intendendo per “filo” i tondini metallici ai quali viene appeso il bucato ;
- una coppia di identici morsetti, fra le cui ganasce può essere racchiuso ed imprigionato uno di detti uncini a sbalzo, pur lasciandogli la libertà di ruotare attorno al filo della prima griglia , al quale risulta agganciato .
All’utente finale è dunque demandato il semplice compito di : - agganciare, prima, detti uncini a sbalzo della seconda griglia ad un filo della prima griglia ;
- racchiudere ed imprigionare, poi, ogni uncino a sbalzo entro uno degli anzidetti morsetti .
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la fig. 1 mostra, con un disegno schematico ed in assonometria, lo stendibiancheria in parola, con la griglia di prolunga agganciata inseparabilmente alla griglia principale. - la fig. 1A è un gradimento di un particolare di fig.1;
- le figg. 2A e 2B mostrano, con una rappresentazione assonometrica , la prima ganascia del morsetto anzidetto, vista da due differenti angolazioni
- le figg. 3A e 3B mostrano, con una rappresentazione assonometrica , la seconda ganascia del morsetto anzidetto, vista da due differenti angolazioni.
- le figure da 4 a 7 mostrano la sequenza delle fasi di montaggio di ciascun morsetto .
- la fig. 8 mostra il mezzo di serraggio dei morsetti anzidetti, Con riferimento alla fig.1, lo stendibiancheria (A) in parola comprende una prima griglia o “griglia principale” (1), formata da un telaio perimetrale (1a) di supporto per una serie parallela di fili (1b) , ai quali appendere il bucato .
Detta prima griglia (1) è corredata di convenzionali mezzi di aggancio (1c) a parapetti di terrazzi o radiatori di termosifoni ; Lo stendibiancheria (A) in parola comprende, altresì, una seconda griglia o “ griglia di prolunga” (2) , il cui telaio (2a) ha pure sagoma rettangolare, ma presenta una larghezza (L) inferiore a quella della prima griglia (1).
Detto telaio (2a) reca lateralmente una coppia contrapposta di uncini a sbalzo (2c), atti ad essere agganciati ad un “filo” (1b) della prima griglia (1).
Nella preferita forma di realizzazione del trovato, detta telaio (2a) è realizzato con un tondino metallico che viene piegato a portale, in maniera tale da poter in esso distinguere una traversa (T) ed una coppia parallela e contrapposta di piedritti (P) , fra i quali vengono fissati i fili (2b) , che assumono dunque una direzione parallela alla traversa (T) :
Detti uncini (2c) vengono ottenuti ripiegando a “U” i due tratti terminali dei piedritti (P), come si può verificare dall’osservazione di fig.4.
Lo stendibiancheria (A) in parola comprende, infine, una una coppia di identici morsetti (3), fra le cui ganasce può essere racchiuso ed imprigionato uno di detti uncini a sbalzo (2c), pur lasciandogli la libertà di ruotare attorno al filo (1b) della prima griglia (1) , al quale risulta agganciato .
Più precisamente ogni morsetto (3) è formato da due ganasce (40 e 50), aventi la stessa sagoma, e da un mezzo di serraggio (4) delle ganasce (40 e 50) .
Le fig.2A e 2B mostrano rispettivamente la faccia interna e la faccia esterna di detta prima ganascia (40).
La prima ganascia (40) consiste in un semiguscio piatto, avente sagoma rettangolare con un lato corto arrotondato ad arco di semicirconferenza; siffatta prima ganascia (40) presenta un gancio (41) in corrispondenza della sua prima estremità arrotondata (40a) .
La faccia interna (40b) di detta prima ganascia (40) è circoscritta da una sponda perimetrale (42) , che si interrompe soltanto per due brevi tratti, l’uno (43) che coincide con l’imboccatura del gancio (41), l’altro (44) , dislocato in corrispondenza della seconda estremità (40c) della ganascia (40), opposta all’anzidetta prima estremità arrotondata (40a).
Al centro della prima ganascia (40) è ricavata un’asola a “farfalla” (45) , in seno alla quale è possibile distinguere un foro circolare centrale (45a) , dal quale si diramano radialmente e da parti diametralmente contrapposte , due intagli (45b) a coda di rondine.
