ITLU20120007A1 - Pinna a scomparsa - Google Patents

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ITLU20120007A1
ITLU20120007A1 IT000007A ITLU20120007A ITLU20120007A1 IT LU20120007 A1 ITLU20120007 A1 IT LU20120007A1 IT 000007 A IT000007 A IT 000007A IT LU20120007 A ITLU20120007 A IT LU20120007A IT LU20120007 A1 ITLU20120007 A1 IT LU20120007A1
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plates
fin
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retractable fin
retractable
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Fiorenzo Bandecchi
Enrico Ciacchini
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Fiorenzo Bandecchi
Enrico Ciacchini
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Description

PINNA A SCOMPARSA
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda il settore dell’attrezzatura per sport acquatici. In particolare il trovato concerne una pinna a scomparsa associabile alle calzature che sempre più spesso vengono indossate quando ci si trova a camminare o passeggiare in ambienti acquatici, ad esempio al mare sulla spiaggia, sugli scogli durante la pesca, ma anche al lago, lungo fiumi o torrenti, o in piscina.
Le calzature in commercio sono comode per camminare e passeggiare in tali ambienti, proteggono la pianta del piede, ma ovviante non danno alcun contributo all’interno dell’acqua, ad esempio durante il nuoto, o quando si abbandona la riva per spingersi al largo o per visionare il fondale e si ha bisogno di nuotare con rapidità o in profondità.
Attualmente, à ̈ necessario portare con sé sempre anche un paio di pinne tradizionali, da sostituire alle calzature appena prima dell’ingresso in acqua.
Le pinne sono delle calzature usate per nuotare velocemente, o dai subacquei per muoversi più efficacemente sott'acqua e, più generalmente, usate per attività acquatiche ludiche o sportive.
Ogni pinna comprende una scarpetta molto aderente al piede, sulla cui estremità anteriore à ̈ fissata una lastra piatta o nervata, detta pala, di opportuna lunghezza ed elasticità, che trasmette all’acqua ed amplifica il movimento del piede.
Le pinne incrementano infatti la forza di spinta del piede, maggiorando la superficie fluida sulla quale si imprime la spinta, contribuendo a distribuire in modo ottimale l'azione muscolare sull'acqua, per ottenere il massimo rendimento della gambata.
Per il soggetto utilizzatore costituisce un disagio dover togliere la calzatura e infilare la pinna, e viceversa.
Ancor più svantaggiosamente queste operazioni, nella maggior parte dei casi, sono svolte in prossimità di superfici scivolose, ad esempio gli scogli, e quindi la posizione instabile del soggetto utilizzatore può rendere ancora più difficoltosa l’operazione di cambio. Scopo dell’invenzione à ̈ realizzare una pinna a scomparsa associabile in modo permanente ad una calzatura, in grado di fuoriuscire o rientrare nella suola della calzatura stessa al bisogno e in base all’attività che si sta svolgendo.
E’ anche scopo del trovato realizzare una pinna funzionale e resistente, ma anche leggera, pratica e di facile impiego.
E’ ulteriore scopo realizzare una suola o una scarpa provviste di detta pinna a scomparsa.
Gli scopi sono raggiunti con una pinna a scomparsa associabile ad una calzatura, caratterizzata dal fatto che comprende:
- una struttura cava;
- un equipaggio mobile atto ad assumere una prima configurazione chiusa all’interno di detta struttura e una seconda configurazione aperta quando si trova all’esterno di detta struttura,
ove detto equipaggio comprende:
- almeno due lastre girevolmente associate a mezzi di scorrimento lineare atti a consentire l’estrazione di dette almeno due lastre da detta struttura cava ed il loro successivo riposizionamento all’interno della struttura stessa;
- mezzi elastici atti a divaricare a ventaglio dette almeno due lastre durante la loro estrazione per passare da detta prima configurazione chiusa a detta seconda configurazione aperta,
ed ove detta pinna comprende:
- primi mezzi di fermo per dette almeno due lastre in detta prima configurazione chiusa;
- secondi mezzi di fermo per dette almeno due lastre in detta seconda configurazione aperta.
Secondo una variante particolarmente preferita dell’invenzione, detto equipaggio comprende una terza lastra associata a detti mezzi di scorrimento lineare, atta ad interporsi tra dette due lastre in detta seconda configurazione aperta.
