ITMC20080110A1 - Dispositivo di chiusura per portello di veicolo. - Google Patents

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ITMC20080110A1
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Artemio Guerrini
Marco Scocco
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So Ge Mi Spa
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI CHIUSRA PER PORTELLO DI VEICOLO”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un dispositivo di chiusura per portello di veicolo, in particolare per il portello posteriore del bagagliaio di un’autovettura.
Come è noto il portello di un veicolo generalmente comprende un dispositivo di chiusura che si accoppia, in relazione di accoppiamento a scatto, con un perno previsto nel telaio del veicolo.
Per ragioni di sicurezza è richiesto che il dispositivo di chiusura preveda un doppio scatto. Il primo scatto, segnala una chiusura temporanea che avviene adagiando il portello sul telaio. Il secondo scatto segnala una chiusura definitiva che avviene esercitando una certa pressione sul portello, in modo da comprimere adeguatamente le guarnizioni perimetrali previste nel portello e nel telaio del veicolo.
I sistemi di chiusura secondo la tecnica nota presentano degli inconvenienti, dovuti principalmente alla loro scarsa affidabilità e complessità costruttiva.
Scopo della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un dispositivo di chiusura per portelli di veicoli che sia affidabile ed atto ad assicurare due scatti distinti durante la chiusura.
Altro scopo della presente invenzione è di ideare un tale dispositivo di chiusura che sia versatile, atto ad essere applicato a vari tipi di portelli e nello stesso tempo economico e di semplice realizzazione ed istallazione.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione, con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo di chiusura per portello di veicolo, secondo l’invenzione, comprende una piastra di base sulla quale sono montati girevoli un dispositivo di bloccaggio e una leva di azionamento.
Il dispositivo di bloccaggio è provvisto di una sede atta a bloccare un perno di chiusura solidale al telaio o al portello. La leva di azionamento è atta ad essere azionata in rotazione da un attuatore, per passare da una posizione di chiusura in cui blocca il meccanismo ad una posizione di apertura in cui sblocca il meccanismo per il disimpegno del perno di chiusura.
Un dente d’arresto è montato sulla piastra di base oppure sulla leva, o interposto tra la piastra di base e la leva. Il dente d’arresto può passare da una posizione retratta rispetto alla leva di azionamento ad una posizione estratta dalla leva di azionamento verso il dispositivo di bloccaggio.
Il dispositivo di bloccaggio comprende un incavo atto ad accogliere la punta del dente per un primo scatto di parziale chiusura e una superficie di battuta atta ad andare in battuta contro il dente per un secondo scatto di chiusura completa.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a una sua forma di realizzazione puramente esemplificativa e quindi non limitativa, illustrata nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 è una vista in prospettiva illustrante in esploso il dispositivo di chiusura secondo l’invenzione;
la Fig. 1A è una vista in pianta dall’alto di un dispositivo di bloccaggio di Fig. 1;
la Fig. 2 è una vista del dispositivo di chiusura esploso di Fig. 1, presa da un’angolazione diversa;
la Fig. 3 è una vista in prospettiva del dispositivo di chiusura di Fig. 1 assemblato;
le Figg. 4 – 9 sono viste in pianta dall’alto illustranti le sequenze di funzionamento del dispositivo di chiusura secondo l’invenzione.
Con l’ausilio delle figure viene descritto il dispositivo di chiusura secondo l’invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 1.
Per ora con riferimento alle Figg. 1 e 2, il dispositivo di chiusura 1 comprende una scatola di contenimento 2 atta ad essere fissata sul portello ed atta a contenere il meccanismo di chiusura. Nella scatola 2 sono montati un dispositivo di bloccaggio 3 ed un dente di arresto 4 atto ad interferire con il dispositivo di bloccaggio 3. Il dispositivo di bloccaggio 3 prevede una sede in cui si impegna un perno solidale al telaio del veicolo per consentire la chiusura del portello. Il dente d’arresto 4 è azionato mediante una leva di azionamento 5 anch’essa montata nella scatola 2.
La scatola di contenimento 2 presenta un corpo di base a forma di piastra 20 nel quale è ricavata centralmente una scanalatura ad “U” 21 che definisce una guida per lo scorrimento del perno solidale al telaio del veicolo.
