ITMC20010102A1 - Sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cotturaelettrici. - Google Patents

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ITMC20010102A1
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    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B1/00Details of electric heating devices
    • H05B1/02Automatic switching arrangements specially adapted to apparatus ; Control of heating devices
    • H05B1/0227Applications
    • H05B1/0252Domestic applications
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    • H05B1/0261For cooking of food
    • H05B1/0266Cooktops
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
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    • F24C15/10Tops, e.g. hot plates; Rings
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“SISTEMA PER LA GESTIONE COORDINATA DELLE PIASTRE DEI PIANI DI COTTURA ELETTRICI”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di breveto per invenzione industriale ha per oggeto un sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cottura elettrici.
Questo nuovo sistema di gestione è stato in particolare progetato al fine di migliorare, soprattuto soto il profilo del risparmio energico, la gestione ed il funzionamento degli anzidetti piani di cottura elettrici.
I vantaggi della presente invenzione saranno più evidenti dopo una schematica descrizione del tradizionale funzionamento degli anzideti piani di cottura elettrici.
Come è noto, ognuno di tali piani di cottura comprende una pluralità di piastre riscaldate elettricamente, per lo più nel numero di quattro; è altrettanto risaputo come la temperatura imposta a tali piastre goda di una certa inerzia, nel senso cioè che si mantiene per un certo periodo di tempo anche dopo la disattivazione dell’ alimentazione elettrica.
Del resto è anche utile ricordare come, per ciascuna piastra elettrica, la fase di spegnimento successiva ad una precedente fase di accensione sia tanto più breve per quanto più è elevata la temperatura di riscaldamento che l’utente voglia imporre alla piastra medesima.
Ebbene già da ora tali piani sono assistiti da un’elettronica di gestione che è progettata al fine di limitare i consumi elettrici degli anzidetti piani di cottura; più precisamente questa elettronica tradizionale - una volta preso atto della temperatura che l’utente intende, di volta in volta, impostare su una singola piastra - si incarica di alternare le fasi di accensione e le fasi di spegnimento di questa stessa piastra, pur nella certezza di mantenerla sempre alla temperatura desiderata.
In pratica l’accensione e lo spegnimento di ciascuna piastra avvengono per il tramite di relais (interruttori elettromeccanici) associati alle singole piastre e cooperanti con la medesima elettronica di gestione.
In questa prospettiva è facile comprendere come già nella tecnologia consolidata la durata delle fasi di accensione e di spegnimento di ciascuna piastra non sia in realtà casuale, ma dipenda in particolare dalla temperatura impostata: nel senso che ad un maggiore livello di temperatura impostata su una piastra corrisponde un tempo di accensione più lungo e viceversa, fino ad arrivare all’ipotesi in cui si voglia impostare su una singola piastra il massimo valore di temperatura possibile, in presenza del quale essa tende a diradare notevolmente, spesso addirittura ad eliminare, le anzidette fasi di spegnimento.
Occorre peraltro sottolineare il fatto che nella tecnologia attuale questa particolare logica di funzionamento venga applicata in maniera autonoma su ogni singola piastra di un piano di cottura, dunque senza tenere minimamente conto dell’eventuale stato (accensione o spegnimento) delle altre piastre appartenenti al medesimo piano di cottura.
Ipotizzando che le quattro piastre di uno stesso piano di cottura siano tutte contemporaneamente in finizione e considerando che mai -se non per un’improbabilissima combinazione - le rispettive fasi di accensione e di spegnimento di tali piastre possono essere cronologicamente sfalsate, non è difficile immaginare come molto spesso si possa verificare una situazione in cui due, tre o persino tutte le quattro piastre di un piano elettrico si trovino ad essere contemporaneamente in fase di accensione.
Sulla base di tale considerazione è da tempo previsto che i piani di cottura elettrici abbiano la capacità di essere condotti su diversi livelli di potenza “massima ammessa”, in cui per lo più i primi tre livelli corrispondono rispettivamente a 2,5 - 3,5 - 4,5 Kw ed il quarto livello corrisponde alla capacità massima del piano di cottura (circa 6/7 Kw).
Ebbene l’utente che voglia accendere una sola piastra può mantenere il proprio piano di cottura al primo livello di potenza, per poi passare ai livelli superiore (fino all’ultimo), man mano che voglia magari attivare insieme due, tre o quattro piastre.
In particolare nel caso in cui tutte le quattro piastre del piano si trovino in fase di accensione si ha la certezza di avere un assorbimento di potenza veramente ingente - pari alla somma delle singole potenze delle piastre di cui si avvale il medesimo piano di cottura (generalmente intorno ai 6-7Kw) - e soprattutto non controllabile in tempo reale da parte dell’utente.
Come già anticipato, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di gestione delle piastre di un piano di cottura elettrico basato sul principio - del tutto innovativo rispetto alla descritta tecnica anteriore - di coordinare il funzionamento di ciascuna piastra con il funzionamento delle altre piastre eventualmente attivate, sulla base di un limite massimo di potenza impiegata stabilito discrezionalmente dall’utente quale consumo massimo d’energia ammesso nel piano di cottura.
