ITGE980056A1 - Attrezzatura di movimentazione di oggetti. - Google Patents

Description

Descrizione a corredo di una domanda di Brevetto per Invenzione Industriale per il trovato avente per titolo: “Attrezzatura di movimentazione di oggetti”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione tratta di un’attrezzatura di movimentazione di oggetti di vario genere, quali cassetti, mobili, sanitari, ecc., da una posizione a scomparsa ad una posizione di presentazione ed utilizzazione e viceversa. Tale attrezzatura è particolarmente utile per la movimentazione di tavoli o tavolini per carrozze ferroviarie, per pullmans, per roulottes, imbarcazioni ecc. e la descrizione del Brevetto si basa, a titolo normativo e non limitativo, su tale movimentazione esemplare.

Ovviamente sono noti oggetti a scomparsa ed in particolare tavoli o pianali che sistemati a scomparsa entro opportuno contenitore o rivestimento esterno, possono essere sollevati ed estratti per la loro utilizzazione e quindi nuovamente retratti a scomparsa.

Recentemente tali tavoli sono stati installati su carrozze ferroviarie, ma la loro sistemazione non è pratica e la loro manualità di utilizzazione, sempre difficoltosa ed a volte pericolosa, in genere ne sconsiglia l’uso.

Scopo della presente invenzione è quello di creare un’attrezzatura meccanica oppure elettromeccanica, atta a manipolare e manovrare con facilità e sicurezza detti oggetti ed in particolare detto tavolo da una posizione a scomparsa ad una posizione di presentazione ed utilizzazione e viceversa. Secondo l’invenzione, le attrezzature di movimentazione del tavolo prevedono due viti senza fine laterali verticali o pressocchè verticali, poste entro opportuno contenitore di protezione esterna, dotato di coperchio superiore sollevabile. Dette viti sono meccanicamente collegate tra loro tramite ruote dentate coniche ed un albero rotante orizzontale longitudinale al contenitore, in modo che detti alberi ruotino concordemente e contemporaneamente nello stesso senso.

Sulle dette viti senza fine laterali e con la stessa filettatura, sono posti due cursori collegati tra loro da un traverso tondo orizzontale longitudinale. Ruotando le viti senza fine, i due cursori si spostano concordemente in alto ed in basso ed analogo spostamento viene effettuato dal traverso tondo orizzontale.

Alle estremità di tale traverso tondo orizzontale, sono posti due manicotti liberi di ruotare, che sono fissati, tramite piastre, alla estremità inferiore del tavolo da manovrare. Ne segue che col movimento del traverso orizzontale in alto ed in basso, anche il tavolo compie un analogo movimento.

Quando il tavolo si trova nella sua posizione superiore, esso può essere posto orizzontale tirandolo tramite opportuna maniglia e ruotando con i manicotti ad esso fissati sul traverso orizzontale; un’opportuna gamba di appoggio fissata ruotante alla estremità libera del tavolo, permette la stabile sistemazione del tavolo per l’utilizzo.

Il tavolo può essere a piano unico oppure a doppio piano ove il secondo piano è ribaltabile in apertura oppure in chiusura su perni ed in fase di chiusura il secondo piano poggia sul primo piano creando un doppio tavolo. Sull’albero rotante orizzontale collegante meccanicamente le due viti senza fine, è posto un rullo autoavvolgente collegato tramite l’estremità della sua molla all’albero stesso, ove detto rullo autoavvolgente si carica quando il tavolo è retratto a scomparsa entro il contenitore o il rivestimento posto a parete, per cui il sollevamento del tavolo avviene con minimo sforzo evitando la caduta accidentale con forza del tavolo stesso.

Inoltre la filettatura delle viti senza fine e dei rispettivi cursori, presenta una ampia inclinazione a rispetto al piano orizzontale in modo che il tavolo possa essere manovrato a mano tramite maniglia fissata al tavolo con poco sforzo. Oltre alla movimentazione manuale è possibile anche, secondo l’invenzione prevedere una movimentazione motorizzata tramite motoriduttore e relativo interruttore di comando. Tale motoriduttore è collegato ad un’estremità dell’albero rotante inferiore collegante le due viti senza fine.

Ne segue che l’attrezzatura secondo l’invenzione può movimentare un tavolo da una posizione a scomparsa ad una posizione di uso e viceversa con facilità e poco sforzo evitando le eventuali cadute del tavolo per perdita di presa sulla maniglia o per mancanza di corrente. Inoltre le due viti laterali senza fine garantiscono il movimento uniforme del tavolo senza possibilità di assumere posizioni scorrette.

Il trovato in parola è illustrato a titolo esemplare nella soluzione per la movimentazione di un tavolo, nelle allegate tavole di disegno, ove:

La Fig. 1 mostra la vista trasversale verticale dell’ attrezzatura secondo l’invenzione,

La Fig. 2 mostra la vista frontale dell’attrezzatura della Fig. 1, La Fig. 3 mostra la vista dall’alto dell’ attrezzatura della Fig. 2,

La Fig. 4 mostra in vista verticale laterale lo schema funzionale dell’attrezzatura di movimentazione del tavolo.

