ITMC20080090A1 - Copertura adattabile in forma e dimensioni. - Google Patents

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ITMC20080090A1
ITMC20080090A1 ITMC20080090A ITMC20080090A1 IT MC20080090 A1 ITMC20080090 A1 IT MC20080090A1 IT MC20080090 A ITMC20080090 A IT MC20080090A IT MC20080090 A1 ITMC20080090 A1 IT MC20080090A1
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Berardino Alessandro Di
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    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F10/00Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins
    • E04F10/02Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of flexible canopy materials, e.g. canvas ; Baldachins
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H15/00Tents or canopies, in general
    • E04H15/32Parts, components, construction details, accessories, interior equipment, specially adapted for tents, e.g. guy-line equipment, skirts, thresholds
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“COPERTURA ADATTABILE IN FORMA E DIMENSIONI”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto una copertura adattabile in forma e dimensione.
Sono noti diversi tipi di sistemi di copertura, quali ombrelloni e tendo-coperture, che generalmente comprendono un’intelaiatura ed un telo supportato dall’intelaiatura.
L’ombrellone prevede un montante nel quale scorre un’asta dalla quale si dipartono radialmente una pluralità di aste articolate fissate al telo. Facendo scorrere l’asta nel montante, l’ombrellone può passare da una posizione di chiusura di minimo ingombro ad una posizione di apertura di massimo ingombro per coprire una ben definita area. L’ombrellone presenta il vantaggio di un’apertura e chiusura rapide, oltre al facile trasporto se di dimensioni modeste.
Le tendo-coperture comprendono un’armatura fissa che sorregge un telo e definisce la forma. Grazie alle molteplici tecniche costruttive delle armature, le tendo-coperture sono molto versatili e possono essere utilizzate per coprire grandi aree, quali padiglioni fieristici, come pure piccole aree, nel caso dei comuni gazebo.
Sono anche note le tensostrutture costituite da un telo che viene messo in tensione mediante un sistema di ancoraggi e supporti che ha lo scopo di trasmettere i carichi a terra. In questo modo il telo svolge contemporaneamente la funzione di chiusura esterna e di armatura. Le tensostrutture hanno il vantaggio di essere molto leggere, poiché non prevedono un vero e proprio telaio portante.
Sono altresì note strutture pneumatiche di coperture assimilabili a tensostrutture o a tendo-coperture. Nelle tensostrutture pneumatiche il telo di copertura viene messo in tensione grazie ad una sovrapressione interna. Invece le tendostrutture pneumatiche presentano alcune parti che vengono gonfiate per creare un’armatura di supporto.
Tutti i sistemi di copertura analizzati hanno il difetto comune di dover essere costruiti appositamente per lo spazio che deve essere coperto. Altrimenti bisogna utilizzare più moduli di copertura di grandezza standard per coprire una superficie multipla della dimensione dei singoli moduli.
Per risolvere almeno in parte tale inconveniente sono note le tende a bracci estendibili o pieghevoli. Azionando i bracci, la tenda può essere estesa o retratta, lungo una direzione, in modo da adattarsi in maniera progressiva alla zona da coprire. Tuttavia l’estensione della tenda è limitata ad una sola direzione, e ad una superficie a forma di quadrilatero regolare.
Scopo della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo una copertura che sia versatile ed in grado di adattarsi a diverse forme e dimensioni della zona da coprire.
