ITMC20090176A1 - Contenitore per la cottura di cibi in un forno a microonde. - Google Patents

Description

“CONTENITORE PER LA COTTURA DI CIBI IN UN FORNO A MICROONDE†.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un contenitore per la cottura di cibi in un forno a microonde.

Come noto nei forni a microonde tradizionali la cottura del cibo à ̈ determinata dall'effetto riscaldante prodotto dalle microonde generate da un dispositivo chiamato magnetron.

Il tipo di cottura che ne deriva à ̈ abbastanza particolare poiché le microonde esplicano il loro effetto sull'acqua, sui lipidi e simili contenuti nei cibi in preparazione, i quali pertanto risultano cotti in modo uniforme all'interno e all'esterno.

È nata la necessità di ottenere una brunitura o doratura di alcuni cibi, sia per esigenze estetiche che per ragioni di apprezzamento culinario: va da sé infatti che alimenti quali il pane o altri sono più apprezzati quando presentano una crosta esterna dorata ed un interno meno cotto.

Si à ̈ pensato pertanto di abbinare al sistema di cottura a microonde un sistema a raggi infrarossi (comunemente detto grill) in grado di dorare la superficie dei cibi e conferire loro così un diverso sapore ed un aspetto più accattivante.

Da precisare che à ̈ possibile ottenere detto effetto di doratura solamente in corrispondenza della superficie del cibo che non risulta a contatto con il contenitore sul quale à ̈ appoggiato, dato che le resistenze elettriche emettitrici di calore sono dislocate sulla faccia superiore e/o sulle faccie laterali interne del forno a microonde.

Proprio per quest’ultimo motivo negli ultimi anni à ̈ nata una ulteriore modalità di cottura, estremamente diffusa, che prevede l'utilizzo di una particolare tipologia di contenitori, aventi diversi nomi commerciali , il più comune dei quali à ̈ “crisp†.

Detto speciale contenitore presenta sulla parete inferiore del fondo uno strato che ingloba particelle ferromagnetiche; detto strato può essere realizzato ad esempio in materia plastica, in silicone o simili e viene stabilmente ancorato al fondo del contenitore.

Grazie a dette particelle ferrognetiche lo strato stesso si surriscalda, per effetto delle microonde, quindi la porzione di cibo a contatto con detto contenitore viene riscaldata per conduzione dal contenitore stesso e la porzione che vi aderisce viene imbrunita.

Come trasformare l’energia veicolata per mezzo delle microonde in calore à ̈ tecnica nota e presuppone appunto l’uso di materiali ferritici .L’argomento à ̈ stato ampiamente trattato nei brevetti, US 5,268,546, US 2,138,162, SE 343742 , GB A2165249 .

Detti contenitori sono realizzati in alluminio e rivestiti con un film antiaderente consistente in uno strato in PTFE, che viene steso sulla superficie in alluminio; il metodo di fabbricazione prevede infatti che il contenitore venga realizzato a partire da una lastra sagomata in alluminio, che viene dapprima rivestita con lo strato di PTFE e successivamente imbutita nella forma voluta.

Durante le fasi di fabbricazione il PTFE viene applicato alla lastra di alluminio sulla sua faccia superiore, mentre quella inferiore può essere verniciata con una lacca a base poliestere o siliconica o di stesso PTFE, in maniera tale da evitare che l’alluminio rimanga a vista.

Detta lacca serve per dare al fondo del contenitore un aspetto rifinito, oltre a facilitarne il lavaggio nonché evitare l’insorgere di scintille per effetto delle onde emesse dal magnetron.

Si ricorda infatti che il divieto di utilizzare contenitori in alluminio all’ interno di un microonde deriva proprio dal fatto che quest’ultimi genererebbero detto fenomeno di scintillio.

Sempre con il fine di evitare detto indesiderato fenomeno, il bordo della lastra di tali contenitori, in corrispondenza del quale Γ alluminio resta scoperto, deve essere ripiegato verso il basso e su se stesso.

Questa lavorazione meccanica di ripiegatura genera un aggravio dei costi di produzione del contenitore, che oltre ad essere sottoposto alla ricopertura con PTFE ed all'imbutitura, deve anche essere sottoposto alla successiva operazione di rifinitura dei bordi.

