ITMC20010060A1 - Macchina e metodo per la misurazione delle aberrazioni dell'occhio umano - Google Patents

Macchina e metodo per la misurazione delle aberrazioni dell'occhio umano Download PDF

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MACCHINA METODO PER LA MISURAZIONE DELLE ABERRAZIONI DELL’OCCHIO UMANO
1. Campo dell’Invenzione
Generalmente la presente invenzione viene associata ad una macchina ad uso medico per lo studio dell’occhio umano ed, in particolare, ad una macchina e ad un metodo per misurare le aberrazioni dell’occhio umano.
La presente invenzione mostra un sistema ed un metodo per la misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano facendo il tracking dei raggi di luce. Lo spostamento della luce incidente rispetto al punto ideale sulla pupilla viene corretto modificando l’angolo di incidenza della luce in modo da creare coincidenza con il punto ideale di luce. La variazione della luce di incidenza viene analizzata dalla LMS così da ottenere il profilo ondulare tridimensionale e le magnitudini di aberrazione indipendenti. Il sistema include fonti di luce, sistema ottico, strumenti per il cambiamento del punto di incidenza della luce, strumenti per modificare l’angolo di incidenza della luce, strumenti per modificare l’angolo di incidenza della luce e strumenti a controllo computerizzato.
2. Descrizione del panorama conoscitivo ad oggi.
L’occhio umano viene considerato come un sistema ottico di formazione delle immagini; sulla retina si forma l immagine dell’oggetto “catturato” dall’occhio che, a sua volta, viene inviata al sistema nervoso, ottenendo così un segnale visivo. L’occhio umano ideale è capace di formare sulla retina un’immagine molto nitida dell’oggetto visto, ed il contrasto presente sulla superficie della retina dovuto alla distribuzione della luce rimane inalterato. Nel frattempo, la luce emessa (o riflessa) da un certo punto della superficie dell’oggetto passa attraverso la pupilla dell’occhio e si focalizza su un punto preciso della retina. Tuttavia, l’occhio umano ideale è quello in cui, al passaggio della luce attraverso la pupilla, si forma sulla retina non un punto vago ma un punto focalizzato ben preciso. Soltanto in pochi casi il punto che si forma corrisponde a quello ideale mentre, nella maggior parte dei casi, non è così. Un sistema ottico che presenta una anomalia del genere causa una divergenza dello spessore ottico con conseguente formazione di un’immagine sfocata e degradazione della vista; tale fenomeno viene chiamato aberrazione. Esistono due approcci per descrivere le caratteristiche dell’aberrazione. Uno è basato su un profilo bidimensionale, vale a dire il profilo ondulatorio, per il quale sulla superficie della retina dell’occhio umano viene creata una serie di coordinate con una origine al centro. Le aberrazioni che riguardano tutti i raggi di luce che attraversano la retina vengono registrati secondo i punti incidenti. Un vantaggio del profilo ondulatorio dell’aberrazione è che esso permette la registrazione di tutti i dettagli, ma lo svantaggio è rappresentato dal fatto di essere troppo complicato e troppo irregolare per permetterne una descrizione. L’altro approccio è quello di sommare tutte le aberrazioni indipendenti semplici secondo il loro peso individuale in modo da ottenere l’aberrazione totale. Il presupposto per la determinazione di tale valore è pertanto unicamente la determinazione delle aberrazioni indipendenti. I risultati misurati, chiamati -presbiopia, miopia e astigmatismo, sono aberrazioni indipendenti.
Le aberrazioni abbassano la vista; pertanto, per migliorare quest’ultima, è necessario correggerle. Dato che soltanto la presbiopia/la miopia e l astigmatismo possono essere accertati dalle tecniche ottometriche convenzionali, le tecniche correttive quali l’uso di occhiali e l’intervento con laser possono essere applicate alle malformazioni defocalizzanti e all’astigmatismo. D’altra parte, i pazienti presbiti/miopi o astigmatici spesso presentano altre aberrazioni ben più gravi che non possono essere studiate a fondo e, quindi, corrette. Pertanto, in questi casi, è impossibile pensare di poter correggere completamente la vista, neanche indossando occhiali o ricorrendo all’intervento del laser.