Con riferimento a dette Figure, con 1 è indicato un contenitore oppure un rivestimento a parete della attrezzatura del tavolo, dotato di coperchio superiore 2 apribile per rotazione su cerniere 3 ad asse longitudinale. Entro detto contenitore 1 sono previsti due alberi filettati a vite senza fine 4 pressocchè verticali, posti laterali e sostenuti tramite opportuni cuscinetti da piastre laterali 5 superiori e 6 inferiori, fissate al contenitore 1.

Detti alberi a vite senza fine 4, sono collegati meccànicamente tra loro tramite ruote dentate coniche 7 ed albero 8 orizzontale longitudinale al contenitore 1, in modo che detti alberi a vite senza fine 4 ruotino concordemente e contemporaneamente fra loro.

Su ognuno di detti alberi a vite senza fine 4, è previsto un cursore mobile filettato 9 con filettatura corrispondente a quella degli alberi a vite senza fine 4 ed i due cursori 9 sono collegati fra loro da un traverso tondo orizzontale 10 longitudinale al contenitore, di modo che la rotazione in un senso o nell’altro degli alberi a vite senza fine 4 provochi lo spostamento in alto ed in basso dei cursori 9 e del traverso 10.

Alle estremità di detto traverso tondo 10 orizzontale longitudinale, sono sistemati due manicotti 11 collegati tramite piastre 12 al tavolo 13 che presenta una gamba d’appoggio 14 conformata ad esempio ad U, snodata su perni 15 posti alle estremità di ritti 16 fissati prossimi allo spigolo superiore del tavolo 13, ove è anche prevista una maniglia 17 di azionamento manuale. Detta gamba può essere anche del tipo allungabile.

In una prima soluzione, il tavolo 13 è ad unico piano ed i ritti 16 sostenenti la gamba d’appoggio 14 tramite i perni 15 sono direttamente fissati alla superficie inferiore del piano del tavolo.

Tirando in alto sulla maniglia 17, si solleva il tavolo 13, che trascina in alto anche i cursori 9 con rotazione degli alberi senza fine 4 e quando il tavolo è giunto alla sua estremità superiore, può essere piegato in orizzontale tirando sulla maniglia 17 avvenendo la rotazione dei manicotti 11 sul traverso orizzontale longitudinale 10 e quindi estraendo la gamba d’appoggio 14. Il coperchio 2 del contenitore 1 viene aperto per permettere la manovra di estrazione e messa in sito del tavolo e poi viene richiuso.

La filettatura dei due alberi 4 a vite senza fine e dei due cursori 9 è prevista con ampio angolo a rispetto al piano orizzontale trasversale agli alberi, in modo che il tavolo possa essere manovrato a mano in alto ed in basso con facilità e senza fatica.

Nella zona inferiore del contenitore 1 e montato sull’albero rotante orizzontale longitudinale 8 collegante i due alberi a vite senza fine 4, è previsto un rullo autoavvolgente 18 che si carica durante il movimento di retrazione a scomparsa del tavolo, mentre si scarica, pur mantenendo una precarica minima stabilita, quando viene estratto il tavolo, coadiuvando lo sforzo di estrazione e bilanciando lo sforzo di retrazione.

L’attrezzatura come descritta può essere azionata manualmente, sollevando ed estraendo il tavolo tramite la maniglia 17 ma le operazioni necessarie di sollevamento possono anche essere ottenute con attrezzatura motorizzata, predisponendo un opportuno motoriduttore 19, convenientemente alimentato e dotato di interruttore di comando, collegato meccanicamente all’albero rotante 8 di collegamento dei due alberi 4 a vite senza fine. Nel caso di motorizzazione il sollevamento del tavolo avviene automaticamente tramite azionamento da parte del motoriduttore, mentre l’abbattimento del tavolo in orizzontale avviene sempre tirando sulla maniglia.

La prima soluzione descritta a tavolo unico 13, può essere sostituita da una seconda soluzione a doppio tavolo 13, 13’, o tavolo multiplo. Infatti ad esempio al primo tavolo normale 13 è collegato tramite cerniere 20 un secondo tavolo 13’. Con tale seconda soluzione i ritti 16 di sostegno snodato della gamba d’appoggio 14 sono fissati, anziché al tavolo, a bracci 21 estraibili e retrattili da ed in camicie 22 fissate al piano inferiore del primo tavolo 13. Tali bracci 21 estratti fungono da appoggio al secondo tavolo 13’ aperto.

Questa soluzione a doppio tavolo 13, 13’ è indicata sui disegni e nella Fig. 4 è mostrato lo stato completamente estratto del doppio tavolo e da esso è rilevabile anche l’estrazione del tavolo semplice 13.