Si sottolinea inoltre che la difficoltà della fase di imbutitura aumenta, a parità di dimensioni della lastra, all’aumentare della profondità del contenitore che si deve realizzare, dal momento che al crescere di detta profondità aumenta il rischio di compromettere l’integrità di detto strato in PTFE, con il conseguente scarto del pezzo, che perderebbe le sue doti di antiaderenza.

La presente invenzione si propone di risolvere questi ed altri inconvenienti per mezzo di un contenitore per la cottura di cibi in un forno a microonde del tipo descritto nella prima rivendicazione allegata.

L'idea alla base della presente invenzione à ̈ quella di predisporre un contenitore per la cottura di cibi in un forno a microonde, che comprende un rivestimento di materiale ceramico nanotecnologico, realizzato con tecnica SOL-GEL, applicato sulla faccia superiore del fondo del contenitore, così come sulla sua sponda laterale interna e su detto bordo. Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del contenitore secondo il trovato procede in riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, dove:

- la figura 1 mostra con una vista in sezione il contenitore secondo il trovato.

Con riferimento alla fig.l, il contenitore (1) per la cottura dei cibi in un forno a microonde, secondo il trovato, comprende un fondo (2) ed una sponda laterale (3), realizzati in un sol pezzo di materiale metallico.

In seno detto fondo (2) Ã ̈ possibile individuare una faccia superiore (2a) ed una faccia inferiore (2b) e su detta sponda (3) Ã ̈ possibile individuare una faccia interna (3 a), una faccia esterna (3b) ed un bordo (3c).

In accordo agli insegnamenti della presente invenzione il contenitore (1) Ã ̈ parzialmente rivestito con un rivestimento (4) in matariale ceramico nanotecnologico, realizzato con tecnica SOL-GEL.

Detto rivestimento (4), nell'esempio mostrato in figura 1 , si estende sulla faccia superiore (2a) del fondo (2) e sulla faccia interna (3 a) della sponda (3) e sul bordo (3c) di quest’ ultima.

Nella figura 1 la faccia esterna (3b) Ã ̈ coperta da un prodotto vemiciante, una lacca indistintamente a base siliconica o poliestere piuttosto che un PTFE al fine di evitare il sopradetto fenomeno di scintillio.

In una alternativa forma di realizzazione detta faccia esterna (3b) Ã ̈ coperta da detto rivestimento (4) in matariale ceramico nanotecnologico, realizzato con tecnica SOL-GEL.

Sulla parete inferiore del fondo (2) à ̈ dislocato uno strato (6), che ingloba particelle ferromagnetiche: detto strato (6) può essere realizzato con le tecniche note per un tecnico del settore.

Il prodotto ceramico nanotecnologico, realizzato con tecnica SOL-GEL, à ̈ un prodotto ibrido organico-inorganico : esso unisce le proprietà di antiaderenza e di resistenza chimica di un rivestimento organico all’ ottima durezza e comportamento alla temperatura di un rivestimento in materiale ceramico inorganico.

La speciale tecnica di preparazione di tale rivestimento lo rendono tra l’altro adatto al contatto alimentare.

Il rivestimento (4) à ̈ di tipo cosiddetto “nanotecnologico†e viene realizzato in accordo alla tecnica detta “SOL-GEL†: esso si aggrega direttamente sul supporto, partendo da particelle nanometriche (lO'^m, un milionesimo di millimetro), a differenza dello smalto porcellanato convenzionale, che parte da polveri di dimensioni migliaia di volte superiori, che fondono tra loro formando un film vetroso.

Tale rivestimento viene realizzato a partire da un liquido organico in soluzione alcolica detta “SOL†che, dopo alcune reazioni chimiche, una volta applicato a spruzzo sul pezzo e messo in forno di essiccamento, diventa prima un “GEL†e poi, con l’evaporazione dell’alcol, diventa ceramico.

Le reazioni alla base della tecnica SOL-GEL sono note in sé e conosciute al tecnico del ramo, pertanto nella presente descrizione ne viene dato solo un breve cenno.

Con il termine SOL-GEL si indica una sospensione colloidale in grado di solidificare, formando un gel che viene poi scaldato per formare ossidi di elevata purezza.