La scanalatura ad “U” 21 suddivide la piastra di base 20 in due sedi 22 e 23 per accogliere rispettivamente il dispositivo di bloccaggio 3 ed il dente d’arresto 4. In ciascuna sede 22, 23 è ricavato un rispettivo foro di montaggio 24, 25. I fori 24 e 25 non sono allineati. Infatti il foro 25 è più vicino all’estremità della piastra 20 rispetto al foro 24. Vicino alla prima sede 22 è previsto un nottolino di arresto 26 che sporge ortogonalmente rispetto alla piastra 20.
Dai lati della piastra 20 si elevano ortogonalmente due ali 27 aventi una forma ad “L” in sezione trasversale, in modo da formare due flange di fissaggio 28 provviste di rispettivi fori di fissaggio 29 per accogliere bulloni per il fissaggio della scatola 2 al portello. Il piano delle flange 28 è inclinato di circa 45° rispetto alla piastra di base 20.
Come mostrato anche in Fig. 1A, il dispositivo di bloccaggio 3 è costituito da un corpo a piastra 30 di forma sostanzialmente circolare, che presenta in posizione centrale un foro 31 destinato ad essere disposto a registro con il foro 24 della sede 22 della piastra di base 20. In questo modo il dispositivo di bloccaggio 3 può essere montato girevolmente sulla sede 22 della piastra di base 20.
Sulla piastra 30 del dispositivo di bloccaggio, perifericamente rispetto al foro centrale 31, è ricavata una fessura 37 atta ad accogliere l’estremità 60, piegata ad L, di una molla elicoidale di torsione 6, in modo che la molla elicoidale 6 si disponga coassiale con il foro 31 del dispositivo di bloccaggio. L’altra estremità 61 della molla 6 è diritta ed è destinata ad andare in battuta contro un opportuno riscontro del portello. Come mostrato in Fig. 3, la molla 6 è opportunamente caricata in modo da sollecitare la rotazione in senso antiorario (direzione della freccia F1) del dispositivo di bloccaggio 3.
Tornando alle Figg. 1, 1A e 2, dalla piastra 30 del dispositivo di bloccaggio aggettano radialmente due sporgenze di battuta 32, 33 fungenti da finecorsa per la rotazione del dispositivo di bloccaggio 3. Le sporgenze di battuta 32, 33 sono disposte in modo da formare un angolo leggermente inferiore a 90°.
Sempre nella piastra 30 è ricavata una scanalatura ad “U” 34 che definisce la sede di bloccaggio del perno solidale al telaio del veicolo. La scanalatura ad “U” 34 è definita da una porzione più lunga che presenta una prima superficie di battuta 35 per la battuta del perno solidale al telaio ed una seconda superficie di battuta 34’ per la battuta del dente d’arresto 4, come sarà descritto meglio in seguito.
Vicino alla seconda superficie di battuta 34’, sul profilo della piastra 30 è ricavato un incavo 36 definito da una superficie a camma 36’. Vicino all’incavo 36 dalla superficie della piastra 30 sporge ortogonalmente un nottolino d’arresto 38. La piastra 30 presenta un profilo a camma 30’ in prossimità del nottolino 38.
Il dente d’arresto 4 comprende una parte cilindrica 40 dalla quale sporge radialmente una piastra 41 avente una punta 42 a forma di dente, definita da un profilo concavo 43 ed un profilo convesso 44. Il profilo concavo 43 è complementare al profilo a camma 36’ dell’incavo del dispositivo di bloccaggio ed alla superficie a camma 30’ che si trova sotto il nottolino 38 del dispositivo di bloccaggio. La punta 42 del dente è atta ad impegnarsi nell’incavo 36 del dispositivo di bloccaggio.
Sulla piastra 41 del dente è previsto un perno 47 che sporge ortogonalmente da essa.
Sulla parte cilindrica 40 del dente è previsto un codolo 45 entro il quale è ricavato un foro 46 destinato ad essere disposto a registro con il foro 25 della sede 23 della scatola 2. In questo modo il dente 4 può essere montato girevole nella sede 23 della piastra di base 20.
Sul codolo 45 viene disposta una seconda molla elicoidale di torsione 7 che presenta una prima estremità piegata ad “L” 70 che va in battuta contro un lato della piastra 41 del dente 4 ed una seconda estremità diritta 71 che va in battuta contro la piastra 2. La molla 7 è caricata in modo tale da sollecitare la rotazione del dente 4 in senso orario (direzione della freccia F2 in Fig. 3), vale a dire in un verso opposto al verso di rotazione del dispositivo di bloccaggio 3.