Attualmente le tecniche di misurazione delle aberrazioni, capaci di dare un profilo ondulatorio dell’ aberrazione e di studiare le aberrazioni indipendenti, sono attualmente allo stadio di ricerca. Le macchine convenzionalmente utilizzate per la misurazione delle aberrazioni non riescono a determinarne contemporaneamente sia il profilo ondulatorio che le magnitudini delle componenti delle aberrazioni indipendenti. Vi preghiamo di fare riferimento al brevetto U.S.A. n. 5,258,791 che realizza un rifrattometro descritto in Applied Optics, 1992, n. 31, pp. 3678 pp. 3686. Tale rifrattometro può misurare solo le caratteristiche riflettenti totali ma non riesce a trasferire tali caratteristiche al profilo ondulatorio; pertanto, è impossibile definire il profilo generale dell’aberrazione, ma solamente le magnitudini delle aberrazioni indipendenti. Sulla scia di detto rifrattometro, un migliore sistema di misurazione delle aberrazioni (descritto in Applied Optics, 1998, Voi. A15, N. 9, pp. 2449 pp.
2456) serve sia alla determinazione del profilo ondulatorio dell’ aberrazione che delle magnitudini delle componenti.
Qui di seguito è descritto il principio di misurazione delle aberrazioni. Un fascio sottile di raggi paralleli di luce (con un diametro di 0.5 mm) viene emesso da un certo punto sulla pupilla nell’occhio dove forma un punto luce, come visto dall’ individuo. Qualora si modifichi il punto incidente dei raggi di luce sull’occhio, pur senza la presenza di aberrazioni, il punto luce rimane inalterato e stabile nel punto ideale. Tuttavia, quando nell’occhio sono presenti più aberrazioni, il punto luce si allontana dalla posizione ideale, secondo la variazione dell’incidenza dei raggi paralleli della luce. Il valore entro il quale i raggi di luce si allontanano dipende dalle caratteristiche e dalle magnitudini dell’aberrazione.
Tuttavia, è difficile misurare direttamente lo spostamento deH’immagine nell’occhio, ma è possibile definirlo solo indirettamente. Per esempio, se l’angolo di incidenza della luce cambia quando il punto di incidenza sulla retina dell’occhio è fisso, la posizione del punto luce cambierà a seconda dell’angolo di incidenza della luce. Se il punto luce viene spostato al centro dell’immagine incrociata con l’ausilio di strumenti di controllo, la variazione è proporzionale alle magnitudini dell’ aberrazione della luce attraverso la retina. Allo stesso modo, è possibile effettuare tali misurazioni su altri punti della retina in modo da ottenere il profilo di variazione dell’angolo di incidenza, vale a dire il profilo di rifrazione totale, sulla base del quale è possibile ricavare il profilo di aberrazione totale ondulare e le magnitudini delle componenti indipendenti, utilizzando LMS (minimo quadrato medio).
Negli esperimenti effettuati sulla base del suddetto principio di misurazione delle aberrazioni, il punto e l’angolo di incidenza dei raggi luce vengono misurati con precisione usando strumenti di controllo meccanici, come lo stepper motor, per poi lavorare con gli strumenti limitanti la pupilla e selezionare il punto. La precisione del motore stepper è estremamente importante ed è il fattore che ne rende alti i costi di fabbricazione. Inoltre, tali componenti non presentano molte caratteristiche sismiche e di temperatura e pertanto non sono adatte ad essere impiegate negli strumenti di misurazione. SGUARDO GENERALE SULL’INVENZIONE
Obiettivo principale della presente invenzione è quello di mettere a disposizione uno strumento ed un metodo di misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano che riescano a determinare sia il profilo generale dell’aberrazione che la presenza di diverse aberrazioni indipendenti nell’occhio umano. Tale strumento presenta vantaggi per la sua struttura semplice, la sua ottima affidabilità ed il basso costo di fabbricazione.