In particolare, detta terza lastra comprende due gusci provvisti di conformazioni sagomate e accoppiati in modo da contenere al loro interno, nelle zone prive di conformazioni, dette due lastre divaricabili.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, detti mezzi di scorrimento lineare comprendo una guida rettilinea associata a detta struttura cava e una gola provvista su detto equipaggio mobile atte a cooperare tra loro in rapporto di reciproco scorrimento.
Secondo una variante preferita dell’invenzione, detti mezzi di scorrimento lineare comprendono inoltre solchi provvisti internamente a detta struttura cava, e corrispondenti binari provvisti su detto equipaggio mobile, atti a cooperare in rapporto di reciproco scorrimento.
Detti mezzi di scorrimento comprendo ulteriormente mezzi di ritenuta di fine corsa e, vantaggiosamente, detti mezzi di ritenuta comprendono due arpioni flessibili disposti ad un’estremità di detta gola, atti a cooperare per interferenza con due teste sagomate disposte alle estremità opposte di detta guida rettilinea.
Secondo una possibile variante del trovato, detti mezzi elastici comprendono due molle a lamina associate a detti mezzi di scorrimento e atte a cooperare con dette due lastre.
Secondo un’ulteriore variante del trovato, detti mezzi elastici comprendono due linguette provviste alle estremità di dette due lastre destinate a rimanere all’interno di detta struttura cava, e alloggiamenti sagomati provvisti su detti mezzi di scorrimento, ove dette linguette e detti alloggiamenti sono atti a cooperare tra loro per divaricare a ventaglio dette almeno due lastre.
Secondo ulteriori dettagli dell’invenzione, detti primi mezzi di fermo per dette due lastre comprendono spallamenti provvisti all’interno di detta struttura cava, e detti secondi mezzi di fermo per dette due lastre comprendono spallamenti provvisti su detta terza lastra.
In alternativa, detti secondi mezzi di fermo per dette due lastre comprendono un’asola provvista su una prima lastra e un perno a testa ringrossata provvisto su una seconda lastra di dette almeno due lastre, ove detto perno à ̈ scorrevole in detta asola.
Secondo una possibile variante dell’invenzione, detta struttura cava comprende due gusci accoppiati in modo da contenere al loro interno detto equipaggio.
Vantaggiosamente, detta struttura cava comprende uno smanco attraverso cui à ̈ resa accessibile una porzione sporgente di dette lastre, per consentire l’estrazione di detto equipaggio da detta struttura cava.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, detta struttura cava comprende mezzi aggrappanti provvisti sulla sua superficie esterna. Formano oggetto dell’invenzione anche una suola per calzatura provvista di una pinna a scomparsa secondo l’invenzione, e più generalmente una calzatura che comprende tale pinna.
Il vantaggio principale della pinna a scomparsa secondo l’invenzione consiste nella sua massima funzionalità: la pinna à ̈ resa disponibile solo quando effettivamente necessario, altrimenti permane senza ingombro all’interno della calzatura.
Vantaggiosamente il soggetto utilizzatore non deve portare con sé contemporaneamente calzature e pinne, come oggetti separati, ma i due elementi sono direttamente accoppiati e costituiscono un'unica calzatura con doppia funzionalità.
L’equipaggio, che costituisce l’elemento fondamentale della pinna, può assumere vantaggiosamente due configurazioni, mantenendo il minimo ingombro possibile: una prima configurazione di riposo, chiusa e totalmente interna alla struttura cava e quindi alla calzatura a cui à ̈ associata, ed una seconda configurazione di lavoro, aperta a ventaglio e pressoché totalmente estratta da detta struttura cava.
L’equipaggio può comprendere due lastre che si divaricano a ventaglio per costituire la configurazione aperta di lavoro o, in una variante ancor più preferita, può comprendere anche una terza lastra centrale costituita da due gusci accoppiati, che fungono, nella configurazione chiusa, da contenimento per dette lastre laterali divaricabili e, nella configurazione aperta, anche da supporto e maggior irrigidimento per le stesse lastre divaricate.
I detti mezzi di scorrimento sono necessari a permettere all’equipaggio di scorrere in direzione longitudinale per fuoriuscire da detta struttura cava o rientrare in essa, mantenendo sempre l’allineamento.