Tornando alle Figg. 1 e 2, la leva di azionamento 5 comprende uno stelo 50 atto ad essere azionato da un attuatore, di per sé noto e quindi non illustrato.
Lo stelo 50 prosegue con una parte a piastra rettangolare incassata 51 ed una parte a piastra circolare 52 sullo stesso piano dello stelo 50. Nella piastra incassata 51 è ricavata un’ansa 53 avente profilo a semicerchio e fungente da superficie di battuta per il perno 47 del dente d’arresto 4.
Nella piastra circolare 52 della leva di azionamento è ricavato un foro 54 atto ad essere disposto a registro con il codolo 46 del dente d’arresto. Sulla piastra 52, attorno al foro 54 viene montata una terza molla elicoidale di torsione 8 che presenta una prima estremità ad “L” 80 che va in battuta su un lato della piastra 52 della leva 5 ed una seconda estremità diritta 81 che va in battuta contro la piastra 2, solidale al portello.
Come mostrato in Fig. 3, la molla 8 è caricata in modo tale da sollecitare la rotazione della leva di azionamento 5 in senso orario (direzione della freccia F3), vale a dire nello stesso verso della rotazione del dente 4 e in verso opposto rispetto alla rotazione del dispositivo di bloccaggio 3.
Sulla piastra incassata 51 della leva di azionamento è ricavato un foro 55 (Fig. 2) accanto all’ansa 53. Sul foro 55 viene disposta una molla elicoidale 9 (Fig. 1) che presenta una porzione allungata diritta 90 che prosegue con una porzione ad “L” 91 in modo da definire una sede di arresto 92, a forma di gradino, atta ad accogliere un perno 100 solidale al portello del veicolo.
Con riferimento in particolare a Fig. 3 viene descritto l’assemblaggio del dispositivo di chiusura 1. Il dispositivo di bloccaggio 3 viene monatto nella sede 22 della piastra di base 20 in modo che il nottolino 26 della piastra di base si trovi tra le due sporgenze 32, 33 del dispositivo di chiusura e la sede di bloccaggio 34 del dispositivo di chiusura si trovi in corrispondenza della sede di guida 21 della piastra di base.
Il dente di arresto 4 viene montato nella sede 22 della piastra di base 2. La molla 7 viene montata sul codolo 46 del dente 4. La leva 5 viene disposta sul dente 4 in modo da comprimere la molla 7 e in modo che il perno 47 del dente si attesti sull’ansa 53 della leva.
La molla 7 spinge il dente 4 nella direzione della freccia F2. Quindi il perno 47 va in battuta contro l’ansa 53 ed in questa situazione la punta 42 del dente sporge dalla leva 5 verso il dispositivo di bloccaggio 3.
La molla 6 viene montata sul dispositivo di bloccaggio 3 in modo da spingere il dispositivo di bloccaggio nella direzione della freccia F1. Tuttavia il dispositivo di bloccaggio si blocca nella posizione di chiusura illustra in Fig. 3, poiché la parte di battuta 34’ della sede 34 va in battuta contro la punta 42 del dente 4.
La molla 8 viene montata sulla piastra 52 della leva 5 in modo da spingere la leva nel verso della freccia F3, cioè verso il dispositivo di bloccaggio 3.
La molla 9 viene montata sulla piastra incassata 51 della leva 5 in modo che il suo prolungamento diritto 90 si trovi in battuta sul perno 100 solidale al portello.
Con l’ausilio delle Figg. 4 – 9, viene descritto il funzionamento del dispositivo di chiusura 1.
In Fig. 4 viene illustra una situazione iniziale di chiusura completa del portello, in cui il perno 200 solidale al telaio è bloccato nella sede 34 del dispositivo di bloccaggio 3. Il dispositivo di bloccaggio 3 non può muoversi da tale posizione di bloccaggio, poiché la sua superficie di battuta 34’ è in battuta contro la punta 42 del dente d’arresto.
A questo punto se l’utilizzatore vuole aprire il portello, con una chiave o telecomando aziona un attuatore che impartisce un movimento di rotazione alla leva 5 nella direzione della freccia A, contro l’azione della molla 8, in modo da allontanare il dente 42 dal dispositivo di bloccaggio 3.
Come mostrato in Fig. 5, la rotazione della leva 5 provoca lo scorrimento della parte allungata 90 della molla 9 sul perno 100 solidale al portello, finché il perno 100 si assesta nella sede a gradino 92 della molla 9. In questa situazione, la leva di azionamento 5 non può essere ruotata verso il dispositivo di bloccaggio 3, poiché il perno 100 blocca la molla 90 solidale alla leva 5.