Altro scopo della presente invenzione è di fornire una tale copertura che sia di facile montaggio ed istallazione e nello stesso tempo economica e di semplice realizzazione.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione, con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
La copertura secondo l’invenzione presenta una superficie formata da una pluralità di triangoli che prevedono un angolo rivolto verso il centro o vertice della copertura, definito tra un cateto ed un’ipotenusa, in cui l’estremità dell’ipotenusa comprende mezzi di ancoraggio a terra che possono essere spostati in posizione per consentire il sollevamento del vertice della copertura e il sollevamento dei cateti del triangolo rispetto all’ipotenusa, in modo da ottenere una copertura adattabile in forma e dimensioni.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme di realizzazione puramente esemplificative e quindi non limitative, illustrate nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 è una vista in pianta dall’alto di una prima forma di realizzazione di una copertura secondo l’invenzione, illustrata in una configurazione distesa;
la Fig. 2 è una vista in pianta dall’alto della copertura di Fig. 1, in una configurazione alzata, pronta per l’uso;
la Fig. 3 è una vista frontale della copertura di Fig. 2; la Fig. 4 è una vista in pianta di un telaio portante di una copertura secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;
la Fig. 5 è una vista in prospettiva, parzialmente interrotta, illustrante il sistema di connessione delle aste del telaio portante di Fig. 4;
la Fig. 6 è una vista in prospettiva di una flangia del sistema di connessione di Fig. 5;
la Fig. 7 è una vista in prospettiva di un giunto del sistema di connessione di Fig. 5;
la Fig. 8 è una vista in prospettiva di un manicotto del sistema di connessione di Fig. 5;
la Fig. 9 è una vista schematica in pianta, illustrante l’affiancamento di due moduli di copertura secondo l’invenzione;
la Fig. 10 è una vista in pianta di un elemento di chiusura della configurazione modulare di Fig. 9;
la Fig. 11 è una vista schematica in alzato frontale, illustrante una parziale sovrapposizione di due moduli di copertura secondo l’invenzione;
la Fig. 12 è una vista schematica in pianta, illustrante una configurazione della copertura secondo l’invenzione, in cui viene ridotto l’ingombro laterale;
la Fig. 13 è una vista in alzato frontale della copertura di Fig. 12.
la Fig. 14 è una vista frontale di un elemento di chiusura della copertura secondo l’invenzione;
le Figg. 15 e 16 sono due viste schematiche in pianta illustranti rispettivamente due sistemi di richiusura del telaio della copertura secondo l’invenzione;
la Fig. 17 è una vista schematica in alzato frontale, illustrante un sistema per aumentare l’area vivibile sotto la copertura secondo l’invenzione;
la Fig. 18 è una vista schematica in alzato frontale, illustrante un sistema di irrigidimento della copertura secondo l’invenzione; e
la Fig. 19 è una vista schematica illustrante la copertura secondo l’invenzione utilizzata come ombrellone adattabile. Con l’ausilio delle Figure viene descritta la copertura secondo l’invenzione.
Per ora con riferimento a Fig. 1 viene descritta una prima forma di realizzazione della copertura secondo l’invenzione, indicata complessivamente con il numero di riferimento 1. La copertura 1 comprende una pluralità di pannelli 2 di forma sostanzialmente triangolare, collegati tra loro mediante cerniere 3.
Esattamente ogni pannello 2 presenta un angolo α rivolto verso il centro della copertura 1 ed il lati di ciascun pannello 2 che definiscono l’angolo al centro α sono incernierati ai lati di due pannelli adiacenti.
I pannelli 2 sono realizzati in materiale rigido o semirigido, quale ad esempio plastica, legno e simili, in modo che la copertura 1 possa auto-sorreggersi, senza la necessità di un telaio di supporto. Le cerniere 3 possono essere cerniere tradizionali, basate sull’accoppiamento perno-manicotto, in modo da definire un asse di rotazione parallelo ai rispettivi lati del pannello 2 in cui sono disposte le cerniere 3.
A titolo esemplificativo, in Fig. 1 sono state mostrate due cerniere 3 su ciascun lato dei pannelli, tuttavia si può prevedere un numero diverso di cerniere.
Preferibilmente si possono utilizzare otto pannelli a forma di triangolo rettangolo isoscele, in modo da formare una superficie quadrata. In questo caso l’angolo al centro α è di 45° e le cerniere 3 sono disposte rispettivamente su un cateto e sull’ipotenusa di ciascun pannello 2. Quindi gli assi delle cerniere 3 seguono le due diagonali e i due assi di mezzeria del quadrato definito dai pannelli.
Chiaramente si possono utilizzare pannelli triangolari di forma diversa in modo da formare superfici diverse dal quadrato, quali superfici rettangolari, ottagonali, circolari, ecc.
Gli angoli dei pannelli 2, in corrispondenza dei quattro angoli del quadrato, prevedono opportuni mezzi 4 per l’ancoraggio a terra della copertura 1, quali ganci, tiranti, picchetti e simili, di per sé noti e quindi non illustrati.
