ITGE960017A1 - Dispositivo depalettizzatore. - Google Patents

Abstract

Un cilindro in vetroresina, ermetico, galleggiante, contiene al suo interno una massa di piombo, o altro materiale pesante, poggiata su di un mollone il quale h fissato sul fondo del cilindro. La massa h mantenuta in posizione centrale mediante quattro molle registrabili. Il peso della massa h eguale a circa un terzo della forza di spinta di galleggiamento quando il cilindro h immerso a met` altezza. In queste condizioni il moto ondoso porta il cilindro galleggiante ad oscillare, sia in senso verticale, che in senso laterale. Ad ogni oscillazione del cilindro, la massa inerziale h portata a muoversi, oscillando a sua volta con moto relativo ritardato rispetto al moto del contenitore cilindrico. Il moto relativo della massa, posta allinterno del contenitore, rispetto al contenitore stesso, h principio di funzionamento di questo brevetto. Un sistema di bracci collegati alla massa inerziale trasmette il moto, mediante ingranaggi, ai generatori elettrici.

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo Dispositivo depalettizzatore

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un dispositivo depalettizzatore per il prelevamento singolo od a pacchi di sacchi vuoti,' fogli tubolari, o simili, impilati su pallet, ed il quale dispositivo è provvisto di un dispositivo comandabile d'afferramento.

I dispositivi d’afferramento finora noti sono realizzati per il prelevamento di sacchi vuoti o di fogli tubolari, impilati in pacchi od in fasci. L 'afferratore del dispositivo d ’afferramento è realizzato a guisa di pinza ed è provvisto di un'asta rigida, non mobile, che viene inserita sotto il pacco da prelevare. Successivamente, sul sacco superiore o sul foglio tubolare superiore di un pacco o di un fascio viene fatto appoggiare un pressore. Poiché i sacchi vuoti od i fogli tubolari costituiscono oggetti di forma instabile, l'inserimento dell'asta dell 'afferratore sotto un pacco o fascio risulta problematico e determina anche spesso difficoltà. Finora si usa di singolarizzare successivamente i secchi vuoti od i fogli tubolari, impilati in un pacco o fascio, per alimentarli ad una macchina riempitrice oppure ad una macchina per la fabbricazione di sacchi.

Dalla domanda di brevetto DE 4344 083 Al è noto un metodo per la regolazione attiva della resistenza e della forma di superfici utilizzando un liquido elettroreologico od elettrostrittivo. Questo metodo viene utilizzato fra l'altro anche per un sistema d 'afferramento non meglio descritto. Secondo questo metodo, un oggetto viene afferrato da due sistemi d 'afferramento, i cui afferratori si adattano al profilo dell’oggetto. Dopo aver afferrato l'oggetto, viene applicata la tensione e pertanto viene generata una pressione specifica uniforme. Il vantaggio consiste nel fatto che l 'afferratore non deve essere adattato alla forma di un determinato oggetto, poiché il liquido elettroreologico ha la caratteristica di aumentare la sua viscosità quando viene aumentata la tensione applicata agli elettrodi.

La presente invenzione ha lo scopo di realizzare un dispositivo depalettizzatore del tipo descritto all'inizio, perfezionandolo in modo tale, da semplificare l’inserimento sotto un pacco od un fascio ed anche sotto un singolo sacco vuoto od un si foglio tubolare, per cui in questo modo vengono evitati anche i disturbi funzionali che possono essere determinati dal detto inserimento.

Questo problema viene risolto col fatto che il dispositivo d ' afferramento è provvisto di un'asta singolarizzatrice costituita in sostanza da un involucro esterno, flessibile ed impermeabile ai liquidi, e da almeno due piastre conduttrici, disposte ad una certa distanza fra loro ed alle quali è applicabile una tensione elettrica, nonché da un liquido elettroreologico che riempie il detto involucro, per cui la viscosità del liquido può essere influenzata dall'altezza della tensione applicata alle piastre conduttrici.