Per retrarre a scomparsa il tavolo entro il contenitore 1, si eseguono manualmente o tramite motoriduttore, le operazioni inverse a quelle descritte per l’estrazione.

Nella soluzione indicata nelle tavole di disegno gli alberi 4 a vite senza fine sono posti leggermente inclinati rispetto alla verticale mentre il tavolo 13 oppure i tavoli 13, 13’ sono sistemati verticali. Ovviamente è anche possibile prevedere gli alberi 4 a vite senza fine con tavoli 13, 13’ inclinati oppure anche alberi 4 a vite senza fine verticali con tavoli pure verticali e la scelta di una od altra soluzione può essere dettata dallo spazio disponibile e dalla precisa funzione di manipolazione.

Naturalmente il trovato descritto a titolo normativo e non limitativo può subire varianti ed adattamenti in base a particolari contingenze ed in base al tipo di oggetto (cassetto, sanitario, mobile, ecc.) da manovrare, ed in particolare i due alberi a vite senza fine possono essere previsti orizzontali o comunque obliqui con funzione di pinta ed estrazione dell’oggetto da manovrare e viceversa.

Claims (5)

1. RI V E N D I C A Z I O N I 1) Attrezzatura di movimentazione di oggetti di vario genere ed in particolare di tavoli per la loro presentazione per l’uso e retrazione a scomparsa entro conveniente contenitore o rivestimento (1) dotato di coperchio apribile (2), caratterizzato da ciò che comprende: - due alberi laterali (4) a vite senza fine posti verticali o pressocchè verticali, sostenuti da cuscinetti e piastre di estremità (5,6), - un albero orizzontale longitudinale (8) utile al collegamento meccanico tramite ruote dentate coniche (7) dei due alberi a vite senza fine (4), ove detto albero (8) può essere azionato da opportuno motoriduttore (19) e relativi comandi, - due cursori (9) filettati mobili sistemati rispettivamente sugli alberi a vite senza fine (4), mossi in alto ed in basso con la rotazione sincrona dei detti due alberi (4), - un traverso tondo (10) orizzontale longitudinale al contenitore (1), col legante fra loro i due cursori (9) mobili, - due manicotti (11) sistemati liberi di ruotare attorno alle estremità di detto traverso tondo (10), - un tavolo semplice (13) oppure doppio (13, 13’) sostenuto tramite piastre (12) dai manicotti (11) ruotanti sul traverso tondo (10), - una gamba d’appoggio (14) del tavolo (13) generalmente conformata ad U snodata tramite perni (15) fissati stabili o scorrevoli al piano inferiore del tavolo (13) attraverso ritti (16), ove detta gamba può essere anche del tipo allungabile, - una manìglia (17) di manipolazione manuale del tavolo (13), - un rullo autoavvolgente (18) montato sull’albero rotante (8) di collegamento meccanico dei due alberi a vite senza fine (4) e dotato di molla di carica collegata all’albero stesso, ove detto rullo autoawolgente si carica con la retrazione del tavolo e si scarica, pur mantenendo una precarica minima prefissata, con l’estrazione del tavolo, in guisa che il tavolo semplice (13) o il tavolo doppio (13, 13’) possa essere sollevato manualmente o tramite motoriduttore e possa essere manualmente sistemato orizzontale per l’uso e possa essere retratto a scomparsa con operazione inversa entro il proprio contenitore o rivestimento con facilità, dolcezza e senza pericolo.
2. 2) Attrezzatura come da rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che i ritti (16) di sostegno snodato della gamba d’appoggio (14) sono montati su bracci (21) estraibili e retraibili da ed in camice (22) fissate alla superficie inferiore del primo tavolo (13), ove detti bracci estratti fungono da sostegno al secondo tavolo (13’) aperto.
3. 3) Attrezzatura come da rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che il tavolo semplice (13) oppure il tavolo doppio (13, 13’) o multiplo sono sistemati, in fase di riposo retratta, in posizione verticale oppure in posizione inclinata ed anche gli alberi a vite senza fine (4) possono presentare posizione inclinata oppure verticale.
4. 4) Attrezzatura come da rivendicazione 1 , caratterizzata da ciò che gli alberi a vite senza fine (4) ed i rispettivi cursori filettati (9) presentano filettature con ampio angolo (a) rispetto al piano orizzontale, in modo da agevolare la movimentazione manuale del tavolo.
5. 5) Attrezzatura come da rivendicazione 1 , caratterizzata da ciò che può essere utilizzata, eventualmente con alberi (4) a vite senza fine orizzontale o comunque inclinati, per la movimentazione di qualsiasi oggetto quale cassetti, mobili, sanitari, ecc. da presentare per l’uso e da sistemare a scomparsa durante il non uso, particolarmente utilizzabili in carrozze ferroviarie, pullmans, roulottes, ecc..