Questa tecnica à ̈ nota ed utilizzata per la produzione di ceramiche, la fabbricazione di pezzi per colatura del fuso, per la produzione di aerogel e rivestimenti molto sottili di ossidi metallici.

Il SOL Ã ̈ costituito da particelle solide del diametro di poche centinaia di nanometri, solitamente sali inorganici di metalli, nel presente caso di silicio, sospesi in fase liquida.

In un tipico processo sol-gel, a partire da una sospensione colloidale (il SOL), una serie di reazioni di idrolisi e di polimerizzazione portano le particelle a una nuova fase, appunto la fase GEL.

Lo schema generale delle reazioni alla base della tecnica SOL-GEL, che portano alla formazione del rivestimento (4), Ã ̈ quello qui di seguito mostrato:

Il rivestimento (4) viene applicato a spruzzo al contenitore (1) dopo che questo à ̈ stato imbutito nella forma voluta: ciò comporta che esso vada a rivestire perfettamente tutte le sue parti, ricoprendo anche il sottile bordo (3c) che, nelle soluzioni note, risultava non ricoperto e richiedeva l’operazione meccanica aggiuntiva di ripiegatura, al fine di non generare scintille quando sottoposto all †̃azione delle microonde.

In questo modo si riesce pertanto ad ottenere un contenitore utilizzabile per la cottura dei cibi in un forno a microonde, che presenta una notevole semplicità di fabbricazione ed un costo relativamente basso ed in cui non sia necessario effettuare operazioni meccaniche aggiuntive .

Il materiale del rivestimento (4) Ã ̈ un silicato (e quindi un rivestimento di tipo ceramico) che presenta le seguenti caratteristiche:

- antiaderenza: il rivestimento (4) presenta una elevata compattezza ed una assenza di porosità, pertanto risulta antiaderente perché il cibo, quando comincia a carbonizzarsi, non ha modo di fissarsi al rivestimento (4); - resistenza alle alte temperature: il rivestimento (4) non si decompone e non si rovina anche se esposto ad alte temperature per lungo tempo, inoltre anche nel caso in cui fosse surriscaldato, esso non emette fumi ed inoltre resiste ottimamente agli shock termici;

- adesione e resistenza ai graffi: il rivestimento (4) aderisce su qualsiasi tipo di alluminio ben sabbiato o di altro materiale metallico scelto per realizzare il fondo (2) ed la sponda laterale (3) e resiste ottimamente ai graffi e alle scalfiture;

- resistenza chimica: il rivestimento (4) resiste al lavaggio con detersivi anche in lavastoviglie e ad alta temperatura ed ai test di corrosione salina;

- resistenza all’ abrasione: il rivestimento (4) resiste ai test di abrasione convenzionali.

- da segnalare inoltre che il rivestimento (4) polimerizza in un forno di essiccazione a soli 200°C risparmiando così costi energetici, limitando le immissioni di anidride carbonica (C02) nell’ ambiente.

Si fa notare inoltre che il rivestimento (4), se paragonato ad un rivestimento tradizionale in PTFE, garantisce caratteristiche di croccantezza superiori al cibo in esso riscaldato/cotto, ove il contenitore stesso sia fornito di un fondo in grado di garantire la brunitura; inoltre esso garantisce un miglior riscaldamento del cibo posto al suo interno.

Il metodo oggetto della presente invenzione per la produzione di un tale contenitore (1) comprende pertanto i seguenti passi:

a - sagomare una lastra (2,3) di supporto,

b - conformare detta lastra (2,3) nella forma di un contenitore, in particolare mediante imbutitura, così da ottenere un fondo (2) ed una sponda laterale (3); dove in seno a detto fondo (2) à ̈ possibile individuare una faccia superiore (2a) ed una faccia inferiore (2b) e su detta sponda (3) à ̈ possibile individuare una faccia interna (3a), una faccia esterna (3b) ed un bordo (3c).

c -rivestire almeno la faccia superiore (2a) del fondo (2) ed almeno la faccia interna (3 a) e detto bordo (3c) della sponda laterale (3) mediante un rivestimento (4), a base di silicati, preparato in accordo alla tecnica SOL-GEL.