Inoltre in questa situazione, il dente 4 non interferisce più con la superficie di battuta 34’ del dispositivo di bloccaggio 3. Pertanto il dispositivo di bloccaggio 3 è libero di ruotare nella direzione della freccia B, per sollecitazione della molla 6, in modo da sbloccare il perno 200 solidale al telaio.
Come mostrato in Fig. 6, la rotazione del dispositivo di bloccaggio 3, porta il nottolino 38, che sporge ortogonalmente dalla superficie del dispositivo di bloccaggio, in battuta contro la parte terminale ad “L” 91 della molla 9. Conseguentemente la parte terminale 91 della molla si flette, disimpegnando il perno 100 dalla sede a gradino 92 della molla. Quindi la leva 5 è libera di ruotare nel verso della freccia C, verso il dispositivo di bloccaggio 3, perché è sollecitata dalla molla 8 che è caricata.
Come mostrato in Fig. 7, il perno 100 si dispone sulla parte diritta 90 della molla 9 e il nottolino 38 del dispositivo di bloccaggio (3) si assesta nella sede 92 dell’estremità della molla 9; la rotazione della leva 5 verso il dispositivo di bloccaggio 3 è arrestata meccanicamente da un fine-corsa non mostrato in figura. In questa situazione il perno 200 del telaio è libero dal dispositivo di bloccaggio 3 e quindi il portello può essere aperto.
Partendo dalla situazione in cui il portello è aperto, come mostrato in Fig. 7, al fine di effettuarne la chiusura, l’utilizzatore spinge il portello verso il basso, in direzione della freccia D.
Come mostrato in Fig. 8, durante il movimento del portello, la superficie di battuta 35 del dispositivo di bloccaggio 3 va in battuta contro il perno 200 del telaio. Come risultato il dispositivo di bloccaggio 3 è forzato a ruotare in direzione della freccia E, contro l’azione della molla 6 che si carica. Quindi il perno 200 si assesta nella sede 34 del dispositivo di bloccaggio 3.
Durante la rotazione del dispositivo di bloccaggio 3, bisogna notare che la superficie a camma 30’ del dispositivo di bloccaggio 3, incontra la superficie concava 43 del dente 4 provocando la rotazione del dente 4 nel verso della freccia F, cioè facendo rientrare il dente 4 entro la leva di azionamento 5, contro l’azione della molla 7 che si carica. È da notare che durante la rotazione del dente 4, il perno 47 del dente si allontana dall’ansa 53 della leva.
Durante la rotazione del dispositivo di bloccaggio 3, il dente 4 si mantiene retratto entro la leva 5, poiché è a contatto con la superficie 30’ del dispositivo di bloccaggio, finché l’incavo 36 del dispositivo di bloccaggio arriva in corrispondenza della punta 42 del dente 4.
A questo punto, come mostrato in Fig. 9, il dente 4 ruota di scatto nella direzione della freccia G, in modo che la sua punta 42 impegni l’incavo 36 del dispositivo di bloccaggio. In questo modo si ottiene un primo scatto, di chiusura parziale del portello. Infatti in questa situazione il perno 200 del telaio non è arrivato a finecorsa nella sede di guida 21 della piastra di base. Tuttavia il portello è chiuso e una sua apertura è impossibile. Infatti il dente 4 impegnato nell’incavo 36 del dispositivo di bloccaggio 3 impedisce una rotazione in senso antiorario del dispositivo di bloccaggio 3 per poter disimpegnare il perno 200.
Nella situazione di Fig. 9, l’operatore deve effettuare una pressione del portello, nella direzione della freccia H, in modo da comprimere le guarnizioni perimetrali del portello e provocare un’ulteriore rotazione del dispositivo di bloccaggio 3 nel verso della freccia I, finché il perno di bloccaggio 200 arriva a fine corsa di chiusura, come mostrato in Fig. 4.
Tornando a Fig. 9 è da notare che la rotazione del dispositivo di bloccaggio 3 nella direzione della freccia I è possibile, poiché la superficie a camma 36’ dell’incavo 36 spinge la superficie concava del dente 4, facendo rientrare il dente 4 entro la leva 5, contro l’azione della molla 7 che si carica.