Vantaggiosamente detti mezzi di scorrimento comprendono anche dei mezzi di ritenuta, che evitano all’equipaggio di staccarsi dalla struttura cava e svincolarsi da essa durante la configurazione aperta di lavoro, perdendo la reversibilità del movimento. Allo stesso modo detti mezzi di ritenuta trattengono l’equipaggio all’interno della struttura nella configurazione chiusa di riposo evitando che questo accidentalmente fuoriesca, anche solo parzialmente, e rischi di far inciampare il soggetto utilizzatore.
Detti mezzi elastici determinano l’apertura a ventaglio delle lastre man mano che l’equipaggio si sposta esternamente alla struttura cava.
Per definire e limitare l’apertura laterale delle lastre sono previsti mezzi di fermo, per evitare che le lastre stesse si divarichino eccessivamente e perdano la loro forza resistente alla pressione dell’acqua.
La conformazione della struttura cava a due gusci costituisce un ulteriore vantaggio poiché l’equipaggio risulta sempre protetto e ben fermo all’interno della struttura nella sua configurazione chiusa, e ulteriormente l’intera pinna può così essere facilmente montata anche su qualsiasi calzatura vista la sua forma estremamente compatta. Lo smanco ricavato su detta struttura cava consente all’utilizzatore di accedere con facilità all’equipaggio mobile in modo da estrarlo dalla struttura cava e disporre la pinna nella configurazione aperta.
I mezzi aggrappanti provvisti sulla superficie esterna della struttura cava evitano il distacco e la fuoriuscita accidentale della pinna dalla cavità della suola della calzatura nella quale à ̈ alloggiabile.
Questi ed altri vantaggi saranno maggiormente evidenti nel seguito, in cui viene descritta una modalità preferita di realizzazione dell’invenzione, a titolo esemplificativo e non limitativo, e con l’aiuto delle figure dove:
le Figure 1 e 2 rappresentano, in vista assonometrica, una pinna a scomparsa associabile ad una calzatura secondo l’invenzione, in due configurazioni d’uso;
la Figura 3 rappresenta, in vista piana dall’alto esplosa, una pinna a scomparsa in tutti i suoi componenti secondo l’invenzione;
la Figura 4 rappresenta, in vista piana dall’alto parzialmente trasparente, una pinna a scomparsa associabile ad una calzatura secondo l’invenzione, in una prima configurazioni d’uso;
le Figure 5, 6 e 7 rappresentano, in sezioni longitudinali e trasversali, la pinna di Figura 4;
la Figura 8 rappresenta, in vista piana dall’alto parzialmente trasparente, una pinna a scomparsa associabile ad una calzatura secondo l’invenzione, in una seconda configurazioni d’uso;
le Figure 9, 10 e 11 rappresentano, in sezioni longitudinali e trasversali, la pinna di Figura 8;
le Figure 12a e 12b rappresentano, in vista piana parzialmente esplosa, la pinna di Fig.4 in due configurazioni d’uso e con particolare riferimento ai mezzi elastici atti a divaricare le lastre laterali;
la Figura 13 rappresenta, in vista piana parzialmente esplosa, la pinna secondo una possibile variante dell’invenzione che interessa i mezzi elastici rispetto alle Figg.12a e 12b;
le Figure 14a e 14b rappresentano, in vista piana dall’alto, la pinna secondo una possibile variante semplificata dell’invenzione, in due configurazioni d’uso;
la Figura 15 rappresenta, in vista assonometrica, una calzatura alla quale à ̈ associata una pinna secondo l’invenzione, aperta in configurazione d’uso.
Con riferimento alle Figure, Ã ̈ illustrata una pinna a scomparsa 1, atta ad essere associata ad una calzatura 2 impiegabile negli ambienti acquatici ed atta ad essere reversibilmente estraibile da essa.
Detta pinna 1 comprende sostanzialmente una struttura cava 3 ed un equipaggio 4 che costituisce la parte fondamentale della pinna, ovvero la pala di spinta.
In particolare, detta struttura cava 3 comprende due semi gusci 17 accoppiati tra loro in modo da realizzare la struttura stessa e contenere al suo interno detto equipaggio 4.
Detta struttura cava 3 comprende anche appositi fori 21 che permettono il deflusso dell’acqua dal suo interno per effetto dello scorrimento reversibile dell’equipaggio 4.
Detto equipaggio 4 comprende una pluralità di lastre 5, 6 e 12 atte a disporsi a ventaglio per comporre la pala della pinna 1, e detto equipaggio 4 à ̈ atto ad assumere una prima configurazione chiusa all’interno di detta struttura cava 3 (Fig. 2) e una seconda configurazione aperta a ventaglio quando si trova invece estratto all’esterno di essa (Fig.1).