Ipotizzando ad esempio che un utente abbia impostato sul proprio piano di cottura un livello massimo di potenza da impiegare pari magari a 2,5 Kw, è facile comprendere come, in linea di principio, esso non potrebbe accendere contemporaneamente due diverse piastre (magari l’una avente un assorbimento di 2,5 Kw e l’altra 1,5 Kw), in quanto la somma delle potenze da queste assorbite (pari a 4 Kw) eccederebbe l’anzidetto prefissato livello massimo (pari a 2,5 Kw) di potenza da impiegare.
Viceversa il sistema di gestione secondo il trovato vanta la capacità di consentire il contemporaneo utilizzo delle due diverse piastre, pur evitando che vi sia un impiego di potenza superiore rispetto al limite massimo ammesso dal relativo piano di cottura.
Questo sistema si basa infatti sull’idea di sfruttare il funzionamento ciclico delle piastre elettriche, in base al quale - come anticipato - ciascuna piastra, pur rimanendo sempre in funzione, alterna in realtà fasi di accensione e fasi di spegnimento, grazie alla possibilità di sfruttamento della sua anzidetta inerzia termica.
In pratica la logica operativa di tale nuovo sistema di gestione è quella di coordinare il funzionamento di due piastre attivate contemporaneamente in maniera tale che la fase di accensione di una piastra coincida con la fase di spegnimento dell’altra piastra.
In questa prospettiva è previsto, allorquando le due medesime piastre si trovino in due fasi operative differenti (l’una in fase di accensione e l’altra in fase di spegnimento), che la potenza non utilizzata dalla piastra in fase di spegnimento (si ipotizzi la piastra da 1,5 Kw) sia interamente “deviata” verso la piastra in fase di accensione (quella da 2,5 Kw), che può dunque utilizzare per sé tutta l’intera potenza di 2,5 Kw prefissata dall’utente al fine di portare effettivamente al massimo la propria temperatura di riscaldamento.
Allorquando sia invece questa seconda piastra a trovarsi nella propria fase di spegnimento, sarà la prima piastra (quella da 1,5 Kw) ad avere a sua volta la disponibilità di tutta la potenza necessaria per portare al massimo la propria temperatura di riscaldamento.
Con le piastre impostate per ottenere la massima temperatura di riscaldamento, non è detto però che la durata di ogni singola fase di spegnimento di una piastra debba coincidere esattamente con la durata di ogni singola fase di accensione dell’altra piastra; in mancanza di una simile perfetta coincidenza, si potrebbero avere momenti di “sovrapposizione” tra le rispettive fasi di accensione delle due piastre tali da comportare un assorbimento di potenza complessivo (1,5 2,5 Kw) eccedente il livello programmato come “massimo ammesso” sul piano di cottura.
In questo caso il sistema di gestione secondo il trovato consente tuttavia all’utente di tentare di “riallineare” esattamente - con un proprio intervento manuale - le fasi di accensione di una piastra con le fasi di spegnimento dell’altra piastra; questo tentativo può essere fatto semplicemente riducendo (tramite un intervento sulla rispettiva manopola di regolazione) la temperatura di riscaldamento di una o di entrambe le piastre.
Come anticipato, infatti, ad una minore temperatura di riscaldamento richiesta ad una piastra elettrica, corrisponde un più lungo Γ intervallo di tempo tra due successive fasi di accensione della stessa; ebbene, agendo in questo modo, è probabile che l’utente possa fare in modo che gli intervalli di funzionamento delle due piastre siano condotti ad una durata tale da consentire un “incastro perfetto” delle fasi di accensione dell’una con le fasi di spegnimento dell’altra.
Per maggiore chiarezza esplicativa si consideri di individuare le due piastre in parola come PI e P2 e si supponga che il livello di temperatura di riscaldamento impostato dall’utente sulla piastra P2 richieda una fase di accensione avente una durata superiore a quella della fase di spegnimento della piastra PI .
Ebbene, in questo caso, il sistema di gestione secondo il trovato provvede a segnalare all’utente stesso - tramite segnali acustici e/o luminosi - l’impossibilità di mantenere contemporaneamente in funzione le due medesime piastre PI e P2 a quei livelli di temperatura da esso selezionati tramite le rispettive manopole.
Contemporaneamente provvede anche ad indicare, su un apposito display previsto a corredo del piano di cottura, il valore massimo di temperatura utilizzabile sulla piastra P2 per poterla mantenere in funzione contemporaneamente all’anzidetta piastra PI, in presenza di quello stesso livello di potenza “massima ammessa” impostato in precedenza sul piano di cottura medesimo; è mutile dire che questo valore massimo di temperatura utilizzabile su detta piastra P2 sarà di certo inferiore rispetto a quello selezionato inizialmente dall’utente.
Si deve rilevare, in tale prospettiva, come la centralina elettronica che presiede al sistema di gestione secondo il trovato sia peraltro in grado di fornire all’utente le indicazione necessarie per consentire allo stesso, tramite un’opportuna riduzione del livello di temperatura impostata sulla piastra P2, di ricondurre la fase di accensione di quest’ultima ad una durata inferiore, finalmente compatibile con la fase di spegnimento della piastra P1 .