In seno a detta fase (c) Ã ̈ possibile prevedere che detto rivestimento (4) venga applicato anche sulla faccia esterna (3b) della sponda laterale (3) ed eventualmente anche sulla faccia inferiore (2b) del fondo (2).

Si fa notare come in alternativa alPalluminio si può pensare di realizzare il contenitore (1) utilizzando una lastra (2,3) di un materiale metallico diverso.

Nel caso si voglia corredare inoltre il contenitore (1) di deto strato inferiore (6), deta lastra (2,3) deve essere in un materiale in grado di garantire una buona conduzione di calore, così da essere in grado di brunire i cibi in esso contenuti.

Inoltre, sebbene in fig, 1 à ̈ stato mostrato il contenitore (1) avente la forma di un comune piato, esso può più in generale essere realizzato con altre forme, ad esempio quelle di una vascheta o di un vassoio o simili.

In tuta generalità poi, sebbene il rivestimento (4) appena descrito esplichi i suoi maggiori vantaggi in occasione di un processo di produzione che prevede la realizzazione del contenitore (1) mediante un processo di fabbricazione che comprende una operazione meccanica di imbutitura di un semilavorato inizialmente piano, esso può vantaggiosamente essere applicato anche qualora il processo di fabbricazione non dovesse comprendere tale operazione meccanica: in questo caso infati Γ applicazione del rivestimento ceramico (4) presenterebbe il vantaggio di essere effettuata mediante spruzzatura e di poter essere essiccata in un forno ad una temperatura relativamente bassa, così da semplificare l’operazione di applicazione del rivestimento stesso.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Contenitore (1), per la cottura di cibi in un forno a microonde, comprendente una lastra (2,3), almeno parzialmente rivestita da un rivestimento (4) antiaderente in matariale ceramico nanotecnologico, realizzato con tecnica SOL-GEL; detto contenitore presentando un fondo (2) ed una sponda laterale (3), in cui detto fondo presenta una faccia superiore (2a) ed una faccia inferiore (2b) e detta sponda (3) presenta una faccia interna (3a), una faccia esterna (3b) ed un bordo (3c); contenitore caratterizzato dal fatto che detta lastra (2,3) Ã ̈ metallica.
2. 2) Contenitore (1) , secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che detta lastra (2,3) à ̈ in alluminio 3) Contenitore (1), secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendre uno strato (6), inglobante particelle ferromagnetiche, dislocato al di sotto della faccia inferiore (2b) del fondo (2). 4) Contenitore (1), secondo la rivendicazione 1,2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto rivestimento (4) ricopre almeno la faccia superiore (2a) del fondo (2) ed almeno la faccia interna (3 a) e detto bordo (3c) della sponda laterale (3). 5) Contenitore (1), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto rivestimento (4) ricopre anche il bordo esterno (3b) della sponda laterale (3). 6) Contenitore (1), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto rivestimento (4) ricopre anche la faccia inferiore (2b) del fondo (2). 7) Metodo di produzione di un contenitore (1), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende i seguenti passi: a - sagomare una lastra (2,3) di supporto, b - conformare detta lastra ( 2,3) nella forma di un contenitore, in particolare mediante imbutitura, il quale presenta un fondo (2) ed una sponda laterale (3); in cui detto fondo (2) presenta una faccia superiore (2a) ed una faccia inferiore (2b) e detta sponda (3) presenta una faccia interna (3a), una faccia esterna (3b) ed un bordo (3c). c - rivestire almeno la faccia superiore (2a) di detto fondo (2) ed almeno la faccia interna (3 a) ed il bordo (3c) di detta sponda laterale (3) mediante un rivestimento (4) a base di silicati, preparato in accordo alla tecnica SOL-GEL. 8) Metodo di produzione di un contenitore (1), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che, in seno alla fase (c), à ̈ previsto di rivestire, con detto rivestimento (4), anche il bordo esterno (3b) della sponda laterale (3). 9) Metodo di produzione di un contenitore (1), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che, in seno alla fase (c), à ̈ previsto di rivestire, con detto rivestimento (4), anche la faccia inferiore (2b) del fondo (2).