In corrispondenza della prima estremità arrotondata (40a) è altresì ricavato un nasello (46) , recante un foro (46a) e sporgente dalla faccia interna (40b) , secondo una direzione ortogonale al piano di giacenza della prima ganascia (40) .
Da detta faccia interna (40a) aggetta un collare cilindrico (47) , dislocato in prossimità di detta seconda estremità (40c) della prima ganascia (40) .
Sulla faccia esterna (40d) della prima ganascia (40) è presente un disco in rilievo (48), concentrico al foro circolare (45a) dell’asola a farfalla (45) ed avente un diametro maggiore della lunghezza di detta asola a farfalla (45), i cui intagli (45b) risultano conseguentemente ricompresi all’interno di detto disco (48).
Detto disco (48) reca una coppia diametralmente contrapposta di nicchie (49) conformi a detti intagli (45b) , ma sfalsati di 90° rispetto a quest’ultimi.
In altre parole si potrebbe dire che detto disco (48) presenta un’incisione “a croce di malta”, due bracci della quale coincidono con gli intagli passanti (45b) dell’asola a farfalla (45), mentre gli altri suoi due bracci coincidono con le anzidette nicchie (49).
La seconda ganascia (50) consiste in un semiguscio piatto , avente sagoma specularmente identica alla prima ganascia (40), e che, come tale, presenta pure, in corrispondenza della sua prima estremità arrotondata (50a), un gancio (51) .
La faccia interna (50b) di detta seconda ganascia (50) è circoscritta da una sponda perimetrale (52) , che si interrompe soltanto per due brevi tratti, l’uno (53) che coincide con l’imboccatura del gancio (51), l’altro (54), dislocato in corrispondenza della seconda estremità (50c) della ganascia (50), opposta all’anzidetta prima estremità arrotondata (50a). Al centro della seconda ganascia (50) è ricavata un’asola a farfalla (55) , in seno alla quale è possibile distinguere un foro circolare centrale (55a), dal quale si diramano radialmente e da parti diametralmente contrapposte due intagli (55b) a coda di rondine.
In corrispondenza di detta prima estremità (50a) è altresì ricavato un dente (56) , sporgente secondo una direzione parallela al piano di giacenza della ganascia (50), essendo detto dente (56) atto ad infilarsi entro il foro (46a) del nasello (46) della prima ganascia (40) .
Da detta faccia interna (50b) aggetta un piolo cilindrico (57) , dislocato in prossimità di detta seconda estremità (50c) della seconda ganascia (50), essendo detto piolo (56) atto ad infilarsi entro il collare (47) anzidetto della prima ganascia (40) .
Sulla faccia esterna (50d) della seconda ganascia (50) è presente un disco in rilievo (58), concentrico al foro circolare (55a) dell’asola a farfalla (55) ed avente un diametro maggiore della lunghezza di detta asola a farfalla (55), i cui intagli (55b) risultano conseguentemente ricompresi all’interno di detto disco (58).
Detto disco (58) reca una coppia diametralmente contrapposta di nicchie (59) conformi a detti intagli (55b) , ma sfalsati di 90° rispetto a quest’ultimi.
In altre parole si potrebbe dire che detto disco (58) presenta un’incisione “a croce di malta”, due bracci della quale coincidono con gli intagli passanti (55b) dell’asola a farfalla (55), mentre gli altri suoi due bracci coincidono con le anzidette nicchie (58).