Con particolare riferimento alla variante illustrata in Figure 1-13 e 15, detto equipaggio 4 comprende due lastre laterali 5 e 6 e una lastra centrale 12, mentre in Figura 14 Ã ̈ illustrata una pinna 1 il cui equipaggio mobile 4 Ã ̈ costituito dalle sole due lastre laterali 5 e 6 girevolmente associate tra loro e atte a costituire da sole la pala di spinta.
L’equipaggio mobile 4 à ̈ provvisto di appositi mezzi di scorrimento, interni a detta struttura cava 3, atti a consentire la sua l’estrazione e la sua retroversione rispetto a detta struttura cava 3.
Con riferimento alle Figure 1-13, dette due lastre laterali 5 e 6 sono girevolmente associate a detti mezzi di scorrimento, mentre detta terza lastra 12 centrale à ̈ stabilmente associata ad essi e ne costituisce un prolungamento.
In particolare, detta terza lastra 12 comprende due gusci 24 provvisti di conformazioni sagomate 13 e accoppiati in modo da contenere al loro interno, nelle zone prive di conformazioni 13, in configurazione chiusa della pinna 1, dette due lastre laterali 5 e 6, come ben evidente nelle sezioni di Figg.10 e 11.
In tutte le varianti illustrate, detti mezzi di scorrimento lineare comprendono una guida 7 rettilinea leggermente svasata, stabilmente associata ai semigusci 17 di detta struttura cava 3, e una gola 8, ricavata su detto equipaggio mobile 4, atte a cooperare tra loro in rapporto di scorrimento reciproco.
In particolare, dette due lastre laterali 5 e 6 sono girevolmente associate a detta terza lastra 12 mediante perni 20 posti lateralmente a detta gola 8, in modo che possano divaricarsi a ventaglio ruotando su detti perni 20, man mano che detta gola 8 scorre su detta guida 7. Detti mezzi di scorrimento lineare comprendo inoltre solchi 25, provvisti all’interno di detta struttura cava 3, e corrispondenti binari 26, provvisti su detto equipaggio mobile 4 ed in particolare sulle superfici esterne di semigusci 24 che costituiscono la terza lastra 12.
Anche detti solchi 25 e detti binari 26 sono atti a cooperare in rapporto di scorrimento reciproco per mantenere in perfetto allineamento l’equipaggio mobile 4 e la struttura cava 3 e garantire la massima funzionalità della pinna 1.
Detti mezzi di scorrimento comprendono anche dei mezzi di ritenuta atti a limitare lo scorrimento di detta gola 8 su detta guida 7 tra due posizioni di minima e massima estrazione, definite dalle estremità opposte della guida stessa, in modo da evitare il distacco di detto equipaggio 4 da detta struttura cava 3.
Detti mezzi di ritenuta sono realizzati mediante una particolare conformazione di un’estremità di detta gola 8 e di entrambe le estremità di detta guida 7.
Detta gola 8 comprende infatti due arpioni flessibili 14 aventi una certa curvatura verso l’interno di detta gola e atti a cooperare per interferenza con due teste sagomate 15 e 16 di detta guida rettilinea 7.
Detta pinna 1 comprende poi mezzi elastici atti a divaricare dette due lastre laterali 5 e 6 durante la loro estrazione per passare da detta prima configurazione chiusa a detta seconda configurazione aperta, in modo che si dispongano alla destra e alla sinistra di detta terza lastra 12 che rimane al centro.
Con particolare riferimento alle Figg. 3-12, detti mezzi elastici comprendono due linguette 22, provviste alle estremità di dette due lastre 5, 6 interne a detta struttura cava 3, e rispettivi alloggiamenti sagomati 23 provvisti su detti mezzi di scorrimento, lateralmente a detta gola 8.
Dette linguette 22 e detti alloggiamenti 23 sono atti a cooperare tra loro per divaricare a ventaglio dette almeno due lastre 5, 6: nella configurazione chiusa le linguette 22, in materiale flessibile, sono caricate e curvate forzatamente in detti alloggiamenti sagomati 23 (Figg. 8 e 12b), mentre nella configurazione aperta le linguette 22 sono rilasciate e si distendono disponendosi lungo il bordo dritto di detti alloggiamenti sagomati 23 (Figg.4 e 12a).