Per la messa in opera della copertura 1 è sufficiente avvicinare tra loro gli angoli del quadrato, cioè i mezzi di ancoraggio 4. Come mostrato nelle Figg. 2 e 3, tale operazione provoca il sollevamento del centro del quadrato, vale a dire degli angoli al centro dei pannelli 2 che formano il vertice della copertura 1. Il sollevamento del vertice della copertura 1 provoca un sollevamento graduale delle cerniere 3 lungo gli assi di mezzeria del quadrato e contemporaneamente un abbassamento graduale delle cerniere 3 lungo le diagonali del quadrato, finché la copertura 1 ricopre la superficie desiderata.
Una volta che la copertura 1 ha coperto la superficie desiderata, ed il suo vertice ha raggiunto l’altezza desiderata, i mezzi di ancoraggio 4 dei pannelli vengono ancorati al terreno T, in modo che la copertura 1 possa auto-sorreggersi stabilmente.
È da notare che la copertura 1 è vincolata a terra in quattro punti, che formano i quattro angoli di un quadrato. Conseguentemente la copertura 1 può generare, in modo naturale, anche quattro aperture d’ingresso 5 sui quattro lati del quadrato. Chiaramente, per formare un’apertura d’ingresso 5 adeguata, il punto medio di ogni lato del quadrato deve essere sollevato da terra di un altezza h superiore a 2 m, preferibilmente più di 3 m, per consentire un agevole ingresso degli utenti attraverso l’apertura 5 della copertura 1. In ogni caso, in conformità alle esigenze, spostando la posizione dei punti di vincolo al terreno, si possono formare anche tre, due o una sola apertura d’ingresso.
In Fig. 4 viene illustrato un telaio portante, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10, destinato a supportare un telo per realizzare una copertura secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione.
Il telaio 10 comprende una pluralità di aste collegate tra loro mediante snodi articolati. Esattamente il telaio 10 comprende un mozzo centrale 11 dal quale si dipartono radialmente quattro aste diagonali 12 e quattro aste mediane 13, equidistanziate tra loro di un angolo α di 45°. Le aste diagonali 12 sono più lunghe delle aste mediane 13.
Le estremità delle aste diagonali 12 sono collegate a rispettivi snodi d’angolo 14 disposti secondo i quattro angoli di un quadrato. Le estremità delle aste mediane 13 sono collegate a rispettivi snodi intermedi 15 disposti secondo i punti medi dei quattro lati del quadrato. Otto aste perimetrali 16 hanno un’estremità collegata agli snodi d’angolo 14 e l’atra estremità collegata agli snodi intermedi 15, in modo che ogni asta perimetrale 16 formi metà lato di un quadrato.
Il mozzo 11, gli snodi d’angolo 14 e gli snodi intermedi 15 comprendono gli stessi elementi meccanici (illustrati nelle Figg. 6, 7 ed 8) in modo da ottenere un giunto articolato che consente una rotazione attorno ad un primo asse ed una rotazione attorno ad un secondo asse ortogonale rispetto al primo asse.
Come mostrato in Fig. 5, ciascuno snodo 11, 14, 15 comprende una coppia di flange contrapposte 20 tra le quali si possono disporre una pluralità di giunti di collegamento 30 che presentano un’estremità imperniata ad un manicotto 40 atto ad essere fissato ad una qualsiasi delle aste 12, 13, 16.
Come mostrato in Fig. 6, la flangia 20 ha una forma discoidale e presenta una pluralità di fori periferici 21. Preferibilmente la flangia 6 presenta otto fori periferici 21 equidistanziati di 45° tra loro. Almeno una delle due flange 20 presenta un codolo cilindrico 22, internamente cavo, fungete da distanziatore ed elemento di montaggio per l’altra flangia.
Come mostrato in Fig. 7 il giunto di collegamento 30 comprende un blocchetto parallelepipedo provvisto di un foro 31 ad un’estremità. All’altra estremità del giunto di collegamento 30 è ricavata una scanalatura ad “U” 32 che definisce due piastre 33 provviste di rispettivi fori coassiali 34 con asse ortogonale rispetto all’asse del foro 31.