Se tale tentativo non risulta comunque fruttuoso o se, peraltro, non si voglia rinunciare alla massima temperatura di riscaldamento delle piastre in funzione, l’utente del sistema secondo il trovato potrà aumentare sul proprio piano di cottura il livello di potenza “massima ammessa”, tramite un tasto di un comando appositamente previsto. Ipotizzando che il piano di cottura sia impostato ad un livello di potenza “massima ammessa” pari a 2,5 Kw, si comprende come lattivazione di quest’ultimo comando possa permettere di condurre magari il piano di cottura ad un livello di potenza “massima ammessa” pari a 3,5 Kw; essendo peraltro previsto che il sistema di gestione secondo il trovato abbia anche la capacità, una volta che registri la disattivazione di tutte le piastre elettriche di un piano di cottura, di riportare automaticamente quest’ultimo al suo livello inferiore (o originario) di potenza “massima ammessa”.
Anche se finora è stato descritto la logica operativa del sistema secondo il trovato con riferimento alla gestione coordinata di due piastre, occorre sottolineare che in realtà esso è anche in grado di coordinare il contemporaneo funzionamento di tre o più piastre di uno stesso piano di cottura.
Allorquando, ad esempio, si voglia accendere una terza piastra nel momento in cui due piastre sono già in finizione, il sistema di gestione in parola provederà a “inserire” la fase di accensione di questa terza piastra nelle eventuali fasi di spegnimento delle prime due piastre.
Anche in una simile ipotesi potrebbero naturalmente verificarsi momenti di sovrapposizione tra le rispettive fasi di funzionamento di queste tre piastre, tali da portare il livello complessivo di potenza assorbita al di sopra del limite di potenza impostato come “massimo ammesso” sul piano di cottura.
Ebbene, anche in questo caso, l'utente dovrà tentare di ripristinare la compatibilità tra la potenza complessiva assorbita e la potenza “massima ammessa” dal piano di cottura, agendo sulle manopole di regolazione dei fuochi al fine di diminuirne la temperatura di riscaldamento.
Tuttavia, anche in questo caso, se tale tentativo dell’utente si dovesse rivelare inutile, o se lo stesso utente non dovesse accettare una riduzione della temperatura di riscaldamento delle piastre, il sistema di gestione in parola provederà ad avvertire l’utente medesimo della necessità di reimpostare sul proprio piano di cottura un livello più elevato di potenza “massima ammessa”.
E importante segnalare altresì che, in presenza della contemporanea attivazione di tre o più piastre, il sistema di gestione secondo il trovato prevede altresì che la centralina elettronica, nel caso in cui sia necessario far coincidere le fasi di accensione di almeno due piastre, provveda automaticamente a sovrapporre le fasi di accensione di quelle due piastre che abbiano il minore assorbimento complessivo di potenza.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cottura elettrici, del tipo che prevede l’adozione di una centralina elettronica capace di alternare su ciascuna piastra fasi di accensione e spegnimento pur consentendole di mantenere i valori di temperatura imposti dall’utente, caratterizzato per il fatto che detta centralina di controllo provveda a coordinare le alterne fasi di funzionamento delle varie piastre attivate contemporaneamente, in modo tale che le fasi di accensione di una piastra coincidano con le fasi di spegnimento delle altre piastre, ammettendo fasi di contemporanea accensione delle varie piastre alla sola condizione che l’assorbimento complessivo di potenza di tali piastre non superi il livello preimpostato sul piano di cottura come livello di potenza “massima ammessa”; essendo previsto, in caso di superamento di quest’ultimo livello di potenza “massima ammessa”, che la centralina medesima sia in grado di segnalare all’utente - tramite una spia luminosa e/o acustica - la necessità di portare il piano di cottura medesima su un livello superiore di potenza “massima ammessa”.
  2. 2) Sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cottura elettrici, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di avere la capacità di segnalare, su un apposito display associato al piano di cottura, lo specifico valore di temperatura massima da assegnare alle piastre contemporaneamente attivate per ottenere che le stesse possano mantenersi tutte in finizione con un assorbimento di potenza complessivo compatibile con il livello di potenza “massima ammessa” impostato in quel momento sul piano medesimo.
  3. 3) Sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cottura elettrici, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di avere la capacità di modificare istantaneamente, su comando dell’utente, il livello di potenza “massima ammessa” impostato sul piano di cottura: da un livello inferiore ad un livello superiore.
  4. 4) Sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cottura elettrici, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di avere la capacità, non appena accerti la disattivazione di tutte le piastre, di ricondurre il piano di cottura al suo livello inferiore di potenza “massima ammessa”.
  5. 5) Sistema per la gestione coordinata delle piastre dei piani di cottura elettrici, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che, in presenza della contemporanea attivazione di tre o più piastre, la centralina anzidetta, nel caso in cui sia necessario far coincidere le fasi di accensione di almeno due piastre, provvede automaticamente a sovrapporre le fasi di accensione di quella coppia di piastre che abbiano il minore assorbimento complessivo di potenza.
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