Con particolare riferimento alla Fig. 13, detti mezzi elastici sono invece interposti tra dette due lastre laterali 5, 6 e dette conformazioni sagomate 13 di detta terza lastra 12 e comprendono due molle a lamina 9 fissate a dette conformazioni sagomate 13, atte ad agire in spinta elastica sul bordo interno 5’ e 6’ di dette due lastre laterali 5 e 6, spingendole verso l’esterno, grazie alla rotazione sui perni 20.
Per delimitare il movimento di dette lastre laterali 5 e 6 e definire in modo stabile dette due configurazioni, detta pinna 1 comprende primi e secondi mezzi di fermo per dette lastre.
Detti primi mezzi di fermo comprendono spallamenti 10 ricavati all’interno di detta struttura cava 3, ed in particolare lungo i bordi 17’ dei gusci 17 che la costituiscono, e sono atti a delimitare la posizione di dette due lastre laterali 5 e 6 in detta prima configurazione chiusa. Con particolare riferimento alle Figure 4, 12a e 13, detti secondi mezzi di fermo comprendono spallamenti 11 ricavati sul bordo di estremità 12’ di detta terza lastra 12 e delimitano la posizione di dette due lastre laterali 5 e 6 in detta seconda configurazione aperta.
Con riferimento invece alle Figure 14a e 14b, ove à ̈ illustrata una variante della pinna provvista delle sole due ali laterali 5 e 6 e priva dell’ala centrale 12, detti secondi mezzi di fermo comprendono almeno un’asola 27 provvista su una prima lastra 5 e un perno a testa ringrossata 28 provvisto su una seconda lastra 6 di dette due lastre, ove detto perno 28 à ̈ scorrevole in detta asola 27 determinando l’ampiezza della pala di spinta della pinna.
Con riferimento a tutte le varianti illustrate, sui gusci 17 di detta struttura cava 3 à ̈ provvisto uno smanco 18 attraverso il quale à ̈ resa accessibile una porzione di dette lastre 5, 6 o 12.
Attraverso detto smanco 18 Ã ̈ infatti possibile accedere a detto equipaggio 4 per estrarlo dalla struttura cava 3.
Detta struttura cava 3 comprende anche mezzi aggrappanti provvisti sulla sua superficie esterna, ed in particolare apposite zigrinature 30 a dente di sega atte a cooperare con la cavità della suola 19 entro cui la pinna 1 va inserita per trattenerla al suo interno. L’utilizzo di una pinna a scomparsa 1 secondo l’invenzione à ̈ descritto nel seguito.
L’utilizzatore indossa una calzatura 2 nella cui suola 19 à ̈ stabilmente associata una pinna 1 come descritta in precedenza.
Mentre l’utilizzatore cammina in ambiente asciutto, la pinna 1 si trova nella sua configurazione chiusa, ove il suo equipaggio 4 à ̈ totalmente alloggiato all’interno della struttura cava 3 di contenimento senza fuoriuscire dall’ingombro della suola 19 della calzatura 2.
Appena prima di entrare in acqua, o una volta già in acqua, l’utilizzatore afferra l’equipaggio 4, accedendo ad esso attraverso l’apposito smanco 18 ricavato nella struttura cava 3, e lo estrae tirandolo verso l’esterno della struttura cava stessa.
L’equipaggio 4 scorre così longitudinalmente lungo la struttura cava 3 fino ad essere totalmente esterno ad essa.
Contemporaneamente all’estrazione in direzione longitudinale, i mezzi elastici vengono rilasciati e divaricano le due lastre laterali 5 e 6 disponendole a ventaglio lateralmente alla terza lastra centrale 12 ormai anch’essa estratta dalla struttura cava 3.
L’intero equipaggio 4 à ̈ ora totalmente esterno alla struttura cava 3 e la pinna 1 si trova nella sua configurazione aperta e pronta all’uso in acqua (Fig.15).
Volendo ripristinare la configurazione chiusa della pinna 1, l’utilizzatore semplicemente agisce spingendo l’estremità 12’ della terza lastra centrale 12 verso l’interno della struttura cava 3. Scorrendo longitudinalmente verso l’interno, detta terza lastra centrale 12 trascina con sé le due lastre laterali 5 e 6 che automaticamente vengono richiuse su se stesse spinte dai bordi laterali 17’ di contenimento dei gusci 17 della struttura cava 3.