Come mostrato in Fig. 8, il manicotto 40 comprende un codolo cilindrico 41 atto ad essere fissato all’estremità di una qualsiasi delle aste 12, 13, 16 che opportunamente hanno lo stesso diametro. Il manicotto 41 termina con una piastra 42 atta ad essere inserita nella scanalatura 32 del giunto di collegamento 30. Nella piastra 42 del manicotto è previsto un foro 43.
Per il montaggio del sistema articolato, il giunto di collegamento 30 viene disposto tra le due flange 20 in modo che il foro 31 del giunto sia coassiale ad un foro periferico 21 delle flange. Quindi un perno 25 viene inserito nel foro 21 delle flange e nel foro 31 del giunto in modo da imperniare il giunto 30 attorno all’asse del perno 25.
La piastra 42 del manicotto 40 viene inserita nella scanalatura 32 del giunto 30 ed un perno 35 viene inserito nei fori 34 del giunto e nel foro 43 della piastra del manicotto, in modo da imperniare il manicotto 40 attorno all’asse del perno 35 del giunto 30.
Nel caso specifico del telaio 10, il mozzo 11 presenta due flange 20 tra le quali sono disposti otto giunti 30 con rispettivi otto manicotti 40 collegati alle quattro aste diagonali 12 e alle quattro aste mediane 13. I giunti 30 ruotano rispetto alle flange 20 secondo assi verticali. Invece i manicotti 40 ruotano rispetto ai giunti 30 secondo assi orizzontali.
Lo snodo d’angolo 14 presenta due flange 20 tra le quali sono disposti tre giunti di collegamento 30 con rispettivi tre manicotti 40 collegati a due aste perimetrali 16 e ad un’asta diagonale 12. I giunti 30 ruotano rispetto alle flange 20 secondo assi verticali. Invece i manicotti 40 ruotano rispetto ai giunti 30 secondo assi orizzontali.
Lo snodo intermedio 15 presenta due flange 20 tra le quali sono disposti due giunti 30, in posizioni diametralmente opposte, con rispettivi due manicotti 40 collegati a due aste perimetrali 16. Lo snodo intermedio 15 è montato scorrevole sulla rispettiva asta mediana 13. Vale a dire l’asta mediana 13 è inserita nel manicotto 22 della flangia dello snodo intermedio. In questo caso, i giunti 30 ruotano rispetto alle flange 20 secondo assi orizzontali. Invece i manicotti 40 ruotano rispetto ai giunti 30 secondo assi verticali.
Per compensare la traslazione dello snodo intermedio 15 sull’asta mediana 13, le aste perimetrali 16 sono di tipo telescopico, in modo da poter essere allungate ed accorciate in conformità allo scorrimento dello snodo intermedio 15 sull’asta mediana 13.
Questa particolare conformazione del telaio 10 consente la massima versatilità e libertà di movimento, in modo da generare una struttura che copra una superficie desiderata, anche diversa da superfici quadrate o rettangolari.
Gli snodi d’angolo 14 sono provvisti di mezzi di ancoraggio a terra, simili ai mezzi di ancoraggio 4 descritti nella prima forma di realizzazione. In questo modo, avvicinando tra loro gli snodi d’angolo 14, si provoca il sollevamento del mozzo centrale 11 e degli snodi intermedi 15. Come risultato le aste mediane 13 si sollevano rispetto alle aste diagonali 12; mentre le aste perimetrali 16 formano dei triangoli rispetto al terreno. Se sul telaio 10 è disposto un telo vincolato alle varie aste 12, 13 e 16, esso assume una configurazione a triangoli, come quella della copertura 1 illustrata nella prima forma di realizzazione dell’invenzione ed ottenuta mediante pannelli triangolari incernierati.
In seguito, la copertura 1 secondo l’invenzione indica genericamente una copertura che può essere realizzata sia con pannelli incernierati (come descritto nella prima forma di realizzazione) sia con un telaio portante su cui è disposto un telo (come descritto nella seconda forma di realizzazione). La copertura 1 può essere utilizzata in modo modulare per coprire superfici di gradi dimensioni per affiancamento o sovrapposizione, lasciando intatte le caratteristiche di adattabilità.