L’invenzione è rappresentata da una macchina costituita da: fonti di luce, sistema ottico, strumenti per modificare il punto di incidenza della luce, strumenti per modificare l’angolo di incidenza della luce e strumenti a controllo computerizzato in cui detta fonte di luce include una fonte di luce di misurazione composta da una serie di diodi foto-emittenti (LED) disposti su una fila bidimensionale e una fonte di luce per l’illuminazione; inoltre, detto sistema ottico comprende uno spessore ottico di misurazione composto da una prima lente, un primo riflettore, una specifica visiva trasparente su uno schermo a cristalli liquidi, un primo beam-splitter ed un secondo riflettore; uno spessore ottico di riferimento composto da una terza lente e una specifica visiva fissa tra la fonte di luce per l’illuminazione e il beam-splitter; uno spessore ottico integrato composto da un secondo beam-splitter, una seconda lente ed un terzo riflettore tra il secondo riflettore e la retina.
Lo spessore ottico comprende, inoltre, uno spessore per il monitoraggio della pupilla, composto da una fonte di luce ad infrarossi, dallo spessore ottico integrato, da una quarta lente, da un dispositivo fotografico di accoppiamento di carica (CCD) e un monitor collegato a detta CCD camera, in cui la quarta lente, detta CCD camera e il monitor sono posizionati sull’ altro lato del secondo beam-splitter nello spessore ottico integrato.
La specifica visiva fissa presente nello spessore ottico di riferimento è costituita da una pellicola trasparente con una immagine incrociata.
Il secondo beam-splitter è uno strumento selettivo con proprietà di riflessione complete per la luce visibile e totalmente trasparente per la luce ad infrarossi. La serie di diodi foto-emittenti presenti nella fonte di luce comprende 37 diodi foto-emittenti posizionati in maniera ottagonale.
La presente invenzione comprende, inoltre, una micro stazione mobile unidimensionale e strumenti manuali di regolazione della rifrazione che servono a muovere la stazione lungo la direzione della propagazione della luce; sulla micro stazione unidimensionale sono posti anche il secondo riflettore e il secondo beam-splitter.
L’invenzione permette, inoltre, di misurare l’aberrazione dell’occhio umano con un metodo avente le seguenti caratteristiche:
(1) lo strumento che permette di modificare il punto di incidenza della luce, composto dal circuito LED collegato al dispositivo a controllo computerizzato e alla serie di diodi foto-emittenti, illumina selettivamente una qualsiasi delle serie di diodi foto-emittenti in modo da modificare il punto di incidenza della luce sul piano della pupilla in maniera graduale; (2) lo strumento che permette di modificare l’angolo di incidenza della luce, composto da schermo a cristalli liquidi e da un mouse collegato al dispositivo a controllo computerizzato, permette di collegare la specifica visiva trasparente e lo schermo a cristalli liquidi, di modificare la posizione della specifica visiva trasparente nello schermo a cristalli liquidi muovendo il mouse, e di trasferire il foro trasparente della specifica al centro deirimmagine incrociata dello spessore ottico di riferimento, in modo da cambiare l’angolo di incidenza della luce sul piano della pupilla; e
(3) lo spostamento della specifica visiva trasparente viene registrato dal dispositivo a controllo computerizzato, così da calcolare la variazione dell’angolo di incidenza; mentre è possibile ricavare il profilo ondulatorio generale dell’aberrazione e la presenza di più di una delle aberrazioni indipendenti con LMS.
I VANTAGGI DELL’ INVENZIONE
I vantaggi dell’invenzione sono:
(1) la precisione del punto sul piano della pupilla dipende dalla precisione con cui è stata creata la serie di diodi foto-emittenti, peraltro facile da ottenere; (2) una volta creata la serie di diodi foto-emittenti, la precisione dura per sempre, evitando problemi dovuti all’invecchiamento delle parti meccaniche che ne compromettono la precisione;
(3) il design dello spessore ottico permette di sfruttare al massimo la fonte di luce;
(4) i diodi foto-emittenti, invece di fonti di laser o altre fonti di luce intensive, vengono impiegati per semplificare la configurazione della fonte di luce e ridurre i costi di fabbricazione;
(5) i circuiti elettrici corrono velocemente e sono semplici da usare nell’elaborazione al computer;
(6) il sistema integrato composto di circuiti di controllo e diodi foto-emittenti è facile da standardizzare e da impiegare;
(7) la specifica visiva trasparente sullo schermo di cristalli liquidi è controllata dal mouse in modo da poter modificare l’angolo di incidenza senza cambiare il punto di incidenza ed aumentare la portata dinamica fino a 1000 gradi con la stessa precisione;
(8) il sistema è caratterizzato dall’uso di spessori ottici contenenti 4 lenti posizionate rispettivamente nello spessore ottico di misurazione, nel circuito ottico di riferimento, nello spessore ottico di monitoraggio della pupilla, e nel sentiero ottico integrato, il che da' la possibilità di ottenere un disegno di spessori ottici più semplice ma migliore di quello prodotto con le conoscenze attuali.