L’acqua ed eventuali granelli di sabbia fuoriescono dalle aperture 21.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pinna a scomparsa (1) associabile ad una calzatura (2), caratterizzata dal fatto che comprende: - una struttura cava (3); - un equipaggio mobile (4) atto ad assumere una prima configurazione chiusa all’interno di detta struttura (3) e una seconda configurazione aperta quando si trova all’esterno di detta struttura (3), ove detto equipaggio (4) comprende: - almeno due lastre (5, 6) girevolmente associate a mezzi di scorrimento lineare (7, 8) atti a consentire l’estrazione di dette almeno due lastre (5, 6) da detta struttura cava (3) ed il loro successivo riposizionamento all’interno della struttura stessa; - mezzi elastici (9, 22, 23) atti a divaricare a ventaglio dette almeno due lastre (5, 6) durante la loro estrazione per passare da detta prima configurazione chiusa a detta seconda configurazione aperta, ed ove detta pinna (1) comprende: - primi mezzi di fermo (10) per dette almeno due lastre (5, 6) in detta prima configurazione chiusa; - secondi mezzi di fermo (11, 27, 28) per dette almeno due lastre (5, 6) in detta seconda configurazione aperta.
  2. 2. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto equipaggio (4) comprende una terza lastra (12) associata a detti mezzi di scorrimento lineare (7, 8), atta ad interporsi tra dette due lastre (5, 6) in detta seconda configurazione aperta.
  3. 3. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta terza lastra (12) comprende due gusci (24) provvisti di conformazioni sagomate (13) e accoppiati in modo da contenere al loro interno, nelle zone prive di conformazioni (13), dette due lastre divaricabili (5, 6).
  4. 4. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di scorrimento lineare comprendo una guida rettilinea (7) associata a detta struttura cava (3) e una gola (8) provvista su detto equipaggio mobile (4) atte a cooperare tra loro in rapporto di reciproco scorrimento.
  5. 5. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di scorrimento lineare comprendono inoltre solchi (25) provvisti internamente a detta struttura cava (3) e corrispondenti binari (26) provvisti su detto equipaggio mobile (4), atti a cooperare in rapporto di reciproco scorrimento.
  6. 6. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di scorrimento (7, 8) comprendo mezzi di ritenuta di fine corsa (14, 15, 16).
  7. 7. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ritenuta comprendono due arpioni (14) flessibili disposti ad un’estremità di detta gola (8), atti a cooperare per interferenza con due teste sagomate (15, 16) disposte alle estremità opposte di detta guida rettilinea (7).
  8. 8. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici comprendono due molle a lamina (9) associate a detti mezzi di scorrimento e atte a cooperare con dette due lastre (5, 6).
  9. 9. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici comprendono due linguette (22) provviste alle estremità di dette due lastre (5, 6) destinate a rimanere all’interno di detta struttura cava (3), e alloggiamenti sagomati (23) provvisti su detti mezzi di scorrimento, ove dette linguette (22) e detti alloggiamenti (23) sono atti a cooperare tra loro per divaricare a ventaglio dette almeno due lastre (5, 6).
  10. 10. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di fermo per dette due lastre (5, 6) comprendono spallamenti (10) provvisti all’interno di detta struttura cava (3).
  11. 11. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di fermo per dette due lastre (5, 6) comprendono spallamenti (11) provvisti su detta terza lastra (12).
  12. 12. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di fermo per dette due lastre (5, 6) comprendono un’asola (27) provvista su una prima lastra (5) e un perno a testa ringrossata (28) provvisto su una seconda lastra (6) di dette almeno due lastre, ove detto perno (28) à ̈ scorrevole in detta asola (27).
  13. 13. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta struttura cava (3) comprende due gusci (17) accoppiati in modo da contenere al loro interno detto equipaggio (4).
  14. 14. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta struttura cava (3) comprende uno smanco (18) attraverso cui à ̈ resa accessibile una porzione sporgente (29) di dette lastre (5, 6, 12), per consentire l’estrazione di detto equipaggio (4) da detta struttura cava (3).
  15. 15. Pinna a scomparsa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta struttura cava (3) comprende mezzi aggrappanti (30) provvisti sulla sua superficie esterna.
  16. 16. Suola (19) per calzatura (2) caratterizzata dal fatto che à ̈ provvista di una pinna a scomparsa (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  17. 17. Calzatura (2) caratterizzata dal fatto che à ̈ provvista di una pinna a scomparsa (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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