Quando la superficie a camma 36’ dell’incavo del dispositivo di bloccaggio 3 supera la punta 42 del dente 4, quest’ultimo 4 ruota a scatto nella sua posizione estratta dalla leva 5 come mostrato in Fig. 4. Quindi la punta 42 del dente 4 interferisce con la superficie di battuta 34’ del dispositivo di bloccaggio, impedendogli la rotazione per disimpegnare il perno 200.
Nella presente descrizione è stato descritto il dispositivo di chiusura 1 montato nel portello ed il perno 200 solidale al telaio del veicolo. Tuttavia appare evidente che il dispositivo di chiusura 1 si può montare nel telaio; mentre il perno di bloccaggio 200 si può montare nel portello.
Alla presente forma di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di chiusura (1) per portello di veicolo comprendente: - una piastra di base (20), - un dispositivo di bloccaggio (3) montato girevole su detta piastra di base (20) e provvisto di una sede (34) atta a bloccare un perno di chiusura (200) solidale al telaio/portello, - una leva di azionamento (5) montata girevole su detta piastra di base (20) ed atta ad essere azionata in rotazione da un attuatore, per passare da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura, - un dente d’arresto (4) montato su detta piastra di base (20) e/o su detta leva (5) in modo da passare da una posizione retratta rispetto alla leva di azionamento (5) ad una posizione estratta dalla leva di azionamento (5) verso detto dispositivo di bloccaggio (3), detto dispositivo di bloccaggio (3) comprendendo un incavo (36) atto ad accogliere la punta (42) di detto dente per un primo scatto di parziale chiusura e una superficie di battuta (34’) atta ad andare in battuta contro detto dente (4) per un secondo scatto di chiusura completa.
  2. 2. Dispositivo di chiusura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (3) e detta leva (4) sono caricati da rispettive molle (6, 8) che li sollecitano in rotazione in versi opposti, cioè uno verso l’atro.
  3. 3. Dispositivo di chiusura (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto dente (4) è caricato da una molla (7) che lo sollecita nella sua posizione estratta dalla leva di azionamento (5) verso detto dispositivo di bloccaggio.
  4. 4. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dente (4) è montato girevole sulla piastra di base (20) e comprende un codolo (45) sul quale è montata girevole detta leva (50) e un perno (47) atto ad andare in battuta contro un’ansa (53) di detta leva (5).
  5. 5. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su detta leva (5) sono previsti mezzi elastici (9, 90, 91) atti a definire una sede (92) atta ad accogliere un perno (100) solidale al portello/telaio, per mantenere la leva (5) in posizione di apertura.
  6. 6. Dispositivo di chiusura (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (3) comprende un nottolino (38) atto a far flettere detti mezzi elastici (9, 90, 91) in modo da disimpegnare detto perno (100) dalla sede (92) dei mezzi elastici.
  7. 7. Dispositivo di chiusura (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici comprendono una molla (9) che presenta una porzione diritta (90), la cui estremità viene piegata ad “L” (91) in modo da definire una sede a gradino (92).
  8. 8. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la punta (42) di detto dente è definita da un profilo concavo (43) ed un profilo convesso (44) complementari ai profili di detto incavo (36) del dispositivo di chiusura.
  9. 9. Dispositivo di chiusura (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (3) presenta una superficie a camma (30’) complementare al profilo concavo (43) del dente, per spingere il dente contro l’azione dei mezzi a molla (7).
  10. 10. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede di bloccaggio (34) del dispositivo di bloccaggio ha una forma sostanzialmente ad “U” e presenta una prima superficie di battuta (35) per andare in battuta contro il perno di chiusura (200) ed una ed una seconda superficie di battuta (34’) per andare in battuta contro il dente d’arresto (4).
  11. 11. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piastra di base (20) presenta un nottolino (26) che sporge ortogonalmente da essa per essere disposto tra due sporgenze (32, 33) del dispositivo di bloccaggio (3) fungenti da finecorsa per la rotazione del dispositivo di bloccaggio.
  12. 12. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piastra di base (20) presenta una scanalatura ad “U” (21) fungente da guida per detto perno di chiusura (200), disposta tra una prima sede (22) che riceve girevolmente detto dispositivo di bloccaggio (3) ed una seconda sede (23) che riceve girevolmente detto dente (4) e detta leva di azionamento (5).
  13. 13. Dispositivo di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piastra di base (20) presenta lateralmente due alette (27) che proseguono con due flange (28) per il fissaggio al portello o al telaio del veicolo.
  14. 14. Dispositivo di chiusura (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che dette flange (28) sono disposte lungo un piano inclinato rispetto alla piastra di base (20).
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