Con questo sistema le aberrazioni dell’occhio umano si misurano facendo il tracking dei raggi di luce. Lo spostamento della luce incidente in riferimento alla posizione del punto ideale sulla pupilla dell’occhio si corregge cambiando l’angolo di incidenza della luce in modo da coincidere con il punto luce ideale. La variazione della luce incidente viene analizzata dall’LMS così da ottenere il profilo di aberrazione ondulare bi-dimensionale e le magnitudini delle aberrazioni indipendenti.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Gli oggetti, lo spirito e i vantaggi della presente invenzione saranno subito compresi se si presenteranno i relativi disegni e le descrizioni dettagliate in cui: FIG. 1 è presente un diagramma schematico illustrante un sistema per misurare le aberrazioni dell’occhio umano; e
FIG. 2 è presente un diagramma schematico illustrante una serie di diodi fotoemittenti, come mostrato in FIG. 1.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Per iniziare, Vi preghiamo di fare riferimento alla FIG. 1, che mostra un diagramma schematico illustrante il sistema di misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano dell’invenzione. Il sistema è rappresentato con un circuito a diodi foto-emittenti (LED) 1, una fila di LED 2, una prima lente 3, un primo riflettore 4, una specifica visiva trasparente 5, uno schermo a cristalli liquidi 6, un primo beam-splitter 7, un secondo riflettore 8, un secondo beam-splitter 9, una seconda lente 10, un terzo riflettore 11, un fotogramma oculare 12, una fonte di luce per Tilluminazione 14, una terza lente 15, una specifica visiva fissa 16, una quarta lente 17, un dispositivo fotografico ad accoppiamento di carica (CCD) 18, un monitor 19, una fonte di luce ad infrarossi 20, uno strumento a controllo computerizzato 21, e un mouse 22. Il numero 13 indica l’occhio da esaminare.
Il circuito LED 1 viene usato per creare lo spessore ottico di misurazione con fonti di luce. Esso, inoltre, accende selettivamente un diodo foto-emittente in una serie LED 2.
Lo spessore ottico di misurazione comincia da una serie LED 2, passa attraverso una prima lente 3, un primo riflettore 4, il foro trasparente della specifica visuale trasparente 5, uno schermo a cristalli liquidi 6, un primo beam-splitter 7, un secondo riflettore 8, un secondo beam-splitter 9, una seconda lente 10, un terzo riflettore 11, ed un fotogramma oculare 12 fino all’occhio 13. Dato che la superficie terminale della serie LED 2 è posizionata sul piano di focalizzazione frontale della prima lente 3, i raggi di luce provenienti da ognuno dei diodi foto-emittenti diventano paralleli dopo aver attraversato la prima lente 3. Il piano della pupilla dell’occhio umano 13 è posizionato sul piano raro di focalizzazione della seconda lente 10, quindi la seconda lente 10 focalizza i raggi di luce paralleli sul piano della pupilla. In questo modo, la superficie terminale della serie LED 2 è collegata al piano della pupilla dell’occhio 13. Quando un diodo foto-emittente viene selettivamente acceso, la luce passa attraverso un punto preciso del piano della pupilla e finisce nell’occhio umano 13.
E’ preferibile che ognuno dei diodi foto-emittenti nella serie LED 2 abbia un diametro di 0.5 mm. E’ possibile determinare il numero necessario di diodi foto-emittenti con precisione: essi sono preferibilmente 37. La lunghezza focale della prima lente 3 e della seconda lente 10 possono coincidere.