In Fig. 9 sono illustrati due moduli di copertura 1 affiancati tra loro. In questo caso l’unione tra i due moduli può essere completata da un pezzo adattabile (illustrato in Fig. 10) realizzato con gli stessi principi costruttivi del telaio 10 di Fig. 4.
In Fig. 11 sono illustrati due moduli di copertura 1, parzialmente sovrapposti tra loro. La sovrapposizione si ottiene, sollevando da terra, mediante un distanziatore 50, gli snodi d’angolo 14 del telaio 10 oppure i mezzi di ancoraggio 4 della copertura a pannelli.
Nell’utilizzo modulare della copertura 1 ed in particolare per la copertura di superfici quadrangolari, si può rilevare utile una riduzione degli ingombri laterali della copertura 1.
Nelle Figg. 12 e 13 è illustra una forma di realizzazione della copertura 1 in cui sono stati ridotti gli ingombri laterali. Nel caso di copertura con pannelli, tale riduzione si può ottenere prevedendo pannelli triangolari con un angolo β minore di 45° tra la diagonale ed il lato perimetrale.
Invece nel caso di copertura con telaio, la riduzione si può ottenere facendo scorrere lo snodo intermedio 15 sul lato mediano 13, in modo da avvicinarlo al mozzo centrale 11.
Tale sistema di riduzione dell’ingombro permette di coprire le superficie di dimensione e forma più in uso o comunque permette il minimo ingombro tra l’apertura massima e l’apertura minima della copertura 1.
Con riferimento alla Fig. 2, bisogna considerare che le aperture laterali 5 della copertura 1 hanno una forma triangolare con un lato variabile in conformità al posizionamento della copertura 1. Quindi non è possibile creare una chiusura che si adatti in modo ottimale ad ogni forma della copertura.
A tale scopo, come mostrato in Fig. 14, è stata creata una chiusura adattabile 60 costituta da due pannelli triangolari 61 incernierati, mediante una cerniera 62, in un rispettivo angolo, in modo da essere sovrapponibili tra loro ed adattarsi alle varie conformazioni dell’apertura 5 della copertura.
Per coperture temporanee o movimentabili la struttura a telaio 10 può essere richiudibile. Come mostrato in Fig. 15, per la richiusura della struttura, lo snodo intermedio 15 viene fatto scorrere sul lato mediano 13 avvicinandolo al mozzo 11.
In Fig. 16 viene illustrata una variante, in cui ciascuna asta perimetrale 16 viene divisa in due aste perimetrali 16’ collegate mediante rispettivi snodi 70. In questo modo spingendo gli snodi 70 verso il mozzo 11, il telaio della struttura portante si richiude.
Queste soluzioni consentono al telaio 10 di richiudersi su se stesso con il telo flessibile montato su di esso, occupando poco spazio nel trasporto e nel magazzinaggio e velocizzando la posa in opera.
Bisogna considerare che negli angoli di appoggio a terra della copertura si creano zone di scarsa vivibilità a causa dell’altezza ridotta. Per risolvere tale inconveniente, come mostrato in Fig. 17 è sufficiente sollevare da terra T la copertura 1 con appositi supporti 50 disposti sotto gli snodi d’angolo 14 (nel caso di telaio) o sotto i mezzi di ancoraggio 4 (nel caso di pannelli).
In alcuni casi può essere necessario un irrigidimento del telaio portante 10 della copertura 1, ad esempio quando le forze agenti sui punti di appoggio 14 del telaio devono essere solo verticali, per evitare l’apertura e l’abbattimento della copertura, quando i punti di appoggio del telaio non possono essere ancorati, o quando si utilizzano dei supporti di rialzo 50.
Come mostrato in Fig. 18, per irrigidire il telaio 10 vengono utilizzati dei tiranti 80 disposti tra due aste perimetrali 16 contigue del telaio 10.
In Fig. 19 viene illustrata una forma di realizzazione in cui la copertura secondo l’invenzione viene utilizzata come ombrellone. In questo caso bisogna prevedere un sistema telescopico comprendente un montante 90 fissato al terreno T ed un’asta 91 scorrevole verticalmente entro il montante 90.
L’estremità superiore dell’asta 91 viene fissata al vertice della copertura. Nel caso del telaio portante, l’estremità superiore dell’asta 91 viene fissata al mozzo 11.