Ciò premesso si può già intuire che accoppiando le due ganasce (40,50) si assiste :
- all’inserimento del dente (56) della seconda ganascia (50) nel foro (46a) del nasello (46) della prima ganascia (40);
- all’inserimento del piolo (57) della seconda ganascia (50) nel collare (47) della prima ganascia (40);
- all’interfacciamento dell’asola a farfalla (55) della seconda ganascia (50) con l’asola a farfalla (45) della prima ganascia (40);
- all’interfacciamento dell’imboccatura (53) del gancio (51) della seconda ganascia (50) con l’imboccatura (43) del gancio (41) della prima ganascia (40);
- all’interfacciamento dell’intaglio (54) della seconda ganascia (50) con l’intaglio (44) della prima ganascia (40); - alla attestazione in battuta della sponda (52) della seconda ganascia (50) contro la sponda (42) della prima ganascia (40). Al fine di rendere stabile l’accoppiamento fra le ganasce (40 e 50) di ciascun morsetto (3) è previsto detto mezzo di serraggio (4) - mostrata in fig. 8 - che consiste in una speciale vite , in seno alla quale è possibile distinguere :
- una testa circolare (4a), con tacca diametrale ;
- un gambo cilindrico (4b) ;
- una coppia diametralmente contrapposta di denti flessibili (4c), sagomati a coda di rondine e dislocati all’estremità del gambo (4b), ciascuno dei quali presenta un bordo di attacco smussato (4c’) .
Va precisato che il diametro del gambo (4b) è pari a diametro dei fori circolari (45a,55a) , mentre i denti (4c) sono dimensionalmente identici agli intagli a coda di rondine (45b,55b).
Con particolare riferimento alle figure da 4 a 7 viene ora descritta la sequenza operativa per il serraggio della griglia di prolunga (2) alla prima griglia (1).
Dopo aver agganciato gli uncini (2c) della griglia di prolunga (2) ad un filo (1b) della prima griglia (1), ciascun uncino (2c) viene insediato all’interno della prima ganascia (40) , in modo tale che il piedritto (P) della griglia di prolunga (2) si vada ad insediare dentro l’intaglio (44) di detta prima ganascia (40) , come mostrato in fig. 4,
Successivamente la seconda ganascia (50) viene accoppiata alla prima ganascia (40), provvedendo innanzitutto all’inserimento del dente (56) della seconda ganascia (50) nel foro (46a) del nasello (46) della prima ganascia (40), per poi ruotare e attestare la seconda ganascia (50) contro la prima (40) come mostrato in fig.5.
A questo punto bisogna infilare la vite (4) attraverso le asole a farfalla (45,55), fino a portare in battuta la testa (4a) della vite (4) medesima contro il disco (58) della seconda ganascia 50), come indicato nella fig. 6, per ruotare di 90° la vite (4) affinchè i suoi denti (4c) possano raggiungere ed andare ad incastrarsi con scrocco entro le nicchie (49) ricavate sul disco (48) della prima griglia (1) , come mostrato in fig. 7, dove è disegnata schematicamente anche una moneta (M) con cui porre in rotazione la vite (4), corredata all’uopo di un tacca diametrale (4a’) sulla sua testa (4a) .
Nella preferita forma di realizzazione del’invenzione i morsetti (3) e la vite (4) sono ottenuti per stampaggio in materiale plastico .

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Stendibiancheria del tipo comprendente - una prima griglia o “griglia principale” (1), formata da un telaio perimetrale (1a) di supporto per una serie parallela di fili (1b) , ai quali appendere il bucato e corredata di convenzionali mezzi di aggancio (1c) a parapetti di terrazzi o radiatori di termosifoni ; - una seconda griglia o “ griglia di prolunga” (2) , il cui telaio (2a) ha pure sagoma rettangolare, ma presenta una larghezza (L) inferiore a quella della prima griglia (1) e reca lateralmente una coppia contrapposta di uncini a sbalzo (2c), atti ad essere agganciati ad un “filo” (1b) della prima griglia (1); stendibiancheria (A) caratterizzato per il fatto di comprendere : - una coppia di identici morsetti (3), fra le cui ganasce (40 e 50) può essere racchiuso ed imprigionato uno di detti uncini a sbalzo (2c), pur lasciandogli la libertà di ruotare attorno al filo (1b) della prima griglia (1) , al quale risulta agganciato ; - un mezzo di serraggio (4) di dette ganasce (40 e 50) .