Tuttavia, il diametro dell’immagine della superficie terminale della serie LED 2 formata sulla pupilla dell’occhio umano 13 dovrebbe essere mantenuto entro i 6 e gli 8 mm. Il foro trasparente della specifica visiva 5 ha un diametro di 0.5 mm ed è posizionato nel piano focale frontale della seconda lente 10, in modo da collegarsi con l’occhio umano 13. La specifica visiva trasparente 5 è posizionata sullo schermo a cristalli liquidi 6. La specifica visiva 5 è perpendicolare alla direzione della propagazione della luce e si può spostare sul piano bidimensionale, operando manualmente sul dispositivo a controllo computerizzato 21 e il mouse 22. Contemporaneamente è possibile spostare la specifica visiva trasparente 5 con il dispositivo a controllo computerizzato 21. Muovendo il mouse 22, la targhetta visiva trasparente 5 si sposta sul piano bidimensionale. In altre parole, quando l’angolo di della luce. certa posizione, si modifica, l’occhio esaminato vede lo spostamento dell’immagine del punto luce formato dal foro trasparente della specifica visiva 5. Lo spostamento dell’immagine del punto luce in riferimento al punto luce ideale è l’aberrazione. Il valore di spostamento registrato dal dispositivo a controllo computerizzato 21 viene trasferito alla variazione dell’angolo di incidenza.
Lo spessore ottico di riferimento comincia dalla fonte di luce per Γ illuminazione 14 e viene trasferito ai raggi di luce paralleli dalla terza lente 15 sulla specifica visiva fissa 16. La specifica visiva fissa 16 è costituita da una pellicola trasparente con una immagine incrociata che rimane fissa. Il centro deH’immagine incrociata presenta un punto luce ideale per la misurazione dell’aberrazione. E’ sufficiente muovere la specifica visiva trasparente 5 con il mouse 22 in modo da cambiare l’angolo di incidenza della luce ad una certa posizione e muovere il punto luce al centro della croce.
Lo spessore ottico di riferimento e quello di misurazione si uniscono, dopo aver passato il beam-splitter 7.
Lo spessore ottico di monitoraggio della pupilla comprende una fonte di luce ad infrarossi 20, una quarta lente 17, un dispositivo fotografico ad accoppiamento di carica (CCD) 18, e un monitor 19. La fonte di luce ad infrarossi 20 è posizionata sul fotogramma oculare 12. La fonte di luce ad infrarossi 20 illumina la pupilla dell’occhio umano 13 in modo da formare un’immagine sulla superficie fotosensibile della CCD camera vicino alla seconda lente 10 e alla quarta lente 17 dopo essere stata trasmessa dal riflettore 11. Lo spessore ottico per il monitoraggio della pupilla entra nello spessore ottico integrato attraverso il beam-splitter 9 che è uno strumento selettiv estremamente riflettente per la luce visibile e totalmente trasparente per la luce ad infrarossi. Il beam-splitter e la CCD camera nello spessore ottico di monitoraggio della pupilla danno vita ad una configurazione per la regolazione del fuoco e del monitoraggio.
In una versione, per permettere alla specifica visiva di fissare il riflettore 8 e il beam-splitter 9 su una stazione mobile uni-dimensionale (non rappresentata) in modo da permettere loro di muoversi parallelamente alla direzione della propagazione della luce, il paziente controlla manualmente il movimento e modifica lo stato di defocalizzazione del sistema in modo da permettere un assestamento entro i 400 gradi in maniera continua. Inoltre, è possibile aggiungere al fotogramma oculare 12 lenti con varie lunghezze focali per compensare la nitidezza in modo da poter registrare il punto focale entro un campo piuttosto ampio. Vi preghiamo di fare riferimento alla FIG. 2 che mostra un diagramma schematico rappresentante una serie di diodi fotoemittenti come si vede in FIG. 1. Nel disegno, la superficie terminale dei 37 diodi foto-emittenti forma una serie bidimensionale di un ottagono irregolare. La serie è collegata all’immagine corrispondente formata dalla lente. Il dispositivo a controllo computerizzato 21 illumina uno o più dei diodi fotoemittenti con il circuito LED 1.
Da quanto detto finora, in relazione alla presente invenzione, si tratta di un sistema e di un metodo per la misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano, applicabili alla chirurgia laser nell’occhio, alla ricerca scientifica sulla presbiopia/miopia e studi generali sulla vista. Pertanto, la presente invenzione è tuttora in fase di evoluzione ed ha un grande potenziale nelle applicazioni commerciali.