A differenza del sopraddetto,stato della tecnica, il liquido elettroreologico non si trova in un circuito. Grazie alla sopraddetta realizzazione dell'asta singolarizzatrice del dispositivo d’afferramento del dispositivo depalettizzatore secondo l’invenzione, viene reso possibile che l'asta singolarizzatrice possa essere flessibile. In questo modo risulta possibile inserirla non soltanto sotto un pacco o sotto un fascio, bensì anche sotto un singolo sacco vuoto od un singolo foglio tubolare. Così, per esempio, per inserirla sotto uno dei sopraddetti oggetti, viene scelta una tensione tale, da rendere l'asta singolarizzatrice dapprima dura e poi - dopo una certa corsa - flessibile e successivamente di nuovo dura. In questo modo, il pacco, il fascio, il sacco vuoto od il foglio tubolare possono essere sollevati, e quindi l'asta rigida dell 'afferratore può essere inserita senza alcun problema sotto il fascio od il pacco oppure sotto un sacco vuoto od un foglio tubolare, ciò risulta possibile grazie alla formazione di un campo elettrico nel liquido. Le piastre conduttrici, disposte entro l'involucro esterno, sono opportunamente fra loro distanziate. Ciononostante, lo spessore dell’asta singolarizzatrice rimane relativamente piccolo, mentre il campo elettrico risulta ciononostante sufficiente. L’asta singolarizzatrice può essere utilizzata in aggiunta all'afferratore, per esempio per sollevare il pacco od un sacco vuoto in misura tale, per cui l'asta rigida dell ’afferratore possa venire inserita nella fessura così formata. L'asta singolarizzatrice può però costituire essa stessa l’asta rigida del dispositivo d'afferramento, quando ciò viene consentito dagli oggetti da singolarizzare. Per generare il campo elettrico è previsto che entro l'involucro esterno siano disposte - ad una certa distanza fra loro - delle piastre conduttrici, alle quali sono applicabili tensioni aventi valori diversi entro un ambito prestabilito. Per mantenere sempre la distanza fra le piastre conduttrici, è previsto che fra ogni due singole piastre conduttrici si trovi un distanziatore di materiale elettricamente isolante. Pertanto, viene evitato con sicurezza che si formi un cortocircuito a causa di un contatto delle piastre conduttrici fra loro. Una soluzione particolarmente semplice ma sicura si ottiene quando il distanziatore è costituito da un intreccio di materia plastica, o simili. In questo modo viene ottenuta una grande flessibilità. Nel caso delle piastre conduttrici, i singoli conduttori metallici sono normalmente incorporati in una piastra di forma stabile e fatta di materia plastica. Per ottenere però la flessibilità, è previsto che soltanto i tratti terminali dei conduttori delle piastre conduttrici siano incorporati in un materiale elettricamente isolante. La zona mediana delle piastre conduttrici è quindi libera, per cui viene assicurata la flessibilità. Inoltre, la realizzazione diventa particolarmente semplice quando l'involucro esterno è costituito da una materia plastica flessibile, in questo modo non vengono ridotte la flessibilità e la pieghevolezza.

L ' invenzione verrà spiegata più dettagliatamente con riferimento al disegno allegato, nel quale:

La fig. 1 illustra in sezione l'asta singolarizzatrice del dispositivo depalettizzatore.

L'asta singolarizzatrice 10, illustrata nella fig. 1, è costituita da un involucro esterno 11, impermeabile ai liquidi e fatto di materia plastica. L'asta singolarizzatrice 10 comprende inoltre due piastre conduttrici 13, 14 fra loro distanziate per mezzo di un distanziatore 12, ed un liquido elettroreologico che riempie l’involucro esterno 11. Le due piastre conduttrici 13, 14 sono provviste di cavi 15, 16 condotti all'esterno e destinati a collegare le dette piastre ad una sorgente di tensione elettrica.

Dalla fig. 1 risulta evidente che l’asta singolarizzatrice 10 è relativamente sottile. La rigidezza di quest’asta singolarizzatrice 10 può essere regolata per mezzo della tensione applicata alle piastre conduttrici 13 , 14 , grazie al liquido elettroreologico che circonda le piastre conduttrici 13 , 14 stesse

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo depalettizzatore per il prelevamento singolo od a pacchi di sacchi vuoti, fogli tubolari, o simili, impilati su pallet, ed il quale dispositivo è provvisto di un dispositivo comandabile d'afferramento, caratterizzato dal fatto che il dispositivo d’afferramento è provvisto di un'asta singolarizzatrice (10) costituita in sostanza da un involucro esterno (11), flessibile ed impermeabile ai liquidi, e da almeno due piastre conduttrici (13, 14), disposte ad una certa distanza fra loro ed alle quali è applicabile una tensione elettrica, nonché da un liquido elettroreologico che riempie il detto involucro esterno (11), per cui la viscosità del liquido può essere influenzata dall'altezza della tensione applicata alle piastre conduttrici (13, 14).
2. 2 . Dispositivo depalettizzatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che entro l'involucro esterno (11) sono previste - ad una certa distanza fra loro - delle piastre conduttrici (13, 14), alle quali sono applicabili delle tensioni di valore variabile entro predeterminati campi.
3. 3. Dispositivo depalettizzatore secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che fra le piastre conduttrici (13, 14) è previsto un distanziatore ( 12 ) di materiale elettricamente isolante.
4. 4 . Dispositivo depalettizzatore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascun distanziatore (12) è costituito da un intreccio di materia plastica.
5. 5 . Dispositivo depalettizzatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le zone terminali dei conduttori delle piastre conduttrici (13, 14) sono incorporate in terminali fatti di materiale elettricamente isolante.
6. 6. Dispositivo depalettizzatore secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1 a 5, caratterizzato dal fatto che l’involucro esterno è costituito da materia plastica flessibile.