Nel montante 90 vengono disposti dei fermi 93 atti a bloccare l’estremità di rispettivi puntoni 94 collegati ai pannelli della copertura (nel caso di copertura a pannelli) o alle aste diagonali 12 e mediane 13 (nel caso di copertura a telaio portante).
Alle presenti forme di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Copertura (1) caratterizzata dal fatto che la superficie della copertura è formata da una pluralità di triangoli che prevedono un angolo (α) rivolto verso il centro o vertice della copertura, definito tra un cateto (13) ed un’ipotenusa (12), in cui l’estremità (4; 14) dell’ipotenusa (12) comprende mezzi di ancoraggio a terra che possono essere spostati in posizione per consentire il sollevamento del vertice della copertura e il sollevamento dei cateti del triangolo rispetto all’ipotenusa, in modo da ottenere una copertura adattabile in forma e dimensioni.
  2. 2. Copertura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere otto triangoli con un angolo al centro (α) di 45°.
  3. 3. Copertura (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti triangoli sono triangoli rettangoli.
  4. 4. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti triangoli sono triangoli equilateri.
  5. 5. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di pannelli rigidi triangolari (2) incernierati tra loro, mediante cerniere (3) disposte sull’ipotenusa e sul cateto del pannello che formano detto angolo al centro (α).
  6. 6. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio portante (10) sul quale viene disposto un telo di copertura in modo da formare dette superfici triangolari.
  7. 7. Copertura (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto telaio portante (10) comprende una pluralità di aste (12, 13, 16) incernierate tra loro mediante snodi articolati (11, 14, 15).
  8. 8. Copertura (1) secondo la rivendicazione 6 o 7 caratterizzata dal fatto che detto telaio portante (10) comprende uno snodo fungente da mozzo (11) dal quale si dipartono radialmente una pluralità di aste (12, 13) in modo da formare una pluralità di triangoli con angolo al centro (α), in cui le estremità di dette aste radiali (12, 13) sono collegate, mediante rispettivi snodi (14, 15), ad aste perimetrali (16) che chiudono il telaio (10).
  9. 9. Copertura (1) secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti snodi (11, 14, 15) comprende: - almeno una flangia circolare (20) provvista di fori periferici (21), - almeno un giunto (30) imperniato, mediante un perno (25) in uno di detti fori periferici (21) della flangia, e - almeno un manicotto (40) atto ad essere fissato ad una di dette aste (12, 13, 16), detto manicotto (40) essendo imperniato, mediante un perno (35) in un foro di detto giunto, in modo che l’asse del perno (25) sia ortogonale rispetto all’asse del perno (35).
  10. 10. Copertura (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzata dal fatto che da detto mozzo (11) si dipartono quattro aste diagonali (12) terminanti in snodi d’angolo (14) e quattro aste mediane (13) terminanti in snodi intermedi (15) ed essendo previste otto aste perimetrali (16) collegate tra detti snodi d’angolo (14) e snodi intermedi (15), in cui detti snodi d’angolo (14) comprendono mezzi di ancoraggio a terra.
  11. 11. Copertura (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti snodi intermedi (15) sono montati scorrevoli su dette aste intermedie (13).
  12. 12. Copertura (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che dette aste perimetrali (16) sono aste telescopiche.
  13. 13. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12, caratterizzata dal fatto di comprendere tiranti (80) disposti tra due aste perimetrali contigue (16).
  14. 14. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere supporti di rialzo (50), disposti sotto detti mezzi di ancoraggio a terra (4; 14) della copertura per sollevare gli angoli della copertura rispetto al terreno.
  15. 15. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una chiusura (60) comprendente due pannelli triangolari (61) incernierati tra loro, in modo da essere sovrapponibili.
  16. 16. Copertura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un sistema ad ombrellone comprendente un montante (90) destinato ad essere fissato sul terreno ed un’asta (91) scorrevole telescopicamente nel montante, e avente un’estremità fissata al vertice della copertura, sul montante (90) essendo previsti fermi (93) per bloccare puntoni (94) collegati ai pannelli (2) o al telaio (10) della copertura.
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