Sebbene la presente invenzione sia stata scoperta ed illustrata con riferimento a particolari applicazioni, i principi impiegati possono essere utilizzati in numerose altre applicazioni che saranno evidenti alle persone qualificate.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina e Metodo per la misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano caratterizzata da: fonti di luce, sistema ottico, strumenti per modificare la posizione di incidenza della luce, per modificare l’angolo di incidenza della luce, e strumenti a controllo computerizzato, in cui la fonte di luce includa una fonte di luce per la misurazione composta di una serie di diodi foto-emittenti (LED) posizionati in una fila bidimensionale ed una fonte di luce per l’illuminazione; in cui detto sistema ottico includa uno spessore di misurazione ottico composto da una prima lente, un primo riflettore, una specifica visiva trasparente su uno schermo a cristalli liquidi, un primo beam-splitter ed un secondo riflettore; uno spessore ottico di riferimento composto da una terza lente ed una specifca visiva fissa tra la fonte di luce per l’illuminazione e il primo beam-splitter, ed uno spessore ottico integrato composto da un secondo beam-splitter, una seconda lente ed un terzo riflettore tra detto secondo riflettore e la retina dell’occhio; in cui lo strumento per modificare la posizione di incidenza.
  2. 2. Macchina e Metodo per la misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano secondo la rivendicazione 1 , in cui detto spessore ottico comprende anche uno spessore ottico di monitoraggio della pupilla composto da una fonte di luce ad infrarossi, da uno spessore ottico integrato, una quarta lente, un dispositivo fotografico ad accoppiamento di carica (CCD) ed un monitor collegato a detta camera CCD, in cui detta quarta lente, detto dispositivo fotografico ad accoppiamento di carica (CCD) e detto monitor sono posizionati sull’altro lato del beam-splitter in detto spessore ottico integrato.
  3. 3. Macchina e Metodo di misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui detta specifica visiva fissa in detto spessore ottico di riferimento sia costituito da una pellicola trasparente con un’immagine incrociata.
  4. 4. Macchina e Modo di misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano, secondo le rivendicazioni 1-2- 3, in cui detto secondo beam-splitter sia uno strumento selettivo totalmente riflettente per la luce visibile e totalmente trasparente per la luce ad infrarossi.
  5. 5. Macchina e Metodo per la misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano, secondo le rivendicazioni 1- 2 - 3 - 4, in cui detta serie di diodi foto-emittenti in detta fonte di luce per la misurazione comprenda 37 diodi foto-emittenti posizionati in maniera ottagonale.
  6. 6. Macchina e Metodo di misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato anche da una micro stazione mobile unidimensionale e uno strumento di regolazione della rifrazione composto da uno strumento manuale per il movimento di detta stazione mobile lungo la direzione della propagazione della luce, in cui detto secondo riflettore e detto secondo beam-splitter siano posizionati su detta micro stazione mobile unidimensionale.
  7. 7. Un metodo per la misurazione delle aberrazioni dell’occhio umano caratterizzato dal fatto che comprende: (1) strumento per modificare la posizione di incidenza della luce composto da circuito di comando LED collegato ad un dispositivo a controllo computerizzato e da una serie di diodi foto-emittenti che selettivamente possano essere illuminate in modo da modificare la posizione di incidenza della luce sul piano della pupilla punto per punto; (2) strumento per modificare l’angolo di incidenza della luce composto da uno schermo a cristalli liquidi e da un mouse collegato a detto dispositivo e da un controllore computerizzato che collega detta specifica visiva trasparente e detto schermo a cristalli liquidi, con la possibilità di modificare la posizione di detta specifica visiva trasparente sullo schermo a cristalli liquidi muovendo detto mouse, ed il foro trasparente di detta specifica visiva al centro dell immagine incrociata di detto spessore ottico di riferimento, in modo da modificare l’angolo di incidenza del piano della pupilla della luce di incidenza; (3) lo spostamento di detta specifica visiva trasparente viene registrato usando detto dispositivo a controllo computerizzato in modo da calcolare la variazione dell’angolo di incidenza e il profilo generale ondulare di aberrazione e più di una delle aberrazioni indipendenti.
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