  2. 2) Stendibiancheria secondo la rivendicazione precedente in cui: - detta prima ganascia (40) consiste in un semiguscio che presenta un gancio (41) in corrispondenza della sua prima estremità (40a); la faccia interna (40b) di detta prima ganascia (40) è circoscritta da una sponda perimetrale (42), che si interrompe soltanto per due brevi tratti, l’uno (43) che coincide con l’imboccatura del gancio (41), l’altro (44) , dislocato in corrispondenza della seconda estremità (40c) della ganascia (40), opposta all’anzidetta prima estremità (40a); al centro della prima ganascia (40) è ricavata un’asola a “farfalla” (45) , in seno alla quale è possibile distinguere un foro circolare centrale (45a), dal quale si diramano, radialmente e da parti diametralmente contrapposte, due intagli (45b) a coda di rondine; in corrispondenza di detta prima estremità (40a) è altresì ricavato un nasello (46), recante un foro (46a) e sporgente dalla faccia interna (40b) , secondo una direzione ortogonale al piano di giacenza della prima ganascia (40) ;da detta faccia interna (40a) aggetta un collare cilindrico (47) , dislocato in prossimità di detta seconda estremità (40c) della prima ganascia (40) . - detta seconda ganascia (50) consiste in un semiguscio piatto , avente sagoma specularmente identica alla prima ganascia (40), e che, come tale, presenta pure, in corrispondenza della sua prima estremità (50a), un gancio (51); la faccia interna (50b) di detta seconda ganascia (50) è circoscritta da una sponda perimetrale (52) , che si interrompe soltanto per due brevi tratti, l’uno (53) che coincide con l’imboccatura del gancio (51), l’altro (54) , dislocato in corrispondenza della seconda estremità (50c) della ganascia (50), opposta all’anzidetta prima estremità (50a); al centro della seconda ganascia (50) è ricavata un’asola a farfalla (55), in seno alla quale è possibile distinguere un foro circolare centrale (55a), dal quale si diramano, radialmente e da parti diametralmente contrapposte, due intagli (55b) a coda di rondine; in corrispondenza di detta prima estremità (50a) è altresì ricavato un dente (56) , sporgente secondo una direzione parallela al piano di giacenza della ganascia (50) ed atto ad agganciarsi entro il foro (46a) del nasello (46) anzidetto della prima ganascia (40); da detta faccia interna (50a) aggetta un piolo cilindrico (57) , atto ad infilarsi entro il collare (47) anzidetto della prima ganascia (40) .
  3. 3) Stendibiancheria secondo la rivendicazione precedente in cui : - detta prima ganascia (40) presenta , in corrispondenza della sua faccia esterna (40d), un disco in rilievo (48), concentrico al foro circolare (45a) dell’asola a farfalla (45) ed avente un diametro maggiore della lunghezza di detta asola a farfalla (45), i cui intagli (45b) risultano conseguentemente ricompresi all’interno di detto disco (48), il quale reca una coppia diametralmente contrapposta di nicchie (49) conformi a detti intagli (45b) , ma sfalsati di 90° rispetto a quest’ultimi. - detta seconda ganascia (50) presenta , in corrispondenza della sua faccia esterna (50d), un disco in rilievo (58), concentrico al foro circolare (55a) dell’asola a farfalla (55) ed avente un diametro maggiore della lunghezza di detta asola a farfalla (55), i cui intagli (55b) risultano conseguentemente ricompresi all’interno di detto disco (58), il quale reca una coppia diametralmente contrapposta di nicchie (59) conformi a detti intagli (55b) , ma sfalsati di 90° rispetto a quest’ultimi.
  4. 4) Stendibiancheria secondo la rivendicazione precedente in cui detto mezzo di serraggio (4) di dette ganasce (40 e 50) consiste in una speciale vite (4) , in seno alla quale è possibile distinguere : - una testa circolare (4a), con tacca diametrale (4a’); - un gambo cilindrico (4b) avente diametro pari a quello dei fori circolari (45a e 55a) delle asole a “farfalla” (45,55); - una coppia diametralmente contrapposta di denti flessibili (4c), sagomati a coda di rondine e dislocati all’estremità del gambo (4b), ciascuno dei quali presenta un bordo di attacco smussato (4c’) e dimensioni conformi a quelle degli anzidetti intagli a coda di rondine (45b,55b) .
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